Vai al contenuto

Componenti: verbali e somatiche


Codan il bardo

Messaggio consigliato

Un mago non usa mai decifrare scritture poichè non gli serve, gli basta o la sua sapienza magica oppure lettura del magico.

Ogni incantatore, dunque, scrive e parla la lingua arcana a suo modo (prova di decifrare scritture per decifrare l'incantesimo di un altro) e non deve necessariamente usare le stesse parole o versi ogni volta per lo stesso incantesimo.

Sarebbe come se io facessi dell'italiano un'altra lingua accentando o cambiando le regole grammaticali. Una lingua è una lingua, la si può sfumare al massimo in un dialetto, andare oltre sarebbe cambiare lingua.

qui invece no. Le altre creature non devono essere assolutamente limitate perchè non sono "umanoidi". Dobbiamo ricordarci infatti i draghi non sono umanoidi e non si sa neanche se i primi che studiarono la lingua arcana lo fossero. La lingua arcana non è stata fatta per gli uomini.

Non sono limitate, però sta di fatto che i primi maghi sicuramente erano umanoidi con la capacità della parola e della gestualità. Tutte quelle creature che hanno l'innato potere magico infatti non hanno bisogno delle tre componenti, prendi i draghi...in loro la magia scorre nel sangue, non hanno bisogno ne di libri di incantesimi ne di gesti per tirar su un muro di forza. Lo stesso vale per tutte quelle creature con capacità magiche come i diavoli, i geni e via dicendo. Se un diavolo volesse ampliare il suo potere magico difficilmente diverrebbe mago proprio perchè ha la magia nel sague (sarebbe più logico mettergli dei livelli da stregone) e lo stesso magari per una cretura potente quanto un Aboleth, se non si vuole scendere a compromessi come si fa con il Beholder Magi la cosa più facile è quella di dare la magia innata ad una creature. Bisogna distinguere tra magia innata e tra magia che usano i maghi.

Link al commento
Condividi su altri siti


Wow, ho trovato quello che cercavo:

"Per decifrare un incantesimo arcano in forma scritta, un personaggio usa una complessa notazione che descrive le forze magiche coinvolte nell'incantesimo. La notazione costituisce un linguaggio arcano universale che i maghi hanno scoperto, non inventato. Chi scrive utilizza lo stesso sistema indipendentemente dal suo linguaggio o dalla cultura nativi. Tuttavia ogni personaggio usa il sistema a modo suo. La scrittura magica di un'altra persona rimane incomprensibile anche per il mago più potente fino a che non trova il tempo di studiarlo o decifrarlo..."

MdG pag 179.

Non credevo ci fosse ma l'ho trovato :-D ... Ora dovreste essere convinti...

Non sono limitate, però sta di fatto che i primi maghi sicuramente erano umanoidi con la capacità della parola e della gestualità. Tutte quelle creature che hanno l'innato potere magico infatti non hanno bisogno delle tre componenti, prendi i draghi...in loro la magia scorre nel sangue, non hanno bisogno ne di libri di incantesimi ne di gesti per tirar su un muro di forza. Lo stesso vale per tutte quelle creature con capacità magiche come i diavoli, i geni e via dicendo. Se un diavolo volesse ampliare il suo potere magico difficilmente diverrebbe mago proprio perchè ha la magia nel sague (sarebbe più logico mettergli dei livelli da stregone) e lo stesso magari per una cretura potente quanto un Aboleth, se non si vuole scendere a compromessi come si fa con il Beholder Magi la cosa più facile è quella di dare la magia innata ad una creature. Bisogna distinguere tra magia innata e tra magia che usano i maghi.

Gli stregoni come i draghi usano comunque le componenti somatiche, verbali o materiali. Solo per le capacità magiche non usano i componenti materiali. I maghi lanciano gli incantesimi con le stesse componenti e con la stesso sistema degli stregoni. L'unica differenza è che i maghi ci arrivano con la logica e gli stregoni ci arrivano con il loro istinto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Wow, ho trovato quello che cercavo:

"Per decifrare un incantesimo arcano in forma scritta, un personaggio usa una complessa notazione che descrive le forze magiche coinvolte nell'incantesimo. La notazione costituisce un linguaggio arcano universale che i maghi hanno scoperto, non inventato. Chi scrive utilizza lo stesso sistema indipendentemente dal suo linguaggio o dalla cultura nativi. Tuttavia ogni personaggio usa il sistema a modo suo. La scrittura magica di un'altra persona rimane incomprensibile anche per il mago più potente fino a che non trova il tempo di studiarlo o decifrarlo..."

MdG pag 179.

Non credevo ci fosse ma l'ho trovato :-D ... Ora dovreste essere convinti...

Se prima intendevi dire questo allora nn ti avevo capito e stavamo dicendo tutti e due la stessa cosa.

Per il fatto che stregoni e draghi e cmq tutti quelli che utilizzano la magia "come degli stregoni" debbano anche usare le componenti materiali (senza costo) io trovo la cosa alquanto ridicola...la vedo molto più che chi ha la magia innata nn ha bisogno di componenti materiali, magari dei focus si, e per il resto gesti e parole sono uguali a quelle che dicono i maghi (o con lievi sfumature, ma la matrice rimane la stessa).

Link al commento
Condividi su altri siti

il problema di fondo rimane sempre lo stesso...

Come bisogna interpretare l'abilità Sapienza magica???

Se un aboleth lancia un incantesimo senza talenti metamagici, significa che esegue sia "gesti" che "parole"... e quindi un incantatore può cercare di decifrarne il significato con la prova... mi sembra un po' improbabile.

Dunque...

a mio avviso gli incantatori hanno questa abilità perchè sia che studino, o che ce l'abbiano nel sangue, conoscono la magia e questo gli fa intuire l'incantesimo che si sta lanciando.

Link al commento
Condividi su altri siti

Se prima intendevi dire questo allora nn ti avevo capito e stavamo dicendo tutti e due la stessa cosa.

Forse devo imparare a spiegarmi meglio. Sono contento che ci siamo capiti però :-D

Per il fatto che stregoni e draghi e cmq tutti quelli che utilizzano la magia "come degli stregoni" debbano anche usare le componenti materiali (senza costo) io trovo la cosa alquanto ridicola...la vedo molto più che chi ha la magia innata nn ha bisogno di componenti materiali, magari dei focus si, e per il resto gesti e parole sono uguali a quelle che dicono i maghi (o con lievi sfumature, ma la matrice rimane la stessa).

In effetti credo che hai ragione :think:

Vedendo che il mago era avvantaggiato rispetto allo stregone, ho levato la regola che lo stregone aumenta il tempo di lancio degli incantesimi quando li metamagizza. Questo che hai detto mi sembra però più sensato da fare. Metterei un talento epico per lo stregone per fare in modo che lanci gli incantesimi metamagizzati senza incrementare il tempo di lancio. Magari con preparazione arcana come prerequisito. Si può fare :-D

Ora come facciamo a stabile una qualsiasi delineazione generale delle componenti???

Quello credo proprio che sia impossibile. Non per niente solo chi ha questa capacità innata o chi studia tantissimo ed ha una grande intelligenza riesce a capire il metodo generico di lancio degli incantesimi.

Credo ti toccherà inventare il tuo metodo per ogni incantesimo se proprio vuoi farlo (e complicarti di parecchio la vita) ;-)

Link al commento
Condividi su altri siti

;-)

In effetti credo che hai ragione

credo che tu abbia ragione... ADC ;-)

comunque alla fine ho capito ciò che intendeva dragotemporale e convengo: la sua interpretazione

L'unica differenza è che i maghi ci arrivano con la logica e gli stregoni ci arrivano con il loro istinto.
mi sembra decisamente accettabile.

Il punto è che ognuno la può vedere come vuole, anzi, diverse ambientazioni fanno anche diversi modi di vedere la magia, basta vedere in Dragonlance, dove i maghi ricevono incantesimi da un dio mentre gli stregoni manipolano l'energia della natura.

Quindi, prima decidi, caro Codan, quale concezione di magia più ti aggrada, o quale ti pare più logica e verosimile (non conosco bene la Trama dei FR, dove mi pare tu giochi, quindi vedi anche cosa dice lì), poi puoi passare a risolvere questo problema.

Link al commento
Condividi su altri siti

Se puo essere d' aiuto, una volta in un esperimento di partita one shot fatta con suoni, musica e immagini chi interpretava il mago prima di ogni incantesimo mimava le componenti somatiche con il linguaggio dei sordomuti, con enorme difficolta :mrgreen: , cercando di dire il nome dell' incanto.

Invece come vocale dipendeva da chi lanciava la magia, nel caso del bardo si recitava una mini filastrocca in rima (da 4-5 frasi ... d' altro canto in 6 secondi piu di tanto nn si può fare), per il mago si lasciava perdere perchè gia la fatica nel mimare era molta.

Va detto che tutta questa recità provocava non poca ilarità, oltre ai tempi che si allungavano decisamente troppo, e molto proabilmente per quello che fu lasciato quel piccolo e strambo progetto.

Link al commento
Condividi su altri siti

E' ovvio che è impossibile ricreare la "lingua arcana" di sana pianta, perderemmo inutili ORE--GIORNI--ANNI dietro a regole grammaticali impossibili da gestire. Al contrario mettere delle parole sensa alcun senso mi sembra poco "professionale".

Il punto quindi è... utilizzare un linguaggio già predefinito... ma quale???

Link al commento
Condividi su altri siti

Per rispondere alla mia domanda io definire (per ora) come lingua generale da aduttare il "draconico" (perchè???)

Perchè leggendo sul man giocatore vers. 3.5 a pagina 43 che il mago ha come linguaggio bonus il draconico in quanto parecchi vecchi libri di magia sono stati scritti in quella lingua.

Adotterei questa come lingua... il problema è... dove prendere un dizionario decente??

Sul draconomicon, mi è stato detto esserci il peggior draconico del mondo

Link al commento
Condividi su altri siti

Per rispondere alla mia domanda io definire (per ora) come lingua generale da aduttare il "draconico" (perchè???)

Perchè leggendo sul man giocatore vers. 3.5 a pagina 43 che il mago ha come linguaggio bonus il draconico in quanto parecchi vecchi libri di magia sono stati scritti in quella lingua.

Adotterei questa come lingua... il problema è... dove prendere un dizionario decente??

Sul draconomicon, mi è stato detto esserci il peggior draconico del mondo

Usa una lingua esistita. Dato che o usi il draconico o usi il latino è la stessa cosa perchè le parole non sono ne di una ne dell'altra lingua. Poi è più facile usare il latino (o qualsiasi altra lingua antica). ;-)

Link al commento
Condividi su altri siti

Bhe, se volessi fare una cosa del genere, userei quella (fa molto Harry Potter però :rolleyes:)

Si potrebbe fare anche un misto di lingue però, tutto dipende da quanto sei "poliglotta". Io ad esempio non riuscirei a fare una cosa del genere...

in effetti il Potter utilizza il latino... vorrà dire che noi faremo col greco ;-)

Link al commento
Condividi su altri siti

Secondo me invece il latino scimmiotta troppo Harry Potter e comunque sia, credo sia molto più bello utilizzare parole che siano incomprensibili ai più. La scelta del greco mi sembra ottima! Per il draconico (che è la lingua che avrei scelto io) purtroppo non so darti indicazioni, perchè anch'io ho visto solo il mini dizionario sul draconimicon ma è veramente scarno (è buono giusto per dare nomi ai draghi!). Altrimenti c'è sempre l'opzione dell'elfico, su cui vi sono molti dizionari ed anche ben fatti. Ha un suono molto particolare come lingua e non sarebbe affatto male. Comunque... divertiti!! L'impresa è ardua!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Ho un'idea molto romantica (e personale) di sapienza magica, al di là di riconoscere il tipo di parole usate e il tipo di guano di pipistrello che uno tiene in mano... Non potrebbe essere che dal continuo contatto con la Weave e con il modo di trarre potere dalle sue trame un mago abbia una capacità quasi come un sesto senso di riconoscere che il particolare modo con cui il mago la sta plasmando potrebbe portare ad effetti di un certo tipo?

Link al commento
Condividi su altri siti

Ho un'idea molto romantica (e personale) di sapienza magica, al di là di riconoscere il tipo di parole usate e il tipo di guano di pipistrello che uno tiene in mano... Non potrebbe essere che dal continuo contatto con la Weave e con il modo di trarre potere dalle sue trame un mago abbia una capacità quasi come un sesto senso di riconoscere che il particolare modo con cui il mago la sta plasmando potrebbe portare ad effetti di un certo tipo?

bhè sì, è più o meno... forse più meno che più... quello che avevamo pensato io e Dragotemp

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...