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Messaggio consigliato


2 minuti fa, Gordan ha scritto:

Mi state dicendo che il povero Victor che non è nato manco come personaggio DC sarà l'unico DC nel team?

Interessante

Il mio è un misto tra un eroe marvel e un criminale DC (un nemico di Lanterna Verde nello specifico, anche abbastanza importante (è il nipote del fondatore della Injustice Society)), quindi non sarai da solo.

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2 ore fa, Ian Morgenvelt ha scritto:

Il mio è un misto tra un eroe marvel e un criminale DC (un nemico di Lanterna Verde nello specifico, anche abbastanza importante (è il nipote del fondatore della Injustice Society)), quindi non sarai da solo.

.............Oh god

Hector o sinerstro?

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5 minuti fa, Gordan ha scritto:

.............Oh god

Hector o sinerstro?

Gambler (Steven Sharpe III), ma a quanto pare lo conosco solo io. L'ho adorato quando sfogliavo i foglietti di un mio amico perché riusciva a rovinare la vita a Lanterna Verde.

E' questo gentiluomo. Invece lui è il nipote (padre adottivo del PG. Sì, si è finto il Joker per un periodo di tempo), fratellino di Hazard. Insomma una famiglia con una ferrea moralità e puri valori.

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6 minuti fa, Ian Morgenvelt ha scritto:

Gambler (Steven Sharpe III), ma a quanto pare lo conosco solo io. L'ho adorato quando sfogliavo i foglietti di un mio amico perché riusciva a rovinare la vita a Lanterna Verde.

E' questo gentiluomo. Invece lui è il nipote (padre adottivo del PG. Sì, si è finto il Joker per un periodo di tempo), fratellino di Hazard. Insomma una famiglia con una ferrea moralità e puri valori.

Ah...Perché è un nemico di Alan Scott e non di Hal Jordan...e si Alan non lo caga nessuno 

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7 ore fa, Ulfedhnar ha scritto:

aggiornati Tokyo in Geografia e Sole Ardente in Personaggi

Modificato di conseguenza

Spoiler

Toshiro è figlio di Shingen Yashida, discendente legittimo, al contrario del fratellastro Kenuichio Harada meglio conosciuto come Silver Samurai e a differenza della sorella maggiore Mariko, ormai deceduta. Nato da un'unione, o forse in laboratorio, post resurrezione, è stato sempre tenuto nascosto dallo stesso Shingen, all'epoca apparentemente scomparso e introvabile, per i suoi piani personali. Segretamente e nell'oscurità Lord Shingen assieme al figlio, ha controllato alcuni eventi che hanno condotto i supercriminali del mondo alla vittoria ma non certamente quelli del Giappone, impotenti di fronte a Shiro.
Nascosti tra le montagne di Nagano e sfuggiti alla spietata caccia del cugino, proclamatosi Imperatore, pianificarono il loro ritorno e insediamento al suo posto. Tuttavia l'attacco Shi'ar vanificò ogni loro piano. Sopravvissuto miracolosamente al bombardamento, a differenza del padre, sia il suo corpo che la sua coscienza mutarono completamente. L'orrore di quella che si poteva realmente chiamare un'Apocalisse lo misero di fronte a tutto il male compiuto, mentre radiazioni e il contatto con chissà quale assurda sostanza generata dai laboratori del padre lo resero una sorta di uomo elastico o di gomma.
Braccato ancora da Shiro Yashida, Toshiro grazie ai suoi nuovi poteri riuscì in qualche modo a sfuggire facendo perdere le sue tracce e sbarcando infine a Madripoor. Lì lentamente si costruì un'identità, abbandonando le proprie origini ma solo ed esclusivamente per farle perdere nell'oblio certo non rinnegandole.
Il potere del cugino crebbe e Toshiro poté solo ipotizzare che il bombardamento avesse dato a Sole Ardente nuove capacità anziché annientarlo, rendendolo però un folle.

 

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Dunque, inizio con le cattive notizie: in ditta siamo entrati ufficialmente in periodo pre pasquale, quindi da domenica (perché mi tocca lavorare anche domenica) avrò sempre meno tempo fino a pasqua. 

Io vorrei però iniziare lo stesso, perché la settimana prossima dovrei avere comunque un po' di tempo libero, e perché subito dopo pasqua avrò due settimane di ferie. 

Ditemi voi se volete iniziare questo sabato o se preferite aspettare e non subire interruzioni 

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è un dilemma più serio di quanto non possa sembrare...

io direi di cominciare sabato, e andare avanti finchè riesci prima di fare una pausa. Posticipare tutto farà perdere mordente e interesse, esperienza diretta, posso testimoniare.
Avere qualcosa di già iniziato invece concede una maggior resistenza e permette di riprendere tutto senza grossi problemi. 

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16 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto:

è un dilemma più serio di quanto non possa sembrare...

io direi di cominciare sabato, e andare avanti finchè riesci prima di fare una pausa. Posticipare tutto farà perdere mordente e interesse, esperienza diretta, posso testimoniare.
Avere qualcosa di già iniziato invece concede una maggior resistenza e permette di riprendere tutto senza grossi problemi. 

Concordo in pieno con quanto detto.

Mi impegno entro sabato a mandare un BG decente, devo solo trovare il tempo per scriverlo.

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Background di Alain LeBeau

Spoiler

Dopo tanti anni di rapporto altalenante, Rogue e Gambit convolarono a nozze. La cerimonia fu praticamente un evento per gli X-Men: chi per amicizia con uno dei due e chi per gelosia, la cerimonia fu una delle piú frequentate degli ultimi anni, una piacevole pausa dalla guerra contro i mutanti. E dopo soli 9 mesi nacque Alain. Il bambino aveva i peculiari occhi del padre, Xavier lo interpretó come una probabile futura manifestazione del gene mutante. 

Ma la felicità era destinata a durare ben poco: dopo solo un mese dalla nascita di Alain, iniziarono i bombardamenti Shi'Ar. Suo padre si sacrificó per coprire la fuga a Anne Marie e al piccolo, facendo implodere una delle bombe con i suoi poteri. Senza piú una casa, divorata dal dolore del lutto e con un bambino da curare, Rogue si diresse a Madripoor, dove sperava di trovare accoglienza presso Tyger Tiger come amica di Logan. Ed effettivamente cosí fu: ottene un piccolo "appartamento" in uno dei grattacieli piú sicuri, dove crebbe il bambino raccontadogli le imprese del padre. Ma quando, raggiunta l'adolescenza, Alain inizió a sviluppare la stessa mutazione di Gambit, fu un colpo troppo forte per Anne Marie. Questa inizió a naufragare il proprio dolore nell'alcool, lasciando sempre piú il bambino a se stesso.

Alain, cresciuto con il mito del padre, inizió a improvvisarsi vendicatore di torti, cercando anche di procurarsi qualcosa per andare avanti. Un giorno, mentre era in "ronda", vide un uomo anziano messo in un angolo da tre rapinatori. Lanciandosi subito in mezzo all'azione, non gli fu necessario tirare fuori una delle sue carte che l'anziano aveva già in mano una strana pistola di piccolo calibro e aveva stordito i tre con uno strano gas, uscito da una delle canne. Mise via l'arma e inizió ad andarsene come se non fosse successo nulla, borbottando qualcosa su scommesse perse. Alain, che non riusciva a resistere alla curiosità, seguí l'uomo, urlando di fermarsi. Il vecchio si giró e si presentó come Steven Sharpe V, guardando il ragazzo aspettandosi qualcosa. Vedendo la sua espressione di curiosità e totale ignoranza, decise di portarlo a casa sua, una baracca in uno dei grattacieli dove spopolava il gioco d'azzardo. 

E cosí inizió il rapporto tra i due: Alain, che vedeva sempre meno la madre, inizió a frequentare la casa di Steven, che gli narró del suo passato, delle imprese mitiche del Gambler, l'unico uomo ad aver sconfitto una Lanterna Verde. E cosí Alain inizió ad imparare di piú sul mondo: gli eroi non esistevano piú, favole per bambini. Sopravviveva solo chi era piú furbo degli altri, chi rischiava di piú. Perché la vita non è altro che la piú grande scommessa: piú alta è la puntata, piú alta è la vincita. E cosí iniziarono anche i primi lavoretti di Alain: dai piú legali, come sintetizzare dei farmaci o piccole riparazioni, sfruttando le conoscenze di Steven, a quelli meno, piccoli furti o truffe principalmente, sempre firmati con bigliettini che annunciavano il ritorno del Gambler. Ma non poteva dimenticare ció che gli era stato insegnato dall'infanzia: non rubava mai ai disperati, alle madri o ai padri di famiglia e lasciava sempre una piccola parte dei guadagni ad un senzatetto. Proprio in questo periodo, sentendo delle strane voci che correvano attorno al figlio, Rogue rinizió a farsi presente, provando a recuperare il rapporto perduto. Venuta a conoscenza delle sue attività e del suo rapporto con il criminale, decise di evitargli ulteriori visite a casa Sharpe. Entró cosí in contrasto con l'uomo, che gli aveva lasciato la pistola, anche per la sua moralità. 

Tuttora Alain vive diviso tra la madre e Steven, coltivando ancora in segreto il mito del padre. Davanti a lui si prospetta un destino da eroe o da intrepido criminale: una morte certa. Perché in questo mondo morente, quelli come Alain vivono poco da soli.

 

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