Tutti i contenuti pubblicati da Checco
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incontro con nerull...
Checco ha risposto a Dungeon magari master a un messaggio in una discussione Ambientazioni e AvventureBasta che cerchi in rete qualcosa tipo "necromanteion maps" e dai un'occhiata alle immagini, troverai certamente ispirazione (per esempio, c'è questa).
- Il Morale nei GdR
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Q&A: Domande e Risposte (Parte 2)
A980 Alcuni incantesimi richiedono l'uso di un'azione d'attacco, quindi richiedono un tiro per colpire contro una classe armatura: in questo caso possono "crittare" così come previsto per le tutte le azioni d'attacco. Pagg. 193-196 del PHB.
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Con tutto il rispetto, ma come si fà a non considerare il Becmi "old school"? Guarda, ti dirò, io sono più che altro un appassionato della storia di D&D e tra l'altro il BECMI mi piace a prescindere da qualunque etichetta gli si voglia attribuire. Fatta questa premessa, posso dirti che alcuni "puristi" della vecchia scuola, alcuni dei quali sono giocatori che hanno effettivamente giocato sin dagli albori di D&D, non considerano il BECMI old school per la presenza di certe opzioni (per esempio, le regole sugli immortali, la weapon mastery, le skills che uscirono con i Gazeteers, etc.) che lo discostano dall'impianto originario del gioco, quello degli anni '70-primissimi '80, per intenderci. Così come non considerano old school la seconda edizione di AD&D (e su questo punto, sopratutto quando è incominciata a uscire una marea di splatbooks, concordo). Il fatto che poi da un punto di vista editoriale il BECMI (per non parlare della seconda edizione dell'AD&D e della fase di declino della prima) coincida come tempi grosso modo con l'ascesa di Dragonlance e con la fine dell'era Gygax alla TSR, per alcuni è un ulteriore punto a suo (loro) sfavore. Per quanto mi riguarda, sono d'accordo per alcune cose, ma nel complesso non mi pongo poi tanto il problema: mi piace e ci sono emotivamente molto legato.
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Ricordo quell'articolo, non l'ho sottomano adesso, ma ricordo che era pieno di spunti e riflessioni interessanti sull'old school. Solo una cosa: sei certo parlasse del BECMI? Non si riferiva forse al Basic di Moldvay? È una pura curiosità, perché non tutti considerano il BECMI davvero old school e sono curioso di sapere l'opinione di Crane al riguardo.
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Sono d'accordo, ma credo che le altre ragioni ne beneficino per un "effetto collaterale". Penso che la logica di design dietro al tirare i dadi per stabilire se un mostro fugga o meno sia più che altro da far risalire ai wargames: all'epoca in cui la regola è nata il DM era prima di tutto un judge e il tirare i dadi risponde meglio a questo modello. Io ragionavo più che altro su questo aspetto. Ovvio che poi il gioco col tempo abbia piano piano iniziato a cambiare pelle e che certi aspetti siano incominciati a sparire o a divenire secondari. Anche in questo caso, non penso che la logica per cui sono nati fosse quella di alleggerire il lavoro del master, ma è un discorso ampio e credo che parlandone qui probabilmente andremmo off-topic: se ti va di discuterne potremmo parlarne via thread o PM.
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@Lord Danarc, secondo me il "problema" è che tu stai continuando a valutare la questione unicamente dal tuo punto di vista, senza provare, cioè, a immaginarti scenari di gioco diversi da quelli a cui sei abituato: il sistema che usi (in cui abbonda la discrezionalità del GM) per te funziona perché giochi con persone che conosci bene (e mi pare di capire che ci giochi assieme da anni) e con cui c’è un certo affiatamento. Ben venga: se con loro funziona, non cambiarlo! Prova però a immaginare di giocarci per la prima volta con persone che non conosci così bene né hai idea di quali possano essere le loro effettive competenze col gioco. Sei proprio così sicuro che funzionerebbe allo stesso modo? In parole povere, sarebbe una roulette russa: ti affideresti al caso e se ti va bene tutto okay, altrimenti molto probabilmente ti divertirai a metà o sarai costretto a mollare. Un sistema invece più chiaro e definito, a cui il GM è il primo che deve sottostare, di base offre delle premesse migliori di fare il suo dovere indipendentemente dalle dinamiche di gruppo. Quella di The Stroy, quando dice che un GM potrebbe decidere da sé se un colpo di spada vada a segno oppure no, credo sia di fatto una provocazione: senza limiti chiari (soprattutto riguardo situazioni di gioco che potremmo definire "spinose") e affidando tutto nelle mani del GM, le possibilità che le cose vadano in vacca sono decisamente maggiori, a meno che non sia abbia la fortuna di trovarsi in un gruppo rodato e/o con un GM con sale nella zucca rispetto alla gestione di situazioni simili, il che, converrai, non è per nulla così scontato.
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Non mi è chiaro questo passaggio, non mi è chiaro cioè se intendi che con il sistema del check sul 2-12 il GM possa decidere come vuole la conseguenza o se sei tu come GM che preferisci deciderla senza problemi. Perché nel primo caso il GM può decidere la conseguenza, ma non può farlo "senza problemi" (come dici tu) perché il "problema" è che non può ignorare l'esito del check; se il check è fallito il mostro proverà a fuggire: compito del GM sarà contestualizzare e concretizzare questo desiderio di fuga in maniera coerente e consistente con la scena e con le peculiarità del mostro che vuole fuggire.
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Il punto è che il controllo del morale innesca un evento. In caso di fallimento, l'evento corrisponde a uno specifico cambio delle intenzioni del mostro/PNG: ora vuole fuggire. Tale evento però non può prescindere dal contesto in cui si verifica e, pertanto, l'eventuale presenza di elementi come quelli che porti come esempi (cuccioli, ecc. ecc.) non possono e non devono essere ignorati. Un mostro (ovviamente non tutti i mostri, sto solo facendo un esempio) che fallisce il check, ma non ha vie di fuga, probabilmente s'arrenderà, ma qualora per questo mostro la resa rappresentasse un qualcosa che è peggio della morte, allora probabilmente si lascerà uccidere e se proveranno a catturarlo si difenderà con le unghie e con i denti riprendendo magari a combattere. Un genitore attaccato nel suo nido proverà prima a far fuggire i cuccioli, magari combattendo ancora più ferocemente per assicurarsi che la prole fugga via incolume, per poi provare a seguirli alla prima occasione utile. Un PNG legato a un credo che gli impedisce la ritirata, invece, avrà semplicemente un punteggio di morale di 12 (o magari di 11, che potrebbe rappresentare la presenza di un briciolo latente di puro istinto di conservazione nonostante il dogma del suo credo). Ecc. ecc.
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Scusa, ma non capisco questo ragionamento: cioè, il tizio non può accettare la proposta perché il fail forward non è una regola del gioco, però poi non usi diplomazia che invece è una regola... Cioè, se mi tu se tu mi dicessi 'il fail forward non lo uso perché non mi piace', potrei capirlo, ma dire che non lo usi perché va contro regole cosa significa?. Se fai un HR che "cancella" diplomazia non vedo perché non potresti farne una che inserisca il fail forward.
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Nel contesto old school ha pienamente senso: il DM era/è prima di tutto un arbitro imparziale non un bardo cantastorie e affidarsi a dadi e tabelle è certamente più in linea con questo modello. Senza contare la pletora di conseguenze che, in un dungeon ad alta mortalità come quelli old school, potrebbe avere un gruppo di mostri in rotta (grida che allertano loro alleati e mostri erranti, il gruppo dei PG che deve scegliere se inseguire di corsa i mostri in fuga rinunciando a disegnare la mappa del dungeon e quindi rischiando seriamente di perdersi, ecc. ecc.). In tandem con i tiri di reazione, la regola del morale sviluppa una certa, ulteriore imprevedibilità degli incontri che aumenta il fattore di rischio dei combattimenti (e tutto ciò che è collegato a essi in termini di stile di gioco).
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Il Morale nei GdR
Ah ecco! 🙂 Adesso quell'ipotesi mi sembra più logica, perché sinceramente limitata al D&D pareva un po' assurda. E infatti la regola (nelle edizioni in cui esiste) non va usata dai/per i PG. Il tiro non è "ad cazzum", ma rientra in una casistica prefissata che risponde a specifiche meccaniche e che peraltro, se sfruttata, può avere dei chiari risvolti tattici. Inoltre, rispecchia perfettamente il contesto old school in cui la regola è nata, quando, tra le altre cose, il DM si affidava ai dadi per la determinazione casuale di tanti aspetti del gioco. Senza contare, poi, che il fallimento di un check non esclude assolutamente lo scenario epico di cui parli: se falliscono la prova, i mostri proveranno a fuggire quindi non è escluso che qualcuno di essi possa morire per coprire la ritirata degli altri.
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La meccanica base del BECMI è presa paro paro dal Basic di Moldvay e per il check si usano 2d6 (± potenziali modificatori): creature con 2 di morale tenteranno sempre di fuggire mentre creature con 12 combatteranno fino alla morte (e quindi per entrambe non si effettuano tiri di morale). È il sistema che preferisco anche se nello specifico preferisco quello di Moldvay, in cui i controlli del morale vanno effettuati in giusto un paio di occasioni significative (e i mostri che ne superano due non devono fare ulteriori controlli per il resto del combattimento) mentre con Mentzer diventa più arzigogolata.
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Il Morale nei GdR
Mah, non sono d'accordo con una simile ipotesi anche perché (a quanto ne sappia) in nessun manuale di nessuna edizione di D&D c'è scritto che i personaggi dei giocatori debbano effettuare dei controlli del morale. Anche stando alle parole di Mike Mornard (aka Old Geezer), che ha giocato a D&D sin dagli albori e ha avuto come DM sia Arneson che Gygax, i personaggi dei giocatori non effettuavano mai controlli per il morale, quindi questa idea che i PG in quanto tali debbano "tirare per il morale" mi sembra abbastanza campata in aria e non capisco da dove salti fuori. Dipende dall'edizione: se gioco a un'edizione di D&D che preveda meccaniche dedicate le uso, altrimenti no (per la cronaca, il sistema che preferisco è quello dei punteggi da 2 a 12 e del check con il 2d6). Per tutti tranne che per i personaggi dei giocatori.
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Campagna di cattivi
Leggendoti mi è venuto immediatamente in mente "La Mia Vita Col Padrone".
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Mostri come Boss? Per me no!
Ammesso che il gioco preveda dei GS. Ho partecipato a sessioni in cui i personaggi dei giocatori hanno sconfitto avversari sulla carta molto più forti di loro sfruttando il terreno a loro vantaggio o usando le parole, il denaro o l'astuzia... 😉
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Importare pg su roll 20
Puoi caricare files semplicemente trascinandoli "dentro" Roll20 oppure usando la funzione Upload in Art Library/Biblioteca. Tieni conto che i files che inserisci saranno trattati come immagini e quindi non potrete aggiornarle. P.S. - Sulla sezione: credo non sia quella giusta, ma i mod sapranno meglio di me cosa fare.
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Against the Darkmaster
- Sondaggio sul futuro di D&D 5e del Settembre 2018
WARNING: wall of text incoming! SI SALVI CHI PUÒ!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! P.S. - lo sai che sto scherzando, vero, @SilentWolf? 😁- X e O per Divertirsi Meglio
A casa propria, tra amici che si conoscono bene, e che magari si frequentano anche lontano dal tavolo, queste carte probabilmente non servono, ma in un luogo pubblico, magari con dei perfetti sconosciuti a una convention o a un torneo? Il contesto sarebbe assai diverso e strumenti simili potrebbero risultare utili. Senza contare che non esistono solo GdR in cui si va allegramente a saccheggiare dungeons, ma anche giochi che affrontano tematiche decisamente più dense e per cui l'uso di queste carte avrebbe di certo una sua utilità.- Marchi del Drago
Quel marchio è riservato agli umani.- piccole cure e grandi magie
Forse perché non ha usato il sistema del point-buy e ha tirato i punteggi e gli è andata di sfiga alla grande? Magari sperava di essere fortunato o da accordi al tavolo si è deciso di non usare le alternative al tiro dei 4d6. Mi dirai: ma dai, troviamo un accordo e ritiriamo? Perfetto! La differenza è che con l'approccio che ho discusso nel mio primo post risolvi il problema alla radice: è applicabile con tutti i sistemi di determinazione delle caratteristiche e senza necessità che debbano esserci accordi di circostanza che, tra l'altro non puoi nemmeno dare per scontati (alcuni GM o giocatori potrebbero non essere d'accordo che tu possa ritirare i punteggi, per esempio). La tua soluzione è, e me lo confermi dalla tua ultima risposta, arrangiati...- piccole cure e grandi magie
Si vogliono interpretare le caratteristiche? Perfetto, è una scelta legittima (in talune edizioni perfino normata), ma è indubbio che ciò generi dei problemi e l'esistenza stessa di questa discussione ne è la prova lampante (tra l'altro, basta farsi un giro in rete per scovare una miriade di discussioni simili). Si tratta di trovare soluzioni. Cacchio, ho il PG con INT 6 e mo' che faccio, devo interpretare per forza un stolto? In un caso simile, @Vuvuzela e @AGUandre1 la vostra soluzione a conti fatti sarebbe: arrangiati. Beh, non mi sembra una grande soluzione.- Data uscita 'Curse of Stradh' in ita
Permettimi, ma a mio parere il fatto che tu possa trovarlo scandaloso dimostra che ignori quale sia la storia editoriale di D&D (e mi riferisco a quella più recente...). - Sondaggio sul futuro di D&D 5e del Settembre 2018