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Mondo Oscuro

Mondo Oscuro - La Resistenza


simo.bob

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Il capitano solleva un sopracciglio, sorpreso da questa richiesta.

"Un committente? Spero sia qualche mercante o qualche gilda. E visti i risvolti dell'indagine capisco perché non abbiano voluto affidarsi alla Guardia. È gente come quel maledetto tenente che distrugge la nostra reputazione."

Il capitano ci pensa su. Guarda i documenti, legge a denti stretti, mentre la rabbia aumenta in lui scoprendo i dettagli di quel patto infame tra quei personaggi di dubbio valore. 

"Mi state chiedendo qualcosa di davvero pericoloso. Se questi documenti andassero persi sarei in guai seri. Se il vostro committente decidesse di usarli a suo vantaggio in maniera poco legale non ne sarei affatto contento. In ogni caso rischio grosso."

Riflette ancora un attimo e propone un accomodamento. "Facciamo così, terrò non morti e accuse in silenzio fino a domani. Vi lascerò uno dei documenti, abbastanza da mettere in chiaro le cose, così voi possiate usarlo come prova. Quindi andrò diretto da chi di dovere e arresterò di persona quel maledetto di Morval. Di più non credo di poterlo fare. L'onore della Guardia è in gioco. Dovremo essere noi stessi ad estirpare le mele marce." 

Guarda Jebbeddo con occhi sinceri, fieri e pieni di gratitudine, ma lo gnomo capisce che il Capitano più di così non è disposto a fare. 

"Cosa dite? Si può fare?"

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Jebeddo capisce che l'uomo che ha davanti è veramente affidabile, e che potrebbe essere un ottimo alleato in mezzo ad un posto dove finirà si sono solo sentiti sballottati e manovrati. Decide che può sbottonarsi "Si chiama Edwin, ci ha ingaggiati per indagare su Thogloron per conto della gilda, andremo in missione con lui fuori città e ci ha incaricato di indagare sui sabotaggi ai mercanti..questa città è un covo di intrighi e già Wanderi non ci vede di buon occhio..noi cerchiamo di fare una cosa giusta, ma non possiamo inimicarci tutti ogni passo che facciamo..sono d'accordo con lei, signor capitano, ma ci dia solo il tempo di parlare con lui.. affronterò la questione, e cercherò di fargli capire che un'unità di intenti per il bene della città è la cosa migliore. Siamo d'accordo, se i miei compagni sono d'accordo "

Keidros grugnisce ma approva, tanto non sopporta né il mago né le guardie.

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Eldon anche é d'accordo e sembra soddisfatto delle parole del capitano. 

Questo di rimando prosegue:" E allora è deciso. Prendete questa lettera, ci sono ben descritte le relazioni losche tra quel mercante e Morval. Dovrebbe bastare a Edwin. Quel giovane apprendista è ambizioso, ma credo possiate stare tranquilli: lui vuole sempre stare dalla parte dei vincitori, quindi ha bisogno di queste informazioni per sostenere le persone giuste. Vedrete che gli basteranno. Comunque state certi che vi volterà le spalle non appena ne avrà convenienza. 

Ebbene abbiamo un accordo. Domani per pranzo andrò a consegnare le prove. Vi aspetto alla prigione, voglio veniate con me e che riceviate il giusto encomio, dopotutto avete agito per la Guardia e per la città. Cosa ne dite? Magari anche quello scorbutico di Wanderi cambierà idea sul vostro conto."

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"Siamo ben consci di essere sue pedine, da quando ci ha ingaggiato con la minaccia che in caso di rifiuto saremmo finiti a guardia di un cerchio. Ma noi rispetteremo il patto, sperando che lo onori anche lui. Di sicuro saremo presenti, ne guadagneremo in reputazione e forse ci servirà ad avere le spalle coperte e nuovi 'alleati ' "

"E magari un po' di riconoscenza in monete!" Esclama Keidros.

Jebeddo non è così veniale, ma neanche troppo discorde, ma non lo da di certo a vedere. "Le lasciamo il campo, e che finalmente torni la prosperità in città."

Il gruppo esce dallo stabile e si avvia a dormire. Affrontare Edwin domani sarà un'impresa carica di interrogativi

Modificato da simo.bob
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Il capitano saluta e ringrazia ancora il gruppo, chiede gli venga restituito il medaglione e inizia subito a dare ordini alla truppa. Quattro uomini resteranno di guardia mentre lui tornerà in caserma. 

I tre tornano in locanda e vanno a riposarsi. Prima si salutarsi, Eldon ristora I suoi amici curando loro tutte le ferite. 

La notte passa tranquilla e il giorno dopo i tre si ritrovano nella sala comune. Chiedendo all'oste, sempre informato, sanno che Edwin è attualmente presso gli uffici del Tarch e che volendo può mandare un suo garzone a chiamarlo se vogliono incontrarlo in locanda. Altrimenti sanno che andando dal negozio dell'Illithid troveranno il modo di contattarlo. 

 

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Jebeddo preferisce optare per l'Occhio , l'illithid avrà modo di consegnare un messaggio completo, così anche se non riusciranno a vedere di persona Edwin prima di pranzo il mago sarà informato di tutti i fatti ed eviterà lo spiacevole effetto sorpresa di venire a conoscenza degli sviluppi da vie traverse.

Il gruppo si muove di buon mattino e si reca alla bottega.

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Le cose vanno come Jebbeddo aveva calcolato. L'Illithid può recapitare il messaggio ad Edwin ed è felice abbiate già delle nuove sulla questione. La sua voce risuona nelle loro teste:

"A quando pare il mago ha agito bene arruolandovi per questi compiti. State rendendo un grande favore a molti. Ma altri saranno vostri nemici. Vi consiglio di prendere queste, potrebbero servire."

E mentre attende che gli dettiate il messaggio vi consegna tre pozioni che, vi spiega mentalmente, vi faranno alterare il vostro aspetto per qualche tempo nel caso aveste bisogno di nascondervi o passare inosservati. 

Spoiler

vi regala tre pozioni di alterare sè stessi

 

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Dopo aver ringraziato per l'inaspettato e utile dono Jebeddo comunica il messaggio da inviare

"Dietro ai sabotaggi ai mercanti c'è la mano del Giovane, in combutta col tenente Morval. Abbiamo un documento che lo prova, oltre alla confessione di Berke (l'autore dei sabotaggi). Purtroppo abbiamo dovuto venire a patti col capitano Rigunth della guardia, ma fino all'ora di pranzo le resta il vantaggio temporale di organizzarsi come meglio crede."

Detto ciò si rivolge ancora all'illithid. "Liete di essere stati d'aiuto. Anche se non è la nostra nazione natale sarebbe stato tragico continuare questi boicottaggi.. già gli ultimi anni sono stati difficili, negare la prosperità alla gente sarebbe stata solo una pessima aggravante"

 

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La creatura recapita il messaggio in qualche modo misterioso, quindi fa cenno di accomodarsi ai tre. Scompare per qualche minuto nel retro del negozio, lascia il gruppo in attesa e poi la sua voce torna a risuonare nelle loro teste.

"Edwin è soddisfatto. Chiede che il documento venga serbato con cura e vi da appuntamento a due giorni dopo oggi, di prima mattina, alle porte della città, pronti per il viaggio di cui avete parlato." 

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"Sarà fatto, ci faremo trovare pronti. Grazie della disponibilità e del suo aiuto, se pensa che sia più sicuro possiamo lasciarle il documento in custodia." Risponde Jebeddo, non nascondendo un certo sollievo.

Con l'umore di gran lunga migliorato gli è venuto anche appetito, e uscendo dalla bottega propone ai suoi di andare a ristorarsi con una pagnotta farcita e una buona spremuta, per poi andare alla prigione.

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Il mercante rifiuta la pergamena, preferisce non immischiarsi direttamente nella questione. Il gruppo quindi esce in direzione del mercato degli ambulanti dove sicuramente troveranno ristoro. 

Trovano un piccolo chiosco che vende pagnottelle alle mele. Eldon è sicuramente felice e inizia a mangiare, raccontando una delle sue storie al limite del senso logico. Quindi, quando è ora, si avviano verso la prigione, dove trovano ad aspettarli il Capitano. 

"I documenti sono in già in buone mani, andiamo agli uffici del Tarch e chiudiamo la faccenda. Non vedo l'ora di sbattere in cella quell'idiota di Morval."

Il palazzo è sorvegliato da uomini della Guardia. Non appena il gruppo entra dal grande portone in legno e metallo, una voce li saluta.

"E così vi dobbiamo nuovamente essere debitori. Avete reso un ottimo servizio anche questa volta. 

Buongiorno Capitano Rigunth, vedo che conosce già i miei amici"

E' Edwin a parlare che, per qualche motivo, è già li ad aspettare il gruppo. Il capitano lo saluta brevemente quindi si dirige a passo sicuro verso un ufficio in particolare. Ufficiali e servi di palazzo lo guardano con curiosità, chiedendosi perchè sia accompagnato da quello strano gruppo. Lui continua deciso in direzione di uno specifico ufficio. 

Salgono al primo piano e arrivano davanti a un elegante portale decorato. Due della Guardia sono di picchetto in divisa da cerimonia. 

"Sono il Capitano Rigunth della Guardia. Devo parlare con il generale Bisrat urgentemente, è una questione di sicurezza per la città e tutto il tarch di Laprendar"

I militari accennano un saluto e lasciano il passo, aprendo la porta e rivelando una grande stanza ricca di quadri e arazzi, armi e armature lucide, decorazioni militari e bandiere, con al centro un grande tavolo quadrato cesellato a mappa del Thai e dei paesi limitrofi, una vera e propria miniatura completa di rilievi, fiumi, città, villaggi e strade.

Il Capitano scatta sull'attenti salutando il generale, un uomo magro e austero, con folti baffi bianchi, in divisa ufficiale stracarica di decorazioni. Gli manca il braccio sinistro, forse cicatrice di una antica battaglia, e i suoi vestiti sono cuciti appositamente senza le maniche da quel lato. 

Il generale saluta brevemente il capitano e osserva incuriosito il gruppo. Sembra infastidito dall'interruzione ma è sicuramente ansioso di sapere il perchè di quella visita.

"Spero sia una questione importante, Capitano. E spero non stiate saltando la linea di comando. Il tenente colonnello Morval Arcas è a conoscenza di questa visita?"

Felice che venga nominato, Rigunth inizia a raccontare tutta la storia, a partire dagli accordi con il Giovane fino all'intervento al covo di Berke. Il generale ascolta, il volto serio, la mano stretta a pugno. Non fa neppure un cenno se non alla fine del racconto del capitano. Quindi prende i documenti, legge le missive, riflette.

"Ottimo lavoro. Guardie" 

Il generale richiama i due di picchetto nella stanza. 

"Siate testimoni." Si allontana, prende qualcosa da un cassetto e torna di fronte al gruppo. Strappa le decorazioni del Capitano e ne applica di nuove. "Tenente Colonnello Rigunth Airtop, il Tarch è vostro debitore, avete reso un grande servizio alla nostra città. E voi siate grati di aver incontrato il suo cammino. Tenente, li ricompensi adeguatamente." 

Quindi si volta, sempre serio in volto e, tornando a fare quello che ha interrotto al loro ingresso, liquida il gruppo. "E ora andate ad arrestare Morval e quel mercante. Che i suoi beni vengano distribuiti tra gli altri mercanti danneggiati."

Fuori dal palazzo Rigunth ringrazia e promette di non dimenticarsi del gruppo, li saluta e va ad adempiere ai compiti appena richiesti dal generale. Edwin soddisfatto di aver partecipato alla questa celebrazione che sicuramente gli garantirà buona fama si allontana, ricordandovi il vostro appuntamento.  

 

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Una volta rimasti da soli il gruppo decide sul da farsi.. Keidros vorrebbe andare ad assistere agli arresti, nella speranza di vedere qualche situazione tragicomica o qualche rissa.. ma alla fine prevale la linea di Jebeddo, che preferisce rientrare nella taverna. Occorre fare il punto della situazione su cosa comprare ancora per il viaggio..e forse finché c'è questa situazione di tumulto sarebbe meglio non farsi vedere troppo in giro.

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La serata in taverna scorre tranquilla, fin quando qualcuno porta la notizia dell'arresto di Morval e del Giovane. Tutti iniziano a fantasticare sugli eventi, a parlare di traffici illegali, colpo di stato, congiura... Solo il gruppo sa la verità, anche se forse qualcuno nel marasma di speculazioni indovina senza saperlo. 

La mattina arriva senza altri colpi di scena, trovando i tre riposati e pronti. 

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Dopo essersi rifocillati con la colazione Jebeddo propone al gruppo di fare un giro e se pensano sia una cosa sensata affittare un mulo e un carretto per il viaggio..chiede anche ad Eldon cosa si è procurato per il viaggio.. Keidros e Jebeddo hanno entrambi 10 razioni.

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Eldon prende lo zaino e inizia a tirare fuori cose di ogni genere:

"Allora sicuramente materiale per fare qualche torcia, due boccette di liquido infiammabile... ah una pergamena di folata di vento che sotto terra può venire bene. Una pala e un piccone. Candele, dovessimo fermarci a riposare... e spago. Lo zio Scigri non sapete quante volte lo ripetesse: nelle caverne portatevi il filo. Non so a cosa può servire, ma l'ho preso. Ah, un antidoti, razioni per quattro giorni, chiodi... Direi che c'è tutto. Serve altro?"

Spoiler

2x fuoco dell'alchimista

Chiedendo un po' in giro trovano un mulo con bisacce a una decina di monete d'oro, un prezzo di favore vista la loro fama che in città inizia ad aumentare. La storia dei falsi incidenti sta infatti rotolando di bocca in bocca. 

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Soddisfatti degli acquisti fatti da Eldon e dall' acquisto del mulo i tre optano per passare la giornata in locanda, è il posto migliore per farsi trovare se dovessero essere cercati, e garantisce una certa tutela contro i malintenzionati, visto che comunque qualche nemico se lo sono già fatti.

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Eldon chiacchera con parecchia gente e il morale è alto: il fatto che non era Beshaba a influenzare il commercio ma era tutta colpa di un complotto ha riportato un po' di speranza in città. 

A metà pomeriggio arriva però una notizia preoccupante: nella notte c'è stata una pesante sortita di mostri dal Cerchio di Vuoto in Eltabbar. La Resistenza ne ha assorbito l'impatto, ma c'è stato uno sfondamento in un punto a causa di un Malleus e parecchi mostri si sono dispersi nei territori circostanti. I tre scoprono che si iniziano a categorizzare le creature che escono dai Cerchi di Vuoto, malgrado le loro svariate forme. Un Malleus è una creatura potente, a guida di grandi orde di mostri minori, solitamente con grandi poteri psichici. 

La giornata e la notte passano tranquillamente nella locanda, più gremita e rumorosa del solito. 

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Approfittando del momento di scalpore creato dalla novità dei mostri dispersi nei dintorni Jebeddo chiede informazioni al taverniere a riguardo del territorio tra Eltabbar e Nethentir e sulla distanza tra la città e le montagne dorate, in vista della partenza dell'indomani, abbastanza certo che lui ne sia al corrente..per togliersi ogni dubbio se sia il caso di prendere più cibo o comprare altri muli per essere più veloci nello spostamento.

Keidros è ovviamente molto interessato alla questione delle creature uscite dal sottosuolo e chiede un po' in giro la loro descrizione, soprattutto di questi Malleus, anche se è ben conscio che gli avventori in taverna saranno male informati quanto lui su queste novità.

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Il taverniere è ben contento di raccontare quanto sa dei dintorni della sua città. In passato è stato un piccolo mercante di prodotti alimentari che viaggiava parecchio in quelle zone. 

Spiega come Le Montagne dell'Alba siano un luogo interessante e pericoloso, pieno di valli nascoste e grotte inesplorate, dove mostri e banditi spesso trovano rifugio. Il viaggio potrebbe essere complesso per via dello stato di abbandono progressivo delle strade che, dall'apertura dei Cerchi, sta peggiorando di anno in anno, ma sicuramente lungo la via ci sono molti punti di sosta dove i viaggiatori si proteggono l'un l'altro la notte. Circa 400 miglia separano la città dalle Montagne, viaggiando leggeri se ne percorrono circa 50 al giorno, a cavallo forse il doppio se non ci sono sorprese lungo la via. 

Keidros chiede invece in giro informazioni sulle creature. Tutti concordano che le loro forme sono molteplici, da umanoidi mostruosi a creature orrende, da volatili tentacolati ad animali demoniaci. Certo è che nessuna di queste era mai stata vista prima dei Cerchi.

I Malleus sono una categoria di creature. Escono come le altre creature solo di notte e vengono danneggiati dalla luce del sole, ma sono rari fortunatamente. Hanno diversi poteri, quasi sempre psichici. Infondono nelle truppe un terrore ancestrale che le porta ad andare in rotta e possono uccidere da molto distante con attacchi mentali. Solitamente solo potenti maghi riescono a tenere loro testa. L'ultimo uscito era, si dice, un umanoide alto 4 metri con zampe da capra, dieci braccia irte di ventose, una testa mostruosa con una becco affilato e quattro paia di occhi neri. È stato sconfitto da un grande contingente di maghi rossi ma, se non fosse stato per l'alba, avrebbe potuto avere la meglio. 

I mostri fuggiti sono più piccoli e di varia natura, ma nessuno sa dove possano essersi nascosti. 

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Appena si riuniscono al tavolo Keidros racconta, molto preoccupato, di ciò che ha sentito sui Malleus, e in tono più sereno informa che ci sono mostri fuggiti, ma più piccoli..a sentirlo parlare quasi è come che speri di incontrarli per sbarazzarsene e fare contento Hatreyus.

Jebeddo è abituato alla spacconeria del compagno, e non dà molto peso alle informazioni sul Malleus (di solito si queste cose si tende sempre ad esagerare) sebbene sia sicuro che sarebbe un nemico formidabile e aldilà del loro potere .

Racconta le informazioni avute dall'oste, e convince i compagni che sia meglio che ognuno abbia la sua cavalcatura.. è una spesa di cui potranno rientrare..vorrebbe anche procurarsi più razioni, ma Keidros (dandogli scherzosamente della pignasecca, termine arcaico che ha imparato dalla nonna) gli ricorda che ci saranno dei punti di ristoro o caravanserragli sulla via, e che ogni tanto mangiare qualcosa di diverso dalle gallette rinsecchite fa bene alla salute e allo spirito.

"Eldon, se non sbaglio anche dalle tue parti si usano termini interessanti come 'pignasecca'..??"

chiede il tiefling al suo amico halfling, mentre i tre escono a completare gli acquisti..nei loro intenti ci sarà una serata tranquilla in taverna e una sveglia molto mattiniera.

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