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[TdG] Al tesôr del bigât


Daimadoshi85

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Due regole veloci di formattazione dei post (per i novizi). 
Cominciate con il nome del vostro PG, in grassetto sottolineato
Il parlato in Comune scrivetelo in grassetto, i pensieri in azzurro o italico, e le descrizioni delle vostre azioni in gioco come testo normale.
Se volete parlare sottovoce, tenete il grassetto ma diminuite la dimensione del carattere.

In spoiler mettete la descrizione meccanica delle vostre azioni.

A oriente del Fossa a monte di Borgoratto, d’in fra li colli bradi
si sversa la Secchia, che drena una valle stretta detta dai bifolchi
“Del Bigàt”, ché qui v’allignasse si dice una di tali criature, che
avea giaciglio di monete d’oro e brama di carne d’uomini.


Molti l’hanno cercata, pochi l’hanno trovata, nessuno mai fece
ritorno.

- Braccio da Caprone, “Brancalonia Corbellatica, Liber V” -

 

...Narrano le leggende che il terribile Bigatto che vive lungo il Fiume Fossa abbia accumulato nei secoli un vasto tesoro.
Si tratta probabilmente della solita fanfaronata su mostri nascosti e tesori perduti che si racconta in ogni contrada del Regno; siccome però non avete nulla da fare al Covo da settimane, e state lì a mangiare pane a sbafo senza smuovere un chiodo, il vostro capobanda Manesco delle Sganasse vi ha mandato a calcinculo a comprovare o smentire tale diceria, giusto per togliervisi di torno.
Prima di venire alle mani, decidete di accettare codesta grande impresa e, tra un frizzo e un lazzo, vi dirigete nella zona indicata a cercare un certo Biondello da Pera, un furfante che si dice possieda una preziosissima e perduta mappa di tale tesoro.

Il viaggio dal vostro Covo dura diversi giorni di marcia svagata e conta un paio di giri a vuoto, ma alla fine vi trovate lungo il lento e placido Fiume Fossa, tra la dannata Penumbria e la Pianura Pagana, in cerca dello splendido e accogliente ricetto dove bazzicherebbe abitualmente questo Biondello: la Taverna del Soldo Bucato!

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🔴 Voi shiete qui - Vuèter a sîv qué

 

Ecco. La Taverna del Soldo Bucato...La Taverna del Soldo Bucato...È una topaia di infima lega, il genere più diffuso e apprezzato nelle città e lungo le strade polverose del Regno: una sala comune che puzza di vino rancido, scaldata e affumicata da un camino che non tira granché; un bancone sfregiato da millanta brutture e macchiato da una varietà di fluidi; una cantina infestata dai topi, una cucina sul retro e, oltre il piccolo cortile dove i fornitori consegnano le botti, una solitaria latrina. Nella sala comune sono sistemati una mezza dozzina di tavoli, tutti zoppi, tutti macchiati di vino e olio e scarafaggi spiaccicati, sfregiati da bruciature, o con nomi e frasi oscene incise al coltello. Panche e sgabelli sono scomodi abbastanza da squadrarvi le chiappe.

Insomma...È come il vostro covo, praticamente vi sentite a casa!

Entrate nella taverna e vi guardate intorno, intorno alle tipiche comodità di ogni taverna che si rispetti:

  • Un uomo dietro al bancone, un energumeno dalla testa rasata e dalla pancia straripante, con una vistosa cicatrice sul collo. Straccio alla mano, pulisce un boccale e lo riempie di birra, ponendoli su un vassoio per le cameriere.
  • Fogli lerci appesi alle pareti, annunci di taglie, pubblicità di alcolici e chissà che altro
    Quote

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  • Un gruppo di clienti seduti a un tavolo rotondo, curvi sui loro bicchieri, versano vino da brocche di terracotta e si fanno i granc***i propri...Alcuni giocano a Minchiate™, strillando e ridendo forte, la miccia di un litigio già accesa, la rissa pronta a esplodere. Volendo, c'è pure posto per aggiungersi al tavolo. Uno di quelli che ridono alza la mano, fa cenno al barista e gli urla "UGO! Fàm bén un etar biondino!" *, seguito dal grugnito di risposta del barista
  • Un gruppo di clienti, uomini forse dall'aria un po' pericolosa, abiti malconci e sporchi, armature e armi scompagnate, occupano un tavolo vicino alla porta di ingresso e, vestiti con il tipico "grembiulino da botte", giocano a Botte alla Botte™ in un angolo.
  • Due cameriere servono ai tavoli. Molto simili tra loro, non riuscite a capire il grado di parentela, se mai ce ne sia uno. Forse sono un po' "appassite", ma notate che sono ancora oggetto di contesa dai clienti abituali, che tentano di dare una manata sotto la cintura e ne ricevono un'altra di risposta.
  • Un cuoco. Beh, non lo vedete...Ma da qualche parte sarà sicuramente!
  • Una porchetta che ruota lentamente su uno spiedo nell'ampio camino della sala principale, mantenuta in movimento da un ragazzino sporchissimo e dall'espressione annoiata.

Vi guardate intorno alla ricerca di Biondello da Pera, il quale vi è stato descritto solo come un ometto sui vent'anni, abiti lisi, capelli biondi...

...O magari volete fare altro?

 

*UGO! Fammi un altro biondino!

Tutti

Spoiler

@Voignar @MattoMatteo [ @Cavaliere del Bere, se vuoi sei ancora in tempo] a voi!

In base a cosa farete, vi spiegherò poi le possibili regole di ambientazione (che ne so, la rissa, le Minchiate, Botte alla Botte, ecc.)

 

Modificato da Daimadoshi85
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Frate Prosciutto

Osservo ben poco del locale; appena entrato, il mio naso viene ammaliato dal soave odore della porchetta.
Annuso l'equivalente di una botte d'aria, poi sospiro soddisfatto.
"Ummmmh, cibo... guagliò, mentre cercamo Biondello, nun ce potimme magnà nu poco de porchetta?" chiedo col mio "delicato" vocione, cupo come una grancassa.

 

Spoiler

Come aspetto immaginate Bud Spencer, ma alto 2 metri, 2 metri e 10 (e largo in proporzione).

 

Modificato da MattoMatteo
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Vieri degli Ulivi

La voglia di uscire dal covo è tanta, anche perché dopo più di tre giorni in compagnia del resto della banda comincio a dubitare dell'esistenza del sesso femminile, ed ho quindi bisogno di rinfrescarmi la memoria. L'incarico di Manesco, a me, pare tanto una scusa per toglierci dalle scatole, ma ormai ogni scusa è buona pur di fare due passi.

Di passi, però, ne facciamo pure troppi, visto che le indicazioni sono poche e penose, e con tutta la buona volontà che non abbiamo trovare una locanda senza nulla di particolare è più difficile di quanto non si creda. Alla fine, ne imbocchiamo una quasi a caso, più per la voglia di bere che per la certezza. Do uno sguardo, anche più di uno, alle due cameriere, con un sorriso stolto sul volto

Porchetta e tutto quello che te pare dico al mio compare, per poi chiamare la cameriera più giovane e carina A ragazzì, qua volemm ordinare! E pure parlare un poco, a poterlo aggiungo, facendole l'occhiolino

Spoiler

Un Terence Hill giovane, con un poco più di barba ed i capelli neri 

 

Modificato da Voignar
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La cameriera sorride a Vieri, rispondendo un po' civettuola "Arrivo subito!" , rispondendo all'occhiolino mentre l'altra la redarguisce 

"Avanti, Zina! Shiam mica qui a pettinare le allodole!" 

"Aiò capé Melia, va bàn!" le risponde, per poi farvi cenno indicandovi un tavolo vuoto dove sedervi "Cosa vi prendo, bei fusti? Avàin dàl vino, birra, porchetta..." vi indica il ragazzino allo spiedo " stufato di cipolle, maiale arrosto, tigelle col parsótt, còppa 'd testa, ciccioli, mortadèla..."

Guardando le due cameriere effettivamente non capite se siano sorelle, madre e figlia, cugine o congiunte...o se abbiano effettivamente una qualche relazione di parentela. Sentite che la questione è dibattuta da un paio di ubriachi a un altro tavolo anche...

 Tutti

Spoiler

Se va bene abbiamo altri due giocatori, si inseriranno appena mi fanno le schede (o mi dicono chi scelgono dei pregenerati)

 

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Guriut il barbuto

Appena entrato nel locale diedi un sguardo sommario al suo interno e mi unii ai miei compari che sembravano già intenti ad ordinare o fare gli occhioni dolci a qualche donzella.

Forse prima di mangiare possiamo fare una preghierina a San Pasciuto, patrono delle abbuffate. Secondo una delle sue storie più famose dopo un gargantuesco pranzo tutto a base di cipolla riuscì a cacciare degli spiriti maligni da una taverna con un solo rutto

Dico dopo essermi seduto al tavolo.

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Frate Prosciutto

Appoggio una mano sulla spalla di Giurut.
"Giurut, si nun te dispiace, io la preghierina a San Pasciuto la faccio abbuffandomi, me pare più appropriato"
Poi mi rivolgo alla cameriera "Per me birra e porchetta... e abbonda con tutt'e due!" concludo battendomi la mano sull'enorme stomaco.

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DM

"Aaaah sì sì."risponde al mezzo gigante con un sorriso "Non ti deluderemo mica sai! Aspettate, mi è venuto in mente una cosa..." si volta e porta una mano alla bocca per amplificare la voce, puntando alla porta che da dietro al bancone "VANNI! Avàin dàl tajadèl?" Esce fuori dalla cucina un uomo magrissimo. In effetti, troppo magro per fare il cuoco. Magro come uno spaventapasseri. "No, ièn finé!" 

Ugo, dietro il bancone, guarda di spieco il cuoco "T'ho detto di stare in cucina, boìa d'un mond ledèr! S'è mai visto un cuoco magro? Mi mandi via i clienti!" e prende in mano un mazzuolo da botte, per poi avanzare zoppicando verso la cucina. Il cuoco suda freddo e si eclissa di corsa dietro la cucina...Ma riuscite a vedere un occhio che sguscia da una fessura per guardare se l'energumeno arriva.

Tra i tavoli si fanno una risata osservando questa scena, probabilmente ormai un siparietto tipico della taverna.

La cameriera cerca di glissare, dicendo "Speravo avessimo delle tagliatelle, ma le abbiamo finite. Sì, io sson Zina..." risponde, col tipico accento del luogo, guardandosi intorno verso il bancone e l'altra cameriera "...Purtroppo non ora...ma magari più tardi..." risponde a Vieri, sottovoce e con un occhiolino, poi riprende a voce più alta "Alòura... Maialino arrosto, porchetta e birra a fiumi..." Si volta e si dirige verso la cucina. Dopo 3 minuti si presenta Melia con un boccale di birra per entrambi, anche se quello per Prosciutto è il doppio dell'altro. Evoluzione dei boccali per i morganti, non ci vuole un grande boccale, ma un boccale grande!

 

Modificato da Daimadoshi85
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Vieri 

Ma grazie dico, sorridendo, alla cameriera tienili pieni, questi, mi raccomando aggiungo indicando i boccali

una volta soli, mi sporgo verso Prosciutto per dire a bassa voce Non so te, ma io fretta de trova’ a Biondo nun ce l’ho. Magnamo, bevemo e divertiamoci, poi ce mettemo a lavora’

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Gasparino il zuzzurro, seguace del motto Ora et te meno.

"Ostreghetta se è così... Te chi è lì... Ma chi l'è che lì che parla..."

Entro nella bettola cercando di imitare gli idiomi del posto 

"Ma chi cazz'ha detto a me di venire quassù, anema 'ro calendario..."

Penso sconsolato... 

Mi guardo attorno cercando quello che stiamo cercando.

"Scusato... Ma secondo vui, stu  Biondello... Ora... Volevo sapere... Ma per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?"

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Il parlato sussurrato se non è un problema lo farei con grossetto corsivo, che da cellulare non riesco a cambiare dimensioni del carattere.

 

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Frate Prosciutto

"Gasparì, io quà Biondello nun lo vedo; intanto che aspettamo che viene, magnano e bevemo come dice Viè!" aggiungo io, aprendo in due una grossa pagnotta, e ficcandoci dentro una grossa manciata di porchetta, che prendo direttamente con la mano dal piatto.
Poi affondo i dentri dentro l'enorme panino, staccandone un morso che basterebbe per 3 persone, e masticando voracemente.

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Vieri 

Venghino siori, venghino! Dico ad alta voce al veder comparire il mazzo di carte il miglior minchione de tutto il Regno! Venite e fateve lassa’ in mutande!

poi, più piano a Gasparino Ovvio c’ha fortuna se sparte, così come ‘a sfiga accennando alla spada che ho al fianco 

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DM

Siete tutti presi a mangiare e gozzovigliare che non ve ne accorgete, tra le risate e le mangiate...Finché non è troppo tardi.

La porta della taverna si apre e un grosso uomo con il cranio completamente calvo e la bocca da rospo si ferma a parlottare velocemente con quelli che giocavano con la Botte, poi si dirige al tavolo degli altri giocatori di minchiate al tavolo rotondo, afferra un biondino per la testa, gli sbatte la testa contro il tavolo urlando "TU! CORNUTO! Credevi di poter f00ttere A ME?!" 

Gli tira un manrovescio talmente forte da lanciarlo in pieno sul vostro tavolo, rovesciando cibo e sporcando col sangue che fiotta copioso dal suo naso tutte le minchiate. Il poveraccio emette un gemito mentre i cocci delle vostre coppe di vino schizzano in tutte le direzioni.

"A' CORNUTO! Alzati! Quante ne hai vendute?!" esclama l'energumeno, il gruppetto che giocava a Botte alla Botte a fargli da spalla dietro.

Il brusio di fondo della taverna si zittisce all'improvviso.

Tutti

Spoiler

Vi lascio fare un post per gestire la vostra reazione alla cosa (anche @Cuppo 😉), poi continuo.

Non partiamo con l'iniziativa ora, mi basta solo la vostra reazione immediata. Dopo partiamo con le meccaniche di rissa (scontro non letale, cito sotto).

 

Quote

Alle botte con onore
La consuetudine, le regole d’onore tra canaglie e banditi, e persino la legislazione vigente nei vari domini del Regno stabiliscono pratiche molto precise riguardo alle Risse. 

Né per fame né pe’l rame, mai si snudino le lame

Una Rissa è uno scontro non letale, che tale deve rimanere. Se infatti venisse versato sangue o ci si ritrovasse dei morti per la via o nell’osteria, da semplice “disturbo della pubblica quiete” (di cui non importa nulla a nessuno) la cosa verrebbe etichettata come omicidio o strage, e sulla testa dei colpevoli le Taglie si alzerebbero a dismisura. La Rissa è Rissa e non ci deve scappare il morto. Per questo motivo, nessun partecipante utilizza le proprie armi o, più in generale, colpisce per uccidere. 

Pe’ danni e malanni a taverne scalcagnate, l’osti prendon tutto a fine saccagnate

Le regole della Rissa sanciscono − anche nei confronti della legge − la tradizionale norma secondo cui chiunque a fine Rissa giaccia incosciente all’interno di una locanda o esercizio analogo (o entro 10 passi da essa), possa essere spogliato di beni e averi dai proprietari della medesima, a titolo di risarcimento per i danni arrecati dai prendenti parte alla rissa

 

 

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Gasparino il zuzzurro

"Mannagg a miseria... Mi gioco 'e pall... Avimm trovato Biondarello, o come cazz si chiama..."

Dico guardando le mie minchiate sporche di sangue e soprattutto, tutto quel ben del padre terno sprecato per terra.

"OOOOHHHH! E allora? Uno non può mangiare nu poc... Che così, bell e bbuono gli buttate le cose a terra? Oooohhhh! E che è? Non dico quest e quell, ma uno... No?

Dico... E che è?"

Spoiler

Intimidire e faccia da duro!

 

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Malacoda

Ho la fronte appoggiata al tavolo come mio solito dopo una notevole sbronza. Sono ancora (già?) piuttosto provato e con lo stomaco sottosopra quindi non ho toccato cibo. Però..un po' di vino.. ..che poi se no si perde l'abitudi.. Non riesco a finire la frase che 'sto imbalzè sfrombola sul tavolo rovesciando tutto. Perciò reagisco nell'unico modo possibile..

Socc'mel ban, barbazàgn! Sbraito tirandomi indietro di scatto e notando solo in quel momento BoccadaRospo. Gasparino è già partito, perciò mi limito a preparare la mia azione preferita per affrontare l'inizio di una rissa. Tanto lì andiamo a finire.. Mi riaccascio platealmente sul tavolo fingendomi svenuto. Iniziate voi..io studio la situazione! Sussurro ai miei compagni.

Spoiler

Mi riappoggio sul tavolo sperando di riuscire ad usare la Mossa Finta dopo.

...se non ho detto una cavolata 😅

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Frate Prosciutto

Osservo sbigottito tutto quel ben di dio finire per terra, indi sollevo lentamente lo sguardo su faccia-da-rospo, con un'espressione che non promette niente di buono.
"Sient'ammè piezz'emmerd... essere insultato passi, essere picchiato passi... ma sprecare cibo è nà fetènzia che più fetènzia nun se pò!" esclamo alzandomi.
Nessuna pietà per il malfattore, parte a razzo un ceffone.

 

Spoiler

La rima finale non era voluta, ma la tengo perchè fà scena. 🤣

 

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