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TdG - Il Villaggio di Stila


Pippomaster92

Messaggio consigliato

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7 gadia, 2498 dell'Endag

Raggiungere il villaggio di Stila non è più così facile. Un anno fa sarebbe bastato aggregarsi ad una delle tante carovane che partono da Vicon e lo raggiungono in tre giorni. Oppure prendere un cavallo e viaggiare più rapidamente sulla strada ben costruita, piatta e larga. 

Ma negli ultimi tempi le carovane si sono diradate e le guardie di Vicon sono rimaste da sole a pattugliare la strada. Poiché gli uomini di Stila non compiono più il loro dovere, il comandante della guarigione cittadina si rifiuta di mandare i suoi uomini così lontani dalla città senza supporto e aiuto. 

Avete dovuto fare di necessità virtù e vi siete uniti ad una comitiva diretta a Stila con l'intento di rilevare e valutare alcuni lotti di terra. Sono brave persone, ma ombrose e seccate dalla situazione. Avete stretto un semplice accordo verbale: loro vi permettono di viaggiare sui loro carri e vi sfamano per il viaggio, voi li proteggete da eventuali pericoli. 
Il viaggio però fila liscio, a parte che per un incontro ravvicinato con un grosso rettile scaglioso. Per qualche istante l'animale valuta se attaccare le bestie aggiogate ai carri... ma poi decide che siete troppi per i suoi gusti e pigramente si allontana dalla strada. 

Il vero ostacolo arriva nell'ultimo tratto di viaggio. Poche ore dopo l'alba arrivate in vista del villaggio, leggermente rialzato su un altopiano e sovrastato da colline spoglie. La strada però è bloccata da alcuni detriti: legname bruciacchiato, un albero morto e alcune rocce polverose. Delle persone appiedate potrebbero superare la barriera con grande facilità senza nemmeno arrampicarsi, ma per i carri è impossibile. Dovete lavorare un po' assieme ai vostri compagni di viaggio per fare spazio ai veicoli.

 

Così arrivate a Stila poco prima di mezzogiorno, con il sole che brucia e arde gettando piccole ombre scurissime. Il villaggio ha un'aria particolare. Un tempo era certamente ricco e le case sono tutte in muratura con poche parti di legno; il poderoso tempio di Yesna sorge ancora circondato da diversi alberi da frutto, e altre macchie di verde circondano un laghetto dalle acque fresche e invitanti. Però le strade sono sporche e polverose, le case sembrano trascurate e le persone vi guardano con un certo... astio? Paura? Forse il termine giusto è diffidenza. Eppure non è ciò che ci si aspetta da una cittadina meta di mercanti e viaggiatori!

Ebert, l'uomo che guida la spedizione di ereditieri, vi ringrazia per il vostro aiuto "Ebbene, a quel che so ci sono tre locande qui a Stila. Noi però andremo direttamente ad occupare il lotto di terra nel pomeriggio, perciò potremmo anche non vederci più. In questo caso... beh, buon soggiorno" aggiunge con tetro umorismo. 

NOTE

Spoiler

Eccoci qui!
Solite regole (prima persona singolare, presente, grassetto per il parlato, corsivo per il pensato). 
Stabilite tra voi se vi siete già conosciuti un po' in questo viaggio di tre giorni. 

Voi arrivate da sud, nella mappa siete all'imboccatura della strada centrale che va verso nord (la mappa è orientata con il nord in cima). Le colline con la miniera sono a nord, ben oltre il villaggio. 
Potete girare liberamente, ho poi una mappa con delle lettere che indicano eventuali punti di interesse/edifici notevoli. 

 

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Jalrai El'Ziin

Dopo un viaggio passato quasi completamente in silenzio, limitandomi a fare ciò che abbiamo pattuito con il capo spedizione, arriviamo a destinazione. Stila. Finalmente. Penso scendendo dal carro e sistemandomi il turbante.

Grazie, Ebert. Tendo la mano all'uomo. Vi auguro buona fortuna. Per tutto.

Salutato l'uomo, mi volto infine verso il villaggio. Inspiro profondamente e do un paio di piccoli colpi a terra con il bastone. Thue. Forza, su. Dico ad alta voce e subito una piccola serpe bianca esce dalla manica destra e si sistema sulla testa del l'arma. Il corpo sinuoso dell'animale si incastra perfettamente nelle parti ritorte del bastone, facendolo sembrare una perfetta decorazione...fatto salvo per la fuoriuscita di tanto in tanto della lingua biforcuta.

E' quasi ora di pranzo e il sole picchia forte. Che ne dite se scegliamo una delle tre locande e intanto ci riprendiamo dal viaggio? Domando agli altri con al solita voce calma e tranquilla. Mi rivolgo soprattutto a Ivellios, quello dei tre che conosco di più. Da qualche parte dobbiamo pur cominciare, no? Gli faccio un piccolo cenno con il capo mentre cerco di incrociare lo sguardo di uno degli abitanti per chiedere indicazioni per una delle locande. Possibilmente la meno peggio delle tre.

@Descrizione

Spoiler

Jalrai è un ragazzo dalla corporatura esile e slanciata, corti capelli neri e occhi dello stesso colore.
Indossa un'armatura di cuoio marrone scuro, coperta da un mantello nero abbinato ad un turbante, segni distintivi degli Al'Yadai, l'Organizzazione di cui fa parte. Saltuariamente lo si vede indossare una mezza maschera di legno, intarsiata un po' rozzamente a dire il vero, che, quando non gli copre la parte bassa del volto, è abbassata sul collo a mo' di collana.

E' abituato a risolvere i problemi più a parole che con la violenza, ma non per questo è meno preparato. In ogni sua missione porta sempre almeno un paio di pugnali, la sua balestra, ma soprattutto il suo bastone ritorto su cui si avvolge Thue, la piccola serpe bianca, inseparabile compagna di vita.

@Immagine Jalrai e Thue

Spoiler

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Ivellos, elfo ranger

Annuisco, osservando affascinato come sempre il serpente che accompagna Jalrai.

"Concordo, rifocilliamoci e recuperiamo le forze. Il viaggio sarà stato tranquillo, ma decisamente lento. 

Poi dobbiamo occuparci del motivo per cui siamo giunti qui. E indagare."

Aspetto

Spoiler

I tratti elfici sono a stento visibili sotto il cappuccio e la sciarpa che indossa per mimetizzarsi tra le ombre, ma quando li abbassa, sono molto evidenti, con orecchie lunghe, zigomi alti ed un taglio degli occhi lungo insieme alle sopracciglia.

Magro e flessibile come un legno giovane, armato di tutto punto, tende ad essere estremamente silenzioso.

Immagine

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Gregor Tangredi Dyer

Il viaggio è andato meglio di quanto mi aspettassi, non che mi aspettassi molto a dire il vero. I tizi con qui mi sono aggregato paiono veramente formidabili, e anche misteriosi. Si vede che è gente in gamba, che sa quel che fa. Meno male, almeno so che ho qualche spalla su cui contare. 

Avrei voluto chiacchierare durante il viaggio ma nessuno mi ha rivolto chissà quante parole e, salvo convenevoli, ho preferito tacere, magari sto antipatico a qualcuno!

Arrivati a Stila, caccio un bel respiro di sollievo. Sono cosi elettrizzato per ciò che mi spetta. Chissà se davvero esistono quelle rovine, sarebbero le prime che esploro da quella volta... Sono cosi curioso. Saluto con un nervoso gesto con la mano i nostri accompagnatori. Sono certo che hanno sentito qualcosa, sicuramente non gli sono piaciuto...come dagli torto del resto!

Ascolto i miei compagni ma con fare quasi assente, per poi introdurmi nel discorso, certo di dire qualcosa di superfluo "C-c-certo, non vedo l'ora di indagare! D-d-dopo tutto, siamo qui per questo" termino con una faccia sorridente ma statica, maledicendomi per aver preso parola.

@descrizione

Spoiler

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Gregor è un ragazzo nella norma: mediamente alto, una barba da giovane uomo, lineamenti spigolosi ma tutto sommato di bell'aspetto. I suoi occhi sono di un azzurro intenso e sono marcati dalle evidenti occhiaie che lo contraddistinguono. È timido e riservato, ma profondamente innamorato della storia, della cultura e dell'archeologia, tanto da diventare quasi esuberante di fronte ad una scoperta. 
Nonostante il suo aspetto semplice e i suoi modi di fare tranquilli e rispettosi, c'è qualcosa di sinistro nella sua presenza. Il suo sguardo è spesso perso, come se avesse visto un fantasma, mentre la sua presenza  mette inspiegabilmente i brividi alle persone comuni. È molto freddo al tatto e spesso balbetta prima di iniziare un discorso.

@tutti

Spoiler

Il mio pg si è presentato come Professor Dyer, un archeologo di 26 anni, Preferisce farsi chiamare solamente Gregor (o con qualunque appellativo vi sovviene, sia mai che vi dica qualcosa!). Vi ha riferito di avere un abbozzo di mappa che raffigurerebbe delle rovine situate nei pressi della cittadina di Stila, anche se non indicate con precisione. Questo sostanzialmente è il motivo per cui si è unito al gruppo e alle indagini, se foste cosi gentili da aiutarlo, sarebbe disposto a cedervi parte dei tesori che si potrebbero recuperare. 

 

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Krud, orco guerriero

Non capita tutti i giorni di finire in viaggio con gente nuova. Gente piccola, soprattutto. Sorrido in continuazione, anche se la maggior parte di loro mi evita. Poco male, io li evito a mia volta! Così vediamo chi vince alla fine. Ma, quando, prima di arrivare, il passo è bloccato, vedi come tutti mi chiedono aiuto! E io, con i miei strumenti, mi libero in fretta dell'albero morto e degli arbusti bruciati, ripulendo poi la strada. Guardo soddisfatto il lavoro che ho fatto: peccato che il legno così non serva neanche per il caminetto! Però, il fatto che questi legni fossero bruciati... Mi fa pensare al piccolo nolflin.

Finalmente, poi, arriviamo e scendiamo dalla carovana. Saluto tutti, gonfiandomi il petto orgoglioso di aver fatto un bel lavoro. Poi, mi giro con gli uomini che si sono uniti a me nel viaggio, con un sorrisone ampio Mangiare... Tanto mangiare io! Però... indagare cosa? Quale motivo? Io ho motivo mio: piccolo Riled disperso, e mamma molto preoccupata. Io ritrovare piccolo Riled, però gente strana qui: io puzzare, ma non tanto, ecco. Viaggio lungo e niente bagno, no colpa mia! Perché guarda così gente me? un po' rattristandomi Io volere aiutare uomini piccoli... Io aiutare sempre! Tutti uomini, piccoli, grandi, orecchie a punta, bassi e cicciosi... Tutti! allargando le braccia, per far capire ancora di più che voglio aiutare tutti

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Ivellos,  elfo ranger

Mi massaggio il mento, pensieroso.

"In effetti potrebbe essere un'idea. È evidente che ognuno è venuto qui per un motivo. E se ci aiutassimo l'un con l'altro? Potremmo dividerci i proventi di queste nostre missioni o lavoretti, risolvendoli più  facilmente."

Al solito, sono pragmatico e risolutivo.

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La prima casa che incrociate vi sembra un buon punto per chiedere informazioni: una ragazza dalla pelle chiara e i capelli divisi in quattro trecce sta sfruttando la luce per lavorare una mantella di stoffa e giunchi, di quelle usate per proteggersi dalle piogge estive. Ma appena vi avvicinate per parlarle e chiederle indicazioni lei alza lo sguardo e vi vede. Si tira su in piedi immediatamente e rientra in casa. Sull'uscio compare poco dopo un uomo più anziano, probabilmente il padre o un altro parente. A seguire emergono due ragazzoni che si somigliano un po'. Tutti e tre vi guardano con diffidenza, gli occhi ridotti a fessure per il sole caldo e la pelle chiara scurita da stagioni passate sotto il sole. 

Non rispondono alle vostre domande, se ne fate, e semplicemente restano a guardarvi per assicurarsi che vi teniate lontani da casa loro. Non molto ospitali, in effetti. 

Dato che Stila non è un villaggio molto grande optate per un rapido giro delle sue vie: le locande dovrebbero essere facili da riconoscere. 
Così prendete nota di alcuni edifici particolari:

  • Una casa (A), simile a molte altre, ma bruciata quasi completamente. Per il calore i muri di pietra e blocchi di terra si sono spaccati, il tetto è crollato. Restano quattro mura diroccate e un letto di detriti che copre tutto l'interno. Sembra accaduto tempo fa, però: delle piccole piante stanno già crescendo tra i rottami di legno bruciato. 
  • Il Tempio di Yesna (B) è circondato da un basso muro di terra, a sua volta circondato da un ordine di alberi. L'edificio è sontuoso e sormontato da un'esotica cupola di bronzo. Ma il portone è attualmente chiuso. 
  • Ci sono tre locande. Il Fausto Viaggiatore (D) e Il Piccone Dorato (F) sono entrambe aperte; Il Boccale Schiumante (I) invece è chiuso, le porte e le finestre sprangate. Le due locande aperte sono quasi della stessa dimensione e paiono frequentate... ma il Piccone ha più clienti di certo, e quattro bazzicano fuori in un portico di legno sorseggiando cha annacquato. Anche loro vi osservano, ma con meno ostilità. 
  • Un mulino ad acqua (E) muove pigramente la ruota. Non sembra ci sia nessuno ad utilizzarne la forza per qualche lavoro. 
  • Ci sono un emporio (G) e anche un Fabbro (J). Sembrano aperti e in attività. 
  • Infine ci sono due case (HK) che spiccano su tutte le altre per la ricchezza delle decorazioni. Sono chiaramente due edifici che appartengono a gente di classe, con denaro in tasca. 

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Gregor

"S-s-sarebbe la cosa piu conveniente per tutti, I-Iellos!"

Mentre camminiamo, osservo i cittadini diffidenti. Lo avranno visto? Si saranno accorti? Accidenti sto rovinando il soggiorno a tutti...però...non ho fatto nulla, e le voci che girano parlavano di atteggiamenti strani. Forse la causa di cotanta diffidenza è da cercare altrove...

Dopo il giro di perlustrazione, prendo parola in impeto di intraprendenza "P-p-perchè non entriamo nel Piccone Doranto? I-i-io sono piu per una clientela mansueta come quella al Boccale, m-m-ma siamo in cerca di informazioni"

Poi guardo un pò verso il basso, portandomi le mani al petto per sorreggere lo zaino. Ho parlato troppo, accidenti !

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Jalrai El'Ziin

Annuisco anche io alla proposta di collaborazione. Andata. Non faccio magari i salti di gioia, ma ne riconosco l'utilità pratica. Intanto cerchiamo di farci un'idea precisa di questo posto.

Più facile a dirsi che a farsi a giudicare dalle prime reazioni degli abitanti. Lievemente infastidito mi allontano dalla casa lasciando che un sopracciglio alzato sia la mia unica risposta a tanta diffidenza. Con queste premesse, temo non sarà facile.

Buona idea, Gregor. Dico poi al timido studioso. Quei quattro nel portico sembrano anche un po' meno...beh, meno simili al resto degli abitanti. Aggiungo proponendo di avvicinarci a loro.

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Vi avvicinate intanto al Piccone Dorato, e il vostro approcciarsi non passa inosservato. Uno degli uomini alza la tazza in vostra direzione, mentre un altro da una voce all'interno. 

"Buondì, stranieri. Fa piacere vedere dei volti nuovi, di questi tempi. Siete qui per una stanza? Posso, intanto, tentarvi con una tazza di cha?" 
L'uomo è di etnia mista, ha i tratti samudh e un grosso gatto acciambellato sotto la sedia, ma i capelli sono chiari, come gli occhi. Dall'abbigliamento pare un qualche tipo di guardia o ufficiale, ma non ha armi con sé. Gli altri due rimasti seduti sono un uomo ben più vecchio e una donna di mezza età, mentre quello che si è alzato, e che ora sta parlando con qualcuno sulla porta della locanda, è sulla ventina. 

Sul loro tavolo ci sono due caraffe di cha freddo e una scodella di coccio sbeccato contenente dei semi tostati e spolverati di spezie. 

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Jalrai El'Ziin

Buongiorno a voi. Dico avvicinandomi. Molto volentieri, grazie. Sorrido e annuisco all'offerta di una tazza di cha. Con questo caldo, è un'offerta difficile da rifiutare.

Mentre parlo, sempre con il mio solito tono calmo e pacato, osservo bene i quattro individui cercando di carpire quanti più particolari possibile. In effetti una stanza ci servirebbe. Siamo appena arrivati e qualche giorno è probabile che ci dovremo fermare. Aggiungo senza sbottonarmi troppo e cercando con lo sguardo l'approvazione dei miei tre compagni. Anche se indico con un gesto della mano intorno a noi non sembriamo proprio benvenuti, diciamo...

@DM

Spoiler

Perception +6 sui tre uomini e la donna per vedere se riesco a notare qualche particolare interessante.

Se possibile poi farei un Insight +6 in generale per il dialogo.

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Gregor

"V-v-volentieri" rispondo alla proposta, mentre mi posiziono accuratamente dietro Jarlai, in modo da farmi vedere ma non troppo, rimanendo il piu possibile anonimo.

Studio la situazione e lo svolgersi della discussione, guardandomi spesso intorno.

@Pippomaster92

Spoiler

Percezione +3 per vedere se qualcuno ci sta guardando o se noto altra gente che sembra indispettita.

 

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Krud

Mi avvicino anche io, con sorriso molto ampio Oh si! Sete, tanta sete! Cha buono e freddo, perfetto! e, alle parole di Jalrai, annuisco vigorosamente Vero! Tutta gente come Krud cattivo, ma io no cattivo, io superbuono! Liberato strada, alberi caduti e non proseguire con carro, e io aiutato tanto con mia grande ascia! mentre parlo, gesticolo animatamente, mostrando quanto erano grandi gli alberi Però tutto risolto adesso: persone poter venire adesso, ma perché? Stila no tanti stranieri? Io sapere piena, non vuota... Incendio così grave? aggrottando la fronte

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I tre vi aiutano ad avvicinare un tavolo e aggiungere sedie a sufficienza per voi. 
Quello che vi ha invitato sorride mesto alle vostre parole, e la donna di mezza età risponde con tono amareggiato "Un brutto affare, in effetti. Qui la gente se ne sta andando, e chi resta... non so, non è amichevole. Ci sarebbe ancora un bel giro di affari, ma forse restare qui non conviene più" 
Il terzo però coglie qualcosa dalle parole di Krud e aggrotta le sopracciglia "Un momento. Hai detto che la strada era ancora bloccata? Ancora! Quante volte dovremo togliere... ah no, basta. Io vado a parlare con l'hakimé*!" e si alza come una furia. Gli altri provano a calmarlo, e alla fine ce la fanno, ma l'uomo siede a braccia incrociate senza più aprire bocca. 

Jalrai

Spoiler

Tutti e quattro sono samudh, e tutti hanno un "animale" nelle vicinanze. Oltre al gatto ci sono due lucertole e un merlo. 
Vedi anche che la persona sulla porta che sta parlando con il giovane è una donna samudh abbastanza ben vestita, con i capelli arrossati dall'henné e un bel gioiello al collo. Vi sta guardando con un certo interesse, ma non ha notato il tuo sguardo furtivo. 

Gregor

Spoiler

Noti dei movimenti dietro le finestre delle case vicine. Molti vi stanno osservando, cercando di non farsi vedere. Dalla porta dell'altra locanda aperta, che è visibile da qui, vi sta guardando un uomo a braccia incrociate.
Vedi anche che la persona sulla porta di questa locanda sta parlando con una donna samudh abbastanza ben vestita, con i capelli arrossati dall'henné e un bel gioiello al collo. Vi sta guardando con un certo interesse, ma non ha notato il tuo sguardo furtivo. 

*

Spoiler

hakimé: governatore/siniscalco

 

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Gregor

Quasi nascosto dietro le vesti di Jalrai, sussurro "c-c-ci osservano"

Poi noto la furia dell'uomo che se ne va, evidentemente la strada bloccata è una questione ricorrente "m-m-mi perdoni, buon uomo. Per caso avete dei malviventi che fanno cadere le piante lungo il tragitto? E c-c-come mai converrebbe andarsene? A-a-altri problemi in giro?"

@DM

Spoiler

Cerco di identificare il famiglio della donna, e altri tratti peculiari. Quando me ne accorgo mi prendo qualche secondo per osservarla senza troppi fronzoli.

 

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Ivellos elfo ranger

"Non ti preoccupare, è normale. Siamo forestieri, no?"

Dico silenziosamente a Gregor, abbassandomi la sciarpa e mostrando un sorriso tranquillizzante. Sembra essere il suo primo vero viaggio, quindi cerco di metterlo a suo agio.

Ma non è uno sprovveduto, a giudicare dalla giusta domanda che pone.

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Gregor

Spoiler

La donna divide la sua attenzione tra il giovane che le sta parlando e voi quattro. Non noti la presenza del suo famiglio, ma sai che non tutti se lo tengono appresso. Alcuni samudh nemmeno ne hanno uno, è una cosa tradizionale ma non obbligatoria. 
Dagli abiti diresti che è una persona abbiente ma non esageratamente, ai samudh di solito piace portare addosso gioielli e metalli preziosi per essere appariscenti, ma spesso è tutta la ricchezza "liquida" che hanno. 
Ad un certo punto la donna nota il tuo sguardo e ti fa un educato cenno con la testa. 

 

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Jalrai El'Ziin

Faccio un cenno d'assenso alla risposta di Ivellos a Gregor. E noi osserveremo loro. Aggiungo solamente in un sussurro mentre maschero le parole con lo spostamento di una delle sedie.

Mi accomodo e mi servo una tazza di cha. Sembra un problema serio... e soprattutto ricorrente. Commento osservando la reazione dell'uomo e attendendo maggiori informazioni. Voi siete tutti di qui? Butto nel frattempo lì la domanda.

@DM

Spoiler

Mentre continuo a parlare, ogni tanto cerco di dare altre occhiate alla coppia sulla porta, ma cerco di stare ben attento a non farmi notare.

Modificato da Cuppo
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Prima che l'uomo possa rispondere, dalla locanda esce una donna, accompagnata da chi è andato a chiamarla. 
Sulla quarantina, è una donna samudh dalla pelle color mogano, abbastanza ben vestita, con i capelli arrossati dall'henné e un bel gioiello al collo. Si avvicina amichevole "Buona giornata, stranieri. Sono Belit, la padrona di casa. Mi si dice che cercate un posto dove alloggiare: posso sperare di ospitarvi? Posso intanto offrirvi qualcosa di rinfrescante?"

Modificato da Pippomaster92
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