Lo schianto dell'Atychos Mese di Nueva - UC Garibaldi#1861 - riunione estesa dei Piloti Elettricità. Odore di acciaio e ozono. Il pavimento vibra lievemente trasmettendovi il battito vitale del colosso sotto di voi. è come se la nave respirasse, viva. Consapevole. Enormi vetri antiproiettile aprono lo sguardo sulla desolazione sconfinata che ora è il vostro mondo. Un mare di antichi fiumi ridotti a cicatrici, e rocce e praterie di macerie con mostruose tempeste di polvere radioattiva all'orizzonte. Quella attorno a voi non è l'apocalisse, ma una geografia del fallimento della razza umana. Le pareti del Ponte di Comando sono rivestite di pannelli di metallo scuro, punteggiate da monitor e strumenti che lampeggiano con luci fredde: verdi, blu, rosse. La Garibaldi è percorsa da centinaia di chilometri di cavi. Vene dentro cui scorrono miliardi di bit al secondo; coordinate, rotte, comunicazioni criptate. I suoni sono pochi ma inconfondibili: il crepitio costante delle comunicazioni radio, il ronzio sommesso dei sistemi informatici, gli ordini secchi scanditi da voci ferme, addestrate a non vacillare. Un tempo eravate molti, e potenti. Orgoglio delle Nazioni, ora lottate per tenere acceso il reattore, avere una busta di cibo liofilizzato, vedere la luce di un nuovo giorno malato. Al centro del ponte sorge, su una piattaforma rialzata, il Quadro di Comando: una sorta di altare tecnologico attorno al quale si muovono uomini e donne in vecchie divise con sguardi attenti e gesti misurati. Ogni espressione è regolata, ogni parola ha un peso. Così vuole Marina, la vostra Princeps. Il Quadro è un tempio. Lì si tracciano strategie, si prendono decisioni che possono significare vita o morte per tutta l'umanità che vi portate dietro. Non alza mai la voce, Marina, ma la sua presenza domina l’ambiente. Osserva ogni dettaglio, ogni schermata, ogni linea sul radar, come un antico ammiraglio scruta il mare di polvere alla ricerca di segnali divini. "L'UC MitropaNK#1981 ha appena decifrato un segnale di soccorso in codice proveniente da un velivolo cargo corporativo appartenente all'Evantis Industries. Il nome del velivolo è Atychos. Dalle rilevazioni del Mitropa il cargo è precipitato nel settore che stiamo attualmente attraversando" esordisce la Princeps. "Un cargo aereo? E poi dicono che siamo noi i pazzi" Marco "Fixxit" Grantorino, pilota e ingegnere smette un attimo di rigirarsi fra le mani sporche di olio un modulo per mech rotto. Gli hanno detto che è da rottamare, ma lui si ostina a dire che non è vero. Marco dice che tutto si può riparare. Dio lo benedica, anche se non è riuscito a rattoppare neanche il suo matrimonio. Ma tutti voi sapete che ora ha ragione. Nessuno vola più su lunghe distanze, neanche le corp: è troppo pericoloso a causa delle tempeste radioattive. "La Evantis produce armi ad alta tecnologia", si intromette la vostra incursore, Flam. Parla un norm quasi perfetto. Quasi. Nessuno sa da dove venga Flam. Il Garibaldi l'ha raccolta mentre girava per le desolazioni. A piedi. Ma non le piacciono i maschi, sbaglia gli accenti e tutto in lei grida di militare, perciò molti sospettano che sia una rinnegata latarian. "Se la Evantis rischia un cargo così c'è un buon motivo. Doveva trasportare qualcosa di molto prezioso" "Forse. Sì, è probabile. Lo dicono anche quei nerd del Mitropa", ammette Marina, ma controvoglia. Qualsiasi cosa coinvolga una corp potente come l'Evantis comporta rischi che lei vorrebbe evitate, anche se il Garibaldi ha un disperato bisogno di manutenzione e questo vuol dire mandare fuori i suoi piloti a caccia di risorse. "Se quel tesoro ha il marchio Evantis sopra, il cargo scotta troppo. Teniamoci alla larga. Potremmo ringraziare il Mitropa per l'informazione e andare a caccia di rottami da un'altra parte" Si appoggia alla sua console e vi osserva uno ad uno. Lei può essere la Princeps del ponte di comando, ma i Piloti delle Union tengono in vita i crawler procurando le risorse necessarie a rischio delle loro vite. Perciò, nel mondo degli UC, sono i Piloti a prendere tutte le decisioni critiche.