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Dragons´ Lair

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SNESferatu

Circolo degli Antichi

Tutti i contenuti pubblicati da SNESferatu

  1. Potrai sembrare un po' uno stalker, ma la tua Famiglia non è composta di cacciatori nelle tenebre senza una buona ragione. Passi da panchina a panchina, da albero ad albero, da cespuglio a cespuglio. Nessuno intorno a te si fa domande: a San Castillo si vede molto di peggio. Al massimo sembri un ubriaco che ha perso la strada, non un segugio. Dopo oltre un quarto d'ora di camminata nel parco, noti che man mano i due si sono allontanati dalla "civiltà". Le persone sono sempre meno man mano che vi spostate nelle aree più profonde del parco, dove gli alberi la fanno da padrone. L'uomo alto si guarda intorno all'improvviso, ed è solo un colpo di fortuna che ti permette di non essere beccato. Tira fuori dall'impermeabile un oggetto che non riesci bene a vedere, si appoggia a un albero e... gli sussurra alcune parole, ti sembra. Noti che quell'albero è finemente intrecciato con un altro, a formare quasi una porta. I due la attraversano, come se fosse un rituale. Dietro di loro, c'è un piccolo casolare. Praticamente un rudere, un ricordo della San Castillo che fu. Non sai datarlo chiaramente. L'uomo bussa due volte alla porta, ne accarezza la superficie e pronuncia altre parole. Quindi, apre la porta. Dietro, non c'è un casolare in rovina. Non c'è un parco elegante, ordinato, terrificantamente americano: intravedi piante alte, rigogliose, di un verde di uno splendente che non hai mai visto prima. L'uomo alto passa per primo, la sua barba trasformandosi in... penne. Il naso, un becco. Il suo impermeabile pare nascondere nuovi arti. Poi, sparisce attraverso il portale. Linda fa lo stesso, ma in lei i cambiamenti sono ancora più evidenti. Diventa una macchia oscura, un buco nero, una silhouette di donna con profondi occhi completamente bianchi. Sparisce quindi anche lei dietro il compagno. Non fai in tempo a raggiungere il portale, che la porta si chiude alle loro spalle.
  2. Janice So benissimo che quella messinscena è un segnale. Piegatevi alla Lancea, prostratevi ai piedi delle persone che contano, o perite. Sinceramente, preferisco perire. I piedi di questa gente puzzano. I loro doni sono velenosi. Mi segno mentalmente il comportamento di Miss Opal. So che non è direttamente dalla mia parte, ma la sua forma di democrazia la rende un minimo razionale, specie per questo posto. Dovessi scappare da qualcuno, messa alle strette, chiederei sostegno a lei. Un suo rifiuto potrebbe essere quasi un onore. E alla fin fine, per quanto alla lontana, siamo parenti, no? Sono circondata da persone a cui non interessa nulla di me, della mia gente. Alcuni sono spaventati, credo. Mi sembra anche giusto, non ce l'ho con loro. Altri, molto serenamente, se ne fregano. Saranno i primi con la testa al muro quando cambieranno le cose, qui. Ci volessero secoli. Non ho amici, qui. Non posso averne... però non ho intenzione di passare tutta la serata nascosta dietro i miei poteri di occultamento, per quanto ora sarebbe un'ottima idea. Intercetto Anna. Ho un debito con lei, in fondo. "Hai avuto fortuna con il tuo sire?" domando, senza neanche salutare. Nel mentre, file di corpi seminudi ma marchiati dal peccato della chiesa di longino vengono fatti sfilare intorno a noi. Non me ne nutrirei neanche se fossi in frenesia.
  3. Nella vita tutto è rischioso. In questo caso è letteralmente una passeggiata nel parco. Al massimo fai una brutta figura.
  4. Acc, non m'ero accorto del messaggio. Hai 5 pallini totali per un'azione di pedinamento, più quello della specializzazione, che alla fin fine credo possa rientrare in un'azione simile. Insomma, puoi stare abbastanza sicuro. Da tuo post non era chiaro: vuoi quindi seguire i due, rimanendo più o meno a questa distanza?
  5. "Sì, non sa niente della maledizione che grava sul suo sangue, o sul mio, se per questo. La volevo preparare in modo gentile, lentamente, magari con l'aiuto di qualcuno che conosca meglio la sua condizione. Siamo bestie molto simili, io e Kimiko, ma, insomma, con Takumi dalla nostra parte sarebbe tutta un'altra storia. E... e poi ci è capitato tutto questo tra capo e collo." "Sono pronto a qualsiasi cosa. Lei ha fatto sì che io e la mia famiglia avessimo un'altra chance. A dirla tutta, sono sorpreso dal fatto che lei sia ancora qui. Vuole davvero fare squadra con noi poveri cacciatori di demoni?"
  6. "Certo!". Si alza dalla panchina camminando con passo spedito nella direzione opposta a quella della tua macchina. Mentre si allontana, ormai a oltre una quindicina di metri da te, noti che viene raggiunta da un uomo alto che stranamente non avevi notato prima, con un impermeabile grigio e grandi occhiali da sole che sovrastano una barba argentea che lascia spuntare un mento nudo. È troppo lontano per capire altri dettagli. Non si salutano nemmeno: continuano entrambi per la stessa strada, parlando in quello che presumi essere un tono amichevole.
  7. "Un problema c'è di sicuro" senti alle tue spalle. Percepisci come una folata di vento diretta verso la tua testa. Non fai in tempo a girarti, che una bottiglia di vetro ti si schianta sulla nuca, spaccandosi a metà e scivolando dalle mani dell'uomo. Un attacco che contro un normale umano sarebbe potuto anche essere serio, ma contro di te? Bazzecola. L'esoscheletro di chitina del tuo Orrore è sotto la tua pelle: non si può vedere, non si può percepire, ma è lì, utile proprio per occasioni simili. Lo sguardo dell'uomo al nulla che ti è successo è impagabile. Si guarda le mani, ti guarda negli occhi, e fugge verso l'interno della barca, in quella che presumi essere la cabina.
  8. La Madsen fa un cenno ai suoi sottoposti, fa spostare le tende e aprire il balcone. "Certo, fa pure. Come fossi a casa tua." Sono le 11 di mattina. La giornata è splendida, e hai il sole proprio in faccia. Ti senti davvero proprio a casa... ma la luce non è ancora abbastanza per invadere quello spazio. Il tuo appartamento è organizzato in modo tale da incanalare la luce in modo da renderti facile l'ingresso alla Tana. Ovviamente, non vale lo stesso per questo albergo. Però puoi accenderti e fumare una sigaretta in tutta tranquillità, con davanti a te la vista della San Castillo che conta. E anche della San Castillo peggiore, quella che dà sul mare. Dietro di te, Annabelle inizia a bisbigliare qualche parola. C'è un minuto di silenzio, nessuno osa fiatare. Quindi, lentamente, si manifesta una figura ormai ben conosciuta a te. È semitrasparente, come l'hai visto neanche poche ore fa. Alla vista di Carl, la svedese si sfrega le mani. Il suo volto è cupo, e una smorfia lo taglia a metà. I suoi sottoposti non fanno una piega. Devono essere ben abituati a questo genere di cose. "Bene bene... chi abbiamo qui?"
  9. @ Tutti (Farhad compreso) @ Farhad e Ralph
  10. Din don per @Pippomaster92 e @Slamurai2!
  11. Salti in macchina ed Eva ti segue senza fiatare. Ha ancora in mano le "armi" della strana creatura, e il braccio penzola dal sedile. Nonostante la bassa velocità, la fredda aria della privissima primavera ti entra nelle ossa, ma almeno fa abbastanza freddo da farti risparmiare gli insetti che altrimenti ti si spiaccicherebbero in faccia. Quello sì che sarebbe la coronazione di una stranissima serata. Nonostante tu stia proseguendo nella stessa direzione di quel mostriciattolo, non riesci a vederlo. Tra il buio, tra il suo vantaggio e il fatto che devi stare attentissimo alla guida, non avevi molte possibilità. Per stanotte ti è scappato, sempre se sopravviverà a questa notte. Tecnicamente non sai ancora cosa diavolo sia. Comunque, nonostante lo stato relativamente disastrato della tua macchina (ti ci vorranno bei soldoni per ripararla, ma più che i soldi è lo spiegare quanto successo il problema), parcheggi praticamente sotto casa tua senza alcun problema. Nessuno ti ha fermato per i fari spenti, non hai preso animali, persone, macchine. Hai mantenuto i nervi saldi, nonostante la furia del tuo Orrore.
  12. Incrocia le gambe e guarda a terra. "Preferisco non avere a che fare con la polizia. Una volta avute le prove ci penserò io. Non so se può capirmi, non posso fidarmi delle forze dell'ordine..." Si alza in piedi all'improvviso, e ti dà la mano guantata per ringraziarti. "La contatterò il prima possibile. O mi contatterà lei... non ho ben capito come funziona. Immagino lo scoprirò col tempo, no? I computer non sono mai stati il mio mestiere..."
  13. Janice Concentro tutte le mie attenzioni nel mantenere la calma. L'Elysium, il concetto stesso di Elysium e della Società Notturna, non sono nient'altro che un altro dei segni dell'ipocrisia che vige in questa città. Siamo tutti tollerati! Ma solo se facciamo come dicono loro. Siamo tutti ben voluti! Ma solo se ci nascondiamo, e siamo comunque perseguitati. Le parole del Siniscalco sono vuote, come è vuoto il cuore dell'Arcivescovo. Sono perfetti l'uno per l'altro. Possono sbraitare quanto vogliono, ma io e gli altri Accoliti non ce ne andremo mai da questa città. La nostra è una tradizione millenaria, vista sotto un'ottica moderna: la loro è solo sangue rappreso. Emergo sul balcone con una brutta sensazione addosso, e mi accorgo di essere molto più vicino alla piccola Anna di quanto pensassi. Poi mi accorgo di perché siamo lì, e serro i pugni. Ho ancora il Vuoto dentro, e nonostante questo sento la rabbia ribollire. Davanti ai miei occhi non c'è un semplice Elysium. È un patibolo. Riconosco quell'Accolito. Nei suoi occhi vedo me, e il mio sempre più vicino destino.
  14. Sorride in modo quasi angelico. "Oh, è stata una vita molto solitaria per decenni. Ho combattuto per questa vita, ed è bastato pochissimo per portarmela tutta via. Allora, andiamo per gradi. Innanzitutto: quel gatto è un demone, non un amico. È devoto, ma solo per colpa del mio sangue. Ed è un demone, un vero demone, per quanto debole. Lei è in grado di leggere la verità, giusto? È mai riuscita a capire se Nahash le ha mai raccontato qualcosa di falso? Sarebbe molto interessante. Un esperimento, se vuole." "E sì, avevo chiamato Takumi per Kimiko. Immagino lei lo abbia capito ormai, no? Loro due sono diversi da me, ma molto simili. Hanno entrambi sangue di demone. Volevo che Takumi sentisse per primo da me che avevo accolto in casa mia una sua... consanguinea? Non saprei come definire Kimiko. Volevo darle una vita normale, ma volevo avere il benestare di Takumi. E un suo eventuale aiuto. Era più che giusto." Essere libero ha reso Mr. Grace incredibilmente ciarliero.
  15. In realtà le indicazioni del facchino erano corrette. Dopo aver preso l'ascensore ed essere uscito nel corridoio dell'ultimo piano, puoi notare come il posto pulluli di guardie vestite tutte uguali. È un'altra guardia ad aprirti la porta della stanza di Madsen. Oltre la Madsen, nella lussuosa stanza (in realtà molto simile alla tua, ma grande il doppio e con un balconcino annesso) ci sono due guardie, compresa quella che ti ha aperto la porta, le tre guardie che ti hanno appena scortato e Annabelle. Non le è stato torto neanche un capello, ma il suo volto lascia trapelare la sua emozione principale: paura. Appena ti vede entrare si lascia andare in un sospiro di sollievo, ma tutto ti fa pensare che vorrebbe essere ovunque tranne che lì. Il misterioso uomo di cui ti ha parlato Casper non è al momento presente. La svedese ora è vestita di un lungo giaccone nero, da cui si possono solo vedere pantaloni neri attilati e scarpe col tacco, anche queste nere, che la fanno svettare ulteriormente. Questo non ti tange: sei ancora tu il più alto della sala. Molto probabilmente, il più alto in tutto l'albergo. È seduta scompostamente sul divano, e ti fa segno di accomodarti. "Ora dovremmo essere tutti, giusto?"
  16. Janice Sinceramente, oggi non avevo alcuna voglia di presentarmi in Elysium stanotte. Ma ogni tanto è necessario fare presenza nella Società Notturna... ed evitare troppo gli sguardi di Fratelli e Sorelle è sempre un brutto segno. Ti rende un debole. E i deboli vengono mangiati vivi. Be', più o meno vivi. Mi presento come "Janice, Spettro" al povero mortale costretto a fare da portiere. Se non è un ghoul, mi dispiacerà presto molto per lui. Non vivrà a lungo. Mi sposto da una stanza all'altra, da un corridoio all'altro, fino ad arrivare al punto di ritrovo di decine e decine di Fratelli. In fondo alla sala c'è lui, l'Arcivescovo. In qualunque altro posto verrebbe chiamato Principe, ma a quanto pare è così accecato dalla sua sordida e cieca religione da non accettarsi per quello che è. Cioè, un despota come un altro. Non è necessariamente brutto essere un despota, tra noi parassiti serve, ma nascondersi dietro un nome è da ipocriti... insomma, è perfetto per guidare questa città e la sua congrega. Al momento non noto nessuno del Circolo. Da un lato è una fortuna, non vorrei proprio avere a che fare con uno dei leccapiedi del Barone. Dall'altro... be', professare la nostra religione apertamente a Roma è leggermente vietato. C'è un motivo se non siamo tantissimi, qui. Ma un giorno cambieranno le cose. Sbircio Anna con la coda nell'occhio. Ci ho avuto a che fare pochissimo, ma già so che riuscirà a rendere la serata incentrata su sè stessa in ben poco tempo. Non è l'unica Daeva della zona, ci mancherebbe, ma il fatto che è anche una povera bambina è qualcosa di... esotico.
  17. La Madsen annuisce più volte. "Oh, certo, certo, non credo sia il caso di farla aspettare. Nel dubbio era già sotto la protezione della mia gente. Non si sa mai cosa può succedere, anche in questi grandi alberghi." "Aspetto si cambi, poi parleremo con più calma." Si rivolge ai tre uomini al suo servizio. "Non perdetelo d'occhio, e trattatelo con i guanti. È un ospite d'onore, ora." Ride. O almeno finge di ridere. "C'è tempo per divertirsi, no? Ci vediamo nella mia stanza." Detto questo, va nello spogliatoio femminile, senza alcuna protezione, lasciandoti con i suoi.
  18. Tyrone ha gli occhi lucidi e neanche ha rivista sua nipote. Entra in macchina in silenzio, e senza fiatare si fa scorrazzare ovunque tu voglia. A metà tragitto non si riesce a trattenere. "Senta, devo chiederglielo prima che possa sentirmi Kimiko. Come ha fatto a scagionarmi? E in un solo giorno?" "Lo ametto. L'avevo sottovalutata. Ma in fondo, se Mr. Longlegs è dalla sua... sono stato davvero impietoso con lei."
  19. Linda prende il portatile dalla tua valigia, lo tocca con sguardo triste per un momento e se lo infila in borsa. "Quindi... non c'è altro che devo fare? Usarlo come sempre, farmi spiare un pochettino, aspettare che faccia qualcosa che le permetta di scoprirlo? E poi?" Si prende la testa tra le mani. "Non so cosa fare. Cosa posso fare dopo?"
  20. Karen Ma sì. Mi sembra intelligente. Almeno mi presenterò a qualcuno... e se mi faccio degli amici, magari meno persone penseranno sia un'infiltrata. Ma immagino avrei dovuto iniziare molto prima. "Perfetto, allora. Ci rivedremo... facciamo tra due giorni, sempre da me? In fondo, sai già dove vivo. Per il tuo bene è meglio che io non sappia dove vivi tu. Nel caso le cose vadano male."
  21. SNESferatu ha risposto a Uriele a un discussione Discussioni in Per Millennii
    Per me, è abbastanza. Viste le condizioni in cui ci troviamo non credo di poter fare di più. Almeno ho un minimo di "prove".
  22. Janice Sospiro. Alla fin fine non è stato completamente un buco nell'acqua. So che non è un incidente... per ora basterà. Non devo trovare un colpevole proprio stanotte. È questo il bello di essere immortale. Prima o poi, arrivo per tutti. Mi accodo silenziosamente ai grandissimi fan di Anna, e le spazzolo i capelli. "È proprio una brava bambina, vero? Però è anche mooolto tardi per una bambina... ci sapreste quindi aiutare per come arrivare a Piazza Lodi? Non voglio davvero farvi perdere altro tempo." La mia voce è di un civettuolo insopportabile, più per me che per loro. "Non voglio davvero farvi perdere altro tempo..."
  23. Con il telecomando ancora bene in vista, non ti sembra molto comprensiva verso il tuo gesto galante. "Mi scusi se preferisco evitare di poter essere messa nuovamente alle strette da lei. Apprezzo il gesto, però." Sorride, ma è un sorriso così finto che potresti gettarlo nella differenziata della plastica. "E poi potrebbe sembrare strano per i miei sottoposti, una situazione del genere potrebbe essere sconveniente, no?" Apre la porta della sauna. Mentre il vapore evade verso l'esterno, intravedi tre figure in completo nero, ferme, rigide, con sguardi severi. "Potrebbero reagire male, e invece non c'è nessun motivo per reagire male, giusto?" "Quando vuole, se vuole, può portarmi da questo nostro amico comune." "E magari ci potremmo anche vestire in maniera decorosa."
  24. SNESferatu ha risposto a Uriele a un discussione Discussioni in Per Millennii
    Ok, dovevo essere più chiaro. Intendevo "è sangue proveniente da vampiri o no?". Da manuale credo si possa capire, ma solo perché ha un sapore/odore che ricorda il sangue di molte vittime. Insomma, non stavo cercando Vitae Vitae.

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