Vai al contenuto

A proposito di questa gilda

Dai diamanti non nasce niente
  1. Cosa c'è di nuovo in questa gilda
  2. Apro velocemente la porta del camerino con la mia chiave, per poi lasciare la porta aperta e permettere a Danil di entrare. Una volta dentro, riprendo la chiave, entro anche io e chiudo la porta, rimanendo qualche attimo dietro la porta, rivolta ad essa. Volgendomi verso lui: "Alcuni... Alcuni fra i migliori sono ancora in prigione a scontare una pena per un passo falso. E quindi nel frattempo ti dico cosa stiamo cercando, affinché la sua volontà venga soddisfatta: sono sulle tracce di una reliquia ma non sarà facile recuperarla. Forse servono proprio persone fidate, perché sia prezzo che ricompensa potrebbero essere molto alti. Sarà il caso di infoltire le nostre fila, prima di spingerci così a fondo. Hai idee sul dove recuperare del buon materiale umano? L'università ha dato ciò che hai visto ma la città è grande e altrove potresti avere più piglio di me, sotto alcuni punti di vista." Faccio cenno di sedersi, nel frattempo mi avvicino ai liquori, che cominciano a scarseggiare: ne apro due bottiglie per riuscire a versare una quantità decente ad entrambi. Prendo i bicchieri con fare lesto e uno lo conduco da Danil, avvicinandoglielo: "Non aspettarti granché ma meglio di niente." In piedi, difronte a lui, attendo le sue risposte.
  3. "Da quando abbiamo scioloto la banda non ho più avuto alcun contatto con lui", dico accendendo una sigaretta poi aggiungo: "Suppongo faccia tutto parte di un piano più grande di noi, di cui conosciamo le poche battute che siamo chiamati a declamare". "Che cosa dovremmo cercare esattamente? Il culto langue e le fiamme del Re Arso si consumano lentamente, avremmo bisogno di nuovi seguaci". Osservo Talitha guardarsi di spalle anche nei pressi del suo camerino e non posso che apprezzare i suoi modi cauti. "Comunque sia lascio a te segliere la nostra prossima mossa. Abbiamo bisogno di mostrare al resto della banda che adesso facciamo sul serio e devo individuare tra i nostri qualcuno di cui fidarmi, che sia capace di gestire piccoli lavoretti in fretta e in modo pulito" dico, spingendo la porta del camerino.
  4. Camminando prima di arrivare al camerino: "Dunque? Ti starai già facendo un'idea... Avevamo bisogno di un luogo come questo per poter cominciare il tutto. Non è stato facile, il costo è stato alto. Ma ora... Con te, possiamo riprendere il terreno perso! So già da dove partire... La mia è una cerca. Ma dimmi, skov... Lui cosa ti ha detto durante tutto questo tempo? Ha più parlato... Con te?" Mi fermo davanti alla porta della mia stanza, guardandomi le spalle... E poi Danil con aria incuriosita.
  5. Danil Koskov "Bene, negli occhi di alcuni di loro c'è il fervore che speravo. C'è ancora molto da lavorare prima che siano all'altezza ma hanno del potenziale. Se le cose vanno per il verso giusto questo può essere l'inizio di qualcosa di grande", penso scendendo uscendo palcoscenico attraverso le quinte per seguire Talitha nel suo camerino.
  6. Mi alzo compiaciuta, guardo tutti i presenti e salgo sul palco per avvicinarmi a Danil. ”BASTA COSÌ! SCIOGLIETE LE RIGHE, SONO SICURA CHE OGNUNO DI VOI ABBIA COMPRESO L’IMPORTANZA DELL’ESSERCI, QUINDI BANDO ALLE CIANCE E SE QUALCUNO HA QUALCOSA DA DIRCI, LO FARÀ PRIVATAMENTE!” Allo skov: “Un buon punto da cui ripartire, Mano del Re Arso. Vieni, ti condurrò presso la mia stanza, dobbiamo prendere decisioni importanti.” Gli faccio cenno di seguirmi per andare nei camerini a preparare la nostra prossima mossa.
  7. Danil Koskov "E' esattamente di questo che la banda ha bisogno. Forse ho giudicato troppo in fretta il club del libro di Talitha" penso compiaciuto. Stringo la mano di Tedd e appoggio l'altra sulla sua spalla in segno di approvazione. Mi volto verso la platea e dico "Vi garantisco riusciremo ad ottenere grandi cose. Guidati dal Re Arso ci riprenderemo tutto ciò che questa città ha tolto ad ognuno di noi!" cercando di accendere l'entusiasmo dei presenti e concludendo il mio intervento. Scambio uno sguardo d'intesa con Talitha e lascio il palco.
  8. "Viviamo tutta la nostra vita rinchiusi nelle città, dietro le barriere, pregando che non cedano. Sono stanco di avere paura! Di quello che si muove fuori, di quello che si muove dentro!" Un coro di approvazione si solleva dagli astanti. Chiaramente la visione di Tedd è condivisa. "I vecchi hanno tutto il potere! Pensano solo come non perderlo, solo come far soldi!" aggiunge un'altra voce, nel mucchio. Altri mormorii di approvazione. E ancora: "perché dobbiamo farci il culo per l'Imperatore? Chi lo ha mai visto? Gliene frega niente di noi?" "Ho sentito che è immortale! Perciò non è neanche umano, ma un mostro come quelli oltre le barriere!" "Magari è lui che ha mandato in frantumi il sole! E ora ci tiene tutti prigionieri!" Questo è il tono di tutte le risposte. "Non so ancora cosa darei", ammette Tedd quando le grida si placano, "ma se la Luna Nuova può veramente rendermi libero e forte, farò la mia parte" Talitha
  9. Non distolgo l'attenzione dalla scena con il suo attore protagonista: Danil. Il gesto di Roren passa totalmente in secondo piano, anche perché ci imbarazzerebbe ancora di più e porterebbe il momento sull'apice del collasso. Voglio altro... Vogliamo altro, in questo momento. Quindi nonostante la vena mi si sia tappata per la scenata, faccio buon viso a cattivo gioco, mordendomi le labbra al pensiero intrusivo. Cerco di godermi il momento e faccio subito i conti per cercare di capire quanto più mi è possibile dalla cricca.
  10. Danil Koskov Guardo l'uomo appena salito sul palco e dico con voce roca: "Cosa ti ha portato ad unirti al culto?!" per tenere vivo il fervore che lo ha portato a prendere coraggio e salire sul palco. Prima che possa rispondere faccio un passo deciso verso di lui e, trascinando platealmente lo sguardo sui cultisti seduti più in basso, aggiungo: "Sii cauto nel dispensare i tuoi giudizi! Ho umiliato quella donna per insegnarle ad essere più rispettosa e accorta, ma ciò non fa di lei una debole. Ciò che ci da forza o ci rende inutili è ciò in cui crediamo" mettendolo alla prova e studiando la sua reazione. Mi porto ad un metro da Tedd. I miei movimenti trasmettono risolutezza e spavalderia. Senza distogliere lo sguardo dal mio interlocutore dico: "Per cui dimmi, per cosa combatti? Cosa sei disposto a sacrificare per vedere la Luna Nuova?"
  11. Talitha sei convinta non avresti problemi a farti obbedire in un'altra situazione, ma ora Roren è preda di forti emozioni.. ..infatti la ragazza guarda prima te, poi Danil e scappa via in lacrime seguita da Loyal. Scende un certo imbarazzo nella sala, rotto da Tedd che sale sul palco. "Credo di poter parlare per tutti i presenti affermando che Roren non è mai stata una vera credente, oggi lo ha dimostrato al di là di qualsiasi dubbio. Quelle come lei ci rendono deboli quando invece dovremmo ambire alla forza" Volge il suo sguardo ammirato verso Danil. "Se devi chiedere qualcosa a me, fai pure"
  12. Aspetterei il post di @Mezzanotte dopo l'intervento di Talitha prima di postare. Vorrei avere qualche dettaglio in più su quello che succede.
  13. Chino il capo allo schiaffo su Roren ma dopo qualche istante torno ad alzare lo sguardo, con rinnovato vigore. "PER QUALCUNO DI VOI È UN VECCHIO AMICO, PER ALTRI UNA CONOSCENZA, FORSE ADDIRITTURA UNA SPINA NEL FIANCO... PER TUTTI GLI ALTRI CHE NON HANNO ANCORA AVUTO MODO DI CONOSCERLO, È L'ESEMPIO CHE SEGUIRETE D'ORA IN AVANTI!" Guardo la schiaffeggiata con occhi lucidi ma severi, per poi posarli su tutti gli altri. La voce è impostata, seria. "IL TEMPO DELL'ASSOCIAZIONE STUDENTESCA CON LA PASSIONE PER L'OCCULTISMO TERMINA QUESTA NOTTE." Appoggio una mano sulla spalla di Danil. "TORNA TRA LA SUA GENTE, AFFINCHE' SIA DEL RE ARSO... LA SUA MANO." Sorrido compiaciuta, annuendo alle mie stesse parole, mentre cerco di gelare il nostro pubblico. "E ADESSO PRENDETEVI IL TEMPO NECESSARIO PER OPERARE IN UNA DELLE SCELTE CHE RICORDERETE PER SEMPRE. RISPONDETE ALLA MANO, QUALUNQUE DOMANDA VI FACCIA. RISPONDETE... CON LA SINCERITA' CHE VI HA SEMPRE CONTRADDISTINTO." Un ghigno affiora sul mio viso. "ROREN... TU PER PRIMA. SALI SUL PALCO... SEI DI ESEMPIO IN QUESTA LUNGA PROVA. TUTTI GLI ALTRI, LA SEGUANO E STIANO DUE PASSI INDIETRO. È IL SUO MOMENTO, LASCIATELA... BRILLARE." Mi siedo con fare docile proprio davanti a lei, mentre faccio un cenno a Danil per farlo procedere. Ho occhi solo per lei... E per lui.
  14. Danil Koskov La ragazza di nome Roren si tocca la guancia schiaffeggiata e ti rivolge uno sguardo di puro odio, o gelosia, difficile cogliere la differenza. Sono tutti intimoriti da te ora e balbettano frasi sconnesse. L'unica cosa che li tiene assieme è il carisma di Helene, la noia e l'indifferenza di questo mondo, nient'altro.
  15. Danil Koskov Seguo Talitha all'interno dell'edificio, colpito dall'ingresso poco elegante ma ben nascosto e dall'estensione del complesso. "Un buon nascondiglio, ampio e celato alla vista, ottimo per una banda che spera di crescre" commento. Raggiungo il palcoscenico e scruto le persone intorno a me. "Non molti, purtroppo" rispondo con disappunto quando Talitha mi fa notare che alcuni degli attuali membri della banda sono della vecchia guardia. Scruto pensieroso le persone sedute in platea e penso: "Hanno ancora negli occhi l'innocenza di chi non conosce il mondo, lo stesso sguardo smarrito delle reclute spedite al fronte quando Skovlan fu invasa. Quegli uomini affrontarono gli orrori della guerra, senza fuggire, perché credevano in qualcosa. Devo scoprire se anche loro sono pronti a combattere per quello in cui credono". Quando Talitha mi introduce alle Piccole Anime la guardo e chiedo: "Chi sono loro per te? Sacerdotesse o qualcosa di simile?". Le loro continue domande mi disturbano, la goccia che fa traboccare il vaso è l'insinuazione di Roren forse perché mi tocca un po troppo da vicino. Senza neppure rendermene conto la colpisco con uno schiaffo, il colpo è debole me il messaggio chiaro. "Dovreste mostrare maggior rispetto, nei confronti di Helene e accortezza nei confronti di chi non conoscete" dico. "Vorrei parlare con i tuoi ragazzi, ho bisogno di capire se posso fidarmi di loro" dico a Talitha prima di chiedere a tutti i presenti di prendere posto in platea. Siedo sul bordo del palco, indico uno dei presenti che non conosco e dico ad alta voce: "Perché sei qui? Cosa ti ha portato ad entrare nel culto e perché segui gli ordini di Helene?". Dopo aver ascoltato la sua risposta pongo le stesse domande ad un altro degli astanti. Dopo una breve pausa torno a chiedere le stesse cose, questa volta indicando Roren.
  16. Danil Koskov La corte dei miracoli di Talitha è piuttosto misera, sembra composta in egual misura da figli di papà e scappati di casa; è evidente che ha un disperato bisogno del tuo aiuto perché diventi qualcosa di serio, utile ai vostri scopi. Quelle che la tua compagna chiama le sue Piccole Anime si stringono attorno a te, curiose. Ti fanno domande a cui non vuoi rispondere. Una ragazza di nome Roren ti chiede sfacciatamente se sei l'amante della Maestra.
  17. Guardando l'entrata del terratetto, scendo dai due scalini con un piccolo, rapido salto. "Questo? Oh... No, non era nel mio stile. Il luogo è altrove. Seguimi." Con passo certo, senza dubbio alcuno dopo aver udito parole tanto confortanti, conduco Danil all'ingresso principale, attraversando la corte abbandonata e piena di rifiuti edili. "Questo era più nelle mie corde. Converrai con me." Scivolando all'interno del teatro, il passo si fa più lento e tranquillo, per lasciare modo all'ospite di ambientarsi alla luce fioca e le geometrie del luogo. Attraversando un paio di sale per la gestione delle folle, scosto i pesanti tendaggi che portano al cuore centrale del teatro: la platea. Al suo interno si trovano giovani uomini e donne, molti sembrano studenti universitari o vagamente li ricordano. Sussurrando: "Benvenuto nel Teatro Etereo, skov. La dimora di coloro che hanno visto nel m-i... Nel nostro progetto, qualcosa di grandioso." Rimango ferma, celati agli occhi dei più, in attesa che Danil possa comprendere meglio la situazione. Continuo a sussurrare: "Qualcuno è della vecchia guardia." Ingresso alla platea da St. Paul's Shadow Street
  18. Le Figlie del Leviatano Sawtooth Lord Atlas (deceduto) Setarra l'Infranto Mercy
  19. Continuate pure a ruolare. Siete in downtime ora e disponete di due attività a testa. Talitha è la tesoriera della banda e gestisce gli sghei. *Non avete mietuto REP o Denari con l'ultima azione. *Non avete accumulato ulteriore Sospetto (almeno per ora). Questa è una nota per me Per questa breve sessione Talitha ha guadagnato 1 PE in Intuizione più 1 PE in Abilità Speciali. Segno a Danil 2 PE in Speciali.
  20. Danil Koskov Rispondo con un ghigno compiaciuto alla battuta di Helene e resto in attesa di sentire cosa ha da dire. Le sue parole, sincere e dirette, mi prendono alla sprovvista. Ripenso a quando abbiamo sciolto la banda, le cose sui cui discutemmo e che portarono alla rottura erano solo pretesti, la verità è che non ci fidavamo l'uno dell'altra. Intravedo nelle sue parole una nuova consapevolezza, forse l'esserci allontanati ha aiutato entrambi a capire il punto di vista dell'altro. "Non c'è bisogno di chiedere alcun perdono, rompere la banda è stato un errore che abbiamo commesso insieme" dico, ricambiando lo sguardo di Talitha. "Abbiamo lasciato che questa città facesse il suo gioco, ci ha diviso per renderci deboli, schiacciarci e opprimerci", aggiungo pensando a quanto ho dovuto affrontare da quando la banda si è sciolta. "Forza, fammi dare un'occhiata a questo posto. Elegante e misterioso, un pò ti rispecchia" dico, avvicinandomi a Talitha sulla scalinata.
  21. Per Knefrod e Mezzanotte: Nei pressi di St. Paul's Shadow Street, quando ormai tutto tace e rimaniamo solamente noi, mi fermo appoggiandomi a degli scalini di un terratetto praticamente abbandonato, dove i cardini delle porte sono stati rotti e le finestre sono state rotte dal lancio di sassi o bottiglie. "Non perdi ancora l'occasione di farti trovare in mezzo ai casini." Chiudo la bocca, come se mi fossi accorta di doverci andare più piano. Qualche secondo dopo, schiocco la lingua e proseguo con flebile voce: "Alla fine, nonostante tutto, qualcosa sono riuscita a prendermi di questa dannata città. Non è molto ma pur sempre un tetto sulla testa. Per me... E gli altri. Le cose non stanno andando nel verso giusto e devo ammettere che le tue qualità non sono state rimpiazzate da nessuno... O comunque, nessuno in grado di portarle a termine. Sarò chiara, perché fra noi i giri di parole hanno funzionato fino ad un certo punto: non avrei dovuto allontanarti, è stato un errore. Un mio errore... Che credo di aver capito proprio oggi." Sospiro pesantemente, abbassando la testa e scuotendola leggermente. "Sono sulla buona strada ma non ci sono soltanto io a percorrerla. E mi fanno affannare, continuamente, mentre cerco il modo di risalire la china. Con te era diverso, avevo modo di dedicarmi alle mie questioni e tu comunque tenevi le redini della cricca, liberandomi dal dover costantemente tenerli sott'occhio. Capisco solo ora perché siamo stati affiancati e adesso sono pronta a darti i tuoi spazi, purché tu segua comunque la mia dottrina." Alzo lo sguardo, piantandolo negli occhi di Danil. "Ho sbagliato e chiedo il tuo perdono. Vorrei che tornassi ad occuparti dei ragazzi, in modo da permetterci di prenderci quello che ci spetta da questa città. Non è un caso esserci incontrati così, proprio oggi. Ho bisogno del tuo aiuto per continuare questa storia." Rimango ferma con i piedi che porterebbero a salire le scale di questo vecchio terratetto, mentre sono voltata nella direzione dello skov.
  22. A quanto pare la Sussurro conosce una via e perciò ti guida fuori da questa trappola mortale. Sembra nessuno vi insegua (chi lo farebbe senza le adeguate protezioni?). Passate davanti ad uno dei giardinieri, debitamente scafandrato per non farsi uccidere dai fiori letali. Indossa una palandrana pesante marrone con dei lacci stretti a chiudere le giunzioni sovrapposte dell'abito, guanti e maschera integrale. Si appoggia al suo rastrello e vi osserva brevemente. "Cambiato idea, eh?", fa, evidentemente prendendovi per una coppia di amanti a cui è mancato il coraggio di farla finita all'ultimo istante. "Avete fatto bene a non prendere lo stradello viola, quello che porta alla sezione delle platanarie. Senza vesti sareste già concime" la sua risata è un orribile cachinno distorta come è dai filtri anti-polline, ma voi siete finalmente in salvo e giungete senza ulteriori problemi al Teatro, il covo di Talitha e della sua banda di fanatici associazione studentesca. Ora che vi siete riuniti avete certamente molto di cui discutere.
  23. "Copriti il volto e non toccare niente, neanche se fosse ricoperto d'oro." Mi guardo in giro nel parco, che conosco poco ma abbastanza da poterne venire fuori abbastanza rapidamente. Cerco di imboccare le strade giuste, non lascio che qualcosa raccolga la mia attenzione, tutta dedicata solamente ad uscire da questo dannato luogo. Mi guardo dietro, rallento il passo sempre di più: "Non sembra che ci seguano più. Possiamo procedere con più calma e andare dritti alla meta. Per di qua." Faccio per raggiungere il Teatro Etereo e durante il viaggio sono in allerta: non voglio altre sorprese.
  24. Volentieri! Quando vuoi ne parliamo nel TdS dell'altra gilda. Per quanto riguarda i Sawtooth e Mercy direi che le idee che hai messo giù mi piacciono molto.
  25.  
×
×
  • Crea nuovo...