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La sentinella sulla brughiera


L_Oscuro

Messaggio consigliato

Il viaggio per Valle è lungo, nonostante sia lo stesso percorso dell'andata. Ma forse è solo un'impressione. Un'impressione dovuta al malumore che vi accompagna da giorni.

L'arrivo in città è quella delle grande occasioni, con celebrazioni per la vittoria, e le grida di festa, dato che di fatto, non c'è stata alcuna perdita tra gli uomini partiti da Valle.
Notate Nani, Elfi, Uomini di Rhosgobel e altri alleati di Valle giunti per dare il loro supporto.
Re Bard vi accomiata, raccomandandovi di curare le vostre ferite, del corpo e dell'anima.

"Qualcosa mi dice che ci sarà ancora da lottare..."

Sono le ultime parole del sovrano.

La vostra prima tappa è ovviamente casa di Lifstan. Il sollievo negli occhi dei genitori dell'uomo è evidente.

Spoiler

@Pyros88, @Athanatos, @Ghal Maraz, @brunno, @Azog il Profanatore

Ultimo capitolo della saga "Ammazziamo il Re delle Forche".

Vi ricordo alcune cose.

L'Elfa Galia vi aveva chiesto di cercare un'arma che avrebbe potuto uccidere un drago, per poi andare ad ucciderlo.

Potete fare una Fase dell'Avventura piccola piccola. Una sola azione tra quelle contemplate dal manuale, più la caccia al drago. 

 

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Lifstan (bardiano guerriero)

Il ritorno a Valle mi sembra meno lieto di quanto avrei immaginato. Il macigno suo cuore che tutti portiamo guasta la nostra voglia di celebrare la vittoria. Mi sembra quasi di non essere dove mi trovo o di star assistendo davvero ad una città in festa mentre attraversiamo i cancelli della mia città, accolti da eroi, mi sento del tutto alienato da questi momenti e dalle persone esultanti attorno a me, come se un velo ovattasse ogni mia percezione ed emozione.

Dopo aver salutato il Re ci dirigiamo a casa mia, soltanto la vista della mia famiglia riesce a strapparmi un primo sincero sorriso ed una espressione di lieve sollievo che però si tramuta presto in una stanchezza d'animo e di corpo soverchianti, come se finalmente avessi davvero la possibilità di non dover reggere tutto quel peso fisico e morale finora sostenuto ad ogni costo. Con incedere quasi instabile raggiungo l'abbraccio di mia madre in lacrime, di sollievo e di gioia, attorniato dagli sguardi commossi delle mie sorelle e di mio fratello oltre alle poche persone al nostro servizio. Mio padre esce dalla sua fucina con fare più controllato, tipico del suo essere padre di famiglia e signore di casa, ma è chiara la sua soddisfazione nel vedermi ritornate sano, salvo e vittorioso, seppur sempre moderata dalla sua compostezza nobiliare. Ugualmente, al resto della famiglia, si avvicina per guardarmi e poi abbracciami come solo un padre ed un figlio possono fare, un gesto di affetto molto forte per due persone rigide e distaccate come me e lui. "Padre..." sono le mie uniche parole che gli rivolgo fra controllata commozione e tracimante stanchezza. Lui sembra capire e con accortezza mi conduce assieme agli altri, dopo aver accolto calorosamente ognuno di loro, nel salone affinché ci si possa sedere, ristorare mentre mia madre è già presa, assieme alle figlie, a dare già disposizioni alle donne di servizio affinché preparino immediatamente i letti dormire e tinozze calde dove immergerci.

 

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Caranthiel

Purtroppo, il dolore non ci ha ancora abbandonati, unito a una stanchezza mentale angosciante. 

Ma dobbiamo riprenderci!

Farò il possibile perché le mie conoscenze servano a qualcosa: ci sono occasioni in cui serve più confortare il cuore, che il corpo. 

Solo grata della accoglienza nella casa di Lifstan, ma non penso che dovremmo fermarci a lungo. O, almeno, non desidero farlo io. 

Questa non è la mia dimora e il mio animo si sente inquieto, desideroso di risolvere le situazioni irrisolte. 

Lo faccio dunque presente ai miei compagni, ricordando loro l'altra minaccia, quella del Grande Verme. Non voglio costringere nessuno, ma nemmeno posso restare con le mani un mano, soprattutto dopo avere dato la mia parola. 

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Beli

Durante tutto il viaggio i neri pensieri si fanno più silenti, ritirandosi prima nei momenti di solitudine, poi nei sogni. La routine del viaggio prende precedenza e mi occupa la mente.

Arriviamo nuovamente a Dale e, accolti alla casa di Lifstan, mi rendo conto che è tutto diverso da come siamo partiti. Il fuoco al camino sembra più lieve, le stanze più strette. Persino le persone sembrano lanciarmi degli strani sguardi, come se sospettassero di me.

Non può essere tutto nella mia testa. Oppure sì? è questo che ha portato mio padre ad abbandonare la sua casa in cerca di tesoro? Sarà anche il mio destino?

Caranthiel ci sprona ad intraprendere la caccia al drago. Un'avventura folle, un'avventura eroica e disperata. O forse una redenzione? Se uccidere un drago non mi darà pace che altro può farlo?

Sono con te, amica mia. Come sempre!

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Lifstan (bardiano guerriero)

La premura di Caranthiel non è ingiustificata però necessitiamo di riposare un attimo, di riparare il nostro equipaggiamento e di rifornirci di quanto ci serve. In questo mio padre ci potrà di certo aiutare, le risorse non ci mancano e mio padre è un abile fabbro. "Ci servono alleati o comunque armi ed armature migliori per affrontare il verme. Non possiamo contare solamente su questa arma ammazzadraghi. Forse dovremmo fare un salto ad Erebor, chiedere ai nani se hanno intenzione di aiutarci in questa impresa con alcune delle loro opere." aggiungo rivolto a tutti m poi soffermandomi su Beli in cerca di un suo parere.

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Beli

Il mio popolo non ha amore per i draghi. Rispondo a Lifstan. Ma un drago dormiente e lontano non è certamente una priorità per re Dain. Forse possiamo convincere qualche eroe a reclamare il tesoro del drago. Ma bada che più siamo, più facile che il drago ci veda ancora prima che arriviamo.

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Lifstan (bardiano guerriero)

"Capisco, era un po' il mio timore ma ho pensato valesse comunque la pena di provarci."

"Un drago, accidenti.... Non siamo certo Re Bard o Thorin Scudodiquercia né tantomeno il Grigio Stregone. Certo, avere con noi quella arma ci darà una possibilità come la Freccia Nera permise al mio re di abbattere il drago, ma almeno lui era ad una certa distanza; affrontare un drago da vicino è ben altra cosa." commento alquanto preoccupato.

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Lifstan (bardiano guerriero)

"Usare un'arma da corpo a corpo implica andargli addosso e le sue zampe artigliate hanno una portata ben maggiore del mio braccio per non parlare della potenza delle sue fauci. Giocare d'astuzia è il minimo ma saremo nella sua tana, sul suo terreno. Circondato dai suoi sgherri. La vedo impossibile." commento laconico

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Caranthiel

"E allora rimani, Lifstan. Nessuno ti costringe. Io terrò fede alla parola che ho dato. Non abbandonerò una sorella nel momento più difficile, anche se può sembrare che io non le debba nulla", rispondo, ben comprendendo le ragioni del mio compagno, ma anche consapevole di quali siano le mie. 

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Lifstan (bardiano guerriero)

"Non capisco perché abbiate accettato di infilarvi nella tana dell'orso che dorme. Mai disturbare un orso quando dorme e per i draghi vale uguale, a ben vedere. Se le cose andassero male potremmo scatenare la sua ira nella zona della sua tana o persino nei nostri reami, per vendetta. Comunque non vi lascerò certo da sola Dama Caranthiel, è ovvio. Provavo solamente a dissuadervi da un sacrificio di cui non vedo lo scopo." commento in più arrendevole e fatalista.

Modificato da Pyros88
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Caranthiel

"Le cose vanno fatte, a volte, amico mio, anche solo perché non c'è altra scelta. È quello che hanno fatto i celduiniani, durante l'assedio. È quello che ho intenzione di fare anch'io, questa volta", rispondo, e il mio tono, adesso, è più grave.

Se Lifstan desidera non prendere parte alla spedizione, non gliene farò di certo io un cruccio. Se però vuole continuare a crogiolarsi nella disperazione, non gliene darò modo. O, almeno, non mi ci lascerò trascinare anch'io. 

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Il giorno passa, consentendovi un bagno caldo, un pasto cucinato seduti ad un tavolo, e soprattutto una notte passata a dormire in un letto, sotto un tetto.

L'indomani, dopo colazione, la madre di Lifstan si affaccia alla cucina con un'espressione perplessa.

"Lif... Alla porta c'è qualcuno per la nostra nobile ospite, la dama elfica. Si tratta di... un'altra dama elfica."

Intuendo trattarsi di Galia, con il cuore pesante, la ricevete in un piccolo salottino.

"Salute a te, sorella. E ai tuoi compagni."

L'elfa vi saluta con frasi di rito pregne di significato, alla maniera del suo popolo. Indossa comodi abiti da viaggio, ha una piccola borsa con sé e qualcosa di lungo, come un'asta, avvolta in un panno legata ad una cinghia dietro la sua schiena.

"Il vostro ritorno non è passato inosservato, qui a Valle, ed è stato preannunciato da notizie di una vostra vittoria schiacciante contro l'Ombra e le sue schiere."

Ci guarda con ammirazione.

"Mi spiace non darvi nemmeno ii tempo si riposare, ma ho una certa urgenza, come ben sai. Ovviamente non avete alcun obbligo, avete combattuto una ben dura battaglia e non mi sento di chiedervi ulteriori fatiche.

Tuttavia, io devo andare. Se la vostra offerta di aiuto è ancora valida, urge partire adesso.

Se il vostro cuore è troppo pesante, non ve ne vorrò, vi augurerò la migliore delle fortune, e andrò da sola."

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Beli

I dubbi di Lifstan sono anche quelli che erano i miei in passato. Ma ora ho delle ragioni diverse, tutte mie. E non mi convincerà a desistere.

Quindi hai trovato quello che cercavi? Chiedo a Galia, personalmente molto curioso di vedere la suddetta arma.

Cosa sappiamo su questa bestia? Caranthiel ce ne ha parlato solo brevemente.

Basta solo un'occhiata alle armi ben strette nella mia cintura e lo zaino in spalla per capire che sono pronto ad unirmi alla caccia.

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Galia sorride contenta delle parole di Caranthiel.

"Kibilunz è un drago relativamente giovane, nato da un'uovo deposto nella seconda era. Ha passato parte della sua giovinezza a cibarsi di goblin, ma da qualche tempo li sta assoggettando. Motivo per cui urge andare a combatterlo. Un drago che forma un esercito è più pericoloso di un semplice accumulatore di tesori. Tra mille anni potrebbe essere inarrestabile, meglio fermarlo ora!"

Scopre la lunga lancia che teneva avvolta nel panno. Una splendida arma di fattura nanica, ricoperta di rune di potere.

"Questa è il Flagello dei Draghi, una lancia creata ed incantata apposta per uccidere i grandi vermi."

Vi dà modo di osservarla ed ammirarla, poi gli occhi brucianti si poggiano su Lifstan.

"Dovremmo viaggiare a nord, 75 chilometri circa dopo Erebor, in un complesso di caverne sottostante il sito dell'estremo riposo del vecchio Governatore di Esgaroth."

@Pyros88

Spoiler

Tutti a Valle conoscono questa storia: Re Bard gli diede molto oro per aiutarlo a ricostruire Pontelagolungo, ma egli soccombette alla Malattia del Drago, e fuggì nella desolazione insieme ad alcuni suoi complici. Si tradirono, e morì solo, non potendo certo mangiare oro e pietre preziosi.

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Lifstan (bardiano guerriero)

Per un attimo mi brillano gli occhi al pensiero delle ricchezze rimaste lì assieme al defunto governatore, ma poi rifletto sul fatto che non è mai saggio toccare l'oro di un morto. Però con quei soldi si potrebbe dare maggior sostegno a Celduin e magari riuscire a pagarci delle armi od armature di fattura nanica per noi. Certo, sempre che si ritorni vivi, cosa per nulla scontata in questo caso. Il fatto che il drago sia, tutto sommato, giovane mi rincuora un poco ma di certo non parliamo della stazza di un cavallo e nemmeno quella di un troll, sarà comunque un essere ben più grande di qualsiasi cosa mai vista prima, Smaug a parte.

Ad ogni modo non voglio venir meno alla mia promessa di restare sempre al fianco di Dama Caranthiel e dei miei amici e quindi la decisione è presa, seppur più da loro che da me. D'altra parte il discorso dell'elfa Galia ha senso, meglio fermarlo ora piuttosto che quando sarà più potente, forse troppo.

"Meglio prepararci al meglio per un viaggio così a Nord. Farà freddo." 

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"Se avete risorse adeguate, sono certo che il commerciante di Erebor che mi ha venduto questa lancia sarà ben felice di vedervi dell'altro. Aveva diverse armi di fattura e provenienza interessanti, ma vi avviso: non è minimamente intenzionato a venderle per meno del loro valore."

Osserva Beli per un secondo, forse per scusarsi di qualcosa, ma termina senza aggiungere altro.

"Partiremo domattina all'alba, così da arrivare lì per la notte... Se siamo fortunati."

Spoiler

Anche off game, equipaggiatevi come credete opportuno. 

Considerate che equipaggiamento normale tipo coperte, abiti eccetera non li pagate.

Altro chiedete su telegram.

Potendo chiedere a Re Bard di finanziare questa vostra missione, il re vi concede 2 soldi d'oro a testa, pari a 40 penny d'argento come ricompensa dei vostri atti.

Non è una ricompensa vera e propria per quanto accaduto nel Celduin, se volete potete chiederla esplicitamente (con quel che vi consegue), ma più un aiuto per la missione che vi state apprestando ad affrontare.

Non ricordo se avete abbastanza denaro, se avete più di 10 soldi d'oro, potete anche avvicinarvi al mercante nano e possiamo contrattare qualcosa.

Per meno di 10, al massimo vi canta una canzone.

 

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Lifstan (bardiano guerriero)

"Mi dispiace, siamo ricchi di esperienze, traumi e cicatrici ma per niente di oro o gemme." commento sardonico. "Forse Re Bard potrà aiutarci, data la missione che ci aspetta. "Chiederò una piccola udienza oggi stesso; nel frattempo prepariamo tutto l'occorrente al viaggio"

Spoiler

Prendo le due monete d'oro e ci compro della Hagweed

 

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