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Dragons´ Lair

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Alonewolf87

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Tutti i contenuti pubblicati da Alonewolf87

  1. A 1044 Cosa si prende da una classe a livello di competenze quando ci si multiclassa è chiaramente specificato nella tabella Competenze dei multiclasse, a pagina 164 del Manuale del Giocatore. Essenzialmente le competenze nelle abilità della seconda classe non si prendono mai (fatta eccezione per una singola a scelta tra quelle possibili nel caso di bardo, ranger e ladro così a memoria)
  2. Adoineros Tempo che gli altri hanno impostato un possibile nuovo piano per l'indomani sono di nuovo crollato.
  3. Se è definito come "Azione" è tale, un'Azione. Non è un'azione bonus, nè una reazione nè altro. In 5E ci sono solo Azioni, Azioni bonus e Reazioni sono chiaramente distinte. Essendo Slow nella categoria "Azioni" del mostro è un'Azione e ogni creatura ogni turno ha diritto solo ad un'Azione.
  4. Alonewolf87 ha risposto a arattata a un discussione D&D 5e regole
    Tutte le creature sono competenti nei propri colpi senz'armi, come spiegato nel capitolo sul combattimento On a hit, an Unarmed Strike deals bludgeoning damage equal to 1 + your Strength modifier. You are proficient with your unarmed strikes.
  5. Adoineros Tra un conato e l'altro mi rivolgo, con il volto rigato dal sudore e dal colorito terreo, agli altri. Il torturatore....questa è la città in cui non va tutto bene....quello che diceva Madame Eva....la casa di corruzione...
  6. Alonewolf87 ha pubblicato una immagine di una gallery in Album degli utenti
  7. Avere un proprio castello e delle orde di seguaci è spesso stato uno dei sogni nel cassetto e degli obiettivi di molti giocatori di D&D. Vediamo come poter realizzare questi sogni tramite un nuovo manuale di regole finanziato su Kickstarter. Articolo di brimmels del 5 Febbraio 2019 Avendo raccolto 2'121'465 $, Fortezze&Seguaci [F&S] (Strongholds & Followers) potrebbe essere il più atteso GdR finanziato tramite Kickstarter (almeno finché il record non verrà nuovamente superato). Certo, buona parte della quota raccolta andrà alla parte del Kickstarter collegata allo "Streaming", così che il creatore Matt Colville possa avere uno studio adatto al suo popolare canale YouTube. Il manuale copre definitivamente uno spazio finora lasciato vuoto nel panorama regolistico della 5° edizione di Dungeons & Dragons. Nelle prime edizioni di D&D era naturale attendersi che i giocatori avrebbero costruito delle fortezze e raccolto dei seguaci. E, nonostante accada ancora adesso, almeno a giudicare dai post sul forum e dai supplementi, non è comune come una volta. La Guida del Dungeon Master dedica a mala pena una pagina intera alle roccaforti. I seguaci e i mercenari hanno riservato ancora meno spazio: è proprio per questo che Fortezze&Seguaci supporta e non compete con i manuali base. Colville ci elenca quattro tipo di "fortezze": roccaforti, templi, torri e imprese. Le prime tre sono ovviamente legate a tre delle quattro classi base. La quarta, invece, include basi come bar per i ladri, teatri per i bardi, ecc... Le abilità delle roccaforti vengono ricaricate durante i riposi estesi (extended rests) per spingere i giocatori a spendere tempo nelle loro costruzioni e a interagire con i propri sottoposti. Ma non tutte le basi devono essere i tradizionali castelli, torri, ecc... Colville spiega che un campo di barbari può essere considerato una "fortezza mobile" e cataloga una nave pirata come un altro genere di roccaforte. Ogni tipo di fortezza permette di avere certi benefici, alcuni ovvi, come la ricerca di incantesimi per una torre, mentre altri sono meno immediati, come le torri che permettono di ottenere della magia da battaglia. Inoltre, lo studio di nuovi incanti in F&S differisce da quello sulla Guida del Dungeon Master per via di una serie di tabelle casuali atte a rendere il processo più divertente. Ma se questo approccio randomico non fosse stimolante per il vostro gruppo, non preoccupatevi: potrete cambiarlo in ogni momento. Colville mette molta enfasi sull'adattare le regole e le idee quanto si voglia, fatto che trovo magnifico. Sfortunatamente lo ripete fin troppo spesso, più o meno in ogni sezione e persino più volte nella stessa pagina. Le ripetizioni diventano solamente noiose e creano il rischio di distrarre. Un altro punto frustrante è che Colville menziona la magia da battaglia sotto le torri, ma rinvia a Regni&Guerre (Kingdoms&Warfare). Eppure fa il contrario per i benefici del Campo di Barbari. Colville ha fatto, però, un ottimo lavoro nel fornire idee su come i giocatori potrebbero aver ottenuto le proprie basi e le conseguenze di questo fatto, con molti intrighi politici, se si desidera. Amo inoltre le idee collegate ad ogni classe e come queste possano avere delle basi uniche. Gli esempi di seguaci sono buoni e i PNG d'esempio in questa sezione sono veramente spettacolari. Colville vuole chiaramente ispirare i DM e ne è particolarmente entusiasta. Potete capirlo chiaramente dal grande numero di punti esclamativi, anche se probabilmente 298 in un libro di 265 pagine sono leggermente eccessivi. (Sì, ho una leggera vena di masochismo, ma dopo averne trovati tanti persino nelle prime pagine delle regole e nelle note a margine sono diventato curioso). Un esempio: "Quanti minuti? Sta a voi deciderlo! Persino "immediatamente" potrebbe andare bene!". Il fatto che sia stata inclusa una nuova versione dei draghi delle gemme (gemstone dragon), di allineamento neutrale, dai Dragon Magazine mi ha entusiasmato parecchio, ma le illustrazioni che mostravano dei normali draghi con delle escrezioni di gemme mi hanno deluso. Dare loro delle abilità psioniche li ha resi diversi dalla versione del Dragon #37, ma questo genere di magia ha una storia travagliata in D&D. Avrei preferito qualcos'altro collegato maggiormente al tema dei cristalli. The Siege of Castle Rend di James J. Haeck è una divertente avventura in quattro parti per cinque personaggi di quinto livello. Inutile a dirsi, include regole da questo manuale. S&F ha del buon materiale che userò decisamente nelle mie avventure. Sono solamente deluso che leggerlo non sia stato divertente come mi ero aspettato. Consideratelo consigliato anche se non caldamente e speriamo che il prossimo progetto migliori rispetto a questo. Link all'articolo originale: http://www.enworld.org/forum/content.php?5989-Strongholds-Followers-A-Review Visualizza articolo completo
  8. Articolo di brimmels del 5 Febbraio 2019 Avendo raccolto 2'121'465 $, Fortezze&Seguaci [F&S] (Strongholds & Followers) potrebbe essere il più atteso GdR finanziato tramite Kickstarter (almeno finché il record non verrà nuovamente superato). Certo, buona parte della quota raccolta andrà alla parte del Kickstarter collegata allo "Streaming", così che il creatore Matt Colville possa avere uno studio adatto al suo popolare canale YouTube. Il manuale copre definitivamente uno spazio finora lasciato vuoto nel panorama regolistico della 5° edizione di Dungeons & Dragons. Nelle prime edizioni di D&D era naturale attendersi che i giocatori avrebbero costruito delle fortezze e raccolto dei seguaci. E, nonostante accada ancora adesso, almeno a giudicare dai post sul forum e dai supplementi, non è comune come una volta. La Guida del Dungeon Master dedica a mala pena una pagina intera alle roccaforti. I seguaci e i mercenari hanno riservato ancora meno spazio: è proprio per questo che Fortezze&Seguaci supporta e non compete con i manuali base. Colville ci elenca quattro tipo di "fortezze": roccaforti, templi, torri e imprese. Le prime tre sono ovviamente legate a tre delle quattro classi base. La quarta, invece, include basi come bar per i ladri, teatri per i bardi, ecc... Le abilità delle roccaforti vengono ricaricate durante i riposi estesi (extended rests) per spingere i giocatori a spendere tempo nelle loro costruzioni e a interagire con i propri sottoposti. Ma non tutte le basi devono essere i tradizionali castelli, torri, ecc... Colville spiega che un campo di barbari può essere considerato una "fortezza mobile" e cataloga una nave pirata come un altro genere di roccaforte. Ogni tipo di fortezza permette di avere certi benefici, alcuni ovvi, come la ricerca di incantesimi per una torre, mentre altri sono meno immediati, come le torri che permettono di ottenere della magia da battaglia. Inoltre, lo studio di nuovi incanti in F&S differisce da quello sulla Guida del Dungeon Master per via di una serie di tabelle casuali atte a rendere il processo più divertente. Ma se questo approccio randomico non fosse stimolante per il vostro gruppo, non preoccupatevi: potrete cambiarlo in ogni momento. Colville mette molta enfasi sull'adattare le regole e le idee quanto si voglia, fatto che trovo magnifico. Sfortunatamente lo ripete fin troppo spesso, più o meno in ogni sezione e persino più volte nella stessa pagina. Le ripetizioni diventano solamente noiose e creano il rischio di distrarre. Un altro punto frustrante è che Colville menziona la magia da battaglia sotto le torri, ma rinvia a Regni&Guerre (Kingdoms&Warfare). Eppure fa il contrario per i benefici del Campo di Barbari. Colville ha fatto, però, un ottimo lavoro nel fornire idee su come i giocatori potrebbero aver ottenuto le proprie basi e le conseguenze di questo fatto, con molti intrighi politici, se si desidera. Amo inoltre le idee collegate ad ogni classe e come queste possano avere delle basi uniche. Gli esempi di seguaci sono buoni e i PNG d'esempio in questa sezione sono veramente spettacolari. Colville vuole chiaramente ispirare i DM e ne è particolarmente entusiasta. Potete capirlo chiaramente dal grande numero di punti esclamativi, anche se probabilmente 298 in un libro di 265 pagine sono leggermente eccessivi. (Sì, ho una leggera vena di masochismo, ma dopo averne trovati tanti persino nelle prime pagine delle regole e nelle note a margine sono diventato curioso). Un esempio: "Quanti minuti? Sta a voi deciderlo! Persino "immediatamente" potrebbe andare bene!". Il fatto che sia stata inclusa una nuova versione dei draghi delle gemme (gemstone dragon), di allineamento neutrale, dai Dragon Magazine mi ha entusiasmato parecchio, ma le illustrazioni che mostravano dei normali draghi con delle escrezioni di gemme mi hanno deluso. Dare loro delle abilità psioniche li ha resi diversi dalla versione del Dragon #37, ma questo genere di magia ha una storia travagliata in D&D. Avrei preferito qualcos'altro collegato maggiormente al tema dei cristalli. The Siege of Castle Rend di James J. Haeck è una divertente avventura in quattro parti per cinque personaggi di quinto livello. Inutile a dirsi, include regole da questo manuale. S&F ha del buon materiale che userò decisamente nelle mie avventure. Sono solamente deluso che leggerlo non sia stato divertente come mi ero aspettato. Consideratelo consigliato anche se non caldamente e speriamo che il prossimo progetto migliori rispetto a questo. Link all'articolo originale: http://www.enworld.org/forum/content.php?5989-Strongholds-Followers-A-Review
  9. A 1043 Dipende sempre da cosa "costano" (come azione, azione bonus, reazione ecc) questi attacchi o poteri. Essenzialmente una creatura ha a disposizione le stesse possibilità di agire di un personaggio, fanno eccezione quelle creature con azioni leggendarie e azioni di tana.
  10. Alonewolf87 ha risposto a un messaggio in una discussione in Discussioni in Curse of Strahd - Muso
    Io sarei per andare avanti in 4 ma se preferite in 5 no problem
  11. Secondo me visto certi topic che hai aperto di recente ti converrebbe considerare la 3.5. Anche in questo caso si può fare qualcosa del genere sfruttando un manuale di quell'edizione, ovvero il Weapon of Legacy.
  12. Andiamo a scoprire assieme uno dei dungeon più vecchi di D&D, da sempre nascosto in bella vista nei nostri manuali. Articolo di J.R. Zambrano del 05 Febbraio 2019 Sfogliando le pagine della Guida del Dungeon Master possiamo entrare nelle pagine della storia scoprendo un Dungeon che è in giro sia da AD&D 1E, in attesa di avventurieri che lo esplorino. Questo dungeon, uno dei più vecchi di D&D, non ha un nome. Non appare in alcun modulo. Non ha una lista dettagliata di mostri che potete trovare nelle sue stanze. Sono semplicemente 39 stanze differenti, tra cui molte che il vostro gruppo potrebbe non trovare nemmeno se non si accorge delle nove differenti porte segrete del dungeon - o se non cadono nella fossa nascosta. Non è presente in nessuna avventura pubblicata, ma si nasconde nelle pagine delle Guide del Dungeon Mastre ormai da molte edizioni, sin dai tempi della 1E. Ora, non è specificato in questa immagine, ma viene indicato in precedenza nel manuale che la scala di questo dungeon è di 1 quadretto = 3 metri. Quindi non solo questo dungeon è praticamente un labirinto, ma è anche gigantesco. Cosa che apprezzo, fornisce un buon punto di partenza per i DM in erba che vogliono iniziare a creare i propri complessi. Esso richiama le gigantesche piante dei dungeon in cui i creatori del gioco si muovevano; inoltre, se questo è il primo approccio che uno ha con la creazione dell'impianto di un dungeon, esso nasconde molte lezioni su come sigillare delle parti del proprio complesso (ovviamente, se volete che i giocatori le scoprano potreste voler dare loro degli indizi in merito a certi "vicoli ciechi" in altri punti del dungeon). Ventun'anni dopo, il Dungeon di Esempio era ancora vivo e pronto a farsi valere, anche se con un'illustrazione aggiornata per meglio adattarsi allo stile del momento. Ristampato nel 2000 per la Guida del Dungeon Master 3.0 il Dungeon di Esempio ritornò con furore sulla scena, introducendo una nuova generazione di Dungeon Master ai suoi corridoi tortuosi e pieni di angoli. E, considerando quanto la 3E si concentrasse su mappe e griglie, questa versione appare ottima per poter essere trasportata sulle griglie di combattimento che erano di gran voga in quel periodo (e che stanno diventando sempre più difficili da trovare). E infine la 5E, mostrando ancora una volta il suo grande amore per la storia di D&D, ci ripresenta la stessa mappa 35 anni dopo nel 2014. Ora che D&D ha raggiunto i 45 anni e il Dungeon di Esempio i 40 abbiamo pensato di mettere di nuovo in luce questa mappa, così che coloro che non l'hanno mai vista possano studiarla e farsi un corso rapido su come impostare un dungeon. Ci sono molte cose su questa mappa, ma si può dividere il dungeon essenzialmente in due parti. Presumendo di partire dalla Stanza 1 c'è la Parte A, ovvero la serie di corridoi interconnessi alla Stanza 1, e la Parte B, ovvero la sezione di dungeon nascosta dietro la porta segreta nella Stanza 3. Il che rende più facile dividere le cose man mano che si esplora e si decide con cosa popolare il dungeon. Questo singolo aspetto, ovvero "questa parte del Dungeon è nascosta per coloro che non sanno della porta" fornisce così tanto materiale con cui lavorare. Può suggerire che ciò che avviene in quella parte del dungeon sia più sinistro o misterioso, cosa che può aiutare nel creare il tema per quella zona. E poi ci sono tutte le altre porte segrete, che ci portano a chiederci a quale scopo servissero. In che modo sono usate dagli abitanti del Dungeon? Questo serve anche a ricompensare i personaggi che si dedicano all'esplorazione (uno dei tre pilastri del gioco). La prima parte del dungeon potrebbe rivelare alcuni segreti se i giocatori sono attenti nel crearsi una mappa: tutte le aree della Parte A possono essere scoperte semplicemente esplorando il dungeon. Ma per poter scoprire un modo per scendere bisogna trovare la porta segreta, il che potrebbe implicare la necessità di trovare un riferimento al "secondo livello" o degli altri indizi che facciano capire che si è perso qualcosa. Oppure i vostri giocatori tireranno dadi all'impazzata mentre esplorano ogni stanza ossessivamente mandando all'aria il vostro mistero ben congegnato. Anche questa è una componente tradizionale e apprezzabile di Dungeons & Dragons. Quindi, che vogliate esplorare a fondo questa mappa o che siate semplicemente felici di aver trovato un dungeon semplice e già pronto, grande a sufficienza da farvi prendere il tempo che vi serve per progettare il seguito della campagna, potrete godervi questa parte della storia di D&D. Buone Avventure! Link all'articolo originale: http://www.belloflostsouls.net/2019/02/dd-a-year-or-35-in-the-life-of-a-dungeon.html Visualizza articolo completo
  13. Articolo di J.R. Zambrano del 05 Febbraio 2019 Sfogliando le pagine della Guida del Dungeon Master possiamo entrare nelle pagine della storia scoprendo un Dungeon che è in giro sia da AD&D 1E, in attesa di avventurieri che lo esplorino. Questo dungeon, uno dei più vecchi di D&D, non ha un nome. Non appare in alcun modulo. Non ha una lista dettagliata di mostri che potete trovare nelle sue stanze. Sono semplicemente 39 stanze differenti, tra cui molte che il vostro gruppo potrebbe non trovare nemmeno se non si accorge delle nove differenti porte segrete del dungeon - o se non cadono nella fossa nascosta. Non è presente in nessuna avventura pubblicata, ma si nasconde nelle pagine delle Guide del Dungeon Mastre ormai da molte edizioni, sin dai tempi della 1E. Ora, non è specificato in questa immagine, ma viene indicato in precedenza nel manuale che la scala di questo dungeon è di 1 quadretto = 3 metri. Quindi non solo questo dungeon è praticamente un labirinto, ma è anche gigantesco. Cosa che apprezzo, fornisce un buon punto di partenza per i DM in erba che vogliono iniziare a creare i propri complessi. Esso richiama le gigantesche piante dei dungeon in cui i creatori del gioco si muovevano; inoltre, se questo è il primo approccio che uno ha con la creazione dell'impianto di un dungeon, esso nasconde molte lezioni su come sigillare delle parti del proprio complesso (ovviamente, se volete che i giocatori le scoprano potreste voler dare loro degli indizi in merito a certi "vicoli ciechi" in altri punti del dungeon). Ventun'anni dopo, il Dungeon di Esempio era ancora vivo e pronto a farsi valere, anche se con un'illustrazione aggiornata per meglio adattarsi allo stile del momento. Ristampato nel 2000 per la Guida del Dungeon Master 3.0 il Dungeon di Esempio ritornò con furore sulla scena, introducendo una nuova generazione di Dungeon Master ai suoi corridoi tortuosi e pieni di angoli. E, considerando quanto la 3E si concentrasse su mappe e griglie, questa versione appare ottima per poter essere trasportata sulle griglie di combattimento che erano di gran voga in quel periodo (e che stanno diventando sempre più difficili da trovare). E infine la 5E, mostrando ancora una volta il suo grande amore per la storia di D&D, ci ripresenta la stessa mappa 35 anni dopo nel 2014. Ora che D&D ha raggiunto i 45 anni e il Dungeon di Esempio i 40 abbiamo pensato di mettere di nuovo in luce questa mappa, così che coloro che non l'hanno mai vista possano studiarla e farsi un corso rapido su come impostare un dungeon. Ci sono molte cose su questa mappa, ma si può dividere il dungeon essenzialmente in due parti. Presumendo di partire dalla Stanza 1 c'è la Parte A, ovvero la serie di corridoi interconnessi alla Stanza 1, e la Parte B, ovvero la sezione di dungeon nascosta dietro la porta segreta nella Stanza 3. Il che rende più facile dividere le cose man mano che si esplora e si decide con cosa popolare il dungeon. Questo singolo aspetto, ovvero "questa parte del Dungeon è nascosta per coloro che non sanno della porta" fornisce così tanto materiale con cui lavorare. Può suggerire che ciò che avviene in quella parte del dungeon sia più sinistro o misterioso, cosa che può aiutare nel creare il tema per quella zona. E poi ci sono tutte le altre porte segrete, che ci portano a chiederci a quale scopo servissero. In che modo sono usate dagli abitanti del Dungeon? Questo serve anche a ricompensare i personaggi che si dedicano all'esplorazione (uno dei tre pilastri del gioco). La prima parte del dungeon potrebbe rivelare alcuni segreti se i giocatori sono attenti nel crearsi una mappa: tutte le aree della Parte A possono essere scoperte semplicemente esplorando il dungeon. Ma per poter scoprire un modo per scendere bisogna trovare la porta segreta, il che potrebbe implicare la necessità di trovare un riferimento al "secondo livello" o degli altri indizi che facciano capire che si è perso qualcosa. Oppure i vostri giocatori tireranno dadi all'impazzata mentre esplorano ogni stanza ossessivamente mandando all'aria il vostro mistero ben congegnato. Anche questa è una componente tradizionale e apprezzabile di Dungeons & Dragons. Quindi, che vogliate esplorare a fondo questa mappa o che siate semplicemente felici di aver trovato un dungeon semplice e già pronto, grande a sufficienza da farvi prendere il tempo che vi serve per progettare il seguito della campagna, potrete godervi questa parte della storia di D&D. Buone Avventure! Link all'articolo originale: http://www.belloflostsouls.net/2019/02/dd-a-year-or-35-in-the-life-of-a-dungeon.html
  14. Andersson Perchè quindi gli ocra sono nella miniera? Potevi dirlo subito in caso, non chiederci se "volevamo visitarla". E tranquillo sono in buona compagnia per i modi poco affabili vedo...
  15. Fammi poi sapere in caso che PG vorresti fare, più che altro come BG e personalità
  16. Una volta fatta colazione i folletti vi accompagnano nella palude, superando acquitrini e canneti fino a portarvi sui resti di un'antica strada lastricata, che ancora sopravvive in mezzo alla vegetazione. Ai lati della strada sono presenti rovinate pietre miliari incise con simboli di serpenti. Proseguite su questa strada per mezzo chilometro e giungerete alle rovine, che sono composte da due grandi edifici circolari uniti da un lungo corridoio. Pensiamo che il negromante sia nascosto nel secondo edificio, quello più lontano dall'entrata principale. Da che sappiamo un gruppo di almeno 30 non morti sorveglia l'accesso.
  17. A furia di battere e spingere finalmente la costrizione magica sembra cedere sotto gli assalti di Sir Tiberius, che ora torna ad essere libero di agire. @dalamar78 Iniziativa
  18. Nicomo Finalmente un pò più di sicurezza penso mentre studio le mura di pietra di Eother in lontananza, tirando un sospiro di sollievo. Non facciamo nemmeno però quasi in tempo a riprenderci dalle fatiche della marcia che siamo convocati ad un concilio di guerra d'altronde i Nar sono essenzialmente alle porte...

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