Il re ascolta attentamente i due avventurieri, lisciandosi la barba bianca in riflessione.
Gnerkli- "La nostra comunità non è del tutto autosufficiente. La recente rinascita di Phandalin è stata per noi una benedizione, dunque non le volteremo le spalle. Detto ciò, non abbiamo i numeri per difenderla, per cui la macchina di cui parlate può essere il nostro unico contributo. Facktoré!"
Alzando la voce, Re Gnerkli chiama l'inventrice. Per qualche secondo non c'è risposta, poi la folla di gnomi al lato destro del re si apre, lasciando Facktoré in bella vista. La gnoma era intenta a scribacchiare qualche progetto, carboncino su pergamena, e si accorge solo ora dell'improvviso silenzio.
Facktoré- "...Uh? Che è successo?"
Di fronte a questa scena, Gnerkli non può fare a meno di portarsi la mano alla fronte e sospirare, tuttavia non perde la serenità.
Gnerkli- "Per favore Facktoré, vieni qui vicino, aggiornami su questa tua invenzione."
L'inventrice mette via la pergamena e zompetta fino al trono, poi comincia a spiegare i suoi progressi al re che di tanto in tanto la interrompe con qualche domanda. I due conversano a voce bassa e in gnomesco per semplicità.
Gnerkli- "Capisco."
Quando hanno finito, Facktoré si sposta affianco al re, braccia conserte e grande sorriso.
Gnerkli- "La torretta che avete visto è un prototipo e sarebbe difficile trasportarla, ma Facktoré sarebbe estasiata dall'opportunità di viaggiare fino a Phandalin e costruire un nuovo modello. Scriverò una lettera al sindaco spiegando la situazione. Facktoré, va' a prendere i tuoi attrezzi e tutti i progetti sulla tua invenzione"
Facktoré- "Si signore! Ahah, torre più grande, dardi più grandi, buchi più grandi! Vedrete!"
Mentre l'eccitatissima gnoma si affretta a lasciare la sala, re Gnerkli si alza nuovamente dal suo trono.
Gnerkli- "E ora, senza ulteriore indugio, dirigiamoci alla tesoreria!"
Il re cammina verso il portone della stanza, facendo segno a Ulla, a Fibblestib e agli eroi di seguirlo. Un servitore spalanca l'uscita, già lasciata socchiusa da Facktoré, e il gruppo può imboccare il corridoio, seguito da tutti gli altri gnomi di Gnomengarde. Durante il cammino verso la tesoreria, il re si avvicina a Fibblestib.
Gnerkli- "Fibblestib, quando avremo finito qui, voglio che tu accompagni Facktoré a Phandalin. Serve che qualcuno la tenga d'occhio, e solo tu e Dabbledop riuscite a comprendere i suoi progetti."
L'inventore annuisce in risposta.
Giunti alla porta della tesoreria, re Gnerkli, Ulla e Fibblestib inseriscono le loro tre chiavi nelle apposite serrature, e la stanza si apre a loro e agli avventurieri da ricompensare. Con un trucchetto, Ulla accende le apposite lampade ad olio, mostrando i contenuti della tesoreria: monete, oggetti d'arte, pietre preziose... Non c'è nulla del genere.
Gli unici oggetti nella stanza che catturano l'attenzione sono dei tappeti arrotolati, una piccola credenza piena di argenteria e una cassa di modeste dimensioni che potrebbe contenere delle monete. Per il resto, occhi estranei vedono solo un'accozzaglia di aggeggi gnomici non funzionanti, ingranaggi sciolti, pezzi di metallo contorti e altri scarti che gli gnomi usano per mettere insieme nuove invenzioni.
Fibblestib si immerge fra le cianfrusaglie senza alcuna riserva, portando alla luce tre oggetti che Lucretia riconosce immediatamente come magici. Si tratta di uno spesso scudo circolare ricoperto da una patina bianca e verde, un set di guanti d'ottone collegati a una sorta di piccolo zaino e un bastone con estremità metalliche.
Fibblestib- "Questo è lo Scudo Sputa-Spore: il portatore entra in simbiosi con i funghi al suo interno e può liberarne le spore in una nube velenosa! Qui ho le Manopole Manipola Magia: in questo zaino c'è una batteria magica che racchiude l'energia instabile di Gnomengarde. Chi è capace di domarla potrà farne uso per lanciare una moltitudine di incantesimi! Quest'ultima è la Verga Variabile: con un comando mentale è possibile farla crescere o ridurla di dimensioni. Può essere un'arma, una leva, una scala o chissà quante altre cose!"