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[Dalamar78] - Eroi - Atto II: Il Vascello delle Stelle


dalamar78

Messaggio consigliato

Mentre Edward tenta, invano, di far riprendere i sensi al Vrill più grosso che continua a perdere un liquido color verde sporco che ipotizzate essere il suo sangue, Eberk esamina lo stato di salute di tutti quanti

@ Eberk

Spoiler:  
Controllando lo stato di salute di tutti i tuoi compagni, ti rendi facilmente conto che quello messo peggio è sicuramente il piccolo Gerbo, seguito da Theogrin; gli altri sono messi abbastanza bene

@ Nota

Spoiler:  
Guarire CD 15 --> 1d20+8 = 15 (riuscita)

Edward --> 41 su 41

Eberk --> 35 su 43

Gerbo --> -2 su 34

Shagrat --> 44 su 53

Theogrin --> 11 su 37

Subito dopo il nano estrae una bacchetta metallica dallo zaino e tocca, a turno, ciascuno di voi eccetto Edward che non ha riportato nessuna ferita; la magia contenuta nella bacchetta del sacerdote fa comparire delle piccole lucine rosse che si affaccendano attorno alle vostre ferite, rimarginandone alcune. Finalmente, anche il piccolo Gerbo riapre gli occhi: è visibilmente intontito ma vivo

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Eberk tocca nuovamente con la sua baccheta Gerbo e Theogrin: le ferite dello gnomo e del nano si rimarginano quasi completamente; subito dopo il sacerdote ragguinge il Vrill grosso legato come un salame e mormora una brevissima preghiera a Moradin, arrestando l'emorragia e facendogli riprendere i sensi.

Come riapre gli occhi la creatura extraplanare tenta subito di rompere le corde che lo tengono legato ma Edward ha fatto decisamente un buon lavoro; la creatura sposta quindi lo sguardo su di voi, osservandovi in cagnesco

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Cominciamo dico tranquillo, mollandogli un violento cartone sulla guancia sinistra.

Non so' se mi capisce, nel caso traducete. dico ai miei compagni estraendo un pugnale.

Siamo chiari: noi vogliamo informazioni da te, e tu ce le darai. comincio puntanto il pugnale su una ferita allo stomaco. Tu farai il cocciuto, e mi tocchera' tirarti fuori tutto con la violenza. Abbiamo chierici con noi, stai pur sicuro che ti sara' IMPOSSIBILE morire prima di parlare, ma soffrire... Ooh, quello si e tanto. Ti spiego il programma della giornata. punto il pugnale verso la mia mano libera.

per ogni domanda non risposta o risposta con una menzogna, via un dito. Partiremo con gli indici, poi i medi, poi i pollici, poi gli anulari e infine pure i mignoli. Passeremo poi a tendini d'achille, poi la caviglia per intero. Fatto questo ci andremo piu' easy. col pugnale man mano gli indico le sue parti del corpo nominate. Per farti riprendere fiato tocchera' alle orecchie. Ma poi torniamo alle cose serie e passeremo agli occhi. Dopo quelli... Beh, andremo improvvisando. Oh, e questa non e' una minacciavtipo "se non parli ti torturiamo", ti sto' spiegando chiaramente COSA accadra' quando non parlerai. Ah, se provi a suicidarti mordendoti la lingua, non ci riuscirai. Ti cureremo subito, metteremo un bavaglio e porteremo avanti di tre amputazioni. Il record per quello che e' durato di piu' al momento e' alla prima caviglia, vedi di non deludermi o mi annoio. concludo togliendo il coltello puntato chiaramente contro il suo cavallo.

Edward non era un santo, ma tutti sapevano che non era tipo da fare questo genere di cose col gusto che mostrava. Ai suoi compagni era chiaro che era una tecnica per spingelo a parlare con la paura.

Perfetto, Cominciamo! faccio divertito buttandolo a terra sulla pancia, sedendomi su di lui e mentre con la sinistra gli blocco un polso con la destra tengo il coltello alla base del suo indice destro.

Perche non cominci dicendoci chi siete e che ci fate qua?

Spoiler:  
Una sadica prova di intimidire direi con un beeel bonus circostanziale? XDDDD
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Il Vrill, decisamente spaventato dalla situazione in cui è venuto a trovarsi, grida qualcosa che nessuno di voi è in grado di capire: segno evidente che non parla la lingua comune o altro idioma del Piano Materiale

@ Edward

Spoiler:  
Le tue parole, con molta probabilità non comprese della creatura extraplanare, non la spaventano minimamente; tuttavia, sono le tue azioni a renderla decisamente più spaventata e docile, anche se l'ostacolo del diverso linguaggio potrebbe essere un problema non da poco

@ Dadi

Spoiler:  
Edward --> Intimidire --> 1d20+3+5 = 27

vs

Vrill --> Percepire Intenzioni --> 1d20+x = 11

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Edward

Silenzioso mi fermo. Guardo il vrill, guardo i miei compagni. Rimango immobile, allibito. Cioe', fatemi capire dico rivolto ai miei compagni con un espressione sconfitta. Abbiamo un prigioniero pronto a parlare e a raccontarci persino il colore delle mutande di sua madre... ma non sappiamo che dice? chiedo stupefatto portandomi una mano al volto con un espressione divertita. Giuro, se la racconto non mi credono manco morti. Abbiamo un prigioniero pronto a parlare e nessun modo di sapere quello che vuole dirci...che facciamo adesso? qualcuno ha una magia per parlare tutte le lingue dell'universo o ce lo portiamo dietro da qualcuno che sa' che diamine dice?

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Io parla co giganti se vuoi... faccio guardando Edward con fare impotente, rendendomi conto da solo di non essere minimamente d'aiuto in quella situazione, se non per indirizzare al Vrill una faccia ancor più brutta di quanto già non sia in supporto alle minacce di Edward.

Forse noi ammazza lui e basta? prova a suggerire quella che è per lui la più ovvia delle soluzioni, lanciando nel frattempo un'occhiata ad Eberk come per cercare di capire se abbia detto una cosa giusta o sbagliata agli occhi del nano.

Spoiler:  
Tornato dalle ferie :)
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-incredibile, non sa la nostra lingua, non sa la nostra lingua, e non abbiamo mezzi per tradurre... A questo punto uccidiamolo, e troviamo la pietra. In fretta, dobbiamo avere questa pietra, prima che qualcun altro la prenda, se c'erano altri suoi alleati con lui ormai saranno scappati, se c'erano, e sono scappati, meglio metterci sulle loro tracce al più presto, sbrighiamoci. Con lui non c'è molto da fare...- dico leggermente sconcertato e piuttosto spazientito, con evidente fretta

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Il buio.

Dopo pochi attimi fortunatamente un'energia rinvigorente mi riporta nella luce e lentamente riapro gli occhi.

Mi si presenta quindi una scena penosa:

Il Vrill che fino ad un momento fa ci attaccava soddisfatto delle sua azioni ora è disteso a terra, sanguinante, mentre viene ricoperto di pugni e minacce.

Aiutato da Edward mi rialzo e immediatamente lo ringrazio, poi dopo aver notato che gli altri stanno bene mi avvicino a loro (ma non troppo) e con voce tremolante dico:

Domani...domani potrò esservi d'aiuto. Ho bisogno di un po' di riposo e tempo per mettere a punto un oggettino che fa al caso nostro.

Ma dopo qualche secondo di pausa, dopo aver riflettuto sulla cosa, proseguo con tono serio:

Certo, questo implica che LUI debba sopravvivere fino a domani...e non è una cosa da poco.

Dovremmo tenerlo controllato, legato, evitare che riprenda le forze ed eventualmente sedare i suoi tentativi di ribellione.

E soprattutto...convivere con un prigioniero per mezza giornata.

Ve la sentite?

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-troppo troppo troppo tempo perso- dico, -dobbiamo proseguire, per forza. Tuttavia potrebbe rivelarsi utile sapere il perché di questa imboscata, io direi di portarcelo dietro, ovviamente ben legato e privato di tutti i suoi averi, e con la bocca chiusa imbavagliata, però ora dobbiamo in ogni modo proseguire, è una priorità assoluta-

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Edward

Di lui mi prendo cura io dico secco puntandogli il coltello alla gola e slegandogli le gambe mantenendo saldamente legate le corde ai polsi e alla vita. Con un pezzo di manica gli bendo prima gli occhi e poi la bocca in modo che non si morda la lingua e veda appena dove mette i piedi.

Un altra corda! chiedo ai miei compagni, legandola a cappio per impiccagioni e mettendogliela al collo per strangolarlo se corre o reagisce male. Lo tiro su di peso con una lama alla schiena la mano salda alla corda a mi' di guinzaglio strangolatore al collo.

Ora è docile e ci penso io a questo coso. Se si ribella lo ammazzo, ma fino a domani è' nostro prezioso prigioniero. Sempre meglio che sprecare l' occasione uccidendolo.

Rimango in disparte a badare al tizio, spingendolo a calci e minacce di coltello a muoversi davanti a me.

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Vedendo che i compagni stanno avendo difficoltà a comunicare con il Vrill, mi avvicino anche io all'extraplanare dopo aver raccolto una pietra piuttosto grossa, volendo fare un tentativo per comunicarci, ricordando come io stesso utilizzavo gesti ed espressioni per farmi capire quando non ci riuscivo con le parole.

Dopo che Edward l'ha imballato per bene, con pollice e indice alzo la benda del Vrill e sovrastandolo da sopra, gli porto la grossa pietra davanti agli occhi indicandola con il dito dell'altra mano Pietra bella... quindi mi volto in direzione dei tunnel indicando da una parte all'altra, Dove...? mimando una faccia interrogativa, Tu guida noi! battendo due volte il dito sul "petto" della creatura per poi indicare nuovamente i tunnel.

Forse lui intelligente, forse lui capire.

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Il Vrill, legato sempre per le mani ed imbavagliato, si limita ad fare dei cenni in direzione dello squarcio presente sul lato sinistro della strana struttura a forma di uccello: forse il Vrill ha veramente capito il linguaggio semplice del mezzogre o forse indica semplicemente l'unica via percorribile.

Questo lato della struttura è stato strappato dal resto della massa e mostra un accesso all'interno della strana struttura stessa che però è posto a circa 18 metri da terra; un groviglio di uno strano metallo semi fuso e strappato si estende dalla struttura fino a terra, agevolando, in qualche modo, l'ingresso alla struttura stessa.

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Bene! Bene! dice come un bambino battendo le mani una con l'altra dalla contentezza Tu bravo! dando due leggere, per quanto gli riesca, pacche sulla testa dell'essere.

Quindi segue senza esitare oltre le indicazioni del Vrill, come fosse già dimentico che fino a pochi secondi prima stessero combattendo l'uno contro l'altro. Una volta raggiunto il groviglio metallico, senza ragionarci troppo su, prende ad arrampicarcisi(?) per raggiungere l'apertura indicata dal Vrill.

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