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Chiarimenti sulla povertà volontaria


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Ciao a tutti. Vorrei chiedervi una cosa riguardo il libro delle imprese eroiche.

Ho letto sulle "varianti alle regole" che un PG, con il consenso del DM naturalmente, può decidere volontariamente di avere uno stile di vita povero abbandonando ogni sorta di bene materiale attraverso l'acquisizione dei talenti "voto sacro" e poi "voto di povertà".In questo modo il PG diventa un asceta.

La mia domanda è:

Può un asceta acquisire una classe di prestigio come, per esempio, "Protetta di Valarian" oppure una qualsiasi altra classe di prestigio???

Per favore siccome le vostre risposte mi serviranno per dare elementi validi da sottoporre all'esame del mio DM, potreste indicarmi le cause che vi hanno portato ad avere le vostre idee???

Grazie grazie compagni di avventure!!! ;-)

Emerod

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Principali partecipanti

Non ho trovato niente che proibisca di prendere una CdP e Voto di povertà insieme. Voto di povertà vieta di utilizzare oggetti perfetti e magici, quindi l'importante è rimanere nei binari. Non credo che esistano CdP che impongono l'utilizzo di tali oggetti, quindi non vedo il problema. Inoltre c'è l'apostolo di pace che richiede il talento Voto di povertà come requisito, ma permette un utilizzo limitato di alcuni oggetti. Bisogna leggere bene le CdP, ma ribadisco, non vedo come il talento suddetto possa impedirne la scelta.

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Non ho trovato niente che proibisca di prendere una CdP e Voto di povertà insieme. Voto di povertà vieta di utilizzare oggetti perfetti e magici, quindi l'importante è rimanere nei binari. Non credo che esistano CdP che impongono l'utilizzo di tali oggetti, quindi non vedo il problema. Inoltre c'è l'apostolo di pace che richiede il talento Voto di povertà come requisito, ma permette un utilizzo limitato di alcuni oggetti. Bisogna leggere bene le CdP, ma ribadisco, non vedo come il talento suddetto possa impedirne la scelta.

In realtà il Voto di Povertà vieta di possedere oggetti magici... non di utilizzarli!

Se un asceta chiede in prestito un oggetto magico, ke sia a utilizzo singolo (pozione) o illimitato (stivali levitazione), non trasgredisce le regole sempre ke dopo lo restituisca logicamente!

Se il proprietario muore durante l'utilizzo da parte dell'asceta di quell'oggetto, l'asceta dovrà venderlo e dare il ricavato in beneficenza (di qualsiasi allineamento sia) come del resto deve fare con tutti gli oggetti e i tesori ke trova!

Samirah... non ti offendi se ti correggo vero? Ih ih ih ;-)

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Ciao a tutti. Vorrei chiedervi una cosa riguardo il libro delle imprese eroiche.

Ho letto sulle "varianti alle regole" che un PG, con il consenso del DM naturalmente, può decidere volontariamente di avere uno stile di vita povero abbandonando ogni sorta di bene materiale attraverso l'acquisizione dei talenti "voto sacro" e poi "voto di povertà".In questo modo il PG diventa un asceta.

La mia domanda è:

Può un asceta acquisire una classe di prestigio come, per esempio, "Protetta di Valarian" oppure una qualsiasi altra classe di prestigio???

Per favore siccome le vostre risposte mi serviranno per dare elementi validi da sottoporre all'esame del mio DM, potreste indicarmi le cause che vi hanno portato ad avere le vostre idee???

Grazie grazie compagni di avventure!!! ;-)

Emerod

puo acquiatare una qualsiasi classe che non richieda come prerequisito L'utilizzo di un'oggetto

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quello che dice marth è parzialemte vero, indfatti un ascetà pèuò vbere una pozione passatagli dal compagno, ma non può, come dice il libro, farsi preswtare un mantello della resistenza anche solo per un round.

quella dell'apostolo di possedere oggetti magici di protezione è una variante alla variante^^

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Non è il talento ke impedisce di prendere in prestito oggetti, ma il buon senso del giocatore!

Un VERO giocatore ke sappia VERAMENTE interpretare un asceta usa la capacità di prendere in prestito oggetti solo se per una causa buona e solo se strettamente necessario...

"il mondo sta per esplodere e solo una spada vorpal +5 può salvarci se mostrata alle divinità... e solo un asceta può raccoglierla dal luogo dove essa è nascosta"

in questo caso l'asceta, secondo il suo voto e il suo allineamento (qualunque buono sia), non lascerà certo ke il piano materiale vada a farsi letteralmente friggere! Dopo aver completato la missione riporterà la spada nel luogo dove l'ha trovata...

Questo è uno dei classici esempi ke citano alla 25...

Ma certamente la capacità di prendere in prestito oggetti magici, non vietata dal talento tranne in alcuni casi (come x gli oggetti ke forniscono potenziamenti a caratteristiche o simili), non DEVE essere usata SEMPRE... ma questo dipende dal giocatore e dal suo buon senso di interpretare un personaggio buono...

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"il mondo sta per esplodere e solo una spada vorpal +5 può salvarci se mostrata alle divinità... e solo un asceta può raccoglierla dal luogo dove essa è nascosta"

Ragionando per assurdi, al di fuori della matematica, non si arriva da nessuna parte... anzi, in questo modo si arriva quasi a giustificare molte forme di "prestito" per la salvezza del mondo...

Se fossi io l'asceta in questione, penserei che la meditazione potrebbe aiutarmi a trovare una soluzione alternativa che non preveda la tentazione di possedere tale oggetto, nemmeno per un periodo limitato di tempo... perchè la ricchezza è potere, e il potere corrompe anche gli animi più puri.

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A rigor di logica il potere del bene non corrompe... altrimenti non si chiamerebbe bene!

Ho detto ke un asceta, se un giocatore SA interpretarlo, non va in giro a chiedere in prestito oggetti per il suo fabbisogno, ma per quello degli altri! Non prenderà mai in prestito un mantello del carisma per conquistare l'anima gemella (come molti giocatori fanno, anke se asceti)!

Piuttosto userà la bacchetta di cura prestatagli dal chierico buono del gruppo x curare i compagni o altra gente bisognosa (mettendo caso ke l'asceta sia un pg ke non abbia la capacità di guarire in nessun modo)!

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Riporto esattamente:

"To fulfill your vow, you must not own or use any material possessions, with the following excwptions [segue la lista di oggetti normali che possono essere posseduti od usati da un asceta] [...] You may not use any magic item of any sort, though you can benefit from magic items used on your behalf"

Mi sembra sia chiaro. Poi l'asceta, per il bene degli altri, può sempre sacrificarsi e decidere di usare un oggetto magico, ma deve essere una situazione eccezionale, non basta un amico ferito per prendere in mano una bacchetta di cura ferite.

E' chiaro che poi il master può decidere che una determinata divinità, visto il gesto eroico, può ridare al personaggio tutti i benefici che ha perso compiendo quell'azione.

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E ricordiamo ke esiste anke l'incantesimo Espiazione...

Non c'è modo di impedire ad un asceta di usare un oggetto magico... l'importante è ke lo usi x una causa buona e ke poi lo restituisca!

A meno ke non voglia passare a neutrale o perfino a malvagio perdendo non solo il talento ma anke i privilegi da apostolo di pace, protetta di valarian o qualsiasi altra cdp!

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Non c'è modo di impedire ad un asceta di usare un oggetto magico... l'importante è ke lo usi x una causa buona e ke poi lo restituisca!

Certo che può usarlo, ma perde comunque i benefici del talento, indipendentemente dalle motivazioni. Poi se le motivaizioni sono giuste o se è stato forzato in qualche modo, con l'espiazione recupera tutti i benefici.

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No, caro Marth, ha ragione Sami e anche Sharuwen.

Non puoi posedere, ma non puoi neppure utilizzare oggetti magici e/o perfetti!

Agli alti livelli cmq ogni arma non perfetta e non magica che impugni diverrà magica +1 (o di più).

Non puoi portare gemme, o sacche magiche. Non puoi indossare armature, non puoi avere armi (tutto magico/perfetto si intende).

Vero è che si può Espiare, ma si sta andando sullo specifico e sul "tragico" :-D

Per regole e per "sensatezza" non si può fare... Dovrebbe essere un rigetto fisico, come se l'arma magica o perfetta fosse "rovente" per la mano dell'asceta, o se gli provocasse giramenti di testa o cose simili...

Imho, ovviamente!

Ciauz

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Ma anche l'incantesimo di Espiazione non è un "correttore automatico"... se dice che non devi possedere né usare un oggetto, non vedo come inserire il discorso "per scongiurare la fine del mondo".

Semplicemente, quello non è il suo ruolo: qualcun'altro potrà andare e prendere quell'oggetto, mentre l'asceta apporterà il proprio contributo nei modi prescritti dalle caratteristiche dei voti che ha fatto.

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