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Kuma

Circolo degli Antichi
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  1. Padre Dante Non starete seriamente pensando di condannare la popolazione di Ivrea! Dico con enfasi a chi si trova in auto Non ve lo permetterò, questa non è altro che l'ennesima prova del Signore, Egli si è sacrificato per noi è ora è il nostro turno di immolarci per loro.
  2. Padre Dante @Massimo Porterò io Alice, tu facci strada, con la tua arma sarà più facile liberarsi di esseri ostili come quel mostro. Prendo la ragazza saldamente tra le braccia avendo cura di non danneggiarla ulteriormente. LaFayette ha preso il necessario in una valigia e dunque siamo pronti a scappare seguendo il templare
  3. Padre Dante Quello che mi trovo davanti appena entrati all'ospedale è raccapricciante. Le urla, il tanfo e il sangue si mischiano ad immagini di violenza e pazzia. Mi ci vuole qualche secondo per orientarmi, ma la voce di Massimo mi ripota alla realtà. Si, si certo. Dico riprendendomi, corro al fianco di LaFayette prendendo Alice tra le braccia. So che non posso restare qui in mezzo per curarla ma non possiamo neanche andare lontano. Andrea coprimi mentre mi occupo della ragazza. Cerco un posto adatto non lontano e cercando di fare in fretta controllo la ragazza.
  4. Padre Dante Esco dalla finestra in tutta fretta al fianco di Andrea, guardando di tanto in tanto la ferita per poi decidere di fermarla un momento in un vicolo per controllarla. Mentre la esamino rapidamente per constatare il danno mi dice che dobbiamo portare via i pazienti dell'Ospedale. Sarà difficile portare via tutti, alcuni non sono in grado di camminare ma farò il possibile con l'aiuto di Dio.
  5. Padre Dante Mi guardo intorno con urgenza cercando una via di fuga e i miei occhi colgono la finestra della stanza accanto. Faccio per girarmi verso Andrea quando un'esplosione fa tremare la terra. Perdo l'equilibrio per via dello shock e riesco a tenermi in piedi solo perché mi reggo sul muro, poi cerco di nuovo la donna con lo sguardo, l'urgenza di scappare si fa ancora più forte e dunque mi avvicino a lei di corsa e la afferro per un braccio Controlla se possiamo uscire dalla finestra, io controllo la porta.
  6. Padre Dante Non faccio in tempo a ringraziare la donna per avermi salvato perché altri soldati si avvicinano, mi posiziono su un lato della porta accovacciato e con l'accetta pronta all'uso, segnalando silenziosamente all'incendiaria di fare lo stesso. Faccio il segno della croce per darmi coraggio mentre attendo l'arrivo dei soldati.
  7. Padre Dante Le grida della povera gente raccolta intorno a me mi spinge a prendere iniziativa, la donna ferita ha bisogno di essere curata e per il piccolo non c'è più niente da fare se non distruggerlo, ma la minaccia dell'uomo con il fucile è la priorità e dunque incoraggio i pochi rimasti a prendersi cura della donna e del bambino mentre io cerco di avanzare attraverso le strette vie per arrivare alle spalle dell'uomo dal collo rotto
  8. Padre Dante Vedendo il cielo farsi rosso un cupo presagio scende su tutta la città e insieme al resto della gente in piazza mi ritrovo a essere testimone di ciò che accade. La paura si fa strada dentro di me e la mia mano va automaticamente al crocefisso che porto al collo, ed ecco che la mia mente si quieta. Signore dammi la forza di affrontare le prove a cui mi sottoponi e fa di me lo strumento della tua divina giustizia in questa guerra contro il maligno. Con il coraggio di nuovo saldo cerco di valutare la situazione per aiutare le anime innocenti a mettersi al riparo, incoraggiandoli a portare al sicuro donne e bambini.
  9. Padre Dante Avanti ragazzo mordi qui No! NO! Ti prego! Padre no! Infilo un pezzo di legno di traverso in bocca al giovane Giuseppe come un morso da cavallo assicurandomi che stia ben saldo tra i denti. Faccio segno a Suor Cosima di tenere fermo il ragazzo e subito la corpulenta sposa del signore stringe le grosse braccia intorno al ragazzo seduto sul tavolo operatorio. Giuseppe continua ad agitarsi ma la mia mano ha una presa troppo forte sulla gamba malata e la stretta della suora limita i suoi movimenti al minimo. Ci vorrà solo un attimo figliolo, il Signore ti è vicino. Senza perdere altro tempo, poggio la lama dell'accetta circa dieci centimetri sotto il ginocchio per prendere la misura. Il colpo è feroce e pulito, al primo colpo osso e carne vengono separati. Lascio che il ragazzo gridi il suo dolore, mascherato solo dal pezzo di legno pregando che lo shock lo faccia svenire prima di finire l'intervento. Dio ascolta le mie preghiere usando Cosima come strumento della Sua benevolenza, la donna infatti con una forte presa del braccio sul collo del giovane riesce a fargli perdere i sensi approfittando della distrazione data dal dolore. Il resto dell'intervento è una passeggiata, la pelle avanzata grazie al taglio trasversale viene ripiegata e ricucita sopra il moncherino che guarirà in modo pulito. Lascio le medicazioni finali a Suor Cosima mentre mi dirigo fuori dalla stanza operatoria dove mi attende un excubitor a darmi notizia dell'attacco a Torino e della possibile missione di soccorso. Preparo subito le scorte, mandate a chiamarmi quando siete pronti.
  10. Alzo le mani frustrato e disgustato Cioè mi stai dicendo che la tua risposta è, aspettiamo che ingravido la bambina e poi ne riparliamo? Il tuo problema è che non hai un erede? Che vuoi fare innamorare di te Nyt? E poi cosa? Una volta che avrai queste cose sarebbe più facile uccidere la sua famiglia? Ma ti rendi conto di cosa dici? Allora sii onesto e di che non te la senti o che non ti fidi di Xandar o qualunque altra ragione perché quello che ho sentito è un forse e questo non è il tempo dei forse. Abbiamo l'opportunità e la complicità di Wolkonsoid ora, questo è un patto da prendere o lasciare, persino io non ti offrirei il patto una seconda volta, figuriamoci lui. Con una sola mossa potremmo portare la pace in due nazioni, prenderai Valang per te e Vitra per Viktur giungendo ad un'alleanza pacifica. Nyt non ha ruolo in questa faccenda se non quella della vittima della nostra crudeltà. Porteremo il peso dei nostri peccati senza aggravare le sue spalle. Sarai libero di sposare un'altra perché Vitra non sarà nelle tue mani. Ma non è questo il punto, se la scelta spettava a me avrei già accettato, ma non sono io quello che dovrà mantenere le promesse quindi prendi una decisione. E per tutti gli Dei Herlan trovati un'amante e lascia stare quella ragazzina, non so come potresti anche solo pensare di andare a letto con una che potrebbe essere tua figlia.
  11. So che è difficile da digerire, anche io ho i miei dubbi, ma sappiamo entrambi che Vitra non è nostra amica e che presto o tardi verranno a reclamare le nostre teste. A mio parere è l'unico modo per ottenere tutto con meno conflitti possibile. Dimmi cosa pensi.
  12. ascolto Pica e Ian in silenzio, seduto sul letto con la testa appoggiata tra le mani. Ah, Ian speravo che mi dessi torto, che avresti detto che è un piano stupido o irrealizzabile... Perfino Helpica non ha obiezioni se non nel consegnare Kala... Quando smettono di parlare alzo la testa per guardarli. Kala non andrebbe da sola, Viktur verrebbe accompagnato da qualcuno è questo ci permette di mandare una scorta anche per lei. Mi fa strano pronunciare queste parole, noi indesiderati non metteremmo mai a rischio uno di noi, men che meno una ragazzina innocente come Kala. L'ho vista crescere e avrei spaccato il mondo pur di non consegnarla a Laundrill eppure ora il mio primo istinto non è quello di fare il possibile per evitarlo. Mi trovo anzi nella posizione di dover difendere questa scelta. Se questo piano non vedrà mai la luce sarà solo per decisione di Herlan, ho provato a trovare una soluzione diversa, qualcosa che potesse mettere in dubbio questo piano, ma a parte la dannazione della mia anima non ci sono altre obiezioni, e cosa vale una sola anima in cambio di quelle di migliaia di persone? Ian tu dici che la storia ci vedrà come traditori, ma non mi interessa, dovessero maledire il mio nome e sputare sulla mia tomba, non importa, purché lo facciano da uomini liberi. Sono disposto a prendermi la responsabilità di tutto se servisse a raggiungere lo scopo. Ma ora non dobbiamo perdere altro tempo, cerca Herlan e portalo qui.
  13. Avrete una risposta entro stasera. Non dico altro prima di andare, perché la rabbia rischia di prendere il sopravvento sulla ragione. Raggiungo il primo albero attraverso il quale posso viaggiare per comparire sul corridoio del castello di Avidhar. Mi dirigo alla sala del trono sperando di trovare il Re, ma non lo trovo. Dato che è impegnato, decido di chiamare Ian nelle mie stanze dove spero di trovare anche Helpica.
  14. Allora siamo d'accordo. Il Re sarà immediatamente informato della vostra proposta, la sua risposta vi sarà comunicata oggi stesso da me personalmente e se accetterà, saremmo onorati di avere come ospite Lord Viktur a garanzia del vostro impegno.
  15. Le sue parole sono come frecce che mi immobilizzano sul posto, il suo piano è perfetto, se entrambi manteniamo la parola la morte di una manciata di persone permetterebbe la conquista di due nazioni, entrambe malvagie, che potremmo ristorare e liberare dal terrore e la crudeltà che le opprimono. Herlan non accetterà mai di fidarsi di Xandar, dopotutto lui è famoso per i suoi sotterfugi... Ma perché fare sotterfugi in primo luogo se non per ottenere potere? Questo piano gli porterebbe un vantaggio enorme e questo è il momento perfetto per metterlo in pratica... Mi rendo conto di essere rimasto in silenzio per troppo tempo e rialzo lo sguardo verso Lord Wolkonsoid, scrutando il suo volto in cerca di qualcosa che possa farmi dubitare di lui ma non ne vedo. Devo ammettere che la vostra proposta non fa una piega, I Vitriani si sono liberati di Valang come minaccia fomentando la guerra interna tra noi e Jotna, lasciandoli liberi di voltarci le spalle per conquistare nuovi territori. Se succederà, o meglio quando succederà avranno la potenza militare di tre regni e a quel punto Valang, consumata dalla guerra sarà troppo debole per fermarli, a prescindere da chi sarà salito al trono. Continuo a scrutare il suo viso mentre espongo i fatti, cercando di fare chiarezza, più per me che per lui. Se invece risolviamo i nostri conflitti abbastanza in fretta da non dar loro il tempo di riorganizzarsi, o sconfiggere Swollis ed Eltheria, la conquista di Vitra sarebbe quasi indolore per la popolazione e otterremo la pace su due nazioni. Ma per mettere in pratica questo piano volete essere certo delle nostre intenzioni, che terremo fede al patto dando inizio alle danze uccidendo i nobili vitriani e il suo principe. Lo guardo negli occhi cercando di enfatizzare quello che sto per dire. Vi confesso che se la decisione spettasse a me avrei accettato il rischio, quello che otterremmo sarebbe di un valore troppo grande per rischiare di tradirci a vicenda. Ma non sono io che dovrò accettare di consegnare uno dei troni a Victur o di promettere l'alleanza e quant'altro. Il mio Re ha ben ragione di vedervi come un nemico considerato che avete opposto Aurline, siete al servizio di Jotna e che sconfiggendo il buio Herlan stesso vi ha tolto molto potere. Dunque mio Lord, se volete convincerlo dovrete offrire più di una promessa. Cosa siete disposto a rischiare per assicurarvi la riuscita di questo piano?
  16. Lo sguardo perforante di Xandar sembra leggermi nella mente, e le sue parole sembrano un eco delle mie, tanto da farmi sospettare che possa avere una spia a corte. Ovviamente Ilakanvir sarebbe il primo sospettato, ma sarebbe troppo ovvio... Oppure proprio l'ovvietà della cosa sarebbe talmente assurda da fare essa stessa da copertura... Sento il peso dei suoi giochi mentali e non mi sorprende la fama che si è guadagnato, ma anche a stento non posso abbassare la guardia. Dite il vero mio Lord, una guerra per quanto giusta è sempre una guerra e chi ne paga le conseguenze è il popolo stesso di Valang, tuttavia la legittimità della pretesa di Herlan non è sufficiente per Jotna che prova con ogni vile mezzo ad annientarci. Voi dite di non volere questa guerra, eppure fornite armi terribili che la supportano con vostro grande guadagno, ma dite anche che chi siede al trono è un dettaglio e non volete vedere Valang distrutta. Quale delle due è la verità? Se veramente volete che questa terra sia libera, perché non avete appoggiato Herlan? Cosa vi impedisce di passare dalla nostra parte?
  17. Per un attimo la mia risolutezza viene messa in dubbio, le parole di Xandar seppur dure e sprezzanti sono vere. Alla menzione dei Nunk e di quello che hanno subìto stringo i pugni e abbasso lo sguardo addolorato. Ma poi mi chiede perché abbiamo preso di mira Jotna, che non è diverso dagli altri re. Lord Xandar, il mondo è pieno di ingiustizia, tiranni e sofferenza, se fosse possibile vorrei senza dubbio liberare il mondo da coloro che opprimono gli indifesi, ma sappiamo entrambi che non è possibile muovere guerra contro tutti. Abbiamo eliminato il buio che attanagliava tutti i regni e abbiamo una legittima pretesa al trono di Valang. Considerato che vogliamo fare giustizia, mi sembra essenziale essere dalla parte del giusto. Ora lasciate che sia io a chiedervi come mai avete richiesto questo incontro e perché tanta urgenza? Lo scambio di opinioni sarebbe stato lo stesso via missive e probabilmente avreste ricevuto risposta dal re in persona.
  18. Di nuovo questa domanda, non importa chi ho davanti, Eleid, i Re degli elfi e ora Xandar, tutti vogliono sapere la stessa cosa. È così difficile da credere? Lord Tolmei, voi non siete il primo a porre questa domanda e ogni volta che qualcuno lo chiede non posso fare a meno di rattristarmi per questa nazione. Ma al contempo sono lieto di essere al servizio di Herlan, perché è tempo che Valang si renda conto che la giustizia non è un sogno irrealizzabile, avete elencato i nostri obiettivi come se fossero coperture per uno scopo nascosto o come se non fossero ragioni sufficienti per giustificare le sue azioni. Forse questo vi spaventa, cercate disperatamente di trovare una ragione diversa, più meschina o più egoistica, per mettervi l'animo in pace, quale sarebbe una risposta soddisfacente? Gloria? Potere? Ricchezza? In ogni caso non importa, ciò che Jotna non può più fermare è la speranza, la gente ora sa che c'è un'altra via, che arrendersi alla crudeltà di Jotna non è l'unica scelta possibile. Quello che vogliamo è spaventosamente semplice Lord Xandar, vogliamo vivere.
  19. Entrato nella stanza, la presenza di Xandar è spettrale e intimidatoria, qualsiasi altro giorno avrei avuto problemi a farmi avanti o a rispondere a tono, ma le parole di Herlan ancora mi ronzano in testa Ratatosks per quanto riguarda l'uomo morto suicida nella sua cella... Capisco il pensiero della morte di Am lith ma la prossima volta che lascio Avidhar nelle tue mani mi aspetto che vengano eseguiti i miei ordini. Continuo a sentirlo nella mia testa e mi chiedo se gli sia mai importato qualcosa di quella donna visto che la sua morte non era da considerare in cima alle priorità, e dunque questa rabbia mi aiuta a non lasciarmi intimidire. Mantengo lo sguardo di Xandar, sorrido e rispondo E io credevo che gli insulti infantili fossero ben al di sotto di un uomo della vostra lega. Suppongo che siamo entrambi delusi. Lasciate che mi presenti formalmente. dico avvicinandomi all'uomo Sono Ratatoskr, Alfiere di Re Herlan Drognodar, lieto di conoscerla Lord Xandar Wolkonsoid Tolmei.
  20. Appena tutti escono, ma prima che entrino i due lord mi avvicino a Herlan Perdonami se ti ho fatto partire così all'improvviso, ma Am'lith non ha avuto un malore, per tre giorni era morta. Ora non so cosa sia successo e ringrazio gli Dei che lei stia bene, ma non ti avrei fatto chiamare per un malore. Se vuoi posso tornare da Eleid e spiegare la situazione, credo che lui tra tutti capirebbe la gravità di quello che stava succedendo. dopo avergli parlato mi metto al suo fianco per accogliere i lord.
  21. La paura combatte con l'incredulità, per qualche secondo, mille pensieri mi passano per la testa Com'è possibile? Che sia un'illusione? Forse una magia? Sto ancora sognando? Ma questi pensieri si dissolvono quasi subito, e il mio corpo si muove prima della ragione. Le prendo la mano per aiutarla a scendere dalla pietra funebre e la stringo tra le braccia commosso. E-eri morta Dico con voce tremante lasciando lentamente la presa. Cosa è successo? Le chiedo asciugandomi gli occhi e continuando a stringere la mano non più immobile e senza vita.
  22. Un brivido freddo mi corre lungo la schiena e il cuore mi batte forte per la paura, ma anche se ogni istinto mi dice di scappare a gambe levate mi faccio coraggio per sfiatare due parole: C-chi sei? Non ottengo risposta e dunque ancora una volta mi forzo ad avvicinarmi e lentamente sfilo il velo dalla figura seduta.
  23. Ancora sconvolto dalla visione vedo Miira passare davanti alla porta. Deve essere un incubo... Spero davvero che sia un incubo. Helpica resta qui. Le dico sottovoce per poi uscire e seguire Miira nel corridoio.
  24. Sorpreso, tolgo le mani dalla figura davanti a me. Chi sei? Chiedo cercando di usare un tono più deciso che spaventato, cercando disperatamente di vedere meglio il volto che ho davanti, nonostante la poca luce della stanza.
  25. I corpi dei defunti vengono conservati in camere separate in attesa dell'arrivo di Herlan. Do a Ilakanvir il compito di informarsi su questo culto, anche se non li conoscevo bene, Miira e Na'ill erano dei formidabili combattenti e se i seguaci di questo culto sono riusciti a sconfiggerli, sicuramente rappresentano una seria minaccia. Provo pena per il prigioniero che si è tolto la vita, pensando alla disperazione che lo ha portato a tale gesto, e dopo che il suo potere oculare è stato esaminato faccio bruciare i suoi resti. :-:-:-:-:-: Davanti alla stanza con il corpo di Am'lith ho fatto mettere una guardia, ogni giorno vado a vederla e ogni volta sento il senso di colpa stringermi la gola. Passo le giornate tra i doveri di corte, trovando del tempo per passeggiare in città insieme a Helpica, per distrarci un po' e per vedere com'è la situazione in città, passando anche dal locandiere che aveva richiesto la mia presenza. Mi premuro di parlare con Nyt, spiegando alla ragazza che al suo ritorno Herlan sarà molto sconvolto dalla morte della strega per via della lunga amicizia che li legava, chiedendole di essere comprensiva. :-:-:-:-:-:-:-:-: Non dormo molto bene in questi giorni, probabilmente è per questo che il leggero suono del pianto di Helpica mi sveglia. Quando la vedo rannicchiata su un angolo mi alzo immediatamente e mi inginocchio davanti a lei.
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