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[Dimensioni] Glennascaul Cap 1


mantis

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Con un filo di voce Bram si rivolge al ragazzo delle strade, allo slidanita sempre pronto e all'erta. Gli fa un cenno di un sorriso, compiaciuto della sua prontezza e dice:

"Vedi qualcuno uscire? Oppure sono entrati?"

Mentre dice queste parole Bram spera vivamente che qualcuno sia uscito dalla locanda, non il contrario. Che cosa fare adesso? Quale azione intraprendere?

*Mi avvicinerò alla porta e cercherò di captare dei suoni. Non posso azzardare ad aprirla!*

Così, presta l'orecchio contro la porta, nel tentativo di captare qualche utile informazione per capire meglio la situazione.

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Accostando l'orecchio alla porta, a Bram sembra essere tutto tranquillo e i rumori che ha sentito prima, spariti.

Nello stesso momento Altair si affaccia alla finestra, dalla quale passa l'aria fredda della notte. Scruta nel buio apparentemente immobile, ascolta il ringhio di rabbia del cane, nascosto da qualche casa, che improvvisamente si tramuta in un guaito di dolore, per poi dissolversi nel nulla.

Ombre sinistre sembrano muoversi nell'oscurità, tra le case di legno, illuminate dalla bianca luce lunare che va e viene come faro oscurato dal vapore delle nuvole.

Poi torna la quiete... che si spezza, quando un urlo di terrore, arriva, debole, fino alle stanze dove vi trovate. Una voce di un uomo lontano, che sembra aver visto le fiamme dell'inferno e che getta un clima di di orrore nel piccolo villaggio.

Cosa sta succedendo la fuori? Vi domandate....

Spoiler:  

Per ora siete svegli sono voi due. Cosa fate?

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*NOO! abbiamo abbandonato quell'uomo la fuori nella gabbia! Sicuramente qualcosa o qualcuno lo avrà terrorizzato a tal punto da farlo urlare in questo modo. Che faccio? Esco e vado a controllare? Potrebbe essere un suicidio!*

Bram sente il grido disperato carico di follia provenire dalla finestra. Si gira verso Altair con il volto teso e carico di tensione e dice:

"Pensi a quello che penso io?"

*Altari non è stupido e starà pensando a cosa fare...avanti maledizione...dì qualcosa!*

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Altair si volta verso Bram, sembra sconvolto, probabilmente non capisce cosa succede, e neanche altair ha la situazione chiara, ma le ombre fuori sono sospette e le urla inquietanti, bisogna raccogliere più informazioni e bisogna farlo in fretta.

La priorità sta nel capire se sono in pericolo oppure no, l'opinione del mago potrebbe essere utile al momento.

"Sveglia mizar, io vado da Hurik e da Myrsus, e li porto di quà, bisogna analizzare al situazione e prendere una decisione."

Con un filo di voce Altair parla a bram mentre già si spost verso il letto a recuperare la spada, ora con spada e pugnale in pugno si dirige verso la porta e la socchiude cercando di non far rumore, e rimanendo in silenzio mentre con un occhio cerca di vedere se vi sono creature che si muovono nel corridoio.

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L'assassino esce nel corridoio silenzioso come un ombra, il volto scoperto non celato dal mantello come al solito, il volto pallido e tirato risplende alla luce della debole luna mentre come un ombra sguscia nel corridoio verso al porta dei due amici, rimane nell'ombra con el armi in mano mentre la sua attenzione è rivolta alle scale che danno sul piano inferiore.

Appena raggiunta la porta dei suoi compagni il ragazzo cerca di aprirla con discrezione chiamando con un filo di voce i suoi compagni cercando di non farli spaventare, non vorrebbe ritrovarsi una freci nel petto.

"Myrsus! Hurik! Sono Altair sto entrando!

Spoiler:  
tengo d'occhio le scale he danno sul piano di sotto e tengo l'orecchio attento a qualsiasi rumore, se le mie parole non bastano a svegliarli li scuoto poggiandogli una mano sulla bocca per impedirgli di urlare
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La voce dello slidanita desta dal sonno Hurik. L'uomo è disorientato, come di consueto quando si viene svegliati di soprassalto nel sonno.

"Al...Altair! Che sta succedendo? Che ci fai in piedi a quest'ora?"

E nel mentre pronuncia queste parole si appresta ad aprire la porta al suo compagno

*Deve essere successo qualcosa di strano. Non verrebbe certo a svegliarmi per una partitina a dadi...*

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Gli occhi dello stregone ci mettono qualche istante ad abituarsi al buio della camera.

"Che sta succedendo Altair?" dice tirandosi su con un po' di fatica, ancora intontito dal sonno.

"Dannazione! Questo qua ha la faccia ancora più scura del solito!"

"C'è qualcosa di strano. Che succede di preciso?" dice ormai pienamente lucido.

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Classico i due belli addormentati non si erano neppure accorti di quella che stava succedendo, forse abituati a dormire in posticini tranquilli.

Comunque c'era poco tempo da perdere in quei pensieri riguardanti l'inadeguatezza dei suoi compagni, era ora di agire e di scoprire cosa stava succedendo in quel posto.

"Ombre e urla nella notte, qualcuno probabilmente è stato ucciso non molto lontano di qui e strane ombre si muovono tutt'intorno a quest'edificio, senza contare che ho sentito distintamente il rumore delle porte della locanda che si aprivano e si richiudevano, qualcuno è entrato.

La nottata potrebbe essere pericolosa, raccomando di riunirci in un unica stanza così da poterci difendere."

Il volto di altair è impassibile nella debole luce della stanza mentre la sua voce seppur fievole e sicura e non lascia trasparir alcuna paura, subito dopo aver parlato l'assassino fa per tornare sui suoi passi e per osservare da un piccolo spiraglio della porta ciò che accade nel corridoio.

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Il corridoio sembra tranquillo ma, all'improvviso, un altro urlo vi arriva attutito dalla distanza e dai vetri delle finestre mentre la luce della luna scompare ancora dietro le nubi...

Poi il silenzio, interrotto da voci e strane parole incomprensibili che blaterano qualcosa nelle tenebre...

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Bram sente l'urlo che squarcia il silenzio della notte. Altro brivido di terrore, altro momento di indecisione. Poi scatta la molla del coraggio, della volontà. Fine della paura e inizio della pazzia: l'unica cosa che rende immuni al terrore.

*Avanti Altair torna qui con gli altri! Sono stufo di restare qui chiuso in questa stanza! Voglio uscire a vedere cosa sta accadendo...sto delirando!*

"Mio signore Mizar, ve la sentireste di uscire fuori a vedere cosa succede? Appena torna Altair con gli altri due chiederò anche a loro. Siamo pochi ma ben agguerriti e sono convinto anche decisi a scoprire cosa sta accadendo!"

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"Altair, che ne dici di andare a vedere la situazione di sotto? Conosco qualche incantesimo che può aiutarci ad acuire i nostri sensi...

Altrimenti potrei acuirli a tu e lasciare che sia tu da solo ad andare, visto che mi sembri bravo a non farti notare...

Cosa hai intenzione di fare allora?"

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"Urla e suoni strani provengono dalla notte. In più sembra che qualcuno sia uscito dalla locanda. Altair è andato a chiamare gli altri mio signore. A me è venuta la pazza idea di andare la fuori e vedere cosa sta succedendo...venite con me?"

<<Raggiungiamo gli altri se non sono già usciti e cerchiamo di restare insieme. Maledizione perchè non mi avete svegliato subito? Andiamo...>>

Così dicendo infila le sue cose (tra cui il cinturone con la sua spada che porta nascosta sotto il mantello) e si dirige nel corridoio.

Arrivati nel corridoio sentite i rumori provenire nella camera di Myrsus e Hurik, sembra che stiano ancora parlando...

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Myrsus solleva un sopracciglio, la faccia sorpresa, ma rimane in silenzio fissando il compagno di stanza.

«Avrei dovuto capirlo, con tutte le domande sull'insegnamento della magia! E io che pensavo fosse semplice curiosità. Finito questa schifo di nottata dovrò approfondire le sue capacità»

«Uniamoci prima al resto del gruppo. Se sei capace limitati a potenziare l'udito ad Altair, io posso creare luce con facilità, ed è meglio conservare le forze per qualunque cosa strilli lì fuori»

La voce cerca di essere calma e autorevole, ma è evidente la grande tensione dello stregone.

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Altair si volta verso i due che intanto parlano di come meglio utilizzare le enrgie mistiche sullo slidanita, sempre i soliti dannati maghi, mai una volta che chiedano il permesso per adoperare le loro magie.

"Acuite il vostro di udito se volete, vi assicuro che il mio funziona benissimo..."

Parole velenose dalla bocca dello slidanita infarcite di un misto di rabbia e di disgusto.

"...ora se volete muovervi il corridoio è libero e bram avrà già svegliato mizar."

Altair con rapidi passi si dirige nella sua stanza facendo attenzione a non far rumore, passa in silenzio davanti a mizar ed a bram per infilarsi di nuovo in camera, in pochi istanti esce di nuovo questa volta non più in tenuta da notte ma armato per la battaglia.

"Sono pronto!"

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Dopo pochi istanti siete di nuovo insieme lungo il corridoio vuoto. Vi dirigete verso le scale con Mizar che apre la via. Scendete fino al piano terra, vi guardate un attimo negli occhi per decidere cosa fare quando un ombra veloce sembra attraversare la finestra dai vetri satinati che, nel deformarla, getta inquietanti dubbi su cosa ci sia la fuori, gelandovi, per un attimo, il sangue.... Nessun rumore dall'esterno.

Spoiler:  

Cosa avete intenzione di fare?

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