4 Maggio4 Mag comment_1916006 Djmitri KaramazovLa luce del mattino illuminava pigramente le guglie di Middenheim rendendo più dolci le sue geometrie severe. I rumori del mercato si alzavano in una sinfonia disordinata di voci, ferri battuti, e zoccoli nervosi.Djmitri socchiuse gli occhi verso il sole. Gli tornò in mente un verso letto molti anni prima, nei corridoi polverosi della biblioteca di Altdorf. Il poema si intitolava Hard Sun, opera di un oscuro ma celebrato poeta urbano di nome Edward Weder. Parlava di una luce troppo intensa per essere guardata a lungo, di un fuoco che bruciava ciò che toccava, e di come, alla fine, anche l’ombra dovesse arrendersi. Un’opera che richiamava un disperato amore, amore universale tra uomo e natura. Ne canticchia sottovoce i versi domandandosi se qualcuno della compagnia avesse mai avuto la possibilità di contemplarne le parole "There’s a big, a big hard sunBeating on the big peopleIn the big hard world." Accanto a lui, camminava in silenzio il cavaliere in armatura nera e argento: Varian. Il silenzio dell’uomo era quello di chi ha visto molto e raccontato poco. Djmitri si voltò verso di lui, rompendo il ritmo della camminata."Varian" iniziò con voce misurata, «Sembri un uomo che ha vissuto molto e io non so quasi nulla di te. Cosa ti porta a Middenheim, oltre al dovere? E... cosa credi che dovremmo cercare qui?»Varianla scena è strutturata in modo tale che tu abbia tempo di rispondermi. Poi passiamo alla scena successiva con Lady EberhauerL'attenzione di Djmitri viene attirata da una figura nella folla che riconosce essere Janna Eberhauer. Sorrise. Forse era un caso che fosse li o forse no. "C'è un solo mondo per scorprirlo" pensa.Si fa avanti, emergendo dalla folla. Quando è a pochi passi, inclina lievemente il capo e rivolge un cenno di saluto cortese:"Lady Eberhau. Le porgo i miei omaggi. Non so se è' stato capriccio delle ombre a guidarvi in questa città oppure se siete stata voi ad averle guidate dove desiderate. In ogni caso sono lieto di poter incrociare nuovamente il vostro cammino dopo tanto tempo" Modificato 4 Maggio4 Mag da Kensei
4 Maggio4 Mag comment_1916008 Mìa"Ti avrà notato e si sarà andato a nascondere... avrà avuto paura di ricominciare a prendere troppi schiaffi sul collo", commentò Mìa, rivolta a Gudrod, con un sorriso ironico abbozzato sul viso delicato. Le amarezze e le preoccupazioni del loro lungo viaggio avevano stemperato fin troppo la tipica dolcezza della sacerdotessa, che ogni tanto si obbligava a ritrovare sé stessa, nonostante tutto.
4 Maggio4 Mag comment_1916030 Varian Varian camminava al fianco di Djmitri, lasciando che la luce del mattino gli accarezzasse il viso. Le strade di Middenheim erano già vive, colme di voci, odori speziati e colori che stridevano con il grigiore austero tipico della città. Il mago intonava sottovoce versi di una poesia che Varian non conosceva, ma che risvegliava in lui un'insolita nostalgia, un senso di malinconia che sapeva di giornate lontane e ormai dimenticate.Poi, la domanda di Djmitri giunse improvvisa, scuotendolo dai suoi pensieri:«Varian, sembri un uomo che ha vissuto molto e io non so quasi nulla di te. Cosa ti porta a Middenheim, oltre al dovere? E... cosa credi che dovremmo cercare qui?»Varian rallentò leggermente il passo, fissando per un istante il mago. C'era qualcosa in quell'uomo che lo metteva a suo agio, un'aura fatta di arguzia e sincera curiosità, ben diversa dalla gravità che accompagnava solitamente il cavaliere nelle sue giornate.«Il dovere, Djmitri, è ciò che dà forma ai miei giorni e direzione ai miei passi,» rispose con tono pacato, scandendo lentamente ogni parola. «Ma Middenheim è più che una semplice meta obbligata. È il luogo in cui la mia vita è cambiata per sempre, e dove forse posso trovare risposte a domande che non ho ancora formulato. Quanto a ciò che dobbiamo cercare qui...» fece una pausa, guardandosi intorno con attenzione, «il Caos si nasconde ovunque, specialmente durante giornate come questa.»Mentre pronunciava quelle parole, Varian sentì una presa leggera e insistente sul suo cuore. Odore ti tempesta, fragore di sangue, ululati nel buio. Cavalli al galoppo. Ricordi e pensieri distorti, scacciati da una ragazzina dagli occhi grandi e scuri che lo osservava con intensità. Dietro di lei, la tenda di Esmeralda la visionaria si apriva come un sipario teatrale, l’ingresso decorato con frange dorate e pendagli che tintinnavano al vento.Stava quasi per seguirla, attratto dall'atmosfera gitana che sembrava promettere segreti e destini nascosti, quando una voce profonda e decisa si levò dalla folla, catturando immediatamente la sua attenzione. Un uomo imponente, un guerriero del nord dall'aspetto fiero e selvaggio, si era appena avvicinato salutando calorosamente la sacerdotessa e il pirata. Gudrod, così lo avevano chiamato, portava sulle spalle un'ascia massiccia e un sorriso sicuro che parlava più di mille parole.Varian rimase per un momento immobile, colpito dalla presenza del guerriero norscano, la sua mente attraversata da immagini fugaci di campagne al nord e battaglie combattute fianco a fianco con uomini simili, fieri e indomabili. Aveva imparato a rispettare quella gente dura, coraggiosa, che guardava sempre avanti, incurante dei dubbi e dei timori che invece tormentavano lui costantemente.Non fece in tempo a elaborare completamente quei pensieri che Djmitri si fermò bruscamente, fissando con evidente sorpresa una donna che avanzava nella folla. Varian la riconobbe immediatamente: era Janna Eberhauer, la seconda maga più importante della città, una figura di potere, misteriosa e quasi irraggiungibile.«Lady Eberhauer…» sussurrò Djmitri, quasi divertito da quell’incontro imprevisto. Varian notò immediatamente la curiosità che brillava negli occhi del mago, comprendendo quanto importante potesse essere per lui quell'incontro inatteso.Così, lasciandosi sfuggire un sorriso impercettibile, il cavaliere dimenticò per un istante la tenda della veggente e accompagnò Djmitri verso la maga, mantenendosi però leggermente indietro, come per offrire al suo compagno lo spazio necessario per quell’incontro.Solo un ultimo sguardo verso la tenda gitana rimase sospeso nell'aria, come una promessa silenziosa. Sarebbe tornato presto lì, dove forse il destino lo aspettava, pronto a rivelarsi in mezzo a incenso e candele tremolanti. Ma per il momento, la realtà imponeva altro.
7 Maggio7 Mag Autore comment_1916451 Konigstaga 27 Sommerzeit 2512 i.c. - mattino [sole - inizio estate]Mia stava rispondendo a Gudrod quando i due nuovi compagni si scostarono leggermente dal gruppetto per raggiungere una donna di meno di 30 anni alta quasi un metro e ottanta con capelli castani e lentiggini sul viso: indossava una veste comune ma elegante di colore rossastroDopo un attimo di titubanza la ragazza si voltò verso di loro "Dijmitri Karamazov e Varian Darevic! Una sorpresa incontrarvi qui a Middenheim. Immagino cosa possa portare Darevic qui ma non voi Karamazov, e soprattutto insieme. Non penso sia il carnevale..." disse decisa
8 Maggio8 Mag comment_1916495 GudrodIl norscano sembrava davvero compiaciuto di aver incontrato i suoi vecchi compari di avventura e amici in quella che poteva definire senza dubbio la città imperiale più vicina alle sue origini e patria del suo 'mentore'."Allora... cosa vi porta qui?" chiese rivolto ai due "Io cercavo proprio voi. La vita da contadino mi ha stancato dopo pochissimo, tolta di mezzo quella strega c'era poco da fare al villaggio. E con voi i guai e quindi il divertimento è sempre dietro l'angolo. Ho aiutato con le riparazioni e soprattutto ultime pulizie del castello, se capite cosa intendo, ma tutto il resto non fa davvero pe me." si guardò di nuovo attorno cercando il ragazzo e non badò ai nuovi compagni considerando che non li conosceva e che la confusione non era certo poca "Spero ora sia lui in grado di dare schiaffi a me."
8 Maggio8 Mag comment_1916592 Djmitri Karamazov"Lady Eberhau," — dice inclinando leggermente il capo in segno di rispetto, la voce bassa ed educata, "la mia presenza a Middenheim durante il Carnevale è circostanziale... ma non priva di scopo. In mezzo al frastuono, le ombre si muovono più liberamente, e ciò che si cela dietro le maschere è spesso più rivelatore di un volto scoperto."Fa una breve pausa, lo sguardo verso Varian per un istante, poi torna su di lei."Per quanto riguarda la mia... compagnia," aggiunge "fu il fato a guidare i nostri passi. Poco fuori dalle mura, fummo assaliti da un’orda di uomini bestia. Non avremmo superato quell’attacco senza l’intervento reciproco. Ciò che iniziò come sopravvivenza è ora una provvisoria alleanza."Abbassa appena lo sguardo, in segno di umiltà. Modificato 8 Maggio8 Mag da Kensei
9 Maggio9 Mag comment_1916615 LudwigAll apparire del gigante norscano, il giovane mozzo sfoggio' un sorriso a 48 denti, la vecchia compagnia era di nuovo riunita e questo non poteva che essere di buon auspicio."Mastro Gudrod! Che bello rivedervi, sono convinto che quel villaggio tra qualche anno sara' popolato da una miriade di piccoli giganti norreni dopo il vostro passaggio"
9 Maggio9 Mag comment_1916623 Mìa"Beh, stiamo cercando di chiudere ancora qualche vecchio affare in sospeso, sai, no?", spiegò Mìa a Gudrod, riallacciandosi all'interrogativo buttato lì dal Nordico."E, ovviamente, Jacob ne ha trovati degli altri, come al solito di natura... vaga. Ma oggi siamo qui, soprattutto, per goderci il Carnevale. Sperando che sia più tranquillo della Schaffenfest".
11 Maggio11 Mag Autore comment_1916875 Konigstaga 27 Sommerzeit 2512 i.c. - mattino [sole - inizio estate]Mentre i compagni parlavano tra di loro, Djmitri e Varian continuavano a dialogare con la nuova venuta"Parlate per enigmi, caro Dimitri. In questo nostro Impero, l'ombra del Chaos è molto diffusa e il nemico è anche fra di noi: tutto sa vederlo. E non penso che si sia fermato per il nostro Carnevale." fece una pausa "In bocca al lupo per la vostra cerca allora: se volete venite pure a trovarmi al collegio di magia qui in città" aggiunse
Venerdì alle 09:144 giorni Autore comment_1917438 Konigstaga 27 Sommerzeit 2512 i.c. - mattino [sole - inizio estate]Il turbinio della festa stava avvolgendo i compagni quando un urlo spezzò l'aria: "Fermo ladro!"Un ragazzino, con in mano una torta, stava dirigendosi verso di loro facendosi largo nella folla inseguito da un halfling con un grembiule A pochi metri da Gudrod, Mia, Ludwig e Jacob, il ragazzino inciampò cadendo addosso al nordico con la torta che rovinava contro il mozzo.
Venerdì alle 09:264 giorni comment_1917442 MìaMìa esplose in una risata: "Ben fatto, Gudrod, hai appena sventato un grande crimine! E ben fatto, Ludwig: sarai di certo nominato assaggiatore del Graf!".Poi si chinò verso il furfantello, per scrutarlo meglio.
Venerdì alle 13:374 giorni comment_1917462 GudrodAncora indaffarato con i saluti il biondo norscano non si accorse dell'arrivo del ladruncolo e quando se ne rese conto, con l'impatto, ormai era troppo tardi per salvare l'onore di Ludwig. Stava per fare qualche cosa di avventato ma la vista dell'halfling infuriato che inseguiva quel povero ragazzo lo fece rinsavire improvvisamente.Non tutti hanno la fortuna di avere qualcuno in grado di aiutare o guidare a dovere, non tutti hanno sempre un piatto in tavola e non tutti... anzi molto pochi, sanno prendere la decisione giusta quando è necessario. Uno sguardo veloce al ragazzino carambolato a terra, poi a Jacob, corsi e ricorsi, la ruota gira e non si ferma mai. Gudrod si frappose tra il ladruncolo e il pasticcere sollevando una mano e portandola poi alla fronte, alzò un po' la voce "Per tutti i peli del cu*o di Sigmar, che nemmeno sono troppi, anche questa volta non ti ho lasciato tutte le monete necessarie!" lo sguardo era mortificato, per quanto potesse fingere, ma cambiò improvvisamente, assumendo una durezza che solo tra le sue terre era plausibile. Quegli occhi fermi come il ghiaccio più spesso dei ghiacciai più granitici si posò sul mezzuomo in grembiule "Quanto le devo buon... hafling."Lo sguardo era il fermo e rude tentativo di allontanare ogni protesta o ulteriore ramanzina, l'halfling avrebbe dovuto zittirsi o dosare molto ma molto bene le prossime parole.MasterIntimidate 75 per evitare che il pasticcere se la prenda più del dovuto col ragazzino e accetti la mia offerta senza fiatare e magari con uno sconto visto che è caduta la torta. Modificato Venerdì alle 14:504 giorni da Landar
Lunedì alle 07:531 giorno comment_1917708 Djmitri KaramazovDjmitri fa un passo indietro, con la compostezza che lo contraddistingue. Si inchina leggermente, portando una mano al cuore in un gesto cerimonioso, e la sua voce, educata e controllata:"È stato un onore, Lady Eberhauer. Che le ombre vi proteggano"Poi, appena lei si allontana, Djmitri si volta verso Varian, ancora al suo fianco. Gli occhi del mago si stringono in una piega ironica, quasi divertita."Chi l’avrebbe mai detto," sussurra, "ritrovare Lady Eberhauer proprio qui, nel cuore di Middenheim. Il mondo è davvero più piccolo di quanto sembri… o forse siamo noi a seguirne i fili invisibili."Ma il momento non dura. Un brusio crescente attira l’attenzione di Djmitri. Volti agitati, movimenti rapidi, sussurri accesi: qualcosa sta accadendo nel gruppo. L’atmosfera cambia.Djmitri aggrotta le sopracciglia, scambia un’occhiata rapida con Varian, poi si fa avanti, allungando il passo senza fretta, ma con decisione. Il mantello scuro gli danza intorno alle gambe mentre si avvicina al centro della confusione, gli occhi attenti a cogliere ogni dettaglio."Che succede, ora?" domanda a voce bassa, più a se stesso che agli altri,
15 ore fa15 ore comment_1917816 Varian Varian ascoltò in silenzio lo scambio di parole tra Djmitri e Lady Eberhauer, senza intervenire. La maga si congedò e il cavaliere rimase fermo, assorto nei propri pensieri, finché il mago non si rivolse nuovamente a lui con quella sua ironia sottile, pungente.«Sai, Djmitri,» rispose Varian con voce bassa, lenta, «ho imparato molto presto, quando ero ancora solo uno scudiero al seguito del mio mentore, che nulla accade davvero per caso. Le nostre vite non sono che nodi intrecciati su una tela complessa, difficile da scorgere nel suo insieme. Ciò che ci sembra caos, spesso, è soltanto una trama che attende di essere rivelata, come un destino scritto da mani che non possiamo vedere.»Proprio mentre parlava, il cavaliere vide con la coda dell'occhio una figura agile e veloce scivolare tra la folla. Un ragazzino, certamente un ladruncolo di strada, che correva con il volto segnato dal panico. Lo osservò senza intervenire, seguendone con lo sguardo la traiettoria disordinata finché non si scontrò con il resto del gruppo, sollevando un polverone di urla e confusione.Varian scosse lentamente la testa con un sorriso lieve, quasi divertito. Quante volte aveva assistito a scene identiche, nei mercati affollati delle città imperiali? Anche quel bambino faceva parte della tela, pensò, e forse aveva appena tirato un filo che avrebbe condotto tutti loro altrove.Così, mentre Djmitri si avvicinava agitato alla confusione, Varian decise di lasciarsi trasportare dal filo più sottile, ma forse più misterioso, e si voltò verso la tenda di Esmeralda, scomparendo dietro le frange dorate che lo attendevano.