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Capitolo Zero: Fuggitivo


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Deneb


Un biscotto rischia di andarmi per traverso " Ahah " rido, tossico e per poco mi strozzo, riuscendo a parare qualche briciola partita dalla bocca, con la zampa " E così ti sei invaghita di un nonnetto? " schernisco Elle senza considerare la presenza delle altre donne e la mia poco invidiabile inferiorità numerica " Ehm... perdonate la mia uscita "

Mando giù un altro pezzo di biscotto cercando di recuperare un po' di serietà, dato il discorso di Elle " Personalmente non avevo intenzione di unirmi alla Loggia, non conoscevo nemmeno i Pionieri se non per qualcuno che quelli che si fermavano a fare rifornimenti... Per una serie di cause mi sono ritrovato imbarcato con loro e ci siamo imbattuti nella Fortuna dell'Imperatore e il resto penso che già lo sappiate... Per il resto mi accodo alle sue osservazioni " concludo indicando la ragazza con la testa,

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13 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 13:25

Loggia di Capo Ventura || Brezza leggera da sudest, cielo terso

Naesala segue interessata il discorso di Elle, nascondendo non troppo bene che evidentemente c'è qualcosa sotto. "So che hai fatto gavetta sulla Folgore. Il capitano Marbalus è stato uno dei più devoti Pionieri che la Loggia abbia mai avuto. Vecna custodisca i suoi segreti." Prudence, come un eco sibilante, ripete: "Vecna custodisca i suoi segreti." e l'elfa, per parcondicio, non esclude Deneb dall'elogio: "...e altrettanto Noah." sorride amaramente, notando che porti con te i suoi occhiali scuri. Prudence stavolta prende l'iniziativa ripetendo l'elogio funebre: "Vecna custodisca i suoi segreti."

"Vedete-" Naesala esita, si tormenta l'anello d'opale che porta sul dito indice, fa fatica a scollare le labbra e dar voce ai suoi pensieri; infine cede. "La Loggia ha fatto tanto nei secoli in cui è stata guidata da Kerberos. Nessun Gran Maestro dai tempi del fondatore ha fatto tanto per questa gilda quanto lui. Abbiamo eliminato la pirateria dai mari orientali, reso l'accademia nautica di Quirilia la più ambita al mondo, spedito ben quattro spedizioni oltre l'Arcipelago dell'Orizzonte. I Mastini d'Avorio sono apparsi poco più di qualche anno fa, eppure ci hanno messo in ginocchio in pochissimo tempo.

Cosa è cambiato?" - il suo viso è carico di sconforto. - "Tutta la grandezza accumulata in passato è opera dei grandi uomini e delle grandi donne che rendevano ognuno di noi fiero di abitare queste mura. Odio ammetterlo, ma Iver ha ragione, in fondo: lo spirito della Loggia è andato perduto. Basta sfogliare il giornale: da un decennio a questa parte non c'è giorno in cui un Pioniere non tradisce per avidità o vendetta. Un tempo eravamo uniti, eravamo una famiglia. Ora la maggior parte di noi sono solo mercenari guidati dall'egoismo." - l'argomento pare tornare a farsi un po' troppo filosofico-etico, ma cambia rapidamente direzione. "Ci sono molti ex-Pionieri tra le fila dei Mastini. Corrompendo gli anelli deboli, ci hanno colpito dall'interno. In questi anni abbiamo accettato di assumere assassini, pirati, ogni tipo di marmaglia di bassa lega che ci garantisse introiti sicuri per finanziare le Spedizioni. Ora ne paghiamo le conseguenze."

A Prudence scappa uno sbuffo di rabbia. Naesala abbassa gli occhi dalla vergogna. "Mi dispiace. Non è così che la Loggia dovrebbe presentarsi a quelli come voi, pieni di intraprendenza e desiderio d'avventura. Ma c'è del buono in alcuni di noi, e se vogliamo combattere la minaccia che infesta questi mari, dobbiamo essere...uniti!" stringe un pugno, sposta gli occhi verso sinistra e conclude: "Con le parole del Mastro Armiere: la sconfitta è certa se non possiamo fidarci del nano che abbiamo accanto."

2MNx70S.jpgNel primo cassetto sulla sinistra di una credenza in ciliegio c'è un foglio di carta ruvida grande non più del palmo di una mano. L'elfa lo tira fuori dalla polvere con cura, lo tiene a sé una manciata di secondi, poi ve lo porge. Sulla carta c'è un disegno magico di una donna dai tratti somatici facilmente riconducibili al capogilda e a suo figlio.

Il disegno è incantato in maniera simile ai tatuaggi magici dei Pionieri, tale che i capelli raccoti in una coda di cavallo ondeggiano a favore di brezza. "Kilian Fuinur" commenta Naesala con una certa fierezza. "Capitano della Tramontana Quinta, partita quasi vent'anni or sono con una ciurma composta di sole donne verso Est. Una donna straordinaria, forse più di sua madre." l'elfa vi dà qualche momento per assaporare la solennità del momento, poi aggiunge: "Non fece sborsare una moneta d'oro alla Loggia. Pagò l'intera spedizione da sé, sapete? Non c'è donna a Capo Ventura che non la prenda d'ispirazione."

Forse avete capito dove vuole arrivare: per chi ha abbastanza determinazione, nulla è impossibile, nemmeno finanziarsi da soli una intera Spedizione.

 

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Elle

Mi prendo il mio tempo per ragionare sulla questione. Ciò che la donna dice è profondo, e  rappresenta sicuramente un punto di vista sincero e, a conti fatti, condivisibile. Però, bisogna anche ammettere che è un punto di vista interno alla cosa. Lentamente, provo a spiegarlo all'elfa, tentando in ogni modo di evitare di offenderla Gran donna... sorella di Kilash? ... Ascoltate, capisco ciò che dite, e anche cosa volete intendere. Lo stesso concetto espresso da mastro Iver, con parole differenti: ce l'hanno fatta prima, ce la dobbiamo fare... e lo possiamo fare... anche oggi. Trattengo più che posso voglia di gridare, domando invece le parole e abbassando il tono a poco più di un sussurro, costringendomi a scandire lentamente ogni parola E capisco perché preferite cambiare ciurma e sbarcare i tagliagole e i mangiapane a ufo. Però, concedetemelo, questa è solo una parte della soluzione: quella per la congiuntura attuale. Non state facendo nulla per risolvere le cause. Perdonatemi se non sono un pesce palla, e parlo anziché gonfiarmi e star zitta. Mi secca dire la verità sopo aver visto solo e scambiato parole solo con tre persone, però è talmente evidente, visto da fuori, che anche gente più sciocca di me se ne accorgerebbe Signora, quanti anni avete? La blocco col mio sguardo, cercando di trasmettere più che una semplice parola Io sono appena arrivata. Ho parlato con voi. Ho parlato con Kilash mi sfugge un sorrisetto e gli occhi mi si addolciscono pronunciando il suo nome Ho parlato con Iver. E, anche se non l'ho incontrato, so che c'è Kerberos. Non vi rendete conto che tutti voi siete... bé... vecchi. Guardate ai bei tempi passati, in cui eravate più giovani e le cose andavano meglio. Venti, cinquanta, cento anni fa? Non vi accorgete che avete bisogno di vedere il mondo di oggi? Vederlo e viverlo, per poterlo capire. Non potete stare chiusi nelle vostre stanze a leggere resoconti per farlo. Oggi pagate errori del passato. Ma l'errore è avvenuto perché avete smesso voi stessi di crederci. Abbasso lo sguardo, rattristito dalla verità che sento pesante in me. Perdonatemi. Non avrei dovuto parlare così. Lasciate perdere. Alzo lo sguardo e lo riporto sul viso dell'elfa di fronte a me E adesso, ci aspetta una guerra, prima di poter riprendere il mare a caccia di misteri. E il nostro nemico ha un abbondante vantaggio, ci conosce bene ed è forte oltre che preparato. Avete detto che avete perso tanti validi Pionieri, gente esperta, abile. Cosa abbiamo ottenuto in cambio? Quali informazioni abbiamo? Deneb qui ha già deciso che combatterà, a costo di farlo da solo, anche se non è un guerriero. Io sono più... semplice. Mi basta tenerlo al sicuro e non lasciarlo solo. La vostra guerra è diventata la nostra. La voce si affievolisce fino a spegnersi, una voce che quasi non riconosco. Mi sono autoconvinta, stupidamente. Un leggero luccichio degli occhi tradisce lacrime in attesa di traboccare, mentre fuggo il viso dell'elfa per quello del gatto al mio fianco.

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Deneb


Come per un riflesso condizionato, quando Prudence nomina il capitano della "Bisaccia di Bronzo " la zampa va agli occhiali di Noah, quelli con le strane lenti scure, che ora pendono sul mio petto, agganciati ad uno dei lacci dell'armatura, che lo stesso capitano mi ha donato. Incrocio lo sguardo di Elle, seduta di fianco a me ed onestamente non avrei potuto fare diversamente. La ragazza non ha peli sulla lingua, è schietta e diretta. Cose che trovo assolutamente positive, dei pregi, sia pure queste possano non essere universalmente apprezzate. O meglio credo che tanto dipenda da ciò che viene detto e da come venga recepito da chi lo ascolta.

" Apprezzo il suo modo di fare, la sua sincerità, anche perché cerco di fare altrettanto... come accennavo prima devo al destino(?) le mie implicazioni con la Loggia, fuggivo da problemi personali che reputavo gravi e in quel momento difficilmente risolvibili, ritrovandomi invischiato in qualcosa di ben più grande e peggiore per il mio dannato viziaccio di non saper stare fermo "  sorrido fra il sornione e il pentito " E così per non essere la causa dell'estinzione precoce della mia specie nel sud del continente a causa dei dannatissimi Mastini, sotto consiglio di Kerberos, sono stato costretto a dipingermi il più grosso dei bersagli possibili addosso...

Per come si sono evolute le cose, devo essere grato alla Loggia per avermi preso a bordo e avermi dato la possibilità e il modo di concentrare le ire che avevo attirato, solo su di me. Dando un altro motivo, come se ce ne fosse bisogno, ai Mastini di odiare la Loggia e tutti i Pionieri... Questo fa si che abbia che possa sentire questa guerra un po' più mia di quanto non possa fare Elle, ma lungi da me il fatto che fosse questo quello che immaginavo per il mio futuro. Anzi a dire la verità la mia preoccupazione più grande una volta imbarcato era il clima che avrei trovato qui e individuare quanto prima un posto dove poter riempire le mie tasche... " torno a guardare i presenti nella stanza, non esattamente la miglior presentazione che qualcuno potrebbe fare di se stesso, ma tant'è, faccio spallucce " Quindi non è che avessi queste grandi aspettative o ideali. Certamente avrei preferito l'esplorazione ad una guerra, nella quale tra l'altro sono diventato in qualche modo importante, anche se involontariamente... Ma ci sono due cose che hanno sempre guidato la mia vita, il trovare degli aspetti positivi nelle situazioni e prendermi la responsabilità delle mie azioni. Ergo... " mentre la zampa destra si muove da sinistra a destra, con il dito indice teso,  disegno una specie di linea in aria, come a vole sottolineare qualcosa, una specie di ovvia conseguenza " Sono pronto a firmare "

Torno a guardare Elle, cercando nei suoi occhi tracce di delusione o altro, preoccupandomi poi degli altri presenti nella stanza.

Modificato da Redik
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8 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 13:30

Loggia di Capo Ventura || Brezza leggera da sudest, cielo terso

Annuisce: è la sorella di Kilash.

La mancanza di tatto di Elle non passa inosservata nelle retrovie della stanza; se Naesala alza le sopracciglia egualmente sorpresa e indispettita dall'osservazione della marinaia, sentite distintamente Prudence commentare: "Buzzurra." al suo solito senza scomporsi più di tanto. L'elfa la rimprovera pronunciando il suo nome: "Prudence." poi torna a rivolgersi a voi: "Floim la pensa come te, ma non è così semplice." una frase che più o meno anche Iver vi ha detto, no? "Attaccare i Mastini indiscriminatamente metterebbe in pericolo molte persone. Le loro navi, ad esempio, sono spesso cariche di prigionieri. Non possiamo affondarle. O per dirne un'altra, molti Pionieri hanno deciso di aiutare le popolazioni selvagge a mettersi al sicuro nell'entroterra, e ciò richiede tempo e risorse. Come tu stessa hai detto, noi non siamo combattenti." che era un po' ciò che stava facendo la Bisaccia di Bronzo prima di essere attaccata. L'unica colpa dei Pionieri deceduti a bordo è stato di aver aiutato quei Kenku a fuggire.

"Ciò non toglie che abbiamo schierato alcuni dei nostri migliori elementi. Se avete parlato con Iver ci sono buone probabilità che abbiate visto la Cercascogli, mi sbaglio?" no, non ti sbagli. "Il capitano d'Autremont la guidava nella crociata contro i Mastini, prima di perire in battaglia. I suoi uomini erano talmente devastati che hanno rassegnato le loro dimissioni e abbandonato Capo Ventura..." un velo di tristezza avvolge l'elfa. Evidentemente ci teneva parecchio, a questo particolare capitano.

"Hai ragione a parlare così. Molti di noi avrebbero dovuto lasciare il posto alle nuove generazioni molto tempo fa, ma coloro che dovevano prendere il nostro posto sono partiti per l'Est...e mai più tornati. Siamo tutto ciò che è rimasto. E sbagliamo a chiedervi di combattere, quando dovrebbe essere una vostra libera scelta. Ma a volte" - guarda Deneb negli occhi, dispiaciuta - "non c'è altro modo per sopravvivere. Non si può fuggire in eterno."

Le risollevate il morale quando entrambi decidete di aderire alla causa comune. Non era scontato, dopo quanto detto finora. Naesala raccoglie le vostre dichiarazioni scritte e commenta: "C'è ancora spazio per i sognatori tra queste mura. Se saremo vittoriosi e la Loggia sopravvivrà, apparterrà alle prossime generazioni." - Prudence dietro di voi versa l'ultima goccia nel preparato "...e cento." questo inizia a bollire e cambiare colore, mentre l'allieva ora vi guarda con occhi imperiosi: "La Loggia farà molto di più che sopravvivere, lady Ertoris. Abbiate fede." l'elfa sorride, riempiendo telecineticamente una tazza di tè alla rosa severina che vola quieta per metà stanza e finisce nelle mani della sua allieva. Ne beve un sorso, poi un altro, e nel frattempo si è spostata di fronte a voi. "Posso pensare io ai marchi sull'avambraccio. Voi scendete pure in sala comune per il pranzo, Miranda ha preparato lo stufato alle erbe di Randal." gli occhi della Prima Incantatrice si illuminano. Potreste entrambe le mani sul fuoco per indovinare il suo peccato capitale, la gola. "E tu, Prudence?" "Devo effettuare-" si blocca. Vi guarda, poi guarda Naesala. "...le pulizie dietro il Cigno." "Oh, già. Grazie mia cara, sei meravigliosa." e le scocca un delicato bacio in fronte alla quale la burbera apprendista non si oppone affatto.

"Vi lascio nelle esperte mani della signorina Lancaster. E' stato un piacere fare la vostra conoscenza. Semmai aveste problemi di natura arcana o aveste voglia di biscotti, venitemi pure a trovare." il suo sorriso è sincero. Terminati i saluti, avrebbe lasciato la stanza diretta ai piani inferiori.

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Elle

MI alzo quando l'elfa decide di andar via. Non mi piace la cosa, ma chi comanda ha il potere di delegare ai sottoposti i lavori che non vuol fare, e io mi rendo conto che la mia schiettezza non è stata molto apprezzata nella stanza. Mormoro un Grazie alzandomi a mia volta quando lo fa l'elfa, e aspetto a sedermi finché non è uscita. Aspetto a parlare rimuginando le poche nuove informazioni ottenute, e nel frattempo metto a fuoco la ragazza rimasta con noi. Prudence Lancaster. Nome sofisticato e una bella dose di alterigia. Nella mia mente un'accoppiata che solitamente si traduce in nobiltà, di quella spocchiosa che non si mescola alla plebe neanche in punto di morte. Lei sembra differente, ma ciò non toglie nulla al fatto che si sia arrogata il diritto di giudicarmi senza conoscermi. Avrei una domanda... prima di... procedere. Esclamo finalmente con voce pacata e monocorde, cercando di trattenere l'astio per momenti più indicati. Riguarda il marchio. E' possibile renderlo... invisibile? Sollevo lo sguardo fissandolo sul volto dell'apprendista Ci aspetta un lavoro delicato e pieno di incognite... mi spiego ...vorrei evitare che chiunque incroci sappia perfettamente per che parte sto. I Mastini hanno già troppe informazioni, sarebbe più... saggio... non fornirgliene ulteriori... Guardando Prudence, mi viene in mente una frase che molto tempo fa un vecchio capitano mi disse, prima di spedirmi in punizione sulle crocette "Devi imparare, Elle, a distinguere le cose. Guarda il mare: non è furbo, altrimenti farebbe a pezzi le nostre navi ogni volta che vuole; e non è saggio, visto che si scatena o sta calmo ad ogni cambio del vento; ma nessuno è tanto sciocco da poter ignorare la sua grandezza, o mancargli di rispetto. Tu non sei molto furba, per questo sei in questo pasticcio." Solo dopo anni imparai che quelli furbi stanno in porto, a costruire o armare navi; i saggi stanno in mare, a farle navigare; ma sono i grandi a radunare equipaggi e convincerli a seguirli nelle tempeste. Metto su un'aria pensosa, valutando il fatto che ancora non ho imparato ad esser furba e moderare o trattenere la lingua. A quanto pare non sono l'unica, penso sorridendo a Prudence. 

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Deneb

Guardo la donna concludere il suo discorso, finendo di compilare i fogli che faranno di noi dei Pionieri a tutti gli effetti. Non si può fuggire in eterno... la sua frase e lo sguardo con cui mi ha consegnato queste parole continuano a ritornarmi davanti " E proprio perché ho deciso di non farlo più che sono qui. Oltre al fatto che come dicevo prima, non ho intenzione di far pagare a nessun altro le conseguemze delle mie azioni... Non lo avrei fatto nemmeno con la Loggia se non fosse stata già coinvolta in questa faccenda "

Quando l'incantatrice si alza, per raggiungere la sala comune, mi alzo a mia volta insieme ad Elle, quindi accenno un baciamano all'indirizzo dell'elfa " Siamo delle nuove leve per niente facili, ma sono sicuro che non vi pentirete di averci a bordo! Spero che non avrò problemi di quel tipo, ma per i biscotti e la compagnia potrei passare volentieri... "

Una volta uscita, torno a concentrarmi su Prudence, la mia innata curiosità viene ancora una volta solleticata " Cigno? Pulizie? Avete un uccello qui dentro? Di che si tratta? Sembra qualcosa di strano... Vivi qui tu? Sei originaria di queste parti? Differentemente da Kilash hai preferenze? " mi aggancio poi all'osservazione di Elle " Tatuaggi invisibili? Io volendo potrei contare sul pelo per far si che dia meno nell'occhio "

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12 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 13:35

Loggia di Capo Ventura || Brezza leggera da sudest, cielo terso

L'apprendista apre alcuni cassetti racimolando strumenti utili al prossimo procedimento. Mentre si accinge a scegliere su usare questo o quell'altro inchiostro magico, fredda Deneb con una battuta "Teniamo i canarini lontani dal micio." - che probabilmente si potrebbe tradurre con: fatti gli affari tuoi. La raffica di domeande successiva le fa alzare un sopracciglio: "I Lancaster sono capoventuresi da venti generazioni, vivo in città. E ho preferenze per i non-felinidi. Contento?" ...acidella, eh?

Preso tutto l'occorrente, lo deposita sul tavolo togliendo biscotti e tè con la stessa telecinesi usata da Naesala, spostandoli altrove. Prende una seggiola sul quale appoggiarsi e srotola una custodia di pelle con aggeggi appuntiti coperti da rune, che a prima vista sembrano strumenti di tortura.

La domanda di Elle viene accolta da una risposta pratica. Prudence si toglie il guanto destro, sbottonandosi con due dita l'orlo del polsino sinistro per mostrare l'avambraccio sinistro tatuato. Se lo osservate bene, il marchio che possiede è diverso da quello di Iver: più semplice, meno ampolloso nei dettagli. Con il dito indice preme leggermente sull'ago della bussola e lo spinge di 360 gradi orari: svanisce. "Riappare dopo un'ora. Se lo giri due volte, dopo due. Tre volte, dopo tre. Comprendi?"

Ago alla mano, sposta lo sguardo prima su uno, poi sull'altra a turno. "Chi vuole iniziare?"

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Elle

Si... comprendo... sussurro piano dopo aver  rifilato un rapido manrovescio alla coscia di Deneb quando si informa sui gusti della donna. E l'ago punta qui sul torrione, non a nord, giusto? Iver ci ha spiegato così... Non che la cosa sia così importante, ma è bene sapere come funziona: in mare mi sarebbe del tutto inutile, so come cavarmela, ma a terra le correnti sono diverse, e gli squali si camuffano meglio. Sporgo il braccio sinistro, impaziente, guardando la pelle candida e poco abbronzata dell'interno dell'avambraccio. Non ho mai voluto tatuaggi, a differenza degli altri marinai, perché non ho mai ritenuto importante documentare nessun evento: a che serve un tatuaggio se non a mostrare le proprie imprese agli altri? Eppure, riflettendo mentre Prudence si prepara a marchiarmi, sarebbe il caso di aggiungerne uno. A tutti gli effetti, il viaggio in solitario da Solyst a Capo Ventura su quel guscio di noce di Incubo non si può ritenere altro che un'impresa. Sono pronta mormoro piano, mentre cerco di mettere a fuoco la domanda che mi aleggia nella mente e non mostrare segni di apprensione. Prudence, posso farvi una domanda? prendo fiato e non aspetto che replichi, Mastro Iver ci ha detto che, qualora avessimo deciso di unirci a voi, avremmo dovuto trovare un certo... mmm... mi volto da Deneb in cerca di aiuto: i nomi non sono esattamente il mio forte, anche se di solito riesco a ricordarmeli con un pò di febbrile lavoro di memoria ...Raftal, giusto... un goliath di nome Raftal... e dargli una mano con la sua missione... lo conoscete? sapete dove possiamo trovarlo, o come fare a riconoscerlo? Ci sareste notevolmente di aiuto... lascio sfumare la voce mentre lei si accinge all'opera.

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Deneb


" Ehi ehi... " alzando le mani in segno di non belligeranza e sorridendo guardo prima Prudence e poi Elle " Cos'è tutta questa ostilità? Chiedevo e basta... " rivolgendomi prima all'allieva di Naesala " Saremo compagni a breve no? Non si parlava di conoscerci tutti come in una grande famiglia? "  torno poi ad Elle, allargando le zampe e scuotendo appena la testa " Che ho detto? Chiedevo per un'amica... "

Torno serio, mentre la Lancaster ci spiega alcune cosette sul tatuaggio, realizzando poi quello che cercava la guardia disonesta la sera del loro sbarco. Porgo a mia volta il braccio " Non sia mai... " scostando leggermente quello di Elle " Mi sembra il minimo che possa fare, propormi come primo... Può sembrare una sciocchezza, ma essendo qualcosa che mi rimarrà addosso tutta la vita, potrei deciderne lo stile? O è legato a qualche tipo di rituale o gerarchia? " mentre cerco di spostare il pelo, indeciso su come la ragazza deciderà di agire in merito.

Annuisco semplicemente quando Elle è più veloce di me a ricordare il nome di Raftal, possibile contatto per la nostra prima missione, se così possiamo chiamarla, restando in attesa delle risposte.

Modificato da Redik
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11 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 14:15

Loggia di Capo Ventura || Brezza leggera da sudest, cielo terso

"Ho imparato a non fidarmi dei vagabondi del sud. Sono tutti imbroglioni e poco di buono." ...ma tu sei di tutt'altra pasta, Deneb! Vero? "Occhio acuto, micio. Te ne sei accorto." - c'era quasi, col tuo vero nome. Prudence Lancaster prende la mano del felinide e la piazza sul tavolino. Un cenno rapido del viso ordina a due manette magnetiche di alzarsi in volo e di serrare al polso e al gomito il braccio senza che Deneb possa opporsi; quindi prende l'ago - una sorta di penna stilografica intinta in un'inchiostro che sembra petrolio, il cui manico è inciso da rune fosforescenti azzurre - e ne piazza la punta fredda su un punto preciso della pelle. L'oggetto resta in miracoloso equilibrio a mezz'aria. Le dita della donna si muovono esalando fili di vapore luminoso che si unisce alle rune, e l'ago inizia a disegnare lentamente alcune linee indolori - ma fredde come i mari del nord - sulla pelle di Deneb. Qualcosa che assomiglia alla sagoma di una bussola prende vita quasi subito, ma il procedimento è estremamente lungo e tedioso.

Prudence, inizialmente concentrata, si lascia andare alla noia dopo una mezz'oretta abbondante di silenzio. "Sono una mia invenzione. Puntano verso la Sala Grande della Loggia." commenta con finta modestia. "Ne esistono di quattro tipi, finora. Uno per i Pionieri comuni, uno per i membri del Consiglio Ristretto, uno per i loro apprendisti" come il suo "e uno per i funzionari. Gli halfling messaggeri ad esempio, le guardie, o i cuochi. Coloro che fanno parte della Loggia ma non sono Pionieri. Riflettono egualmente status e stipendio." ...sì, è più ricca di voi. Lo avrete notato dalla differenza di vestiario, o dal profumo di gelso, o dai capelli pulitissimi.

Un halfling bussa alla porta dopo qualche tempo. Porta con sé un vassoio che tenta in tutti i modi di non rovesciare per terra, colmo di piatti fumanti direttamente dalla cucina della Loggia. "Grazie ma non ho fame, ho del lavoro qui." prima di rifiutarlo completamente, vi guarda senza la benché minima ombra di compassione nei suoi occhi, ma: "Aspetta, lascialo qui." e indica lo spazio del tavolo inutilizzato dalla procedura. L'hin in questione è molto simile a uno di quelli che vedete spesso in giro, solo privo della fantomatica borsa piena di lettere. Osserva curioso l'accadimento magico per una manciata di secondi e poi fugge al solo sguardo di Prudence, che lo invita a farsi un giro senza aver bisogno di aprire bocca. La giovane apprendista di Naesala possiede una certa reputazione di strega - scusate il gioco di parole! - tra le mura del torrione.

"Conosco un goliath di nome Raftal. E' uno dei più prolifici cacciatori di taglie della Loggia, frequenta spesso la taverna del Cigno. Ho del lavoro da sbrigare da quelle parti, più tardi, verrete con me." anche se il tono da maestrina è davvero insopportabile, ammettete che con il trascorrere del tempo l'incantratrice diventa leggermente meno spocchiosa nei vostri confronti. Dev'essere strano abitare quella stanza: lei e Naesala sono davvero poli opposti, caratterialmente parlando.

"Ci metterò un po', mangiate. Non ho fame." ripete. Il vassoio contiene un piatto molto abbondante di riso ai gamberi con limone, un piatto con sei chele di granchio fritte e un soufflé di crema alla vaniglia e zenzero, accompagnate da una mezza brocca di vino bianco. Perché invece dell'esplorazione non hanno aperto una scuola di cucina?!

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Deneb

Alla vista delle manette che fluttuano per la sala e finiscono per bloccarmi un braccio, tento di contenermi mordendomi la lingua, ma alla fine non posso fare a meno, viste anche le parole acide della ragazza " Fortuna che non ero il tuo tipo... " incrocio il suo sguardo sfidandola " Voi del Sud... Non staremo generalizzando un po' troppo? E poi forse siete voi di città un po' troppo creduloni "

Interrompo la mia controffensiva verbale di scherno, quando gli oggetti cominciano a spostarsi per la stanza e Prudence si appresta a tatuarmi. Nonostante la magia, il processo si rivela lungo, anche se fortunatamente indolore. Annuisco semplicemente quando si parla di Raftal, annotandomi mentalmente la sua mansione e il fatto che il Cigno sia la locanda.

Quando quindi comincia a parlare delle tipologie di bussole e dei loro relativi significati, cerco di nascondere un sorrisetto, considerando che mi ha quasi fatto un complimento, avendo notato le differenze fra loro " Una cosa sicuramente ingegnosa e di non facile realizzazione, certo niente a che vedere con...  "

Sto per proseguire quando due cose catturano la mia attenzione, il parlare di soldi e la celestiale visione di quello che sembra essere un clamoroso pranzo.

Una volta che l'halfling viene fulminato dall'incantatrice e guadagna la porta, quando questa riporta il suo sguardo su di noi, sono già con una chela di granchio in bocca, ringraziando mentalmente di avere la destra libera e avendo soddisfatto la prima parte delle distrazioni parto a chiedere della seconda " Stifenfi o ? Non flo auevanho abfolito? " 

Modificato da Redik
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Elle

Ripensando all'ultima notte passata alla Taverna del Cigno, mi stupisco del fatto che sia così frequentata dai Pionieri, salvo poi ricredermi: se la percentuale di tagliagole e lestofanti è aumentata negli anni, così anche una taverna malfamata e frequentata da poco di buono diventa un centro nevralgico e frequentato per tutti quelli che non hanno affari onesti da portare avanti, come anche da tutti quelli che hanno bisogno di informazioni. Sbuffo contrariata dal commento di Prudence sugli abitanti del sud, anche se io tecnicamente non ne faccio parte: Solyst è talmente isolata da non potersi considerare facente parte di nessuna regione geografica. Trattengo una replica salace, quando il pranzo arriva ad interrompere i miei sforzi. Senza aggiungere una parola, chiusa in un silenzio pensieroso e preoccupato, ringrazio e mi dedico alle cibarie, anche se rimango di nuovo contrariata dalle parole della ragazza Certo che non c'è spirito di corpo. Il vostro equipaggio manca di armonia. Status, bah... commento a bassa voce, incurante del fatto che la ragazza possa udirle o no. La cosa che mi disturba di più è che è palese che la ragazza goda del suo status, e ne approfitta per infliggere a chiunque la sua rabbia e il suo scherno. Non una cosa carina. Ad alta voce, gli rifilo una stoccatina, tanto per esser certa che la nostra amicizia cominci col piede giusto ... sai, l'equipaggio tollera e capisce la necessità della gerarchia. Ha bisogno di essere governato... non di essere vessato o maltrattato... trattali con rispetto e guadagnerai il loro rispetto... sembra quasi che tu e il tuo... status invece... godiate dell'isolamento... e che tutti vi guardino con timore... non è una cosa bella... Finisco la mia porzione, ma non bevo vino, mi limito all'acqua. 

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19 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 15:25

Loggia di Capo Ventura || Brezza leggera da sudest, cielo terso

"Un valido motivo per non imbarcarmi." risponde secca Prudence. Anche in due contro uno, metterla alle corde non è un'impresa semplice. Le sue dita continuano a muoversi tutto il tempo, e il tatuaggio di Deneb prende lentamente forma. La ragazza continua: "Se è stato Iver a spiegarvi come vanno le cose alla Loggia, non mi sorprende che abbiate tanta confusione in testa." - sempre belle parole per tutti. - "La Loggia per decenni ha accolto richieste d'ogni genere; i committenti firmavano una cambiale, la missione veniva assegnata da Kilash ai Pionieri ritenuti più compatibili, e a fine missione la cambiale veniva riscossa in oro. Ai Pionieri spettava una parte della somma, basata sulla qualità del loro successo. Come effetto collaterale, ogni ricchezza acquisita privatamente durante la missione, per legge diventava di proprietà della Loggia. Una stupida vecchia norma varata ai tempi di Morris Burglar, secoli fa. Un retaggio del sistema tribale antecedente la fondazione di Capo Ventura, credo." a qualcuno qui piace passare un sacco di tempo sui libri. Prudence interrompe la disgressione sul funzionamento economico della Loggia per rispondere all'osservazione di Deneb: "Più si va a nord e più cresce il pregiudizio, non lo sai?" ...basta volgere lo sguardo a una qualsiasi cartina per sapere che ancora più a nord di Capo Ventura, oltre i limiti dei territori delle Città Libere, torreggia una potente nazione fondata sullo schiavismo e sulla predicazione della superiorità razziale umana: l'impero Handorien.

Ma tornando sull'argomento: "La Riforma del Tesoro cancellerà questo sistema obsoleto. A tutti i Pionieri viene garantito un mensile modesto, la regola della comunità dei beni verrà abolita insieme il modello a missioni. Gli stipendi sono proporzionali ai doveri e alle responsabilità. Il Consiglio Ristretto ha ovviamente alcuni benefici esclusivi; dopo di loro, i loro collaboratori." - come me, pare che dicano le sue sopracciglia alzate - "Poi i funzionari." e indica la porta, a ricordarvi dell'hin appena uscito. "Infine i Pionieri. Sembrerà ingiusto, ma considerate questo: tutte le categorie eccetto l'ultima impiegano il loro tempo a sostenere la Loggia; i Pionieri vengono pagati il minimo per vivere, ma hanno tempo e mezzi per realizzare imprese nella quale arricchirsi molto più di noi. Consideratela una maniera per incentivare i membri a non stare a zonzo a girarsi i proverbiali pollici." e poi, come già detto da Iver, un buon modo di rastrellare via coloro che erano interessati solo ai soldi assicurati dalle missioni, senza preoccuparsi minimamente dell'obbiettivo della Loggia: esplorare.

"So quello che state pensando." il suo sguardo vi fredda all'improvviso: lo sa? Lo sa davvero? Ha quel tipo di magia?! "Non sarò cordiale con voi. Non siete miei amici. Io non credo nella storiella della famiglia e del volersi bene tutti quanti. Io non mi fido di voi." ...chi ben inizia...(?) "Siete Pionieri per un soffio. Avremo appena debellato le infiltrazioni di criminali e pirati, e i Mastini rischiano di far diventare la Loggia un covo di rifugiati che nulla hanno a che fare col sogno di Morris Burglar! Saremmo punto e da capo."

Le mani si muovono più in fretta, non sapete se per ricamare le rifiniture più dettagliate del tatuaggio o in preda alla sensazione di fastidio che trascende la sua voce. Prudence, come voi, non è contenta della piega che ha preso la Loggia da quando i Mastini d'Avorio hanno ribaltato la convinzione generale che la gilda capoventurese sarebbe sopravvissuta fino alla fine dei tempi con Kerberos a presidiarla. "Se avete deciso di unirvi solo per combattere, una volta finita recatevi ad Kerberos, fatevi dare una cambiale di ricompensa e stracciate il vostro contratto. La Loggia non ha bisogno di gente superflua."

Il tatuaggio di Deneb è completo. Una bussola arancione con un ago bianco e rosso e l'incisione Omnia Fert Aeatas tutto intorno sul bordo. Le manette si sbloccano e il tabaxi è libero di muovere nuovamente l'arto. Prudence si alza per sgranchirsi le gambe e beve un bicchiere d'acqua fresca mentre guarda Elle, chiedendole: "Sei pronta?"

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Elle

"più di te certamente" penso con acrimonia. La ragazza è talmente superba da non ascoltare. O fingere bene. Sporgo il braccio sul tavolo, senza aggiungere altro, stringendo le labbra che diventano una sottile linea dura. Vorrei prenderla a urla, ma è palese che sia troppo cocciuta anche solo per ascoltare, figuriamoci capire o mettersi nei panni  di qualcun'altro. Augurandomi di non dover incappare nella necessità di chiederle un favore, mi limito ad un reciso Sbrighiamoci trattenendo più che posso i miei pensieri. Mentre la maga comincia il suo lavoro, con la mente corro agli ultimi incontri fatti: da una parte testardi, arroganti e superbi, come questa ragazza e Jevlan; dall'altra pezzi di pane un bel pò in là con gli anni, come Naesala, Kilash e Iver. Mentre con lo sguardo fisso affascinata le linee intrecciarsi sul mio avambraccio, mi ritrovo a pensare con nostalgia alla vita semplice di Solyst. Purtroppo, il corso di pensieri mi riporta alle parole della ragazza sul tempo impiegato dai vari componenti della Loggia e sul nuovo modo di pagarli: digrigno appena i denti, massacrando le parole che già si vanno formando sulla lingua, una replica che più feroce non potrebbe essere. Sento la necessità di un bagno o di una nuotata, meglio ancora, per rinfrescarmi e schiarirmi le idee. Sono arrivata da meno di ventiquattr'ore e già l'ambiente mi sta soffocando, con i suoi giochi di potere e politica che nulla hanno a che fare col salpare. Ingoio la bile e con essa le ultime parole ancora sulla lingua, aspettando che Prudence finisca il suo lavoro e ci accompagni di nuovo alla taverna.

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Deneb


Le manette finalmente si aprono, mentre Prudence continua a darci buoni motivi per farsi ben volere " Be, un altro motivo per non andare così a Nord allora... ovviamente dopo il clima che sembra rispecchiare un po' i vostri modi di fare "

Avendo finalmente entrambe le mani libere, recupero una ciotola, servendomi una bella porzione di riso e gamberetti " Sull'essere o meno degni di essere pionieri... non ti sembra di averci dato un giudizio un po' troppo avventato? " continuo a mangiare, intanto osservo Elle che si prepara a farsi tatuare, mentre è palese che stia schiumando di rabbia e si sta in qualche modo trattenendo dal saltarle alla gola.

Una volta terminato di mangiare il riso, mi accomodo meglio sul divanetto " Non eravamo interessati a partecipare a questa guerra. Ci è stato offerto aiuto e assistenza senza che li chiedessimo. I capitani e gli equipaggi di due navi della Loggia hanno creduto in noi e visto qualcosa in più di sempliciotti del Sud in fuga da qualcosa... " mi verso due dita di vino, sorseggiandolo e prendendo anche il dolce per finire il pasto " Se hai intenzione di restare rintanata qui dentro, probabilmente non capiteranno molte occasioni di incontrarci di nuovo e se anche fosse, mi accontenterò di un comportamento professionale, seppur distaccato come quello che stiamo avendo ora "

Guardo il braccio, cercando un punto in cui la luce lo illumini a dovere per vedere il lavoro finito " Niente male comunque " guardo Prudence, poi Elle, quindi il dolce " Nessuno lo vuole? " me ne servo un'altra generosa porzione, mentre raggiungo una finestra guardando l'esterno, mentre attendo che venga ultimato il tatuaggio.

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23 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 18:25

Loggia di Capo Ventura || Brezza leggera da sudest, cielo terso

Quando anche il marchio di Elle è terminato, ormai è calata la sera. Avete perso una giornata intera solo per degli stupidi tatuaggi sugli avambracci e qualche paternale da degli sconosciuti. Le cose nella Loggia non vanno per niente bene - e questo lo avevamo capito - ma dopo la delusione iniziale, ora che siete Pionieri a tutti gli effetti, come reagirete?

Prudence rilascia le manette, rimettendole a posto senza l'ausilio della magia, stavolta. ripone gli strumenti magici nel cassetto dal quale li aveva estratti e solleva da dietro un angolo una brocca d'acqua che versa in una tinozza per sciacquarsi le mani ed il viso; si ripassa il trucco sugli occhi e con le mani ancora umide è pronta per andare.

Alzandovi in piedi potete adesso dare un'occhiata fuori dalla finestra dietro di voi, dove il litorale capoventurese inizia ad accendersi delle luci delle lanterne e del rosso del cielo che si adagia sul lato opposto del mare, perdendosi dietro le collinette. Siete in alto - parecchio in alto! - e i marinai che iniziano a tornare a riva con i pescherecci, i mercanti che smontano le bancarelle giù al porto e per strada, i grumi di persone che tornano alle proprie dimore formano un quadretto cittadino ignaro dei mille pericoli che si estendono al di fuori delle mura di cinta.

Le ultime voci scalpitanti nel cortile sotto di voi sono delle guardie che effettuano il cambio di turno di fronte alla bandiera con la bussola su sfondo blu.

"Da stasera potete prendere una stanza qui nel torrione, se volete. Ci sono diversi alloggi liberi tra il quarto e il quinto piano. Sceglietene uno, scrivete il vostro nome sulla bacheca a fine corridoio e mettetevi comodi.

Siete pronti ad andare, ora? Dimenticate qualcosa?" avete l'impressione che stia facendo questa domanda anche a sé stessa: si guarda attorno, tira su una borsa a tracolla di tessuto vermiglio piena di chissà quali strumenti, e annuisce sibilando il suo elenco mentale di cose da portare.

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Deneb


Il resto del pomeriggio vola via, mentre l'apprendista incantatrice ultima il suo lavoro sul braccio di Elle. Curioso per la stanza, senza esagerare, sicuro altrimenti che Prudence non perderebbe occasione per rinfacciarmelo.

La luce delle torce e delle lanterne, sostituisce gradualmente quella del sole, che ancora una volta torna a tuffarsi oltre la linea dell'orizzonte. Ora che ha concluso, la ragazza torna ad essere quasi gentile " Grazie per l'informazione e be... anche per questo " aggiungo indicando il tatuaggio, tra le trame della pelliccia.

" Tutto quello che avevo l'ho tenuto addosso, per me possiamo andare quando volete " dico sorridendo, mentre osservando la borsa, cerco di indovinarne il contenuto. " Vedere Vedere! " chiedo alla rossa di Solyst dopo che questa è tornata padrona del suo braccio.

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Elle

MI rialzo e mi stiro piano, sgranchendo gli arti anchilosati. Guardo appena la bussola sul mio braccio, insicura ancora se mi piaccia o no, poi lo porgo a Deneb, curioso come sempre. Sembra spiccare come un faro sulla mia pelle candida. Appena smette di rimirarlo, lo faccio sparire come ho visto fare a Prudence, quattro ore di comodo anonimato. Appena scompare mi rilasso, riacquistando una parvenza di calma. La scomodità è nella necessità di sottostare a criteri orari. A bassa voce, sussurro a Deneb Dovrò procurarmi una bandana... o un lungo guanto... sospiro e recupero lo zainetto, seguendo i due fuori dall'appartamento. Tu vuoi dormire qui? chiedo con tono vago al Tabaxi, mentre ci accodiamo alla maga Non sono sicura di voler stare lontana da Incubo, stanotte, però... aggiungo, pesando mentalmente il raddobbo completo cui hanno sottoposto la mia imbarcazione e quindi al lavoro per rimetterla in ordine e bilanciando il tutto con la comodità di un gatto caldo che fa le fusa nel mio letto anziché sul piancito liscio del ponte di Incubo. 

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3 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IV mese, anno 1492, ore 18:40

Taverna del Cigno, Capo Ventura || Brezza leggera da sudest, cielo terso

"Bene, andiamo." la donna vi lascia uscire prima di lei, chiudendo alle sue spalle la porta del laboratorio con annessi rampicanti. L'ottavo piano è deserto, al contrario del brusio che proviene dalla tromba delle scale, eco dei piani inferiori popolati da Pionieri. Così come siete arrivati, il pozzo gravitazionale vi riporta fino a terra rallentando la vostra caduta; Prudence dà per scontato che non abbiate problemi a usarlo, e si getta nel vuoto con tutta la nonchalance di cui è capace.

Il percorso che vi tocca fare è più o meno lo stesso di questa mattina: pozzo-arco-atrio-portone d'ingresso-cortile-portale. Una volta fuori svoltate a destra verso Via dei Mercanti e l'insegna logora della taverna del Cigno è proprio lì sul lato sinistro della strada, già circondata da alcuni brutti ceffi. Prudence, tracolla in spalla, non ci fa caso; spinge la porta d'ingresso cigolante con il dorso della mano e vola al bancone presidiato dall'onnipresente bugbear dalle buone maniere.

"Buonasera, incantatrice Lancaster. La sua presenza delizia gli occhi di questo umile locandiere d'altoborgo..."

"Altoborgo? Diciamo che ci stai provando, Barut." - Prudence non ha peli sulla lingua per nessuno.

"Uhm, uhm...cosa la porta qui?" l'ominide gigantesco spazzola grottescamente il tavolo del bancone con la sua pelliccia, raschiandone via la sporcizia...che gli finisce inevitabilmente addosso. Una scena disgustosa, ma l'apprendista di Naesala non deve essere nuova di queste cose: "Sto cercando Raftal per conto dei novellini dietro di me. E poi devo ripulire il retro..."

La taverna ospita già qualche avventore, la maggior parte dei quali della stessa pasta di coloro che affollano l'esterno. Molti di questi sussurrano e lanciano occhiate verso di voi, i novellini, e cercando di mantenere la massima discrezione possibile, Barut fa un cenno per indicare la soglia del retrobottega che sta proprio dietro il bancone. Prudence si volta verso di voi: "Le nostre strade si separano."

 

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