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Che fine ha fatto il "party classico"?


Capitano!

Messaggio consigliato

Sempre più spesso senti questo tipo di discussioni all'inizio di avventure e campagne, al momento della generazione dei PG:

pg1: "ma tu che PG hai fatto?"

pg2: "io ho fatto un tiefling warlock, con una certa CDP trovata nel manuale tale che mi da questa combo incredibile!"

pg1: "ah bellissimo! ma se prendi questo talento su ques'altro manuale e lo abbini a ques'altra CDP la tua combo fa il danno triplo contro le melme!"

Ora mi chiedo: ma che fine hanno fatto quei party classici Guerriero, Mago, Chierico, Ladro? Erano così belli, semplici e senza tutte quelle centinaia di regole in più che complicano il gioco una vita. Io mi chiedo se è davvero così essenziale raggiungere il massimo potere ottenibile, sfruttare al meglio talenti e caratteristiche per ottenere il massimo punteggio. Posso ben capire che dopo 10 anni di gioco di ruolo si è stufi di fare sempre la stessa cosa, ma non riesco a capire questa voglia di essere il più forte, di essere quello che fa più danni di tutti. Non era lo scopo di questo gioco ritrovarsi con qualche amico e passare una bella serata per scappare un po' dalla nostra realtà e catapultarsi in un mondo di fantasia?

Ieri sera stavo discutendo con un mio compagno di party e se ne esce con questa frase che mi ha smontato in 10 secondi il mio gioco preferito: "Oramai D&D non si basa più sul GDR e su quanta enfasi dai al gioco, si tratta di congegnare al meglio l'avventura per far si che i PG salgano di livello, guadagnino soldi e acquistino oggetti migliori per arrivare al potere massimo raggiungibile".

Voi che ne pensate? Sono davvero essenziali tutti i manuali aggiuntivi per divertisi? E' davvero l'unico scopo quello di sfruttare al massimo i punteggi per arrivare ad avere i bonus più alti e fare una quantità maggiore di danni? Secondo voi è davvero così limitante fare un semplice Ladro ed avere un party sensa CDP?

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Sempre più spesso senti questo tipo di discussioni all'inizio di avventure e campagne, al momento della generazione dei PG:

pg1: "ma tu che PG hai fatto?"

pg2: "io ho fatto un tiefling warlock, con una certa CDP trovata nel manuale tale che mi da questa combo incredibile!"

pg1: "ah bellissimo! ma se prendi questo talento su ques'altro manuale e lo abbini a ques'altra CDP la tua combo fa il danno triplo contro le melme!"

Ora mi chiedo: ma che fine hanno fatto quei party classici Guerriero, Mago, Chierico, Ladro? Erano così belli, semplici e senza tutte quelle centinaia di regole in più che complicano il gioco una vita. Io mi chiedo se è davvero così essenziale raggiungere il massimo potere ottenibile, sfruttare al meglio talenti e caratteristiche per ottenere il massimo punteggio. Posso ben capire che dopo 10 anni di gioco di ruolo si è stufi di fare sempre la stessa cosa, ma non riesco a capire questa voglia di essere il più forte, di essere quello che fa più danni di tutti. Non era lo scopo di questo gioco ritrovarsi con qualche amico e passare una bella serata per scappare un po' dalla nostra realtà e catapultarsi in un mondo di fantasia?

Ieri sera stavo discutendo con un mio compagno di party e se ne esce con questa frase che mi ha smontato in 10 secondi il mio gioco preferito: "Oramai D&D non si basa più sul GDR e su quanta enfasi dai al gioco, si tratta di congegnare al meglio l'avventura per far si che i PG salgano di livello, guadagnino soldi e acquistino oggetti migliori per arrivare al potere massimo raggiungibile".

Voi che ne pensate? Sono davvero essenziali tutti i manuali aggiuntivi per divertisi? E' davvero l'unico scopo quello di sfruttare al massimo i punteggi per arrivare ad avere i bonus più alti e fare una quantità maggiore di danni? Secondo voi è davvero così limitante fare un semplice Ladro ed avere un party sensa CDP?

direi che ti stai scontrando con la tipica mentalità power player:ottenere il massimo possibile dalle regole.

Secondo me le varie Cdp, regole e talentia aggiuntivi, ti permettono di poter realizzare qualcosa che hai immaginato (tipo una classe che usa le ombre per teletrasportarsi) di far fare al tuo pg per caratterizzarlo al meglio, ma che regolisticamente non sapevi come affrontare(teletrasportarsi tra le ombre?c'è la Cdp delle ombre danzanti). Tutto ciò ha semplificando molto la vita a lmaster e ai giocatori, che non dovranno più arrabattarsi tra HR e spannometria.

Se invece tali regole aggiuntive vengono utilizzate solo per incrementate la potanza in combattimento del pg, fino a raggiungere livelli estremi, mi sembra che si stia uscendo dal seminato:D&D non è solo combattimnenti, ma soopratutto interpretazione

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è quello che penso anch'io..... D&D per me è un modo per far lavorare la fantasia, evadere dalla frenesia della vita e ritrovarsi con degli amici a vivere delle ipotetiche avventure con personaggi nati dalla nostra fantasia.

Il bello di un gioco sta nella sua semplicità!!! Secondo me, più un gioco è semplice (non intendo dire facile, ma semplice, senza complicazioni, lineare, immediato), più è bello e divertente!!!

Io non conosco neanche gli innumerevoli manuali con le loro millemila classi di prestigio, talenti aggiuntivi ecc.

Io sto con i 3 manuali base (giocatore, master, mostri), l'ambientazione del faerun e, se proprio devo, perfetto sacerdote, perfetto combattente e perfetto arcanista (ovvero le guide alle classi base con specifiche CdP). Cito anche il Manuale dei Livelli Infimi e La guida alla nascita degli eroi (mi sembra si chiami così e devo dire che è molto interessante per chi è agli inizi).

Insomma.... a me non interessa il PowerPlay.... certo, tendo a creare personaggi competitivi, ma non cerco il potere!!! cerco l'equilibrio!!!

per concludere: lo dico sempre e lo continuo a ripetere.... i pg più forti sono quelli che hanno una classe base portata avanti singolarmente.

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Io vedo le CdP solo come uno spunto per personalizzare il personaggio, non come una fonte di potere, lo stesso per i multiclasse

Nella campagna che stiamo giocando ormai da 3 anni siamo partiti di 8° che eravamo

1 chierico

1 paladino

1 mago

1 ladro

1 ranger

tutte classi pure tranne per il ladro, il chierico e il paladino che avevano qualche livello da guerriero per diverse motivazioni

Dopo tre anni di gioco e qualche cambio di personaggio ora ci troviamo di 14-15° ad essere

2 paladini (uno puro l'altro con livelli da guerriero)

1 ranger

1 ranger/scout

1 barbaro/bardo

Delle CdP non abbiamo visto neanche l'ombra, e le multiclassi non sono per PP (il ranger/scout non ha il talento sbrocco swift hunter)

Certo abbiamo sperimentato nuove combinazioni, ma non per essere "il più forte"...

Che poi alcuni (alle volte anche io perché no) si divertano a fare PG combizzati e forti, non mi sembra un crimine, sono modi diversi di giocare. Certo in una campagna "seria" puntiamo prima al GdR, ma per un'avventura di poche sessioni è divertente fare anche pun pun, oppure un coboldo guerriero zoppo e cieco

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Non mi sembra una discussione originale qui su DL... Per quanto ricordo c'era già un topic che parlava proprio dello stile di gioco e alcuni cercavano di dire che è meglio il roleplay, altri volevano che si definisse il powerplay come il migliore stile di gioco, altri ancora invece dicevano che ognuno si diverte a modo suo.

L'ultima è come la penso anche io... se uno si diverte a fare un quadrilione di danni ogni round senza nemmeno dare un nome al pg (è capitato), che faccia pure, imho non è da condannare; allo stesso modo se uno si diverte a ruolare ma rischiare di morire ad ogni coboldo che incontra non è un sacrilegio...

Prova adesso a ruolare da master PP: un tuo pg ti costringe a barare con i tiri o mettere mostri deboli perchè lui non punta alla potenza ma al ruolo, non avresti lo stesso problema?

Mi sembra comunque che ci siano molte altre discussioni con consigli su come spingere i giocatori a ruolare... dagli un'occhiata ;-):bye::bye:

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Quoto Klunk, IMHO, le cdp non devono essere viste come fonte di potere, ma come un modo di caratterizzare ancora di più il personaggio, e di specializzarlo in un determinato campo. È vero che spesso si abusa delle cdp, "buttandole" sopra ad un pg tanto per fare combinazioni assurde e milioni di danni, ma ognuno ha il suo modo di interpretare D&D: per alcuni conta di più l'interpretazione tralasciando la struttura del pg (e si perde il gusto del gioco), per altri conta solo la struttura del pg ed il modo per farlo diventare una macchina da guerra che stende qualsiasi cosa si trovi davanti a lui (e si perde il gusto del gioco), per altri ancora, come me, conta sia l'interpretazione che la struttura del proprio pg, è giusto dargli delle caratteristiche che lo distingue dagli altri, attraverso particolari doti, segni distintivi, un particolare carattere ecc, ma senza tralasciare la sua struttira, è anche giusto avere un pg che sappia combattere, che sappia fare il suo ruolo in base alle esigenze del gruppo (io appartengo a questa categoria). È pure vero, che non si può obbligare nessuno a scegliere una particolare categoria, perchè questa viene scelta in base a ciò che ci si aspetta da D&D e da come lo si interpreta soggettivamente, se un momento per far divagare la fantasia e creare una vera e propria vita dietro un pg, oppure se un momento in cui creare un pg e distruggere qualsiasi cosa con la sua forze e cinquatamila combo. Ognuno ha la sua ottica di vedere questo gdr, e non si può attribuire ad una particolare ottica l'aggettivo "sbagliata" o "vera" o "stupida" o "superficiale", poichè ognuna può essere definita tale per una determinata persona. A mio avviso, non ci sono ottiche sbagliate o giuste o stupide o superficiali, ma solo ottiche secondarie, poichè il vero scopo di D&D, IMHO, è quello di stare assieme a degli amici formando un gruppo unito che si diverte attraverso il vivere nuove esperienze tramite il proprio io in un mondo fantastico ;-)

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Discussione ciclica... ;-)

Io mi rimetto ancora una volta nel mezzo, nel senso che cerco di dare fondamenta abbastanza solide al personaggio, che cerco di far entrare nella sua vita, eventualmente, CDP compatibili con quanto ha fatto e vissuto.

Ma al tempo stesso, quando c'è da menare, farlo come si deve ha il suo porco fascino... ;-)

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Si, il discorso è già stato toccato; per me sono evidenti alcune cose: se io (ipotetico) gioco da PPP ( pure power player :mrgreen: ) e tu invece vuoi ruolare, è evidente che "giochiamo a due giochi diversi" e che, giocando insieme, è possibile che limiteremo l'uno il divertimento dell'altro.

Questo non toglie che ognuno si diverta a modo suo, e che sia lecitissimo giocare tutti da PPP.

I problemi nascono nei gruppi misti. Il giocatore PPP in genere è particolarmente fastidioso per dei giocatori non-pp, e mi pare corretto cercare di "indirizzarlo" verso uno stile di gioco diverso.

Detto questo, mi balzano alla mente alcune frasi della nuova guida del master (4th), che spiegavano appunto come sia compito del master conciliare i diversi tipi di giocatori (c'è il tattico, l'investigatore, il pp, l'attore...).

Esistono tanti modi di affrontare lo stesso gioco, il pp è uno di questi, forse superficiale, ma va considerato, e se non è troppo eccessivo, accettato.

p.s. c'è da dire che un ppp si divertirebbe di gran lunga di più in un gruppo di soli ppp, e se non tutti sono come lui, potrebbe fare lui lo sforzo di adattarsi. ;-)

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Discorso ciclico, infatti.

In realtà tutto ha origine dalla diversa politica delle edizioni.

Dalla precedente edizione (2ed), molto più libera all'interpretazione e alla DM's discretion, dove "non è perché qualcosa non è scritto nelle regole che non lo puoi fare, anzi, il limite è solo l'immaginazione, e il DM è qui per questo" all'edizione 3.5, dove "per evitare 3000 domande su cosa si può fare e cosa no, e mille HR, ecco a voi un regolamento completo".

Questo include, ovviamente, anche le CdP.

Le CdP non sono niente di nuovo, GdRemente parlando.

Sono quelle "specializzazioni", altamente interessanti dal punto di vista del ruolo, che venivano intraprese, nella passata edizione, con il consenso del master, specializzate sui PG.

L'eroe chierico di alto livello che diventava sempre più importante per la sua divinità poteva diventare, per esempio, un Ambasciatore Planare.

e cosi via, per mille altre storie e PG.

Il fatto che si sia perso la magia, come dice Capitano, è proprio perché nessuna politica è "perfetta".

è ovvio che se scrivi TUTTO quello che puoi fare e NON fare, compreso le CdP, beh, il mistero svanisce. E la "magia" pure.

La 3.5 andrebbe masterizzata, a mio umile avviso, con PG novizi, che non conoscono minimamente i manuali.

è possibile ?

Ovviamente in generale no, visto che altrimenti D&D sarebbe un flop economico per la Wizard (visto che non venderebbe).

Per questo non scrivono più, all'inizio di ogni manuale non base, come faceva la TSR, "tutto questo materiale è opzionale blablabla, chiedete al vostro DM prima ecc. ecc.".

(concetti che erano ripetuti, più volte, poi, nei manuali stessi)

Attenti che il mio non è un attacco alla 3.5.

Sono solo i fatti, o almeno, l'unica analisi imho plausibile alla situazione.

Amanti della 3.5 possono sempre provare a dire la loro.

Non vedo molte altre interpretazioni, per quanto mi riguarda.

E infatti non la critico. Dico soltanto che "on ne peut pas faire une omelette sans casser des oeufs".

Proverbio francese che implica, in sintesi, che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. :mrgreen:

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Il problema IMHO nasce dal fatto che, mentre un ruolista potrebbe fare il PP abbastanza agilmente usando le sue conoscenze delle varie razze e classi fregandosi per una volta dell'interpretazione, un PP farebbe fatica a ruolare interpretando correttamente un PG senza cadere nel PP.

Ho visto gruppi misti non divertirsi al max per via di qualche giocatore troppo portato al PP. Qui un DM potrebbe aiutare cercando di coinvolgere la persona ad interpretare, ma, esperienza personale, ci sono dei casi praticamente persi :banghead::banghead::banghead::banghead:

Per quanto riguarda la 3.5, non l'ho trovata limitante come interpretazione rispetto ad AD&D. Il problema IMHO nasce dai videogiochi chiamati di ruolo, dove l'interpretazione è nulla, e che spesso i novizi credono che sia un GdR a tutti gli effetti, comportandosi così anche con carta e matita. In questi caso la soluzione è solo una rieducazione (sempre che il soggetto sia ben disposto) a cosa sia un gdr

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Ho un pò di mal di testa,ma voglio dire due parole.

Mi da Tarrasquamente fastidio sentire la parola PP anche quando possiamo farne a meno di nominarla.

Io posso capire la nostalgia del Classico Party (la provo anche io) ma che senso ha puntare il dito?

Un gruppo può decidere di farlo anche con 6500 altre possibilità.

La domanda è:perchè non fare altro? Ci offrono tanti spunti per fare personaggi sempre più particolari,sempre più specializzati,usiamoli no?No è PP!!!

Certo...un Paladino Cavaliere del Calice è PP...

E' giusto e sacrosanto provare tante cose,provare questa CDP,questa build ecc senza perforza avere la paura della Caccia alle Streghe,spendiamo millemila euro in manuali per poi dire che quello che c'è dentro fomenta il PP.

Sono davvero essenziali tutti i manuali aggiuntivi per divertisi?

No,ma dopo mesi...anni...sempre con il base sfido chiunque a non voler tentare un qualcosa in più e di diverso

E' davvero l'unico scopo quello di sfruttare al massimo i punteggi per arrivare ad avere i bonus più alti e fare una quantità maggiore di danni?

Questa è la tipica frase da Inquisitore anti PP.

Il mio pg attuale è questo Chierico/OrdainedChampion/Prestige Paladin/Grey Guard/Templare Devoto...OH MY GOD che orrore!!!Ma nel mio party io sono tra i più deboli...ma mi piace!!!Al di la delle cifre scritte sulla scheda...Mi piace,è particolare,racchiude tante caratteristiche filosofiche/religiose/etiche e per me è una vera sfida interpretarlo,se contiamo che è il capo del gruppo quindi ho delle responsabilità...

Un pg può avere tante o poche cose,ma l'importante è come lo si usa e cosa davvero ti interessa.

Secondo voi è davvero così limitante fare un semplice Ladro ed avere un party sensa CDP?

Si,è limitante,il che non preclude affatto il divertimento...ma è limitante,perchè precludi un universo di altre cose che POTENZIALMENTE possono aprirti a soluzioni ancora più soddisfacenti.

Concludo.

Non è assolumente deprecabile tornare indietro,al classico,anzi,io non lo faccio da molto e non vedo l'ora di rifarlo.

Ma per piacere,non "gettiamo fango" su chi vuole andare avanti. Non è giusto.

IMHO.

P.S. Non ce l'ho con te Capitano sia chiaro,ma di ste discussioni ne sono passate sotto i ponti virtuali e siam sempre li...;-)

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Gioco da sempre con quasi solo i manuali base, più uno o due di ambientazione. A volte capita che i giocatori mi chiedano qualche aggiunta dai vari "Il tomo e il sangue", "Signori delle terre selvagge" etc., ma si tratta in genere di qualche aggiunta. Usare la 3.0, da questo punto di vista, semplifica le cose.

Il gruppo odierno è composto da: Ldr/Grr, Brd, Mag, Chr. ;-)

:bye:

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No, calma, io per PP intendo qualcuno che cerca la pura potenza in battaglia e lasci perdere l'intepretazione. Come è stato detto non servono le CdP a fare un PP, ed infatti trovo che le CdP siano un ottimo spunto se usate in maniera coerente (se uno mi dice che da BG gli incantatori gli hanno ucciso la famiglia e che li vuole sterminare tutti, ma fa un livello da incantatore per una CdP o per usare alcuni oggetti trovo la cosa incongruente ;-))

Trovo che qui il DM abbia il compito di dirigere i giocatori nel rispetto dell'interpretazione

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Dipende tutto dalle situazioni.

Fino a un anno fa circa conoscevo solo ed esclusivamente le regole che servivano al mio ladro, che era anche acrobata perchè me l'aveva consigliato un mio compagno di gioco sostenendo che fosse la scelta migliore per il PG che volevo interpretare [infatti il mio halfling era un ex circense].

Poi però il master che mi sono trovato ha cominciato a sfornare avversari di livello epico quando noi eravamo "ancora" al 18, e quindi ho dovuto correre ai ripari per evitare di morire ogni sessione.

Ora come ora sono un discreto conoscitore dei manuali, conosco molto bene le regole e qualche combo/cdp/incantesimo. Non conosco ancora le due fonti di PP principale [o almeno così si dice in giro]: gli psion e il tome of battle. Prima o poi mi informerò anche su quelle meccaniche di gioco.

IMHO (come molti altri vedo) il gioco perfetto unisce la libertà di costruzione del PG con uno sforzo interpretativo.

Ovviamente se un pg di 20 livelli avrà 20 classe base sarà ingestibile, ma anche porre paletti tipo "no solo 1 classe base e 1 cdp" o "solo materiale core" a me non è mai andato giù più di tanto. Ogni persona al mondo è diversa, e allo stesso modo ogni PG sarà più bello se diverso. Puntare all'ottimizzazione, o comunque a una costruzione adeguata secondo me non è affatto ammazzare il gioco ma cercare di sopravvivere bene.

Un esempio è un PG che gioco: ladro/guerriero/monaco caotico con VOP. A occhio un aborro ma in realtà tutto è giustificato dalla sua storia ed è un PG molto caratterizzato e divertente da giocare. Perchè non solo "monaco puro"? Perchè così sarebbe stato una noia! Il mio PG si basa molto sull'aleatorietà e può passare da un minimo di danni irrisorio a uno massiccio a seconda delle condizioni. E il modo migliore per renderlo era proprio quello. Inoltre mi sono sempre piaciuti i personaggi con una storia non lineare.

E' un crimine questo? Non credo proprio...

Tra l'altro nonostante fosse discretamente ottimizzato la prima sessione è morto subito a causa di tiri sfortunati, poi è tornato in vita ed ora è ancora vivo e vegeto.

Questo dimostra che tendere all'ottimizzazione che non sia fine a sè stessa non fa male al gioco, anzi, secondo me gli fa anche bene.

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Il fatto è che, secondo me, il "gruppo classico" dopo che lo si è fatto per una campagna o due stufa.

Ci sono mille motivazioni che possono spingere un giocatore a cercare strade diverse: può essere curioso di sperimentare qualcosa di nuovo, può avere in mente un PG preciso e particolare e volerlo ricreare il più fedelmente possibile...

Io ho un giocatore che adora interpretare razze strane: un suo PG è un drow lupo mannaro ladro, un altro è un genasi del fuoco guerriero/ladro/trapsmith, un altro ancora è uno gnoll ranger che ha come compagno animale un fungo su cui è stato lanciato un incantesimo risveglio. Io so che lui si diverte moltissimo a mettere in piedi personaggi strani e improbabili, perché dovrei impedirgli di divertirsi?

Per me meno "gruppi classici" ci sono e meglio è per la fantasia e l'originalità del gioco.

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Premetto che non ho letto tutto, quindi spero di non dire cose già dette (ma cmq di questi topic ne nascono tanti, quindi alla fine si dicono sempre cose già dette...).

Si vero. Giocare ai GDR dovrebbe essere un modo come un altro per divertirsi. Non un modo per dimostrare quanto si è bravi. Però mi sono accorto di una cosa: per chi è così??

Per me, che ho iniziato a giocare 12/13 anni fa (o forse 1/anni meno... non ricordo). Per te (Capitano!) che forse ha iniziato nello stesso periodo. Per il mio master (mmm... per ora ex-master) che ha iniziato forse 20 anni fa. Per quelli che hanno iniziato con il mio primo master, che anche lui ha iniziato forse 20 anni fa e ci ha trasmesso la sua passione....

Sai cosa ho capito? Che quei tempi sono "finiti".

è un po' come per i bambini di oggi. Ci si chiede, perché (in media) i bambini di oggi sono più viziati di noi un po' più grandicelli (o di gente come i nostri padri o nonni)???

Beh per me la risposta è facile: noi siamo meno viziati perché non avevamo tutto quello che avevano i ragazzini di oggi. Capiamoci, non che noi abbiamo passato infanzie da fame come forse hanno fatto i nostri nonni (o padri a seconda se siete della mia età o più grandi) che avevano la guerra alle porte.

Però mi rendo conto che, nonostante tutto quello che avevamo a disposizione noi eravamo diversi dai bimbi di oggi.

Non so come dire bene (o meglio, so come dire ma non voglio cadere nello scontato e banale), ma sta di fatto che eravamo più "vivi". più vivi perché non passavamo giornate in casa a giocare alla play, ma andavamo fuori a fare finta di essere gli eroi dei cartoni. più "vivi" perché ci gustavamo (per quanto incosapevolmente) ogni momento della nostra vita, e non passavamo da perfetti bambini di 12 anni a finti adulti di 13.

più "vivi" perché... perché si. non so che dire. Sta di fatto che lo eravamo, e per questo siamo l'ultima generazione (parlo di me) di bimbi non viziati.

E perché quelli di ora lo sono (anche quando i genitori ce la mettono tutta per non farli diventare così)? Perché hanno tutto, perché dispongono di ogni cosa serva loro e non hanno bisogno di passare ore ad immaginare cose che non hanno.

E lo stesso vale (in senso lato) nei GDR.

Quando giocavo io c'era il guerriero, il mago, il chierico, il ladro, il bardo. E l'elfo, il nano, l'umano. Io giocavo così. Quindi per divertirmi dovevo PER FORZA sforzarmi ad inventare cose nuove sempre e solo con le poche cose che avevo a disposizione.

Ora invece c'è il barbaro, il bardo, il guerriero, il chierico, il druido, il mago, lo stregone, il ladro, il ranger, il paladino, lo psion... E l'elfo, l'umano, il nano, il mezz'elfo, il mezz'orco, l'orco, l'halfling, lo gnomo, il minotauro, il drago lich fantasma immondo celestiale mezzo diavolo 1/4 di demone e una spruzzata di yuan-ti.

Non meravigliamoci che non ci sia più fantasia. Ci sono talmente tante cose da fare che la fantasia si trasforma giusto nella capacità di associare a quella razza quella classe e quelle CdP. E inevitabilmente questo porta a sfogare la propria creatività non sulla pura immaginazione ma sulla capacità di unire i bonus che determinate classi/razze/cdp possono dare.

Non so se mi sono spiegato bene. Il sunto comunque è che alla fine è colpa di tutti e non è colpa di nessuno se le cose vanno come sappiamo. Troppe informazioni, troppe variabili, troppi binari da seguire.

Siamo impegnati da talmente tante cose che alla fine quello che succede è che l'inventiva personale muore e lascia il posto alla capacità di ottimizzare tutto quello che abbiamo sotto mano.

E, come ho detto prima, questo si riflette su tutto, compresi i GDR.

Lo dico sempre, io cascasse il mondo sarò sempre ben lieto di impersonare il blasonatissimo e very very OLD (se così si può chiamare) mago elfo o guerriero nano. Ma sono io che sono così. E forse i pochi che hanno iniziato con me o che hanno avuto come insegnanti coloro che hanno insegnato a me.

Ma non posso pretendere da altri quello che farei io. Posso solo constatare che le cose ora vanno così.

E amen.

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Lo dico sempre, io cascasse il mondo sarò sempre ben lieto di impersonare il blasonatissimo e very very OLD (se così si può chiamare) mago elfo o guerriero nano. Ma sono io che sono così. E forse i pochi che hanno iniziato con me o che hanno avuto come insegnanti coloro che hanno insegnato a me.

Ma non posso pretendere da altri quello che farei io. Posso solo constatare che le cose ora vanno così.

E amen.

Il tuo ragionamento mi sembra abbastanza parziale e relativo.

Io mi sento più o meno della tua generazione di giocatori: ho cominciato 12 anni fa, se non ricordo male ancora in 1^ed [che comunque so di aver giocato], passando poi per la 2^ e infine direttamente in 3.5 [perchè all'era dell'uscita della 3 non riuscivo a trovare un gruppo].

Fino a quest'anno da un sacco di tempo a questa parte ho sempre giocato il ladro halfling, uno l'ho portato dal livello 1 agli epici...

Ora che ho cambiato personaggio e che gioco un po' sui PBF mi piace sfruttare i mille mila manuali che mi sono procurato facendo classi diverse con poteri particolari... Sono considerabile un bambino viziato per questo?

Sfruttare ciò che si possiede non è vizio ma è virtù, è l'apoteosi dell'utilitarismo. Fossilizzarsi con le basi additando quelli che sono più avanti io la vedo anche come pigrizia intellettuale di non voler ampliare le proprie conoscenze e quindi credere che chi lo faccia "bara".

Vuoi giocare il mago elfo? Benissimo. Però non criticare il mio gnomo ladro/guerriero/monaco caotico dicendo che sono viziato perchè non è così. Tra l'altro probabilmente in 1vs1 riusciresti a battermi senza problemi usando gli spell giusti a parità di LEP, ma a me piace così.

Ovvio che c'è anche il lato della medaglia evidenziato da te, spesso vedo sui forum arrivare il classico ragazzino di turno a chiedere la build "più forte" senza neanche sapere cosa abbia intenzione di giocare. Ma ottimizzare la propria idea perchè segua ciò che si era immaginato e sia efficiente in combattimento la vedo una cosa apprezzabile, non biasimevole...

Altrimenti se vuoi giocare solo con razze e classi base tanto vale tornare alla 1^ed...

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No no momento...

Ammetto di non essermi espresso forse al meglio.

Non condanno a prescindere chi vuole utilizzare tutto quello che ha a disposizione. E' giusto farlo. Altrimenti a cosa servirebbe il progresso e le nuove idee se non le si devono sfruttare tutte ed appieno?

Il punto è l'idea e il modo con cui si fanno certe cose, le finalità che si inseguono.

Se tu (come presumo tu faccia da quanto ho capito) usi la quantità enorme di materiale come supporto alla tua inventiva e fantasia va bene. Se invece la usi AL POSTO della tua fantasia, questo è male.

Questo volevo dire, che ormai chi inizia a giocare usa manuali, classi, talenti ecc solo come un modo per non dover inventare da soli, un modo per evitare di usare la propria fantasia.

E allora il caro vecchio classico gruppo non lo troverai mai più, perché quanta fantasia c'è in un semplice guerriero nano??? (se non ce la mettiamo noi, ovvio...)

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