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Un racconto tra le nevi


darteo

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Herlan 

Non ho idea cosa potrebbe aver causato questo a bufera, ho il copri braccio donato I dai Nunk ma inutile azzardare ipotesi sono negato sulle questioni riguardanti la magia. Per quanto riguarda Lyn volevo parlarti anche di quello ho intenzione di provare a dargli lo scudo e so che tu qui hai un potente scudo magico possiamo usarlo per studiare la driade? Approposito a che ti serve quello scudo? 

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La barriera che uso qui dentro la innalzo quando mi esercito negli incantesimi più pericolosi, in questo modo evido di sbriciolare il castello... ma non può trattenere nessuno.
Chiunque può entrare o uscire.
Inoltre non potrei proteggere nessuno se la driade decidesse di allontanarsi... e prima o poi dovrà uscire da questa stanza, no?

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Herlan 

Te l ho detto non so niente di magia, gli elfi dicono che se perde il controllo per via del suo scudo nessuno può fermarla. Però io voglio mantenere la promessa che gli ho fatto. All interno del castello potrebbe essere troppo rischioso possiamo provare tra i boschi, magari con Aurline possiamo raggiungere un posto più lontano che ne dici? Ho solo una richiesta se studiare Lyn comporti un enorme rischio io voglio essere presente, non voglio che altre persone rischino la vita per questa mia decisione. 

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La paura della battaglia scompare poco a poco insieme a tutto il resto, non ricordo niente e nulla sembra reale tranne il villaggio in fiamme e la donna disperata.

Vedendo quel terribile drago allontanarsi capisco cosa è successo ma poi la donna mi parla ed io non so cosa dirle.

Io sono appena arrivato... Cosa è successo? È stato il drago?

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@Herlan -> Ciò che accade ad Avidhar  

Am’Lith ti dice che non è pericoloso studiare Lyn ma solo inconcludente poiché fino a quando non avrà preso lo scudo non si potranno fare alcune scoperte.

-.-.-.-

Quella notte

Delle grida disperate si elevano dalla tua camera da letto.
Igiorando sta infatti medicando le ustioni Nyt. Quelle urla sono così lancinanti da lasciarti un vuoto nello stomaco. Verso le quattro di notte però la maledizione che grava sulla regina termina e Igiorando può tornare a usare la magia.
Ci vogliono però altri trenta minuti per far calmare Nyr… e solo l’alba per farla addormentare.
Dormirà un giorno interno.

-.-.-.-

Due giorni dopo

Vengono celebrati i funerali per tutte le vittime degli ultimi due giorni.
Ian, in nome della corona di Avidhar, ha creato una funzione per tutti i caduti (vitriani e valanghi) che consiste nel far scorrere delle pire simboliche sul fiume che attraversa la città.
Il bardo spera di unire così i due popoli (Valang e Vitra) nel cordoglio in modo che possano avvicinarsi tra di loro. Un solo corpo brucia su quelle pire trasportate dalla corrente, ossia il corpo di Baer.
A dare il saluto al capitano ci sono anche Nyt, Valdrif e una inconsolabile Kala.

Ian osserva la sua messa funebre a distanza e viene raggiunta da Am’Lith.
La strega osserva in silenzio la processione delle pire per poi rivolgersi al bardo con amarezza: non vorrei mai averti come nemico.
Ian annuisce.

-.-.-.-

La mattina seguente

Una strana lettera è arrivata a Herlan.
E’ da parte di lord Laundrill, che in questi giorni ha abitato nelle sue tende piazzate in città. Il lord dice che accetta la proposta alternativa di matrimonio da parte della corona e ora non vede l’ora di stringere un’alleanza.

 

 

@Rata

Il petto ti fa sempre più male e ora senti come dei colpi pulsare sullo sterno.
La donna barcolla verso di te e risponde: si… è stato quel drago. E’ arrivato all’improvviso e… si guarda attorno …non trovo più la mia famiglia.
Mentre si avvicina, noti due chiazze di sangue spargersi sotto i suoi vestiti. Si trovano all’altezza del cuore e del fianco. Indebolita, la donna cade proprio sulle tue braccia.
L’aiuti a distendersi e scopri che i tuoi pugnali sono “riapparsi” nelle tue mani. Le lame affondano proprio dove la donna sta sanguinando, come se l’avessi pugnalata tu.
Alzi lo sguardo verso di lei e con orrore noti che si tratta di un cadavere in putrefazione e ricoperto dalla cenere.

Un ultimo colpo sul petto e riapri gli occhi.
Helpica ha finito di rianimarti premendo sul tuo sterno e ora riprendi a respirare. Lei ti abbraccia in lacrime e Uniza deve allontanarla per farti riprendere fiato.
Non sei più nella cenere ma di nuovo nel bosco innevato di Avidhar.

Un’ora dopo ti trovi in una piccola dimora evocata da Tarmian.
Il tuo gruppo è ferito e stanco ma stanno tutti bene. Cucinate una zuppa, vi scaldate grazie a una magia e iniziare a rilassarvi. Uniza di dice che sei morto per tre o qualche minuto dopo che hai ucciso il vero draugen. Esatto… hai ucciso un draugen con i tuoi pugnali perché, dopo aver aperto lo scrigno, sei diventato tu stesso una plagica.

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@Caster

Spoiler

 

Essere (o essere stati) capitani dell’armata di Herlan ha i suoi vantaggi, e uno di questi è avere una grande camera da letto all’interno del castello di Avidhar.
La camera di Kala Biancaspina è forse troppo grande per la sua persona e di notte sembra ancora più grande, colpa delle ombre che occultano le pareti e gli oggetti più lontani dal letto.
Proprio quell’enorme letto, in cui riposa Kala, la fa sentire minuscola. A lei piace dormire perfettamente al centro, seppellita da strati di coperte sempre più pesanti e un enorme pelliccia d’orso sopra ogni cosa. Kala non vuole muoversi durante il sonno, un po' perché non è capace di grandi movimenti e un po' perché non vuole toccare aree del letto non riscaldate dal suo corpo.
Quando era piccola rifiutava di mettersi le scarpe perché era terrorizzata dall’idea di ferirsi ai piedi e morire dissanguata senza accorgersene, dato che (ovviamente) Kala è insensibile dalla vita in giù.
Solo ora Biancaspina comprende che le sue paure d’infanzia erano stupidaggini. Ma all’epoca, per colpa della sua ossessione, Kala si ammalò diverse volte per il freddo che prendeva alle gambe, e oggi non sopporta l’idea di gelarsi di nuovo.

Questa notte però Kala non riesce a dormire, sente caldo e trova insopportabile l’idea di restare ferma tanto a lungo. Si guarda attorno alla ricerca di qualcosa di interessante, qualunque cosa possa essere rivelata dalla lune lunare che filtra dalla grande finestra alla sua destra.
La sua attenzione ricade su un’armatura decorativa che, per suo capriccio, è stata sistemata nella stanza anziché sui corridoi del castello. Kala adora la figura del cavaliere e quell’armatura le ricorda quella indossata da Caster.
Già, Caster… Kala rammenta di essersi appisolata questa notte, come ogni notte, ma un sogno le ha fatto riaprire gli occhi. Ecco perché è ancora sveglia, per via di un sogno.
Non ricorda alcun particolare di quell’esperienza onirica ma non dev’essere stato un incubo altrimenti si sarebbe svegliata di soprassalto, sudando freddo o magari spalancando la bocca come se cercasse di urlare. No, Kala scaccia dalla mente l’ipotesi dell’incubo. Ma qualunque sia stato il suo sogno dev’essere stato così intenso da farla svegliare e ora non riesce più a prendere sonno.
Un’idea inizia a strisciare timidamente nella regione più remota della sua mente: magari nel suo sogno c’era qualcuno in particolare, qualcuno che indossava un’armatura simile a quella che conserva nella sua stanza.
Kala reprime quel pensiero e con esso ogni possibile dettaglio fantasioso che stava prendendo forma nella sua immaginazione.

Si è messa a sedere con la schiena contro la montagna di cusciti dietro di se.
Si guarda attorno come se stesse cercando delle persone venute qui, in questa notte, ad ascoltare i suoi pensieri. Sono pensieri così imbarazzanti che Kala scaccia rapidamente dalla sua mente.
Eppure, in qualche modo, quei pensieri ritornano nella sua testa.
Si massaggia i polsi senza rendersene conto, lo faceva quando da piccola era nervosa e ora quel vizio è tornato per questa notte. Abbassa lo sguardo sorpresa dei suoi movimenti involontari e controlla le sue mani come se cercasse di capire se sono stregate o no.
Le fissa come le avesse scoperte per la prima volta.
Non si era mai resa conto di avere delle belle mani: pelle candida e liscia, dita affusolate e della lunghezza giusta, unghie bianche e curate.
Un pensiero zampilla fuori dal suo mare di ricordi: aveva otto anni quando si trovava insieme ad altre nunk, poco più grandi di lei, sotto un grande albero vicino al paese degli indesiderati.
Lei veniva tenuta in disparte, come sempre, mentre le altre parlavo tra di loro.
Erano discorsi frivoli e spensierati. Non i preferiti di Kala ma di tanto in tanto la ragazzina avrebbe voluto condividere un proprio parere con le altre, intente a scambiarsi segreti sempre più intimi.
Infine, una delle nunk più grandi, rivelò a tutte una pratica che Kala riputò immediatamente inconcepibile. Quella nunk infatti disse che una mano poteva benissimo essere usata “al posto di un uomo”.
Quando si entrò nei dettagli, Kala comprese di costa stessero realmente parlando quelle nunk. Ricordò che all’epoca provò un senso di nausea misto a vertigini.
Inserire qualcosa lì sotto? Le sembrò assolutamente innaturale e pericoloso.

E ora eccola lì, a fissare le sue mani in una notte senza sonno, in una stanza troppo grande per una persona, in un letto in cui non riesce a trovare sonno ma solo pensieri che le fanno sentire troppo caldo.
Prova vergogna all’idea di poter compiere, in questo momento, qualcosa che adesso reputa non così innaturale e pericoloso. Ma i sentimenti verso quel cavaliere devono cessare.
Ora che la passione si sta tramutando in tormento, Kala sente come non mai il bisogno di sfogare quelle emozioni.
Un’ultima controllata: osserva ogni singolo angolo della stanza per essere sicura di stare da sola. Ripassa poi mentalmente i nomi di tutte le persone che dormono nel suo stesso piano.
Per calmarsi, si convince che chiunque a quest’ora sta dormendo. Nessuno può vederla e sentirla e non esiste alcun motivo che spinga qualcuno a irrompere nella sua stanza.
Deglutisce quando prende la decisione di farlo.
Ha persino pianificato come lo farà: lentamente e analizzando ogni sensazione tattile ed emotiva. Ripete a se stessa che agirà in questo modo per evitare di farsi del male, anche perché non sa cosa potrà accadere. Ma la verità è che ha deciso di procedere lentamente perché in questo modo le sembrerà meno “sporco”, meno “volgare”.
Caster… la sua mente le gioca un brutto scherzo nel formulare quel nome.
Un brivido d’emozione le oltrepassa tutta la schiena. Kala scuote la testa e si colpisce (non tanto forte) le guance per riprendere il controllo di se stessa.
Mette una mano al centro del torace, non per lascivia ma per avere un “punto di partenza”. Un gran respiro per infondere coraggio e poi inizia a far muovere la mano verso il basso.
Raggiunge il ventre e fin qui tutto bene.
Ora inizia la vera sfida.
La sua mano è scomparsa sotto le lenzuola… ma a pochi centimetri dal suo “tempio” Kala incontra un ostacolo fisico. Qualcosa nel letto le impedisce di proseguire.
Kala tasta quell’ostacolo per cercare di capire di cosa si tratta.
Le emozioni che prova in questo momento le impediscono di ragionare correttamente. E’ solo in questo momento che Kala rimuove le coperte per vedere cos’è quella strana massa che le blocca la mano: una sua gamba. Ovviamente Biancaspina non ha alcuna sensibilità negli arti inferiori e l’eccitazione del momento le ha fatto dimenticare di quei due infermi e storpi dettagli chiamati gambe.
Per procedere con i suoi intenti, Kala avrebbe dovuto agguantare quegli arti inutili e morti per poi spostarli goffamente di lato. Le sembrò un’azione faticosa, patetica, umiliante e volgare.
Un senso di disgusto, accompagnato dalla frustrazione per aver perso l’eccitazione, si infrange nel suo corpo. Fino a oggi aveva considerato la sua infermità come un ostacolo al suo sogno di diventare una guerriera. In questa notte invece Kala comprende che tutto ciò che riguarda la sua vita è limitata dalla sua condizione fisica. Ogni suo aspetto e momento della sua vita dovrà sottostare a questo suo problema.
Questa notte Kala pensa di valere la metà di ogni altro essere umano.
Innervosita, Biancaspina torna ad allungarsi sotto le coperte.

-.-.-.-.-

Il giorno dopo Caster spinge la sedia di Kala, poiché anche questo fa parte dei compiti della guardia della lady. Biancaspia volge lo sguardo all’indietro quel tanto che basta per spiare Caster.
La ragazzina è imbarazzata, non tanto per il suo aspetto pallido e con le occhiaie date da una notte insonne, ma per l’assurda idea che Caster, avendo una visuale della sua testa possa leggere i suoi pensieri custoditi al suo interno… e i suoi recenti ricordi. Kala scruta il cavaliere con occhi socchiusi.
La sua vicinanza dovrebbe renderla felice eppure Kala vive questi momenti come se fosse un’imbarazzante maledizione.
Kala! Esclama una voce che irrompe nel corridoio.  
Rei-Ka si unisce a lei e a Caster. Poggia un gomito sullo schienale della sua sedia e continua: accidenti, Kala, come ti si sono allungati i capelli.
Caster non può saperlo, ma in effetti è da molto tempo che Kala non li taglia e ora sulla testa ha una lunghissima chioma bianca.
Sei bellissima… continua Rei-Ka …stai crescendo sotto i nostri occhi quasi senza rendercene conto.
La donna aquila assottiglia gli occhi e stira un malefico ghigno sul volto: oramai non sei più una bambina. Avvolge un braccio attorno al collo di Kala: dì un po'… hai visto qualche ragazzo che piace ad Avidhar?
In questo momento Kala apprende che esiste sempre una maledizione peggiore della precedente.
La ragazzina diventa immediatamente rossa e muove le labbra come se volesse parlare ma non può far altro che respirare affannosamente. Agita le mani di fronte a lei per dire che non c’è nessuno che stuzzica i suoi interessi… e anche per implorare a Rei-Ka di finirla con la tortura.
Ma la donna aquila non ha cuore: mmm… eppure non ti credo.
Kala continua a scuotere testa e mani sempre più rapidamente. Adesso assomiglia a un pomodoro maturo con i capelli bianchi al posto delle foglie.
Perché non vuoi dirmelo?! E’ qualcuno che conosco, vero?
Un brivido percorre Kala, che oramai è diventata il volto della disperazione.
Si trova per caso… in questo castello?
Kala sa benissimo che il passo successivo, ovvero se il misterioso uomo dei sogni si trova in questo piano del castello (o addirittura in questo corridoio), è molto breve.
Per questo motivo Kala annuisce freneticamente spalancando gli occhi e sfoggiando il più fasullo dei sorrisi… nonostante il massimo impegno da parte di Kala per sembrare credibile.
Rei-Ka però sembra credere alla palese bugia di Biancaspina. Del resto la donna aquila ha visto Kala crescere fin da quando era una neonata e ora non può pensare che sia in grado di mentire o formulare strani pensieri.

La donna aquila si volta verso di te: ditemi, lord Caster… ehm …siete un lord, giusto?
Ad ogni modo, non trovate stupenda la nostra Kala?

Biancaspina ha un capogiro.


 

 

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Caster

Spoiler

Non sono un lord... sono un soldato di ventura, un mercenario. Dico cercando di dare un tono maturo alle mie parole. Comunque ho passato molto tempo nelle corti dei nobili, forse per questa mia esperienza mi avete scambiato per un lord

Faccio una breve pausa e poi torno a guardare la donna-nunk e poi Kala.

Aspetta...come aveva detto mio fratello quella volta? Ah sì... è così che devo dire.

Credo che si debba essere gelosi del sole quando i suoi raggi illuminano il sorriso di questa fanciulla.

Posso considerarmi fortunato dell'onore che Lord Herlan mi ha riservato permettendomi di godere della sua dolce presenza.

Poi il mio sguardo si posa su Kala.

 

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Herlan 

Mi dirigo da Ian. Gli sventolo la lettera per poi porgliela. Spero per te che oltre a tanta iniziativa hai usato molto ingegno. aspetto una sua risposta.

@dm

Spoiler

dopo devo passare da Igiorando devo fargli alcune domande. Dopo aver parlato con Igiorando voglio tutti nella sala del trono, voglio dare alcune nomine e ufficializzare i consigli.(Lyn deve essere presente).

Sono passati 2 giorni se non sbaglio in questo lasso di tempo il campione fatti di mercurio è stato studiato da Macaria e Am'lith con l'aiuto dei nani a breve domanderò loro come contrastare questo tipo di creature . Per quanto riguarda l'altro capitano penso che 2 giorni possono far sosperrate jotna quindi se è un danno per lui questa attesa il giorno stesso che sono tornato gli taglio la testa e la mando a Jotna (lo faccio prima esaminare da Macaria non si sa mai che c 'è il trucco)

 

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@Caster

Kala ti scruta senza alcun timore.
Il suo sguardo non lascia trapelare alcuna emozione. Lei sa benissimo che le tue parole sono una forma di cortesia, dettate più dal garbo che dal cuore.
Del resto, come potresti rivolgere delle sincere parole romantiche a una persona che non conosci?
Kala questo lo sa bene, eppure sentir pronunciare quei complimenti la fa sentire appagata e lontana da ogni problema.
Rei-Ka nota quel vostro scambio di sguardi.
Un sorriso sottile si stira sulle labbra, si china su Kala e le rivolge una frase in axiriano. Non comprendi quello che ha detto, ma tra le sue parole straniere non puoi non riconoscere il tuo nome.
Kala sussulta dalla sedia per poi arrossire.

 

@Herlan – Na’ll – Miira - Caster

Spoiler

 

I due capitani non sono stati controllati dalle due streghe sia perché Am’Lith e Macaria hanno altre cose a cui pensare e sia perché lascio questo compito ai pg.

 

-.-.-.-

Ian legge la lettera di Laundrill per poi guardare negli occhi Herlan: e… questo cosa significa? E’ sinceramente confuso.

-.-.-.-.-

Re Herlan ha chiamato tutti i suoi uomini nella sala del trono.
E’ un giorno particolarmente caldo e il sole irradia la stanza. Ian e Am’Lith hanno anticipato tutti quanti, compreso il re. Li raggiungete anche voi, Mur, Parr il pazzo, Igiorando, Ilakanvir e Kala.
Quest’ultima posiziona a terra una spada con l’elsa rivolta verso Herlan, comunicando così che rinuncia alla sua carica di capitano.
Giungono poi Rei-Ka, Suhir, Thornaksor e Lyn

L’ultima persona ad entrare nella sala del trono è Nyt che lentamente si siede sul suo trono.
Da quando è stata ferita, la regina indossa sempre un vestito nero con cappuccio, anche se non ha alcuna cicatrice sul volto.
 

Spoiler

 

Riepilogando, i personaggi presenti sono

Herlan
Miira
Na’ill
Caster

Am’Lith
Ian
Mur
Parr
Igiorando
Ilakanvir
Kala
Rei-Ka
Thornaksor
Lyn
Nyt Sa-Vin

 

 

Modificato da darteo
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Nonostante la magia e il pasto caldo nella casa confortevole mi sento ancora scosso e frastornato. Fisicamente mi sto riprendendo ma mentalmente ancora non riesco a capire cosa sia successo. 

Sono morto... Per pochi minuti ma sono morto.

Al pensiero un brivido mi corre lungo la schiena.

Helpica mi sta vicino per conforto, credeva si avermi perso, ma in realtà sono io ad aggrapparmi a lei, stringendola istintivamente quando la sento allontanarsi un poco.

Aiutaci... Tra tutte le cose che poteva dirmi questa è l'ultima che mi sarei aspettato.. 

Mi gratto l'orecchio mozzato, cercando di dare un senso a quello che è successo.

Quindi l'ho ucciso? Cos'è successo dopo? L'ultima cosa che ricordo è infilzarlo con i pugnali.

E poi quella visione e la plagica... Ho bisogno di parlarne con qualcuno che può capire.. Forse Am'lith, o Macaria...

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@Rata

Uniza risponde mentre si allontana dal camino: è successo che il draugen si è dissolto come quando soffi contro del fumo… poi sei andato a terra.
Il leopardo mima con le mani un corpo morto che cade al suolo.
Tarmain intanto controlla la scatola in cui si trovava la plagica: gli elfi potevano almeno spiegarci come funziona quest’arma, giusto?
Altoris risponde: e se venivamo catturati dagli uomini di Jotna? Avremo dovuto spiegare sotto tortura i segreti della plagica. Ricordate che siamo ai confini del regno elfico, dove si sta consumando una guerra tra loro e Valang.
Ha ragione... esclama Uniza che nel frattempo si era avvicinata a te per controllarti le mani …siamo in una zona di guerra, dobbiamo andar via da qui.
Ma ora è notte, meglio non viaggiare con le creature che si svegliano di notte… senza considerare il freddo.

-.-.-.-

Il mattino seguente Tarmian contatta degli elfi che vivono al di fuori dal regno elfico.
Sono dei cacciatori di troll e si offrono di vendere allo spiritello delle pietre magiche in grado di evocare delle cavalcature silvane. Grazie a questo stratagemma tornate ad Avidhar in tre giorni.
Ritrovi la città esattamente come l’avevi lasciata… in macerie ma ancora “viva”.
Uniza e Altoris indossano abiti pesanti dato che a Valang fa più freddo rispetto al regno elfico... ma anche perché non vogliono farsi notare.
Vieni a sapere di tutto quello che è accaduto durante la tua assenza: dell’attacco a nord, dei vostri soldati che hanno inneggiato il nome di Laudrill, della morte di Baer e della “quasi morte” di Valdrif, dei prigionieri di guerra e del rogo di Herlan.

In questo momento il re non sa del tuo ritorno.
Si trova nella sala del trono insieme a tutti i suoi consiglieri.  

 

 

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Il viaggiare verso casa mi solleva un po' il morale, so che ancora c'è da capire tutto ma almeno so di avere degli amici su cui contare.

Lascio Helpica con Uniza, Altoris e Tarmian chiedendole di occuparsi di loro mentre io mi faccio aggiornare sulle sorti della battaglia. 

Quando mi raccontano l'accaduto sono sconvolto, vado subito alla sala del trono da Herlan dove tutti i consiglieri sono riuniti. 

Sento una rabbia viscerale salirmi in testa, apro le porte della sala del trono e vado davanti al re senza fermarmi davanti a nessuno. 

Che cosa hai fatto? 

Gli chiedo con tono accusatorio

Credevo fossi meglio di Jotna, un nuovo re per un nuovo mondo di pace e tu che fai? Metti al rogo i soldati sconfitti? 

mi volto poi verso i consiglieri 

Nessuno di voi si è opposto? Nessuno ha pensato che fosse sbagliato? 

Mi rivolgo di nuovo ad Herlan 

Sappi che in questo modo hai tradito tutti quelli che credevano in te, che vedevano la speranza nella tua conquista, ora sei solo un pretendente al trono che si fa guidare dall'ambizione e la rabbia. Amico mio sei diventato ciò che volevi distruggere. 

 

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Herlan

Le ultime parole di Rata mi fanno ridere.Lentamente mi alzo per averlo faccia a faccia. Lo so ... dico con un tono pacato e un finto sorriso. Ho scoperto tempo fa che sarei diventato quella persona non serve ripetermelo. Tu non sai cosa ho dovuto sacrificare per quello che vedi. dopo una pausa di 5 secondi e averlo fissato negli occhi con uno sguardo penetrante aggiungo con una voce piena di rabbia NO! non lo sai! Nessuno di voi lo sa... ritorno a parlare con tono pacato Io un traditore?ho tradito le persone a cui dò speranza? Tu non sai un caz.zo. é una vita che combatto per queste persone e probabilmente morirò nel farlo.Ho perso il conto di tutte le volte che mi hanno tagliato la gola, delle volte che sono stato prossimo alla morte delle volte che mi hanno ucciso persone a cui volevo bene, che hanno distrutto il luogo che chiamavo casa, ho dovuro fare scelte orribili, mi sono svegliato in MONTAGNE di cadaveri di persone che dovevo chiamare fratelli, ho dovuto dare la caccia ad esseri che ti farebbero pisciare sotto e alcuni di loro ho dovuto anche perdonarli. La paura di perdere un mio caro mi attanaia e la sensazione è perpetua gia da 20 anni, queste persone me le hanno uccise, stuprate, maledette,torturate e spinte al suicidio e le ho stette tra le mie braccia e nel dolore una ad una. QUALSIASI cosa ho fatto in questi lunghissimi anni l'ho fatta per gli altri per dargli quella cosa che voi chiamate speranza e salvezza, ho dato a disposizione tutto quello che avevo tutto quello che sono per poter fare in modo che nessun'altro avrebbe provato ciò che ho provato io... La prossima volta che mi accuserai di aver tradito questa gente non proverai rabbia ma terrore spero di essere stato chiaro. Mi rimetto seduto sul trono  meriti una spiegazione, peccato che non ci sei stato negli ultimi giorni magari sentento le urla di mia moglie la cosa sarebbe stata più facile.Tu sai solo che essere me sia facile, lo so che lo pensi .Degli uomini ,donne e bambini sono stati massacrati da questi fantomatici cavalieri neri, MIA MOGLIE ustionata dal fuoco e lasciata a giorni di agonia senza neanche poter stare qualche minuto accanto a lei ...per colpa di altri soldati che si sono armati per finire il lavoro. Facile da uno che non sa cos'è la guerra venirmi a dire "Herlan credevo fossi una persona buona". Prova ad immaginare cosa avresti fatto se fosse successo ad Helpica.Mentre crescevo mai ho desiderato di essere un re l'unica mia ambizione ra quella di avere una famiglia, cosa che mi è stata negata fin dal giorno della mia nascita e negli anni dai mostri combatto ed ora che ho avuto l'occasione di avere una moglie non faccio in tempo a conoscerla che tentano di portarmela via. Avevo di fronte a me uomini famelici di vittoria per poter poi venire ad Avidhar e giocare con la carne dei miei amati cittadini, mentre la paura e la frustazione di dover tornare qui per trovare Nyt morta agonizzante per colpa di quei mostri si è trasformata in rabbia. Tu non mi conosci però dovresti sapere che sotto questa corona c'è un uomo non un manichino. A te basta dare una pacca sulla spalla e dire che ti dispiace per reprimere il dolore di un uomo?critichi quello che devo fare senza neanche chiederti cosa ho dentro eppure continui a chiamarmi amico. a quegli uomini è stata data una scelta se morire da persona libera dalla crudelta del suo sovrano o se morire mantenendo la fedeltà in essa. Sapevano bene che chi avrebbe fatto la seconda scelta avrebbe avuto una morte dettata dalla loro fede, cioè la crudeltà di jotna. Non ho ucciuso 500 uomini a caso a bensì 500 tagliagole,stupratori, torturatori.Gli altri ora sono nostri prigionieri aspettando la loro redenzione e combatteranno per noi.Una cosa te la dico per certo però, sto cambiando, non se in bene o in male ma lo sto facendo ma quello che è sicuro è che possono cambiare i miei mezzi ma non le mie intenzioni. Nessuno tiene a voi nunk o al mio popolo più di me, darò a chiunque voglia una vita dignitosa prima di paure e crudeltà la speranza e poi la salvezza combatterò per il bene di questa gente . Valang merita una sovranità priva di corruzione che pensi al benessere dei propri cittadini, che la nobiltà e il popolo possano coesistere per poter creare una nazione solida, forte e giusta.Moltissimi anni fa mentre ero disteso in un letto di cadaveri, sangue e fango ho giurato a me stesso che sarei diventato sempre più forte per poter debellare la malvagità in ogni dove e salvare sempre più persone da un mondo ormai nella malora . Nel passare degli anni capii che era un sogno dettato dalla stupidità ma quando vidi migliaia e migliaia di mostri di fronte a me terrorizzati per poi svanire insieme al buio scoprii che mi sbagliavo .é possibile fare ciò e continuerò a farlo per il resto della mia vita. Quelle persone che sono arse vive meritavano quella fine non possiamo nasconderlo, hanno scelto di farla e ognuno di loro aveva l'aura malvagia come i mostri che ho combattuto ad Etheria . ..Ora se non hai altro da aggiungere ti invito ad unirti a noi ci sono delle cose molto importanti che devo cominucare poi vedremo come tu hai svolto il tui incarico. 

@dm

Spoiler

ho mandato a chiamare valdrif e naiko sono presenti.

 

Modificato da MaxEaster93
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Quello che sento sono solo scuse, credi di essere l'unico ad avere sofferto? Ad aver visto amici e parenti morire tra le tue braccia?  Mi dispiace non sei l'unico, non eri speciale perché avevi sofferto, nè perché volevi fermare Jotna, eri speciale perché volevi cambiare il mondo,  perché volevi sostituire la crudeltà e l'odio con la speranza e la fratellanza. Quei soldati che hai ucciso sono gli stessi che un giorno saranno tuoi sudditi, o forse vuoi dare alle fiamme chiunque sia al servizio di Jotna? Ebbene se è così sarai il re della cenere. Dici che hai dato loro una scelta, cioè morire da traditori del loro re o da eroi per il loro popolo,chi avrebbe mai scelto di morire da traditore? Dove sarebbe la differenza? Ti chiamo amico perché sono tuo amico, forse l'unico a giudicare dal silenzio degli altri. 

Dici che non ti conosco e non so cosa hai passato, e invece lo so bene, è lo stesso che ho passato anche io, ho già perso Eesid per colpa della guerra, e se sono ancora in piedi è grazie a Helpica e la speranza di cambiare le cose. Se dovesse succedere di nuovo sarei un uomo vuoto, finito, eppure eccoci qui entrambi a rischiare la vita per te. 

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Herlan 

Continui a far pressione ogni volta sulla mia bontà a prescindere da essa quegli uomini hanno deciso di morire come fossero al comando di Jotna il loro capitano sembrava contento della cosa.Ho fatto a loro ciò che volevano fare a noi saranno gli stessi uomini che un giorno verranno a prendere voi nunk e quel giorno non vi daranno modo di scegliere.Mi stai giudicando per una decisione, niente cambierà,  se la scelta è sbagliata o no io quel in quel momento desideravo la loro sofferenza e l ho ottenuta.Non conosco questo Eesid posso capire si trattasse di una persona a te cara e posso comprendere il tuo dolore mi dispiace dirti però che i racconti non bastano per sapere cosa ho passato e cosa sono diventato dai miei trascorsi.Ho sempre pensato che uccidere è sbagliato fino a quando Re teschio uccise brutalemnte tutti i cittadini di Salaxass davanti i miei occhi, da quel giorno impugnai una spada e viaggiai in cerca di vendetta. Durante le mie battaglie scopri in prima persona di cosa sono capaci di fare sia uomini che mostri i racconti e le dicerie non sono equiparabili alla realtà mi dispiace.Di persone simili a Jotna ne è pieno il mondo, avare di potere compiaciute dalle grida e dalla sofferenza dei più deboli. Puoi anche considerarmi un santo ma non sai che se passi anni ed anni a vedere persone a te care cacciate e uccise come prede e trattate poi come semplici pezzi di carne per divertire la loro malvagità non puoi pretendere che quell'uomo resti un santo.Ho recuperato personalmente il corpo di Erok per riportalo dagli indesiderati, se fossi stato li come avresti compreso meglio i miei pensieri.Negli anni ho combattuto per impedire che quei mostri mi portassero via altre persone a me care, fallendo ogni volta, mi sono allenato giorno dopo giorno ...e giorno dopo giorno ho continuato a fallire, la frustarzione mi tormentava spesso, accumulando sempre più odio e sempre più rabbia rivolta ai miei nemici.Il finale che ho desiderato per me e per le persone che mi erano accanto mi è stato negato da persone crudeli. So bene cosa vuol dire essere un uomo vuoto, finito,ho provato questa sensazione più di una volta spero per te di non dovver arrivare mai a quel punto. Hai ragione nel dire che prima o poi ci sarà qualcuno che ti vuole bene facendoti svegliare dai tuoi tormenti ma prima o poi ci sarà qualcuno che ti porterà via quella persona.Purtroppo non sono perfetto ora parli al passato come se fossi cambiato come se ora il mio unico intento è bruciare vivi i soldati nemici.Non dimenticarti che ho sacrificato il benessere della mia vita per salvare più persone di quante ne abbia uccise e ricorda che la persona che hai di fronte è la stessa che hai conosciuto anni fa .

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Basta, questi discorsi sono inutili, non è una gara a chi a sofferto di più, speravo di sentirti dire che è stato un errore e che non succederà più, invece dici che volevi farli soffrire e ci sei riuscito, giustificandoti dietro al dolore che hai provato ma non pensi a quello che hai causato. So che quello che cerchi è giustizia, ma l'hai trasformata in vendetta e le due cose sono diverse. 

Tutti quei soldati avevano famiglia e amici ed ora ognuno di loro ti odierà come tu hai odiato chi ha ucciso i tuoi cari.

Da come parli sembra che questo tuo gesto non sia stato altro che il termine naturale della battaglia, non ti rendi conto dell'immensa crudeltà dimostrata, io ho fatto in modo che avessimo degli alleati, giurando che sei diverso e che possono fidarsi di te, e ora le mie parole non valgono più nulla perché nemmeno io posso fidarmi di te.

Ora fai quello che vuoi di me, gettami in prigione o tra le fiamme, perché non posso più seguirti.

 

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Caster

Dopo che il re e il nunk, prendo la parola.

Altezza... al contrario di Rata, non penso che voi somigliate  a Jotna.E' poco tempo che ci conosciamo ma ho visto quanta cura e affetto riservate ai vostri amici... e di certo questo è indice di un animo gentile.

 Jotna al contrario ha completamente perso il senno, accecato completamente dal potere e dalla sua natura sanguinaria. Molti re hanno governato e governano come Jotna. Persino il suo primogenito ha preferito abdicare piuttosto che seguirlo nella sua follia... e sua figlia, attualmente l'unica erede al trono, è scomparsa.  Jotna ha perso il suo futuro, perchè qualsiasi cosa faccia... qualsiasi territorio conquisterà finirà con la sua morte... 

Quello che voglio dirvi... con il mio cuore stretto in un pugno... è che Jotna non è nato malvagio... lo è diventato... non con un'azione certo... ma continui spargimenti di sangue. 

Pertanto, quello che vi chiedo è di continuare ad essere voi stesso e di non lasciarvi trasportare dalle emozioni come la rabbia, perchè perdereste tutto ciò che avete di più caro. 

Io sono nato a Valang... nel mio sangue scorre il sangue di generazioni e generazioni di Valang... ed è per questo che ho riconosciuto voi, re Herlan, come colui che può aiutarci a salvare questo popolo.

Io mi fido di voi...  poi mi rivolgo a Rata. Avete entrambi perso persone che amavate più di voi stessi... come tutti qui... per quanto il suo gesto sia discutibile, lui è l'unico che può aiutarci a salvare la mia terra. 

Non possiamo frammentarci... non possiamo permettercelo, non ora. 

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Herlan 

Appena apro bocca per rispondere a Rata Caster prende parola. Ascolto attentamente le sue parole e aggiungo. Capisco le tue paure Caster ma io non posso obbligare quest'uomo nel capirmi. Lui dice di conoscermi e mente nel dirlo. Ora pensa che sia diventato un tiranno che ridurrà in cenere ogni suo nemico e magari farò la stessa cosa con lui perché se ne va. Quest'uomo probabilmente non sa il bene che ho fatto eppure dopo aver giustiziato degli uomini mi etichetta come un tiranno. Se domani dovesse cadermi il calamaio versando l'inchiostro a terra probabilmente mi giudicherà un uomo peggiore di Jotna.È consapevole dell'odio che provo per i miei nemici gliene parlai qualche giorno fa ma a quanto pare non è solito ascoltare le parole del suo "amico". Non nascondo a nessuno di voi che ho il desiderio di poter prendere vivi alcuni miei nemici e fargli provare un dolore che neanche jotna oserebbe immaginarsi. "tutti quei soldati avevano famiglia e amici e mi odieranno" dice... Forse lui non sa che siamo in guerra e non sa che In 20 giorni sono morti centinaia di migliaia tra soldati e cittadini sia nemici che amici e ho sempre dimostrato di non avere sulla coscienza le famiglie di queste persone.  Sarei il primo a dare una Terza occasione a queste persone, sarei il primo a combattere la loro crudeltà con la bontà ma è impossibile. Rammenti Ratatosk Ciò che ti disse lord Eleid?"Herlan morirà nel momento in cui diventerà il sovrano di Valang, nessuno permetterà che uno straniero governi questa nazione a lungo".Le persone fedeli ad una nazione che marcisce nella paura un giorno si rivolteranno contro di me. Non temo per la mia vita, non importa se una volta conquistata Valang mi uccideranno, ho paura per voi e che il sacrificio di tutti noi sia stato vano. È per questo che non posso permettermi di salvare anche le vite di queste persone... Siamo qui per combatterle.Devo essere sicuro che il bene che faremo a Valang una volta diventato re duri più a lungo di quanto mi immagini... Devo giustificare le mie scelte ad un uomo che ascolta ciò che vuole e capisce quello che gli pare.Vuole che come un bambino abbassi la testa scusandomi e giurando di non farlo più. Se pensa che sono un uomo crudele è libero di pensarlo, se vuole andarsene è libero di farlo ed è libero di essere così stupido di credere che è me che sta tradendo. Sono felice per lui perché fa ancora in tempo a crearsi la vita che vuole, sono anche invidioso per questo. Non posso fare altro che augurargli buona fortuna. 

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