La Fine della Preparazione
Bernard e Dorian discutono tra loro, si riposano e si preparano. Infine, arriva il tempo di partire. Lasciano l'Accademia alle spalle, e si dirigono verso i Giardini Reali. Per strada, incontrano numerosi passanti, ma non accade nulla degno di nota. Infine, arrivano a destinazione.
Royal Gardens
I Giardini Reali sono dei grandi e maestosi parchi, pieni di fontane, monumenti, polle d'acqua, ed altre bellezze. Si respira aria tersa, che profuma di erba. Certamente un piacere per tutti i sensi, ma purtroppo né Bernard né Dorian hanno tempo di ammirarne la bellezza. Attraversano veloci gli spettacolari giardini, per arrivare infine alla struttura centrale, che si erge sopra tutte le altre.
The Royal Castle
Il Castello di Labona è il più grande edificio dei Tre Regni. Roccaforte della razza umana, giganteggia su tutti gli edifici circostanti, slanciandosi verso il cielo. Restate impressionati dalla sua maestosità, vederlo da vicino fa un grande effetto: vi sentite piccoli, insignificanti, come formiche al cospetto di un drago. Eppure, la vostra missione è proprio quella di entrare nel cuore di quel castello, un cuore che pulsa nei suoi sotterranei.
Utilizzando la Sending Stone lasciatavi da Viktor, riuscite a ricongiungervi con i tre capitavola che vi aiuteranno in questa spedizione. Assieme, partite verso l'ingresso per i sotterranei del castello. Prima di partire, Bernard tocca il suo tetraedro arcano, lanciando un impulso telepatico a Priscilla. Quest'ultima, ricevuto il segnale, avvia il rituale della Tetra Via che da lungo tempo aveva predisposto: gli Occhi del Nemico (ovvero tutti i metodi di individuazione magica) vengono quindi accecati, dandovi libertà totale di movimento.
Scendete delle lunghe scale, sorvegliate da dei Golem di Ferro, con il marchio dei Rothschild ben visibile. I costrutti guardiani vi ignorano, dato che avete bevuto il sangue di un Kingsblood, e siete quindi considerati come "ospiti graditi". Arrivate infine ad una porta sigillata magicamente, ed anche qui il sangue Kingsblood fa la differenza, in quanto i sigilli si sciolgono automaticamente, dandovi l'accesso. Viktor apre la porta, facendovi da guida, e vi fa entrare, mentre poi la porta si richiude automaticamente alle vostre spalle. Siete quindi entrati nelle Fondamenta del Castello.
La spedizione ha inizio.
Sotterranei del Castello di Labona
Le Fondamenta appaiono come un complesso di sotterranei, privo di qualsivoglia particolarità. Vi ricordano i sotterranei di un castello qualunque, seppur meglio tenuti. Ma il sangue Kingsblood che è dentro di voi vi suggerisce che c'è un passaggio segreto, nascosto lì vicino. Questo "istinto" vi guida, facendovi passare per corridoi angusti, fino ad arrivare a quella che sembra una sorta di grande cantina, con enormi botti di vino, ed infine arrivate ad un vincolo cieco. Ma è proprio lì che questo "istinto" vi ha portato. Iniziate quindi a cercare lì vicino e, una volta toccato un mattone (all'apparenza come tutti gli altri), si attiva un sigillo magico, ed il vicolo cieco diventa una porta.
Questa porta è completamente diversa da tutte le altre porta trovate finora (in legno, ferro e pietra). Al contrario, è una di quelle porte ermetiche, che avevate già visto in occasione del Quarto Passo. Una porta realizzata con Tecnologia Perduta. Senza ulteriore indugio, entrate.
Le Vere Fondamenta del Castello di Labona
Attraversate una anticamera in tripla ridondanza decontaminante, cioè un corridoio dritto con tre porte ermetiche, la terza della quale si può aprire solo chiudendo le due precedenti. Prima di aprire la terza porta, un fascio di luce rossa vi scandaglia. A Bernard, quella luce rossa ricorda vividamente la luce emanata dall'occhio della creatura a Villa Porpur, all'epoca del Primo Passo. Con le conoscenze di ora, capisce che si tratta di una scansione laser, la stessa che ricevette Arthemis Cavendish, padre di Llionas Cavendish, quando arrivò nel complesso di contenimento biologico nel Territorio Oscuro. La scansione laser termina ed una scritta verde si illumina sulla porta, garantendovi l'accesso alle vere fondamenta del Castello.
Tecnologia Perduta. Ovunque guardiate, essa è presente: il materiale dei corridoi, dei pavimenti e del soffitto, i vetri antiproiettile (parzialmente oscurati) delle stanze a destra e a sinistra del corridoio, più una innumerevole serie di sensori impiantata nei muri, in grado di rilevare anche il più piccolo spostamento d'aria. Evidentemente, così tanto "perduta" questa tecnologia non è poi andata: tutto questo sapere, questa tecnologia avanzata, però, è nelle mani di pochissimi, che ne custodiscono gelosamente i segreti.
Questa volta, però, non è più l'istinto Kingsblood a guidarvi, bensì uno dei vostri "poteri" da Eletti di Zero: percepite una debolissima aura ultra-violetta, che forma quasi una "scia", ed è quindi facile da seguire. Camminate, stando sempre in allerta, anche se sapete che non vi è fisicamente possibile nascondervi in condizioni del genere: corridoi perfettamente illuminati da luci artificiali, telecamere ad ogni angolo, sensori di movimento, nessun punto cieco. Eppure, il complessissimo sistema di sorveglianza sembra avervi identificato come "personale interno", infatti non è scattato alcun tipo di allarme... o forse c'è un'altra spiegazione.
Seguendo la scia ultra-violetta, l'unica vostra indicazione, esplorate le Vere Fondamenta. Più l'esplorate, più vi sembra un enorme "centro di ricerca", un complesso di laboratori, ma è perfino più di così: sembra parte di qualcosa di più grande. Arrivate, infine, davanti ad una porta e, quando l'aprite, entrate in una stanza che ben conoscete.
Sala Riunioni
Un grande tavolo, diviso in otto spicchi, domina il centro della stanza. Lo riconoscete: è il tavolo della visione che avete avuto sui Colori del Nemico. Sfarzosi candelabri pendono dall'alto soffitto, mentre una serie di schermi piatti, situati in alto (appesi ai muri), sono visibili da ogni punto del tavolo. Gli schermi sono spenti, mostrando una immagine nera. D'improvviso, senza alcun preavviso, si accendono: gli schermi mostrano i video delle innumerevoli telecamere di sorveglianza, alcuni in banda ottica, altri in infrarosso (immagini termiche), altri ancora rilevazioni acustiche. "Benvenuti. Vi attendevo, Eletti di Zero" dice una voce sintetica da un altoparlante.
Viene fatto un rewind ai video di sorveglianza, mostrando il momento in cui avete messo piede nel primissimo corridoio. "È ora che la Profezia si compia. Oggi segnerà l'inizio della Nuova Umanità" dice ancora. "Le conoscenze perdute... tutti i frammenti saranno infine riuniti" continua.
Tutti gli schermi mostrano ora lo stesso video: è una stanza blindata, sembra una sorta di interno di un caveau. Contiene diversi oggetti magici di enorme valore, tra cui la leggendaria bacchetta di cui parlava Lust a Bernard. Ma, al centro della stanza, sotto una teca di vetro trasparente, ma circondata da una fittissima rete di fasci laser a malapena visibili, c'è l'oggetto più importante di tutti: un cristallo viola, il frammento dell'Ottavo Passo, circondato da una potente aura ultra-violetta. Quindi, gli otto maghi, i "Colori" del Nemico, hanno da sempre avuto accesso all'ultimo cristallo della memoria.
La Richiesta Inattesa
"Magnifico, vero?" dice la voce, non più sintetica, che riconoscete come quella di Viola. "Quel cristallo della memoria contiene tutta la Conoscenza Perduta dell'Umanità. Tutti i segreti della Tecnologia Antica. Tutte le informazioni necessarie per creare la Nuova Umanità" spiega Viola. "Ma... c'è un problema: esso è sigillato magicamente dal Potere di Zero. È come se fosse un codice criptato. C'è solo un modo per poter accedere alle memorie contenute al suo interno" continua.
"Eletti di Zero... consegnatemi la Chiave per poter decriptare il cristallo, quell'Oggetto infuso da Zero in persona in onore dell'amicizia che intercorreva tra due studentesse dell'Accademia. L'unico Oggetto che nessun sistema, né magico né tecnologico, può rilevare. L'unico Oggetto che nessuno avrebbe mai potuto rubarvi, e che nessuno oltre voi e Zero può vedere, toccare o percepire. L'Oggetto Trascendentale che esula dalle leggi dello Spazio e del Tempo, il Libro che trascende i poteri di questa realtà, in quanto è infuso della più potente Cronomanzia in esistenza..."
Bernard, senza volerlo, si ritrova in mano un oggetto che ben conosce, e che l'ha sempre silenziosamente accompagnato in tutto questo lungo viaggio. Tuttavia, tale oggetto è come se non esistesse: le telecamere di sorveglianza che stanno inquadrando la sala riunioni non lo rilevano (Bernard, sullo schermo, appare come se non stringesse niente in mano), né tantomeno Viktor, Cedric e Tristan si sono accorti che Bernard ha qualcosa in mano. Nemmeno la Magia Mortale lo percepisce, non importa quanto sia bravo il mago che la pratica. Solo la Magia dello SpazioTempo, la Magia di Zero, può farlo.
"... datemi il Diario di Ada Blackrose" dice infine Sulayman, esplicitando la sua richiesta.
"Fatelo, e vi renderò i Re del Nuovo Mondo" dice infine, inaspettatamente. "Avete bene inteso: io non sono vostro Nemico. Il Circolo degli Otto non è vostro Nemico. Ma ho dovuto fare agire tutti... poiché così era scritto nella Profezia. Questo è il vero motivo per cui nessuno dei miei servitori fidati, come il Guardiano Cieco, vi ha mai sfiorato un capello: le vostre vite sono più preziose dell'oro. Solo voi potete consegnarmi il Diario di Ada Blackrose..." spiega.
"La mia richiesta non sono solo parole..." e, dal centro del tavolo, esce un oggetto magico che tutti avete avuto modo di conoscere: un Contratto Inviolabile. "L'intero mondo cadrà ai nostri piedi. Con la Tecnologia Antica, riconquisteremo tutto il Territorio Oscuro e faremo nascere la Nuova Umanità. Queste fondamenta non sono un semplice castello... questa è una astronave..." dice ancora Sulayman.
Il maxischermo centrale inquadra una enorme stanza, che riconoscete come una di quelle già intraviste rapidamente nella visione iniziale degli Otto Passi. Vedete una grande struttura, una sorta di "coppa", dalla quale esce una fiamma azzurro-argentea. La Fiamma Argentea... il sacro simbolo religioso di Labona, la Fiamma venerata dalla Vera Luce, dove solo i più "puri di cuore" possono avvicinarsi... ma ora che la vedete meglio, con le conoscenze che possedete, capite che altro non è, se non i motori di una gigantesca astronave.
L'intero Castello di Labona è una struttura esterna fatta per racchiudere un'altra struttura interna, segreta: la Nave Madre dell'Umanità, quella con cui l'Umanità ritornò sulla Terra. Tutti i tasselli del puzzle si stanno ora rimettendo assieme nella vostra mente. Viktor, Cedric e Tristan, invece, restano così tanto sorpresi e confusi da quella situazione che decidono di restare in totale silenzio. Soprattutto per Tristan, sapere che la più alta reliquia religiosa su cui la sua fede si basava è in verità il frutto di antica tecnologia è un brutto colpo.
Il Contratto di Sulayman
Una figura mascherata, vestita di un viola acceso, brandendo un bianco bastone magico nella sua mano destra, entra nella stanza, dal lato opposto da cui voi eravate entrati. Otto costrutti da un lato, ed otto costrutti dall'altro, lo scortano. Sono dei costrutti che non avete mai visto prima, ma vi sembrano avversari alquanto temibili. "Datemi il Diario di Ada Blackrose... firmate il Contratto, ed il mondo intero sarà ai vostri piedi..." dice Viola, cioè Sulayman, facendo fluttuare due pregiatissime penne d'argento (una per Bernard, l'altra per Dorian) e posandole sul tavolo.
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