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Dragons´ Lair

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  1. Ultima ora
  2. Alla fine credo che la via del drago ascendente sia stata creata, proprio a livello meccanico, per riparare un po' alla sottoclasse dei quattro elementi che è un po' sottotono Ci sta che, magari, i due pg possano aver studiato in due monasteri simili, anche se non nello stesso, e aver appreso due varianti delle stesse tecniche
  3. Io per il momento vi sto lasciando fare senza inserire elementi esterni, così da prendere il ritmo del gioco e darvi anche un minimo di vantaggio sui regni png Si sta iniziando a mettere in moto qualcosa, poi vediamo come reagite e cosa accade
  4. Io come monaco ho scelto la via dei 4 elementi, ma penso chè prenderò al max un altro lv da monaco poi proseguirò con altro. Avendo scelto la stile a 2 armi ho anche cambiato gli altri 3 livelli da guerriero a Ranger perchè il 2 armi è troppo penalizzato altrimenti. Per quanto riguarda il BG: Ariel è una principessa di un sultanato del Calimshan orientale, la cui famiglia è stata spodestata da un familiare invidioso e lei è riuscita a scappare, portando con sè le 2 scimitarre gemelle, simbolo della regalità. Per questo è stata braccata fino a riuscire a mettersi in salvo presso un monastero isolato fra le montagne locali, iniziando ad intraprendere la via del monaco dei 4 elementi, però in seguito all'incessante caccia all'uomo alla fine abbia dovuto abbandonare il monastero trovando rifugio fra le strade e nei sobborghi di varie città, sempre in fuga, finchè, in un porto ha conosciuto il capitano della nave corsara arpista di cui adesso fa parte come ufficiale. In segreto cova ancora il desiderio di riprendere ciò che è suo e vendicarsi dello zio che l'ha tradita costringendola a vivere di stenti per anni. Cmq siccome avrei intenzione di mettere alcuni elementi dei draghi nel BG potrebbe tranquillamente esserci un buon collegamento!
  5. Oggi
  6. Zurgug Se potete eliminarli senza rischiare grosso sarebbe perfetto Ci vediamo alla caverna, poi io andrò al villaggio vicino. Grazie
  7. Aggiunte alla scheda 4 PE: 2 esplorazione di successo, 1 commercio di successo, 1 esplorazione insuccesso grazie a Colonial disinvestment. Aggiunte 4 monete. Aggiunti cereali. In serata credo di fare il prossimo post, mi sto divertendo molto. 🙂
  8. Con le loro gambette corte i piccoli uomini non riescono a stare al tuo passo e sei costretto a rallentare anche tu. Quando arrivi al punto dove hai salutato tutti non trovi nessuno. Hai un colpo al cuore. Poi i ragazzi escono dai loro nascondigli e Baggi corre ad abbracciarti. Ci stavano cercando, ma non ci hanno trovato! E' visibilmente sollevata del tuo ritorno. Stabilite turni di guardia, rattoppate le ferite e vi concedete del riposo. Nel mentre Alton e i ragazzi sembrano stringere subito una forte amicizia. Il piccolo uomo ha offerto agli orchetti delle palline colorate che chiama "caramelle" e loro ne vanno matti. L'halfling racconta loro storie di posti lontani e gli insegna trucchetti per barare in alcuni giochi. I ragazzi lo adorano. Guarigione Baggi aiuta guarire CD 10 su ragazzino 15+2= 17 successo Zurgug guarire CD 15 su ragazzino 7+2+2Baggi= 11 fallimento Baggi guarire CD 15 su Zurgug 16+2= 18 successo Zurgug non può guarire se stesso, fin ora mi sono sbagliato Baggi aiuta guarire CD 10 su Alton 12+2= 14 successo Zurgug guarire CD 15 su Alton 13+2+2baggi= 17 successo Baggi aiuta guarire CD 10 su Cade 19+2= 21 successo Zurgug guarire CD 15 su Cade 5+2+2baggi= 9 fallimento Baggi aiuta guarire CD 10 su Lyle 12+2= 14 successo Zurgug guarire CD 15 su Lyle 12+2+2baggi= 16 successo Giorno 33 dalla distruzione del villaggio. [Razioni da viaggio: 2] [Ferite: Zurgug 4/51, ragazzino 1/5, Alton 1/16 -2for, Lyle 4/16, Cade 3/16] Magazzino 1 giaciglio 1 Abiti tribali Quadrelli x18 4 scudi pesanti di legno perfetto 4 randello perfetto 4 sacche da cintura Corno da guerra Rudimentali attrezzi da lavoro in pietra I ragazzi hanno abiti tribali, otre, giaciglio, pelle di lupo e lancia. Baggi ha abiti tribali, otre, giaciglio e pugnale. Durante la colazione Cade ti si siede vicino e parla a bassa voce. I due che vi stanno seguendo. Non ci piace. Vogliamo farli fuori. Faremo finta di salutarci e torniamo indietro per sorprenderli alle spalle. Fidati di noi, siamo bravi in queste cose. Una volta eliminati vi raggiungeremo se non camminate troppo veloci. Ci vorranno un paio d'ore, che ne dici?
  9. Voignar ha risposto a Voignar a un discussione Gioco in Crowns & Castles
    Anno 1272 - turno 3 - primavera Tabaxi Il primo gruppo di ricercatori ha fortuna, e proprio nei pressi della capitale si identifica una zona abbastanza vasta e fertile per installare una coltivazione di cereali (+2 PE); il secondo gruppo purtroppo non ha la stessa fortuna, o le stesse competenze, o un misto dei due, e così si ritrova solo con varie zolle di terra arata ma da cui non si riesce a produrre nulla Gabellieri e cambiamonete si affannano dietro i carri e i mercanti che importano dai Thar-Amur, i loro sforzi vengono ripagati con un incremento delle rendite doganali (+ 4 MO) Dragonidi La miniera viene completata in breve tempo, e già inizia ad estrarre il prezioso minerale; giovani Dragonidi accorrono da tutto il regno per la chiamata alle armi, molti sono più volenterosi che capaci, ma la rigida scrematura permette di costituire senza troppa fatica un'unità bene armata, ben equipaggiata e che potrà presto essere impiegata sul campo; i Goliath paiono molto entusiasti per i giochi e la possibilità di partecipare a quest'evento, la sola idea di poter affrontare, sebbene in un contesto amichevole, i discendenti dei draghi li ispira particolarmente Nani Le navi salpano per l'ennesima volta, ma stavolta le cose vanno ancora peggio del previsto: qualcosa le aggredisce, e quando rientrano in porto solo due delle dodici barche partite sono ancora integre, sebbene tutte presentino graffi e alberi spezzati. I marinai superstiti parlano di onde che sembravano inseguire le navi, cavalloni che si alzavano per ghermire i mariani, e una pioggia battente che pareva non abbandonarli mai. La delegazione inviata dai Goliath, invece, pare ottenere l'effetto peggiore: incomprensioni e parole dure si rincorrono, i delegati nanici sembrano parlare al vento, e ogni volta che i loro omologhi Goliath rispondono sembrano ritirare fuori vecchi rancori e vecchie problematiche di confini e passaggi, la delegazione torna a casa a malapena, ed anzi i cantori Goliath mettono bene in chiaro che non intendono accettare una nuova ambasceria a breve Queste notizie mettono in allarme tutta la popolazione nanica, al punto che la milizia richiesta dal governo viene reclutata in tempi ben più brevi di quanto ci si aspettava Umani Per quanto si provi e si riprovi, il clima del nord è troppo rigido e troppo selvaggio per gli ulivi, e i vari tentativi di piantarne falliscono uno dopo l'altro; si ha invece più fortuna col gesso, ed una possibile cava viene identificata con apprezzabile velocità. Allo stesso modo, i giovani del regno sono ben disposti ad arruolarsi, permettendo di creare in breve la milizia Durante un banchetto, uno strano uomo viene presentato a Ragnar; è alto, allampanato, magro e macilento, con indosso abiti scuri e cammina appoggiandosi ad un alto bastone, zoppicando in modo vistoso alla gamba destra. L'uomo ha una folta barba nera e grigia, e il suo occhio sinistro è coperto da una grossa benda rossiccia, ha addosso una quantità di teschi di corvi e altri uccelli, oltre ad amuleti di legno e feticci di pelo, che fanno allontanare da lui più di un guerriero Onorato re... mi scuso se sono giunto con così poco preavviso, ma vengo qui per proporti un'offerta che farà la felicità di entrambi. Conosco arti arcane, arti oscure che atterriscono il cuore di molti, arti che hanno a che far coi morti... io le posso mettere al tuo servizio, onorato sovrano, in cambio chiedo solo di sedere alla tua mensa, di scaldarmi al tuo fuoco, e nient'altro... Reami png Duergar Numerosi gruppi di minatori sono visti scavare e sciamare per le montagne del territorio Duergar, ma per quanto sia dato capire alle altre nazioni, non pare che le loro ricerche giungano a buon esito; sono invece fruttuosi i lavori per la creazione in un castello di una stalla, e più di un mercante o un viandante di altri luoghi ha iniziato a vedere grossi ragni venir condotti lì Hobgoblin Nuove unità di milizia vengono reclutare più o meno in tutti i loro villaggi
  10. Aurora Gentileschi Ma siete veramente stupidi!... dico decisamente alterata...come vi è saltato in mente di aver anche fare con gentaglia del genere...se riuscissero a mettere mano su tutti i frammenti chissà quanto male potrebbero fare... Probabilmente si appoggiano a qualche nobile o grosso commerciante locale qualcuno più legato ai soldi che alla sua patria , giusto qualche giorno fa abbiamo messo fine ad un attività illegale che trafficava in oggetti d'arte e antichi...
  11. Senza Octo e Maus. Hai rischiato grosso stanotte. Non sò cosa ricordi ma abbiamo visto che ti tiravano fuori legata da un sacco e siamo felici di averti liberata. Ora ti conviene andare a casa e riposare. Noi torneremo al tempio di Seldanna se hai bisogno. Solo dopo aver controllato che la ragazza non restava a guardarli e non li seguiva, fece cenno agli altri di avvicinarsi facciamo magari un pò di deviazioni tra i vicoli, giusto per non puntare direttamente a lei, ma andiamo alla barca. Che ne dite? Io sono stanca e ho solo voglia di andarmene al più presto da questa città.
  12. Ciao, mi piacerebbe provare a giocare online, vivo in Germania. Ho provato DND 5.5 e Daggerheart in fiera. Mi piace un particolare dare un carattere al titolare, piuttosto che restare vincolato al regolamento.
  13. @TheBaddus Scarlett Bloomblight - Nel bosco seguendo la speranza Esci di casa con un’euforia febbrile, un misto instabile tra le “rivelazioni” che hai appena avuto e le droghe che hai assunto. L’abbigliamento che hai scelto punta tutto sull’agilità, non certo sul ripararti dal freddo; i capelli sono ancora bagnati, ciocche scure che ti scendono sulle spalle… eppure quasi non te ne accorgi. Fuori, il mattino è mordente. Più freddo della sera precedente. Eppure non lo senti. C’è un calore che pulsa da dentro, come una brace accesa sotto la pelle, e ti avvolge con sufficienza, come se il mondo esterno non potesse davvero toccarti. I tuoi capelli bagnati fumano leggermente nell’aria gelida, un dettaglio che non registri davvero, troppo presa da quella spinta febbrile che ti muove. Percorri le strade di Liliac Hallow con passo svelto, quasi galoppando. Quando arrivi in prossimità della scuola, eviti l’ingresso principale. È deserto: le lezioni sono iniziate da quasi un’ora. Meglio così. Non vuoi essere vista. Non mentre stai bigiando. Non mentre sei in questo stato. Scivoli dietro l’edificio, imboccando il vicolo sul retro, poi ti infili nel bosco dallo stesso punto in cui tu e Nathan eravate entrati il pomeriggio precedente. Il silenzio che incontri è rasserenante. Le foglie sono rigide, ghiacciate, come se la notte avesse pietrificato ogni cosa. Raggiungi senza difficoltà il punto in cui ti sei risvegliata ieri. Il luogo in cui tu e Tanaka siete stati aggrediti. Su una roccia, una macchia scura: sangue rappreso. Istintivamente porti una mano alla testa, nel punto in cui l’avevi sbattuta. C’è ancora una leggera cicatrice, appena percettibile. Ma di dolore, nemmeno l’ombra. E i capelli… asciutti. Li avevi asciugati? No… sei quasi certa di no. Scuoti la testa. Non è il momento di fissarti su dettagli insignificanti. Hai altro a cui pensare. Di molto più urgente. Ti guardi attorno, lentamente, ruotando su te stessa. Ogni direzione sembra identica; tronchi immobili, silenzio tombale, brina che cattura i raggi pallidi del mattino. Un brivido freddo e sordo ti percorre lungo la schiena. Non hai la minima idea di dove andare per raggiungere la radura con l’arcata. @Theraimbownerd Orion Kykero - fuori da scuola Quando raggiungi Tyler e Juno, lui ha un braccio posato sulle sue spalle con naturale affetto. Ma nel momento in cui ti vede avvicinarti, lo lascia ricadere lungo il fianco quasi d’istinto… un gesto che suona come rispetto verso il “fratello maggiore” che protegge la sorellina. Ti saluta con un sorriso breve, accennato, che però svanisce subito quando gli rivolgi la parola. «Ehi, Orion…» mormora. «Diciamo che potrebbe andare meglio.» Mentre lo dice, noti il suo sguardo deviare, rapido ma evidente, nella direzione dove sai trovarsi Alice con Nathan. Una frazione di secondo appena… ma abbastanza per tradire ciò che gli pesa davvero. Poi torna su di te. «Immagino tu abbia visto Blabber ieri sera...» sospira, dando per scontato che tu sappia già tutto. «E immagino anche che non ti serva molto per capire chi sia stato.» Si passa una mano tra i capelli, un gesto spontaneo, naturale, quasi volesse sciogliere la tensione che si porta addosso. Ma ai tuoi occhi quel gesto lo rende soltanto più… perfetto. «Sinceramente… non pensavo che Cory e quegli idioti dei suoi amici arrivassero a tanto.» Esita un istante, guardandosi le scarpe come se la risposta potesse trovarsi lì. «Io… mi aveva detto che avrebbe lasciato perdere.» Nella sua voce ora avverti tutto: l’insicurezza, il dispiacere, il senso di aver fallito... @Ghal Maraz Nathan Clark - fuori da scuola Mentre parli con Alice, percepisci gli sguardi addosso. Non serve neanche guardarli: li senti scivolare sulla tua pelle come lame sottili — curiosi, giudicanti… alcuni solidali, altri col retrogusto velenoso del “te la sei cercata, spione”. Eppure non ti toccano davvero. Non adesso. Non mentre hai davanti Alice, con gli occhi lucidi e il respiro teso. Lei è una delle pochissime persone che conta davvero per te… e, anche se non provi ciò che lei prova per te, l’affetto che nutri nei suoi confronti è reale, profondo, prezioso. Così prezioso da mettere in secondo piano tutto il resto: Cory e i suoi amici di me**a, il Bosco, la misteriosa e terrificante Creatura che lo minaccia, la paura. Adesso vuoi solo essere sincero con lei. Rimettere insieme qualcosa che non merita di andare in pezzi. Alice ti ascolta in silenzio. Le parole che le rivolgi non sono razionali, né ponderate: non sono un discorso preparato, non hanno la perfezione di qualcosa scritto a mente fredda. Sono parole vere, però. Pulite. E lei le riconosce per quel che sono. La vedi tremare proprio nell’istante in cui ammetti, con tutta la delicatezza possibile, che tu non provi per lei quello che lei prova per te. Le lacrime iniziano a rigarle le guance, rapide, incontrollate… ma nel suo sguardo c’è anche qualcosa che somiglia al sollievo. O all'approvazione. «Sì… avresti dovuto!» sbotta all’improvviso, con un filo di rabbia che si mescola alla tristezza. Ti colpisce il petto con un pugno — un colpo leggerissimo, più uno sfogo che un attacco. «Sei… sei uno stupido!» Cerca di sorridere, e il sorriso le riesce a metà. Il pugno, da finto colpo, diventa una carezza appoggiata senza forza. Si asciuga le lacrime con la manica. «L’importante è che tu stia bene…» mormora, la voce ancora incrinata. «Mi sono preoccupata tantissimo quando ho visto quelle foto. Ho provato a chiamarti ma… il telefono era spento.» È fragile. È sincera. È Alice. E poi, improvvisamente, qualcosa ti stringe lo stomaco. Alle sue spalle, a una decina di metri, distingui un’altra figura ferma a osservare. Kathlyn. È immobile, il volto indecifrabile. Guarda te, poi Alice, poi di nuovo te. Un istante. Appena il tempo di cogliere quel cenno minimo — un gesto così rapido che potrebbe essere un saluto, un avvertimento o un ti ho visto. Poi distoglie lo sguardo e si allontana verso l’ingresso della scuola, lasciandoti con Alice davanti… e un nuovo, inspiegabile nodo allo stomaco. @SNESferatu Ana Rivero - per strada Evitare i tuoi è sorprendentemente semplice. La loro routine è sempre identica a sé stessa — prevedibile, ciclica, quasi meccanica — e tu la conosci a memoria meglio di quanto loro conoscano te. Tuo padre solleva appena lo sguardo dal tavolo quando lo saluti in fretta, con quella tua voce piatta che potrebbe voler dire tutto o niente. Non insiste, non fa domande. Non è raro che tu esca così, senza dare spiegazioni. E questa mattina non hai alcuna intenzione di offrirne. Appena fuori casa, non senti nulla del freddo pungente che avvolge la città. Non lo percepisci sulla pelle, come se l’aria non riuscisse più a raggiungerti davvero; e comunque la tua mente è troppo occupata a vorticare intorno a un unico, ossessivo pensiero per notare il fumo bianco che esce dalle bocche dei passanti. La crepa. Il cerotto inutile. Il tuo corpo che non è un corpo, ma qualcosa di fragile e costruito, che si incrina. Cerchi di ricordare la strada verso la casa di Gustav. Non ci sei mai tornata dalla tua creazione, due anni fa. Eppure non puoi averla dimenticata. Era stata il tuo primo passo nel mondo. Ti muovi svelta, decisa, attraversando Liliac Hallow fino al parte sud del centro cittadino, dove le villette a schiera si allineano tutte precise, ben curate, con prati perfetti e automobili costose parcheggiate sui vialetti. Durante il tragitto non incontri nessuno che meriti attenzione. Solo volti anonimi, indistinti, troppo vivi per avere a che fare con te. Alla fine arrivi. E ti fermi. Davanti ai tuoi occhi si staglia la casa di Gustav. inconfondibile: una villetta americana a due piani dal gusto eccentrico, diversa da tutte le altre della via. Le pareti sono coperte da pannelli di legno dipinti con colori leggermente disomogenei, come se fossero stati ritoccati più volte nel corso degli anni. Il vialetto è costellato di piccole sculture — alcune astratte, altre che sembrano busti incompiuti o figure umane senza volto, una che sembra assomigliarti in modo inquietante. In giardino, un cavalletto arrugginito sorregge una lastra di pietra ancora intatta, pronta per essere scolpita. Le finestre del piano inferiore sono offuscate da tendaggi spessi, mentre quelle del seminterrato — il laboratorio — mostrano lastre di vetro pesantemente rigate da colpi di scalpello, come se fossero state usate come appoggio per attrezzi taglienti. C’è un leggero odore nell’aria: polvere di marmo e vernice essiccata. L’odore di lui. Rimani immobile. Solo qualche secondo… ma sono secondi lunghi, carichi. Gustav. Il tuo creatore. La prima persona che hai visto quando sei “nata”. E l’ultima che ti abbia guardata come qualcosa ancora da completare. Non ti ha mai cercata. Mai una telefonata, mai un messaggio, mai un interesse. Non sai cosa rappresenti per lui. Non sai nemmeno cosa lui rappresenti per te. E forse — forse — proprio per questo il tuo dito esita davanti al campanello. Ti sei rotta. Hai bisogno di lui. O almeno… così credi. Fai un respiro. La tua mano si solleva. L’indice sfiora quasi il metallo. Poi... Buio. Un buio totale, profondo, pesante come se ti cadesse addosso. E in quel buio, due occhi. Due occhi neri come la pece: più scuri del buio stesso, più profondi, più antichi. Li hai già visti. E la voce che li accompagna è la stessa dell’aula di religione: un suono cavernoso, che ti vibra direttamente dentro le ossa, più che nelle orecchie. «Così… pura… così… imperfetta.» La voce ti avvolge, ti stringe. «Non hai bisogno di lui… Vieni da… meee…» Il buio pulsa. Gli occhi si avvicinano. Poi... La visione si spezza come vetro. E tu sei di nuovo lì: davanti alla porta, davanti al campanello. Il tuo dito ancora a pochi centimetri dal tasto. Ancora immobile. Un rumore alle tue spalle ti strappa il fiato dal petto. Ti giri — un movimento quasi istintivo — e vedi Scarlett attraversare la strada. Sta correndo. Ha un’espressione strana, lontana, sfocata, l’aria di chi non è del tutto presente. Ed è… sì. È fatta. Ne sei quasi sicura. Ma è qualcos’altro ad attirare davvero la tua attenzione: i suoi capelli. I capelli che sembrano fumare. Come se fossero stati bagnati e l’acqua stesse evaporando, scaldandosi su qualcosa che non dovrebbe esistere. Non ti nota. Passa oltre e corre verso la scuola. Tu rimani lì. Il dito sospeso. La porta chiusa. Il mondo che pare trattenere il respiro. Premere? Andartene? Affrontare Gustav? Seguire Scarlett? Il dubbio ti stringe la gola. E tu resti immobile, come una statua con una crepa. @Voignar Darius Whitesand - fuori scuola Ti fa quasi male vederlo così. Non perché ti senta in colpa... sai bene che in questo momento devi essere duro, devi essere chiaro... ma perché Ben è… Ben. Un ragazzo buono, ingenuo, che non dovrebbe nemmeno sfiorare il tipo di ombre in cui ti stai invischiando. Quando gli mostri il dado, lui scuote subito la testa, troppo veloce per sembrare sincero. «N-no… non è mio…» balbetta, gli occhiali che gli scivolano un po’ sul naso mentre cerca disperatamente un punto fisso su cui aggrapparsi. Ma lo prendi per un braccio, senza stringere, e lo trascini fuori dalla folla. Lui lancia occhiate attorno, rapide, nervose, come se si aspettasse che qualcuno intervenga. Nessuno lo fa. Dopotutto è abbastanza normale per gli altri vedervi insieme voi due... E questo, in qualche modo, lo fa crollare ancora un po’. Quando arrivate abbastanza lontani dagli altri studenti, glielo chiedi. Diretto. Senza lasciare via di fuga. E nel momento stesso in cui la tua voce si abbassa, la sua schiena sembra incurvarsi sotto un peso invisibile. «Io… io non ho visto o sentito nulla…» farfuglia, stringendo i quaderni contro il petto come fossero uno scudo. Poi, quando ti guarda negli occhi, la paura esplode tutta insieme: «Ti… ti prego, Darius… non farmi del male… io… io non dirò niente… lo giuro… lo giuro…» La sua voce trema... è quasi un sussurro strozzato. E per quanto tu sappia che non gli faresti mai del male, vederlo così terrorizzato ti stringe lo stomaco.
  14. Zurgug Stringo la mano a Cade , rimarrete a casa mia a proteggerla e proteggere la mia famiglia fino al mio ritorno, ne sono felice, andiamo svelti
  15. Se non ricordo male dopo ventiquattro ore dall'invio del messaggio non si può più modificare, a meno di essere moderatore di Gilda
  16. Grazie dei consigli, specie per quanto riguarda i PNG. Per il mio PG sto cercando di attenermi a quello che dice il DM nei post precedenti, solo che alcuni particolari che vengono descritti diversamente dopo vorrei aggiustarli anche nei miei post. In questo caso io ho descritto una finestra lui ha parlato di porta. Purtroppo però non mi fa più modificare il post. C'è un limite di tempo per farlo? come funziona?
  17. Rhal Sussurrando, per non rischiare di essere sentito dal Kartoeba, l'elfo ipotizzò: e se non si trattasse del guardiano ma di un macchinario? In fondo abbiamo a che fare con una nave caduta dal cielo.
  18. Keith inizia a lanciare i suoi incantesimi, ma più ne rimuove più pare che ne appaiano di nuovi, strati e strati di magia che si rincorrono e incastrano, mettendo a durissima prova la concentrazione e le capacità del goblin; dopo quello che pare un tempo infinito, finalmente riesce ad avere ragione dei vari incantesimi, e una volta sollevato il coperchio al suo interno ci sono solo fogli: una dozzina di pergamene scritte in un alfabeto strano, fatto di tante linee dritte e storte, all'apparenza non c'è nessun ordine preciso in cui mettere i fogli per cui questi abbiano un qualche senso La grossa mazza ferrata risplende di vivida irritazione quando Kragor la esamina, di sicuro si tratta di un'arma sacra, e anche se rifugge il tiefling non pare avere una reazione così "irritata" quando Lethe vi si avvicina Vrak infila il dente finto tra la sue zanne, lo sistema un poco con la lingua e poi, di colpo, una fitta lancinante gli trapassa il cranio, come se una lancia incandescente gli si fosse piantata dritta tra gli occhi; ma dura solo un istante, così veloce che a malapena ha il tempo di capirlo, quando una voce flautata inizia a parlargli direttamente nelle orecchie Salve salve! Buongiorno, o buonasera, o buon pomeriggio, o qualsiasi ora sia lì da te; direi che non sei la mia nipotina, e mi auguro per te che lei sia ancora tutta intera all'inizio la voce pare ridere e scherzare, ma quando passa alla "minaccia", Vrak inizia a sentire un caldo atroce partirgli dalla testa, come se l'avesse infilata in un forno acceso
  19. I tre piccoli uomini iniziano a discutere tra di loro nella loro lingua. Dopo un po' annuiscono tutti e tre, hanno trovato un accordo. Signor Zurgug, abbiamo deciso di aiutarti. Rimarremo qualche giorno a casa tua finché non sbrighi i tuoi affari e noi non ci rimettiamo in sesto. Ma con le radici ce la sbrighiamo da soli. Chissà cos'altro ci chiederesti in cambio altrimenti. I tre ridono alla battuta. Cade ti porge la mano. Sugelliamo questo accordo.
  20. @Rafghost2 un consiglio per i prossimi post se posso, cerca di descrivere le intenzioni del tuo personaggio in base alla descrizione che ti fa il master nel post precedente. Evita di descrivere cio’ che riesce o non riesce a fare perché viene determinato dalle tue abilità ma soprattutto dai dadi e soprattutto evita di descrivere cosa fanno o non fanno i png poiché spetta al master a seconda di come li ha pensati. 💪🏻
  21. Zurgug Lucertoloidi, il tempo precisono non lo so, qualche giorno, ma con le ferite che avete non penso ve ne servano meno per rimettervi. Guarda caso devo andare nelle paludi. Potrei aiutare con le radici. Se volete seguirmi possiamo parlare alla caverna , non intendo tardare oltre , come avete capito devo proteggere i miei Aspetto una risposta e riparto
  22. Anton inizia a raccontarti con un largo sorriso. Gerome LaMer ci ha ingaggiato per recuperare delle radici che crescono solo nelle paludi in determinate condizioni. Lyle borbotta. Comunque non mi pare che te lo ha chiesto nessuno di salvarci. Poi... Cade gli da un botta con il gomito per farlo stare zitto Però lo hai fatto comunque, e ti abbiamo detto quanto lo apprezziamo. Sospira. Ora ricapitolando la tua offerta. Vorresti portarci nel tuo rifugio dove dobbiamo proteggere la tua famiglia mentre tu sei fuori per una sorta di vendetta. Ho capito bene? Mentre siamo lì possiamo recuperare le forze. Sempre che i suoi nemici non ci facciano fuori. Giusto, dobbiamo sapere quali pericoli corriamo aiutandoti. Chi sono i tuoi nemici? E quanto tempo dovremo stare fermi ad aspettarti?
  23. Tarik Entro nella stalla dietro Selyna, e cerco poi una porta per uscire velocemente e dirigermi al tempio
  24. Lainadan I due con lo stendardo li abbiamo già sconfitti. Quindi immagino che avremo 2 sarcofagi vuoti e uno aperto...probabilmente quello al centro. Poi il ragazzo si avvicinò ad una delle tombe laterali e provò a spingerne via il coperchio.
  25. @Voignar mi confermi che sei entrato con noi nella casa, visto che hai scritto che affianchi Kaap? @Alzabuk purtroppo non mi fa più modificare il post precedente per aggiornarlo con le indicazioni che hai dato. Visto che Kaap è passato oltre la porticina del letame si può avere una descrizione di cosa trova? Se come penso è il deposito del letame dovrebbe esserci un ulteriore apertura di qualche tipo per rimuoverlo da fuori. Oltre c'è un'altra casa o siamo nella piazza del tempio? In caso, il nuovo edificio è attraversabile tramite un'altra finestra o accesso? la mia intenzione resterebbe quella che ho indicato con la freccia rossa nella mappa, visto che ci fa risparmiare almeno un esagono di movimento, rendendo più difficile inseguirci, in teoria...
  26. Eh magari si sapesse, non pubblicano più dati di vendita o stats. Salvo “i manuali base di dnd 2024 hanno venduto tantissimo” che pare quando alle medie facevi il bulo coi compagni su qualcosa mai successo

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