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Eliminare le resurrezioni


Mefistofele

Messaggio consigliato

Basta utilizzare ravvivare, breath of life (Pathfinder) ed eventuali versioni superiori, in grado di risorgere anche senza il corpo, e poi si fa tranquillamente senza resurrezioni, parlo per esperienza personale.

Per esperienza personale che significa? Che quando muori ti rifai il pg e basta? In una campagna di livello alto-epica (15-25) dove ci si tira incantesimi a manetta e le power word kill sono all'ordine del giorno cambi pg ogni sessione?

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Con esperienza personale intendo che sto giocando una campagna senza resurrezioni, e a livelli parecchio epici, da un anno a questa parte.

Ravvivare può riportare in vita anche creature morte per effetti di morte, quindi non è un problema.

Se ti interessa, ho aumentato il limite di tempo entro cui ravvivare funziona a 1 rd/ LI (max 2 min), ma non penso faccia troppo la differenza.

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Con esperienza personale intendo che sto giocando una campagna senza resurrezioni, e a livelli parecchio epici, da un anno a questa parte.

Ravvivare può riportare in vita anche creature morte per effetti di morte, quindi non è un problema.

Se ti interessa, ho aumentato il limite di tempo entro cui ravvivare funziona a 1 rd/ LI (max 2 min), ma non penso faccia troppo la differenza.

Ah, allora è ovvio che la cosa funzioni, in tal caso non vedo molto la differenza con le classiche resurrezioni. Semplicemente hai preso un incantesimo che aveva senso di esistere se usato entro 1 round dalla morte e l'hai trasformato in una specie di resurrezione senza componenti costose. Che differenza c'è tra questo e una resurrezione lanciata dopo il combattimento in cui si sprecano 25.000 monete?

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La differenza sta nel fatto che in questo modo la fuga diventa un'opzione meno appetibile, in quanto lasciare un cadavere sul campo o lasciare che venga rapito potrebbe significare perdere per sempre un compagno.

La necessità di disporre del cadavere evita paradossi come nemici con alleati di alto livello che divengono di fatto immortali tenendo un chierico di livello 17 nelle retrovie pronto a risorgerli, o come tutti i personaggi più forti della storia che risorgono in ogni conflitto o in alternativa hanno tutti (tutti!) le anime sigillate/ in pace con se stesse.

La regola dei due minuti serve anche a bilanciare i chierici per la perdita delle resurrezioni più potenti (giochiamo in Pathfinder, i chierici sono sgravati la metà con l'aggiornamento di Giusto Potere).

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Ho capito che intendevi dire e ti avevo già risposto.

In breve: no.

O meglio è una complicazione inutile e che darebbe luogo a lunghe discussioni sulla sua leicità.

Per questo parlavo di valore unico, si presuppone che il valore del diamante, anche se cambia da stato a stato nella compravendita, abbia un valore "reale" fisso, influenzato solo dall'ambientazione. Se decido che nell'ambientazione piovono diamanti varranno un tot, se sono rari perché ce ne sono poche migliaia in tutto il mondo, uno solo basterà per una resurrezione.

Sono d'accordo. Anzi, la prima volta che lo hai spiegato doveva bastare. I diamanti non si devono trovare come monete d'oro, senza contare che un diamante grande come un pugno è ancora più raro, e ce ne vogliono tanti per raggiungere i 5000 dollarifeudali necessari.

E' tutto nelle regole, o quasi. Siamo noi, spesso, a crearci dubbi.

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La differenza sta nel fatto che in questo modo la fuga diventa un'opzione meno appetibile, in quanto lasciare un cadavere sul campo o lasciare che venga rapito potrebbe significare perdere per sempre un compagno.

La necessità di disporre del cadavere evita paradossi come nemici con alleati di alto livello che divengono di fatto immortali tenendo un chierico di livello 17 nelle retrovie pronto a risorgerli, o come tutti i personaggi più forti della storia che risorgono in ogni conflitto o in alternativa hanno tutti (tutti!) le anime sigillate/ in pace con se stesse.

La regola dei due minuti serve anche a bilanciare i chierici per la perdita delle resurrezioni più potenti (giochiamo in Pathfinder, i chierici sono sgravati la metà con l'aggiornamento di Giusto Potere).

Secondo me cambia poco, visto che se lo scontro volge per il peggio ho (nella maggior parte dei casi) tutto il tempo per teletrasportarmi e nei restanti round resuscitare il compagno caduto. Comunque questo non significa che mi trovi in disaccordo con te, anzi mi sembra una buona alternativa alle normali resurrezioni. Però ecco non risolve la questione, visto che hai semplicemente tolto la componente materiale a favore di un più breve periodo per resuscitare il caduto.
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E addio roleplay.

Se sei morto, non puoi ruolare... O ti va bene e resusciti o rolli un altro PG e ruoli con quello... Niente sconti per venire incontro ai frignoni... E' capitato solo una volta che facessi ruolare al PG gli eventi dopo la sua morte, ma solo perchè il tutto faceva parte del processo utilizzato dai suoi amici per la sua resurrezione...

Chi deve ruolare in quei casi sono i superstiti, non i morti...

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Possibilità 1: Gioca a E6, niente livelli epici, fine del problema.

Possibilità 2: Quella di The Stroy è una valida possibilità. La morte diventa permanente dopo un paio di minuti, l'equivalente magico del massaggio cardiaco.

Possibilità 3: La Quest.

La classica resurrezione non corretta da HR di qualche tipo non la prendo neanche in considerazione, rende il gioco completamente ingiocabile.

La possibilità della quest non la amo molto se non è molto limitata nella tipologia di morte. Ad esempio "Quest per far risorgere persone uccise dal dito di morte". Non quest di generica resurrezione, se fosse possibile diventerebbe monotona dopo la seconda volta che capita che qualcuno muore e il gruppo deve rifare la quest.

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Se sei morto, non puoi ruolare...

Veramente devo essere io giocatore a decidere se il mio pg morto vuole tornare dai morti e non un tiro di dado secco (che tra l'altro inserisce elementi interpretativi a totale arbitrio del master e senza alcun intervento del giocatore).

Se volevi una meccanica fi.ga... beh cambiandola hai solo peggiorato le cose.

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Beh, magari ai livelli epici ci può anche stare l'incantatore che strappa la tua anima dalle grinfie dell'aldilà.. Un incantesimo epico ha migliaia di varianti, e come se non bastasse per gli incantesimi epici si hanno pochissimi slot (1 ogni 10 gradi nelle conoscenze appropriate, utilizzabili anche per altri incantesimi epici) più il tiro su sap. magica...

Allora, vediamo un po' come funzionano le resurrezioni ai vari livelli epici esclusi...

-Ai livelli bassi ovviamente la resurrezione è inaccessibile, quindi non starò a dire altro

-Dal lv9, a cui si ha accesso a rianimare morti (perdita di 1 lv e va fatto entro 1 giorno per livello dell'incantatore) già la componente materiale è diamanti del valore totale di ALMENO 5.000mo, e tenete conto che il tesoro medio di un personaggio di lv9 è 36.000, quindi non si parla di spiccioli.

-Dal lv13 c'è resurrezione (sempre perdita di 1lv, castato entro 10 anni per lv incantatore) e la componente materiale raddoppia: 10.000mo di diamanti minimo, mentre il tesoro medio di un personaggio di 13 è 110.000mo. Ok è un decimo, però resta il fatto che si può morire sempre più spesso a questi livelli ed avere un ladro imprudente che ha 5 livelli in meno del gruppo ed un debito di 50.000mo verso il gruppo potrebbe essere un motivo per non resuscitare più XD

-Infine al lv 18 arriva la resurrezione pura (non c'è più la perdita di livello, e funziona sui bersagli disintegrati, sempre entro 10anni/lv incantatore) ma cavolo, a questi livelli morire è quasi all'ordine del giorno, e costa 25.000mo a botta :eek: (tesoro medio 440.000mo, quasi 1/18 se non sbaglio)

Agli alti livelli in effetti costa molto poco. Un'alternativa che potrebbe essere valida è quella di alzare i prezzi delle componenti, o renderle più difficili da trovare.

È abbastanza improbabile che si possano comprare 15kg di diamanti dal fruttivendolo sotto casa :lol: quindi ricordiamoci che sarà sempre il master a decidere quanti ticket per la resurrezione potrà avere il gruppo ^_^

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Secondo me cambia poco, visto che se lo scontro volge per il peggio ho (nella maggior parte dei casi) tutto il tempo per teletrasportarmi e nei restanti round resuscitare il compagno caduto. Comunque questo non significa che mi trovi in disaccordo con te, anzi mi sembra una buona alternativa alle normali resurrezioni. Però ecco non risolve la questione, visto che hai semplicemente tolto la componente materiale a favore di un più breve periodo per resuscitare il caduto.

Io semplicemente uso i ravvivare perché è una campagna con moltissimi PNG, e molti pochi mostri.

Quando si ha a che fare con personaggi di così alto potere, sarebbe normale che tutti avessero un amico chierico nascosto su un Semipiano creato apposta e pronto a risorgerli all'infinito.

Per scongiurare questa necessità ho eliminato le resurrezioni e potenziato i ravvivare, ma la cosa strettamente da eliminare era l'effetto "scontro infinito".

In realtà con un viaggio planare (siamo anche senza teletrasporti a lungo raggio) un PG/ avversario ha buone probabilità di portare in salvo il corpo di un alleato, anche se questa dà adito a inseguimenti interplanari (chi vede il lancio di spostamento planare sa su che piano va l'avversario e può dunque inseguirlo, non so se sia un'hr ma mi pareva sensato e con buoni risvolti tattici). Ad ogni modo la regola dei due minuti ha sempre influenzato le battaglie in maniera pesante anche dall'altra parte: "Non possiamo permettere che portino via il cadavere del PNG!" "Lo teniamo due minuti in CAM così non si autorianima." ecc.

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Veramente devo essere io giocatore a decidere se il mio pg morto vuole tornare dai morti e non un tiro di dado secco (che tra l'altro inserisce elementi interpretativi a totale arbitrio del master e senza alcun intervento del giocatore).

Se volevi una meccanica fi.ga... beh cambiandola hai solo peggiorato le cose.

Tu giocatore diresti sempre SI (mai saputo o sentito di un giocatore che rifiuta la resurrezione), ma il personaggio non è detto che agirebbe così o che POTREBBE agire così... Magari qualcosa non vuole che il suo spirito torni (potrebbe perfino essere la divinità del chierico a non volerlo resuscitare), ma io come DM non posso mettermi a pensare a tutte le possibilità o a far ruolare il post-mortem a ogni singolo spirito di PG che mi capita. D'altronde, io voglio che la resurrezione sia non del tutto affidabile e non dipenda solo da scelte del giocatore del PG defunto, che, essendo quest'ultimo MORTO, non ha più alcuna voce in capitolo riguardo lo svolgimento degli eventi...

Così con quella homerule ribalto la situazione: il giocatore del defunto tira contro il giocatore del resuscitatore per resistere al richiamo alla vita, presupponendo che di default l'anima non voglia tornare. Il chierico o chi per lui dovrà convincerla o forzarla, vincendo la prova durante il lancio dell'incantesimo...

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Tu giocatore diresti sempre SI (mai saputo o sentito di un giocatore che rifiuta la resurrezione), ma il personaggio non è detto che agirebbe così o che POTREBBE agire così...

Ma sono io giocatore a decidere come si comporta il mio personaggio, il master non dovrebbe metterci becco. Chiusa la questione. :)

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Non è chiusa, visto che da morto il tuo PG è solo un oggetto e non si comporta affatto, diventando parte dello scenario gestito direttamente dal DM... E' la stessa cosa che capita quando un PG diventa non morto: non è il PG il non morto, ma solo il suo cadavere che qualcun altro sta possedendo o trasformando, quindi è il DM ad averne il controllo (che può comunque delegare al giocatore, se vuole)...

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L'idea di Mad Master mi sembra carina, ma ancora un po' grezza (senza offesa eh ;-) ) sul fattore delle meccaniche.

Più che altro se il chierico del gruppo si trova a fare delle prove di CAR contro lo stregone/bardo/binder/altro del gruppo le probabilità che torni in vita lo sventurato scendono veramente molto... Magari si potrebbe fare una prova del livello di incantatore contro.... Boh XD Pensandola non su due, ma addirittura su un piede, mi viene in mente una CD10+lv incantatore, (quindi senza modificatori dovrà fare 10 col d20) più vari modificatori che alzano o abbassano la prova.

Alcuni esempi:

-L'incantatore conosce il defunto di persona +1

-L'incantatore non ha mai visto il soggetto ed ha poche informazioni a riguardo -1

-Il defunto era un amico dell'incantatore +2

-Il defunto era a stretti rapporti con l'incantatore (amante o migliore amico) +3

-Il defunto è dello stesso allineamento dell'incantatore +1

-Allineamento diverso ma non opposto +0

-Allineamento opposto +1

-Nemico dell'incantatore (o detestato da) -2

-ecc. ecc. ecc....

Che ne pensate? :oops:

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Ognuno può mettere i modificatori che vuole, come può darne anche di circostanza per altre prove, non è nemmeno in discussione, ma io preferisco la prova secca proprio perchè parto dal presupposto che l'anima non voglia tornare... Sul fatto degli stregoni o dei paladini con alto Car, beh... Sono più difficili da convincere, come lo sarebbe un chierico o un guerriero con alto Car... Non è un mio problema se muore il PG con più personalità e testardaggine e il chierico non riesce a convincerlo a tornare...

Di sicuro, però, non conto nella prova del morto gli oggetti magici, di cui la sua anima non può usufruire, mentre il chierico può fare uso di tutte le magie che vuole per migliorare la sua prova, quindi in realtà non è un problema così grande...

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Ciao, la risurrezione come esiste per i PG esiste anche per i PNG, compresi gli arcicattivi appena sconfitti.

Questo comporta una serie di complicazioni non da poco e forse porterebbe a rigiocare sempre contro gli stessi avversari :D

A me personalmente non piace la risurrezione e gli ultimi miei PG una volta morti, tali rimanevano.

Come master invece l'ho tolta dalla lista degli incantesimi ma l'ho lasciata come possibilità e conseguenza di rituali complicati, costosi e per cui serve una quest e conoscenze oscure.

Credo fermamente che non esista la ricetta (risurrezione si/no) ma debbano accordarsi giocatori e master assieme per la loro campagna e ambientazione.

ciao ;)

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