Landar

Geralt di Mirabar Tempio

@Eru Iluvatar

Geralt di Mirabar Tempio

Narratore

Nalu Stringo la lancia tra le mani osservando la punta e l'asta anche quando vedo i dardi scavare in profondità nel petto del mezzogigante. Non riesco a lasciare la presa nonostante il calore sprigionato dall'arma. Non riesco nemmeno a comprendere se le ferite così letali sono opera dei colpi andati a segno con incredibile precisione o chissà quale altro genere di stregoneria. Cerco di entrare in contatto con l'arma, come essa ha fatto in precedenza con me, mentre gli altri discutono sul da farsi e parlano con i due schiavi che sembrano terrorizzati. Le parole del Forn le ascolto distrattamente, annuendo ma senza dire nulla 'Che Siakt mi aiuti.'

Sedor 'Gatti...' penso 'che vogliono fare i pirati.' Superato l'iniziale sgomento, d'altronde essendo capitato a lei poteva capitare anche a me considerate le vicende appena passate. Passo un braccio sotto le sue braccia e con la mano afferro la cima. Poi inizio a spingere con l'altro braccio e la mia possente coda. Le branchie si gonfiano, a ritmo molto lento, immergo il volto in acqua controllando non ci siano pesci pericolosi o bestie marine e continuo a nuotare velocemente. Il tempo non è della nostra, la corrente è contraria e Kira ha già ingurgitato troppa acqua probabilmente. Inarco il busto emergendo con la testa e urlo sperando riescano a sentirmi o quantomeno vedermi "Appena sono sotto tirate!" Vedo la grande nave oscillare indecisa se seguire il vento o le onde, quasi sbattuta da una parte all'altra. I muscoli si gonfiano quando accelero ancora di più quasi sentendo la vita della compagna scivolare via.

Judith Senza troppe cerimonie lasciò il collo del vecchio per poi colpirlo pesantemente col guanto della power armor dietro la nuca "Anche lui. Portatelo via." disse mentre la sua attenzione si spostò subito sull'altro prigioniero "Non sarai più interrotto. Stavi per dire qualche cosa e ti assicuro che la tua salvezza dipenderà da quello." il vecchio non poteva più ascoltarlo, Thrungg non poteva più punirlo ed era quindi evidente che le sue aspettative di vita passavano dalle parole che a breve avrebbe pronunciato. AdG

Gudrod Fuori dal tempio

Volpe Nera "Ma..." osservò sorpreso il capitano ignorare la quasi ammissione di colpe di Otto e andarsene. Sicuramente un arcano potere di Otto che a quanto pare era anche in grado di evadere le accuse con trucchi magici o chissà cosa. Si girò verso Tobias, consapevole fosse l'unico a poter capire questo genere di cose. Uscì seguendo il vecchio e lo fermò afferrandolo per una spalla senza curarsi di essere delicato "Otto. Non credo tu voglia peggiorare la situazione. Abbiamo risorse per capire se c'è qualche cosa di strano e preferirei farlo nella maniera meno pericolosa per tutti. Non è una minaccia." il tono era calmo ma lo sguardo deciso. Era riuscito a evitare potessero controllarlo probabilmente usando gli stessi trucchi usati sul capitano. Ancora una volta si morse il labbro, sentendosi colpevole di tutte le morti.

Kull 'Non sanguinano' pensò nella foga della battaglia preso da un profano furore "Ma crepano... ancora!" l'ascia roteò più volte prima di calare ancora pesantemente sulla diafana essenza capace a quanto pare di ferire anche le essenze altrui. Sapeva di star attirando l'attenzione su di se ma a quanto pare lo sciamano belante aveva necessità di più tempo per recuperare le energie e scagliare altre di quelle sue distorte magie. Buono a sapersi, dovesse essere necessario in futuro abbatterlo. AdG

Soggetto 1 K "Ma cosa..." sorpreso dai rumori e le grida che arrivano dall'esterno, considerando che ormai nella grotta la situazione è precipitata per motivi che a me sono oscuri, estraggo il coltello correndo, nonostante gli spazi stretti, in soccorso del mingherlino e dell'atletico che hanno dato l'impressione di essere i meno dotati dal punto di vista del combattimento ravvicinato. Una volta giunto all'esterno valuto velocemente la situazione ingaggiando, un po' timoroso, il lupo o i lupi più vicini. Non so come riuscirò a comportarmi contro delle bestie. Master

Subotai In questo frangente non si curò di usare troppo la favella, cosa che a lui mai mancava, piuttosto spese quei minuti ad osservare e ascoltare. Lasciò anche che la madre parlasse con Vashian senza interrompere, rispose solo alla domanda con un educato "Il tempo necessario a dare un po' di conforto a Kendra." seppur non era certo lui quello più indicato, conoscendola meno di tutti, si riteneva invece il più adatto... ovviamente. La risposta però nascondeva molto altro, perché oltre a dare conforto alla giovane e deliziosa donna il suo desiderio era ora capire e andare a fondo a quella storia che così tanto gli puzzava.

Gaël Roland de Glanborielle Il buon umore del fratello metteva di buon umore anche lui, nonostante quell'ombra scura che attanagliava il suo cuore. Un problema ridicolo se paragonato a quello di altri ma per lui era una mancanza davvero importante, un peccato notevole. Sorrise a tutti "Ben svegliati e ben trovati." disse con tono gioviale. Aveva passato una notte degna, nonostante il luogo dove si travavano. Non poteva chiedere di meglio e in ogni caso, negli ultimi spostamenti si era abituato a luoghi ben peggiori, anzi... decisamente peggiori, a volte anche stalle o tende rimediate e posticce nonostante le proteste di Baliano. ""Il mercato se non erro. Al mercato sembra troveremo ciò che cerchiamo o quantomeno risposte. Ad esempio il nome del prete che ha raccolto questo ragazzino, forse riusciremo a sapere anche dove vive la famiglia dello stesso. Sono convinto sarà importante raccogliere opinioni degli altri sacerdoti di Sigmar." Mangiò con soddisfazione la colazione, sorridendo all'oste e alla moglie.

Judith Si tolse il casco respirando più a fondo, quasi per calmarsi. Poi si guardò attorno controllando la situazione mentre Monotya lavava il capo del Capitano che seppur superiore in grado era stato ben poco chiaro in precedenza. Lasciò cadere a terra Thrungg come fosse un sacco di patate "Tenetelo d'occhio... è morto ma non mi sono messa a controllare il battito inoltre il suo comportamento era piuttosto strano." l'atteggiamento di Scipio la faceva innervosire, quindi a grandi passi si avvicinò a uno dei prigionieri decidendo di sfogare la rabbia su di lui, il più anziano. Lo prese per il collo quasi sollevandolo, era evidente che la power armor le concedesse ulteriore forza "Non avete più un tiranno a costringervi a fare cose che forse non intendevate fare. Questo però non vi scagiona affatto. Risponderete a ogni nostra domanda, per non essere considerati al pari di Thrungg. Un 'Museo dell'Apostasia'. Sapete cosa è? Quale luogo era più caro al vostro padrone?"

Gudrod Siamo fuori dal tempio lallallalla'

Isabela Guardo Bradley puntare dritto verso la vasca, faccio per seguirlo, con ancora nausea e conati in agguato quando voci familiari mi distolgono dall'intento di infilare le mani dentro quello schifo. "Ma come... io davvero non ci sto capendo più niente. Sembra tutto un'illusione qui. Eravamo sicuri di avervi viste pietrificate... dove siete state? Che avete fatto finora? Noi abbiamo semplicemente perso tempo a cercare la via per questi sotterranei. Abbiamo combattuto con delle creature fatte di vetro e con questi orrori qua sotto. Avete sentito il tremore fino a poco fa, accompagnato da un sordo rumore terrificante?"

Hai ragione, o meglio non ha preparato un'azione ma un AdO rimane una reaction. Direi che l'obiettivo è proteggere la nostra Alianorah elfa, quindi ha la priorità. Se viene attaccata, malmeno l'aggressore considerando tutti i vantaggi citati dell'arma e dei talenti. La precedenza è al mago drow, poi ragno. Se non se la prendono con lei taglio le gambe i duergar trasportatori. Al mago SE colpisco carne e ossa uso trip attack

Amatsumara L'incredibile potere della Sapienza mi ha concesso la supremazia anche sulla tecnologia moderna, tuttavia non senza effetti collaterali. L'energia sprigionata dalla mia volontà mi priva per qualche istante della lucidità necessaria ad affondare il colpo. Supero in breve lo sgomento. E' la seconda donna che sembra avere gradi da ufficiale in questi... Affari Speciali. Non riesco a capire se è un caso. "Nessuna maledizione, non sono una onibaba. Nessun giudizio, non sono un dio. un Angelo della terra, un caduto... perduto tra i mortali." Mi chino su di lei per afferrarla "Hai perso. Ordina ai tuoi uomini di lasciare il mio amico." esplodendo in un moto di ira improvviso, ingiustificato per altro o forse no trattandosi di Geiri "Subito!" urlo con tono imperioso e potente. Mi volto verso i militari osservandoli furente, quasi intimando loro di abbandonare Geiri e fuggire via. Narratore

Ambaron Guardò con sorpresa lo strano accadimento inclinando il capo di lato "Interessante. Allora la prendo, poi ci penserà chi sa farlo meglio di me ad usarla a dovere." Pronto a saltare indietro come un felino alla prima minaccia usò la punta della mia orribile e rozza arma per tirare fuori dalla pozzanghera la lucida spada e poi raccoglierla e impugnarla una volta all'asciutto. Una volta sicuro nulla fosse accaduto girò largo per raggiungere lo scudo e prese anche quello. "Non possiamo perdere troppo tempo qui."

Magnus Vide ruzzolare Knochen ma questo non fermò la carica della guardia cittadina che per ultimo fece calare il martello da guerra sul fianco del cavaliere nero ammaccandogli l'armatura e certamente ferendolo. L'espressione non cambiò, troppo concentrato nell'intento di riportare a casa la pelle e non far morire nessuno ma le ultime parole dello stesso Knochen risuonarono ancora una volta nelle orecchie di Magnus che improvvisamente cambiò posizione con i piedi vedendo Will gettarsi a peso morto sul nemico. Il martello puntò verso il basso nel tentativo di agganciare una gamba del cavaliere e disarcionarlo, aiutato dalla manovra del giovane studioso. AdG

Volpe Nera Lo guardò senza commentare e rispondere. Avevano probabilmente trovato il colpevole... strano individuo. Pericoloso. Quando concluse in modo aggressivo e prese la via della porta guardò il Capitano, come spettasse a lui prendere la decisione di fermarlo e in caso farlo mettere ai ceppi o un barile o chissà dove era usanza fare in una nave. Si alzò, con calma, pronto però a fermare Otto al minimo cenno del Capitano. Magari assieme a Tiberius poiché poco lo convinceva la storia dell'anziano indifeso.

Subotai Sapeva bene quello non era il momento di fare certi pensieri ma alla fine il ragazzotto non riuscì più a distoglierli dall'idea di Kendra e... altro. La guardò, era stanca e distrutta dal dolore. Il suo sguardo era di quelli che ben comprendeva quella sofferenza, empatizzò con la donna dedicandole infine un sorriso, amaro e dolce ma allo stesso tempo utile a darle sicurezza. Un primo, docile, educato approccio. Quindi si rivolse all'uomo che si era appena presentato "Molto lieto, Messere nonostante l'amaro momento. Sono Subotai." ancora una volta evitò il cognome, d'altronde non lo aveva. Non commentò oltre, d'altronde il legame con Petros era già stato esplicitato più o meno da tutti i presenti.

ok! forse si è distratto un momento