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Dragons´ Lair

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SNESferatu

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da SNESferatu

  1. Janice Non mi interesso molto dell'etichetta dei vampiri. Non mi interessa molto in generale, devo dire... tranne quello che potrei ottenere da questo Mekhet. "Do ut des, caro Mason. Come primo pagamento, le informazioni sono per me più che sufficienti. Non voglio farti dissanguare per un favore che ancora non ti abbiamo fatto. Vedremo dopo. Certo, se avessi le informazioni subito e fossi così ben disposto da pagarci, tra virgolette, prima... tanto meglio. Ma non te lo sto chiedendo. Segui la tua coscienza." Faccio un piccolo cenno del capo, come saluto. "Comunque. Sono Janice, progenie di Nox, del clan Nosferatu. Non credo abbiamo mai avuto il piacere di presentarci prima..."
  2. "Nella mia esperienza, non sempre i demoni hanno molto senso in quello che fanno. E se è per questo, neanche i loro discepoli. Marzuki è un sopravvissuto, immagino che ormai preferisca mantenere il controllo piuttosto che rimettersi a giocare con il fuoco. Ma è molto, molto che non lo vedo." "Magari è un demone a cui piace diffondere zizzania. E rovinare il culto di un altro demone potrebbe sembrargli divertente. Finché non ascoltiamo le sue menzogne, non lo sapremo mai, probabilmente."
  3. La donna si rimette a sedere con un tonfo. Allarga le braccia e poggia le mani sulle ginocchia. "Ma sì, si può fare." intima alle guardie di nascondere le armi. "Sarà probabilmente un'esperienza utile anche per il mio contatto, in fondo. È da tempo che non mi faccio sentire, potrà essere interessante vedere la sua reazione." "La bambolina qui deve essere dei nostri?" chiede, rivolgendosi ad Annabelle "non mi sembra molto del... settore. Diciamo."
  4. San Castillo, Walt Whitman School. 27 Marzo 2017, 4:00 PM. Appena letto il messaggio, salti in macchina e ti muovi verso la scuola di tua figlia Robin, la Walt Whitman School. Tu e tua moglie vi siete separati in gran parte per lo stress che la tua condizione bestiale ha causato alla vostra piccola famiglia. Tua figlia vive con lei, ma avete tutti e tre mantenuto un rapporto, per quanto fragile, tale che per queste cose riguardanti tua figlia ti sia ancora data una possibilità. Non sei come altri padri divorziati, completamente "esiliati" dal nucleo familiare e disinteressati. Tua figlia, ma anche la tua ex-moglie, sono ancora estremamente importanti per te. Non perderesti questa parent-teacher conference per nulla al mondo, nonostante gli squilibri della tua vita meno mondana. La Walt Whitman si trova non troppo distante dalla zona in cui si trova la tua nuova casa. Dalla fatica che fai a trovare parcheggio, e dalla mole di gente che vedi fuori la scuola una volta parcheggiato, sai già che sarà un pomeriggio molto caotico. Tutti i colloqui sono così. Sfiancanti, un passaggio da un insegnante all'altro senza tregua. Ti sposti nella calca da vero segugio, alla ricerca della tua prima preda. Mr Wickens, il temibile insegnante d'educazione fisica. A quanto ricordi, Robin ha particolari problemi proprio in questa materia.
  5. Eric, Evelyn e Demetrius, letto il messaggio ciascuno sul proprio cellulare, scendono le scale e arrivano nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale. Un luogo triste, davvero completamente abbandonato, spoglio e senza traccia di vita umana alcuna. Nemmeno i residenti della zona lo sfruttano come parcheggio, visto che la rampa d'accesso non è più accessibile. Una rampa di non accesso, praticamente. Gli unici abitanti sono dei tranquilli ratti, che sguazzano tra le pozze d'umidità che sono sparse per il piano. I tre si muovono quindi verso l'ingresso vero e proprio del centro commerciale, nella regione D21 del parcheggio, i cui pilastri sono di colore violaceo. Un po' come l'esterno del centro commerciale, anche questa zona è dotata di tutti i comfort: scale mobili rotte, pareti bianche ormai sporche e crepate per l'umidità, murales di cui non conoscete gli autori e rari rampicanti. Dalla vostra posizione vedete Farhad e Ralph sulle scale ex-mobili, fermi a cercare di osservare quello che supponete essere il vostro obiettivo spettrale. Non siete particolarmente rumorosi, ma i due si accorgono della vostra presenza. @ Ralph e Farhad
  6. SNESferatu ha risposto a Uriele a un discussione Discussioni in Per Millennii
    Tecnicamente Janice non ha proprio mentito, in fondo. Ha solo interpretato in un certo modo la verità in modo da renderla comprensibile in altro modo a chi stesse ascoltando, nulla di più. 😁
  7. Incrocio le braccia. Puro Mekhet. "Sarò onesta con te." Forse è meglio calare la formalità della conversazione. "La vita da Fratello pesa su alcuni di noi in diverso modo. Quello che percepisci è davvero ciò che sento. Un enorme vuoto, che colmo come posso. Se sei del clan che penso tu sia, immagino tu possa comprendere cosa voglia dire essere un'ombra." "Non avrò emozioni al momento, ma anche questa apatia passerà. Tutto passa, in fondo. E probabilmente passerà quando riuscirò a capire chi è il colpevole della morte di un membro del mio gregge mortale, gregge che ho sempre trattato con la massima cura. Per poi vedermelo soffiare così, da un giorno all'altro." "Ma non credo sia il caso di parlare di pagamento prima di vedere il lavoro svolto, no?"
  8. Piombi addosso all'uomo, che ha ancora il fucile puntato contro di te. È ancora bloccato dalla paura... e ora anche dal tuo corpo alato. Per prima cosa, ora che gli sei particolarmente vicino, con una velocità che sembra eccezionale per entrambi gli sfili il fucile dalle mani e lo scaraventi lontano da lui, vicino l'ingresso della cabina. Ora quell'uomo è ancora più inerme. Lo placchi con entrambe le braccia. Puoi sentire l'odore forte di pesce provenire dalla sua pelle. Odore di fumo. Un po' anche odore di malattia, quella sensazione di malato che non sai particolarmente spiegarti. C'è anche profumo di paura. Quell'uomo è completamente preda del terrore. Peccato che non sia ciò di cui il tuo Orrore ha fame normalmente.
  9. Preferisci lasciare le tue "prede" oltre quel portale. Ormai sai dove è, ma convieni sia meglio non andare con loro... ovunque siano andati. Non sai cosa sia, non ancora, perlomeno. Torni quindi alla tua macchina, che è esattamente dove l'hai lasciata.
  10. La Madsen si alza in piedi. "Evitiamo sì di farci questa gara, ma alla fine sei sempre tu a tornarci. Chi è che continua a fare riferimento al volermi rompere? Vuoi rompermi? Rompimi." "Anche perché non ho intenzione di rivelarti i miei contatti. Non ne ho motivo. Sono stata fin troppo rispettosa nei vostri confronti, nonostante questo fantasma continui a cercare di... farmi qualcosa, non so." "Non voglio fare la difficile. Ma non so chi tu sia, perché sei qui, cosa vuoi davvero da me, oltre che vendicare quest'uomo."
  11. Tyrone si strofina la faccia per venti secondi buoni. "Molten... Wyrm? Questo nome mi è nuovo. Non so se può nascondere qualche mio vecchio nemico... ma nessuno si è mai fatto chiamare così. Wyrm? Abbiamo un drago in città? Me ne accorgerei. Ce ne accorgeremmo."
  12. Janice Faccio qualche passo avanti verso la coppia, ma prima di iniziare il discorso metto subito le mani avanti. Io. Accusata di bracconaggio. Io che negli anni mi sono così impegnata a evitare di toccare sconosciuti il più possibile... vabbè, non possono sapere. "No, no. Personalmente preferisco nutrirmi da poche intime. È più difficile, ma dà molta più soddisfazione. In fin dei conti, fare da bracconiere è un gioco che non vale la candela. Troppo sforzo, troppo rischio... anzi, sono sorpresa che la sua coterie" indico l'uomo vestito in modo meno elegante "non sia già finita in malora per guerre intestine. Certo, ora l'obiettivo è lei, ma prima o poi toccherà a qualcun altro. Non dureranno a lungo." "Certo, questo non le sarà da conforto se sarà lei a finire male per primo. Ovviamente." "Diciamo tentativamente che sono... interessata. Sempre se l'offerta fatta a quest'uomo" faccio un cenno verso Valente "vale anche per me. Sono una buona samaritana, come tanto vuole questo dominio, ma fino a un certo punto." Anche perché il primo istinto è di non fidarmi. Ma dal poco che ho capito, cioè che sa cose e il suo essere così nell'ombra... è un Mekhet. Dove ci sono segreti e misteri, ci sono Mekhet. A volte mi chiedo se è di quello che si nutrono, invece che di sangue.
  13. "Ma lo era. Umano, intendo. Proprio come lei, immagino. Non so molto della sua... specie, ma praticamente tutte le creature che ho conosciuto, oltre i demoni, sono partite da uno stato umano. Vampiri. Licantropi. Fattucchieri." "Io sono una delle poche eccezioni che conosco. Sono nato con questo sangue demoniaco. Per questo devo cercare di continuare a essere umano. E credo che, nonostante i suoi modi misteriosi, anche Mr. Longlegs stia cercando di fare lo stesso. È molto cambiato nei modi da quando l'ho conosciuto, ma è sempre la persona che ho incontrato venti anni fa." "Molti cacciatori sono per ammazzare le creature della notte, senza fare domande. Non è il mio stile. Ho anche conosciuto demoni con cui arrivare a un compromesso. Molto pochi in realtà." Conta sulle dita. "Ok, solo due. E Nahash non è tra questi."
  14. Nel dubbio, tutte e cinque le guardie ti fanno vedere che sono armate con pistole. La Madsen allarga le braccia. "Be', immagino. Ma sai come sono fatti i fantasmi, no? Volubili. Fermi nel passato." Un pugno di Carl l'attraversa proprio mentre dice quelle parole. Non la scalfisce. "Mi è stato detto che io ne ho creati molti... è divertente sapere che sto popolando un mondo di fantasmi. Ma questo qui presente è speciale. Ho chiamato uno specialista per legarlo a quel CD... mi è stato promesso che in quel modo sarebbe diventato più potente, ma solo se la Registrazione viene messa in un lettore." "Mi sembrava ironico, no? Io non ho la Registrazione. Non ancora. E tutti quanti quelli che sentono questa Registrazione falsa, muoiono per colpa della persona che mi ha venduto quel CD falso. La stessa persona che ora sta cercando di uccidermi con pugni trasparenti, tra parentesi." "Vuoi rompermi? Ci sono cinque persone che possono rompere te, e la tua amica. Vedi tu. Sarà divertente lo stesso."
  15. aww shiiit ho appena postato. (In ogni caso non c'è spazio, è una nave relativamente piccina)
  16. La cabina è di piccole dimensioni: circa 5 metri per 3, quasi completamente piena di casse, e strumenti per la pesca. La debole luce di una lampada nuda la illumina, purtroppo non sufficiente a espandere la tua Tana. Con un salto raggiungi il soffitto della cabina. Seppur il soffitto sia alto poco più di due metri, per l'uomo è qualcosa di straordinario. Noti che impugna un fucile, ma sembra troppo spaventato per usarlo, almeno per ora. Invece di tornare a terra, scavi gli artigli nella tua connessione con l'Orrore. Il Re degli Stracci. È un essere immondo, ripugnante... è fuori quello che tu sei dentro. Non ha ancora molta fame. Ma ogni momento è buono per nutrirsi. Dalla tua schiena di espandono un paio di deboli ali da scarafaggio. Normalmente le blatte ne hanno due paia, uno di protezione, l'altro atto al volo. Quest'ultime sono quelle che hai manifestato sul tuo corpo mortale. Sono sottili, membranose, ma fanno il loro sporco lavoro. Sei in aria, e un sottile ronzio ti entra nelle orecchie. Non sono solo le tue ali: è anche il tuo Orrore. È quasi... contento, sì, contento di essere finalmente usato. L'uomo ha la mandibola tremante, e gli occhi spalancati. Imbraccia il fucile, ma continua a tremare. "Cosa sei? Cosa diavolo sei?"
  17. Effetto Normale (vale sempre): puoi saltare molto in alto, saltare molto in lungo, planare se ci sono le condizioni adatte, e piombare sul nemico durante la planata. Bassa Sazietà: Questa è l'arrampicata Spesa di Sazietà: Fabio Volo.
  18. "Diciamo che tra due sere ci vediamo a casa tua, e ci aggiorniamo. Così, alterniamo gli spostamenti in caso ci stiano spiando... non vorrei essere l'unica il cui rifugio è già compromesso. We are in this together."
  19. Carl si manifesta nuovamente in tutta la sua... gloria. Gocce di quel liquido vischioso trasparente appaiono intorno alla sua figura, con sommo disappunto di una delle guardie di Madsen in particolare. Magari sono abituati ai fantasmi, ma probabilmente è lui quello che deve pulire alla fine, e la cosa evidentemente non gli piace affatto. Casper fluttua verso la donna svedese, mentre regna il silenzio. "Liberami. Liberami!" è il canto funebre che esce dalla sua bocca informe. La donna non puo fare a meno di trattenere una risata. "E cosa faresti, altrimenti?" Carl inclina la testa, e fluttua come un missile attraverso il suo corpo. Ma non succede niente. È incorporeo: la Madsen continua a ridere. Ancora ridendo, sposta gli occhi verso di te. "Inizio a ricordarmi qualcosa... hai provato semplicemente a rompere il CD?" Mima il gesto. "Sarebbe libero dalla mia influenza, in questo modo, no?" Nel frattempo, Carl sembra fuori controllo. Gira per la stanza urlando solo "Liberami, liberami", senza sosta.
  20. Dungeon Food (Dungeon Meshi in originale) è un fantasy d'ambientazione più o meno classica, in cui un gruppo di "eroi" si addentra in un dungeon con lo scopo di salvare una loro compagna... in fase di digestione da parte di un drago rosso. Il twist è che non hanno soldi, non hanno cibo, e per sopravvivere devono nutrirsi di quello che hanno a disposizione. Cioè dei mostri del dungeon. È quindi un misto tra comicità, drama e libro di ricette fantasy. L'ambientazione all'inizio può sembrare estremamente classica, ma con l'avanzare dei capitoli vengono risposte molte domande come "Chi crea un dungeon, e perché?", "Come si crea un dungeon, come lo si mantiene "in vita?", e "Come funziona la resurrezione degli avventurieri?", "Golem: how do they work" e simili. Inizialmente è molto episodico (quindi il primo volume è abbastanza lento), ma poi ingrana a dovere, introducendo altre razze, approfondendo l'ambientazione e via dicendo. Per ora in italia sono usciti i primi cinque numeri, io lo sto trovando molto carino. Se vuoi qualcosa di epico alla Berserk non fa sicuramente per te, però.
  21. Tyrone incrocia le braccia. Fa una faccia disgustata alla tua schiettezza, in fondo è un uomo di una morale antica, ma si fa serio quando gli ricordi la sua parcella. "Be', ha ragione. Una promessa è una promessa. In fondo, Mr Longlegs non mi ha mai proibito di parlare di lui. Forse, averla chiamata per me è un modo per metterla alla prova. Insomma, sa come è, no? Forse più di me. Io ho questo vantaggio su di lei solo perché ero lì." "Deve però capire che quello che so io, oltre quello che ho visto, è filtrato da quanto detto dal nostro benefattore. Insomma: le posso garantire un'idea generale, non un quadro perfetto." "Le avevo accennato al fatto che l'ho incontrato venti anni fa. Credo fosse poco dopo tutti questi casini con il Sole Nero... mi trovavo al Leonarda Park per un giro d'isprezione, pare che molte persone siano sparite dopo essere entrate di notte nel parco. O, almeno, queste erano le voci dell'epoca. Invece di vedere persone sparire, tra virgolette, ho visto una persona riapparire. Come dal nulla, attraverso le piante. Era pieno di tagli, i vestiti ridotti a strati." "Era ovviamente delirante, mi disse di essere scappato da "creature fatate". Cioè, sarebbe sembrato delirante a tutti, ma io so un po' di più. C'era del vero nelle sue parole. Mi spiegò che era stato catturato in quel parco solo qualche anno prima, con un inganno. Di essere finito in un mondo di fata, costretto a indicibili torture e ad atti ancora più empi. E poi è riuscito a fuggire. Non mi ha mai detto come." "Lo aiutai per quanto ho potuto, ma dopo un paio di settimane non l'ho trovato più a casa. È rispuntato nella mia vita qualche anno dopo, chiedendomi di aiutarlo con un demone che aveva rubato le sue fattezze, la sua vita. Non potevo resistere. E da allora conservo la sua gratitudine."
  22. Alyssa cammina in tondo per una ventina di secondi, quindi schiocca le dita. "Giusto! I barboni qui fuori!" esclama. "Loro avranno qualcosa, no? Alcool. Qualcosa con cui riscaldarsi d'inverno..." Pare abbiate avuto la stessa idea. Non credi esista una creatura sovrannaturale che ami stare a contatto con il fuoco... "Oppure potremmo annegarla. No, non abbiamo pozze. Sotterrarla? Mmm..."

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