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Capitolo 3 - Death on the Reik (Parte 2)


AndreaP

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 Eike

Senza indugiare neanche un istante, accodo le mie parole alle loro Palazzo. Ricomincio a correre verso la porta dell'edificio, prima che il freddo mi convinca a rivalutare il nostro operato, raggiungendola nel più breve tempo possibile, e appena li comincio a saggiare la resistenza della serratura mentre ascolto i rumori dietro la porta tenendoci premuta un orecchia sopra.

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Wellentag 7 Sigmarzeit 2512 i.c. - Notte [pioggia - inizio estate]

Eike seguita dai compagni si diresse velocemente verso il palazzo sotto una fitta pioggia con il cielo solcato da fulmini e tuoni.

Saliti i tre gradini attraversarono il cortile passando affianco ad una grande fossa con i bordi rivestiti da punte inclinate verso il basso
Dal centro del lato più vicino all'edificio vi era una passerella in legno che raggiungeva il centro della fossa stessa e da lì una scala di corda scendeva per circa tre metri fino a giungere ad una grata che copriva l'intera superficie: lì vi era una porta di ferro che permetteva di scendere ulteriormente.
    
Raggiunto l'edificio i compagni videro che vi erano due ingressi. Il primo sulla facciata principale il secondo su un edificio laterale contiguo e più basso

Una coppia di gigantesche porte di quercia decorate da volute in ferro battuto erano l'ingresso all'edificio principale. Ogni porta aveva un batacchio in ottone forgiato per rappresentare una testa demoniaca. Non vi era serratura

Dalle finestre ai lati della porta sporche e bagnate si intravvedeva la luce all'interno proveniente da focolari e quella che pareva una stanza da pranzo.

@all

 

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Olf

Annuisco alla proposta di mia sorella, mentre stringo in mano il flagello, pronto ad affrontare qualsiasi cosa possa annidarsi nel palazzo della Baronessa e della sua figlia degenere. 
Quanto ci ritroviamo davanti ad una scelta, ovvero quale delle due porte attraversare, mi ritrovo a concordare con Radagast... Chiedo quindi all'Ulricano Wilhelm, la apri tu? 
Richiesta un pò vigliacca, forse... Ma d'altronde è lui quello con la corazza, tra noi.

xTutti

Spoiler

Ciao a tutti! Sono la carne fresca! Vi descrivo un pò Olf e quello che sapete di lui (immagino vi abbia parlato un pò di sé), visto che ha subito un retcon un pò pesantuccio con il cambio di giocatore!

Descrizione

Spoiler

Olf, a differenza dello stereotipo degli uomini di scienza e medicina, non è assolutamente un ometto magrolino e fragile. Al contrario! E' un uomo fulvo, dai lineamenti affilati e quasi maligni, che quasi stonano con il suo fisico robusto e a tratti corpulento, temprato da anni passati a tirare denti e a sbatacchiare qua e là prigionieri poco collaborativi.
Suo elemento caratteristico sono i suoi occhiali spessi, i quali però sembrano fare un certo effetto sugli uomini su cui ha dovuto lavorare... Nel buio della cella, lo rendono quasi più inquietante.

Olf, di carattere, non è il mostro che potrebbe sembrare. Non trae piacere dalla propria professione, ma dal fare del male ai caotici e a chi reputa malvagio. Inoltre, non dimentico del proprio passato da medico, ama curare la gente ed è pure abbastanza premuroso nei confronti dei deboli e dei propri compagni, nonostante a volte si dimentichi di dimostrarlo eccessivamente, vista la sua scorza di riservatezza ed introversione. 

Storia in Breve

Spoiler

Olf è il fratello di Eike, e il membro meno talentuoso della famiglia, in quanto non è mai stato portato per la vita da "uomo di spettacolo", vista la sua personalità un pò rigida.
Piuttosto che passare la vita a fare lo "stagehand", ha preferito guadagnarsi le simpatie di una barbiere che l'ha introdotto al mondo della medicina, oltre ad insegnarli a leggere e scrivere, finendo per imparare il mestiere e mettersi in proprio molto presto.
La sua vita è cambiata quando è stato ingaggiato da un capo delle guardie per una operazione dentistica: il dolore e la paura instillatigli da Olf durante l'operazione odontoiatrica, lo ispirarono ad assumerlo come Interrogatore nel carcere, lavoro che ha imparato ad apprezzare molto presto, specie quando gli è stato concesso di usare le proprie abilità per torturare cultisti e mutanti malvagi. 
Questo ambiente gli ha permesso di venire a contatto con la crudeltà di questi uomini e sicuramente lo avrà motivato ad unirsi a questo gruppetto, soprattutto se gli darà la possibilità di estirpare il problema alla radice.

 

 

Modificato da Plettro
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Eike

Li guardo e annuisco anche io, poi do un rapido manrovescio al braccio di Olf scuotendo la testa in un plateale diniego: Wil ci farebbe saltare quel poco di segretezza che ancora abbiamo, tirando giù la porta con una spallata. Scivolo tra uomini e cani e approccio la porta laterale, di nuovo ascoltando con un orecchia poggiata sul legno mentre armeggio delicatamente con la maniglia, a verificare se è aperta.   

Modificato da aykman
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Wellentag 7 Sigmarzeit 2512 i.c. - Notte [pioggia - inizio estate]

Eike condusse i compagni fino alla porta laterale: era una doppia porta in legno rinforzata, ma a differenza dell'altra non aveva incisioni ne decorazioni.

Da sotto si vedeva una fioca luce e non si udivano rumori

La ragazza socchiuse l'anta

Al di là, illuminato da una lanterna, vi era quello che pareva un atrio: le pareti erano affrescate con una rappresentazione del castello probabilmente di un'epoca passata quando il castello era fiorente e non vi erano edifici abbandonati. Gli stessi affreschi mostravano i segni del tempo.

Vi erano due porte sulle pareti. Dalla porta di destra si udiva qualcuno che canticchiava.

@all

 

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Eike

Appena sento il suono smorzato della canzone, mi volto e con un gesto imperativo intimo il silenzio agli altri. La situazione di estremo pericolo ci lascia ben poco spazio per gli errori: se parte un urlo adesso, finiamo direttamente sulla forca solo se siamo estremamente fortunati. Un brivido mi corre lungo la schiena con le gocce di pioggia incastrate nel colletto pensando alle alternative ad una morte rapida: immagini di segrete e torture mi corrono per la mente, come anche quelle di violenze meno fisiche e più mentali. Prendo un bel respiro ed entro, studiando velocemente la stanza e le sue due porte, poi mi volto e sempre a gesti indico a Wil e Radagast la porta silenziosa, poi accenno a me ed Olf verso quella da cui proviene il rumore.    

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Wilhelm Furtwangler

La vista del grande portone a due ante e delle sue decorazioni mi perplime, ma resto ancorato al resto del gruppo. Eike ed Olaf ne hanno preso la guida e stanno facendo un ottimo lavoro portandoci passo dopo passo verso la nostra meta, qualunque essa sia. È bello constatare l'affetto e l'unione di intenti che ci unisce.

Una carezza per placare l'irrequietezza di Hildr, quindi ci muoviamo verso la porta silenziosa indicata.

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Eike

Siamo tutti in posizione e non abbiamo neanche interrotto il canto. Le cose sono andate meglio del previsto. Spero che la fortuna ci assista ancora. Mi posizione di fianco alla porta, guardando Olf prendere la maniglia, pronto ad aprirla. Sorrido appena e lo trattengo con un gesto, poi mi volto a fissare il druido e il templare, già pronti con i loro cuccioli dall'altra parte. E' il momento di scegliere: vanno loro per la porta silenziosa o partiamo io e Olf per questa? Sono certa che, fosse per me, la decisione sarebbe senz'altro per la loro, in maniera da poter intercettare la cantante non appena Wil e Rad si tradiscono, se mai dovesse succedere. In un soffio, glielo chiedo Noi o voi? 

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Wellentag 7 Sigmarzeit 2512 i.c. - Notte [pioggia - inizio estate]

Eike affiancata da Olf aprì la porta.

Al di là vi era una stanza con un grosso tavolo con sedie, un vecchio sofà, una credenza senza ante e e un armadio con un piede rotto  sostenuto da un ceppo di legno. Una stufa era posta in un angolo

Il luogo era trasandato e gli arredi erano molto popolare

Al tavolo vi era un servitore che stava rammendando dei pantaloni mentre canticchiava, mentre un secondo era seduto sul sofà pulendo degli stivali.

Ma la cos che colpì gli amici erano l'aspetto di questi. 

Il primo aveva un cranio a punta e tre occhi posti verticalmente sul viso. Il secondo invece aveva una testa minuscola, grande quanto una mela

Mentre questo ignorava l'aprirsi della porta, il primo alzò lo sguardo per guardare chi stava entrando


@all

 

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Olf

Alla vista dei mutanti, esito: non mi sembrano guerrieri, ma semplici servitori, probabilmente pescati tra i poveri disgraziati del villaggio precedente...
Piuttosto che corrergli incontro mulinando il flagello, mi porto l'indice alla bocca, chiedendogli di fare silenzio. 
Non urlate, vi prego, non siamo venuti farvi del male... dico con il tono di voce più rassicurante che riesco a fare, mentre con la mano gli invito a rimanere seduti Venite da Wittgendorf?

Spoiler

Ho tirato Charm: ho fatto un 51 su 47 (e ho dovuto spendere 1 Fortune Point, per non fare 3 Degrees of Failure)

 

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Radagast il Verde

Il Druido alla vista di quegli obbrobri stava per entrare e fracassare tutto, loro e il mobilio, ma quando udì Olf parlare lui e Huan si bloccarono.

Il Druido non capiva cosa stesse accadendo, ma stava accadendo, per cui tanto valeva vedere cosa accadesse. Avrebbe sfasciato tutto dopo.

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Wilhelm

Il templare decise di appoggiare la strategia di Olf e lo affiancò nel tentativo di rassicurare quei servitori:
Siamo arrivati al villaggio, abbiamo visto quanto è grave la situazione e stiamo cercando di capirne i motivi e i responsabili. Aiutateci, vi lasceremo in pace subito, non vogliamo causarvi alcun guaio.
Tentò di distogliere lo sguardo dalle loro malformazioni. Il Chaos li aveva contaminati, ma la responsabilità era altrove. Per quanto in linea di principio non fosse d'accordo con le leggi dell'imperatore, si sarebbe attenuto ad esse. In fondo, il suo cuore era mosso a pietà.

DM

Spoiler

Tirato Charm 35 su 40

 

Modificato da Dmitrij
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Wellentag 7 Sigmarzeit 2512 i.c. - Notte [pioggia - inizio estate]


Il mutato con la testa minuscola sorrise ai compagni con una bocca sdentata e poi riprese a pulire le scarpe continuando ad ignorarli.

L'altro invece sorrise ai compagni "No, non dovete preoccuparvi. Questo è un bel posto, ed i padroni ci trattano bene. Si vive meglio qui che al villaggio. Se volete possiamo mettere una buona parola per voi per lavorare qui" rispose

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Eike 

Rimango stupita e contraddetta dalle parole del servo. Un sentimento di vaga pietà si mescola a quello di disgusto alla vista delle loro deformità e repulsione per ciò che il caos gli ha fatto. Mi volto da Radagast e gli faccio un cenno, poi entro dietro a Wilhelm, adocchiando la porta lontana, spaventata che possano scappare o dare l'allarme, ma anche consapevole di non dover fare mosse avventate che possano inutilmente metterli in agitazione: come funanboli, camminamo su una corda dove il margine di errore è veramente basso.

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Radagast il Verde

Al Druido cadde la mandibola

"Io... Lui... Noi... Loro... Però... Che mi venga una tosse sifulina se riesco a capirci qualcosa.

Buon uomo, potrebbe indicarci una strada dove non ci sono guardie per arrivare dai Vostri padroni? In effetti l'idea di lavorare per loro non è malvagia"

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