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Dite che da fastidio?


Pau_wolf

Messaggio consigliato

Ok. Continui a non voler leggere che qui nessuno basa il mondo di gioco sulle regole, ma tutti usiamo le regole per gestire il mondo. E se ti è sfuggito, le cadute da 20 metri, non c'entrano una mazza. Se vuoi continuare a fossilizzarti su un mero esempio, fai pure. Se deve essere questo il tuo livello dialettico, mi spiace per te.

Se vuoi risposte più approfondite fammi un discorso organico. Se preferisci il multiquote, devi sforzarti di contestualizzare le mie risposte.

Avrebbe potuto. E sarebbe stato molto probabile, imho. Il punto era che avresti dovuto comunque gestirla. E sarebbe potuta benissimo morire. Alzata di spalle? Va beh. A me non piacerebbe dover fare una cosa del genere ad master.

Sarebbe potuta morire, come ogni personaggio nelle terre selvagge. Continuo a non capire cosa ci sia di differente da un altro personaggio.

E questo cosa c'entra con il fatto che hai fatto un esempio in cui cambiavi solo i nomi delle classi e delle razze?

C'entra rispetto all'affermazione (che non ho fatto io) che D&D impedisca di scortare un personaggio a causa delle regole che lo rendono un facile bersaglio. L'affermazione è sbagliata, perché non è un problema del sistema ma della situazione.

possono. Ma non ne avrebbero motivo. Nell'esempio in questione, potrebbero benissimo decidere che sia il modo migliore, dal momento che potrebbe benissimo non sopravvivere, mentre a parità di livello non solo potrebbe sopravvivere, ma rivelarsi anche utile.

Le azioni dei personaggi non sono dettate solo dall'utilità, visto che i personaggi sono persone.

No, rileggiti il topic. Ce ne sono diversi di esempi. Se non li hai notati, vuol dire che non ti interessa leggere e che sei convinto di avere ragione e che noi siamo dei poveri i dioti perchè tu hai la verità rivelata sul modo di masterizzare. Ma evidentemente la tua considerazione di noi sarebbe tale anche leggendo gli esempi portati dal momento che continui a capire quello che vuoi tu e non quello che ti stiamo effettivamente dicendo, pur ripetendolo da qualcosa come 5 pagine, e non solo io. Buon pro ti faccia, continua a crogiolarti nella tua rivelazione della verità.

Ho letto tutto, e ho risposto.

Bene, visto che io stavo parlando di perosnaggi che vengono eliminati dopo due sessioni, e che stavo dicendo che a me girerebbe doverlo fare, specie perchè sui miei pg ci investo tempo e fantasia, se tu vuoi parlar edi tutti altri argomenti, consulta la tua personalità multipla.

Sì ma se mi copi le frecciate mettile in un contesto sensato, non a casaccio.

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C'entra rispetto all'affermazione (che non ho fatto io) che D&D impedisca di scortare un personaggio a causa delle regole che lo rendono un facile bersaglio. L'affermazione è sbagliata, perché non è un problema del sistema ma della situazione.

Ah, quindi il tuo discorso presupponeva che il tipo da scortare fosse di pari livello e che il gruppo assaltatore fosse di livello decisamente più alto rispetto al resto del gruppo?

Le azioni dei personaggi non sono dettate solo dall'utilità, visto che i personaggi sono persone.

E in quanto tali non sono prive di istinto di sopravvivenza. Ma non avevi detto che i personaggi sono storie?

Ho letto tutto, e ho risposto.

Hai risposto dicendo cosa? Che ci si può divertire anche con un pg ocn la metà dei livelli del gruppo perchè se devi fare una missione di scorta è divertente e contro un drago il gruppo lascia il pg pippa a ruolarsi le cure ai cavalli. E quando ti si è detto che potrebbe sentirsi inutile, tu hai risposto che le regole non servono.

Sì ma se mi copi le frecciate mettile in un contesto sensato, non a casaccio.

Non è messa a casaccio. Infatti l'ho fatta a te, mica a un altro.

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Ah, quindi il tuo discorso presupponeva che il tipo da scortare fosse di pari livello e che il gruppo assaltatore fosse di livello decisamente più alto rispetto al resto del gruppo?

No, è tutto scritto nei post precedenti.

in quanto tali non sono prive di istinto di sopravvivenza. Ma non avevi detto che i personaggi sono storie?

Quindi vuoi mettere un personaggio più debole dentro un barile per istinto di sopravvivenza. Bel tentativo.

risposto dicendo cosa? Che ci si può divertire anche con un pg ocn la metà dei livelli del gruppo perchè se devi fare una missione di scorta è divertente e contro un drago il gruppo lascia il pg pippa a ruolarsi le cure ai cavalli. E quando ti si è detto che potrebbe sentirsi inutile, tu hai risposto che le regole non servono.

Forse è il caso che anche tu legga tutta la discussione, invece che attribuirmi fantasie tue personali.

Non è messa a casaccio. Infatti l'ho fatta a te, mica a un altro.

Non menare il can per l'aia. Cosa nei miei post ti fa pensare a una personalità multipla?

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Ma non scherziamo. Dovrei dissuadere i miei giocatori dal cambiare personaggio? Anzi, come dici tu, non dovrei permetterglielo? E perché mai? Se vogliono cambiare personaggio sono liberissimi di farlo. I giocatori non sono bambini, sono adulti e vaccinati, e non fanno "capricci".

Mi dici che cambiare personaggio spinga i giocatori a lanciare il PG in battaglia Interessante teoria, ma nella realtà i miei giocatori non si comportano così ;-)

La ragazza della storia, se scappa nel bosco e si separa dai suoi compagni, avrà il suo bel daffare. Fuggire urlando? Ma chi, ma quando, ma dove lo hai letto? E' stata resa invisibile dal chierico e si è allontanata dal luogo dello scontro, scortata dal compagno animale del druido.

Guarda, non dovresti dissuadere i tuoi giocatori dal cambiare PG ogni sessione, se a loro piace così. Ma, in tal caso, non puoi affermare che nelle vostre campagne si interpreta. Parli tanto di causa ed effetto ma quali effetti ci possono essere se un giocatore cambia personaggio ogni due sessioni?! Prendendo l'esempio del contadino al quale avevano bruciato la casa, con il tuo ritmo, dopo 3-4 mesi (nel gioco) il tuo gruppo non sarà nemmeno lo stesso. Quindi da giocatore penserei chissenefrega se facciamo cavolate tanto per quel periodo avremo cambiato classe. :lol:

Magari i tuoi giocatori saranno tutti angeli che pensano solamente a quello che dovranno fare quella sessione, senza nessuna malizia. Ma lascia che dubiti un pochino, alla luce di quello che hai fatto intendere tu nei post precedenti eh.

Per quello che riguarda "la ragazza" vabbè, il mio era solo un esempio vago. Allora ti riformulo la domanda: spiegami per filo e per segno quello che hai da interpretare se una ragazza invisibile (non per merito suo:-D), accompagnata da un compagno animale (con il quale non può comunicare), scappa in uun bosco. Il tutto, alla luce del fatto che un combattimento durerà pochi minuti. Quindi cosa avrai mai potuto fare di divertente in quel poco tempo che le è stato concesso!? E soprattutto, non si tratterebbe di un divertimento passivo visto che tale ragazza, in fin dei conti, non ha nessuna abilità e quindi sarebbe totalmente alla mercè del master!?

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Quindi vuoi mettere un personaggio più debole dentro un barile per istinto di sopravvivenza. Bel tentativo.

Se si va a cacciare nei guai e io devo tirarlo fuori? Si, lo faccio, siccome non sono un pazzo suicida. Se poi non ci credi, prova a masterizzarmi, e vedi se non lo faccio.

Forse è il caso che anche tu legga tutta la discussione, invece che attribuirmi fantasie tue personali.

L'hai detto tu che sono schizofrenico, no?

Non menare il can per l'aia. Cosa nei miei post ti fa pensare a una personalità multipla?

Leggili.

Ragazzi evitiamo i battibecchi a suon di multiquote... :bye:

Vietato dal regolamento il multiquote? Il problema è che sembra impossibile anche volendo cercare di avere una discussione civile con qualcuno che ha deciso che solo lui ha raigone. E che fa finta di non capire quello che gli viene detto.

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Hai risposto dicendo cosa? Che ci si può divertire anche con un pg ocn la metà dei livelli del gruppo perchè se devi fare una missione di scorta è divertente e contro un drago il gruppo lascia il pg pippa a ruolarsi le cure ai cavalli. E quando ti si è detto che potrebbe sentirsi inutile, tu hai risposto che le regole non servono.

Dopo questa frase sono cappottato dalla sedia per le risate!!!:clapclap:

Comunque, a parte gli scherzi, Ji Ji, quello che evince dai tuoi post l'ha riassunto perfettamente Blackstorm in questo quote.

Insomma, tu non hai dato alcuna spiegazione su come interpreteresti (per più sessioni) un PG di livello decisamente inferiore a quello del gruppo e su come sarebbe possibile che tu riesca a divertirti con un personaggio palesemente incapace (rispetto agli altri).

Chessò, per farti un paragone, diciamo che te la cavi a giocare calcio, roba da dilettanti eh, però non sei male. Un giorno, per assurdo, ti chiamano ad allenarti in una squadra di serie A, dove però, tu sei considerato una mezza pippa. Magari i primi allenamento ci dai dentro, ti diverti pure perchè, cavolo, giochi con gente da cui puoi solo imparare. Ma, dopo un po', ti rendi conto che non potrai mai raggiungere il livello dei tuoi nuovi compagni di squadra e cominci a sentirti un incapace, perchè effettivamente lo sei (parlo sempre ipoteticamente :-D). Anzi a giocare a quei livelli noti che rischi seriamente di farti male perchè gli altri sono molto più forti atleticamente e con i loro interventi potrebbero spaccarti la gamba ad ogni contrasto.

Ora, so che è un po' intrigata come metafora però spero di aver reso l'idea. Applica il tutto a D&D e dimmi con assoluta onestà che tu, con un un PG di 5° livello in mezzo a gente di 10° livello, possa riuscire non solo a divertirti, ma addirittura a rimanere in vita.

Insomma, sono svariate pagine che parli di interpretazione, però non ti viene il dubbio che un personaggio palesemente più debole, dopo aver rischiato la vita a causa di una singola palla di fuoco (da 10d6 e non da 5d6 come capiterebbe al 5° livello) o di un semplice attacco alle spalle, ad un certo punto dica: "Az, forse qua è meglio che vada in giro gente alla mia altezza se non voglio rimetterci le penne. Questi qua vanno a cercare guai più grossi di me!". No perchè, nelle mie campagne, questo è quello che pensano i miei giocatori. La sopravvivenza prima di tutto. Da quello che hai scritto tu, al contrario, sembra quasi che i tuoi PG non vedano l'ora di morire. :-D

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Vietato dal regolamento il multiquote? Il problema è che sembra impossibile anche volendo cercare di avere una discussione civile con qualcuno che ha deciso che solo lui ha raigone. E che fa finta di non capire quello che gli viene detto.

no, non è il multiquote il problema. E' che spesso botta e risposta di questo genere, conditi spesso con punte di sarcasmo e punzecchiature, sfociano nel flame... il mio era un avvertimento

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Guarda, non dovresti dissuadere i tuoi giocatori dal cambiare PG ogni sessione, se a loro piace così. Ma, in tal caso, non puoi affermare che nelle vostre campagne si interpreta. Parli tanto di causa ed effetto ma quali effetti ci possono essere se un giocatore cambia personaggio ogni due sessioni?! Prendendo l'esempio del contadino al quale avevano bruciato la casa, con il tuo ritmo, dopo 3-4 mesi (nel gioco) il tuo gruppo non sarà nemmeno lo stesso. Quindi da giocatore penserei chissenefrega se facciamo cavolate tanto per quel periodo avremo cambiato classe. :lol:

Magari i tuoi giocatori saranno tutti angeli che pensano solamente a quello che dovranno fare quella sessione, senza nessuna malizia. Ma lascia che dubiti un pochino, alla luce di quello che hai fatto intendere tu nei post precedenti eh.

Per quello che riguarda "la ragazza" vabbè, il mio era solo un esempio vago. Allora ti riformulo la domanda: spiegami per filo e per segno quello che hai da interpretare se una ragazza invisibile (non per merito suo:-D), accompagnata da un compagno animale (con il quale non può comunicare), scappa in uun bosco. Il tutto, alla luce del fatto che un combattimento durerà pochi minuti. Quindi cosa avrai mai potuto fare di divertente in quel poco tempo che le è stato concesso!? E soprattutto, non si tratterebbe di un divertimento passivo visto che tale ragazza, in fin dei conti, non ha nessuna abilità e quindi sarebbe totalmente alla mercè del master!?

tu non hai dato alcuna spiegazione su come interpreteresti (per più sessioni) un PG di livello decisamente inferiore a quello del gruppo e su come sarebbe possibile che tu riesca a divertirti con un personaggio palesemente incapace (rispetto agli altri).

Chessò, per farti un paragone, diciamo che te la cavi a giocare calcio, roba da dilettanti eh, però non sei male. Un giorno, per assurdo, ti chiamano ad allenarti in una squadra di serie A, dove però, tu sei considerato una mezza pippa. Magari i primi allenamento ci dai dentro, ti diverti pure perchè, cavolo, giochi con gente da cui puoi solo imparare. Ma, dopo un po', ti rendi conto che non potrai mai raggiungere il livello dei tuoi nuovi compagni di squadra e cominci a sentirti un incapace, perchè effettivamente lo sei (parlo sempre ipoteticamente :-D). Anzi a giocare a quei livelli noti che rischi seriamente di farti male perchè gli altri sono molto più forti atleticamente e con i loro interventi potrebbero spaccarti la gamba ad ogni contrasto.

Ora, so che è un po' intrigata come metafora però spero di aver reso l'idea. Applica il tutto a D&D e dimmi con assoluta onestà che tu, con un un PG di 5° livello in mezzo a gente di 10° livello, possa riuscire non solo a divertirti, ma addirittura a rimanere in vita.

Insomma, sono svariate pagine che parli di interpretazione, però non ti viene il dubbio che un personaggio palesemente più debole, dopo aver rischiato la vita a causa di una singola palla di fuoco (da 10d6 e non da 5d6 come capiterebbe al 5° livello) o di un semplice attacco alle spalle, ad un certo punto dica: "Az, forse qua è meglio che vada in giro gente alla mia altezza se non voglio rimetterci le penne. Questi qua vanno a cercare guai più grossi di me!". No perchè, nelle mie campagne, questo è quello che pensano i miei giocatori. La sopravvivenza prima di tutto. Da quello che hai scritto tu, al contrario, sembra quasi che i tuoi PG non vedano l'ora di morire. :-D

Davvero non capisco perché sia necessario giocare un PG per moltissime sessioni per interpretarlo bene. Se un giovatore decide di tenere lo stesso PG per due anni invece che per due mesi lo fa perché gli piace e vuole vivere le sue avventure a lungo.

Interpretare è una parola che si riferisce all'atto di calarsi nei panni di un personaggio. Questo lo si fa anche con un PNG che compare in una singola scena: l'armaiolo da cui si va a comprare l'armatura, o il mago che lavora per una casata nobiliare. Ognuno ha un suo carattere e si comporta di conseguenza: un PNG codardo si comporterà diversamente da uno temerario, uno burbero diversamente da uno gentile, un asceta diversamente da un tombeur de femmes. Questo vale a maggior ragione per un PG. Più a lungo si tiene un personaggio, più approfondita sarà la cosa: avremo modo di giocare quel carattere in molte situazioni diverse e di svilupparne tutte le sfumature; e avremo modo di farlo evolvere e crescere attraverso le esperienze che vive.

L'interpretazione non è qualcosa che deriva dall'approfondimento, bensì è la condizione - che deve essere presente dal primo istante - la quale ci permetterà di approfondire il carattere. Quindi si interpreta da subito. Aggiungo che l'abilità dell'attore è quella di diventare il personaggio a prescindere dal tempo in cui lo si interpreta: un personaggio può e deve essere vivo e coerente anche se esiste in una singola scena.

Quello di cui parlo è il minimo sindacale del ruolo; ma d certe risposte, sembra che io stia parlando di chissà quale incredibile e irraggiungibile Sacro Graal dell'interpretazione.

Redondo, mi parli di giocatori che fanno cavolate perché tanto il personaggio poi viene cambiato e non subisce conseguenze. Quello che non capisco è quali siano queste conseguenze che dovrebbero temere. L'interesse del giocatore è creare una storia: non vedo per quale motivo dovrebbero incendiare capanne a casaccio o voler buttare le sessioni in bagarre. Forse il punto è proprio questo: io non ho bisogno di mettere il guinzaglio ai miei giocatori. Non mi passa neanche per l'anticamera del cervello che possano fare del metagame come quello che descrivi, "faccio questo perché tanto poi cambio personaggio"; anche se il personaggio dura due sessioni, sarà giocato coerentemente.

Tu giocatore puoi anche abbandonarlo dopo qualche sessione, ma giocherai lui personaggio come se lo dovessi tenere per sempre, perché per il personaggio si tratta della propria vita.

Rispetto al secondo post quotato, farò riferimento di nuovo alla definizione "gioco di ruolo".

Gioco è una parola che ha diverse accezioni: attività ricreativa, attività agonistica, modalità di apprendimento infantile.

Ruolo invece ha un significato unico, e si riferisce alla drammatizzazione.

Ciò che esce da molti post di questa discussione è una concezione del gioco come sempre agonistico. C'è un obiettivo ben definito e bisogna raggiungerlo, bisogna "vincere". Questa è una presa di posizione puramente arbitraria: l'aspetto agonistico non è un attributo fondamentale del gioco. Quindi esiste gioco di ruolo senza agonismo, ma non esiste gioco di ruolo senza aspetti ricreativi o senza aspetti drammatici.

Essere più debole degli altri non mi impedisce di interpretare, né mi impedisce di giocare; mi impedisce invece di dare un contributo pari a quello altrui alla parte agonistica. Ciò che viene a mancare non è un attributo fondamentale del GdR, quindi non vedo dove stia il problema.

Il problema, lo ripeto ancora, esiste solo quando il proprio stile di gioco è orientato alla risoluzione di obiettivi; cosa che nelle mie partite non esiste. I giocatori decidono gli obiettivi del personaggio coerentemente al personaggio stesso; quindi la parte agonistica del gioco, pur presente, è subordinata all'interpretazione.

Che effetti ha, questo, sul gioco? Parecchi. Ti propongo, per variare un po' una situazione diversa. Un personaggio di 12° livello viene catturato e gettato, nudo come un verme, in una segreta. Miracolosamente fugge. Cosa farà ora il nostro personaggio?

scelta 1 (ovvero gioco agonistico): si metterà a cercare come un matto il suo prezioso equipaggiamento. Perché tutti sappiamo bene che l'equipaggiamento del personaggio è fondamentale per la sua potenza, e che un PG di 12° livello senza equipaggiamento sarà molto sottopotenziato rispetto ai compagni. O il master gli fa ritrovare l'equipaggiamento, o gli permetterà di procurarsene altro in altra maniera, altrimenti il personaggio non sarà più in grado di contribuire significativamente alle sfide del party

scelta 2 (ovvero gioco di ruolo): il personaggio sarà felicissimo di non essere crepato nelle segrete e di essere di nuovo libero, e il mantenimento di questa libertà sarà di gran lunga il pensiero principale. La questione equipaggiamento viene decisamente dopo. Molto probabilmente non avrà mai modo di rifarsi un equipaggiamento di livello sufficiente: se ha impiegato anni di vita e avventure a procurarsi quello che aveva, non vedo come potrebbe in poco tempo tornare in pari. Non gli tengo i tesori in un armadio della prigione tutti insieme, pronti ad essere recuperati, probabilmente saranno venduti a persone diverse e si disperderanno ala velocità della luce. Di sicuro non creo qualche deus ex machina per ridare un equipaggiamento al personaggio.

Io non ho dubbi su quale sia il mio stile di gioco, con tanti chissenefrega al personaggio che diventa inutile e la ricchezza del personaggio da tabellina e altre porcherie assortite.

Leggili.

Vietato dal regolamento il multiquote? Il problema è che sembra impossibile anche volendo cercare di avere una discussione civile con qualcuno che ha deciso che solo lui ha raigone. E che fa finta di non capire quello che gli viene detto.

Io ho argomentato fino a quando ne è valsa la pena. Sei stato tu a passare agli attacchi personali, quindi non vedo perché dovrei sprecare tempo a risponderti in maniera sensata. Mi rendo conto che il nostro scambio è diventato un misero flame, ma non sono io il troll.

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L'interpretazione non è qualcosa che deriva dall'approfondimento, bensì è la condizione - che deve essere presente dal primo istante - la quale ci permetterà di approfondire il carattere.

Si, vallo a dire a chi fa corsi di teatro se l'interpretazione non è questione di approfondimento. Cosa pensi? Che gli attori buoni non provino e riprovino il personaggio prima di iniziare a fare uno spettacolo!? Pensi che non ne creino le sfaccettature!? Pensi che non ne rivivano le esperienze?! Certamente, se prendi un mediocre attore italiano tipo Amendola sarà anche così. Ma se vai a chiedere ad un Robert De Niro, scoprirai che ci sono ore di preparazione dietro quel personaggio, allo scopo di perfezionarlo. E, personalmente, con il tuo metodo non è possibile, per l'appunto, interpretare a dovere o, semmai, lo si fa in maniera superficiale. Che poi a te non faccia nè caldo nè freddo, è un altro discorso.

Il tuo esempio sul PG che viene catturato è in linea con il tuo pensiero. Dopotutto a te non interessa nulla se un PG di 5° livello sta in mezzo a PG di 10°, quindi cosa te ne dovrebbe fregare se ha perso l'equipaggiamento!? C'è solo un piccolo problema però: quel personaggio rallenterà il gruppo perchè, per poter fare avventure con i suoi amici, dovrà procurarsi un'attrezzatura perlomeno decente (sempre che abbia qualche soldo rimasto). E' per questo che certi master spesso fanno trovare l'equipaggiamento integro nell'armadietto fuori dalla prigione. E, in certi casi, è giusto così. Non in tutte le prigioni ti vendono l'equipaggiamento appena sei finito in cella. Sarebbe limitativo se lo facessero.

Secondo me, il tuo "problema" è che ragioni troppo in maniera singolarista. D&D è un gioco di gruppo. Se un giocatore ha difficoltà, ne subicono le conseguenze anche gli altri. Tu direi: "Beh, che fretta c'è". Eh beh, sai, quando vai in giro a rischiare la vita, tenedenzialmente, non vorresti una palla al piede che, oltre a rischiare spesso di morire, ti garantisce, oltretutto, una maggiore probabilità di lasciarci le penne. Questo è interpretare. E per questo ti dico che, tranne per situazioni mooolto brevi o particolari, quello che dici tu non potrebbe accadere in un'avventura D&D. Non ci sono motivi plausibili, se non quelli creati dal master, per i quali un gruppo dovrebbe portarsi dietro un PG molto meno talentuoso. Chiaro che se tu, master, dai un compito ad un gruppo, obbligandone i componenti, con una qualsiasi scusa, a portarsi dietro un popolano allora è un altro discorso. Ma quanto fastidio darà quel popolano durante il viaggio?! A quel punto, il comportamento dei PG varierà a seconda dell'allineamento. E il giocatore che interpeterà quel popolano, a sua volta, avrà ben poche opzioni con cui interpretare il suo PG. Durante i combattimenti si nasconderà per non morire, durante le fasi morte interagirà con il gruppo ma, generalmente, le fasi morte del gioco sono quelle che vengono saltate per non dilungarsi troppo.

Vabbè, ovviamente, non penso ti farò mai cambiare idea sull'argomento. Mi sembra ovvio che con il tuo metodo di gioco tu tenda a favorire una minore durata della vita di un PG, cosa che io cerco di evitare se posso. E' più realistico il mio metodo?! Non lo so, anche perchè non ti sei sbilanciato per nulla su quella che potrebbe essere la tue interpretazione nei casi sottoposti nei post precedenti. Il risultato è che, secondo me il tuo metodo ha parecchie falle interpretative, nonostante tu sia convinto del contrario. Poi nessuno è perfetto e nessuno riesce sempre a creare una situzione di vita reale in un board game eh.

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Non capisco perché ti scaldi tanto, Redondo.

Robert De Niro si immedesima in un personaggio creandone tutte le sfaccettature. Le crea prima di andare in scena, non durante. Nella commedia dell'arte, dove si usava il canovaccio invece del copione e quindi era importante improvvisare, i caratteri erano definiti prima della messa in scena, in modo da dare una rappresentazione coerente durante la messa in scena.

Ovvaimente durante una lunga campagna un personaggio può prendere mille sfumature, magari tralasciate in fase di creazione. Magari tralasciate, non è un obbligo: io spesso arricchisco un BG di particolari, qual è il piatto preferito di una persona, com'è fatto il tatuaggio che ha sulla spalla, quando lo ha fatto e perché. Ha una cicatrice sul ginocchio perché da bambino è finito nelle ortiche? Suo padre è vedovo ma frequenta da due anni una signora nubile del paese? Dove acquista il tabacco della sua pipa, ha preferenze sulla sua qualità? Questa è roba che si può fare prima della messa in scena o durante, ma il meglio è farlo sia prima sia durante. Se il personaggio dura due sessioni, sarà la parte del prima ad essere preponderante. E capirai che sforzo. Magari uno dedica un po' più di tempo al BG e un po' meno a calcolare quale sia la combo fine-del-mondo. Ah no, dimenticavo, un PG con un buon background è una palla la piede, mica vorrai uccidere dei mostri con il BG eh.

Io non gioco in maniera "singolarista", se ho capito cosa intendi. Facendo il master, ho la responsabilità di creare un mondo in cui i giocatori che interpretano personaggi si divertano. Visto che loro sono contentissimi delle mie campagne, perché dovrei cambiare? E credimi, io non obbligo nessuno a portarsi dietro un popolano così come non, per usare le tuo parole, "do compiti a un gruppo, obbligando i componenti" a fare qualcosa. I compiti se li scelgono i giocatori, e se non vogliono scortare una persona non lo fanno. Sai perché il chierico andò nella foresta a recuperare Arianna? Perché, sbattendosene degli eventi principali della storia, andò a conoscerla durante il carnevale. Si innamorarono. Quando scoprì che era in pericolo decise di andare a salvarla.

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Non capisco perché ti scaldi tanto, Redondo.

Robert De Niro si immedesima in un personaggio creandone tutte le sfaccettature. Le crea prima di andare in scena, non durante. Nella commedia dell'arte, dove si usava il canovaccio invece del copione e quindi era importante improvvisare, i caratteri erano definiti prima della messa in scena, in modo da dare una rappresentazione coerente durante la messa in scena.

Ovvaimente durante una lunga campagna un personaggio può prendere mille sfumature, magari tralasciate in fase di creazione. Magari tralasciate, non è un obbligo: io spesso arricchisco un BG di particolari, qual è il piatto preferito di una persona, com'è fatto il tatuaggio che ha sulla spalla, quando lo ha fatto e perché. Ha una cicatrice sul ginocchio perché da bambino è finito nelle ortiche? Suo padre è vedovo ma frequenta da due anni una signora nubile del paese? Dove acquista il tabacco della sua pipa, ha preferenze sulla sua qualità? Questa è roba che si può fare prima della messa in scena o durante, ma il meglio è farlo sia prima sia durante. Se il personaggio dura due sessioni, sarà la parte del prima ad essere preponderante. E capirai che sforzo. Magari uno dedica un po' più di tempo al BG e un po' meno a calcolare quale sia la combo fine-del-mondo. Ah no, dimenticavo, un PG con un buon background è una palla la piede, mica vorrai uccidere dei mostri con il BG eh.

Credimi, io non gioco in maniera "singolarista", se ho capito cosa intendi. Facendo il master, ho la responsabilità di creare un mondo in cui i giocatori che interpretano personaggi si divertano. Visto che loro sono contentissimi delle mie campagne, perché dovrei cambiare? E credimi, io non obbligo nessuno a portarsi dietro un popolano così come non, per usare le tuo parole, "do compiti". I compiti se li scelgono i giocatori, e se non vogliono scortare una persona non lo fanno. Sai perché il chierico andò nella foresta a recuperare Arianna? perché, sbattendosene degli eventi principali della storia, andò a conoscerla durante il carnevale. Si innamorarono. Quando scoprì che era in pericolo decise di andare a salvarla.

A parte che, davvero, non mi stavo scaldando. Non è che il tuo modo di giocare D&D mi crei problemi eh. Solo che non lo capisco. Come secondo me il tuoi riferimenti a De Niro o al canovaccio sono semplicemente un'altra maniera di vedere la stessa questione (che io non condivido, ovviamente :-D).

Per quello che riguarda il background, credimi, anche io tendo a scriverli pressappoco come te. Magari non metterò il piatto preferito ma è sempre presente l'aspetto fisico e, soprattutto, ogni sfaccettatura del PG, comprese le motivazioni per talenti e abilità, i luoghi dove è stato o ha imparato, le persone che ha conosciuto. Diciamo che io sono una di quelle persone che scrive un background di 10 pagine quando costruisce un PG. E, proprio per questo, se permetti, mi irrita se viene ammazzato dopo due sessioni. Una volta può capitare, due anche, alla terza volta forse è il master che sbaglia e, magari, crea un mondo un po' troppo "competitivo" per i miei gusti. Poi non so se tu faccia così, ma è quello che traspare dai tuoi post. Non mi interessa nulla della combo fine del mondo. Se il mio PG è costruito per essere forte, sarà forte. Se è costruito per essere la faccia del gruppo, sarà la faccia del gruppo. Figurati che a me piacciono i PG che sanno fare un po' di tutto ma senza esagerare. Non per nulla non ho mai interpretato stregoni o maghi, i miei chierici non hanno mai usato la metamagia divina, ecc. Unica cosa, preferisco interpretare incantatori perchè, semplicemente, mi piace la magia.

Comunque la storia di Arianna l'abbiamo capita eh. Ma quella è una situazione particolare (l'innamoramento). Io e Blackstorm vorremmo sapere come faresti a gestire un gruppo con un unico PG di grado di sfida nettamente inferiore agli altri. E' quello il problema, la cosa a cui stai evitando di rispondere da un bel po'.

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Ho specificato molti post addietro che non è detto che i personaggi muoiano dopo due sessioni. Di solito durano molto di più, ma dipende dalle circostanze. Le mie campagne sono scarsamente letali perché i personaggi non devono mai affrontare sfide mortali per forza, quindi se il personaggio (coerentemente con la sua personalità) decide di non correre rischi, difficilmente morirà. Certo uno può cacciarsi in una situazione senza uscita, ma non cadono meteoriti in testa alla gente che evita le grane. Se un personaggio dura poco, è perché il giocatore decide che quella vicenda va bene così, circoscritta a quelle sessioni, abbandona il vecchio personaggio e ne fa uno nuovo. Con soddisfazione di tutti. Nello stesso modo, se un giocatore vuole cambiare personaggio lo può fare come e quando vuole, sta a lui decidere. Ovviamente in certe situazioni non potrà cambiarlo così da una sessione all'altra, per fare un'uscita e un'entrata di scena coerenti possono essere necessarie un paio di sessioni.

Se invece un personaggio muore, pazienza, succede, e io non lo salvo dall'alto. Ed è un ottimo spunto, giocarsi una morte è una delle cose più intense di un GdR. Però davvero non capisco quale parte di quale mio post ti faccia pensare che i PG delle mie campagne muoiano come mosche.

Mi chiedi come gestisco un'avventura con personaggi di livello diverso. Nello stesso identico modo in cui gestisco qualsiasi avventura. C'è un mondo, ci sono delle situazioni, e i giocatori fanno quello che pare a loro. Se qualcuno si sente inutile, si farà un personaggio di livello più alto. Ma questo lo ho già detto.

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Io non ho tenuto in vita nessuno, Arianna poteva morire o sopravvivere.

ciononostante con un PNG era possibile farlo. Se non lo fai o fai combattimenti farsa o muore

Arianna è sopravvissuta, anzi ora è felicemente sposata.

una casualità e un'avventura preparata su misura in modo che non morisse

Tu equipari "non fare nulla" a "non tirare dadi". Si possono fare molte cose senza tirare dadi, ad esempio interpretare.

si può interpretare anche tirando i dadi ed io equiparo non far nulla a lasciare che i problemi li risolvano gli altri. Se voglio fare conversazione vado al bar

Il mio punto di vista è che D&D può supportare una buona narrazione

D&D può supportare

D&D

può supportare

è qui il punto. Per come la vedi te non è D&D che supporta ma il master. Un master che non ha neppure aperto il manaule potrebbe supportare la narrazione altrettanto bene. A meno che tu non mi trovi qualcosa di scritto nel manaule che mi aiuti a supportare la narrazione senza ricorrere a tiri di dado. L'allineamento?

Sarebbe potuta morire, come ogni personaggio nelle terre selvagge. Continuo a non capire cosa ci sia di differente da un altro personaggio.

il problema è che quando veniva scortata incontravano sfide adatte alla scorta (troll, giganti ,etc) ora che è sola o muore o incontra sfide adatta a se stessa ( topi giganti, goblin, coboldi). Mi sembrerebbe un briciolo strano

C'entra rispetto all'affermazione (che non ho fatto io) che D&D impedisca di scortare un personaggio a causa delle regole che lo rendono un facile bersaglio. L'affermazione è sbagliata, perché non è un problema del sistema ma della situazione.

certo se stai chiuso in taverna a colloquiare questo non succede (ma non è D&D). Comunque il problema è proprio del sistema perchè i naltri sistemi non succede o succede molto meno. In 4° per esempio (pur essendo ugualemnte inutile, forse anche di più) hai più speranze di soppravivere perchè hai fin da subito più PF, perchè i difensori hanno ptoeri per proteggerti con efficacia, perchè gli attacchi fanno meno danni.

Le azioni dei personaggi non sono dettate solo dall'utilità, visto che i personaggi sono persone.

quando però queste azioni falliscono puntualmente perchè le regole le portano a fallire allora ha anche poco senso insistere.

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Mi chiedi come gestisco un'avventura con personaggi di livello diverso. Nello stesso identico modo in cui gestisco qualsiasi avventura. C'è un mondo, ci sono delle situazioni, e i giocatori fanno quello che pare a loro. Se qualcuno si sente inutile, si farà un personaggio di livello più alto. Ma questo lo ho già detto.

No scusa, il "dibattito" è partito proprio dal un post dove tu hai scritto di non vedere nulla di strano in un PG di 5° livello che viaggiava con un gruppo di 10°. Quindi mi devi spiegare come è possibile per un master gestire un PG di livello così inferiore. Non puoi dire "alla stessa maniera" perchè, in tal caso, il PG di 5° morirà, è inevitabile, anche se gli scontri saranno facili (per un gruppo di 10°).

Ergo, spiegami cosa avresti da gestire in questo caso. Tu come master dici al tuo giocatore: "Si si non c'è problema fai pure il PG di 5° livello se ti piace". Poi, visto che, parole tue, c'è un mondo, ci sono delle situazioni e i giocatori fanno quello che gli pare, quel PG di 5° inevitabilmente finirà:

- ucciso dopo un paio di scontri

- a bere in qualche locanda rompendo le balle al gruppo perchè sto qua non riesce a stare al passo, il che probabilmente separerà il gruppo stesso, creando incredibili tempi morti e la noia di una delle due fazioni.

- per ritirarsi dopo un paio di sessioni (per l'appunto) perchè non riesce ad integrarsi

Ad esclusione di trovate particolari del master, quelle sopra saranno le tre problematiche più probabili. Quindi, scusami, ma questo non si chiama gestire la situazione. Si chiama lasciare il totale libero arbitrio al capriccio del giocatore e far sprecare del tempo al gruppo.

Per come lo intendo io, un master deve sapere quando determinate situazioni siano fattibili o no. Se un mio giocatore mi venisse a chiedere di costruire un PG di 5° liv in un gruppo di 10° io gli risponderei seccamente NO. E il tutto per il bene del gruppo stesso. Se non capisci questa situazione, allora non stai giocando a D&D ma semplicemente ad un gioco simile con house rules tutte tue particolari. Ripeto, nessuno te lo vieta, ma non accusare altre persone di non interpretare o di costruire personaggi solo per tirare qualche dado e fare più danni possibili. Perchè, D&D, è tirare dadi. Se tu vuoi far colpo su di una ragazza tiri su Diplomazia o su Raggirare, se vuoi spaccare una porta c'è un tiro di Forza, se vuoi capire se qualcuno ti sta mentendo c'è un tiro su Percepire Intenzioni. La linea guida dei manuali è chiara. Poi tu, master, potrai decidere se il tuo giocatore riuscirà a portarsi a letto quella ragazza, dare qualche bonus o malus di circostanza, ecc ma il grosso del lavoro sarà già stato fatto dal tiro di dado. Già, perchè, che tu lo voglia o no, tanto per esagerare, un Bardo di 20° livello, con un tiro di Diplomazia pari a 50, secondo le regole renderà amiche le persone ostili. Tutto ciò è realistico!? Probabilmente no, ma non è nemmeno realistico volare a comando o lanciare catene di fulmini. Queste sono le regole e nelle regole c'è scritto che quasi tutte le situazioni vanno affrontate con un tiro di dado. L'intepretazione è una cosa personale, che può darti vantaggi o svantaggi a seconda della situazione. Però, non è tutto, anzi.

Per il resto del post che non ho quotato, io noto una certa incoerenza. Prima scrivi che tu crei un mondo che funziona indipendentemente dal livello e dalle decisioni prese dai PG. Poi però mi dici che nel tuo mondo difficilmente ci sono scontri letali e che un giocatore difficilmente morirà.

Mi spiace, ma le due cose sono altamente in contraddizione. D&D è ambientato in un mondo medioevale. Io bazzico nei Reami ad esempio e, da manuale, nel periodo in cui il mio gruppo sta giocando, ci sono città volanti, guerre, divinità che ritornano, ecc. Ora spiegami come un mondo del genere non possa fornire scontri letali quasi ogni giorno, quando ti addentri nelle terre selvagge o quando vai a visitare un dungeon. Insomma, stai masterizzando degli avventurieri, mica dei ragionieri che devono stare seduti tutto il giorno davanti al pc a fare calcoli.

Tanto per farti un esempio attuale, prova ad andare in certe zone della Colombia con le tue scarpe Nike, i jeans Levi's e il tuo cellulare da 500 euro e scopri quanto tempo passerà prima che ti puntino una pistola alla tempia. Beh, io credo che un dungeon D&D o una foresta dei Reami siano perlomeno altrettanto pericolosi (e sto utilizzando un eufemismo).

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[...]

Io non so come tu crei e gestisci le avventure. Arianna sarebbe potuta morire eccome. Se poi intendi che il troll o gli spettri erano una sfida bilanciata sul gruppo, sotto certi aspetti è vero. Proprio per salvaguardare la coerenza del mondo di gioco rispetto a questi problemi, io cerco di comprimere un'ambientazione in un range di livelli sensato, evitando aberrazioni come il Faerun con PG di 1° livello in un mondo strapieno di PNG di 25°.

Io sono il master e creo il mondo di gioco. Arianna sarebbe potuta morire prima di arrivare nella Buca delle Ossa, ma non è successo per ragioni plausibilissime. Il fatto è che sarebbe arrivata lì comunque, era una sottotrama che preludeva a tutt'altri sviluppi della vicenda dopo alcuni anni, ed è stata cambiata dalle azioni dei PG. Se il chierico non si fosse legato (per ragioni di interpretazione del giocatore, non certo perché io avessi immaginato la cosa) ad Arianna, probabilmente i due PG avrebbero continuato a investigare a Sora, e investigando, probabilmente si sarebbero trovati coinvolti con il piano di fuga del capo dei Nati Liberi. Oppure no. Se ci si fossero trovati, magari avrebbero aiutato i congiurati, che non significa che potessero liberare il capo a suon di mazzate o di poteri magici o di capacità di classe, ma magari avrebbero elaborato un buon piano in una città-stato che ho progettato a prescindere dal fatto che i personaggi avessero due livelli o dodici (ovviamente un buon piano doveva tenere conto delle loro abilità, un guerriero che basa il suo piano sull'intrufolarsi non visto in una prigione potrebbe avere qualche problema) E il capo non sarebbe stato giustiziato, ma Arianna sarebbe ancora nella Buca delle Ossa. Chi lo sa. Ora tutta la macrotrama del mondo - alcuni anni - è modificata, e devo risvilupparla coerentemente sulla base dei nuovi accadimenti.

Altrimenti c'è il rail-roading, le solite ricerche di artefatti, i mondi senza capo né coda che cambiano in relazione al livello dei PG. Che sono molto più semplici da gestire, ma io preferisco altro.

Per il resto, si continuano a dire le stesse cose. Ancora nessuno mi ha spiegato per quale motivo se metto l'interpretazione al centro di D&D, dovrei usare un sistema meccanico diverso e più adatto. Nè per quale motivo dovrei giocare senza regole invece di usare D&D.

Vent'anni fa non c'era il web come lo conosciamo oggi e non c'erano bei forum come dragonslair. Ma, molto prima di the Forge, noi giocatori, anche io che ero un ragazzino, sapevamo benissimo cosa fosse la regola zero. La regola zero era quella scritta chiaramente su ogni manuale di D&D, ovvero che il master può stravolgere le regole a suo piacimento. Non solo, ma è sempre stato detto chiaramente che la regola zero è la prima e più importante regola del GdR. Tutto il resto, tutti quei bei manuali pieni di regole, viene dopo. E viene dopo perché non si può fare gioco di ruolo senza regola zero: il mondo di gioco è totalmente libero, infinito, mentre le regole sono finite e non possono gestire ogni situazione; con la regola zero diventano infinite e possono gestire tutto. Senza regola zero, si fa board-game, bello, fantastico, divertente, quello che vuoi, ma non è GdR.

Questa è la storia del GdR, con buona pace di tutti gli interessanti giochi che provano a eliminare la regola zero (e non la eliminano affatto ma la dissimulano), e con buona pace anche dei giocatori di D&D che si mettono a piangere e battono i piedi quando il master applica la regola zero.

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No scusa, il "dibattito" è partito proprio dal un post dove tu hai scritto di non vedere nulla di strano in un PG di 5° livello che viaggiava con un gruppo di 10°. Quindi mi devi spiegare come è possibile per un master gestire un PG di livello così inferiore. Non puoi dire "alla stessa maniera" perchè, in tal caso, il PG di 5° morirà, è inevitabile, anche se gli scontri saranno facili (per un gruppo di 10°).

Ergo, spiegami cosa avresti da gestire in questo caso. Tu come master dici al tuo giocatore: "Si si non c'è problema fai pure il PG di 5° livello se ti piace". Poi, visto che, parole tue, c'è un mondo, ci sono delle situazioni e i giocatori fanno quello che gli pare, quel PG di 5° inevitabilmente finirà:

- ucciso dopo un paio di scontri

- a bere in qualche locanda rompendo le balle al gruppo perchè sto qua non riesce a stare al passo, il che probabilmente separerà il gruppo stesso, creando incredibili tempi morti e la noia di una delle due fazioni.

- per ritirarsi dopo un paio di sessioni (per l'appunto) perchè non riesce ad integrarsi

Ad esclusione di trovate particolari del master, quelle sopra saranno le tre problematiche più probabili. Quindi, scusami, ma questo non si chiama gestire la situazione. Si chiama lasciare il totale libero arbitrio al capriccio del giocatore e far sprecare del tempo al gruppo.

Per come lo intendo io, un master deve sapere quando determinate situazioni siano fattibili o no. Se un mio giocatore mi venisse a chiedere di costruire un PG di 5° liv in un gruppo di 10° io gli risponderei seccamente NO. E il tutto per il bene del gruppo stesso. Se non capisci questa situazione, allora non stai giocando a D&D ma semplicemente ad un gioco simile con house rules tutte tue particolari. Ripeto, nessuno te lo vieta, ma non accusare altre persone di non interpretare o di costruire personaggi solo per tirare qualche dado e fare più danni possibili. Perchè, D&D, è tirare dadi. Se tu vuoi far colpo su di una ragazza tiri su Diplomazia o su Raggirare, se vuoi spaccare una porta c'è un tiro di Forza, se vuoi capire se qualcuno ti sta mentendo c'è un tiro su Percepire Intenzioni. La linea guida dei manuali è chiara. Poi tu, master, potrai decidere se il tuo giocatore riuscirà a portarsi a letto quella ragazza, dare qualche bonus o malus di circostanza, ecc ma il grosso del lavoro sarà già stato fatto dal tiro di dado. Già, perchè, che tu lo voglia o no, tanto per esagerare, un Bardo di 20° livello, con un tiro di Diplomazia pari a 50, secondo le regole renderà amiche le persone ostili. Tutto ciò è realistico!? Probabilmente no, ma non è nemmeno realistico volare a comando o lanciare catene di fulmini. Queste sono le regole e nelle regole c'è scritto che quasi tutte le situazioni vanno affrontate con un tiro di dado. L'intepretazione è una cosa personale, che può darti vantaggi o svantaggi a seconda della situazione. Però, non è tutto, anzi.

Per il resto del post che non ho quotato, io noto una certa incoerenza. Prima scrivi che tu crei un mondo che funziona indipendentemente dal livello e dalle decisioni prese dai PG. Poi però mi dici che nel tuo mondo difficilmente ci sono scontri letali e che un giocatore difficilmente morirà.

Mi spiace, ma le due cose sono altamente in contraddizione. D&D è ambientato in un mondo medioevale. Io bazzico nei Reami ad esempio e, da manuale, nel periodo in cui il mio gruppo sta giocando, ci sono città volanti, guerre, divinità che ritornano, ecc. Ora spiegami come un mondo del genere non possa fornire scontri letali quasi ogni giorno, quando ti addentri nelle terre selvagge o quando vai a visitare un dungeon. Insomma, stai masterizzando degli avventurieri, mica dei ragionieri che devono stare seduti tutto il giorno davanti al pc a fare calcoli.

Tanto per farti un esempio attuale, prova ad andare in certe zone della Colombia con le tue scarpe Nike, i jeans Levi's e il tuo cellulare da 500 euro e scopri quanto tempo passerà prima che ti puntino una pistola alla tempia. Beh, io credo che un dungeon D&D o una foresta dei Reami siano perlomeno altrettanto pericolosi (e sto utilizzando un eufemismo).

Tu quando devi sedurre una ragazza in game usi una prova di Diplomazia? Fantastico, ma vorrei che mi portassi una parte di un qualsiasi manuale che supporta questa tua interpretazione.

Con una prova di Diplomazia riuscita una ragazza diventa Friendly, e sulla mia versione dei manuali 3.5 non dice che una persona Friendly te la dia automaticamente. Avevamo fatto una discussione fiume sulla questione Friendly in un topic sullo Charme, io e Blackstorm tanto per cambiare :-D

Un esempio di gioco.

Ugo (DM): siete in una locanda.

Marco: com'è la cameriera?

Ugo: parecchio carina.

Marco: me la voglio portare a letto. (Tiro di dado) 9, Diplomazia +27, 36. E' Friendly, yuhuu! Allora la convinco a venire con me di sopra in una stanza.

Ugo: (guarda la giocatrice Francesca, sua vecchia amica d'infanzia) ehi Fra', anche noi siamo amici, andiamo di sopra per una sveltina allora.

(risate generali)

Ugo: no, non basta che una persona sia amichevole perché venga a letto con te.

Capisci cosa intendo?

In un'altra situazione, magari il Ugo decide che sì, la prova è sufficiente. Magari nessuno ha voglia di ruolare la scena.

Ugo: ok, siete andati a letto.

Marco: e ma che palle così però. Falle dire due parole, non so, "è stato grandioso".

Ugo: fa un tiro di Percepire Intenzioni per capire se le è piaciuto.

Altra situazione

Marco: me la voglio portare a letto. (Tiro di dado) 9, Diplomazia +27, 36. E' Frinedly, yuhuu!

Ugo: Fra', io mi imbarazzo a fare la cameriera. Vuoi giocartela tu?

Francesca: Ok. Con quel tiro sarà molto ben disposta. Ciao, io sono Rania. Se continui a guardarmi così mi farai arrossire (lancia un'occhiata maliziosa a Marco).

Marco: scusami Rania, ma non posso farne a meno. Io sono Derren (e bla, bla, baggianate tipiche di un approccio galante, alla fine si danno appuntamento in un fienile del villaggio alle due, quando lei staccherà dalla locanda).

Il primo esempio rispetta le regole. Anche il secondo, ma comunque applica un'estensione alle regole (regola zero) secondo cui un personaggio Friendly, stanti compatibilità di sesso ed età, è disposta a fare sesso con te. Non c'è scritto nel manuale! E d'altronde, se la ragazza avesse deciso di mantenersi vergine fino al matrimonio, ti direbbe amichevolmente (è Friendly): sei un ragazzo fantastico, mi piaci, mi piacerebbe darti ciò che mi chiedi, ma cerca di capirmi ti prego: non posso! (è molto Friendly, altrimenti sarebbe stata meno gentile).

E' la faccenda che esponevo prima. Le regole sono finite - infatti la definizione di Friendy è generica - le situazioni sono infinite.

Quanto al resto: di nuovo caschiamo sullo stesso argomento. Il tipo di 5° livello in un'incontro GS 10 morirà. Ma perché, ci deve essere per forza un incontro GS 10? Non ci si può divertire senza questi due benedetti scontri che dovrebbero asfaltare in un round questo PG di 5°? E qualora ci fosse, il tipo deve buttarsi nella mischia a farsi ammazzare? Il bello è che ci sono decine di topic su come rendere più interessanti e vari i combattimenti, ebbene, avere un PG più debole non rende lo scontro più interessante per il giocatore dello stesso (che dovrà gestirsi in maniera diversa dal solito) e per gli altri giocatori (che dovranno tenere conto della sua relativa fragilità)? Eccetera. Davvero, io di risposte a questa benedetta domanda ne ho date a più riprese.

Per finire, il mondo funziona a prescindere dai giocatori. Quindi essi sono più liberi, rispetto a un'avventura rail-roading, di scegliere come rapportarcisi. E se rischiare la propria incolumità o meno. C'è un attacco alla città. Bene, cosa facciamo? Possiamo partecipare alla difesa contro i pirati, possiamo fuggire a rotta di collo in mezzo al casino, possiamo approfittare della confusione per svaligiare un palazzo, possiamo andare in un'altra città ed aprire un bordello.

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Io ho argomentato fino a quando ne è valsa la pena. Sei stato tu a passare agli attacchi personali, quindi non vedo perché dovrei sprecare tempo a risponderti in maniera sensata. Mi rendo conto che il nostro scambio è diventato un misero flame, ma non sono io il troll.

Si, si, bravo. Hai ragione su tutti i fronti. Davvero. Ti do completamente ragione. Sei l'esempio da seguire nella masterizzazione di un gdr. Davvero. Senza scherzi. Hai completamente, totalmente, inossidabilmente ragione.

PS: dare dello schizofrenico non è un insulto, noto.

PPS: i doppi post sarebbero un po' vietati dal regolamento.

Comunque, davvero, a parte tutto, sul serio, hai raigone. Davvero.

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Ugo: ok, siete andati a letto.

Marco: e ma che palle così però. Falle dire due parole, non so, "è stato grandioso".

Ugo: fa un tiro di Percepire Intenzioni per capire se le è piaciuto.

:lollollol:lollollol:lollollol:lollollol:lollollol:lollollol:lollollol

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Se tu avessi letto bene quello che ho scritto, avresti notato che ho specificato:

La linea guida dei manuali è chiara. Poi tu, master, potrai decidere se il tuo giocatore riuscirà a portarsi a letto quella ragazza, dare qualche bonus o malus di circostanza, ecc ma il grosso del lavoro sarà già stato fatto dal tiro di dado.

Poi tu puoi intepretare la situazione come vuoi. Puoi decidere che la ragazza sia impegnata e non voglia tradire il suo uomo. Puoi decidere che sia lesbica. Puoi decidere di farla resistere ma resta il fatto che più il tiro di Diplomazia è alto, più tu hai possibilità con la ragazza in questione. Dopotutto tu sei un avventuriero, non un essere comune. Se sei pure bello e hai pure buoni modificatori di Diplomazia allora il compito è facilitato. Se Brad Pitt entrasse in un qualsiasi bar, probabilmente, l'80% delle donne impegnate e non andrebbe a letto con lui. E qua parliamo di realtà, non di D&D. Figuriamoci cosa può fare un PG di 8°-10° livello che si è creato una certa fama nei dintorni e che ha pompato al max le abilità sociali.

Quando capitano cose del genere io, da master, tiro svariati dadi per decidere che tipo di persona il PG si trova di fronte ma, comunque, non ci sono *****: il tiro di Diplomazia è lì apposta, anche per situazioni come queste. Ovviamente il giocatore dovrà dire le cose giuste e, proprio per questo il tuo Ugo non avrà probabilmente successo con la sua amica di infanzia. Però chissà, tu dai per scontato che la sua amica di infanzia non voglia farsi una sveltina... che ne sai... magari è una gran porca. :-D Quindi, non solo solo i "modi" a contare, come puoi ben vedere. Ergo, anche qua, il tuo esempio non è molto calzante. Al contrario, che ti piaccia o no, il tiro su Diplomazia esiste per regolamento ed è stato messo lì apposta dagli sviluppatori per aiutare le relazioni interpersonali tra PG e PNG. Concludendo, anche qua tu ti sei creato le tue home rules. Il che va sempre bene, ma non spacciarle come verità assoluta.

Ritornando al gruppo di livello 10 con un PG di livello 5 ecco cosa non va nel tuo ragionamento. Mettiamo che i PG facciano tre incontri quel giorno nel dungeon, due di GS 5 e uno di GS 4. Ecco le eventuali possibilità:

- il giocatore di livello 5 interagisce nei combattimenti, viene ferito, consuma incantesimi o quello che vuoi e dopo questi tre scontri è costretto a riposarsi quando, invece, i PG di livello 10 potrebbero andare avanti. Risultato: il PG di 5° risulta essere un peso per il gruppo.

- Il giocatore di livello 5 non partecipa o partecipa marginalmente agli scontri. I danni sono limitati ma, effettivamente, il giocatore di livello 5 si è rotto i maroni a stare a guardare (a meno che il giocatore in questione non si diverta a fare la cheerleader :lol:).

- il giocatore di livello 5 si becca due legnate dal mostro più grosso incontrato quella giornata e che aveva vinto l'iniziativa: muore. Deve rifare il PG da capo.

Queste saranno le soluzioni più probabili appena si entrerà in battaglia (e prima o poi, ci entrerà) e mettendo dei GS affrontabili per il PG debole. E anche per quello che riguarda le abilità o l'interazione con gli altri PG dell'avventura ecco che i tiri di un PG di livello 5 risulteranno inadeguati ad un certo punto dell'avventura.

Poi se tu mi vuoi introdurre questa fantomatica regola zero fa pure. Però, non so come spiegartelo, non è nelle regole del D&D attuale. Oppure c'è, e si identifica come "house rule". Ma, per l'ultima volta, qus sul forum generalmente si discute del gioco secondo le regole dei manuali, in maniera oggettiva. Se tu usi varianti, ciò non vuol dire che altri che tirano più dadi di te siano dei semplici bimbi che si divertono a vedere chi fa più danni.

Se tu giocassi ancora con la prima edizione di D&D allora non potrei dirti nulla ma nella 3.5 hai un set di regole da rispettare, anche per costruire i gruppi. C'è pure la sezione dedicata ai giocatori con caratteristiche troppo basse o troppo alte. Figuriamoci per giocatori con 5 livelli di differenza.

Vabbè, ora me ne torno a casa. Oggi per colpa tua non ho fatto nulla al lavoro! Sentiti in colpa!:-D

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