GIORNO 1, ORE 18:20.
Il gruppo iniziò un lungo giro di ricognizione, per delimitare un perimetro di circa 200 metri di diametro sulla spiaggia e nel primo tratto della selva. Gli esploratori di Miranda procedettero con calma, fermandosi ripetutamente per studiare con attenzione le zone ancora inesplorate interne al perimetro.
(Siccome il gruppo ha deciso di seguire il percorso in sento antiorario, descriverò le zone da voi osservate nello stesso ordine, come indicato dal tragitto rosso nell'immagine sottostante:
Partendo dalla spiaggia, il gruppo si incamminò con circospezione: dapprima di inerpicò a sud nel fitto della selva, poi attraversò la strada principale per rientrare nella selva, questa volta dal lato nord, e infine tornò sulla spiaggia. Quando tornarono alla barca, poterono constatare che, sia sulla spiaggia che nella selva, non vi erano pericoli apparenti né luoghi adatti a reperire risorse particolari. Sembrava proprio che, in quel ristretto tratto dell'isola che avevano esplorato, non ci fossero altre minacce in agguato.
Tuttavia, durante il loro tragitto, gli esploratori di Miranda avevano evitato di addentrarsi nella zona della selva dove Daphne aveva intravisto la creatura amorfa nascosta tra le frasche degli alberi: per quanto potevano saperne, era ancora lì, annidata tra gli alberi.
Allo stesso modo, in base a quanto detto da Sàpios a Popovič, nelle acque vicino alla fonda e al molo vi si annidava qualcosa dalla blanda bioluminescenza azzurra che, però, non si era fatta viva durante la ricognizione.
In sintesi, quando il gruppo tornò al punto di partenza, ovvero vicino alla barca, non avevano rivelato nulla di significativo dalla loro ricognizione, né nel bene né nel male.
(Nonostante le varie prove di percezione compiute, nessuno nel gruppo trae informazioni utili e non ottiene esperienza).