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[Dalamar78] - Eroi - Atto II: Il Vascello delle Stelle


dalamar78

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Sentendo le parole di Bofur mentre si riavvicina al punto in cui mi aveva lasciato, mi batto il pugno chiuso sul petto dicendo qualche breve parola in nanico e chinando il capo in segno di rispetto

@nanico

Spoiler:  
A presto Mastro Bofur, buon ritorno a casa. Spero di non deludere la tua fiducia!
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@ Eberk

Spoiler:  
Il Clan ragazzo mio è prospero, per nostra fortuna Moradin ci ha bendetti con molte nascite quest'anno. Abbiamo anche conseguito numerose vittorie sui nostri ancestrali nemici orchi ed altre creature simili dice tuo zio spostando lo sguardo su Shagrat Anche se mi sto ricredendo su alcuni di loro..

Bah! Adesso devo proprio salutarti nipote; buona fortuna per la tua missione

La piccola deva vi osserva tutti quanti

Finito questo cerimoniale? Possiamo andare?

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@ Eberk

Spoiler:  
Bofur si schiarisce un attimo la gola prima di rispondere

Gwulla sta bene nipote, aspetta il tuo ritorno e continua a studiare per diventare una Sentinella di Pietra; come ben sai è sempre uno dei migliori guerrieri del nostro clan in fondo

Il vecchio nano fa una pausa prima di riprendere

Hai ragione nipote, scrive pure quello che vuoi ed io la porterò ai tuoi genitori

@ Eberk

Spoiler:  
OFF GAME // Sorry ma non evendo il background del tuo PG non sapevo si questa "fiamma" :)

P.S. Sentinella di Pietra = Deepstone Sentinel

La piccola deva vi osserva tutti quanti per un attimo, aspettando che i due nani terminino di parlare tra di loro

Quindi il tuo nome è Shagrat? chieda l'angelo al mezz'ogre

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Guardando dall'alto la gracile ragazzina, provo a rispondere in un comune che lascia molto a desiderare: le parole sono pronunciate lentamente e con molta incertezza ed è palese che quella degli uomini non sia la mia lingua madre e che non l'abbia usata molto in passato.

Si bambina, mio nome solo Shagrat di tribù di orso nero. Shagrat non ha altro nome perchè altro nome viene dato dopo grande combattimento in grande battaglia, però in ultima grande battaglia, tribù tutta uccisa da piccoli nani di clan di Mastro Bofur. Shagrat stato con Mastro Bofur che insegnato come si combatte con grossa armatura di metallo di nani e come metallo di nani diventa armatura e martello usando fuoco di fornace.

Le parole sono stentate e sgrammaticate ma è tanto chiaro quanto strano che Bofur sia considerato più un maestro che un carceriere da parte mia...

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  • Supermoderatore

Eberk

Dopo aver scritto qualche veloce riga su un foglio ed averla lasciata a mio zio lo saluto con un goffo abbraccio e torno dai miei compagni

Eccomi possiamo ripartire

@ DM

Spoiler:  

Scusa è che quest'estate avevo scritto un BG più elaborato per Eberk che però non ti ho mai passato nè ho postato su Risorse. Poi te lo invio.

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Quando finalmente anche i due nani terminano la loro conversazione e si salutano, potete mettervi in cammino. Con Shagrat in testa al gruppo, affiancato dalla piccola deva che, curiosa lo osserva attentamente, uscite dalla città di Horvath.

Chiamare il sentiero appena accennato una strada non è nient'altro che un'esagerazione; lo stretto sentiero buca la spessa foresta, correndo verso nord. Gli alberi sembrano sul punto di inghiottire la strada mentre le loro alte e folte chiome la mantengono sempre all'ombra. Il sottobosco e i rami contorti degli alberi che sembrano volervi ghermire, rendono il viaggio sul sentiero tutt'altro che agevole

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Mi accodo al gruppo, ascoltando distrattamente le conversazioni. Sono piuttosto interessato, anzi preoccupato da ciò che ci circonda. Tenderci un'imboscata qui sarebbe un gioco da ragazzi. Mi accosto a Shagrat il bestione e gli sorrido, sicuro che la sua mole potrebbe risultarmi assai utile.

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Siamo ancora sul sentiero, ma ormai nel fitto del bosco ed i rami che sporgono da ogni lato non smettono di graffiarmi le braccia e le gambe durante il tragitto. Decido di estrarre anche la piccola spada tenendo il martello da guerra con la mano sinistra e provo a farmi strada lanciando fendenti alternati dall'alto e dal basso per crearmi una strada più agevole attraverso il fitto sottobosco.

Nonostante faccia da apripista, mi giro di continuo verso gli altri che mi seguono cercando una continua conferma sulla strada da seguire anche se il sentiero sembra parlare da sè conducendoci sempre più dentro la foresta.

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Esatto risponde la piccola deva alla domanda di Eberk Volevo conoscere di più gli umani e le loro abitutini ma questo è un mondo troppo violento per i miei gusti

Raccontatemi un pò di voi chiede quindi la deva Sono curiosa di conoscere le vostre storie

Con Shagrat che cerca di aprirsi la strada come meglio può attraverso l'intricata selva di alberi, proseguite il vostro cammino. Apparentemente non toccata dalla gente di Horvath, l'antica e verde foresta si innalza alta nell'aria, bloccando gran parte della luce solare. Al di fuori del sentiero, il terreno è sconnesso e infido; una grande varietà di rovi oscurano il terreno della foresta e torreggianti felci alte quasi due metri rendono impossibile vedere a più di qualche metro di distanza. Di tanto in tanto sentite il cinguettio naturale di piccoli uccelli e i rumori delle altre creature che popolano la foresta

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  • Supermoderatore

Eberk

é un mondo violento anche perchè essendo pieno di esseri meschini e malvagi bisogna difendersi e combattere per la vita propria ed altrui. E credo che questo uno di voi angeli dovrebbe capirlo bene, il male non si vince solo essendo buoni e pii e generosi. A volte bisogna impugnare le armi e lottare.

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A me pare che il mondo sia violento anche perché c'è troppa gente ficcanaso in giro, che si arroga il diritto di decidere il giusto e lo sbagliato e cosa deve essere fatto della vita altrui.

Rispetto, ecco cosa manca di più!

Cammino spavaldo, con una mano in tasca e l'altra sul pomo dell'elsa della lama.

Non credi, Satura? E' vero che voi angeli siete immortali? Come potete capire quindi gli uomini, quando non conoscete la caducità dello scorrere del tempo che porta via oggi i tuoi affetti, domani te stesso?

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La violenza esiste solo perché non siamo in grado di capacitarci che questo mondo può solo limitare le nostre ambizioni piuttosto che portarci alla nostra piena realizzazione. Se tutti anelassimo alla conoscenza piuttosto che al potere, allora si che potremmo vivere in pace e la violenza verrebbe vista solamente come un mezzo per limitare la ricerca altrui. Gli abitanti di questo mondo sono però troppo stupidi per capirlo e la violenza diventa quindi, nel migliore dei casi, un mezzo necessario alla sopravvivenza. dico con voce piatta continuando a guardarmi intorno per individuare eventuali pericoli.

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Mentre continuo a falciare rami con la piccola spada, mi volto verso la bambina che sta parlando con gli altri

Se violenza di umani ti fa impressione, devi vedere violenza di ogre ahahah

Rido di gusto ripensando agli assalti della tribù verso i carovanieri per depredarli dei loro averi con bene impressa nella mente la violenza dei barbari più spietati del mio vecchio clan

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