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Interrogativo PE e interpretazione


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Mi sa che non mi sono spiegato bene...

Non tutti sono portati per la recitazione vera e propria, anche minima, mentre alcuni recitano senza problemi improvvisando tutto, e questo non perchè questi si impegnano più di quelli, ma solo perchè a loro riesce e agli altri no...

In questi casi come fai? Dai i PE solo a chi recita? Come diamine capisci se uno è solo timido o svogliato? E le differenze nella capacità di improvvisare come le gestisci?

La recitazione è troppo aleatoria come parametro e troppo sottoposta al carattere di base del giocatore per essere un metro affidabile nell'assegnazione di premi di gioco, per questo la ignoro del tutto nell'assegnazione dei PE o dei premi...

A me non importa nulla se un giocatore mi recita il suo paladino come se fosse un attore shakespeariano, mi importa solo di come lo fa agire e di come lo fa pensare, e quando lo fa per me può usare anche il plurale maiestatis, se per lui è meglio...

Per me è molto più meritevole un ladro che mi crea piani arditi per dei furti clamorosi che poi riesce a mettere in atto sbeffeggiando le forze dell'ordine con mosse improvvisate e intelligenti (o anche solo fortunate), pure se mi parla in terza persona col tono di un parchimetro, piuttosto di un ladro recitato alla perfezione con toni e parole adatti e coerenti e discorsi intriganti, ma che a parte questo non fa molto di più che disarmare trappole e cercare passaggi segreti...

Ovvio che se uno mi recita un po' non lo zittisco, ma anzi gli do corda, però non è uno dei parametri che uso per premiare i giocatori a fine sessione o per garantirgli dei vantaggi in gioco...

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Sono d'accordo su quasi tutto. Ma la terza persona no, cavolo, quello è il minimo. D'accordo non essere bravi a recitare, ma dire "oste, portami un piatto di stufato e una birra!" piuttosto che "chiedo all'oste un piatto di stufato e della birra" non mi sembra difficile.

Se poi c'è anche tono, accento, scelta del lessico, è un di più, naturalmente, che non valuto proprio per il motivo che hai detto, dipende troppo dalle capacità recitative della persona.

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del tipo:

Dagnabit:

allineamento (CB): 350 (7), sei riuscito abbastanza bene a creare scompiglio senza danneggiare chi non lo meritasse

razza (nano): 400 (8), oggi hai fatto veramente schifo, quindi devo dire che hai interpretato alla grande un nano.

interpretazione (generale): 450 (9), sei andato molto bene, hai anche avuto le giuste idee per sbrogliare alcuni momenti delicati e nei combat sei risurltato decisivo

Io volevo solo dire che, usando questo esempio, al primo livello passerebbe di gran lunga al secondo senza praticamente fare altro. Al 20° non si accorgerebbe nemmeno di averli presi, questi punti. Tutto qui.

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  • 1 mese dopo...

Ciao a tutti gente!è ormai un bel pò che non scrivo su questo forum e forse in pochi si ricorderanno di me (anche perchè ho visto un sacco di gente nuova in giro :rolleyes: ..) un pò per problemi di studio e un pò perchè ho passato un pò di tempo in compagnia di altri giochi di ruolo ma ora io e i miei amici volevamo tornare all'ovile con un classico D&D ed.3.5..ed è per questo che sono qui.

Oltre al piacere di salutare tutti sono qui per chiedervi consiglio su un piccolo problema che è sorto...

Non avendo trovato un master disponibile al momento mi sono offerto nel mio gruppo di masterizzare e vorrei chiedervi dei consigli..

Tipo un decalogo del buon master mi sarebbe moolto utile:lol: :lol: ..

Parlando comunque è già sorto un problema:io ritengo che i giocatori bravi a interpretare con bel background e con buona volontà vadano premiati con punti esperienza (con cos'altro senò?) ma mi sono dovuto scontrare :banghead: :banghead: :banghead: contro quelli che tanto bravi a interpretare non sono e da qui il dilemma:come faccio a premiarli senza minare l'equilibrio del gruppo??

AIUTATEMI!!!

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Quello del decalogo del buon master può essere un bel topic a se.... quindi magari adesso lo apro...

Per quanto riguarda il problema degli XP in premio... beh è ovvio che il problema c'è...

La cosa fondamentale (IMHO) è non creare fin da subito grosse disparità tra i giocatori (soprattutto se ci sono dei novellini)...Da qui il mio quesito: ma quelli che "non interpretano" sono nuovi? Se si, chiedi (o imponi) agli intepretatori di portare un po' di pazienza in modo che gli altri possano imparare... se no... beh la cosa dipende da te (e da loro) e da cosa intendi/intendete per GDR... Ma qua ci si dilunga troppo... ;-)

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il problema è che chi interpreta male non è alle prime esperienze..

Questo è un problema... Il consiglio di Aerys di elargire a chi ruola e di essere di manica stretta con chi non lo fa va bene... ma senza esagerare...

Ogni master dà XP ruolo/interpretazione secondo il prorpio uso/desiderio/piacere/convinzione... ma se esageri rischi di perdere i giocatori e non so se ne vale la pena...

Parlagliene... magari loro non capiscono cosa intendi tu per "ruolo" e sono già convinti di ruolare bene... ;-)

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non sono d'accordo con Aerys, ma adesso mi spiego...anche a me piacerebbe premiare chi ruola bene perchè è così che concepisco D&D....ma purtroppo non tutti lo concepiscono come me.

per questo all'inizio della campagna chiedo ai miei giocatori se preferiscono "fare a botte" (cioè gli avventurieri in cerca di fama e tesori) o se preferiscono basare la campagna sull'investigazione e sull'interpretazione.

e solo dopo avere deciso questo decido come distribuire i px, in modo che i giocatori siano tutti d'accordo in quanto si gioca come ha deciso la maggioranza.

mi sono spiegato? :-(

bye bye....:-D

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Io evito proprio di premiare l'interpretazione con i PE, perchè non tutti sanno interpretare e non ha senso fare imparare qualcosa ad un PG perchè il giocatore lo recita bene...

Di solito premio con altre cose, ad esempio vantaggi di gioco quali alleati, contatti, reputazione, oggetti magici ad hoc nei tesori che trovano, eccetera, ma mai con i PE...

In questo modo la disparità appare meno evidente e più legata al gioco che a un mio palese intervento diretto sui PE...

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Io evito proprio di premiare l'interpretazione con i PE, perchè non tutti sanno interpretare e non ha senso fare imparare qualcosa ad un PG perchè il giocatore lo recita bene...

Di solito premio con altre cose, di solito vantaggi di gioco quali alleati, contatti, reputazione, oggetti magici ad hoc nei tesori che trovano, eccetera, ma mai con i PE...

In questo modo la disparità appare meno evidente e più legata al gioco che a un mio palese intervento diretto sui PE...

devo dire che è un ottimo consiglio, ne farò tesoro e da ora in poi sperimenterò questo metodo

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Io evito proprio di premiare l'interpretazione con i PE, perchè non tutti sanno interpretare e non ha senso fare imparare qualcosa ad un PG perchè il giocatore lo recita bene...

Di solito premio con altre cose, ad esempio vantaggi di gioco quali alleati, contatti, reputazione, oggetti magici ad hoc nei tesori che trovano, eccetera, ma mai con i PE...

In questo modo la disparità appare meno evidente e più legata al gioco che a un mio palese intervento diretto sui PE...

Effettivamente è interessante... Ma la "partecipazione attiva a tutto ciò che non è mero combattimento" io la considero parte dell'interpretazione e non si può non premiarla con XP... Più "partecipi al gioco" più il DM (io :twisted:) ti premia... ;-) E credo che i miei PG questo lo sappiano.... ;-)

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I giocatori non sono (o non dovrebbero essere) dei cretini che hanno bisogno di premi in pe o in oggetti per interpretare bene il loro pg: se lo fanno e` perche` gli piace, se hanno bisogno di zuccherini per giocare bene vuol dire che c'e` qualcosa che non va.

Personalmente kursk, non ho la minima idea di quali siano i bonus/malus che tu dai per l'interpretazione, in primo luogo perche` non ce li dici, ed in secondo perche` non mi interessa avere 100 xp piu` di qualcun altro. Se qualcuno crede che interpreto male o bene i miei pg me lo dice e terro` conto delle sue argomentazioni, ma non giochero` sicuramente meglio o peggio per passare il livello prima.

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I giocatori non sono (o non dovrebbero essere) dei cretini che hanno bisogno di premi in pe o in oggetti per interpretare bene il loro pg: se lo fanno e` perche` gli piace, se hanno bisogno di zuccherini per giocare bene vuol dire che c'e` qualcosa che non va.

Personalmente kursk, non ho la minima idea di quali siano i bonus/malus che tu dai per l'interpretazione, in primo luogo perche` non ce li dici, ed in secondo perche` non mi interessa avere 100 xp piu` di qualcun altro. Se qualcuno crede che interpreto male o bene i miei pg me lo dice e terro` conto delle sue argomentazioni, ma non giochero` sicuramente meglio o peggio per passare il livello prima.

Forse mi sono spiegato male! Il fatto è che uno o partecipa o non partecipa al gioco... (pensa a ZJ e fatti un'idea di uno che non partecipa)... Inoltre non tutti rispettano sempre l'allineamento (talvolta la cosa è giustificata, altre volte no)... e queste cose vanno "giudicate" nel mio modo di fare il DM... ;-)

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Forse mi sono spiegato male! Il fatto è che uno o partecipa o non partecipa al gioco... (pensa a ZJ e fatti un'idea di uno che non partecipa)... Inoltre non tutti rispettano sempre l'allineamento (talvolta la cosa è giustificata, altre volte no)... e queste cose vanno "giudicate" nel mio modo di fare il DM... ;-)
sono d'accordo che tu devi giudicarle e dare bonus/malus, ma se credi che uno non si comporti bene glielo dici e lui si regola, soprattutto tenendo conto che non dici mai i bonus/malus che assegni, a meno che uno non te li chieda. e il problema di zj non e` che interpreta male, ma che non interpreta.
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sono d'accordo che tu devi giudicarle e dare bonus/malus, ma se credi che uno non si comporti bene glielo dici e lui si regola, soprattutto tenendo conto che non dici mai i bonus/malus che assegni, a meno che uno non te li chieda. e il problema di zj non e` che interpreta male, ma che non interpreta.

Si ma più di dirglielo (e l'ho fatto più volte) cosa ci posso fare?

E, come ho già più volte detto, i malus li do in rarissimi casi (di cui di solito parlo al malcapitato). ;-)

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