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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)


Darakan

Messaggio consigliato

Raggiunte di nuovo le forze di Scott insieme a Michele e Sonia mi dirigo per rientrare nei ranghi, e una volta raggiunti mi posiziono in direzione del duomo, per cominciare ad aprire una via uccidendo dei morti.

["posso sfruttare questo stretto passaggio per spingerli via e prenderli poco alla volta!"]

@DM

Spoiler

Vado verso i morti in basso a destra, mi metto a protezione dei soldati con il mio corpo e attacco il morto davanti a me. Uso spada 8

 

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Della Torre

Il mio scatto di rabbia mi permette a malapena di uscire dall'orda e di liberare Sonia. So di essere responsabile di quello che le è successo e questo mi rende arrabbiato con me stesso. Quando raggiungiamo il resto dell'esercito, rapidamente porto la donna tra le retrovie per permetterle di medicarsi la ferita senza essere direttamente esposta ai morti: Prova a medicarti la ferita. Ti copro io. Io stesso mi metto davanti a lei per farle scudo con la spada in pugno.

@ Master

Spoiler

Faccio mettere Sonia davanti al muro della casa che sta a destra di quella con tre soldati, così è coperta su tutti i lati dai soldati, dal muro e da me

Se Scott intende allontanarsi subito verso la piazza, li seguo e porto via anche la donna.

 

 

Modificato da Carrie.4794
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Svolto velocemente imboccando la curva e solo quando finalmente la moto riacquista una posizione sicura stacco gli occhi dalla strada per vedere quello che mi circonda.

Il freddo inverno invernale fa sentire il suo soffio sul mio viso, ma nonostante tutto scorgo una figura familiare qualche centinaio di metri di fronte a me.

Il canto della Senna, Raffaele...

Vittorio, seguiamolo. Perchè un uomo deve andare nell'Ivrea perduta, ora... deve aver visto qualcosa... magari sa di Eleonora.

Con un movimento della mano, accelero la moto per affiancare l'uomo.

Raffaele, vengo con te.

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Effetto film - Della Vela

Spoiler

 

L'inquisitore si trova rintanato nello studio in uno dei piani superiori del duomo.
Attorno a lui ci sono i suoi conversi e don Baliano. Della Vela è seduto dietro la scrivania intento a pregare, con il volto rivolto verso l'ampia finestra che si affaccia su una grande fetta di Ivrea. Ha affidato il suo Malleus ad Angelo. Nella sua mente, Della Vela immagina di poter vedere il suo sotium tornare vittorioso, con in mano la sua corona dorata e sporcata nel sangue di mille cadaveri.
Prega e prega, sperando che tutti i rumori provenienti da Ivrea (urla, spari, esplosioni...) cessino all'istante.
La porta dello studio viene sfondata e quattro morti armati di mitra irrompono al suo interno. Sparano all'impazzata, sorprendendo tutti i presenti. Della Vela non si alza ma si rannicchia sulla sua poltrona, chiude gli occhi e si copre le orecchie con le mani.
I conversi non hanno avuto neanche il tempo di imbracciare le armi, vengono travolti da una pioggia di proiettili e muoiono ancor prima di cadere al suolo. La stessa fine viene riservata a don Baliano.

Gli ultimi bossoli cadono sul pavimento di marmo, tintinnando, poi il silenzio.
Un quinto morto entra nella stanza. E' alto, con capelli corti e bianchi, un occhio celeste e uno marrone scuro. Il suo volto è attraversato da una profonda cicatrice e la sua pelle è di un grigio molto chiaro. Della Vela osa alzare lo sguardo verso il suo.
Il morto lo fissa con aria truce.
Si avvicina verso di lui, lo afferra per il colletto e lo costringe ad alzarsi per poi parlargli con voce rauca e profonda: Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede"! Getta Della Vela oltre la finestra, che finisce in frantumi.
L'inquisitore precipita al suolo.
Non un urlo durante la caduta e ora nessun movimento o traccia di sangue.
Il morto lo fissa con cinismo dall'alto, affacciato alla finestra, e continua: Gesù gli rispose: "Sta scritto anche: Non tentare il Signore Dio tuo".

 


@Massimo

Yuri spalanca gli occhi: distrarli? Cioè devo fare da esca!
Prima di entrare nella domus attaccate un'ultima volta i morti: riesci a squarciare il ventre di un cadavere, il suo corpo si piega in due come un libro per poi crollare al suolo sopra i suoi organi appena fuoriusciti dalla pancia.
Spina manca ancora il suo bersaglio... colpa del dolore al petto che la distrae. Iorio invece spara ancora contro lo stesso cadavere, bucandogli la spalla sinistra: cosa c'è che non va oggi?! Si "autorimprovera" il partigiano, avrebbe voluto colpirlo alla testa o in un altro punto più importante. Una volta nella domus chiudete la porta a due ante. Sentite i morti accalcarsi su quel legno, battere e lamentarsi.
Poi un esplosione.
Yuri ha lanciato una granata contro di loro.
Ma sei pazzo?... urla Iorio ...ci siamo noi nella domus.
Yuri risponde: lo so! Ho calcolato tutto... ora inizia a urlarvi delle informazioni utili, poichè non avete finestre su cui affacciarvi e capire cosa sta succedendo fuori.
Il ragazzo vi dice che sono rimasti otto morti e sono tutti contro la porta della domus. Yuri poi urla: le chiavi sono nell'auto? voglio provare a schiacciarli tutti.

Effetto film - Alice

Spoiler

Il morto che aveva buttato a terra la trave di Alice si mette ora a cercare qualcosa da lanciare contro la ragazza.
Intanto un altro cadavere raggiunge la camera del primo edificio, prende una breve rincorsa e balza sul tetto dove si trova anche la leonessa di Novara. Il defunto si volta verso di lei e la carica.
Alice afferra il fucile e spara contro il morto: la rotula destra si infrange e pezzi di osso partono in ogni dove.
Il cadavere ruzzola sul tetto per poi superare la ragazza e "volare" verso la strada.
Intanto il secondo cadavere ha agguantato un martello e lo lancia contro Alice, colpendogli una costola. Lei urla per il dolore... ma, paradossalmente, attraverso quel male la ragazza trova la forza per issarsi e per mettersi sul tetto.
Si volta ora verso il suo aggressore e gli spara alle gambe. Anche questo morto cade di sotto.
Due cadaveri prendono il suo posto. Uno di loro ha una pistola in mano e mira contro Alice. Quest'ultima prova ad alzarsi per scappare ma la caviglia gli fa troppo male. La ragazza è costretta a strisciare e alla fine si ripara dietro un canna fumaria del camino... che per sua fortuna si trova nell'angolo più lontano rispetto al primo edificio.
Il morto con la pistola spara un paio di colpi: il primo proiettile non colpisce neanche la casa... ma il secondo manca di pochissimo Alice.
La ragazza preme la schiena contro i mattoni del camino, stringe al petto il fucile e fa dei grandi respiri. Sa bene che la situazione è disperata.


@Felice - Michele

Sonia si avvicina ad una parete di una casa per ripararsi dai morti.
Continua a perdere sangue, così due uomini (un leone di Novara e un excubitor) la soccorrono e iniziano ad applicare delle bende sul suo volto. Michele si avvicina alla donna, intenzionato a proteggerla dall'avanzata dei cadaveri.
Uno di loro infatti si sta avvicinando a lei. Con un colpo di spada, l'inquisitore gli apre una profonda ferita alla spalla sinistra.
Felice intanto si avvicina ad una piccola via colma di morti.
Il templare apre un profondo squarcio nella gamba del primo cadavere che incontra. Quest'ultimo continua ad avanzare ma Felice riesce a bloccare il suo passaggio e anche quello dei defunti dietro di lui.
Secondo gli ordini di Scott, gli altri templari formano la prima linea di difesa mentre il resto dei soldati usa le loro armi da fuoco da una distanza di sicurezza.
Alcuni morti vengono massacrati, altri feriti... altri invece raggiungono questo spiazzale.
In questo momento però state avendo la meglio su di loro.
Andrea si allontana dal resto dei soldati ed entra in una abitazione.

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Effetto film - Riccardo

Spoiler

Gli uomini accalcati nel corridoio dell'ospedale assistono inorriditi al duello che sta per avere inizio tra Riccardo e Angelo.
Il sotium ha osato alzare la spada contro un templare e quindi, secondo le leggi della nazione, sta minacciando il papa in persona. Riccardo non fa attendere la sua risposta... non può indugiare poichè la vita degli uomini fuori dal castello dipende da lui.
Il templare fa la prima mossa, tentando un semplice affondo, giusto per studiare Angelo.
Quest'ultimo devia elegantemente il colpo e ferisce al braccio Riccardo. Il templare è sbalordito ma continua ad attaccare.
Angelo riesce sempre a pararsi e a rispondere allo stesso tempo, dimostrando di avere un'eccellente capacità di scherma. L'ira annebbia la mente di Riccardo, il templare inizia a mendare fendenti sempre più violenti e scomposti.
Angelo è costretto ad indietreggiare ma Riccardo non riesce mai a far breccia nelle sue difese.
Perchè?... pensa il templare ...io sono stato addestrato all'uso delle armi! Lui invece è solo un caz.zo di prete! Riccardo ignora che la famiglia Carducci era famosa per avere maestri di scherma e fioretto... e che Angelo ha avuto modo di affinare la sua abilità nella spada negli ultimi dieci anni.
C'è qualcos'altro che Riccardo non riesce a capire: il suo avversario non fa altro che difendersi e, ogni tanto, contrattaccare. Perchè non tenta un affondo? Perchè non... all'improvviso l'intuizione.
Angelo vuole far addormentare lo scontro, poichè il vero nemico di Riccardo è il tempo. Dovrebbe vincere velocemente il duello, aprire le porte e sperare che i morti non abbiamo ancora raggiunto le mura castello.
Il templare si è accorto delle vere intenzioni del sotium e questo lo fa infuriare.
Aumenta ancora di più il numero dei fendenti ma così facendo espone ogni suo punto vitale. Angelo ne approfitta e, senza alcuna fatica, la sua spada trova il cuore del templare. Riccardo spalanca gli occhi ed emette un solo verso.
Cade al suolo, una piccola pozza di sangue inizia a formarsi sotto di lui.
In questo momento gli uomini fuori dal castello iniziano a gridare sempre di più. I presenti dentro l'ospedale capiscono che i morti li hanno raggiunti e stanno banchettando con le loro carni.
Angelo vuole osservare la situazione, per capire ciò che si è avvicinato all'edificio. Abbandona il corridoio per recarsi verso i piani superiori alla ricerca di una finestra. Gli uomini che hanno assistito allo scontro si avventano terrorizzati contro il cadavere del templare, iniziano a smembrarlo e a portare i resti verso i forni.

@Vittorio

Manfredi... cosa caz.zo...? Raffaele non finisce la frase.
Lo stupore e la rabbia nel vedervi al suo fianco gli blocca le parole. Bhà! Oramai non ha importanza... con lui farò i conti più tardi! Pensa.
L'uomo scende da cavallo proprio nello stesso istante in cui smonti dalla moto.
Avete percorso l'intera Ivrea perduta e ora siete arrivati al suo confine meridionale. Lì si trova una piccola chiesetta diroccata.
Raffaele entra per primo, lo segui.
I tuoi occhi incontrato quelli blu di una bellissima bambina. Il corpo piccolo e fragile, il volto di una donna matura.
Sotto un cappuccio rosso fuoco si trovano boccoli dorati.
Eleonora è al fianco di un prete morto, un occhio velato e un altro sfigurato orribilmente.
Dopo qualche secondo di silenzio, Raffaele sorride: Eleonora! Alza le braccia quasi come se volesse darle un abbraccio... o magari per dimostrare che ha intenzioni ostili.
Raffaele! Dice la bambina con voce di ghiaccio.
Il suo sguardo saetta verso di te solo per un istante. Non dà molto peso alla tua presenza e si rivolge di nuovo al templare: come hai fatto a trovarmi?
Le voci mi hanno guidato... non mi crederesti mai.
Dici? Negli ultimi giorni ho visto e fatto cose incredibili... non credo che puoi sbalordirmi.
Sai... è strano sentirti parlare in questo modo ...come un adulto.
E' un dei pochissimi vantaggi della morte. La mia nuova condizione ha fatto sbocciare un certo intelletto.
Raffaele si irrigidisce: già... la morte! Sei tu a guidare i defunti?
Eleonora non risponde, sarebbe un insulto alla sua intelligenza.
Il templare continua: ti prego, fa smettere questo massacro! Tuo zio Andrea è a Ivrea in questo momento, non lo sapevi?
Zio?... ahah ...zio Andrea?! A Ivrea?! Eleonora ridacchia ma non c'è alcuna gioia nel suo riso.
Raffaele alza lo sguardo verso il prete. Non si muove, si limita solo ad osservare la scena. Il templare sospira: sai, Eleonora, che non mi lasci altra scelta?
Vuoi attaccarmi?! Lo so. Fai solo il tuo lavoro... ossia eseguire gli ordini della chiesa... sei servo di coloro che mi hanno resa tale!
A Ivrea ci sono molti innocenti, io difendo loro.
E questa menzogna ti basta per farti dormire bene la notte?! No... non rispondermi ...ma sappi che anch'io ero come uno di quegli innocenti.

 

Modificato da darteo
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Massimo

...la macchina, e se non la sa guidare?... se me la rovina uccido prima lui poi i morti

Yuri fai il giro e vienici a prendere verso la finestra dell Domus, spero per te che sai guidare la macchina!

Urlo al ragazzo poi guardo gli altri, allora teniamo i morti fuori da qui per il tempo che Yuri prende l'auto, quando arrriva voi andate per primi, poi scatto io.

Vediamo se risuciamo a salire su quella fottuta auto!

Modificato da Darakan
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continuate così! Respingeteli!

urlo incoraggiando i templari e soldati mentre da solo mi occupo dei morti nella piccola via

@DM

Spoiler

Uso spada 8 e uso scudo 8, due attacchi di spada e uno di scudo su chi ho a portata, mi preparo a difendermi gratuitamente con lo scudo dal primo morto che mi colpisce

 

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Vedo il disappunto sulla faccia di Raffaele, quando mi vede ma nonostante questo continuo a seguirlo.

Bhè Raffaele... potrei farti la stessa domanda. Anzi dovrei farti io le domande visto che sono io che ti ho seguito.

Sorrido al templare. Dopo un po' arriviamo quasi all'altro capo dell'Ivrea perduta e lì incontriamo Eleonora insieme a Don Arrigo.

Vittorio, come cazz.o faceva a sapere che Eleonora fosse qui. Cioè... come ha fatto a percepirla... sai anche tu che percepire i morti... insomma... non è come percepire i vivi... ma di certo... è più facile che sia come noi che come loro. 

Guardo verso Raffaele.

Non saprei... dovremmo verificare, ma di certo non è ora il momento.

I miei occhi si spostano sulla bambina.

E' davvero piccola. E' così piccola... gli occhi della bambina mi colpiscono come una sferzata. Sembra che non conosca le brutture di questo mondo.

Vittorio, concentrati. Loro non sanno che sei morto... non possono saperlo... ma tu sai che loro lo sono... sfruttiamo il vantaggio.

La bambina è in grado di controllare le fiamme... se mi prende... sono spacciato...

Senti Vittorio, mettila così ogni secondo che passa casa nostra è in pericolo... e se la cosa non ti muove abbastanza pensa alla tua bella cacciatrice siciliana... la tua bella signorina Astore sarà in pericolo... quanto potrà mai resistere?

E da quanto ti interessi di lei?

Vittorio ci tengo alla mia terra... e se serve venderei anche nostra madre se fosse viva pur di tirar fuori il predatore che c'è in te... pur di riprendere il controllo sul nostro regno... pur di restare come siamo... e poi, riflettendoci bene... ultimamente tiri fuori il tuo lato più violento quando sei accanto a lei che quando sei vicino ai tuoi simili. Nella taverna hai fracassato il volto di un poveraccio per lei, hai minacciato delle signore per evitarle pettegolezzi e te le saresti anche sbranate se non fosse bastato... l'ho sentito sai come ribolliva il tuo sangue... hai minacciato e terrorizzato Aldapaci... e ti saresti anche mangiato lui... se la signorina Astore fosse tornata da te in lacrime... Lei riesce molto più di quanto ci provi io a tirar fuori quell'animale assetato di sangue e violenza che siamo... che sei...

La mia attenzione torna sulla bambina. Ascolto le sue parole e capisco la sua rabbia, ma non posso permettere che faccia quanto gli passi per la testa nel mio territorio.

Qui comando io. Questa terra è mia.

Vittorio, sbarazziamoci del templare. Se la bambina parla o se il prete ti spara, sei nei guai...

Sfruttando la mia posizione, colpisco il templare alla nuca in modo tale da farlo svenire.

Eleonora, non è radendo al suolo città che placherai il tuo dolore, ti seguirà sempre... ti peseguiterà in eterno...

Mi dispiace piccola, ma questo mondo è crudele... abituati... e diffida da chi veste i simboli della chiesa. Restano infimi vermi prima e dopo la morte. Poi mi rivolgo a Don Arrigo. Godrò vedendoti soffocare con la bocca piena di sangue e di quel che resta delle tue budella e poi mi lancio verso Arrigo e con la spada tento di dimezzarlo.

 

Master

Spoiler

Persuazione/Comando sulla bambina. Colpo mirato sul ventre di Arrigo.

Modificato da Asteroid
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Effetto film - Foggiano

Spoiler

 

Dopo esser stato denuncianto dai francescani diversi giorni fa, Foggiano ha sempre fatto di tutto per spostarsi dal castel Sabaudo per lavorare altrove.
Gli si presentò un occasione quando Scott (seguendo il vostro consiglio) ha trasformato il convento di Filippo nel secondo ospedale di Ivrea. Foggiano è riuscito a trasferirsi in quella struttura, in modo da continuare la sua professione in pace e lontano da quel covo di serpi nel castello.

Diversi feriti stanno ora occupando le brandine del convento.
I francescani fanno di tutto per salvare la vita a più uomini possibili. Foggiano li sta aiutando. L'aria nei corridoi è satura del fetore del sangue. Altri uomini sono entrati nel convento solo per trovare un riparo. Alcuni di loro hanno il compito di prendere i caduti e di smembrarli prima che possano risvegliarsi.
L'edificio è una bolgia infernale.
Ovunque si sentono urla di disperazione. Foggiano in questo momento è intento a ricucire come meglio può una ferita di morso dal costato di un giovane.
Vicino a lui si trova un altro paziente con la gamba rotta: le dita del piede gli toccano il ginocchio.
Il pavimento della corsia si è trasformato in un fiume di sangue.

Foggiano ha appena finito di ricucire la feria e, con mani oramai rosse, getta gli strumenti sporchi in una bacinella di ceramica.
In quel momento alza lo sguardo. Il sudore gli scende sugli occhi e gli provoca una sensazione di bruciore.
Vede una marea di uomini spostarsi verso l'ingresso del convento. Corre per vedere cosa sta succedendo. Alcuni stanno sbarrando la porta a due ante dell'edificio. La bloccano con assi, chiodi e con qualunque oggetto pesante.
Le ante intanto oscillano, come se qualcuno stesse tentando di sfondarla dall'altro lato.
Cosa fate? Urla Foggiano. Il dottore deve ripetere altre due volte questa domanda prima di ricevere una risposta.
Alcuni uomini hanno appena raggiunto le mura del convento, nella speranza di entrare al suo interno ma sono sono stati raggiunti da un'orda di morti che li hanno divorati. I cadaveri si sono ora accalcati attorno all'edificio e tentanto di entrare.
Per questo motivo gli uomini al suo interno stanno sbarrando le porte.

Un grido si leva in uno dei corridoi comunicanti con la sala di ingresso.
Foggiano si volta: dieci morti si sono appenna risvegliati e iniziano a correre come delle bestie contro i viventi. Gli uomini erano troppo occupati a pensare alla porta e non si sono accorti del risveglio di questi cadaveri. Altri morti iniziano a rialzarsi e, come una goccia di inchiostro in un bicchiere d'acqua, la piaga si espande velocemente.
I francescani non sono guerrieri e non sanno come reagire. I primi ad essere divorati sono i feriti incatenati al letto.
Quelle manette che servivano a proteggere gli altri uomini si sono trasformate nell'oggetto che ha condannato i pazienti a una fine orribile.
Nel convento si elevano grida di terrore puro e di dolore.
Gli uomini che possono muoversi scappano in ogni direzione ma non c'è alcuna via di fuga: le finestre sono sbarrate e l'unica porta che portava verso l'esterno è bloccata (e fuori ci sono altri morti pronti a sbranarli).
Foggiano, in tutto quel caos, chiude gli occhi e aspetta il suo inesorabile e terrificante destino.

 

Effetto film - Aldapaci

Spoiler

 

Dall'interno del duomo provengono dei suoni di armi da fuoco (gli assassini dei conversi di Della Vela).
Per la paura, padre Severino scatta in piedi.
Resta giù! Avrebbe voluto urlargli Alberto... ma il proiettile di un fucile anticipa le sue parole e colpisce al petto il padre semplice. Aldapaci è riuscito a vedere il luogo in cui è partito il colpo. Si tratta di un edificio non molto lontano da loro.
Aldapaci individua attraverso il suo mirino il fucile che ha sparato e il morto che lo impugna. Senza pensare, il commissario del sant'Uffizio preme il grilletto.
Il colpo rompe il fucile del morto e raggiunge il suo cervello passando per un occhio.
Alberto non ha "ucciso" il defunto... ma con il fucile in frantumi non è più una minaccia. E' stato un colpo molto fortunato, al di fuori delle capacità dell'uomo.
Aldapaci soccorre ora uno spaventato padre Severino.
Si accorge in poco tempo che non può aiutarlo. Mi dispiace, gli dice e lo prende da sotto le braccia.
Cosa volete fare? Chiede il prete il lacrime.
Farvi incontrare Dio. La ferita è troppo vicina al cuore e non potete essere salvato, per questo motivo vi getto dalla torre altrimenti mi divorerete. Alberto non può abbandonare la torre, ha paura di trovare qualcosa all'interno del duomo.
Severino inizia a scalciare. Il terrore gli ha infuso nuova energia: no, non voglio, non voglio!
Siete un prete, no? Accettate il vostro destino e preparatevi ad entrare nel regno dei cieli!
Non voglio, non voglio... padre Severino non riesce a dire altro.
Alberto è costretto a lottare con lui. I due uomini non sanno combattere corpo a corpo, i loro movimenti sono goffi e quasi ridicoli.
Infine Aldapaci infila due dita nel foro di proiettile nel corpo del prete.
Padre Severino si abbandona al dolore.
Alberto lo porta vino al bordo della torre, per poi rivolgersi ancora a lui: sei un credente, non devi temere la morte.
Il prete riesce ancora a parlare: rinnego tutto! Rinnego la mia fede e rinnego Dio! Un'ultima disperata (e insensata) supplica dettata dalla follia.
Aldapaci lo spinge oltre la torre.
Pochi istanti e padre Severino si schianta al suolo. Il suo corpo si spezza e si smembra in decine di pezzi.

Alberto si siede a terra, con la schiena contro un brandello di mura.
Le parole di padre Severino lo hanno sconvolto. Non si aspettava di rimanere così traumatizzato. Il prete ha vanificato sessant'anni di vita in un solo istante, con una sola semplice frase. O forse la sua vita era già vuota... e tutto ciò è venuto alla luce solo sul punto di morte?! Che senso ha la vita di un uomo? Si chiede Alberto... anch'io non ho un senso?!

 

Effetto film - Laura

Spoiler

 

Il suono dell'expiator risuona minacciosamente in tutta la villa di Vittorio.
Laura ha dovuto più volte strattonare Angelica e Claudia, usando anche metodi rudi e violenti. Le due donne infatti sono paralizzate dalla paura, molte volte si sono accucciate a terra e molte volte Laura ha dovuto raccoglierle, tirargli i capelli o percuoterle le spalle.
Con fatica, la leonessa le porta sul tetto.
Per farlo ha raggiunto una delle stanze dell'ultimo piano, ha aperto la finestra e ha accatastato dei mobili sul balcone per simulare una rudimentale scala.
Anche lei sale sul tetto. Qualche secondo dopo, anche il templare inizia a salire su quel cumulo di mobili.
E' felice di questo "gioco". Adora inseguire le sue prede... ma così facendo ha commesso un errore madornale. Non appena inizia ad issarsi sul tetto, Laura gli corre contro. Balza su di lui e, a gambe unite, lo colpisce con un calcio sul collo. Il templare lascia la presa che aveva sulle tegole e precipita nel vuoto. Crolla sul giardino interno della villa. Laura si aspetta un gran frastuono, invece la caduta del morto ha provocato un tonfo sordo e possente.
La leonessa rabbrividisce nel sentirlo e non sa spiegarsi perchè.
Dall'alto del tetto della villa, Laura osserva il corpo del templare. Comprende che le sue gambe sono rotte e probabilmente anche un braccio, delle costole e la schiena (in vari punti).

Qualche minuto dopo Laura lo raggiunge e, con un bastone, gli allontana l'expiator dalla mano, lo afferra e lo spegne.
Prende la benzina da quell'arma e riempie delle bottiglie di vetro che aveva preso dalla cucina, per poi buttare l'avanzo al suolo. Angelica e Claudia sono a pochi metri da lei. La leonessa gli dice: quando eravamo sul tetto ho visto un'orda marciare dal campo agricolo, dobbiamo andarcene da qui.

 

@Vittorio

Eleonora ti fissa con occhi che non appartengono ad una bambina.
E adesso cosa vuole questo? Chi è? E perchè non sono riuscito a sentire nè lui nè Raffaele?
Perchè, da quando sono qui, non sento più i cittadini di Ivrea? Neanche il prete li avverte più... cosa c'è a Ivrea che mi oscura il senso?

La tua mano che impugna il fucile si solleva verso l'alto e colpisci con il calcio dell'arma la nuca di Raffaele.
Il templare cade a peso morto sul pavimento.
Un secondo dopo stai correndo contro don Arrigo. Lo raggiungi. Nel suo occhio "sano" puoi leggere tutta la sua sorpresa.
La tua spada è apparsa sulla tua testa. Un secondo era nel fodero e un secondo dopo si abbassa contro di lui. Disegni un arco d'argento a mezz'aria e per un istante hai avuto l'impressione di mancare di prete, fendendo solo il vuoto.
Poi una linea rossa compare sul corpo del morto e il sangue schizza impazzito. Don Arrigo si divide in due e i suoi organi si spargono al suolo provocando un rumore nauseante.

Ti volti verso Eleonora, la bambina resta traumatizzata dal tuo attacco.
Per quanto odiasse ammetterlo, don Arrigo era per lei un qualcosa di indispensabile. Si sente nuovamente sola e spaventata, come tutti quei giorni passati nelle fogne di Santa Barbara.
Il prete (o meglio... la sua metà superiore) sfila dalla tasca una siringa e ti infilza il polpaccio.
Vediamo come muori! La sua voce è rauca e avverti una certa soddisfazione nelle sue parole. Con il pollice, don Arrigo preme lo stantuffo della siringa, spingendo il fluido nelle tue vene.
Nulla accade.
Eleonora spalanca ancora di più gli occhi: anche tu... dice con un filo di voce ...sei un morto? Quanti siete ad Ivrea? In quelle condizioni, la bambina non può trasformarti in una torcia umana. Potrei tentare di infiammarlo lo stesso... pensa, ma capisce che è troppo rischioso. Decide quindi di fare ciò che ritiene più sensato: si volta e inizia a scappare verso la tromba delle scale della chiesa.
Devo prendere tempo! Devo prendere tempo!

\---\

Lontano, al sicuro e in una posizione sopraelevata rispetto Ivrea, Testarossa assiste all'assedio.
Il morto non si muove ma il suo sguardo cerca di catturare più dettagli possibili. Il suo nuovo cappuccio di pelliccia è tirato sulla testa e le sue mani stringono le redini del suo cavallo nero, anche lui morto.

@Massimo - Felice - Michele
(+effetti film)

Accade un "miracolo".
Il blu che albergava negli occhi di ogni cadavere scomparse rapidamente. I morti sembrano essere tornati "normali" morti. I loro movimenti sono più lenti, semplici e prevedibili. Non sembrano più essere organizzati e molti di loro vengono bloccati dal più piccolo ostacolo.
Rimane però la grande minaccia del loro elevato numero.

Per strada si sono riversati anche alcuni temerari cittadini. Sono armati di bastoni e strumenti agricoli: falce, zappa, forcone...
Uno di loro vede per strada il cadavere di un suo amico venirgli contro. Lui lo chiama e dice: ti prego, rispondimi! Sono io, non mi riconosci?
Ma il morto non può farlo. Lo raggiunge e lo "abbraccia", iniziandolo a divorare.

Purtroppo anche il gigante di Novara, il fabbro con un occhio solo, cade dopo essere stato travolto da un grande gruppo di cadaveri.

Una donna si è appena rintanata nel bagno di casa sua.
I morti hanno invaso la sua abitazione.
La porta del bagno è troppo sottile e fragile. Il braccio di un cadavere la sfonda e afferra i capelli della donna. Lei inizia a urlare e chiedere aiuto ma nessuno può sentirla. Istintivamente il morto trascina verso di se la sua preda... spingendola inesorabilmente contro i frammenti del buco della porta.
Quelle grosse schegge gli bucano gli occhi e gli entrano nella pelle per poi scavarsi una via tra le carni.
Una fine orribile (questo è un mio piccolo omaggio ad un regista di film horror).

Alice, disperata, si volta per sparare al morto che impugnava la pistola sulla finestra dell'altro edificio.
Con sua grande gioia e sorpresa, il defunto (ovviamente anche lui non ha più gli occhi blu) fa un passo in avanti e cade nel vuoto.

Il gigante si guarda intorno... dando l'impressione di non sapere improvvisamente dove si trova. Inizia a agitarsi ma le case attorno a lui sono troppe vicine tra loro e le vie sono troppo strette. Il gigante è intrappolato in quel labirinto di pietre e mattoni.

@Massimo

Senti la tua auto muoversi e avvicinarsi verso un muro della domus... un muro provvisto di finestre.
Uscite uno alla volta e salite sul veicolo.
Senza perdere altro tempo, Yuri affonda il piede sull'acceleratore. L'auto schizza in avanti, allontanandosi dai morti.
Il ragazzo è agitato: tiene le spalle così in alto da sfiorare le orecchie e stringe così forte le mani sul volante che le sue nocche sono diventate bianche.
Iorio striscia sul retro dell'auto, vorrebbe prendere posto di nuovo dietro il mitra ma la ferita sulla gamba gli fa troppo male.
Si siede e inizia a tamponarla con un pezzo della maglia che si è appena strappato.
Spina invece si avvicina a Yuri. Lo chiama per due volte e per due volte viene ignorato.
Yuri! Questa volta urla. Non hai mai sentito la donna urlare, fa uno strano effetto,... ed è una rarità per il ragazzo. Quest'ultimo sembra essersi "ripreso" dalla sua condizione. Spina torna a parlargli dolcemente: dobbiamo andare verso il gigante! Lo indica con la mano.
Il suo corpo svetta sui tetti delle case.
Trova un punto sicuro, ferma l'auto e fa cambio di posto con Massi.

@Felice - Michele

Fratello Felice schianta il suo scudo contro il morto più vicino a lui. Il colpo è stato violento e ha interessato gran parte del corpo del suo nemico. Il templare ha rotto la tibia del morto e questi cade a terra. La furia di Felice non termina qui: con un colpo di spada apre in due la pancia un defunto. E' stato un fendente di rara potenza (anche per gli standard di Felice). Dal morto fuoriescono organi e una gran quantità di sangue.
Il resto dei cadaveri vicino a lui si voltano e iniziano a camminare verso Andrea.
L'incendiario è appena uscito da un edificio e si è posizionato dietro di loro. Inonda il gruppo di morti con le sue fiamme... stanno ben attento a non mettere in pericolo Felice.

Michele intanto decapita la testa di un morto vicino a lui.
E' stato un taglio netto, rapido e preciso. Ben fatto! Commenta un templare sbalordito vicino all'inquisitore. Michele non sa chi ha parlato, è troppo concentrato a difendere la sua posizione.
Il resto del corpo armato decima le fila dei cadaveri... ma dall'ovest appare l'orda che è entrata poco fa dalla breccia nelle mura.
Durante il tragitto altri defunti si sono uniti a loro, ingrossando l'esercito di morti.
Scott scorge che uno di loro ha tre candelotti di dinamite (uniti tra loro) in una mano. La miccia è già accesa.
Oh fu.ck! ...abbandonare la posizione! Tutti verso il duomo! Felice ha aperto un passaggio... forza! Forza! Urla il marine.

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Modificato da darteo
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Massimo

Ottimo lavoro ragazzo, ora fermati , guido io

Salgo sul posto del guidatore, guardo Spina, allaccia la cintura e prepara il lanciamissili, dico sorridendo alla donna

Una donna d'azione così  è la donna giusta per me, ma pensiamo prima a quel mostro

Yuri, sai usare un mitra? Prendilo e spara  a tutti quei morti!

Aspetto che tutti si posizonino per poi partire a Massima velocità verso il mostro

@dm

Spoiler

vado verso il gigante per la via più breve, guidare 8 , se incontro qualche morto evito lo scontro frontale ma uso le lame laterali.

Quando siamo a portata di lanciamissili, mi metto in un posto tranquillo in modo che Spina possa prende la mira e sparare

 

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Vedere gli occhi dei morti spegnersi della loro luce blu mi carica, e sentendo le parole di Scott mi metto in posizione, abbassandomi e mettendo la spalla avanti

non ancora, però ci sto lavorando

dico appena prima di caricare i morti davanti a me e investirli con il mio peso per lanciarli via dal passaggio di fuga

@DM

Spoiler

Lottare 8 per spingere via tutti i morti e liberare il passaggio

 

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2 ore fa, darteo ha scritto:

Il prete (o meglio... la sua metà superiore) sfila dalla tasca una siringa e ti infilza il polpaccio.
Vediamo come muori! La sua voce è rauca e avverti una certa soddisfazione nelle sue parole. Con il pollice, don Arrigo preme lo stantuffo della siringa, spingendo il fluido nelle tue vene.

Il mio sguardo ricade su quel che resta del corpo del prete. Appoggio lo stivale sulla sua mascella mentre con la mano mi sfilo la siringa di veleno lasciandola cadere a terra. Poi mi piego sul corpo dell'uomo e gli dico:

Io sono l'unico vero Dio.  L'unico a cui puoi chiedere misericordia... l'unico che può davvero perdonarti ogni peccato... Ascolterò ogni tua preghiera. Forza Don Arrigo... lusingami...

Con il mio peso gli spacco la mascella. Con i tuoi lamenti.

Vittorio, mi sento romantico oggi...

Anche io... mi sento in vena di romanticherie...

Prendo una trave da tutte le macerie e ci impalo il prete. Parte della trave gli attraversa la trachea uscendo dalla bocca in modo distorto sfruttando l'ampia cavità generata dalla rottura della mascella.

Bene... Osservando la mia opera d'arte, poi mi volto verso la bambina che inizia a scappare sulla tromba delle scale. La mia voce diventa un po' più rauca carica di passione che per fin troppo tempo è stata sopita.

Stasera si va a caccia * .

Rinfordero la spada e imbraccio la doppietta.

Master

Spoiler

Correre

*Rengar di lol

Modificato da Asteroid
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Effetto film - Alessandro

Spoiler

 

Miram?! ...Miriam?!
Il templare urla il suo nome. La sta cercando tra le vie del centro di Ivrea.

Una grande massa di morti sorprese lui e il suo gruppo. Scapparono ma nella fuga si separarono. Alessandro non sa che fine abbia fatto la donna, Davide o Raffaele.

Urla di nuovo il nuovo di Miriam, per poi chiamare anche gli altri suoi compagni. Nessuno gli risponde.
L'uomo ha il fiato corto e il sudore sulla sua pelle gli fa avvertire un grande freddo.
La sua armatura, sempre immacolata e perfetta, è ora sporca di sangue e terra, piena di graffi e ammaccature.
Sulla catena del suo expiator ci sono tracce di sangue, cervello e capelli.
Alessandro svolta l'angolo di una strada e intravede la figura di un templare con un'armatura scura che gli dà le spalle: hey... lo chiama ...fratello!
Non appena si avvicina a lui, il templare si volta di scatto e tenta un fendente con l'expiator. Alessandro balza all'indietro evitando il colpo.
Attraverso l'elmo del suo aggressore, l'uomo vede la sua pelle grigia e piena di piaghe... oltre al suo suo ghigno malefico.
Comprende tutto.
Sbuffa e fa scivolare la sua motosega dalla spalla alle sue mani. Mentre la accende sussurra: diamine... è proprio come ad Avignone!
Il nemico sferra il primo attacco ma Alessandro riesce a schivarlo. I due hanno imitato gli stessi loro movimenti di qualche secondo fa... il templare morto però continua ad avanzare, solleva il suo expiator e colpisce alla spalla destra Alessandro.
La motosega apre un varco nel metallo dello spallaccio e affonda quel tanto che basta per tritare un pò di carne e osso della spalla.
Alessandro urla per la paura e per il dolore, si divincola in maniera scomposta per liberarsi. Ci riesce.
Accecato dal dolore e dalla rabbia, l'uomo agita il suo expiator senza badare tanto a dove colpire. E' così che le due motoseghe si scontrato. L'impatto è violento. Le due catene dentate si frantumano e schizzano in ogni direzione.
Un frammento di lama lascia una cicatrice sulla guancia di Alessandro, continua la sua traiettoria e gli recide un orecchio (quello già rovinato da una precedente battaglia).
I tue templari gettano a terra le loro armi.
Il morto sfodera una spada ma la sua punta non vedrà mai la luce del sole (o quello che ne rimane, poichè sta giungendo la sera)... Alessandro ha deciso infatti di caricarlo. Urlando di rabbia, l'uomo allunga un braccio e colpisce alla gola il suo rivale, scaraventandolo a terra.
Per l'eccessiva foga, anche Alessandro cade al suolo.
Scatta immediatamente verso il morto, gli sale sopra e inizia tempestarlo di pugni.
Gli sfila l'elmo e gli strappa via la testa dal collo come si fa con un erbaccia dal terreno. Gli spezza le braccia e solo allora si rialza.
Guarda il morto martoriato sotto di lui e prende grandi respiri.
La sua rabbia non si è ancora affievolita. Alessandro si volta e torna a cercare Miriam.

 

Effetto film - Miriam

Spoiler

 

La donna non si è allontanata molto dalla città.
Una gran massa di morti la sta inseguendo. Miriam è stanca, la mazza templare gli pesa e il fucile sulla spalla gli provoca fastidio.
Si sente sola, sperduta e braccata.
Trova rifugio in una minuscola casa ma i cadaveri la circondano in poco tempo.
Sfondano le finestre e allungano le braccia all'interno delle stanze. Miriam fa di tutto per arrestare la loro avanzata.
Colpisce un morto alla testa con il fucile. Spara ancora e ancora fino a quando non termina le munizioni... allora usa la mazza e spezza le braccia di un'altro morto. Spinge i mobili contro le finestre e blocca le porte con le sedie. Tutto inutile. I morti entrano nella casa. Miriam è un topo in trappola. In quel momento il panico prende possesso della sua anima. Non sente più le gambe e non riesce a pensare a nulla. Si guarda attorno e quello che vede sono mani e denti farsi sempre più vicino a lei. Trova rifugio in una cantina. E' piccola, buia e umida.
L'aria puzza di muffa e le pareti sono dello stesso colore grigio del pavimento e del soffitto.
La porta è di legno spesso e ha ancora la chiave nella serratura. La chiude.
Miriam si guarda intorno ma in quella stanzina non c'è nulla.
Un forte rumore la fa sobbalzare. Sono i morti che urtano sulla porta. E' come sentire la morte che bussa per lei. Il legno è resistente... i cardini no.
Entreranno. E' solo una questione di tempo.
Miriam poggia la schiena sul muro vicino alle scale che conducono alla porta. Scivola e si siede a terra.
Non sa cosa dire, non sa cosa pensare.
Vorrebbe piangere ma non ci riesce. La paura è così forte che Miriam altera stati di lucidità con stati di pura incoscienza.
Un altro forte rumore. Oltre la porta può sentire i morti gemere, ringhiare e lamentarsi. Reclamano la sua carne.
Sa che farà male, tanto.
All'improvviso sente qualcosa premuto sulla coscia. E' la sua pistola. L'aveva dimenticata.
La prende e la gira tra le mani. Ora è lei che si sforza di non pensare, quello che sta per fare infatti richiede una mente vuota.
Mette in bocca la canna dell'arma e preme il grilletto. La pistola si inceppa.
Il click metallico risuona come un rintocco di campana nella sua mente. E' un suono che la riporta alla realtà e che è riuscito a traumatizzarla nel profondo. Si lascia scappare un gemito di terrore. Solo ora inizia a piangere.
Un suono di un mitra si fa sempre più vicino.
Miriam! Miriiiiaaaam!
E' Alessandro? Mi stava cercando! Non è lui... E' Vittorio? Non è la sua voce.
Miriiiiaaaaaam!
E' Davide. L'uomo si fa strada tra i morti a colpi di mitra e machete. Esci da lì! Urla. Davide ha capito che la donna è nella cantina, poichè tutti i morti si sono ammassati di fronte alla sua porta. Una nuova energia si riversa nelle gambe di Miriam. Si solleva e corre verso la porta. La apre, senza pensare ai rischi.
Davide è avvolto da un manipolo di morti. Miriam li colpisce con la mazza. Non vuole abbatterli ma solo liberare il suo compagno.
Ci riesce. Lo prende per mano e scappa da quella casa. Adesso è Miriam che trascina via Davide, il suo salvatore.
La donna si volta verso di lui. L'uomo è stato "mezzo divorato" dai morti: ha ferite ovunque e a stento riesce a camminare. Sanguina così tanto da lasciarsi alle spalle una lungua scia rossa di sangue. Si fonde con la polvere delle strade e diventa nera.
Davide è così stremato da non riuscire ad alzare la testa. La sua postura è torta, come quella di un anziano dopo anni di duro lavoro manuale.
Miriam scaccia dalla testa brutti pensieri. Andiamo! Gli urla.
L'uomo è riuscito a cogliere in quella sua unica parola un mare di gratitudine. Alza un occhi verso di lei: quanto è bella... pensa ...ho deciso! Quando tutto questo sarà finito le dichiarerò il mio amore! Non voglio rischiare di morire un'altra volta senza sapere che non ho ancora fatto un tentativo con lei.
Mpf! Ma tu guarda cosa vado a pensare in un momento come questo!

Miriam sente il peso di Davide sul suo braccio.
Si volta.
Lui è a terra. Il volto ancora puntato verso il basso. Non lo rialzerà mai più.

Miriam cade in ginocchio al suo fianco. E' scioccata.
Tante lacrime gli scaldano le guance. Non sa cosa dire, non vuole dire nulla... si sente in colpa per il sacrificio di Davide. Perde la cognizione del tempo. Non ha idea di quanto tempo sia passato da quando si è accasciata al fianco del suo compagno... ma quando rialza lo sguardo, un manipolo di morti la sta caricando. Rabbia e disperazione si mescolano nel suo cuore.
Prende il fucile di Davide e disinceppa la sua pistola. Si alza e spara all'impazzata con quell'arma fino a quando non esaurisce i colpi, per poi lanciarla contro i morti. Le lacrime gli offuscano la vista ma a lei questo non importa.
Miriam imbraccia il fucile e spara fino a quando non scarica anche quello.
Si sfila il cappotto e la maglia, quegli indumenti la soffocano. Rimane in canottiera, bianca e leggera. Non sente il freddo di Novembre. Imbraccia la mazza e aspetta l'arrivo dei cadaveri.

 

@Massimo

Torni a prendere il volante dell'auto blindata.
Yuri ti risponde che non sa usare quel mitra. Poco importa... dice Spina mentre solleva il bazooka e lo carica con uno dei tre razzi. Non ha bisogno di aggiungere altro alla sua frase. Sfrecci tra le strade della zona orientale di Ivrea.
Anche qui ci sono dei cadaveri... ma molto di meno rispetto alle altre zone della città.
Vi avvicinate sempre di più al gigante. Non ricordavi che fosse così grande.
La bestia sta sfondando delle abitazioni per crearsi un varco... quando la sua testa si volta di scatto verso di voi.
Yuri si sente un agnellino di fronte ad un lupo... alto come un edificio di quattro piani. Spina ti mette una mano sulla spalla così velocemente da farti (quasi) male. E' stato il suo modo di chiederti di fermare... ha la lingua paralizzata.
Non appena il gigante fa un passo verso di voi, la donna torna a parlare: fa la retro!
Ancor prima che tu potessi solo pensare di ingranare la retromarcia... Spina esce dall'auto, solleva il bazooka sulla sua spalla e spara.
Vedi il razzo partire e lasciare una scia bianca dietro di se.
Un istante dopo un esplosione squarcia il ventre del gigante (già ferito gravemente in precedenza). Il mostro urla e scatta verso di voi ma la sua spina dorsale non è più collegata alle sue gambe. Si trascina con le braccia... la parte superiore del suo corpo finisce di separarsi dalle anche e dagli arti inferiori.
I suoi ruggiti sono assordanti.
Nonostante la sua condizione, il mostro è incredibilmente veloce... dubiti di poterlo seminare.
Spina è apparsa al tuo fianco... o almeno così ti è sembrato ...tale è stata la sua velocità nel risalire nell'auto.
Ho bisogno che prendi tempo... inizia a ricaricare l'arma ...questa volta prenderò la mira!
In che senso? Urla spaventato Iorio.
Nel senso che prima ho sparato a caso!

@Felice - Michele

Fratello Felice finisce di aprire un varco nella stradina in cui si trova. Il templare è come un ariete che travolge tutti i morti al suo passaggio.
Andrea lo affianca... seguito subito dopo dal resto dei soldati di Ivrea.
Il candelotto di dinamite viene lanciato e... putroppo ...infligge parecchi danni.
Due templari e altri cinque uomini muoiono sul colpo. I feriti sono parecchi.
Il rumore dell'esplosione ha stordito tutti quanti. Con la paura di essere travolti, i soldati rompono i ranghi e scappano in ogni direzione. Sono sparpagliati e un paio di loro vengono raggiunti dai morti. Li sentite che vengono mangiati vivi.
Continuate a correre e in breve tempo vi perdete di vista.

@Felice

Eri sicuro di essere seguito da qualcuno... almeno da Andrea... non è così.
Ti sei ritrovato da solo in una zona molto vicina al duomo. Riesci a vedere le sue torri oltre i tetti delle case. Un rumore di "passi metallici" attirano la tua attenzione. Un templare sbuca fuori da una via. E' di fronte a te, fermo, a circa tre metri.
Non è uno dei templari che stavano con te fino ad un attimo fa. Non hai mai visto quella motosega e quell'armatura.
Non ha l'elmo... e non ha l'intera parte superiore della testa. Del capo rimane solo la punta del naso e tutto ciò che si trova sotto di esso. Un enorme ghigno malefico è stirato sulle sue labbra. In una mano regge il suo expiator logoro di sangue, nell'altra stringe la testa mozzata di una donna di Ivrea.

@Michele

La dinamite è caduta molto vicino a te. Il suono e lo spostamento d'aria ti ha stordito.
I tuoi muscoli si sono irrigiditi e, nonostante sei in grado di bloccare le tue funzioni vitali, i tuoi arti (così come il resto del corpo) e la tua mente non rispondono ai tuoi comandi. Sonia, la donna che stavi proteggendo, è ora colei che ti sta trascinando verso il duomo. Siete rimasti solo voi due.
Raggiungete la chiesa.
Oramai sei costretto ad appoggiarti a Sonia.
La donna entra nell'edificio e percorre l'intera navata, non c'è nessuno oltre a voi. E' buio.
Qualcuno ha spostato le panche in modo da liberare il corridoio e da creare una sorta di barriera prima dei gradini dell'altare.
Sonia ti posa proprio su quella breve scalinata e cerca di capire come stai.
Ti stai riprendendo pian piano.
All'interno della navata c'è un silenzio quasi irreale.
Le urla, gli spari e i suoni delle motoseghe sono oramai lontani. Ogni piccolo rumore nella navata viene amplificato.
Senti respiro di Sonia, il suono delle sue dita quando scorrono sulle tue protezioni... ... ...il suono di un fischiettio che intona una melodia di Mozart.

La donna si paralizza per la paura.
Qualcuno è entrato nella chiesa e avanza lentamente verso di voi. Sonia ha la sensazione di aver immaginato tutto quanto ma il rumore dei passi di quell' "intruso" scaccia via ogni dubbio. La donna solleva la testa oltre le panche accatastate.
Un templare in armatura nera è entrato nella chiesa.
Si trova al centro della navata. Sorride e continua fischiettare il motivetto.
Attende la mossa di Sonia.
La donna ha capito che non si tratta di un alleato. La pelle del templare che si intravede è nera e piena di piaghe.

Sonia è ferita, stremata, disperata... ma oramai ha preso la sua decisione.
Si muove in fretta: ti afferra la faccia con entrambi le mani e ti bacia con passione, come una donna che dà l'addio al suo amato. Scatta in piedi e supera la fila di panche. Imbraccia il fucile e spara urlando contro il templare.
Il rumore degli spari, nella navata, riecheggiano come colpi di cannoni. Un paio di proiettili vanno a vuoto, altri invece si infrangono sulla corazza del templare, danneggiandola. Il guerriero viene scosso ogni volta che viene colpito... ma non si muove e il suo sorriso sembra diventare anche più largo e diabolico.
Infine sfodera una scure con la mano libera dall'expiator.

(l'esplosione ha causato altri due danni alle protezioni del torace e ventre)


@Vittorio

Ti scaraventi su don Arrigo e la tua furia culmina con un impalamento.
Nell'occhio del prete vedi terrore... poi soddisfazione. Non capisci subito il perchè di quel sentimento... poi l'intuizione. Grazie alla tua violenza, don Arrigo è riuscito finalmente a provare qualcosa, anche si tratta di paura, e per un istante è riuscito a ricordare cosa voleva dire essere vivi.
Vorrebbe parlarti, forse scherniti per dimostrarti che è un uomo coraggioso (cosa che non è) ma non è in grado neanche di emettere un suono. Il resto dei suoi organi scivola dalla voragine che ha sotto il costato e cadono a terra.
Non puoi goderti questa tua opera per molto tempo. Il braccio destro ti va a fuoco.
Agiti l'arto e spegni quelle fiamme. Il dolore è lancinante... un altro secondo e ti avrebbe fatto impazzire (ancora di più).
Ti volti.
Eleonora è tornata indietro e ha approfittato della tua distrazione per colpirti alle spalle.
I suoi occhi tornano ad essere quelli di una bambina spaventata: aspetta... alza le mani verso te, come se volesse fermarti ...non puoi capire! Siamo in pericolo tutti e due se ora mi attacchi!
Non aspetta una tua risposta, si volta e torna a correre per le scale.
Nonostante il suo corpo piccolo e minuto, Eleonora è molto veloce. Sei sorpreso.
Mentre la insegui, la bambina sembra aver riacquistato un pò del suo coraggio. Non la vedi ma la senti urlare: mi dispiace dover bruciare il tuo orto di uomini, ma io sono ciò che follia della chiesa ha partorito! Chi ero per essere portata nella camere delle torture? Quale minaccia si celava in me?
Hai idea di cosa fanno ai sospettati di eresia? Specialmente se sono donne?

Le sue parole sono quelle di un adulto ma sono sempre pronunciate da una bambina e questo ti disorienta.
Hai impalato un prete e io ho bruciato uomini... non siamo entrambi come i carnefici della chiesa? Non siamo solo strumenti di questo folle mondo?
Io penso che siamo solo burattini. Ci illudiamo che le nostre azioni sono dettate dal libero arbitrio ma siamo solo mossi dal dolore che altri uomini ci hanno inferto.

Forse Eleonora voleva sfogarsi... ma così facendo ti ha attirato a se.
Entri in una stanza, sei sicuro che la bambina parlava da qui dentro.
E' una camera enorme posta al secondo piano della chiesa... completamente disseminata di mobili e statue coperte da diversi teli impolverati.
Sembrano decine di fantasmi che ti guardano silenti.
Eleonora dovrebbe essere sotto una di queste coperte.

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Massimo

Prendi tempo e che mi invento?

Continuo in retromarcia per qualche istante Tenetevi!

Giro il volante di scatto tutto da un lato per fare un inversione istantanea e continuare la mia corsa più veloce di prima, utilizzando anche le vie per cercare di mettere in difficoltà il gigante con le costruzioni

Se non mi fanno maestro questa volta faccio ricorso hahah.

Torno a guardare la donna

Prendi la mira e abbatti quel fottu.to mostro fammi vedere cosa siginifica essere la leggendaria Spina.

Dico sorridendo alla donna.

Dobbiamo sbrigarci, la città è in mano ai morti, non possiamo occuparci solo di questo.

@dm

Spoiler

Guidare 8

 

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Cita

aspetta... alza le mani verso te, come se volesse fermarti ...non puoi capire! Siamo in pericolo tutti e due se ora mi attacchi!

Hai impalato un prete e io ho bruciato uomini... non siamo entrambi come i carnefici della chiesa? Non siamo solo strumenti di questo folle mondo?
Io penso che siamo solo burattini. Ci illudiamo che le nostre azioni sono dettate dal libero arbitrio ma siamo solo mossi dal dolore che altri uomini ci hanno inferto.

Eleonora, sei abbastanza intelligente da capire che possiamo scendere a patti. Anche io odio la chiesa, te l'ho già detto e se fossi arrivata qualche mese fa probabilmente starei a difendere la mia villa con le mie opere d'arte, invece di stare qui a rischiare quel che resta di me...

Mi dispiace che sei stata vittima delle torture... ma così facendo attirerai l'attenzione su di te e prima o poi ti cattureranno e finirai peggio... te l'ho già detto... oppure puoi scontrarti con un tuo simile... e allora lì che senso ha... combattere?

Parlo sulla soglia della porta. Se entro, solo uno di noi due uscirà sulle sue gambe...  e per una volta non sono certo di essere io quello che si salverà.

Entro nella stanza e chiudo a chiave la porta alle mie spalle. La spada sguainata è fedele al mio fianco.

Inizio a cercare la bambina sollevando i teli e guardandomi intorno.

Non ha senso combatterci, entrambi abbiamo sconfitto la morte ed entrambi siamo tenuti in vita da rancori verso un mondo che non ci appartiene più... in cui viviamo segregati... ti capisco Eleonora... più di quanto tu non creda... ma non posso permettere che tu distrugga la città in cui vivo...

Ogni istante che passa, ogni istante in più sarà sempre più difficile per Miriam... giuro che se per colpa di questa bambina gli succede qualcosa... giuro su quanto mi resta che scuoio questa bambina con le mie zanne. Nasconditi finchè puoi perchè appena ti trovo ti inchiodo al pavimento... e le torture dell'inquisizione ti sembreranno solo un dolce ricordo. 

Master

Spoiler

Cercare/Percezione se la trovo eventualmente Rissa. Lo scopo è bloccarla.

 

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Della Torre

La dinamite mi esplode vicino stordendomi. Per un attimo perdo ogni cognizione e, nella mia mente confusa, il presente si fonde con un passato lontano, quando durante la guerra in Etiopia una granata mi esplose vicino infilzandomi una scheggia nella testa. Ricordo e rivivo il senso di paralisi mentre il mondo attorno a me si fa distante, indefinito. Percepisco di essere trascinato e adagiato da qualche parte ma, come allora, non so né dove né da chi.

Lentamente mi guardo attorno con la vista ancora appannata. Qualche raggio di luce dorata fende il buio carezzando i visi sereni di angeli e santi immersi in un beato silenzio... ma io non sono più disposto a credere nella loro illusione e a consacrare loro la mia vita. Invece della fede, è la rabbia a scuotermi e a ridarmi lucidità. Adesso posso finalmente guardare il viso di chi mi ha salvato davvero: il viso di Sonia carezzato dal buio. L'oscurità è il mio vero cammino. Per troppo tempo ho continuato ad inseguire la luce... Il mio sguardo su di lei è fiammeggiante e al tempo stesso pieno di adorazione e amore.

Il fischiettio di Mozart mi congela, ma non posso accettare la decisione di Sonia. O me ne vado con lei o non me ne vado affatto. Mi fiondo verso la donna con tutta la velocità di cui sono capace e la afferro per portarla via prima che il templare la colpisca. Senza fermarmi, scatto con lei verso la porta più vicina e ci entro insieme a lei.

@ Master

Spoiler

Correre 8. Quando afferro Sonia cerco di farle da scudo così se mozart attacca me lo prendo io l'attacco.

C'è un'uscita secondaria nel Duomo? se sì ed è possibile raggiungerla vado verso quella. Altrimenti scelgo la porta più vicina che può condurmi in una zona dove ci siano finestre non troppo alte per fuggire. In ogni caso non scappo senza Sonia.

 

Modificato da Carrie.4794
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Investo i morti davanti a me con il mio corpo, mentre urlo di seguirmi, ma poco dopo la dinamite esplode, ovattando tutti i suoni. Continuo ad avanzare verso il duomo fino a che non mi accorgo che nessuno mi ha seguito e sono rimasto solo

["possibile che neanche Andrea mi sia stato abbastanza vicino? Come posso aiutarli se non mi stanno neanche a sentire?"]

mi guardo attorno per vedere dove sono finito, vedendo il duomo a poca distanza, ma quando sto per dirigermi in quella direzione sento dei passi metallici da dietro di me

["Alessandro?"]

mi giro sperando di vedere il templare a cui stavo pensando, ma ne trovo un altro, senza la parte superiore del capo e con un sorriso terribile su quello che resta. Ricambio il sorriso mentre vedo il suo expiator e mi rivolgo a lui indicando l'arma

ehi begli occhi! Cercavo proprio uno di voi! Ti serve quello?

mi metto in posizione, imbracciando le mie armi con forza per poi dire sghignazzando

domanda stupida... senza arti cosa puoi fartene?

detto questo lo carico, facendo compiere alla mia spada un ampio arco dal basso verso l'alto, diretto all'ascella del braccio che tiene l'expiator, tenendomi pronto a deviare la sua risposta col mio scudo

@DM

Spoiler

Colpo mirato al braccio, uso spada 8. Uso l'azione di parata gratuita per deviare l'attacco di expiator che mi farà, con lo scudo chiodato, uso scudo 8

 

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Effetto film - Scott

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Il marine è rimasto da solo. Non ha idea di dove sono andati i suoi uomini. Stanco e stremato, l'americano raggiunge la piazza del duomo. In quel momento incontra Alvin. Scott è sorpreso di vederlo.
Il ragazzo riprende fiato e dice: signore, il campo agricolo è perduto, signore.
Non eri con Jerry?
Alvin si guarda attorno. Era convinto che il cecchino fosse al suo fianco.
Io... non so dove sia ...signore.
L'excubitor sulla torretta vicino a loro vede una gran massa di morti raggiungere la piazza. Ha appena finito di ricaricare il mitragliatore, prende la mira e inizia a sparare.
Un altro gruppo di morti carica i due marine, passando per un'altra via della città.
Sono troppo veloci e hanno sorpreso i due uomini.
In un secondo, i cadaveri sovrastano Alvin, ignorando Scott... del resto il ragazzo era più vicino a loro.
L'americano urla il suo nome più volte e inizia lottare per liberarlo. Dopo una serie di colpi disperati e strattoni vari, Scott riesce a vedere il braccio di Alvin sotto quella montagna di cadaveri.
Lo afferra e lo spinge via con tutte le sue forze.
Non ha idea di come ci sia riuscito... ma Alvin è libero dalla presa dei defunti. Scott lo spinge con violenza, come se volesse allontanarlo il più possibile da quella massa cadaveri.
Quest'ultimi si riversano su di loro.
Alvin è stordito, spaventato e ferito gravemente. Il ragazzo si alza e vede Scott immerso tra i cadaveri: va... gli urla ...vattene!
Alvin non sa cosa fare.
Va via!
Il ragazzo scappa via, si vergogna per la sua codardia.

Da solo, Scott lotta con ogni mezzo possibile: pungi, calci, testate... l'adrenalina gli circola nel corpo. Non sente dolore, non sente nulla. Infine avverte di nuovo l'aria fresca e si rende conto solo ora di essere uscito dal gruppo di morti.
E' a terra e inizia a strisciare lontano dai defunti.
Si volta per controllare quanto ha distanziato i suoi assalitori. E' proprio in quel momento che vede la sua scarpa ancora tra i morti.
Si guarda le gambe: una è rotta e all'altra manca un piede. Una scia di sangue si trova tra lui e i morti, come se indicasse il tracciato che ha percorso.
Ora inizia a sentire dolore... anche al braccio sinistro.
I suoi occhi scivolano sull'arto, la mano è ancora attaccata al resto del corpo solo da un sottile lembo di pelle.
La vede oscillare come un pendolo di carne.
La paura regna la sua mente. Trema così tanto che i muscoli iniziano a fargli male. I morti iniziano ad avanzare verso lui.
Scott inizia a trascinarsi via, usando l'unico braccio sano. Anni di addestramento nel corpo dei marine gli hanno insegnato a non arrendersi mai. Nonostante sia mutilato e abbia perso molto sangue, Scott riesce a muoversi con una discreta velocità... ma i morti sono comunque più veloci di lui.

L'excubitor sulla torre ha appena finito di massacrare il primo gruppo di cadaveri. Solo ora si accorge che Scott è in difficoltà.
Rotea il Browning verso di lui e prende la mira contro i defunti che stanno per travolgerlo.
Non premerà mai il grilletto.
Un colpo alla sua nuca con il calcio di un doppietta lo tramortisce.
L'excubitor si accascia al suolo, restando comunque sulla sommità della torretta. Il suo aggressore è riuscito ad avvicinarsi a lui senza farsi vedere o sentire... il che è sbalorditivo considerando che ha un braccio solo.
Giulio Gambali osserva l'inesorabile avanzata dei morti verso Scott.
Distoglie lo sguardo una sola volta, per vedere il mitragliatore al suo fianco, per poi tornare a fissare l'americano.
Cagnazzo è come una statua. Il suo volto non cambia espressione... neanche quando i morti iniziano a divorare Scott in preda a una terribile agonia.

 

Effetto film - Miriam

Spoiler

 

Miriam non è stolta, sa che andare contro i morti (da sola) equivale ad un suicidio. La donna vuole vivere, anche per Davide.
Aspetta l'arrivo dei cadaveri, ne colpisce uno con la mazza, arretra, evita un colpo, studia la situazione...
Cerca sempre di conservare una certa distanza tra lei e i defunti.
Entra in una casa e aspetta che si riempie prima di uscire da una finestra, correre e chiudere la porta di ingresso per poi scriverci sopra una grande "X" con un pezzo di gesso. E' il simbolo usato da lei (e dal suo gruppo) per indicare che all'interno dell'edificio ci sono dei morti.
Non prova paura, rabbia o tristezza. La sua mente è libera di ragionare con assoluta freddezza. Lentamente decima le file dei suoi inseguitori. Svolta l'angolo di una casa e si ritrova di nuovo a contemplare il cadavere di Davide. Comprende di aver girato intorno ad alcune case per poi ritornare al punto di partenza.
La sua mazza ora sembra essere più pesante del solito. Sa cosa deve fare. Si avvicina al corpo di Davide è solleva l'arma su di lui.
Ora scoppia in lacrime e si blocca. Tutta la tristezza soppressa fino ad un attimo fa la travolge. Desiste e abbassa la mazza.
No... Davide non vorrebbe diventare uno di "loro".
Solleva di nuovo l'arma e colpisce il corpo di Destini più e più volte. Le tibie si frantumano, le braccia si spezzano, il costato si sbriciola. Miriam ora passa alla testa. Ogni colpo aumenta il dolore che la donna prova nel cuore. La testa di Davide viene sfondata. Una materia rossa e rosa si sparge al suolo.
Miriam si è assicurata di annientare il volto del suo salvatore... non vuole vedere quegli occhi riaprirsi e, magari, posarsi su di lei con un tono accusatorio.
Mi dispiace... lo pensa, ma non riesce a dirlo e si vergogna per non avere il coraggio di parlargli.

I morti però continuano a braccarla senza esitazione.
Miriam si volta verso di loro e solleva di nuovo l'arma, pronta a riceverli. Oramai Davide è ridotto a una poltiglia. Non diventerà mai una minaccia.
In questo momento una scarica di proiettili travolgono i morti.
Miriam si volta, convinta di trovare un esercito dietro di se. Un solo uomo sta sparando, Chris. Il marine imbraccia due mitra (anche se ne sta usando uno solo). Un'altro mitra si trova sulle sue spalle, una doppietta al fianco e tre pistole su una cinta che gli attraversa il torace. Sembra una macchina di morte.
Dietro di lui trovano altri due uomini, uno di loro è padre Eliseo. Sulle mani stringe le sue inseparabili Colt. Miriam non riconosce subito l'altro uomo, poi ricorda che si tratta di padre Gabriele. Costui imbraccia solo un tubo di ferro insanguinato. E' spaventato, del resto non è un soldato.
Il suo sguardo incontra Miriam.
Il padre ha un sussulto.
Vedere quella donna, in quel contesto, è come un visione estatica. La canottiera aderente sporca di sangue, il suo volto, i suoi occhi carichi di rabbia e dolore. Il respiro affannoso testimonia che Miriam è stremata ma la sua postura ancora dritta e composta suggerisce tutta la tenacia della donna.
I morti, le case rovinate e il sangue attorno a lei formano una macabra cornice che, per la mente del prete, abbellisce la figura della donna.
E' perfetta! Pensa mentre il suo cuore torna a battere solo ora.

 

@Massimo

Durante la retromarcia sbatti conto l'angolo di una casa.
L'auto si ferma.
Il gigante balza contro di voi, serra un pugno e lo alza sulle vostre teste. La poca luce viene eclissata da quella mano titanica.
Anche se tutto dura un solo istante, ai vostri occhi sembra andare a rallentatore. Il pugno del gigante impatta sul cofano dell'auto, schiacciandolo come una lattina.
Il resto del mezzo si solleva e tutti voi sussultate al suo interno. Questa volta Iorio non riesce a reggersi e viene sbalzato via dall'auto.
Spina scende, con un ginocchio tocca terra e solleva di nuovo il bazooka su una spalla, chiude un occhio e spara.
Il razzo entra nella bocca spalancata del gigante. Un istante dopo l'esplosione lo decapita.
La testa del mostro va in frantumi. Crolla a terra a pochi passi dal corpo. Denti, frammenti di ossa e carne schizzano ovunque. Spina è inondata di sangue.
Ciò che resta del gigante continua a inseguirvi.
Smontate tutti dall'auto e correte verso una stradina. Sentite il mostro dietro di voi... vi voltate e lo vedete incastrato nel vicolo.
La sua mole (e la sua forma attuale) gli impediscono di avanzare o indietreggiare. Yuri solleva i pugni al cielo quando capisce che il gigante non è più una minaccia.
Spina dice: devo tornare da Alice, l'ho lasciata sola per troppo tempo.

@Michele

Le tue gambe sono ancora tremolanti e non riesci a muoverti così velocemente come volevi.
Sonia sfodera la spada. Il sangue gli scorre sugli occhi e non gli permette di vedere bene... ma questo non la ferma. Carica Mozart. Il templare è estasiato da questo momento. Pura sadica gioia trasmettono i suoi trentadue denti.
La tua mano infine si avvolge attorno al polso di Sonia.
Inizi a scappare con lei. La donna non si oppone ma ti segue.
Oltre l'altare, verso destra, si trova una porta... conduce alla sagrestia e a una via di fuga (sul retro del duomo).
Mozart fa scattare sulla mano il manico della scure, giusto per afferrarla alla sua estremità. Saggia per un momento il peso e la scaglia contro di voi. L'arma rotea più volte a mezz'aria e si va ad incastonare nella schiena di Sonia.
Il suo giubbotto antiproiettile ha attutito ma la lama gli resta conficcata nella scapola.
Sonia cade a terra, sbatte le ginocchia sul marmo del pavimento. Afferri la donna e la trascini fuori dalla chiesa per poi controllare le sue condizioni.
Non respira.

@Felice

Sollevi la spada contro il templare. La lama scivola sulla sua armatura, lasciando un profondo taglio sul metallo.
Il suo avversario risponde roteando la motosega dal basso verso l'alto, per poi tentare un ampio fendente.
Sollevi lo scudo per intercettare l'arma. Ci riesci e devi la motosega lontano dal tuo corpo. Il tuo nemico sembra divertito. Balza all'indietro e torna in posizione di guardia.

@Vittorio

Le tue parole, in qualche modo, hanno fatto infuriare Eleonora.
La bambina esce fuori dal suo nascondiglio, incurante del pericolo: vivo?... nella città in cui vivo?
Quella è una città in cui fingi ancora di respirare, mangiare e cagare! Chi ti vuole bene lì dentro? Chi ti vuole davvero bene lì? Cosa ti faranno i cittadini se scopriranno che sei un morto? Un dannato come me?
Lascia che ti dia una dimostrazione di quello che ti faranno...

vai a fuoco.
Senti un dolore lancinante che ti costringe a rotolarti a terra.
Sbatti contro qualcosa e un enorme telo pesante ti travolge. Sfrutti quella stoffa per estinguere le fiamme e passi al contrattacco.
Ti lanci contro Eleonora.
Per un istante, per un solo istante, la bambina ti guarda con gli occhi di un cerbiatto spaventato.
Mentre sei ancora a mezz'aria le tue mani si avvolgono sulle sue spalle. Gettarla a terra è estremamente facile. Il tuo peso è più che sufficiente per bloccarla.
Eleonora ora ti fissa con lo stesso sguardo che aveva prima di incendiarti. Vuole darti fuoco di nuovo.
Le fiamme non vengono generate... sia perchè la bambina ha troppa paura (quindi non può usare il suo potere) sia perchè non vuole rischiare di bruciarsi.
Distoglie gli occhi da te.
Su quel suo volto imbronciato e triste, riconosci la sua sconfitta: perchè non posso piangere?! Dice tra se e se.

(Braccio dx 3
Testa 3
Torace 2
Spalla dx 2
Spalla sx 2)

Effetto film - ???

Spoiler

Lontano da ogni sguardo... qualcuno stira un debole e appena impercettibile sorriso malefico.
Un istante dopo alcuni morti tra le strade di Ivrea si fermano.
I loro occhi si illuminano di una luce rossa. I loro sguardi cambiano... ora testimoniano una rabbia incontrollata. Si voltano e marciano verso altri punti della città.

 

Modificato da darteo
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Massimo

Esco dalla macchina indenne

wow mi è andata bene, un istante dopo Spina riesce a distruggere la testa del mostro che diventa innoquo.

Bhè come dicevo guardando Spina Leggendaria!

Aiuto Iorio a rialzarsi poi mentre vado a prendere le mie cose dico

Massimo e Spina , cacciatori di giganti, suona bene.

Riprendo le mie cose e mi armo,prendo il mitra e lo passo a Iorio questo ci servirà, prendi anche le pallottole

Mi rivolgo nuovamente a Spina

Se quella pulce è valida la metà di quello che penso sarà ancora viva, sbrighiamoci.

 

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