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The Thousand Thrones - (Chapter I) The Call of Caos [Gruppo 1]


Karl_Franz

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Aigulf Chrodegang de Glanborielle

Aigulf aiutò a bruciare i corpi dei mutati, proponendo di bruciare anche quelli degli sventurati appesi a testa in giù quasi fossero cibo. 

Poi quando tutto fu sistemato si rivolse al fratello "Restare qui è pericoloso" disse "propongo di tornare velocemente alla barca. Con la luce tutto sarà più chiaro"

@all

Spoiler

Scusate il ritardo

 

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Gaël Roland de Glanborielle
 

L'odore che emisero quei cadaveri bruciati rendeva l'aria insopportabile e faceva capire quanto pure quel gesto fosse in qualche modo disumano. Solitamente i corpi venivano bruciati dopo essere stati cosparsi di sostanze in grado di rilasciare altri odori ma quell'ammasso di carne, cuoio e quant'altro era raccapricciante.
Tenne lo sguardo sulla pira ma in seguito lo distolse "Per risparmiare tempo sarebbe saggio ma non me la sento di buttarli al fuoco quei poveretti assieme a queste creature. Piuttosto copriamoli con cumuli di sassi, è pieno di macerie. Sarà faticoso ma doveroso. Penso saremo costretti a non riposare o rimandare la lettura di quel tomo a quando torneremo. Domani mattina avremo giusto il tempo di tornare da Jenkil."

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Baliano

Lavoro' di buona lena, l idea di passare la notte in quel posto non gli andava a genio.

"Eccellenza, stando a quello che ci dice Angelica, non esitono piu' poveretti, i loro corpi sono stati martorizzati e lavorati come animali. Capisco la pieta' ma dobbiamo anche pensare a chi e' ancora in vita...a noi. Seppellire i resti sotto le pietre ci portera' via ore di lavoro e saremo costretti a passare la notte in questo posto maledetto...ed io preferirei non farlo. Non sappiamo se ci sono altri mostri come questi di ritorno e sicnceramente non penso si a saggio restare per scoprirlo. Torniamo dal buon Jerkin..torniamo tra gente civilizzata eccellenza"

Il tono di voce era piu' stanco che spaventato

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Angelica

Angelica guardò i corpi bruciare, stringendo i pugni con forza fino a far diventare bianche le nocche e a farsi sanguinare i palmi, laddove le unghie incidevano, tremanti, la sottile pelle color del latte. 

L'odore non la infastidiva particolarmente, avvezza com'era al fetore delle misere baracche dei popolani ed al lezzo costante di letame e vello bagnato che accompagnava i greggi di ovini. 

Mentre la pira scemava, fece un cenno di riconoscimento ed assenso in direzione di Baliano. 

"Dovremmo bruciare tutto. Tutto questo maledetto posto. Che si consumi lentamente e venga dimenticato dal mondo...

Ma certo non servirà a nulla cercare di ricomporre quei corpi e seppellirli... se proprio vogliamo, offriamoli alla palude. Che se ne nutra. Ho sentito dire che i marinai fanno la stessa cosa con chi muore sulla barca. Lo gettano alle acque".

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Gaël Roland de Glanborielle
 

"Bene." concordo lasciando fare questa volta però a Baliano visto che ci tiene tanto. Ma annuisco ad Angelica "Se non questo posto quel posso... dobbiamo trovare il modo di svuotarlo. Che non venga più permesso ad alcuno di immergersi in quelle acque."

Tutti

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se c'è la possibilità allora col secchio del pozzo ora o l'indomani di buonissima mattina inizio proprio a svuotarlo sperando abbia un FONDO. non so quante secchiate serviranno ma se valuto è bene iniziare subito ci perdo davvero tutta la notte

 

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Baliano

Seguendo le indicazioni della sua bella compaesana, Baliano si diresse verso la torre utilizzata come dispensa. Cerco' un vecchio sacco o una cassa sopravissuta alla distruzione, qualunque contenitore che gli potesse permettere di raccogliere piu' pezzi di cadavere possibile e sopraturro che gli evitasse troppo contatto con quella carne putrida.

Un viaggio alla volta disperse le immonde provviste nelle acque stagnanti della palude

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11 Oltremisterio 2522 - Rovine nelle Paludi Maledette - (Mariemburg) - Notte

A Baliano toccò il triste compito di trasportare i resti di carne umana verso  la palude; con delicatezza, staccò i resti macellati dai ganci, e fatto una specie di sacco con uno dei lerci lenzuoli trovati nella torre nord-ovest, si diresse all'esterno per svuotarne il contenuto oltre i canneti.

Nel mentre Gael, poggiata la torcia nelle vicinanze del pozzo, provò con l'ausilio di un secchio trovato nella torre sud, a svuotare il pozzo. Il cavaliere fece una tacca con il pugnale per segnare il livello, e dopo una decina di secchiate si fermò per controllare. Sembrava che il livello dell'acqua fosse sempre lo stesso, il pozzo non era calato neanche di un centimetro. Sul fondo, il lieve baluginare verdastro era sempre presente

Tutti

Spoiler

Per chi non ha ancora postato, fatemi sapere se volete ritornare ora da Jenkil o dormite nelle rovine

 

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Baliano

Finito quel lavoro infame il contadino di Carcassonne si riuni' al gruppo. Il suo signore era intento nel cercare di svuotare il pozzo, cosa che a lui sembrava inutile quanto pericolosa, quel bagliore verdasto in fondo alle acque gli faceva salire i brividi lungo la schiena.

"Eccellezza, siamo in una palude, ammesso che questo pozzo non sia collegato ad una falda acquifera che lo alimenta, le sole infiltrazioni di acqua dagli acquitrini qui attorno potrebbero tenerlo pieno in eterno. Andiamocene da questo posto maledetto e lasciamo che ad occuparsi di distruggere questo insediamento maligno siano gli imperiali"

Non era spaventato, solo stanco, aveva visto troppo orrore in un solo giorno

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Gaël Roland de Glanborielle
 

"Speravo non fosse così, perché sul fondo sembra esserci qualche cosa. Quindi come faremo? Fino a quando è qui non potremo dire di aver risolto nulla e non possiamo tornare qui periodicamente a constatare se un nuovo culto è nato." con un gesto di stizza buttò il secchio nel pozzo e si voltò "Se ne occuperanno davvero? Dovremo trovare a chi comunicarlo."

Davvero sperava fosse in qualche modo chiuso, a quel punto pregò affondasse nella melma fino ad essere assorbito totalmente dalla palude. Lo avrebbe fatto notare a Jenkil, in qualche modo forse ci si poteva fidare di quell'uomo e non avrebbe permesso che queste paludi divenissero un luogo totalmente corrotto.

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Angelica

"Ce ne occuperemo domattina presto, cavaliere, al primo sorgere del sole, se la sua luce riuscirà a penetrare la nebbia di questo schifo di acquitrinio...", suggerì Angelica, ormai più calma, ma ugualmente disgustata dal luogo e dalla situazione. 

"Del resto, per quanto detesti l'idea di pernottare qui, è sempre meglio cercare un riparo asciutto e solido all'interno di queste mura, piuttosto che farsi ammazzare nella notte da qualche bestia di palude o sprofondare nella melma fino a soffocare. Non si affrontano luoghi come questi pantani al buio e senza guida. 

Ripartiamo domani. O ne pagheremo le conseguenze. E forse la mattina ci mostrerà cosa nasconde questo pozzo".

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Baliano

L idea di passare una notte in quel luogo maledetto non gli piaceva per niente ma daltro canto Angelica aveva ragione, camminare al buio in mezzo a quel dedalo di acqua e fango popolato da bestie schifose li avrebbe esposti a rischi simili se non peggiori.Inoltre fa desistere il cavaliere dal toccare quel pozzo maledetto sarebbe stato un successo gia' di per se.

"La nostra amica ha ragione eccellenza, accendiamo un fuoco all interno di una delle torri, asciughiamo i nostri vestiti e le ossa da questo schifo di umidita' e riposiamo alcune ore."

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Aigulf Chrodegang de Glanborielle

Aigulf osservò gli altri con fare dubbioso. "Rischiamo che Jenkil ci dia per morti e ci lasci qui" disse "io penso sia meglio tornare alla barca. Domani mattina con più lucidità torneremo qui. Il luogo non mi piace e rischiamo di subire qualche assalto notturno"

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Angelica

"Cavaliere...", intervenne Angelica, "ti ricordo che tornare alla barca ci richiede circa due ora. Diciamo due e mezza per sicurezza. 

Jenkil ha promesso di attendere fino a tarda mattinata. Se ci muoviamo alle prime luci dell'alba arriveremo alla peggio quando il sole sta finendo la sua salita. 

E saremo meno stanchi, meno vulnerabili, più attenti e col vantaggio di un minimo di visibilità.

Ma decidete voi, ovviamente...", concluse, rivolta ai gemelli, con poca soddisfazione nel tono di voce. 

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Gaël Roland de Glanborielle
 

Questa volta Roland concordò con Angelica "Partire ora? Col buio? Non temo le tenebre ma anche mettere un piede in fallo potrebbe essere fatale per ognuno di noi. Qui potremo scaldarci, il terreno solido ci proteggerà quantomeno da quelle sanguisughe. Con decenti turni di guardia saremo al sicuro anche da altri pericoli." guardò Aigulf "Avanti fratello. Accendiamo questo fuoco, davvero rientrare ora è al limite del folle. Domani mattina avvertiremo Jenkil se intendiamo rimanere più a lungo qui e trovare una soluzione a tutto questo."

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Aigulf Chrodegang de Glanborielle

Aigulf ascoltò Angelica e poi il fratello "Mia signora" replicò "rispetto le tue parole, ma non le condivido. In ogni caso lo scettro è in mano a mio fratello"

Poi voltatosi verso Gaël aggiunse "Come vuoi, io ti appoggio. Sempre"
Dato questo aiutò i compagni a preparare l'accampamento

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Baliano

Lo strano balletto a tre tra i due cavalieri e la bella contadina si risolse con la vittoria di Angelica. Avventurarsi nella palude con il buio sarebbe stato un suicidio, il contadino di carcassonne si diresse verso la torre utilizzata come dormitorio, l ampio spazio al pian terreno avrebbe servito allo scopo. 

Inizo' a spaccare tutto il mobilio da cui avrebbe potuto ricavare della legna

"Tutta la biancheria di questo posto, coperte e lenzuola, e' sporca ed infestata dai parassiti, meglio crearci dei giacigli con quello che abbiamo, utilizzando magari tavole di legno per sollevarci dall umidita' dle terreno"

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11 Oltremisterio 2522 - Rovine nelle Paludi Maledette - (Mariemburg) - Notte

La decisione fu infine presa, e i cinque compagni si prodigarono, Baliano su tutti, a preparare i giacigli per la notte. Usando i vecchi mobili della torre NO, il grosso pellegrino del graal preparò un bel falò, che illuminava tutto il cortile interno. Piazzati i giacigli vicino la torre nord-ovest, l'unica che garantiva maggiore protezione, consumate un pasto frugale, fatto di carne e frutta secca. Le stanchezze del giorno si fanno sentire, e dopo aver programmato dei turni di guardia, si coricate, prendendo sonno quasi subito

 

12 Oltremisterio 2522 - Rovine nelle Paludi Maledette - (Mariemburg) - Alba

La notte trascorre in modo tranquillo; gli unici rumori sono quelli della palude. Solo poco prima dell'alba, sentite dei versi cupi, seguiti da un lappare e un rumore continuo di ossa rotta, provenire dal punto in cui Baliano aveva getto i resti umani. Nessuno è tanto sciocco da andare a vedere di cosa si tratti, e dopo aver finito il macabro pasto, i rumori cessano.

La scarsa luce del sole vi annuncia l'arrivo di un'alba nebbiosa; la fitta condensa non si è ancora dispersa, e ormai vi siete abituati all'odore di umido che permea tutto intorno a voi

 

Tutti

Spoiler

Mi sono permesso di farvi fare dei brevi turni, ma non è successo nulla, tranne il rischio di attirare il Kraken all'esterno :D 

 

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Gaël Roland de Glanborielle
 

Continuare la discussione a quel punto sembrò inutile, fece quanto era possibile per allestire un campo decente ma il grosso era in grado di farlo per bene Baliano.

Al mattino seguente, nonostante tutto, si risvegliarono sufficientemente riposati. Era quindi tempo di tornare da Jenkil, durante il cammino avrebbero deciso cosa fare "Buongiorno a tutti. Dunque è ora di andare, decideremo cosa fare durante il tragitto. Abbiamo tempo." guardò il fratello ma chiaramente gli altri tre dovevano essere coinvolti in quella decisione.

Modificato da Landar
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Aigulf Chrodegang de Glanborielle

Aigulf si alzò stiracchiandosi. Aveva fatto il turno di guardia intermedio, e lo spezzare il sonno lo aveva lasciato con uno stato di torpore negli occhi

Salutati i compagni, provvedete ad eliminare da armi ed armatura il fango ormai secco del giorno prima, per poi indossare. "Va bene" disse al fratello 
Poi rivoltosi alla bella Angelica sorridendo aggiunse "Ben svegliata. Tutto bene?"

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Angelica

"Andrà tutto bene quando ce ne saremo andati da questo lerciaio dimenticato dagli dei", rispose la bella pastorella, poco amabile come suo solito. Per poi aggiungere, come in un moto di ritrovata - e rara - civiltà: "E buongiorno anche a te, cavaliere. 

Che facciamo, proviamo a controllare ancora una volta quello schifoso pozzo, prima... o lasciamo questa disgustosa e malsana topaia il prima possibile?", concluse infine. 

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