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Dragons´ Lair

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Bellerofonte

Circolo degli Antichi
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  1. Ancora una volta i discorsi vacui propri degli esseri dalle orecchie a punta si scontrano con la logica pragmatica di Fortunale come onde sugli scogli. "Ho gregari anch'io, capitano. Un manipolo di uomini che ha giurato fedeltà alla causa fino alla morte. Se deciderete di appoggiare anche voi la volontà di Rao assegnandomi il cuore del drago, allora avrò anche l'autorità terrena per costringere i nobili a lasciare gli scranni ed estinguere la carica di sovrano a opera compiuta. Abolirò le leggi che ci tengono incatenati nell'ingiustizia usando il potere che esse stesse mi concedono." - Arsak si permette di intromettersi anche nella conversazione tra Randal e Sandrine: "Cosa c'è? Avete scoperto qualcosa nella tana del drago?"
  2. "Grazie, Randal." il vostro cuoco garantisce per lui. "Se Rao continuerà ad assistermi, farò la Sua volontà fino all'ultimo mio respiro. E' una promessa che ho fatto su questo libro sacro, che intendo mantenere ad ogni costo." A giudicare dalla sintesi di Sandrine, ella sembra aver capito abbastanza bene dove vuole andare a parare Arsak. In breve è questo il suo disegno, senza troppi fronzoli burocratici o clausole nascoste. Il capitano porta istintivamente una mano all'elsa che non trova, e perciò la appoggia sul fodero: "Speravo poteste dirmelo voi. Non è mia intenzione uccidere queste bestie, vorrei solo scacciarle da Barusha una volta per tutte. La violenza è l'ultima risorsa, che si tratti di elfi, goblin, shem'len o mostri."
  3. Arsak annuisce a Randal per dirgli che va bene se rimane al suo posto, l'affetto è reciproco e potranno avere tempo di stringersi le mani e raccontarsi reciprocamente le avventure più recenti quando saranno fuori da lì. Come faccia a fare tutto questo con un semplice cenno del capo, lo lascio immaginare al lettore. Quest'uomo sarà anche meno carismatico e più taciturno dei suoi avversari politici, ma quando vuole sa farsi capire. "Avete aiutato Ibnat, il popolo della foresta e nondimeno...me. Se posso restituire il favore, sarò lieto di farlo. Tuttavia, c'è stato un fraintendimento." Arsak incrocia le braccia "Io non voglio diventare re proprio di nessuno. Mi ci sono voluti secoli per capire che governare Fort Adigrat non era la mia strada, e proprio il vostro cuoco, qui accanto a voi, mi ha mostrato il destino che Rao ha scritto per me. Il mio compito è difendere i più deboli, permettere a tutti di vivere in pace e serenità, e sento che posso farlo solo cavalcando lì dove c'è bisogno di me. So cosa significa governare, conosco i compromessi, gli intrighi e i sotterfugi di corte, lord Iskander Yedilov ha istruito me e Kara anche in questo. Ma dove gli altri vedono potere, io vedo solo altre catene. Rao non mi ha condotto fin qui affinché diventassi un altro schiavo del sistema, ma per distruggerlo." Parole forti da un elfo così placido. Le braccia conserte si sciolgono e vaneggiano un po' nell'aria per illustrare meglio i pensieri dell'ex-capitano. "Mi duole ammetterlo, ma lady Kara ha ragione su un punto: Barusha vive supportata dalla menzogna e dall'ipocrisia di Lalibela. Le città dovrebbero essere indipendenti, ma il timore di guerre e ritorsioni garantisce a lady Tamara una scusante valida per non assecondare le richieste di Kara. A cosa servirebbe destituire un sovrano legittimo solo per iniziare una serie di guerre per la prevaricazione? Nel corso di qualche secolo ritorneremmo allo stato attuale, con il sangue di migliaia di elfi sulla coscienza. Non lascerò che accada. Prenderò il cuore, prenderò la corona, eliminerò le caste nobiliari e il loro diritto a governare e darò questo potere ai seguaci di Rao. I chierici del dio della Pace garantiranno l'armonia nelle città, amministrando con saggezza e benevolenza. Fort Adigrat accoglierà cavalieri non più solo da Ibnat, ma da tutta Barusha: chiunque turberà la pace dell'isola se la vedrà con noi, che siano non-morti, goblin, ribelli...o shem'len con cattive intenzioni." è solo fortuna se Barusha non ha incontrato la Zephira, e si sa, la fortuna non dura mai a lungo. "Dopodiché, spezzerò la corona e scaccerò i draghi dall'isola. E' un compito duro e so già richiederà forse la mia intera esistenza, ma è questa la volontà del Dio Pacifico, e sono sicuro..." Arsak abbassa lo sguardo "che fosse anche quella di lord Iskander." Il capitano si schiarisce la voce, dandosi un contegno non necessario. "Per quanto riguarda i Silvani, darò loro la completa indipendenza e tutti i territori boschivi. Mi impegnerò ad aiutarli a ripulirli dai non-morti, fino al mio ultimo respiro. Anche loro hanno il diritto di vivere in pace. In cambio chiederò che non interferiscano con gli affari dei costieri. Tamara e Kara godranno di una libertà incondizionata, ma verranno imprigionate al solo minimo sospetto di tradimento. Non permetterò loro di distruggere questo sogno di pace." Lo sguardo si posa infine su Fortunale: "Spero con questo di aver risposto anche alla vostra domanda, capitano Aghendor." @Sandrine
  4. E' Ventura a portare personalmente i messaggi di convocazione a ogni aspirante sovrano. Aspettate il primo, preferito da Randal, seduti su tre scranni gemelli che tanto ricordano quelli della Sala Grande della Loggia capoventurese. Asvig e Razul presidiano l'ingresso e Barbara annusa l'aria nei dintorni per evitare scrutamenti indesirati, così avete l'intimità desiderata e - forse - un po' di pace per prendere una decisione sensata sull'isola. Le porte del piccolo edificio si aprono lasciando entrare un fascio di luce e l'ombra dell'elfo che si propaga sul pavimento lastricato antecedendo l'ingresso del capitano Arsak Yedilov. I capelli corti color platino e la pelle chiara vi fanno dubitare che lui e Kara condividano una seppur lontana parentela. La figura longilinea che avanza a passo deciso verso di voi ha un'andatura eretta, una postura tipicamente da combattente che riflette gli abiti indossati: un'armatura di piastre d'ottone opaca sotto un cappotto nero con le spalline di pelle e un grosso cinturone alla quale sono legate borse da viaggio, un libro dalla copertina bianca, e un fodero - ora vuoto - dove solitamente si annida l'elsa di una scimitarra. Rispetto all'ultima volta che lo avete visto, di stanza nel campo degli elfi silvani nella foresta, ha una cicatrice nuova di zecca sull'occhio sinistro. Gli stivali sporchi e l'odore vi suggeriscono che avete di fronte un uomo che vive metà della sua vita in groppa al suo destriero, come anche dimostra l'anello gemello a quello di Randal che lo identifica come Libero Cavaliere di Fort Adigrat, anche se vi è giunta voce che quel titolo gli è stato revocato tempo fa. L'elfo si ferma a un metro e mezzo da voi e l'idea di inchinarsi non gli passa minimamente per la testa. "Rinnovo i miei saluti, gente di Capo Ventura. Come posso esservi d'aiuto?" Che sia un seguace del dio placido non lo deducete solo dal libro sacro attaccato alla cintola; c'è qualcosa nella sua voce, nel modo in cui scandisce le parole, che rasserena le persone che gli stanno accanto.
  5. Dovrebbe, ma visto che la situazione è delicata sono molto largo, come avete notato.
  6. @Pippomaster92 vuoi rispondere o procedo?
  7. Camuffare in italiano - non riguarda strettamente il truccarsi (infatti gli accessori da truccatore non sono necessari ma danno solo +2, se ben ricordo) ma impersonare qualcun altro. Esempio lampante? Puoi usare camuffare per alterare la tua voce. Visto che raramente questa prova non ne richiede un'altra di Raggirare, canon è: Camuffare VS Osservare e Raggirare vs Percepire Intenzioni, ma a parer mio, le prove sono combinate tra loro.
  8. La giornata prosegue; Arrigo pare abbia iniziato a fare (loschi?) affari con alcuni mercanti di passaggio a Molo Zefiro, e ciò vi ha fruttato qualche moneta d'oro nella cassa comune. Sandrine invece stupisce tutti con il suo magnifico potere: a poche decine di metri dalla costruzione principale, un nuovo piccolo templio viene eretto da forze invisibili nell'arco di mezz'ora. Avete ora un luogo degno di una conversazione tra re. Per quanto riguarda gli altri membri della ciurma, le loro routine sono piuttosto abituali: chi come Asvig sorveglia il perimetro, Sigbjorn che comanda gli uomini di caricare e scaricare merci dalla Speranza, Ventura bella pimpante che si toglie via i suoi vestiti come fossero catene di piombo e torna a zompettare a destra e a sinistra. Quando sarete pronti, potrete - se non avete di meglio da fare - recarvi nella costruzione per iniziare gli interrogatori. Fino ad allora, l'invito è come sempre di arrivarci preparati. @Sandrine
  9. "Quindi è deciso!" esclama Ventura, sollevata dalla risoluzione con il quale intendete affrontare la situazione. "Posso chiamarli uno alla volta per discutere con voi in privato. Li raduniamo a Molo Zefiro- no! Nella cabina del capitano, mette più soggezione! Oppure..." l'indice batte sul mento curioso imitando il gesto di Fortunale che invece si tocca la barba. Il senso è chiaro: presi singolarmente, portati in un luogo privato, spogliati dei propri principi morali - per quanto umanamente elficamente possibile - e a colloquio terminato capire con cosa si ha a che fare. State certi che giocheranno tutte le loro carte per convincervi, cercando di abbindolarvi o forse addirittura d'imbrogliarvi. D'altro canto anche voi avete contatti, abilità e persone che possono aiutarvi a scoprire la verità...è arrivato il momento di usarle, per il bene di Barusha e vostro.
  10. Ventura si ritrova in mezzo alla discussione e ascolta passivamente le opinioni divergenti dei Pionieri senza poterci fare davvero nulla. Tre persone diverse, tre punti di vista opposti. E' chiaro che la discussione fa difficoltà a convergere verso un unico punto di vista, quindi è la vostra navigatrice a suggerirvi un modo per appianare le disparità. "...se posso" si schiarisce la gola "se non riusciste a decidere, potremmo metterla ai voti nella ciurma. Raduno tutti sul ponte dopo pranzo e potreste fare un'arringa dal castello di poppa." il metodo proposto è un po' estremo e sicuramente populista, ma potrebbe salvarvi dallo stallo se la discussione muore senza giungere a conclusione. Come il codice del mare vuole, tutti gli ufficiali a bordo hanno diritto a un voto e i mozzi valgono come uno. Barbara, Ventura, Sigbjorn, Arrigo, Razul, Asvig, Nero e probabilmente Tondley come rappresentante del resto dell'equipaggio avranno diritto a votare per l'una o per l'altra soluzione in base alle loro convinzioni e alla forza dei vostri discorsi. E sì, se ve lo state chiedendo, il fatto che Sandrine sia un'oratrice nata le dà un grosso vantaggio sulla concorrenza, ma se le idee sono buone e sapendo colpire i punti giusti dei vostri compagni, perfino un quasi-eremita come Besnik potrebbe guadagnarsi il favore di tutti.
  11. In game ovviamente. Da quando ho iniziato a lavorare non posso davvero pretendere nulla da nessuno!
  12. Potete restare quanto volete, non avete fretta. Magari vi va di esplorare o usare la fama ottenuta per guadagnare qualcosa, o scoprire altra lore descrittiva, o vedere i risultati della vostra decisione. In generale potete ruolare in fast-forward anche di mesi, così come fate quando siete per mare.
  13. Mi aspettavo proposte più elucubrate e fantasiose, ma in fondo si vede che non volete altre rogne, quest'isola vi ha già fatto dannare abbastanza. Quando volete postate pure e gestitevi i PNG come meglio credete.
  14. Le parole di Sandrine aggiungono tensione al clima già poco rilassato, ora teso come una corda di violino. I quattro si guardano in attesa che qualcuno faccia la prima mossa, o che si tradisca, o che faccia anche l'ombra di un passo falso. E' Arsak a rompere il silenzio: "Va bene, contessa Alamaire, ma vi ricordo che un'altra guerra - più importante, a mio dire - si sta combattendo proprio ora nella foresta. Credo di parlare anche per Galifar." l'intesa tra i due è evidente. Il silvano risponde prendendo parola: "Ma serannas, Arsak. Già tre giorni abbiamo trascorso fuori dalla foresta. La mia gente muore durante le nostre misere schermaglie da davhenlen." Tamara socchiude gli occhi e squadra lady Yedilov dall'alto in basso: "La Eurus ha combattuto ad Arlathan e comprenderà l'urgenza della vostra guerra, ma una decisione del genere non può essere presa alla leggera." pare che lo abbia detto appositamente per infastidire la sua rivale, impaziente, che alza invece gli occhi al cielo e scuote la testa. "Mi ritirerò sulla mia nave, dunque. Non un momento di più in compagnia di queste serpi!" esclama Kara mentre lascia la sala dando una pacca sulla spalla a Randal, un mezzo inchino a Besnik e un'occhiataccia a Sandrine. Seguendo il suo esempio, anche gli altri vi salutano e abbandonano la stanza; Tamara e Kara intuite che abiteranno le proprie imbarcazioni, dove si sentono più protette l'una dall'altra. Galifar ha issato un piccolo campo base a cinquanta metri da Molo Zefiro, mentre Arsak e i suoi cavalieri abitano una parte del dormitorio dell'edificio, notevolmente ingranditosi dall'ultima volta che ci siete stati. Ventura si stropiccia i capelli: "In che razza di situazione siamo finiti?!" @Elfico @Randal @Tutti
  15. Un mormorio si alza dai presenti, ma i quattro restano in silenzio ancora per qualche secondo scrutandosi tra loro. Ventura sorride a tutti quanti, s'inchina velocemente e poi si avvicina a Sandrine e Fortunale mentre Randal saluta uno per uno i contendenti, attirando temporaneamente gli occhi su di lui. @Besnik, Sandrine Arsak ricambia la stretta di mano del cuoco sorridendogli: "Non ti lasci sfuggire un'impresa, cavaliere. Goblin, non morti e ora un drago. Quando è stata l'ultima volta che ti sei annoiato?"; lady Kara risponde più freddamente, prendendosi il suo tempo per avvicinarsi al ragazzo. @Randal Tamara gonfia impercettibilmente il petto e alza poco poco il mento, fiera e sicura del vostro appoggio. Con una carezza sulla spalla congeda l'inchino di Ridley jr che passa a presentarsi all'elfo silvano. "Ci siamo già incontrati dopo la battaglia di Arlathan. Abbiamo trascorso pochissimo tempo insieme, ma la tua faccia non si dimentica. Lathellin Arsak ha solo parole buone per te." @Elfico Infine vi ritrovate tutti e tre nuovamente nel clou del problema finale; è Galifar a parlare per primo. "Vi ho visti in sogno uccidere il drago e prenderne il cuore. Ditemi, avete già deciso cosa farne?" Tamara sorride, Kara fa un passo avanti e incrocia le braccia sul suo vestito di seta verde, sputando parole acide verso la sacerdotessa: "La tirannia di Lalibela finisce oggi, in questa stanza." "Sappiamo già a chi la Loggia ha promesso la sua lealtà. Diventerò regina, com'è meglio per tutti." l'ex-capitano di Fort Adigrat si tiene fuori dalle diatribe tra femmine e preferisce restare in silenzio.
  16. @Fortunale Asvig sorride sotto i baffi: "Qualcosa da cantare al ritorno!" e poi, sempre sotto consiglio di Sandrine, i fuochi si spengono e ognuno si ritira nelle proprie tende. Razul e la coppia Randal-gattino alato restano di guardia al campo scambiando di tanto in tanto quattro chiacchiere. Diventerà la routine nei giorni a seguire. Il cuoco se la cava egregiamente come sostituto di Ventura; evitate le zone paludose, il sottobosco troppo fitto, i roveti e le tane degli animali selvatici. Il non-morto, oltre che perlustrare i dintorni e neutralizzare qualche esploratore rivale, decide di depistare gli inseguitori accendendo bracieri fittizi che simulano campi base lontani dal vostro. Barbara già dal secondo giorno di cammino fa fatica a seguirvi per colpa della ferita all'anca riportata nella battaglia di Arlathan contro le orde di Uthen; Arrigo si presenta a mezzogiorno del terzo dì con un bastone di legno intarsiato grezzamente, ma con netto stupore di tutti, alla domanda "Che poteri ha?" egli risponde alzando le spalle: "Nisciun. Ce serv ppe 'camminà." Evidentemente ha solo preso un pezzo di legno per strada e lo ha dato a Barbara, nulla più. Quest'ultima ha accettato il dono commentando "Sempre meglio di niente." Con un grezzo bastone da passeggio, ora lady Syvis inizia ad assomigliare a una vera strega di come se ne vedono nei libri per bambini. @Sandrine La brughiera diventa familiare quando l'odore di salsedine torna a stuzzicarvi il palato. Superate i verdi prati e le rocce per spuntare sulla spiaggia accanto al relitto della Guardia Cieca, la nave pirata goblin incagliata nei massi che il mare ha già parzialmente reclamato; la sagoma di Molo Zefiro è davanti a voi, ma vi tocca camminare ancora un po'. Vi sorprende vedere che la Speranza non è l'unica nave approdata; una fregata lalibeliana, un brigantino con bandiera di Corissa e una grassa fleuta di Debark affollano il molo. Quando finalmente vi avvicinate, venite avvicinati da Sigbjorn. "Tornati. Buono. Ventura deve parlare." La pelliccia nera lucente splende sotto il sole. Il carpentiere porta una cintura piena di attrezzi da lavoro e cammina a due zampe ondeggiando goffamente a destra e sinistra mentre vi fa strada verso l'interno dell'edificio. La vostra presenza attira subito l'attenzione sia dei vari membri dell'equipaggio che degli ospiti, elfi provenienti da ogni parte dell'isola. Barbara si allontana da voi dirigendosi alla nave preoccupata dello stato del pirata, Arrigo emula il suo comportamento ma senza dare troppe spiegazioni; Asvig si ferma all'ingresso a parlare col carpentiere e Razul decide di farsi in disparte per non intimorire gli altri con la sua presenza. Al solito, rimanete voi tre gli unici a varcare la soglia di legno. L'interno è molto migliorato dall'ultima volta che ci siete stati; anche se rustico in molti aspetti, l'edificio ora pare una specie di Loggia in miniatura, con una copia dello Statuto in bella vista all'ingresso e un disegno delle spedizioni autografato da Ventura dall'altra parte dell'atrio. Qualche poltrona qua e là, un bancone, un grande orologio meccanico e un tappeto adornano l'ingresso; proseguite verso la stanza accanto dalla quale ascoltate un vociare a voi familiare. Una dozzina di persone riempie le pareti della stanza di venti metri quadri, tutti elfi di varia provenienza ed estrazione sociale: riconoscete addosso ad alcuni gli anelli col simbolo di Fort Adigrat, identici a quello che porta Randal; altri sono palesemente guardie corazzate di Lalibela, e poi ancora qualche gilet di raso tipico dell'alta borghesia mercantile, due elfi silvani vestiti di pelli manufatte e chi più ne ha più ne metta. Quattro figure stanno un passo avanti alle altre a discutere animatamente, l'elfico che scivola via dalle loro bocche come un fiume in piena. L'ex capitano di Fort Adigrat, Arsak Yedilov; la guida degli elfi silvani, discendente di Fen'Harel, Galifar di Arlathan; la governatrice di Lalibela e alta sacerdotessa di Selune, Tamara; l'indomabile leader della ribellione, governatrice di Ibnat, Kara Yedilov. Alla fine i vostri sforzi per riunire i pretendenti al trono su un unico suolo neutrale hanno dato i loro frutti, anche se a scoppio ritardato. Al centro esatto della stanza, in mezzo ai quattro che si urlano praticamente contro, una quasi in lacrime Ventura sbraccia più che può per tentare di calmare tutti e quattro; quando varcate la soglia le si illuminano gli occhi: "GRANDE B!" cala il silenzio. Gli sguardi sono completamente su di voi. "Ehm-ehm...volevo dire...capitano Aghendor, bentornato." si corregge lady Fisher, che indossa un abito rosso con uno stretto corsetto vittoriano rubato evidentemente a Sandrine. A giudicare da come si dimena all'interno del vestito - pare un'anguilla in preda a una nevrosi - non dev'essere per niente comodo per lei, e chissà chi le avrà messo in testa di attenersi così strettamente all'etichetta in presenza dei papabili sovrani dell'isola...ma concentriamoci su qualcosa di più importante: ricevete gli omaggi di tutti i presenti in sala, che attendono trepidanti la buona novella. Il silenzio unanime chiede una sola domanda: avete sconfitto il drago?
  17. Barbara alza le mani al cielo, declamando la grandezza del cuoco: "Il ragazzo prodigio di Capo Ventura, l'unico ad essere stato due volte Arconte, l'assassino del Temibile Lupo, si è procurato la sua cicatrice più profonda...in una rissa da bar." l'elogio s'interrompe a metà frase, e tutti i presenti guardano il pocopiù che ventenne Ridley jr. da capo a piedi. Non è quello che si direbbe un bel ragazzo, non nel modo più comune. C'è qualcosa nei suoi occhi che brilla costantemente, una fame insaziabile di conoscenza che da anni cerca di placare con piatti esotici e ricette strampalate. C'è a chi piace quel pizzico di follia propria di una mente iperattiva e disordinata, come ad esempio Miranda, il cui mestolo intarsiato a ritmi geometrici floreali denota invece una certa tendenza agli schemi da parte sua...come? Gli opposti si attraggono? Mai cliché fu più azzeccato di questo. "Randàl" Arrigo gli mette una mano consolatoria sulla spalla "ti si' affossat co e mani tue". Forse perché oggi il cuoco ha contribuito a uccidere un drago, tutti si aspettavano da lui una storia ben più epica. Solo quando il geniere toglie la sua mano unticcia, Randal avrebbe notato una chiazza di grasso sul gilet; Arrigo l'ha usato come tovagliolo. Intanto Razul, disinteressato alla cena, si allontana verso il capitano. @Fortunale
  18. L'oggetto della discussione di Randal viene intercettato da Razul: "Non ne esistono altri conosciuti a Barusha. Cercai la soluzione dell'enigma tempo fa, e se è vero che esistono altre terre, forse è lì che dovreste cercare...oh." - si ferma un attimo a contemplare un pensiero passeggero - "Ho capito a cos'altro serve la shem'len che chiamate Ventura. Pensavo fosse solo la vostra esca di emergenza." ...ci sono un bel po' di cose che il cuoco dovrà spiegare al non-morto durante le loro ore di guardia notturna insieme. Asvig continua il discorso di Sandrine: "...e la fortuna gira. Ogni volta che abbandoniamo la Speranza sogno di trovare la ciurma legata, la nave sparita e una nota di Nero conficcata con un pugnale nel petto di mastro Tondley." e Barbara controbatte: "Nutrite dubbi anche su un infermo incapace perfino di badare a sé stesso? Che razza di persona siete, Scuotiterra?" "Non è più quello il mio nome, lady Syvis. E non sapete di cosa è capace quell'uomo. Fidatevi, quella medusa ha fatto forse un'unica cosa buona nella sua vita, imprigionare quel pirata nel suo stesso corpo. Il mondo non ne sentirà la mancanza." Arrigo si intromette: "Ma nunn'eravat compar, vuj?" "Gli sono debitore per un fatto accaduto anni fa, nulla più. E ora preferirei non parlarne più, se non vi dispiace." Quando la contessa si alza, anche Asvig la imita andando a raccogliere qualche ramo secco nei dintorni. Il fuoco rimane in silenzio senza più una discussione, così è Barbara a deviare il discorso: "Randal, non vorrei essere indelicata, ma credo di non averti mai chiesto come ti sei procurato quella cicatrice." @Sandrine
  19. @Fezza quello che cerchi è nella Corrispondenza della Canis Maior!
  20. @Fortunale La sentinella alata in cielo sorveglia il gruppo dall'aria mentre il non-morto a terra perlustra i dintorni proteggendo silenziosamente la carovana dal basso. Asvig trascina il carretto contenente provviste e armamenti dandosi il cambio a turni con il capitano, mentre Arrigo e Randal commentano la battuta di caccia svolta con notevole entusiasmo. L'avernusiano non fa che raccontare quanto emozionante sia stato abbattere una creatura della leggenda e quanto imprescindibile sia stato il suo apporto; inutili i commenti di Barbara che sottolineano che l'ingegner Verdini si sia dato alla macchia nascondendosi letteralmente dietro ogni elemento paesaggistico nell'ultima ora, nulla può fermare l'eccitazione generale dei ragazzi del gruppo. Quando il sole è ormai completamente calato, vi accampate su consiglio di Razul alle spalle di un ammasso roccioso naturale in mezzo alla foresta: "Alcune orme puntano a ovest. Disertori dell'assalto alla tana del drago, messaggeri che tornano al campo annunciando la nostra vittoria. Qui non daremo nell'occhio." "E' una buona idea lasciarli andare? Dovremmo fermarli prima che chiamino rinforzi!" risponde Barbara, ma Asvig non è d'accordo "Torna a nostro vantaggio. Tenteranno di prepararsi a dovere prima di attaccare di nuovo, dandoci il tempo di tornare alla Speranza. La loro esitazione sarà la nostra vittoria." Arrigo si intromette nel discorso come al solito, esclamando: "E che t'ncarrc? Cchiù meglio! Tu pienz che c venen arret aropp chell mazzàt?!" in effetti la notizia delle vostre vittorie consecutive potrebbe spargersi a macchia d'olio, e pochi ormai sono così folli da affrontare i Campioni di Barusha dopo le vostre imprese ai limiti dell'impossibile. Il fuoco schioppetta placido. Potete prendere un po' di respiro al crepuscolo di una giornata indimenticabile. @Sandrine

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