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Dungeons & Dragons: SRD 5.2.1 finalmente in italiano

Risposte in primo piano

Il 28/12/2025 alle 14:14, greymatter ha scritto:

Posso capire il discorso (che ci fu al tempo della transizione 3.0 --> 3.5) dell'indifferenza, es. "ho i manuali della vecchia versione, non credo mi mettero' a ricomprarli, non mi interessa abbastanza", ma qui mi sembra di percepire proprio rifiuto.

La differenza è che, durante i tre anni durante le quasi esistette (2000-2003), la 3 fece uscire pochissimi manuali (i 3 base, e credo solo un'altra mezza dozzina di accessori)... il passaggio alla 3.5 fù quindi molto meno "doloroso" per gli utenti.
Inoltre la 3.5 durò una dozzina d'anni (2003-2015), con credo 85 manuali (contando solo quelli ufficiali!) fino all'uscita della 5 ("Quale 4° edizione di D&D? Non esiste nessuna 4° edizione! Si è passati direttamente dalla 3.5 alla 5!" 🤣).

Imho (e io e @Steven Art 74 non siamo i soli pensarla così... in molti forum americani mi è sembrato di vedere la stessa opinione), la 5.24 è abbastanza diversa dalla 5.14 da rendere quasi inutili la maggior parte dei vecchi manuali, ma non abbastanza diversa da essere definita una nuova versione che spinga veramente la gente ad abbandonare quella precedente... in pratica, solo un bieco trucco della Hasbro per cercare di mungere i giocatori come gonzi mucche!
Per quanto mi riguarda, finchè non uscirà una 6° edizione degna di questo nome, continuerò a giocare con la 5.14 ... e se la Hasbro continua con questo andazzo, è probabile che sarà l'ultima edizione con cui giocherò, a meno di non tirare fuori dalla naftalina la 3.5 o AD&D o passare ad altri sistemi!

Il 28/12/2025 alle 14:14, greymatter ha scritto:

Mi pare un po' come dire che uno ama la pasta all'amatriciana se fatta con la pancetta, ma considera la pasta all'amatriciana fatta con il guanciale un delitto contro l'umanita' 😅

Attento a quello che dici! Nella scelta tra pancetta o guanciale, da usare per l'Amatriciana o la Carbonara, non ci sono due scuole di pensiero, ma due eserciti agguerriti pronti a darsi battaglia all'ultimo sangue! Una sola parola sbagliata rischia di farti arrivare a casa i ninja di una delle due fazioni! 🤣

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  • . .?? NON ESISTE un Dungeons-&-Dragons 5° Edizione 2024 ma SOLO la Versione 2014. . . . !!! Ricordate gente, 2024 non esiste, 2024 è una Invenzione Dei Politici. . . . .!!! 😁😜😁😜😁😜😁😜

  • No è per il fatto che è PROPRIO al 90% lo STESSO Regolamento ma con delle Modifiche poco gradevoli almeno per Me. . .!! E gli Stores che hanno un Obbligo Franchise sono OBBLIGATI a ritirare via le Cop

  • Non è ASTIO; ho GIA' tutto il Materiale MAI Tradotto per la Quinta Edizione del 2014, e molti Manuali in Inglese. . . Perchè dovrei RICOMPRARMI DI NUOVO il Base, il DM Guide, il Monster Manual, i Manu

5 minuti fa, MattoMatteo ha scritto:

La differenza è che, durante i tre anni durante le quasi esistette (2000-2003), la 3 fece uscire pochissimi manuali (i 3 base, e credo solo un'altra mezza dozzina di accessori)... il passaggio alla 3.5 fù quindi molto meno "doloroso" per gli utenti.
Inoltre la 3.5 durò una dozzina d'anni (2003-2015), con credo 85 manuali (contando solo quelli ufficiali!) fino all'uscita della 5 ("Quale 4° edizione di D&D? Non esiste nessuna 4° edizione! Si è passati direttamente dalla 3.5 alla 5!" 🤣).

Insomma, pochissimi non tanto!

Gran parte della linea dei Forgotten Realms (i manuali con la copertina bianco sporco) usci' sotto la 3.0, la serie dedicata alle varie classi (mi riferisco ai libriccini a copertina morbida tipo il Tomo e il Sangue etc, i "Complete" erano 3.5) era 3.0, il manuale degli psionici (poi usci' la versione 3.5), dei e semidei, il manuale dei piani, il book of vile darkness eccetera. Quando usci' la 3.5 in realta' c'era gia' tanto materiale uscito fuori - lo so perche' io quei manuali ce li avevo e con il mio gruppo ci fu una discussione sul fatto se ci convenisse cambiare o meno. La 5E ha avuto un ritmo di pubblicazioni molto piu' lento, ma al tempo della 3.0 l'idea era che dovevi sfornare un manuale ogni 2-3 mesi praticamente, sicche' di fattola quantita' di materiale non e' stata cosi' diversa.

Infatti mi ricordo che alcuni al tempo gridarono all'oltraggio eccetera

Lo and behold, la 3.5 e' diventata una delle edizioni piu' giocate dal pubblico italiano. Fin troppo, direi: @MattoMatteo tu te lo ricordi (perche' c'eri su questo forum, come me :) ) nel 2014/2015 quando usci' la 5E e c'erano un sacco di utenti furenti perche' loro avevano tutti i manuali della 3.5 e come si permetteva la WotC di rilasciare la 5E, che non era bella come la 3.5 blah blah blah.Poi piano piano la 5E si e' fatta strada tra il pubblico italiano, dopo qualche anno.

13 minuti fa, MattoMatteo ha scritto:

Imho (e io e @Steven Art 74 non siamo i soli pensarla così... in molti forum americani mi è sembrato di vedere la stessa opinione), la 5.24 è abbastanza diversa dalla 5.14 da rendere quasi inutili la maggior parte dei vecchi manuali, ma non abbastanza diversa da essere definita una nuova versione che spinga veramente la gente ad abbandonare quella precedente... in pratica, solo un bieco trucco della Hasbro per cercare di mungere i giocatori come gonzi mucche!
Per quanto mi riguarda, finchè non uscirà una 6° edizione degna di questo nome, continuerò a giocare con la 5.14 ... e se la Hasbro continua con questo andazzo, è probabile che sarà l'ultima edizione con cui giocherò, a meno di non tirare fuori dalla naftalina la 3.5 o AD&D o passare ad altri sistemi!

Boh, per quanto mi riguarda, avendo letto il PHB, a me sembra una versione rivista che non cambia poi cosi' tanto. Direi che le differenze sono comparabili aquelle tra D&D 3.0 e 3.5. Assolutamente capisco il discorso che se uno e' felice con la 2014 puo' non aver senso cambiare, ma ti ripeto che e' il solito discorso che si puo' fare al cambio di ogni edizione o all'uscita della versione revised.

Per quanto mi riguarda, dopo 10 ANNI di D&D 2014 una versione revised ci sta, non mi sento di gridare al "cash grab". Anzi,personalmente preferisco che esca una versione revised piuttosto che continuare ad avere i manuali 2014 + le varie millemila regole "varianti"/"opzionali ma che opzionali poi non sono"/le duemila versioni del ranger.

Sull'aspetto "woke"/"non woke", mi pare di essere l'unica persona sulla terra a cui non frega una mazza. Non mi fa ne' caldo ne' freddo.

Modificato da greymatter

Diciamo che la 2024 doveva essere un'edizione celebrativa e ce l'hanno raccontata, prima e dopo, come qualcosa di completamente nuovo MA retrocompatibile. Non è né l'uno né l'altro. Non è nuova perche, come avete detto tutti, al 90% e MDG14+Tasha, non è retrocompatibile perché le nuove sottoclassi sono totalmente sbilanciate, rispetto alle precedenti 2014. Oltretutto immagini fatte con IA...se ripenso alle 3.5 almeno i disegni erano originali, fatti da artisti. Il tutto per la modica cifra di 50 euro. Pure tradotta male se prendi la versione italiana. Diciamo che dal punto di vista editoriale, i consumatori dovrebbero evitare di incoraggiare questi prodotti. Usando il paragone dell'amatriciana, la 2014 sta a quella - orrore - fatta con la pancetta come la 2024 sta a quella - doppio orrore - fatta con la pancetta e un soffitto di cipolla.

1 ora fa, Fandango16 ha scritto:

Diciamo che la 2024 doveva essere un'edizione celebrativa e ce l'hanno raccontata, prima e dopo, come qualcosa di completamente nuovo MA retrocompatibile. Non è né l'uno né l'altro. Non è nuova perche, come avete detto tutti, al 90% e MDG14+Tasha, non è retrocompatibile perché le nuove sottoclassi sono totalmente sbilanciate, rispetto alle precedenti 2014. Oltretutto immagini fatte con IA...se ripenso alle 3.5 almeno i disegni erano originali, fatti da artisti. Il tutto per la modica cifra di 50 euro. Pure tradotta male se prendi la versione italiana. Diciamo che dal punto di vista editoriale, i consumatori dovrebbero evitare di incoraggiare questi prodotti. Usando il paragone dell'amatriciana, la 2014 sta a quella - orrore - fatta con la pancetta come la 2024 sta a quella - doppio orrore - fatta con la pancetta e un soffitto di cipolla.

Ogni volta che esce un'edizione nuova, la WotC ha un compito sostanzialmente impossibile. Deve cambiare tutto e niente allo stesso tempo.

Il pubblico vuole vedere allo stesso tempo qualcosa di cambiato, ma se si cambia troppo arrivano le folle con i forconi (vedi D&D 4E). Idem con questa D&D 2024 - con queste aspettative impossibili - che va detto, la WotC stessa ha fomentato (deve essere retrocompatibile ma risolvere i problemi della 2014) non c'e' verso che ne venisse fuori un prodotto che contentasse tutti. Tuttavia, sono sorpreso dalla negativita' che vedo a volte.

Io personalmente non convidido questa avversione al nuovo o alla 2024 nello specifico. Ben vengano le revisioni. Al massimo non le adotto. Giusto per essere chiari al momento non ho intenzione di giocare alla 5e 2024, ne' e' probabile giochi almeno nell'immediato futuro... L'unico gioco di D&D che ho attualmente in corso e' della 2014 e non avrebbe senso cambiare a meta' campagna, e gli altri giochi che sto facendo non sono D&D (e al momento la 5e mi e' in generale venuta a noia). Tuttavia se un domani mi venisse in mente di rivisitare la 5e, non ho alcun astio nei confronti della revisione e probabilmente andro' con la 2024. Se poi mi piace bene, se non mi piace, amen, gioco con la 2014.

Modificato da greymatter

Il 28/12/2025 alle 17:07, Steven Art 74 ha scritto:

Perchè dovrei RICOMPRARMI DI NUOVO il Base, il DM Guide, il Monster Manual, i Manuali sui Forgotten, delle Avventure CHE GIA' HO e dei Sourcebooks che non servono al 100% dto che ci sono comunque delle Sotili Modifiche. . .

Ma infatti perchèdovresti ricomprarli? non farlo come io non ho ricomprato quelli della 3.5. Certo qua le differenze sono più marcate, ma non ti servono quindi perchè prendersela così? Io non li compro ma la 5.5 non è la 4.

22 ore fa, Steven Art 74 ha scritto:

@Zaorn

Ma se fai in fretta, il MEGLIO della Edizione 2014 tradotta in Italiano ancora si trova (so che ce ne erano parecchi ad avere fatto i "Strategic Bundles" di Players'Handbook, DM's Guid, Monster Manual 1, Tasha-Sourcebook e Xanathar-Sourcebook, ad un Prezzo MOLTO Ragionevole allo scorso Lucca Games 2025) ed è SICURAMENTE MEGLIO della Loro controparte 2024. . . . .!!!

Non sono convinto. La 5.5 è peggio della 5 in alcune cose e decisamente meglio in altre. Non trovo questo enorme slivellamento tra le due. Rimangono la stessa edizione. A un nuovo giocatore consiglierei di comprare la nuova non la vecchia perchè più supportata. A uno che ha la vecchia di continuare a giocarci tanto poco cambia. Sono edizioni facili con poche possibilità di variazione e approfondimenti.

13 ore fa, Lopolipo.96 ha scritto:

Con la faccia tosta di chiamarlo "nuovo manuale" e fartelo pagare 50 euro...

Per la 3.5 l'hanno fatto uguale e le modifiche erano meno. E come in quel caso, nessuno obbliga a comprare il nuovo manuale se hai il vecchio.

6 ore fa, MattoMatteo ha scritto:

durante i tre anni durante le quasi esistette (2000-2003), la 3 fece uscire pochissimi manuali (

Nulla di più falso mi spiace. erano una cinquantina

6 ore fa, greymatter ha scritto:

Direi che le differenze sono comparabili aquelle tra D&D 3.0 e 3.5.

No no molte di più. 3 e 3.5 erano quasi sovrapponibili mentre effettivamente qua cambiano le classi.

6 ore fa, greymatter ha scritto:

Sull'aspetto "woke"/"non woke", mi pare di essere l'unica persona sulla terra a cui non frega una mazza. Non mi fa ne' caldo ne' freddo.

Fosse quello il problema della 2024 farei na festa. come spesso accade su molte cose in cui la gente si focalizza sul woke (anelli del potere, foundation...)

Personalmente ho smesso di giocare a D&D, la 5e mi ha rotto, dopo anni di gioco è diventata banale ripetitiva e poco divertente oltre che sbilanciata (cosa che la 3 non ha mai fatto in quasi il doppio degli anni di gioco - compreso il passaggio a pathfinder che rimane tipo 3e) e non trovo la 5 e 2024 tale da farmi tornare a giocarci e tanto meno da comprare i manuali - sono riusciti a farmi non comprare anche i FR a quanto pare, che aspettavo da 10 anni - ma non vedo la situazione così distruttiva. La scelta della WOTC è errata nei confronti del gioco a cui non hanno saputo dare una direzione ne in un senso ne nell'altro scontentando molti se non tutti, ma non è il dramma o l'ingiustizia che leggo in alcuni commenti. Proprio non mi ci trovo. Semplicemente, come ho fatto per la 4e, passo oltre.

23 ore fa, DarthFeder ha scritto:

Ora forse è diventato più mainstream e c’è una concorrenza più agguerrita (più o meno riuscita), di conseguenza il “barbatrucco” è diventato ancora più palese ed internet fa da cassa di risonanza quando un tempo si era limitati a riviste (poche) e passaparola.

Comunque è abbastanza inevitabile che le cose vadano così: WotC è un’azienda, per vendere devono mettere sul mercato prodotti nuovi ogni tot tempo per restare sulla cresta dell’onda e sotto ai riflettori dei media. Puntano al profitto, come tutti… hanno solo un brand molto più forte da poter sfruttare per riempire le casse, quindi dove altri editori devono proporre giochi nuovi a loro basta una revisione del solito regolamento, con variazioni impattanti quel tanto che basta per tenere i nuovi supplementi “retrocompatibili ma non troppo” (così alla fine uno si stanca e cede all’acquisto del nuovo set base) ed un po’ di nuova fuffa a contorno.

Non urlerei troppo allo scandalo insomma, è quello che fanno tutte le aziende in qualsiasi settore… noi siamo clienti, mica ci fanno beneficienza.

Comunque ben venga la nuova SRD tradotta, di certo male non fa!

Forse mi hai frainteso. Lo capisco e non urlo allo scandalo. Va bene aggiornare il prodotto e cercare di fare cassa, se uno è intelligente/collezionista, interessato/disinteressato, ha possibilità/è alla canna del gas, si comprerà tutto/niente o solo quello che è di suo interesse. Il fatto è che da che ho memoria non ho mai visto così tanti manuali fuffa e vuoti uscire a raffica. Oppure riedizioni che non leccano nemmeno le scarpe ai manuali originali. Il tutto condito da una buona dose di politicamente corretto, levelliamo tutti i personaggi e via dicendo. Ecco questo mi crea un po' di astio. La quinta edizione era iniziata molto bene secondo me però è riuscita a peggiorare molto all'approssimarsi della 2024 e non, appunto, per il restyling e la riorganizzazione delle regole.

Il 28/12/2025 alle 13:07, greymatter ha scritto:

Mi capita di vedere ogni tanto questo astio per la 5e 2024, che pero' non riesco a capire. Io il manuale l'ho letto, mi pare che al 90% sia lo stesso gioco della 5e 2014. E' per il discorso del disastro della traduzione italiana?

Parto da questo post da cui è iniziato tutto il discorso, ma è solo lo spunto.

Io sono tra quelli che non comprerà l'edizione 2024. E non perché ho già i manuali 2014 e neppure perché ogni manuale base costa 50€ (costavano così anche le edizioni Asmodee e questi sono ben più grossi, senza contare l'inflazione), ma semplicemente perché la nuova edizione avrei voluto prendesse una certa direzione e invece ha preso esattamente quella opposta.
Dal mio punto di vista, ossia di giocatore di vecchia data che ha saltato piè pari terza (aborrita) e quarta (ignorata) edizione, l'edizione 2024 tende verso la terza edizione accentuando i difetti di quella che l'ha preceduta, insieme a scelte che ritengo sbagliate, come quelle "woke" (non perché tali ma perché secondo me certe scelte vanno fatte non per motivi astratti ma perché funzionali al gioco, insomma il gioco in se passa in secondo piano) e peggio ancora quelle basate sulla necessità di ottenere risultati meccanici senza badare alla plausibilità e al buon senso.

Quindi per me la politica WoTC, per quanto detestabile, c'entra ben poco. Non amo l'edizione 2024 per gusto personale e la ritengo peggiore della 2014 e quindi poco consigliabile.
Ed è un peccato, perché hanno fatto un bel lavoro sul manuale (ok, traduzione italiana esclusa, almeno per ora) per quanto riguarda l'organizzazione e la revisione. Paradossalmente, se fossero stati manuali che semplicemente riorganizzavano e ampliavano l'edizione 2014 razionalizzando il materiale finora uscito li avrei comprati, adottando la nuova edizione.

come ho già detto un pò ovunque ,

ai problemi USA si aggiungono quelli italici :

traduzioni mal fatte ,

poche uscite , e pure poco reperibili ,

pianificazione casuale ,

PR inesistente .

se non si danno una mossa ,

mi sà che D&D Italia chiude nel 2026 ,

a favore di editori di compatibili ,

che da un garage fanno meglio di quelli ufficiali .

Il 29/12/2025 alle 12:31, greymatter ha scritto:

E AD&D 2e che cos'era? Al 90% lo stesso regolamento di AD&D 1e, che pero' te lo hanno fatto pagare non una ma due volte! (perche' c'era la AD&D 2e e la AD&D 2e revised qualche anno dopo).

Premessa n°1 : per poter comprendere quanto segue è necessario porsi nelle condizioni dell'epoca in cui uscì il prodotto e relativa diffusione del gioco, non con la visione attuale e la diffusione che ha avuto l'hobby in questi 50 anni.

Premessa n° 2: il bello del gioco di ruolo è che NESSUNO ti obbliga a rincorrere le edizioni, ma puoi tranquillamente continuare a giocare con quello che hai se sei soddisfatto del risultato.

Questo esempio è completamente sbagliato. AD&D 1 edizione era una massa caotica di informazioni scritte in modo incomprensibile, senza nessuna coerenza interna e se dovevi cercare qualcosa nei manuali, facevi prima a fare il cammino di Compostela. AD&D 2E è stata una riorganizzazione completa dei contenuti (non priva comunque di difetti), un raggruppamento tematico coerente e soprattutto un testo comprensibile da chiunque, oltre ad introdurre/modificare/eliminare alcuni classi e sezione di regole (THAC0 e iniziativa giusto per citare le prime due che mi vengono in mente). La prima edizione, che comunque apprezzo a livello di intenti, è una specie di "codice per iniziati" che molto spesso, o meglio quasi sempre, necessita di spiegazioni. Erano dei manuali pensati esclusivamente per chi già conosceva il gioco, altrimenti, da solo, non avresti mai saputo come usare il materiale. L'unico aspetto positivo di quell'edizione erano le tabelle presenti sul manuale del DM. Il resto è tranquillamente cestinabile perché di difficilissima comprensione e utilità durante le sessione. Con buona pace di chi esalta Gygax e il suo modo di presentare le informazioni.

Discorso invece corretto riguardo la revisione di AD&D 2E (la versione con le copertine nere), che non aggiunge assolutamente nulla, non cambia l'organizzazione interna ma si limita a correggere errori, refusi e cambiamenti grafici (questi ultimi in peggio secondo me). La versione italiana è invece più apprezzabile in quanto corregge i moltissimi (purtroppo) errori presenti nella versione pubblicata dalla RIPA, rendendola meno "inutile" rispetto alla controparte anglofona.

Sul resto concordo, ad eccezione di Pathfinder, che diede uno scossone al mercato, sviluppando D&D 3.x e fornendo un'alternativa alla 4E che scontentò quasi tutta la base giocante dell'epoca.

Modificato da firwood

15 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Nulla di più falso mi spiace. erano una cinquantina

Assolutamente vero. La 3.0 ha rigenerato un mercato asfittico ed ha visto la pubblicazione di un numero mostruoso di supplementi ufficiali, oltre alla marea di uscite non ufficiali grazie all'OGL.

Aggiungerei un pensiero all'argomento: in passato non c'era internet, per cui un manuale "nuovo" che correggesse gli errori e integrasse le novità non ci stava male, anche a pochi anni dalla pubblicazione originale. Oggi la fruizione di un prodotto è immediata, e le novità possono essere reperite con un semplice click e integrate al volo nel manuale semplicemente stampandosi quello che interessa.

Come ho detto nell'altro post, la premessa è che nessuno è obbligato a rincorrere il mercato e comprare la novità.

Detto ciò, la WoTC è in costante declino dal punto di vista della qualità dei contenuti proposti, mentre è diventata iperaggressiva nel cercare di monetizzare con scelte commerciali e strategie più che discutibili.

  • Amministratore
Il 29/12/2025 alle 12:31, greymatter ha scritto:

E AD&D 2e che cos'era? Al 90% lo stesso regolamento di AD&D 1e, che pero' te lo hanno fatto pagare non una ma due volte! (perche' c'era la AD&D 2e e la AD&D 2e revised qualche anno dopo).

NO! Non era lo stesso regolamento. Classi completamente diverse, iniziativa diversa... Tutta l'organizzazione dei manuali non centrava nulla con la 1e.

La 2ª edizione esce nel 1989.

Se con “revised” ti riferisci ai manuali base con copertina nera del 1995 (sei anni dopo), quelli sono sostanzialmente identici ai precedenti, fatta eccezione per alcune correzioni già presenti nelle errata. Non si tratta quindi di una nuova edizione, ma di una ristampa rivista.

Se invece per “revised” intendi la linea Player’s Option (sempre 1995), va chiarito che si trattava di materiali opzionali, che non obbligava in alcun modo a riacquistare i manuali base né a modificare il sistema di gioco standard.

In ogni caso, è evidente che i GDR seguono una logica di pubblicazione ciclica: nuove edizioni, revisioni, rilanci editoriali sono la norma.

Il vero problema dell’edizione 2024, a mio avviso, è un altro: non soddisfa i nuovi giocatori e, allo stesso tempo, irrita quelli storici. È mancata una scelta di direzione chiara. Hanno cercato di tenere insieme tutto, finendo per non convincere nessuno.

2 ore fa, aza ha scritto:

Il vero problema dell’edizione 2024, a mio avviso, è un altro: non soddisfa i nuovi giocatori e, allo stesso tempo, irrita quelli storici. È mancata una scelta di direzione chiara. Hanno cercato di tenere insieme tutto, finendo per non convincere nessuno.

Penso che il problema sia questo. Che si ricollega anche al dicorso woke/non woke.

La WotC non ha alternative a fare come sta facendo visto il prodotto.

Il discorso è questo… se sei una piccola casa editrice o perfino un autore singolo, allora puoi fare quello che vuoi e nessuno ti verrà a dire nulla. Vuoi fare il gioco con regole radicali e innovative? Vai, tanto il prodotto e' di nicchia, alla fine non importa nulla a nessuno. Vuoi farti il gioco di ruolo con gli orchi che sono bruti malvagi con i capelli rasta e la pelle nera? Fai pure, difficilmente avrai problemi e anche se li avrai chissene.

Ma quando sei una corporation multinazionale in possesso di un brand come quello di D&D, il cui valore è probabilmente nell’ordine delle centinaia di milioni di dollari (se non nell’ordine di 1-2 miliardi), prenderti dei rischi non ti conviene, e ti conviene essere risk averse. Specialmente se come brand D&D (specie negli ultimi anni) vuole proporsi come un brand safe, quasi per famiglie, con linee di prodotti pensati per bambini e altri pensati per adulti. Ogni singola uscita di D&D è esaminata al microscopio da milioni di persone attorno al mondo, ogni frase soppesata e criticata, ogni illustrazione analizzata nei dettagli.  A quanto mi risulta il team che si occupa strettamente di D&D non e' molto grande, ma immagino che si debbano coordinare con il resto del pachiderma corporate che e' la WotC, per cui ogni singola decisione che viene presa sul brand di D&D sara' il risultato di un processo probabilmente molto lungo e macchinoso in cui la decisione viene presa in modo collegiale e viene passata attraverso vari livelli gerarchici, team disparati, professionisti vari dal sensitivity consultant al dipartmento PR etc etc. E mi immagino che quando uno lavora a progetti cosi complessi, piú aumentano le persone coinvolte e piú il risultato finale tende a essere una cosa di compromesso e “neutra”. L’intera 5E è un’edizione cerchiobottista e di compromesso, fatta per accontentare in qualche misura un po' tutti senza disgustare troppo nessuno. E non si puo' dire che non ci siano riusciti con la 2014, che alla fine il suo scopo l'ha centrato. Pero' con questo approccio prima o poi rischi di creare qualcosa che e' talmente safe e neutro da risultare blando - un prodotto che vuole essere per tutti e finisce per non essere per nessuno. E ovviamente andrai a evitare qualunque argomento che possa essere anche solo vagamente controverso, perché fai prima a togliere certi elementi piuttosto che cercare di inserirli e rischiare la controversia (perché non troverai la versione che metta d’accordo tutti). Ed ecco che nascono i manuali di ambientazione che sono vaghi e privi di dettagli.

Per come la vedo io il problema è la logica corporate da multinazionale. Negli ultimi 10 anni D&D è diventato un brand parte della cultura popolare generalista - come la Coca Cola o la Nutella. E come appassionati, o uno ridimensiona le proprie aspettative, o altrimenti rischia di rimanere delusi.

La WotC di oggi non e' piu' la WotC del 2002 che pubblicava il Book of Vile Darkness con l'adesivo "explicit content" sulla copertina, e non e' piu' la TSR degli anni '80.

Se volete evitare questo tipo di logiche, o si rimane con le vecchie edizioni (come mi pare suggeriscano alcuni) oppure a un certo punto si guarda ad altro. Ci sono tanti giochi di ruolo oggi come oggi che hanno un production value molto alto e non sono legate a brand come quello di D&D.

Non voglio dare un tono "oddio signora mia, che tempi, D&D e' finito" - D&D continuera' ad esistere, continuera' probabilmente ad essere il gdr piu' giocato del mondo, se ne continuera' a parlare, e continuera' a produrre roba che verra' acquistata da molti e avra' successo. Pero' e' un prodotto di massa ora. Se non va bene, bisognera' guardare ad altro.

Scusatemi, ma batto un passo diverso dal resto del plotone.

A me sembra un'ottima notizia e una cosa per cui noi giocatori dovremmo lodare la wotc.

Continuano il loro impegno a rilasciare con licenza CC-BY tutte le regole di D&D; tralatro spiegate molto bene, come indica il primo paragrafo, in cui, senza perdersi in inutili giri di parole, ti spiegano subito in tre punti quale è il flusso di gioco di D&D.

Quindi, un manuale ben spiegato con il quali giochi gratis quanto vuoi.

E, se hai voglia di creare regole della casa, non solo lo puoi fare (come è ovvio), ma le puoi condividere con chiunque, sia come hobbista che come professionista, solamente citando la fonte; senza paura di nulla e senza alcuna licenza a pagamento. La wotc non potrà tornare indietro. Meglio di così.

A me sembra ci sia di che festeggiare, indipendentemente dai motivi che animano la wotc.

Buon gioco!

-toni

1 ora fa, greymatter ha scritto:

La WotC non ha alternative a fare come sta facendo visto il prodotto

Le ha, eccome se le ha.

Parlo da un punto di vista prettamente economico, quindi senza entrare nel dettaglio dell'aspetto sociale della questione.

Se voglio fare soldi, devo puntare alla massa, non alla minoranza. Se le modifiche introdotte accontentano 2 persone su 100 e ne irritano 50 su 100, il gioco non vale la candela. Dal covid in poi, questo fenomeno ha divorato miliardi di dollari, distrutto marchi osannati dal pubblico e disperso le comunità di appassionati, accendendo feroci dibattiti.

Inoltre, in WoTC hanno deciso che D&D dev'essere il contenitore omnicomprensivo dei marchi posseduti per monetizzare di più, quindi ecco l'introduzione dei setting di Magic come ambientazioni ufficiali, cosa cui non frega nulla almeno all'80% degli utenti, "DLC" digitali di prodotti cartacei di qualità bassa (ad essere generosi), licenze ritirate e poi rimesse, poi modificate, modifiche al regolamento che nessuno ha chiesto con elementi cambiati di cui non si sentiva la necessità di modifiche... Cose queste ultime dettate dalla volontà di rendere il regolamento una specie di sistema "plug & play" per un utilizzo mediante piattaforme digitali (sto preparando un articolo dove illustro la trasformazione di D&D ed il passaggio dal ruolo centrale del giocatore rispetto al personaggio e di come quest'ultimo invece adesso sia il cuore del sistema, relegando il giocatore alla mera lettura della scheda per ogni singola situazione di gioco). Piattaforme digitali dove hanno investito 200 milioni di dollari, 5 anni di sviluppo per poi cestinare il tutto il giorno dopo la presentazione del VTT proprietario.

Per cui, potevano SICURAMENTE fare le cose in modo diverso, a partire dall'assumere persone competenti nel ramo rpg (e non Crpg, giochi da tavolo, di carte o simili), manager competenti nel far cresce il core business di D&D senza snaturarlo, assumere designer che sappiano creare e sviluppare un gdr. Invece hanno perso/licenziato tutti i designer che hanno portato al successo della 5E (nota, a me non piace e non ci gioco, ma il successo planetario che ha avuto è sotto gli occhi di tutti), hanno licenziato i PR che avevano rimesso in rotta la barca dopo lo scandalo dell'ogl, hanno chiuso lo studio di sviluppo del vtt, hanno assunto dirigenti provenienti dal mondo dei videogiochi specializzati in monetizzazione con games as a service o microtransazioni. E vogliamo aggiungere il marchio dato in licenza per l'uso con slot machines, merchandising di dubbio gusto, e via dicendo. Funziona? A giudicare dai rendiconti finanziari pare di no. Senza il paracadute fornito da Baldur's Gate 3, la chiusura dell'esercizio per il marchio D&D si prospetta nella migliore delle ipotesi in lieve perdita. Ma quei geniacci dei dirigenti WoTC troveranno sicuramente il modo di far quadrare i conti, sputtanando ancor di più quello che è D&D: il gioco di ruolo da tavolo.

1 ora fa, d20.club ha scritto:

Continuano il loro impegno a rilasciare con licenza CC-BY tutte le regole di D&D;

Impegno???? Se fosse per loro avrebbero ritirato tutte le licenze e avrebbero fatto pagare royalties faraoniche anche per prodotti pubblicati precedentemente al ritiro dell'OGL. Sono stati COSTRETTI a rivedere questa parte del loro fallimentare "piano strategico di crescita economica".

La WoTC non ti regala nulla, e non c'è niente per cui ringraziare questo gruppo di avidi signori (avrei voluto dire bastardi ma sarebbe suonato troppo cattivo 😁)

Anche secondo me dire che non potevano fare diversamente non è corretto.

Le strade che potevano prendere erano innumerevoli, e inizialmente (con le UA pre 5.2024) avevano scelto una strada differente. Il Warlock con caratteristica principale differente a seconda del patto era un esempio chiaro ma hanno poi deciso di buttare a mare ogni idea nuova (e badate non dico che sarebbero state meglio o ci sarebbero piaciute, ma che avrebbero avuto una linea più chiara) e fare questo tentativo di accontentare tutti scontentando chiunque.

Sulla pubblicazione in cc direi che ormai sono obbligati dopo il casino OGL. Non c’é molto da ringraziare.

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