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[HORIZON beta] Carne d'Acciaio


Zaidar

Messaggio consigliato

Seguo i miei compagni, stanza dopo stanza sembra essere piombati in una sorta di limbo asettico e immacolato...

Qualcosa però cambia presto la situzione, un rumore sordo, lontano, innaturale come la maggior parte delle cose in questa struttura, come all'esterno oltretutto. Stringo i denti e vado avanti, ritorno il solito Miguel, calmo, freddo. Mantengo la calma anche alla vista dell'uomo morto, non è il primo che vedo..

"Questa storia qui non mi piace per nulla...A quanto pare non tutti sono scappati, non tutti sono RIUSCITI a scappare..."

Lo sguardo mi passa di nuovo in rassegna tutta la nuova area che ci troviamo davanti e si ferma sulla porta visibilmente piegata, un guscio metallico così spesso pieno di bombature. La mano mi scorre verso la pistola, la estraggo dalla cintura e la tengo bassa.

"Dobbiamo uscire.."

Cerco un modo per aprire la porta semidistrutta, non curandomi di tutto il resto. Guardo la poliziotta, cerco il suo sguardo

<< Non facciamo la fine di quello lì..>> Le dico indicando il cadavere << Sbrighiamoci ad uscire e teniamo gli occhi aperti, lì fuori qualcosa non va. Se c'è da abbattere qualcosa non credo la bambina e l'altro saranno di grande aiuto..>>

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Miguel si avvia risoluto verso il portone deformato.

Anch'esso ha la maniglia di emergenza, di fianco. Egli apre lo sportello, afferra la maniglia rossa, grande e pesante, e con una mano, aggrappandocisi quasi per non mollare la pistola, la tira giù.

sentite di nuovo lo scatto metallico, doppio, un "CLAK-CLAK" che risuona e rimbomba, molto più di quelli precedenti. La porta si dischiude al centro per una ventina di centimetri.

Oltre, notate una zona in penombra. Guizzi di luce che la rischiarano a tratti, e la luce della stanza in cui siete che dipinge una lunga linea sul suolo.

Il pavimento nella stanza di fronte, vedete dall'apertura, è sconnesso e distrutto, annerito.

Miguel afferra l'anta destra e la apre appena un'altra ventina di centimetri, quanto basta per riuscire ad affacciarsi o strisciare fuori, sempre impugnando la pistola e stendendola davanti a sè, guardingo. La porta non si aprirà di più, è troppo deformata. Potrete uscire uno alla volta mettendovi di fianco e passando dallo spiraglio.

Il locale è buio. Sembra un grande, enorme salone, alto almeno sei metri, sul quale si affacciano diversi portoni identici a quello da cui siete usciti (miguel ne conta almeno 6, ma il salone è buio, probabilmente ce ne sono altri). Uno è proprio di fronte a voi, a circa trenta metri avanti: la sala sembra simmetrica. I neon sono quasi tutti distrutti, eccezion fatta per alcuni, che lampeggiano disordinatamente, danneggiati, creando brevi guizzi di luminescenza in alcuni angoli del salone. Miguel osserva che alcuni dei portoni sono completamente divelti, o hanno squarci impressionanti, che dilaniano il metallo ed il cemento delle pareti vicine. Quello da cui si è affacciato è completamente annerito ed il metallo esterno sembra parzialmente fuso e butterato come da una pioggia martellante di un potente acido.

A terra vi sono vetri, frammenti, macerie. Pezzi di cemento, anche di grosse dimensioni, giacciono a terra crollati. Il pavimento nel complesso è integro, anche se in alcuni punti sembra che delle esplosioni ne abbiano squarciato il rivestimento, spargendo detriti ovunque e producendo piccoli affossamenti. Il soffitto Miguel non lo riesce a vedere, ma in alcuni punti la penombra suggerisce che sia quasi crollato, data la mole e la forma dei detriti al suolo.

Miguel spazia con lo sguardo, sempre accompagnando l'occhio con la pistola, guardingo, e scorge all'estremità a sinistra del salone, sotto la luce intermittente di un neon crollato, Quelle che sembrano le entrate di due grossi ascensori montacarichi, incassati nella parete. Uno ha le porte chiuse, l'altro dilaniate come da un'esplosione e si vede oltre il vano ascensore completamente vuoto, senza neppure il cavo di trazione: sembra precipitato. Vi sono anche altri frammenti, forse quel che resta di cartelli, pannelli e di un bancone simile alla reception delle hall di simili grandi locali. Dall'altra parte, invece, è troppo buio per capire cosa ci sia, semplicemente dopo un portone uguale a quello da dove vi affacciate non riuscite a scorgere più nulla, tutto si perde nell'oscurità.

Forse vi sono delle scritte sopra i portoni, anzi sembra quasi di scorgere qualcosa, ma il buio rende impossibile leggere.

Il silenzio è assoluto.

Il rumore del portone che si apriva è rimbombato in quell'enorme sala vuota e silenziosa, poi più nulla.

Edito per aggiungere la mappa, ormai c'ho preso gusto:

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Mikhail

Mikhail, dopo aver esaminato il cadavere e sistemato il suo nuovo kit di pronto soccorso, si mise in piedi e torno' al centro della grande stanza. Quando vide Miguel aprire il portone ammaccato, lo segui' a distanza e quando apri' le porte quanto bastava per far passare una persona, sbircio' dentro. Quella era sicuramente la hall d'entrata a questa sezione. E sembrava un campo di battaglia. Si affaccio' alla porta senza entrare ancora e si rivolse a Miguel: Ehy amico, fai attenzione, non corriamo troppo. Qui c'e' stato evidentemente un qualche tipo di scontro. E, dal rumore che abbiamo sentito poco fa, puo' darsi che non sia ancora finito. Dobbiamo controllare gli ascensori...o meglio quello che sembra ancora intatto. Magari quelli funzionano con l'energia d'emergenza che tiene accesi i neon...in qualche modo dobbiamo salire e tornare in superfice!

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@ Mikhail

Spoiler:  

Sei sicuro di non aver mai visto questo locale, nè quelli da cui siete usciti. Essendo il Livello 3, tu non ci lavori di solito, e sai che ci sono dei piani sotterranei dove non sei mai stato. Ma di certo non sono le sale dove sei stato operato in precedenza quando ti sei impiantato gli organi sintetici.

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La stupidità dell'uomo è tale che per un istante non so che dire o che fare.

Abbandonò l'intenzione di ispezionare il bagno, se la porta è rimasta chiusa e non è stata aperta fino ad ora probabilmente è esente da minacce... al contrario della sala appena scoperta.

Superò Miguel a passo svelto lanciandogli un'occhiata gelida Certo ed ora quel qualcosa da abbattere sa che siamo qui. Grazie.

Arrivata sulla porta osservo l'oscurità in fondo alla sala Probabilmente da quella parte ci sarà la tromba delle scale ma... ora l'ultima cosa che voglio è addentrarmi in un posto che non conosco, con pericoli che non conosco al buio... mi stringo nelle scale Vale la pena di tentare anche se... se l'ascensore funziona perchè quell'uomo si è suicidato e si è barricato lì dentro invece di scappare?

Poi tornando a rivolgermi a l'uomo con la pistola Coprimi, vado a controllare l'ascensore.

Entro nella sala e rasentando i muri cerco di avvicinarmi all'ascensore per capire se funzioni o meno.

-Zaidar

Spoiler:  
Prendo il tesserino del cadavere.

Azione preparata: sparo alla prima cosa che aggredisce me o gli altri mentre mi avvicino all'ascensore.

Prova xxx per capire se l'ascensore regge e se funziona.

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Tessa esce nel salone, la pistola impugnata con entrambe le mani. Ha preso il tesserino trovato in tasca dell'uomo morto.

Costeggia piano la parete, avanzando evitando i detriti sul suolo, muovendosi con circospezione come se dovesse avvicinarsi ad un predatore addormentato. Il buio la costringe a procedere lentamente.

Raggiunge il primo portone sulla parete sinistra, nel quale si apre uno squarcio di almeno due metri quadri. La lamiera di metallo si apre arricciata all'indentro, come se una carica l'avesse dilaniata- Dentro, l'oscurità totale. Dopo aver osservato la voragine per qualche secondo ed essersi assicurata che non vi sia nulla, ella supera il portone, avvicinandosi all'angolo dove a brevi intervalli un piccolo neon emette guizzi di luce morenti.

Ma non lo raggiunge. Si ferma prima, notando a terra una forma che non è una maceria come le altre. Miguel, che è sulla porta, la vede puntare la pistola a terra per alcuni secondi, su di una sagoma scura. La distanza ed il buio gli impediscono però di capire a cosa stia puntando.

@ Tessa

Spoiler:  

A terra, abbandonato al suolo come una bambola rotta, vi è un cadavere scuro. Nella debole luce, scorgi l'elmetto ed il riflesso vitro della mascherina nera delle forze speciali FAD. I tuoi sensori ottici digitalizzano la scritta sull'eletto, appena una macchia chiara che ricostruisci con la memoria. Sono le forze scelte, che agiscono laddove la tua squadra era ritenuta insufficiente. E' buio, ma noti ugualmente il corpetto nero in kevlar squarciato, e dentro, la massa nera del corpo, come se fosse svuotato di tutti gli organi. A terra, la chiazza scura del sangue fuoriuscito. Una delle gambe è amputata di netto all'altezza della coscia, e ne rimane solo un inquietante moncherino. Ad un metro dalle mani del cadavere, il suo fucile d'assalto TR-15, e intorno intuisci riflessi metallici di bossoli di proiettile. La tua vista digitale identifica ogni componente e lo delinea con un contorno verde, associando all'arma il modello ed i dati che ricordi di essa. Stessa cosa fa con il cadavere, di modo che tu possa sempre localizzarlo usando la tua capacità di calcolo e simulazione spaziale. Spazi con lo sguardo attorno, ma nell'oscurità non noti altri cadaveri.

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<< Si ora sa che siamo qui...forse preferivi fare compagnia al nostro amico suicida dietro la porta.. >>

Dico ironicamente seccato. Impugno al meglio la pistola anche io, questa stanza non è per nulla rassicurante. Mentre seguo con lo sguardo la poliziotta, noto che qualcosa attrae la sua attenzione. Cerco di distinguere meglio le immagini nella poca luce e, pistola puntata in avanti, mi avvicino all'oggetto osservato dalla mia compagna di sventura, a passi lenti, misurati, cercando di fare meno rumore possibile. Mi porto ad una distanza tale che mi faccia capire cosa c'è a terra.

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Miguel segue circospetto Tessa scivolando furtivo lungo la parete, incuriosito dal comportamento di lei. La raggiunge, e osserva le tenebre. Quando i suoi occhi si abituano al buio, egli scorge la sagoma che ha incuriosito Tessa.

E' il corpo senza vita di un tizio completamente vestito di nero, sembrerebbe un membro delle forze speciali, con tanto di elmetto e mascherina. Il petto è squarciato orrendamente, così come la pettorina di kevlar. Una gamba è mozzata di netto all'altezza della coscia. Vicino a lui, un'arma, un fucile d'assalto, circondato da una gran quantità di bossoli esplosi.

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Una sola occhiata sul cadavere mi rende ancora più nervosa. Che diavolo è successo? le forze speciali? e... che cosa è successo al resto della squadra? perchè hanno abbandonato il corpo? hovisto abbastanza film dell'orrore su scienzati pazzi, non morti e mostri alieni per cominciare a farmi qualche assurda e terrificante idea di quello che sta succedendo.

Mi avvicino lentamente, calcolando ogni singolo passo attenta a non far altro rumore o a calpestare qualche detrito.

Mi piego sulle ginocchia così come ho fatto per il suicida, allungo la mano sinistra per raggiungere l'arma e controllarla. Una volta presa l'arma cerco altre munizioni ed il codice personale dell'uomo che dovrebbe essere riportato sul gilet tattico o sulle spalle. Stranamente la vista del cadavere non mi trasmette nessuna sensazione, forse perchè in quanto recluta non avevo mai incontrato personalmente o stretto legami con qualcuno delle forze speciali.

Ma che fa!? senza parlare faccio segno a Miguel di non avvicinarsi e di tornare dagli altri che altrimenti resterebbero indifesi.

-Zaidar

Spoiler:  
Controllo l'arma: stato (funziona\non funziona), munizioni nel caricatore.

Sull'uomo cerco altre munizioni ed una torcia, di cui dovrebbe disporre per forza (sempre se non l'ha persa\andata distrutta). Cerco anche se l'uomo ha una pistola. Posso delineare i bordi delle ferite e prova di istruzione per capire il tipo di ferite?

Sempre la stessa azione preparata.

Vorrei dare un appunto o suggerimento: il kevlar mi sembra abbastanza antiquato. Mi sembrerebbe normale per criminali e gente povera che non può permettersi altro ma per le forze speciali mi fa storcere il naso. SI potrebbe usare qualcosa come un giubbotto ultraleggero con dei sottilissimi inserti di un gel che normalmente si comporta come se fosse liquido (tipo acqua) ma che all'urto (proiettile, cadute, ecc...) diventa durissimo assorbendo gli urti e bloccando i proiettili.

Non è una critica, ma un suggerimento :D

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"Bene..sbirri morti, esplosioni, un paio di settimane di ibernazione forzata e la scarsa probabilità di uscire vivi da qui dentro"

Cammino ancora lentamente e corruccio la fronte, respirando profondamente. Quando la poliziotta mi intima di fermarmi la guardo stranito, le faccio cenno con la mano sinistra che me ne frego di quello che dice. Non comincerò certo oggi a prendere ordini dalla polizia. Giro un altro po' per la stanza, guardandomi intorno, cercando di osservare il pavimento metro per metro alla ricerca di qualcosa che non avevo visto prima.

"Speriamo non ci siano altre brutte sorprese..."

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@Tutti

Spoiler:  
Visto che avete scritto tantissimo e mi tocca fare un altro megapost xD

Spero poi si capisca tutto xP

Ho appena ripreso i due pad quando il colpo proveniente da molto oltre la porta mi fa sussultare.

Cosa può essere stato? Non abbiamo ancora trovato nessuno qui in giro.

Potrebbe venire dall'esterno di questo posto?

Guardo Tessa farci segno di rimanere dove siamo mentre lei va a controllare la stanza successiva.

Mi sposto nella stanza, mantenendo le distanze dalla porta, ma cercando di vedere oltre.

Non sembrano esserci pericoli, avrebbe già fatto qualcosa altrimenti.

Vedendo Mikhail prima e poi Miguel seguire Tessa, anche io vado nell'altra stanza.

Mi guardo attorno ed entro nel magazzino cercando qualcosa di utile, evitando per ora la stanza con il morto.

@Zaidar

Spoiler:  
Nel magazzino ci sono solo medicinali?

Percezione+2 (se serve) per trovare altro.

Anche e non trovo nulla di utile, c'è una borsa o qualcosa di simile?

Se trovo la borsa ci metto dentro i pad e corro a prendere le punte e le lame usate prima.

Uscita dal magazzino mi copro naso e bocca con la maglietta ed entro nella stanza con il morto.

Se lui era qui dentro, come mai non ci ha svegliato?

Aveva paura gli finissimo prima le scorte?

Guardo il distributore vuoto.

Magari si sarebbe potuto salvare.

@Zaidar

Spoiler:  
Nella stanza non c'è nulla di utile? xD

Meccanica ed Elettronica sul distributore per sapere se posso tirarne fuori qualche oggetto utile.

Non da metterci ore visto che gli altri stanno "correndo" avanti xD

Esco anche da questa stanza mentre Miguel stà aprendo il portone.

Senza una qualsiasi arma è difficile essere utili se succedesse qualcosa...

Mentre il rumore della porta si propaga nelle stanze successive, passo di fianco al portone e mi fermo ad osservarlo.

A meno che la quarantena non sia già finita e hanno provato ad aprire il portone dall'esterno... questo mi sembra molto strano...

Il mio sguardo passa a Tessa quando questa supera Miguel e gli ascolto.

Magari si poteva aprire facendo meno rumore, oppure no.

Ormai non è importante.

Quando entrambi escono dalla porta e si avviano per la stanza esco anche io, fermandomi subito fuori e mi guardo attorno.

Cosa staranno guardando laggiù?

@Zaidar

Spoiler:  
Percezione+2 per notare cose strane nella stanza (non avvicinandomi agli altri non penso di poter vedere quello che vedono loro xD)

Intelletto (+3) o Istruzione (-1) per capire qualcosa di come è possibile fare un casino del genere xD

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@ Tessa

Spoiler:  

Ti chini a raccogliere il fucile d'assalto, e tocchi il piccolo display di servizio. Si accende, e riporta che rimangono ancora solo 6 colpi (su 60). E' funzionante, ed è una buona arma.

Ti chini sul cadavere, setacciandolo. Dentro la tuta, i piccolo pad di biomonitoraggio si accende quando lo tocchi. Riporta i segnali vitali assenti. Sfogli i dati, scoprendo che il tizio si chiama Wui Lang, caporale, membro numero 7 della squadra Rosso 2, divisione Emergenze Speciali. Uno in gamba, insomma. Nella graduatoria, le squadre speciali Rosso sono le migliori di tutte le FAD, con tutti membri veterani e altamente addestrati.

Cercando tra gli oggetti dell'uomo, trovi un caricatore di riserva per il fucile ed una pistola leggera d'ordinanza. La torcia è affissa sull'elmetto, spenta ma probabilmente ancora funzionante, non più grande di una webcam. Nell'elmetto dovrebbero essere integrati tutti i dispositivi ed i sensori: infrarossi, termico, aiuto-mira con interfaccia mirino, ricetrasmittente e altro ancora.

Glielo togli?

Per le statistiche delle armi posto nel thread di supporto tra poco

@Miguel

Spoiler:  

tiri [percepisci]: 9+ 3(PER) = 12. Successo, la difficoltà mi è uscita 4...

Camminando guardingo nella sala, senza spingerti nell'oscurità,scorgi altri due corpi, vestiti come quello. Uno di essi è orribilmente dilaniato: è riverso sul ventre, senza testa, e tutta la schiena è percorsa da un solco come se qualcuno avesse strappato via l'intera colonna vertebrale, come ad un pesce a cui hanno tolto la lisca. L'altro invece è mezzo sepolto dalle macerie, ma un lastrone di cemento che gli copre la testa e la parte sinistra del corpo sembra premuto con violenza, difatti il terreno è leggermente incrinato tutt'attorno, e il sangue è sprizzato come da un frutto schiacciato.

La terribile scena ti riempie non solo di disgusto, ma ti fa rabbrividire... comprendi che qualsiasi cosa stia avvenendo là sotto, è diabolicamente perversa...

prova di [autocontrollo]: 10 +2 (DOM) = 12. Successo, la difficoltà era 7.

Riesci a mantenerti lucido e arrestare l'ansia che sentivi iniziava a crescere in te. E' solo un attimo di smarrimento, ma passerà. Devi rimanere calmo, ti ripeti. Hai già visto squartamenti, anche se non così assurdi, e la sicurezza della pistola che impugni ti basta per alzare il capo e guardarti attorno, alla ricerca di altro. Nel salone, senza andare nella zona completamente buia, non c'è altro...

Tiri anche [futivo] per muoverti senza far rumore: 6 + 2(MOB) = 8. Successo, la difficoltà era 5.

Miguel riesce a muoversi stando attento a non calpestare i detriti che potrebbero scricchiolare, aggirandosi così per la stanza senza produrre il minimo rumore, proseguendo cautamente e poggiando ogni piede al suolo come se si trovasse in un campo minato. Si sofferma due volte ad osservare meglio qualcosa che nota al suolo, impugnando meglio la pistola, per poi proseguire, fino a concludere il giro da dove ha iniziato, vicino al portone dal quale filtra lo spiraglio di luce, quello da dove siete sbucati.

@ Elice

Spoiler:  

Nel magazzino vi sono solo medicinali e strumenti medici. Vedi che Mikhail ne prende un bel po' riempiendosi la borsa. Tu per sicurezza prendi una delle borse (di quelle rigide, che portano i soccorritori dell'ambulanza, ma dotata anche di pratica tracolla per portarla lasciando libere le mani), e ci metti dentro un po' di quelle siringhe senza ago che ha preso anche Mikhail e su cui c'è scritto "Antidolorifico coagulazione rapida - non eccedere nel dosaggio". Poi ti sposti nella stanza del cadavere. L'odore è forte, pungente. Mentre gli altri entrano ed escono, tu ti avvicini al distributore automatico sfondato. Rendendoti conto che in una situazione che si sta facendo complessa come questa dove sei finita tutto ciò che potresti trovare potrebbe esserti d'aiuto, decidi bene di estrarre il pannello di controllo dell'apparecchio e di metterlo nella borsa. Non sai a cosa potrebbe servirti, ma di elettronica te en intendi e potresti sempre riusare quei pezzi.

[nota: hai preso 5 farmaci curativi e 2 Pezzi Elettronici. I pezzi servono per costruire o riparare oggetti]

Una volta raggiunto il lato esterno della porta, ti guardi intorno cercando di capire cosa vi sia nella stanza, ma il buio te lo impedisce. Scorgi solo Miguel che si aggira tra le macerie, esplorando l'ambiente almeno nella zona dove c'è penombra. Per vedere qualcosa, dovresti far come lui, la distanza rende la penombra insondabile. Nella parte buia, non vedi assolutamente niente.

Rivolgi poi l'attenzione alla porta, la tocchi e cerchi di capire cosa sia avvenuto.

prova di [esamina] di Meccanica: 3 +3 (INT) = 6. Successo.

Guadagni 1 Domanda che hai già esposto: cosa può aver fatto un casino del genere.

La superficie butterata e semifusa della porta rivela senza dubbio l'utilizzo di un esplosivo blaster. Una granata, esplosa a poca distanza, ha riversato una pioggia di schegge blaster ad altissimo quantitativo cinetico, producendo quelle corrosioni sul metallo. Guardandoti attorno, sembrerebbe che nella sala si sia fatto largo uso di simili esplosivi: tutti i crateri, gli affossamenti o i danni alla struttura sono riconducibili ad esplosivi del genere. Semplici granate, ma usate veramente in grandissima quantità, come se qualcuno avesse finito due o tre tamburi di lanciagranate sparandole ovunque... o per colpire un bersaglio di veramente MOLTO elusivo.

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Con calma sgancio il caricatore quasi esaurito e lo ripongo nella tasca posteriore dei pantaloni, poi inserisco un nuovo caricatore nell'arma. Ripongo la pistola.

Osservo l'altra pistola trovata, so già cosa farne anche se non mi piace l'idea di dare pistole a destra e a manca, soprattutto a chi non è addestrato ad usarle Anche se in questa situazione non penso di potermi lamentare.

Raccolgo la pistola e la poggio a terra bene in vista, indicandola a Mikhail e facendogli segno di venirsela a prendere. Cerco di smettere di pensare a quegli idioti, se non hanno intenzione di ascoltarmi non è colpa mia.

L'elmetto è stato un vero e proprio colpo di fortuna, con gesti rapiditi ed ordinati lo sfilo al cadavere e lo indosso; poi mi volto a fissare il lato oscuro della sala.

-Zaidar

Spoiler:  
Se trovo altre munizioni per la pistola segnale a Mikhail quando se la prende.

Suppongo che il fucile è dotato di una cinghia.

Osservo la zona oscura attivando sia la visione infrarossi, sia quella termica.

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Appoggio una mano sul portone.

Granate blaster come se piovesse, molto probabilmente non hanno voluto far saltare il portone, ma colpire qualcosa qui...

Continuo a guardarmi attorno, cercando di immaginare cosa è successo in quella stanza.

Saranno riusciti a colpire quello a cui stavano mirando?

Spero di si per loro... e per noi.

Quando vedo Tessa avvicinare la pistola per farla prendere a Mikhail mi giro verso l'uomo.

Bene, ora solo io non potrò fare nulla... e ovviamente messa così nessuno mi darebbe un'arma.

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Ritorno alla porta, un rivolo di sudore mi scorre sulla tempia destra, lo asciugo con la mano e passo lentamente vicino agli altri, avvicinandomi a loro uno per volta, per metterli al corrente di quello che ho visto evitando sproloqui ad alta voce. Mi fa un po' impressione dirlo alla bambina.. vicino a lei sono un po' titubante...

<< Ci sono altri due cadaveri di poliziotti, conciati ancora peggio di questo..a uno gli hanno strappato la spina dorsale come se fosse un filo d'erba... >>

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Quando Miguel mi si avvicina sento cosa deve dirmi e poi lo fermo prima che prosegua il suo giro.

Ci sono volute molte granate blaster per causare un simile danno... sembra che le abbiano sparate quasi a caso in tutta la stanza, probabilmete cercando di colpire qualcosa...

Se ci sono tutti questi corpi forse non hanno preso... beh, quello a cui stavano sparando...

Cosa può essere arrivato qua... o meglio, vista la quarantena, cosa è scappato da qua per dover causare tutto questo?

Guardo pensierosa Miguel e poi l'area buia della stanza.

A meno che non sia sotto le macerie, o laggiù.

Finisco facendo un cenno verso il buio.

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Tessa, con l'elmo indossato, si guarda attorno. Notate che si accendono sul suo elmetto tre piccoli led verdi, che brillano come minuscoli smeraldi nel buio della sala.

@ Tessa

Spoiler:  

L'elmetto, una volta indossato, rileva la necessità di utilizzo e si accende propone un'interfaccia autonoma, che è in grado di passare da un tipo di visione all'altra semplicemente con movimenti degli occhi. Rapida, osservi la stanza con il visore infrarosso.

Occorre un paio di secondi prima che la visione infrarossa, colorata in varie tonalità di verde, venga processata dal computer dell'elmetto che ne rielabori i colori, dandoti l'immagine della sala come se fosse perfettamente illuminata.

Il salone è immenso, continua per altri trenta metri almeno nell'oscurità dove non riuscivate a scorgere niente. Le porte si aprono lateralmente, in modo simmetrico, seguendo lo schema originale. Sopra di esse, le scritte sono tutte identiche, cambia solo il numero: "Sale operatorie 1-5" "Sale operatorie 6-10" e così via. In fondo, nella parete più lontana, opposta agli ascensori, noti un grande portone, molto alto, a doppio battente a scorriemnto, blindato e massiccio. Uno dei battenti è aperta, in modo niente affatto "convenzionale". I bordi sono piegati, come se un mech da lavoro pesante o demolizione di quelli che lavorano nelle miniere l'avesse afferrata e aperta come una lattina. Oltre, attraverso lo squarcio, il visore non riesce ad elaborare il segnale infrarosso data la distanza, e riporta solo sfumature di colore (e segnala la loro non precisione). Sembrerebbe comunque un corridoio, a profilo esagonale, che prosegue a lungo.

Ai bordi delle pareti lunghe del salone, nella zona di buio dove prima non potevate vedere, noti delle porte di servizio, con sopra la scritta "USCITE DI EMERGENZA". Probabilmente conducono al vano scale, sono porte con maniglioni antipanico. Tutto il salone è cosparso di macerie, e nella parte che ad occhio nudo non vedete il soffitto è crollato in diversi punti, formando scheletri contorti con il ferro del cemento armato che penzolano giù. Al piano di sopra deve essere esploso un ordigno potente.

Ma quello che cattura la tua attenzione è un cumulo di oggetti, forse un paio di corpi di soldati uno sull'altro, molto addentro nella sezione "buia". Cerchi di mettere a fuoco meglio quell'immagine, per cercare di capire di cosa si tratti, sfruttando al massimo la potenza di elaborazione della tua vista digitale...

(il sito del tiradadi fa le bizze, tiro coi dadi veri)

[percepisci]: 6 + 2 (PER) = 8. Successo (la difficoltà era 7)

Quella "cosa" a terra vedi che è connessa, tramite un cavo elettrico, ad una porta squarciata. Il cavo sparisce all'interno, sparendo alla tua vista. Non puoi tuttavia fare a meno di osservare il suo chiarore metallico. Due corpi dei membri delle forze speciali sono... impossibile trovare altre parole: "fusi" tra di loro, vestiti ed elmetti compresi. Sembra che dei filamenti metallici si infilino sotto la loro pelle, sotto i vestiti, unendo il tutto in un groviglio. Cogli il riflesso metallico, c'è dell'altro... dove i vestiti sono squarciati, noti le componenti meccaniche delle protesi: micropistoni, tessuti elettroreattivi, ossa in titanio... tutti i componenti di protesi artificiali. Soltanto, sembrano spuntare da posti dove non dovrebbero... come da sotto l'elmetto, ad esempio.

Poi, impercettibilmente, ti sembra di notare un barbiglio metallico che si muove, un esile filamento non più spesso di un minuscolo filo elettrico che divincolandosi come un sottilissimo serpente o un verme, penetra sotto il tessuto del giubbetto di uno dei corpi, scorrendo in profondità, aprendosi la strada dibattendosi attraverso tessuto e carne.

Quell'ammasso ha qualcosa di... "vivo". Parti umane e meccaniche ti sembrano tessute insieme in modo folle, disordinato, caotico.

Giace a poca distanza dalla porta, inerme.

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Mikhail

Ascoltando le parole di Miguel, si fa pensieroso: Sradicato la colonna vertebrale? Cosa può aver fatto una cosa simile? Droidi? O.... La vecchia ossessione di Mikhail torna a galla un altra volta... Alieni??...Cosa stavano facendo qui? Qualcosa è evidentemente andato storto...

Poi vedendo Tessa fargli cenno verso una pistola, sguscia fuori dal portone ammaccato e, con circospezione, va a raccogliere l'arma. Non è molto pratico di queste cose, ma meglio averne una che essere disarmato! Poi rivolto alla poliziotta le dice: Andiamo a controllare l'ascensore?

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Più la ragazzina mi parla, meno riesco a trattenere un'espressione perplessa e incuriosita.

"Questa non sembra affatto una bambina..."

Annuisco alle sue parole, guardando anche io verso il buio. Mi giro poi verso la poliziotta, sembra avere mille risorse.

"Sembra intraprendente, se qualcosa ci attacca sarà di sicuro la prima a buttarsi avanti...dandomi il tempo di scappare"

Non riesco a trattenere una piccolissima risata divertita. Meglio sdrammatizzare in situazioni del genere.

<< Fai attenzione>> dico alla ragazzina tornando serio << cerca di non fare rumore e stammi dietro...>>

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Andiamo anche noi a controllare l'ascensore?

Magari è utilizzabile.

Meglio stare davvero con lui o con Tessa almeno fino a quando non riesco a recuperare, ovviamente da sola, un'arma.

Aspetto che Miguel decida se avviarsi o no all'ascensore per seguirlo.

@Zaidar

Spoiler:  
Se Miguel va all'ascensore lo esamino per vedere se funziona.

Meccanica E Elettronica (li uso entrambi se è possibile)

Il primo per sapere se meccanicamente è tutto a posto

Il secondo, nel caso non ci sia corrente, per capire se è possibile fargliela arrivare in qualche modo, se c'è corrente invece per sapere se anche elettronicamente è tutto a poto xD

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