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Mondo Oscuro

Mondo Oscuro - La Resistenza


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Edwin guida quindi il gruppo per l'ultimo tratto. Presto il gruppo attraversa le rovine di un campo di estrazione, con le baracche per i lavoratori, le stazioni di carico, forse una mensa. Qui la montagna ha pesantemente subito l'attacco dell'uomo che ne ha modificato l'aspetto lasciando cicatrici inguaribili. 

Edwin prosegue sicuro oltre l'insediamento abbandonato e prende uno scabro sentiero. Un'ora dopo, in un raro momento di euforia, esclama "Eccola, la testa di cane!" 

Effettivamente poco più in alto le rocce assumono una forma che le fa davvero assomigliare alla testa di un cane, o forse di un lupo, con la bocca spalancata in un muto latrato. Edwin conduce oltre alla roccia il gruppo, trovando sulla loro strada una grande apertura sul fianco della montagna.

"Finalmente l'ho trovata. Cosa facciamo? Ci accampiamo o ci inoltriamo subito?" Chiede Edwin al gruppo. La marcia è durata fino al primo pomeriggio, mancano ancora diverse ore al tramonto, ma comunque il percorso è stato difficile e faticoso. La decisione però resta agli avventurieri. 

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Jebeddo sente già il fremito dell'esplorazione durante la mattinata, e neanche la desolazione degli impianti abbandonati lo distoglie dal cercare la grotta per l'accesso.. entusiasta, scende da cavallo già con l'idea di avviarsi..ma la domanda di Edwin lo fa tentennare un minimo.

Come al solito in queste occasioni è Keidros che , sebbene non brillante come l'amico ha una certa lungimiranza, prende in mano le redini della situazione:"signore, io propongo di prenderci del tempo prima di iniziare ad esplorare. A qualunque ora andremmo sotto tanto troveremo buio. E dovremmo pensare ad un buon punto dove lasciare i cavalli, visto che saranno incustoditi per un po', non vorrei dover scappare di qui e non trovarli più, mangiati o rubati o chissà cosa. Siamo arrivati, le grotte non scappano, e abbiamo bisogno di fare un accampamento; io lo so, lei lo sa, Eldon suppongo approvi e perfino quella testa matta dello gnomo lo farebbe se non avesse sempre questa curiosità addosso"

Jebeddo lo guarda qualche secondo, mentre si intuisce che sta scalpitando. Ma come le parole dell'amico si fanno strada china il capo annuendo "Credo forse che tu abbia ragione..."

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Eldon concorda con la decisione di accamparsi, nascondere i cavalli e riposare prima di andare sotto terra. Edwin vorrebbe lanciarsi subito in esplorazione poiché non vede l'ora di tornare alle sue comodità in città, ma accetta la decisione degli altri.

Esplorando nei dintorni, trovano alcuni punti interessanti:

- un altro accesso a una grotta molto piccola, il cui fondo è così vicino all'entrata che lo si può vedere con la sola luce del sole.

- un basso casolare utilizzato forse come ricovero per i lavoratori prima o dopo il turno in miniera.

- le rovine di alcune costruzioni in legno, di natura sicuramente successiva alla chiusura della miniera, ma senza particolari che possano spiegarne le origini. 

Cercando qua e là Eldon inciampa quasi su una lancia quasi nascosta dai brughi. Controllando meglio, trova parti di uno scheletro di qualcuno, probabilmente una guardia. Nei pochi averi rimasti recupera alcune gemme giallo scuro chiuse in una scatoletta di metallo. 

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Jebeddo e Keidros concordano che il posto migliore dove piazzare i cavalli sia la grotta adiacente all'ingresso (dopo aver controllato l'assenza di passaggi segreti o altri accessi alla stessa). È improbabile che qualcuno si avventuri fino a quelle montagne dall'esterno, ma sempre meglio tenersi coperti. Inoltre in caso di fuga precipitosa avrebbero le cavalcature a portata di mano, e in un posto abbastanza illuminato (Jebeddo è convinto che i Sepolti hanno sicuramente problemi con la luce solare).

Finito il giro di esplorazione e con un Keidros molto soddisfatto delle gemme rinvenute da Eldon il gruppo si prende il tempo necessario per allestire il campo, posizionare i cavalli , mangiare e riposare. E poi via, all'interno della montagna.

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Il riposo è ristoratore e permette al gruppo di partire per l'esplorazione più tranquilli avendo anche familiarizzato con l'ingresso della grotta. E' un'ampia apertura nella montagna dove la vegetazione tenta di entrare timidamente anche se presto viene fermata dalle tenebre. I resti delle attività minerarie sono ben visibili ma ormai quasi completamente distrutti: vagoncini di metallo per l'estrazione della pietra corrosi dal tempo, qualche resto di attrezzo non ben identificato, i segni della lavorazione della pietra per rendere più agevole l'accesso alle grotte. Sicuramente l'attesa li ha resi sicuri del fatto che non ci sono tracce recenti in entrata o uscita dalla grotta.

"E' ora, andiamo." dice Edwin serio e teso. Il gruppo si inoltra, seguendo quello che c'è scritto nella mappa, mentre Edwin con un incantesimo rende luminoso il suo bastone. Poco dopo l'ingresso una curva preclude la vista dell'uscita. 
Poco dopo incontrano la Conca, una grande depressione nel terreno dove sicuramente c'è stata attività mineraria. "La mappa dice trabocchetto poco oltre, state attenti." Ed effettivamente superata la conca i quattro si trovano davanti ad un improvvisa voragine che risulta nascosta fino un passo prima. I minatori avevano scavato un percorso nella roccia per aggirare questo baratro ma il tempo e qualche movimento delle rocce lo hanno fatto crollare in parte e risulta ora molto pericoloso passare. Sicuramente una fuga a rotta di collo, in queste condizioni, non è possibile. Ad ogni modo con calma e attenzione si riesce a raggiungere l'altra sponda.

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La presenza del baratro preoccupa Jebeddo, è effettivamente un grande impedimento per il ritorno sulla superficie,soprattutto in casi di emergenza. Inizia a guardarsi intorno per cercare il passaggio più solido e sicuro..studia la larghezza della voragine e l'effettiva ampiezza.

Keidros in uno slancio di ottimismo chiede se si possono recuperare delle tavole di legno per creare una specie di passerella. Jebeddo scuote la testa, ma comunque è innegabile che ci stia pensando pure lui

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I quattro studiano la situazione e arrivano alla stessa conclusione: rimettere in sicurezza il passaggio farebbe perdere loro un paio di ore. Più indietro di potrebbero recuperare attrezzi di fortuna e qualche tavola per ricreare qualche gradino nella roccia e rendere più sicuro il passaggio, ma è sicuramente un lavoro complicato e con una certa dose di rischio. 

Edwin è per proseguire senza indugio, mentre Eldon vorrebbe avere una via di fuga più sicura. 

 

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Jebeddo cerca (ovviamente senza successo) di dissimulare la sua voglia di proseguire mentre pronuncia quella che per lui (e magari per chi non conosce) sembra la più Salomonica delle decisioni:"signori miei, io credo che potremmo proseguire avanti, e valutare la zona segnata nella mappa con la parola 'scavi'. I resoconti parlano di scontri nelle zone del lago blu e 'sepolture' quindi fino agli scavi dovremmo arrivarci tranquillamente. Lì valuteremo in base a tracce del nemico e segni di insediamenti se prendere materiali per rimettere in sesto questo passaggio. In ogni caso sarà meglio controllare per terra se troviamo orme o segni di passaggio."

Keidros replica con un ghigno :"La vostra curiosità ci procurerà più problemi di quanto ti creda amico mio. Ma tutto sommato mi sembra accettabile..voi avrete la vostra esplorazione e noi eventualmente materiale per salvarci la vita, quando saremo inseguiti da una tribù urlante. Cosa dici Eldon,la facciamo sta concessioni ai due 'tuttosapienti'?"

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Eldon accetta suo malgrado. Di animo meditabondo e cauto avrebbe preferito impiegare qualche ora nel rendere sicuro il passaggio, ma capisce anche l'urgenza della situazione descritta dai colleghi. 

"Allora proseguiamo" dice Edwin, felice per la decisione presa. Superato il trabocchetto il gruppo prosegue per un largo e dritto corridoio alto poco più di un metro e mezzo, dove Edwin e Keidros devono proseguire a testa china. I lati del condotto sono picchettati e scavati per tutta la lunghezza, segno che qui si trovò una ricca vena da cui estrarre. Ad un certo punto la pietra torna ad essere naturale e non più lavorata e il gruppo si ritrova in un cunicolo scavato dall'acqua millenni prima. Dopo poco arrivano in quello che nella mappa è segnato come la cripta: qui nicchie sui lati della grotta, a diverse altezze, ospitano i corpi mummificati o gli scheletri di un antico popolo. 

Spoiler

Direi che qui mi devi dare un ordine di avanzamento e una descrizione sommaria di come procedete. Ti lascio decidere anche per Edwin e Eldon che si adeguano all'esperienza degli altri due avventurieri. 

 

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Mentre procedono all'interno della montagna sia Keidros che Jebeddo controllano la presenza di impronte o segni di passaggio lungo il percorso..lo gnomo però piano piano che si avvicinano alla 'cripta' perde interesse alla cosa, maggiormente concentrato su ciò che può trovare .. Keidros non ha alcun interesse a fare l'archeologo o l'antropologo, lascia Jebeddo procedere in testa al gruppo, si fa sfilare da Edwin ed Eldon e si mette in coda al gruppo, di sicuro grazie alla scurovisione potrà essere una migliore copertura per il gruppo

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La cripta prosegue per qualche decina di metri. I minatori non hanno trovato nulla di utile nella roccia e l'hanno lasciata così com'era, ma sicuramente hanno frugato tra i corpi, saccheggiando già tutto quello che poteva avere un valore. Jebbeddo nota che tutti i corpi sono di umani e risalgono a diverse centinaia di anni prima. A terra nessuna impronta sembra indicare il passaggio di creature da anni. 

Superata la cripta due sale si allargano nel cuore della montagna, una naturale che degrada piano piano verso un lago di un blu simile a quello di qualche pietra preziosa, l'altra scavata sicuramente per estrarre qualche materiale prezioso. Il risultato è uno strano contrasto tra un ambiente molto regolare e scavato quasi in maniera chirurgica e una grotta naturale meravigliosa.

Mentre Eldon osserva il lago e Edwin gli scavi, Jebbeddo che è in testa al gruppo sente distintamente il rumore di pietra che striscia su pietra poco più avanti nel tunnel.

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Lo gnomo si allarma subito vista la particolarità del rumore in una zona così desolata. Fa cenno ai compagni di fermarsi e sussurra ad Eldon di schermare la luce. Keidros intuendo che Jebeddo possa aver percepito un pericolo si muove deciso in testa al gruppo. Dopo aver recitato una formula arcana svanisce istantaneamente da davanti lo sguardo dei compagni.

Spoiler

Invisibilità (ovviamente) e Keidros avanzerà di qualche metro furtivamente. Jebeddo rimane comunque in testa al gruppo.

 

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Il gruppo, allarmato, si ridispone preparandosi a eventuali nemici da affrontare nella caverna. Ma dopo il primo forte rumore non si sente altro. Keidros vede che il corridoio, pochi metri più avanti, sembra interrotto da un piccolo crollo.

Subito dopo aver notato il blocco nel corridoio, a Keidros sembra comunque di sentire qualcosa al di là di quell'ostruzione, come il respiro pesante di una creatura che annusa l'aria. 

 

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Il tiefling si immobilizza istintivamente, e cerca di prendersi il tempo per capire se il crollo ha ostruito interamente il passaggio.

Poi , una illuminazione. Jebeddo gli ha parlato che queste creature del sottosuolo potrebbero avere problemi con la vista. Forse allora usa l'olfatto come senso principale, e magari lo sta fiutando. In quel caso essere invisibile lo aiuterà poco. Decide quindi di tornare dal gruppo e riferire.

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Edwin ci pensa un pò e poi sussurra "Potrebbe essere, effettivamente. Al buio la vista è solo uno dei sensi utili ad orientarsi. Se hanno l'olfatto sviluppato sanno già che siamo qui, il viaggio sicuramente non ci ha aiutati a profumare di pulito." 

Il mago quindi fa un veloce gesto e pronuncia qualche parola, seguito da un piccolo movimento d'aria. Quindi pronuncia un comando. Avanza nel tunnel finchè non incontri una creatura. 

Qualcosa di invisibile passa tra il gruppo e si avvia verso i massi. Poco dopo si sente un piccolo urlo di spavento e un colpo di qualcosa di metallico sulla pietra, quindi passi che di corsa si allontanano. "Hanno ucciso il mio servitore inosservato, li abbiamo trovati." dice Edwin.

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"È inutile aspettare che tornino a nascondersi"  Keidros concorda con quello che probabilmente è il pensiero del mago, pronuncia la supplica di evocazione dell'armatura magica e inizia a muoversi verso il tunnel.

Jebeddo fa un cenno ad Eldon, pare che i loro compagni siano molto entusiasti di aver già trovato l'obiettivo. E segue Keidros 

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Keidros avanza fino a quello che sembra un crollo recente, provocato forse di proposito per bloccarli al di là del passaggio. Alcune pietre bloccano delle assi che tengono su quello che sembra un piccolo muro di contenimento, in parte crollato. Forse le recenti piogge hanno inzuppato la roccia in quel punto rendendola più compatta ed evitando il crollo completo, anche se la situazione è instabile: con un paio di colpi ben piazzati alla base sicuramente tutta la parete collasserebbe bloccando il tunnel.

Poco dopo i quattro si trovano in uno slargo, in parte naturale e in parte artificiale, in cui sono stati abbandonati strumenti di lavoro e carretti, ormai consumati dal tempo e dall'umidita. In questa caverna sembra non esserci nulla di interessante e nessuna traccia di nativi, quindi Keidros prosegue per il corridoio ma, quando anche Eldon è entrato nel cunicolo, un urlo di dolore risuona nel buio: qualcuno si è mosso di soppiatto fino alle sue spalle e lo ha pugnalato.

Eldon cade a terra inerme, mentre due figure si parano davanti al corridoio pronte a combattere con strane armi metalliche dorate in mano. 

Spoiler

Iniziativa:
Keidros, Edwin, 1, 2, Jebbeddo

Eldon è accasciato quindi potete occupare il suo quadretto. 

 

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Keidros sente l'urlo di Eldon, e si volta furente verso le due creature.. farà pagare caro l'aver toccato l'amico, ma prima bisogna guadagnare tempo. 

"Jebeddo, portalo al sicuro" urla al suo compagno, poi traccia un simbolo di interdizione intorno a sé e mentre un alone blu lo circonda si para davanti al corpo inerme dell' halfling.

Spoiler

Interdizione alle lame (trucchetto di abiurazione). Fino alla fine del suo turno successivo Keidros ha resistenza ai danni C, T e P inferti dagli attacchi con le armi. Si piazza sulla casella di Eldon per coprirlo

 

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La coraggiosa mossa di Keidros mette al sicuro l'halfling a terra, mentre Edwin reagisce all'attacco indietreggiando e borbottando qualche parola arcana. Subito dalle sue mani partono dei dardi di energia che si schiantano su entrambi gli avversari, ferendo la loro pelle nuda, chiara e grinzosa. 

Senza perdersi d'animo entrambi attaccano Keidros con le strane lame dorate. Una lama viene deviata dall'aura magica che circonda il tiefling, mentre una riesce a perforare le difese, ferendolo lievemente al braccio. Subito un bruciore intenso sale per il braccio fino al petto di Keidros, facendolo tremare per un istante. Poi la sensazione passa, lasciando solo il bruciore della ferita.

Spoiler

Il primo manca Keidros con un misero 9. 

Il secondo colpisce (13+4) e infligge 4 danni (dimezzati, vista la resistenza). Lama avvelenata, TS su Cos passato con un 19 (18+1). 

 

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Jebeddo si muove negli stretti spazi della grotta cercando di non ostacolare troppo Edwin, per raggiungere Eldon e provare a trascinarlo fuori dalla portata dei nemici. 

Keidros cerca di capire se l'amico riesce nel suo intento e attacca uno dei suoi avversari "proviamo a retrocedere un poco, di modo da affrontarli noi col vantaggio numerico" suggerisce ai compagni.

Spoiler

Jebeddo prova a trascinare Eldon 1.5 metri dietro ad Edwin (di più non può per via del movimento ostacolato).

Keidros txc +5 , 1d8+3 danni.

 

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