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Dragons´ Lair

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SNESferatu

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da SNESferatu

  1. Incrocia le gambe e guarda a terra. "Preferisco non avere a che fare con la polizia. Una volta avute le prove ci penserò io. Non so se può capirmi, non posso fidarmi delle forze dell'ordine..." Si alza in piedi all'improvviso, e ti dà la mano guantata per ringraziarti. "La contatterò il prima possibile. O mi contatterà lei... non ho ben capito come funziona. Immagino lo scoprirò col tempo, no? I computer non sono mai stati il mio mestiere..."
  2. Janice Concentro tutte le mie attenzioni nel mantenere la calma. L'Elysium, il concetto stesso di Elysium e della Società Notturna, non sono nient'altro che un altro dei segni dell'ipocrisia che vige in questa città. Siamo tutti tollerati! Ma solo se facciamo come dicono loro. Siamo tutti ben voluti! Ma solo se ci nascondiamo, e siamo comunque perseguitati. Le parole del Siniscalco sono vuote, come è vuoto il cuore dell'Arcivescovo. Sono perfetti l'uno per l'altro. Possono sbraitare quanto vogliono, ma io e gli altri Accoliti non ce ne andremo mai da questa città. La nostra è una tradizione millenaria, vista sotto un'ottica moderna: la loro è solo sangue rappreso. Emergo sul balcone con una brutta sensazione addosso, e mi accorgo di essere molto più vicino alla piccola Anna di quanto pensassi. Poi mi accorgo di perché siamo lì, e serro i pugni. Ho ancora il Vuoto dentro, e nonostante questo sento la rabbia ribollire. Davanti ai miei occhi non c'è un semplice Elysium. È un patibolo. Riconosco quell'Accolito. Nei suoi occhi vedo me, e il mio sempre più vicino destino.
  3. Sorride in modo quasi angelico. "Oh, è stata una vita molto solitaria per decenni. Ho combattuto per questa vita, ed è bastato pochissimo per portarmela tutta via. Allora, andiamo per gradi. Innanzitutto: quel gatto è un demone, non un amico. È devoto, ma solo per colpa del mio sangue. Ed è un demone, un vero demone, per quanto debole. Lei è in grado di leggere la verità, giusto? È mai riuscita a capire se Nahash le ha mai raccontato qualcosa di falso? Sarebbe molto interessante. Un esperimento, se vuole." "E sì, avevo chiamato Takumi per Kimiko. Immagino lei lo abbia capito ormai, no? Loro due sono diversi da me, ma molto simili. Hanno entrambi sangue di demone. Volevo che Takumi sentisse per primo da me che avevo accolto in casa mia una sua... consanguinea? Non saprei come definire Kimiko. Volevo darle una vita normale, ma volevo avere il benestare di Takumi. E un suo eventuale aiuto. Era più che giusto." Essere libero ha reso Mr. Grace incredibilmente ciarliero.
  4. In realtà le indicazioni del facchino erano corrette. Dopo aver preso l'ascensore ed essere uscito nel corridoio dell'ultimo piano, puoi notare come il posto pulluli di guardie vestite tutte uguali. È un'altra guardia ad aprirti la porta della stanza di Madsen. Oltre la Madsen, nella lussuosa stanza (in realtà molto simile alla tua, ma grande il doppio e con un balconcino annesso) ci sono due guardie, compresa quella che ti ha aperto la porta, le tre guardie che ti hanno appena scortato e Annabelle. Non le è stato torto neanche un capello, ma il suo volto lascia trapelare la sua emozione principale: paura. Appena ti vede entrare si lascia andare in un sospiro di sollievo, ma tutto ti fa pensare che vorrebbe essere ovunque tranne che lì. Il misterioso uomo di cui ti ha parlato Casper non è al momento presente. La svedese ora è vestita di un lungo giaccone nero, da cui si possono solo vedere pantaloni neri attilati e scarpe col tacco, anche queste nere, che la fanno svettare ulteriormente. Questo non ti tange: sei ancora tu il più alto della sala. Molto probabilmente, il più alto in tutto l'albergo. È seduta scompostamente sul divano, e ti fa segno di accomodarti. "Ora dovremmo essere tutti, giusto?"
  5. Janice Sinceramente, oggi non avevo alcuna voglia di presentarmi in Elysium stanotte. Ma ogni tanto è necessario fare presenza nella Società Notturna... ed evitare troppo gli sguardi di Fratelli e Sorelle è sempre un brutto segno. Ti rende un debole. E i deboli vengono mangiati vivi. Be', più o meno vivi. Mi presento come "Janice, Spettro" al povero mortale costretto a fare da portiere. Se non è un ghoul, mi dispiacerà presto molto per lui. Non vivrà a lungo. Mi sposto da una stanza all'altra, da un corridoio all'altro, fino ad arrivare al punto di ritrovo di decine e decine di Fratelli. In fondo alla sala c'è lui, l'Arcivescovo. In qualunque altro posto verrebbe chiamato Principe, ma a quanto pare è così accecato dalla sua sordida e cieca religione da non accettarsi per quello che è. Cioè, un despota come un altro. Non è necessariamente brutto essere un despota, tra noi parassiti serve, ma nascondersi dietro un nome è da ipocriti... insomma, è perfetto per guidare questa città e la sua congrega. Al momento non noto nessuno del Circolo. Da un lato è una fortuna, non vorrei proprio avere a che fare con uno dei leccapiedi del Barone. Dall'altro... be', professare la nostra religione apertamente a Roma è leggermente vietato. C'è un motivo se non siamo tantissimi, qui. Ma un giorno cambieranno le cose. Sbircio Anna con la coda nell'occhio. Ci ho avuto a che fare pochissimo, ma già so che riuscirà a rendere la serata incentrata su sè stessa in ben poco tempo. Non è l'unica Daeva della zona, ci mancherebbe, ma il fatto che è anche una povera bambina è qualcosa di... esotico.
  6. La Madsen annuisce più volte. "Oh, certo, certo, non credo sia il caso di farla aspettare. Nel dubbio era già sotto la protezione della mia gente. Non si sa mai cosa può succedere, anche in questi grandi alberghi." "Aspetto si cambi, poi parleremo con più calma." Si rivolge ai tre uomini al suo servizio. "Non perdetelo d'occhio, e trattatelo con i guanti. È un ospite d'onore, ora." Ride. O almeno finge di ridere. "C'è tempo per divertirsi, no? Ci vediamo nella mia stanza." Detto questo, va nello spogliatoio femminile, senza alcuna protezione, lasciandoti con i suoi.
  7. Tyrone ha gli occhi lucidi e neanche ha rivista sua nipote. Entra in macchina in silenzio, e senza fiatare si fa scorrazzare ovunque tu voglia. A metà tragitto non si riesce a trattenere. "Senta, devo chiederglielo prima che possa sentirmi Kimiko. Come ha fatto a scagionarmi? E in un solo giorno?" "Lo ametto. L'avevo sottovalutata. Ma in fondo, se Mr. Longlegs è dalla sua... sono stato davvero impietoso con lei."
  8. Linda prende il portatile dalla tua valigia, lo tocca con sguardo triste per un momento e se lo infila in borsa. "Quindi... non c'è altro che devo fare? Usarlo come sempre, farmi spiare un pochettino, aspettare che faccia qualcosa che le permetta di scoprirlo? E poi?" Si prende la testa tra le mani. "Non so cosa fare. Cosa posso fare dopo?"
  9. Karen Ma sì. Mi sembra intelligente. Almeno mi presenterò a qualcuno... e se mi faccio degli amici, magari meno persone penseranno sia un'infiltrata. Ma immagino avrei dovuto iniziare molto prima. "Perfetto, allora. Ci rivedremo... facciamo tra due giorni, sempre da me? In fondo, sai già dove vivo. Per il tuo bene è meglio che io non sappia dove vivi tu. Nel caso le cose vadano male."
  10. SNESferatu ha risposto a Uriele a un discussione Discussioni in Per Millennii
    Per me, è abbastanza. Viste le condizioni in cui ci troviamo non credo di poter fare di più. Almeno ho un minimo di "prove".
  11. Janice Sospiro. Alla fin fine non è stato completamente un buco nell'acqua. So che non è un incidente... per ora basterà. Non devo trovare un colpevole proprio stanotte. È questo il bello di essere immortale. Prima o poi, arrivo per tutti. Mi accodo silenziosamente ai grandissimi fan di Anna, e le spazzolo i capelli. "È proprio una brava bambina, vero? Però è anche mooolto tardi per una bambina... ci sapreste quindi aiutare per come arrivare a Piazza Lodi? Non voglio davvero farvi perdere altro tempo." La mia voce è di un civettuolo insopportabile, più per me che per loro. "Non voglio davvero farvi perdere altro tempo..."
  12. Con il telecomando ancora bene in vista, non ti sembra molto comprensiva verso il tuo gesto galante. "Mi scusi se preferisco evitare di poter essere messa nuovamente alle strette da lei. Apprezzo il gesto, però." Sorride, ma è un sorriso così finto che potresti gettarlo nella differenziata della plastica. "E poi potrebbe sembrare strano per i miei sottoposti, una situazione del genere potrebbe essere sconveniente, no?" Apre la porta della sauna. Mentre il vapore evade verso l'esterno, intravedi tre figure in completo nero, ferme, rigide, con sguardi severi. "Potrebbero reagire male, e invece non c'è nessun motivo per reagire male, giusto?" "Quando vuole, se vuole, può portarmi da questo nostro amico comune." "E magari ci potremmo anche vestire in maniera decorosa."
  13. SNESferatu ha risposto a Uriele a un discussione Discussioni in Per Millennii
    Ok, dovevo essere più chiaro. Intendevo "è sangue proveniente da vampiri o no?". Da manuale credo si possa capire, ma solo perché ha un sapore/odore che ricorda il sangue di molte vittime. Insomma, non stavo cercando Vitae Vitae.
  14. La donna fa spallucce. "Mi piace molto il nero. È... confortevole. Mi sento bene quando vesto di nero." Si muove verso la prima panchina libera, leggermente in disparte rispetto a quelle occupate dai gruppetti di anziani grandi aficionados del parco. In lontananza un gruppo di ragazzini di più o meno dieci anni prova, e "prova" è un termine importante, a giocare a football. Non ti sembra un grande successo. I loro schiamazzi probabilmente copriranno la vostra conversazione. "No, non si preoccupi per me. È... è un bel parco. Ci venivo spessissimo da piccola, è pieno di ricordi." Il suo sguardo si perde per un paio di secondi nel vuoto. "Quindi," batte due volte le mani "cosa ha di bello per me?"
  15. San Castillo, Goldwater City Jail. 28 Marzo 2017, 8:30 AM. Appena arrivata, noti che Tyrone è già fuori ad aspettarti, da solo. Ora ha un aspetto molto più raccomandabile: ha un maglioncino rosso, un paio di jeans... insomma, ha un'aura da persona tranquilla, non da cacciatore di demoni con sangue di demone nelle sue vene. Quando i suoi occhi incrociano i tuoi, si illumina tutto. Si alza dal gradino su cui era seduto, e fa per abbracciarti. "Grazie. Grazie davvero." Non noti sarcasmo, o altro da lui. Ti è sinceramente riconoscente.
  16. Janice Improvvisamente, mi sento lucida. Non so se è stata la vista del sangue, non so se è Anna, ma non ho più la strana sensazione di magnetismo verso la Daeva. Al contrario, tutti sono incentratissimi sulla vampiretta. Che si sta rivelando davvero utile. Sfrutto il momento per osservare più da vicino l'interno della macchina. Non posso aprire il portello e assaggiare quel sangue "estraneo". Sono sicura che qualcosa del genere sarebbe troppo anche per i poteri di Anna. Però ora sono sicura che questo non è un semplice incidente, ora ho le prove. Dovrei sentire qualcosa, in questo momento. Un senso di vendetta, almeno. Invece niente. Devo liberarmi al più presto dell'influenza del Vuoto, non provare emozioni è più stancante di quanto si pensi.
  17. Janice Una volta che tutta l'attenzione è diretta verso Anna, faccio un passo indietro, verso la vettura distrutta. Non tolgo gli occhi dalla Daeva, non posso. Penso alla mia discepola, e faccio un altro passo indietro, e un altro. Cerco di avvicinarmi alla macchina il più possibile, e di soppiatto. Per quanto tutta la nostra attenzione sia sulla vampirella, sono ancora presente, e ben visibile. Non è una situazione in cui posso usare i miei poteri di occultamento... sarebbe completamente inutile. Mi hanno già vista, in fondo. Devo solo riuscire a fare un altro passo verso questa macchina...
  18. Ti sembra estremamente compiaciuta. "In realtà io non ho nulla con cui farti ragionare. So che non posso farti ragionare. Devi far ragionare me. In fondo, non so cosa vuoi da me. Mi sembri confuso. Vuoi vendicare quest'uomo... ma non sono convinta che tu sappia come. Parlami, sono tutta orecchie."
  19. San Castillo, Leonarda Park. 27 Marzo 2017, 2:45 PM. Stacchi dal lavoro un po' prima, tanto chi se ne frega, e corri in macchina verso il tuo appuntamento con Linda. Il Leonarda Park è un parco tra i tanti del centro cittadino, luogo di ritrovo e sollazzo per turisti, e per la fascia medio alta della popolazione che abita in questa zona. È tenuto straordinariamente bene, ed è recentemente diventato meta ambita da hipster di tutta la città, così come da soccer moms che si ritrovano tra loro mentre i figliocci vengono lasciati correre in libertà. Insomma, è un posto tranquillo, per cui non sai il motivo per cui Linda era tanto titubante dall'accettare l'appuntamento proprio qui. Lasci la macchina poco fuori dal parco, vicino all'ingresso principale, e cammini per una decina di minuti praticamente a caso, godendoti un po' di sana aria pulita, che a San Castillo è spesso una rarità. Stai per tirare fuori il cellulare e provare a fare uno squillo a Linda, quando ti senti bussare sulla spalla destra. Ti giri, ed è lei. È sempre vestita di nero, e ha ancora i suoi lunghi guanti neri. Ti saluta con una mano e un sorriso a bocca chiusa.
  20. San Castillo, Casa di Indra. 28 Marzo 2017, 7:30 AM. Dopo una lunga notte di meritata passione, ti risvegli praticamente nuda accanto al corpo caldo di tuo marito. Sta ancora dormendo, silenziosamente e con qualche raro fischio, rivolto verso di te. Quando dorme è l'unico momento in cui puoi dire che sia davvero sereno. Nessun pensiero rivolto alla malattia, all'infermità, al denaro o alla sua scrittura. È solo Richard, in questo momento. Non puoi sapere costa sta sognando... probabilmente te. Nella tua forma umana, ovviamente. Al contrario, come sempre non hai sognato. Sei riposata, e pronta per una nuova giornata di fuoco. Tyrone dovrebbe uscire stamattina, con o senza di te. Ci sono molti affari da sistemare... e la probabile magagna che Mr. Longlegs ha in riserbo per te.
  21. @Sorpion99 ci sei, o abbiamo perso anche te?
  22. Tre secondi di silenzio dall'altra parte del telefono. "Leonarda Park... proprio Leonarda Park? Ma no, va bene, va bene. Alle 15, quindi? Ok, ok. Alle 15!" E attacca senza attendere tua risposta. Raggiungi senza troppe difficoltà di traffico il negozio. L'inquietante camioncino del Wraith ti ha abbandonato a quel semaforo, ma sei convinto che presto quel camioncino abbandonerà tutti. Era praticamente una carcassa... abbastanza naturale per un posto come il Wraith. Speri ardentemente che, nonostante siano dei cialtroni del giornalismo, non arrivino mai a fiutare le tue attività. Per loro sarebbe un vero colpaccio.
  23. Come un fulmine ti muovi verso la donna mentre sta ancora deridendoti, le cingi le mani intorno al collo per portarla fuori ma... ride ancora. La Madsen sembra essere più fortunata di te. O più furba. Ti dà un leggero calcio sull'addome, non abbastanza per farti male, nonostante i tuoi precedenti con Casper, ma abbastanza per prenderti alla sprovvista. Lasci la presa, e riesce a mettere i piedi a terra mantenendo l'equilibrio. Si toglie l'asciugamano di dosso. Sotto ha un costume intero, di colore blu elettrico. Dal decollete estrae un piccolo telecomandino. Lo tiene stretto in una mano, in alto, nascosto dietro la testa. "Un'altra idiozia del genere e premo il pulsante." Dice, massaggiandosi il collo con l'altra mano. "Pulsante che farà riempire questo posto di mie guardie. Non importa chi tu sia, sei nudo e da solo. Ora, se vogliamo ragionare come persone civili..."
  24. @Mezzanotte Se vuoi fare le "zozzate" con tuo marito (che, specifico, ha ancora sensibilità in quel punto strategico) vado di fade to black e proseguiamo con "l'alba del nuovo giorno".

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