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The Thousand Thrones - (Chapter I) The Call of Caos [Gruppo 1]


Karl_Franz

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Baliano

Terminate le presentazioni e consegnate le vivande ai servitori della magione il gruppo fu invitato ad accomodarsi.

Attese che la signora di casa ed i nobili prendessero posto prima di sedersi, stese il tovagliolo sulle sue ginocchia con un gesto discreto e si preparo' ad ascoltare quello che la sua ospite aveva da dire. 

Dopo una breve introduzione sulla sua vita e sul suo passato la nobildonna li informo' circa le reali motivazioni che l avevano spinta ad invitare il gruppo di Bretoniani, contemporaneamente, i servi della magione iniziarono a servire pietanze deliziose il cui solo profumo fece brontolare lo stomaco del ragazzo.

Un bambino sacro alla testa di una crociata, la cosa suonava strana alle orecchie del pellegrino ma era pur vero che in tempi oscuri la gente cercava di affidarsi a qualunque speranza di salvezza e quale simbolo piu' puro e sacro di un bambino nato con i segni del dio imperatore su di se.

Consumo' il pasto a piccoli bocconi sorseggiando di quando in quando del vino, quando Aigulf fini' di parlare si puli la bocca con un bordo del tovagliolo e si rivolse a Roland come era doveroso fare.

"Con il vostro permesso eccellenza, vorrei poter parlare alla nostra ospite."

Il tono era sommesso ma non servile, aveva imparato le basi dell etichetta e poterle mettere in pratica lo divertiva.

 

@ Narratore

Spoiler

Etiquette per comportarmi correttamente con la padrona di casa ed i cavalieri in un ambiente nobile

 

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Gaël Roland de Glanborielle
 

Vi era indubbiamente una cosa che li accomunava: la sete di conoscenza. Certo lei aveva avuto modo di dedicarsi all'apprendimento di ogni cosa per tutta la vita, mentre lui aveva dovuto portare avanti altre 'faccende', come l'addestramento all'uso delle armi, combattimento a cavallo e altro. Tuttavia lei era decisamente più logorroica. Roland comprendeva benissimo la necessità di intrattenere gli ospiti e far loro comprendere a dovere le motivazioni che l'avevano spinta a reclutare un gruppo così variegato ma si era anche perso in quel fiume di parole, lasciandosi però trasportare dalle correnti di quel travolgente fascino.
Fu per quel motivo che il fratello lo precedette nel fare domande che lui si stesso si stava già ponendo. L'errante aveva imparato la lingua dell'Impero, tuttavia tramite essa non poteva sapere anche della cultura. Cosa inoltre davvero difficile visto che si differenziava da contea e contea.

La vociona del giovane Baliano lo destò, interrompendo tutti quei pensieri. Sorrise alla parola 'eccellenza', davvero esagerata e glielo fece notare con lo sguardo. Con la mano poi gli indicò che era liberissimo di parlare "Siamo tutti invitati, tutti seduti alla stessa tavola."

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Angelica, figlia di Raimondo

Angelica si era limitata ad un cenno di saluto riverente, inchinando il capo. Non conosceva le maniere di Marienburg, pertanto si portò come avrebbe fatto in Bretonnia. Ovviamente, per tutta una serie di vari motivi, lasciò che fossero gli altri a condurre la conversazione. Non che ci fosse, in realtà, alcun bisogno dell'intervento degli invitati. La padrona di casa avrebbe potuto intavolare una conversazione lunga ore da sola.

Quella Selena Reiva era un soggetto... interessante. Apparentemente una nobildonna, palesemente ricca, a suo dire dotato di una vastissima cultura, ella aveva permesso a due palesi popolani di sedersi e desinare al suo desco. E tutte quelle chiacchiere...avrebbero stordito e rimbambito chiunque. A ciò si aggiungevano il fascino, l'opulenza e l'esibizionismo sia della donna, sia del contesto, che parevano aver sortito l'effetto desiderato sui maschi bretoniani. Quella dama poteva permettersi di giocarsi alcune carte che ad Angelica erano sempre state negate: la possibilità di usare la sua bellezza come un'arma; l'utilizzo dei trucchi, dei gioielli e dei vestiti come arma di seduzione; la certezza di restare al sicuro e protetta nonostante l'alone di charme.

Ma Angelica non si sarebbe lasciata ingannare, fuorviare, distrarre. Che i suoi compagni sragionassero pure liberamente, come lupi che si sbranano per individuare il capobranco. Angelica restava silente e studiava, sempre in guardia. 

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4 Oltremisterio  2522 - Oudgelwjk (Mariemburg) -Sera

Reiva vi dà modo di mangiare qualcosa, mentre lei fa una pausa dopo il suo lungo discorso. Catrazza mangia con gusto il suo piatto, mentre la donna tocca appena la sua portata, concentrandosi maggiormente ad osservarsi con un'espressione di curiosità e compiacimento.

Alla domanda di Aigulf, si porta la mano alla fronte, scuotendo leggermente il capo

"Che sbadata! Lei ha perfettamente ragione, monseiur De Glaborielle, ho tralasciato il fatto che foste Bretoniani, più avvezzi al culto della Dama del Lago, cavalleresco e romantico,ovviamente, che a quello di maggiore impronta paramilitare di Sigmar. Personalmente apprezzo i lati "storici" e culturali della teologia, per il resto, preferisco affidarmi alle mie doti ed alla mia preparazione per affrontare la vita" fa un'altra sorsata del vino rosso, poggiando il calice sul tavolo e sorridendosi

" Ha comunque posto una domanda legittima. Considerato il numero  e la tipologia dei cosiddetti "crociati", le varie salmerie, i carri e tutto ciò che concerne una folla ampia e disorganizzata, sfido a farli procedere velocemente verso Altdorf, dove si dice siano diretti. Si muovono molto lentamente, per cui il mio obiettivo principale è quello di raccogliere informazione qui a Mariemburg, e poi,  eventualmente, seguirli. C'è un servizio di battelli che consente di evitare il viaggio via terra, risalendo il fiume Reik, facendo guadagnare molto tempo"

Alle parole di Baliano, Selena fa un gesto con la mano, quasi invitandolo a parlare

"Prego, signor Baliano, dica pure. Non serve chiedere permesso per parlare con me. Non siamo nel Carcassone" ti sorride in modo schietto, voltandosi poi a guardare Angelica "...e vorrei anche sentire lei, signorina Angelica. Una tipa così taciturna, quasi l'opposto di me..." fa un sorrisetto, tornando subito seria"....spero non sia tediata da questi discorsi, me ne rammaricherei molto. Il suo sguardo mi trasmette....intelligenza....non so dire perché, forse un'affinità di tipo femminile. A lei non capita mai?"

Nel mentre, i due valletti sparecchiano, ritornando nelle cucine con i piatti sporchi e gli avanzi, e ritornando poco dopo con una sorta di secondo piatto, filetti di bovino al sangue, al quale è stato aggiunto il pasticcio che avete comprato da Verdecardo

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Aigulf Chrodegang de Glanborielle

Aigulf annuì alle parole della donna: nel suo lungo parlare se ne coglievano le intenzioni.
Marienburghese e non avvezza ai modi dei Bretoni la signora provò a coinvolgere anche Bailano e Angelica. L’errante si zittì: era incuriosito dalle opinioni dei due.

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Gaël Roland de Glanborielle
 

Ascoltò silenziosamente, gustandosi l'ottima cena e il buon vino e osservando alternativamente tutti quanti... più Lady Reiva chiaramente. Questo perché era quella che stava parlando di pi. come giusto che fosse. Non riuscì però a trattenere un gentile sorriso quando ella si rivolse ad Angelica, invitandola a partecipare e non solo guardare e... controllare. Era elegante, senza dubbio. In ogni suo gesto, ogni espressione, ogni parola. Fu però proprio la pastorella e riportare il Cavaliere alla realtà, erano pur sempre in terra straniera e un minimo di accortezza era sempre necessaria. Attendeva ancora le parole di Baliano, che sì era un popolano, un contadino, enorme e questa sua prepotente fisicità poteva ingannare e far presupporre poca arguzia, spesso invece aveva mostrato di saper cogliere il nocciolo della questione, il cuore del problema e fare le domande giuste. Si lasciò andare solo a un commento che di per se non aveva nulla di particolare, una semplice inutile constatazione ma che in realtà serviva a porre le basi a quella che sarebbe stata la sua reale osservazione "Dunque un pellegrinaggio più che una crociata."

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Angelica, figlia di Raimondo

"Mia signora", intervenne brevemente Angelica, "voi mi date più merito di quello che ho. Io non mi annoio, ma non sono brava a parlare ed il mio ruolo non è quello. Non sono altro che una semplice popolana, al fianco dei miei  signori. A loro spetta la parola, a me spetta altro".

Non specificó cosa le spettasse. Per il suo gusto, si era già sforzata fin troppo di essere diplomatica. 

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Baliano

Quel continuo decantare la liberta' e la parita' tra i popoli che vigeva in quelle terre iniziava ad infastidirlo. Aveva viaggiato abbastanza per l impero da capire che quel comportamento liberale era molto spesso solo una facciata e che la maggior parte delle volte nascondeva modi ed atteggiamenti che avrebbero fatto accapponare la pelle anche al piu' brutale dei tiranni.

"Con il dovuto rispetto Madonna, dormire una notte a Marriemburg non fa di me un tileano. Conosco il mio posto in questo mondo e seppur considerandomi fortunato, dato che nonostante le mie umili origini  questi grandi nobiluomini mi hanno permesso di godere della loro compagnia e della loro saggezza, non devo mai dimenticare da dove vengo e cosa sono."

disse tenendo lo sguardo basso come convenuto

"Sappiamo bene che, in tempi oscuri, ci si aggrappa a qualunque barlume di speranza. Lo sappiamo noi e lo sanno anche bugiardi e millantatori che farebbero qualunque cosa pur di trarre profitto da situazioni disperate. Questo bambino sacro, guida egli stesso il pellegrinaggio verso l impero? Si e' egli autoproclamato Sigmar rinato? Quanti anni ha?"

la curiosita' tipica dei suoi anni ando' leggermente oltre quelle che erano le buone maniere

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Jean Pierre

Ascolto molto attentamente le parole della nobildonna cercando di non restare troppo affascinato dalla sua presenza.  Mi inserisco nel discorso appena ne ho la possibilità'.

Devo dire che l'idea di conoscere e scoprire qualcosa su questa nuova crociata stuzzica non poco il mio animo da studioso. Ma sono curioso di conoscere ulteriori dettagli e il buon Baliano ha fatto domande oltremodo interessanti.

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4 Oltremisterio  2522 - Oudgelwjk (Mariemburg) -Sera

Alle parole di Angelica, Selena inarca leggermente il sopracciglio destro, facendo una smorfia divertita con la bocca

"Mhmhh, va bene, signorina Angelica...." facendo poi un segno di diniego con l'indice sinistro "...ma personalmente credo che lei sia qualcosa di più....è difficile che mi sbaglio, si fidi....staremo a vedere" sorridendoti

Ascolta poi con interesse le domande di Baliano

"Beh, se avessi tutte le informazioni sulla Crociata e su questo Karl non avrei avuto bisogno del vostro aiuto, dico bene?" facendo un occhiolino, ma continuando a mantenere comunque un tono colloquiale e gioviale " in realtà ,quello che so, è che è stato in parte appoggiato dal prete di Sigmar, che è infatti partito con lui. Qui a Mariemburg non c'è grande proselitismo verso questa religione, ed i pochi seguaci sono subiti corsi dietro di lui, andando ad ingrossare le file di umili e disperati, alla ricerca di qualcosa di meglio del nulla. Per l'età non saprei, tra i sette e i dodici anni, non ho informazioni valide"

Torna poi sulle parole iniziali del grande contadino

"Lo diceva spesso il mio defunto marito, il signor Cornelio Reiva; "impara a stare al tuo posto,qualunque esso sia, ed avrai il vantaggio di avere un punto fisso" " fa un piccolo sospiro "peccato che,a volte, avere questa capacità di individuare quale sia questo posto risulta difficile...complesso..." fa spalluce

Nel mentre la cena prosegue; i valletti tornano a sparecchiare e portano infine le due torte comperate da Verdecardo. Dal profumo e dal sapore capite di aver ben speso i vostri danari. Lo stesso Catrazza si complimenta con voi per il dolce, mentre Selena lo tocca appena, scusandosi con voi circa una linea da mantenere

Reiva prende di nuovo la parola

"Beh, una cena piacevole, non trovate?" vi chiede in modo retorico "vorrei ora discutere dei termini del nostro contratto. Sono disposta a pagare, per tutte le informazioni che ho detto in precedenza, una discreta somma di denaro. Direi che 50Co siano sufficenti, per cominciare. Voglio quindi che raccogliate tutto quello che si sa su questo ragazzo, in particolar modo da dove viene e come si è "formato". Voglio un'analisi dettagliata, mi raccomando" fa un cenno a Catrazza, che poggia sul tavolo un borsello in pelle, di ottima fattura

"Qui ci sono 25Co come anticipo, le altre le avrete a lavoro svolto. Ovviamente mi rimetto alla vostra serietà di cavalieri, per questo ho voluto fortemente gente della vostra caratura.Se avete altre domande..." guardandovi ad uno ad uno, mantenendo lo stesso portamento sensuale ed allo stesso tempo austero di prima. Mentre attende una vostra risposta, si volta verso il suo attendente

"Toh, non vi ho chiesto se avete un alloggio per la notte. Qui da me ho solo tre stanze libere, e sarebbe oltraggioso costringere anche solo uno di voi a dormire a terra, per cui Marco potrà indicarvi una buona locanda dove trascorrere la notte."

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Aigulf Chrodegang de Glanborielle

Aigulf annuì alle domande di Bailano e sorrise alle parole della donna rivolte ad Angelica.

Poi quando fu il momento di parlare dell’accordo si zittì. Ora toccava al gemello in quanto capofamiglia. Lui si limitò a guardarlo annuendo leggermente con la testa.

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Jean Pierre

Osservo i miei commensali prendendo la parola.

La cena era magnifica. Il compito e' gravoso, ma oltremodo interessante mia Signora. Io accetto; la curiosita' per questo nuovo fatto stuzzica notevolmente il mio intelletto. 

Poi prende il calice e sorseggia attendendo le parole dei suoi compagni.

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Gaël Roland de Glanborielle
 

Ancora una volta Aigulf tacque, ancora una volta stava lasciando a Roland il dovere di concludere la trattativa. Non gli dispiaceva, non certo per gli onori che quello portava ma per la possibilità di poter parlare un po' di più con Reiva. Si pulì la bocca, annuendo. Guardò Jean Pierre, ma solo per un attimo, lui poteva accettare tutto ciò che desiderava così a cuor leggero e poteva seguire la massa di pellegrini diretti ad Altdorf come e quando lo desiderava.
"Madame Reiva, prima di tutto consentitemi di esprimere le mie più sincere condoglianze." in realtà non sembrava così dispiaciuta dalla morte del marito, forse un uomo anziano ed evidentemente di mentalità ben poco affine a quella della donna, lo si capiva da come aveva riportato quel suggerimento ritenendolo poco valido e utile e soprattutto poco... emozionante "In seguito ritengo opportuno dover precisare alcune cose. Riguardano l'Erranza, sì... la missione per la quale siamo partiti. Il nostro è un girovagare in cerca di qualche cosa che vada ben oltre una semplice indagine. Non intendo seguire fedeli o fanatici, salmerie o carri pieni di mutilati e profughi in cerca di perdono o una nuova possibilità o addirittura speranzosi di un miracolo. Non scorgo rischi in questa richiesta." gli era difficile chiamarla missione "Sarebbe ben diverso se qualcuno prima del nostro intervento, portando avanti le indagini, potesse scoprire qualche cosa di misterioso..." alzò la mano come a chiedere perdono in anticipo per quel che stava dicendo "come ad esempio che il Sacerdote che vede in quel giovane ragazzo la reincarnazione di Sigmar è in realtà un... eretico. Col Vostro permesso Madame. Voi cercate davvero il motivo per il quale tutta quella gente si sta muovendo dietro al Sacro Bambino? Perché a me pare ovvio, non è certo necessario seguirli. Un giovane bambino, col simbolo della cometa a due code, che potrebbe essere stato in qualche modo apposto, esaltato e sollevato a salvatore dalle parole e l'oratoria di un Prete." finì di bere il vino "Non sono bravo con i bambini." concluse in sostanza rifiutando l'offerta a meno che la donna non fosse in grado di mettere altro sul piatto della bilancia e non era certo denaro quel che cercava il Cavaliere.

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4 Oltremisterio  2522 - Oudgelwjk (Mariemburg) -Sera

Reiva ascolta le parole di Gael, mostrandosi oltremodo interessata a seguire il filo del discorso.

"La ringrazio, Gael, davvero...la morte fa parte di questa vita, è una costante...basta saper accettarla e prodigarsi ad usufruire del nostro tempo a disposizione. Il tempo....quello è importante..." annuisce, guardando un punto a caso dietro di voi, quasi perdendosi nei suoi pensieri

"Comunque, in sostanza capisco benissimo le sue motivazioni; le sembra un compito troppo facile. Due cavalieri erranti potrebbero essere...come dire..."sprecati" per acquisire simili informazioni. Da una parte non posso biasimarvi, come facciata sembrerebbe proprio così. Però, perchè c'è un però..."

Catrazza intervniene

"Quello che la signora Reiva sta cercando di dirvi, è un'informazione che non abbiamo avuto modo di confermare, per questo non possiamo darvela come certa"

Selena alza una mano, sorridendo a Catrazza

"Beh, Marco, quel vecchio detto tileano non ha poi sbagliato poi di molto nel corso degli anni, no? "Voce del popolo, voce degli dei", giusto?" Catrazza annuisce, sorridendo a sua volta

Reiva torna a guardare Gael

"Cultisti....e della peggior specie, per giunta....ma non abbiamo altre informazioni a riguardo. Solo che hanno cercato di rapire il bambino, un mesetto fà circa, venendo a loro volta fatti a pezzi dalla folla urlante, venuta in soccorso del ragazzetto. Marco non ha avuto modo di visionare i corpi, troppo smembrati e gettati poi in uno dei canali. Quel poco che siamo riusciti a sentire, si riferiva ad un culto antico e proibito.Una cosa anomala, direi...." alza il sopracciglio , mettendosi poi comoda sulla sedia, acquisendo una postura sensuale

"Non ho accennato prima a questa cosa, monsieur De Glaborielle, in quanto non ho bisogno di "incitarvi"....capisco che, di primo acchito, risulti più avvincente cercare un nido di Grifone tra i Monti Grigi o uccidere un Capoguerra Orco Nero....ma mi auguro che anche per voi, nel corso delle indagini, fiorisca, se già non c'è, quel gusto quel fascino della scoperta di cose nascoste...proibite o sepolte da tempo..." simula un profondo respiro "...quel fremito che ti scorre dentro quando acquisisci per primo, e forse come unica persona, delle informazioni. Credo che, per ora, il più "dotato" sotto questo aspetto sia Jean-Pierre....è giusto?" ammicca verso il giovane, continuando poi a parlare, senza attendere una risposta

"Credo che questo basti; non vi ho chiesto di seguire fin da subito la Crociata, non se risulta essere superfluo. Mi servono informazioni qui, a Mariemburg. Sui cultisti, soprattutto, e sul modo di porsi di questo Karl....sulla sua "aura" magica, che lo rende quasi perfetto agli occhi dei suoi seguaci"

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Aigulf Chrodegang de Glanborielle

“Penso che dovremmo accettare, Gaël” disse Aigulf nella sua lingua natia “Un servigio ad una nobildonna per cercare ciò che non è visibile ma che può metterci alla prova”

Poi si voltò verso la donna “Sinceramente sono colpito da questi eventi che ci narrate.” riprese in Reikspiel “Non conosco a fondo il culto di Sigmar, ma da quello che ho letto e visto nel mio poco girovagare nell’Impero, lì è molto sentito: a tal punto da attirare fanatici. E il fanatismo può divenire una strada per la corruzione. Io penso che per noi sia una strada da perseguire” lo sguardo per un attimo andò su Angelica.

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Jean Pierre

Ascolto le parole della dama e sentendo il suo della sua voce pronunciare il mio nome un piccolo fremito mi corre lungo la schiena 

" … Jean Pierre … ditelo ancora … "

Mi ricompongo annuendo alle sue parole

" … e chi non sarebbe attratto da saperi proibiti … "

Prendo il calice annusando il vino

Adesso che ha preso aria e corpo questo vino e' perfetto. 

Rafforzo le parole del cavaliere

Io credo che servire una Nobildonna e' un atto nobile e valoroso per un cavaliere. Magari dietro a tutto questo gli inestricabili arabeschi del destino porteranno fama e gloria sempiterna. Io penso che sarebbe una cosa buona, come ha detto poco fa vostro fratello, accettare.

E rivolgo il mio calice alla nobildonna

Alla bellezza mia Signora.

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Gaël Roland de Glanborielle
 

inarcò un sopracciglio alle parole della nobildonna, soprattutto quando emerse la storia dei cultisti. La violenza con la quale sono stati poi uccisi è orrenda ed è la parte che meno mi piace di tutta questa storia "Credo mi abbiate frainteso. Sapere e conoscere è fondamentale... è potere." lasciò scorrere del tempo dopo quella frase "E da quel che dite i fanatici tra questi pellegrini sono gli elementi più pericolosi, quasi mi guarderei più da essi che dai cultisti che a quanto pare si sono mostrati impotenti di fronte alla furia dei seguaci del sacro  e inconsapevole bambino." sorseggiò il vino annuendo verso Jean Pierre "Verità che non avrei saputo esprimere meglio, Jean Pierre. Per questo dunque accetteremo l'incarico ma non il denaro." guardò i presenti cercando approvazione quando in realtà non ne aveva bisogno. Quindi alzò anche lui il calice al brindisi del nobilastro.

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Gaël Roland de Glanborielle
 

Attendeva solo quello, che l'animo di Jean Pierre emergesse, tradendo la maschera con la quale si era coperto il volto "Non è esattamente ciò che intendevo." continuò nella lingua imperiale, seppur l'accento bretonniano risaltò maggiormente poiché a stento represse le risa "L'oro se guadagnato col sudore o meritato attraverso una vittoria non è mai vile. Il servizio che renderemo a Madame Reiva sarà la ricompensa... questo invece era ciò che sembrava intendessi tu Jean Pierre. E da me condiviso."

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