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Cerco giocatore per campagna one on one
Perfetto. Ho già un PG mago che uso nella 3.5, lo riadatto alla 5e. È una ragazza incrocio fra un aasimar e un tiefling con un forte conflitto interiore fra luce e oscurità sebbene propenda al bene nella sua versione più caotica. Ha un passato di emarginazione, genitori sconosciuti ed è stata raccolta per strada da un mago solitario e addestrata alla magia, per cui ha dimostrato una spiccata propensione, direttamente nel suo eremo. Che ne dici? È abbastanza travagliata?😉
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Cerco giocatore per campagna one on one
Una cosa che mi interesserebbe vedere sono dei conflitti morali riguardanti il personaggio principale, ovvero quanto deciderebbe di rimanere fedele a sé stesso in base alle situazioni che gli si presentano; una sorta di viaggio di scoperta interiore.
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Vecchio Carnevale Blogghereccio - Dicembre 2025 - Alchimia
Secondo articolo dedicato al tema! Magnum Opus - Classi Alchemiche per Troika! #2 | Il Blog Bellicoso Ce n'è poi uno di @Bille Boo!
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In cerca d'avventura
@Crawling Hai messo nel Tuo "Search Pitch" ben TRE Parole Chiave che Mi han fatto drizzare le Orecchie come Dungeonmaster. . . "Mad Max" assieme a "Pirati" assieme a "Quinta Edizione (2014 immagino; Io la 2024 non la tocco manco con un Palo-Da-Dodici" !!). . . Sostanzialmente "Waterworld" in un Mondo di D&D (molto modificato di quelli Canonici dopo un Disastro ? Uno completamente Nuovo ?? Pianeta Terra dopo che una Catastrofe non solo ha sciolto i Poli ed aumentato il Livello dei Mari, ma fatto comparire Magia, Mostri e Creature Incantate ???) quindi. . . . . Ci vedrei bene anche alcuni elementi presi da "Battlechaser: Nightwar" (Fumetti e Videogioco di Joe Madureira, Concept Artist della Marvel e di THQ) dove ci sono "Steampunk Skypirates" che sorvolano i Mari di un Mondo dove la Magia Classica sta scomparendo e quindi viene potenziata, o soppiantata, con la Tecnologia. . . . . .!!!
- Cerco un master e dei giocatori
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Cerco giocatore per campagna one on one
Ok, grazie. Ci penso su. Hai qualche punto che ti piacerebbe inserire? Luoghi, creature o qualcosa di particolare?
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Lo Schema a Stella - Parte 2: Come Liberarsene
interessante
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Cerco giocatore per campagna one on one
Ciao a tutti, rispondo solo ora perché nel weekend non sono riuscito a fare accesso al forum. @Fezza mi dispiace ma gli spunti che hai fornito non mi hanno preso più di tanto. @Rafghost2 vedo che ci troviamo in linea con le intenzioni, ottima l'idea dell'incantatore. Ti andrebbe di avanzare qualche proposta di spunto iniziale in modo da avere già una qualche direzione? @Dardan il background del personaggio è interessante, che cosa ti sarebbe interessato giocare come temi e in generale narrativamente? Su cosa ti interessava sviluppare il personaggio?
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Lo Schema a Stella - Parte 2: Come Liberarsene
Dopo averci spiegato il problema dello "schema a stella", Ben Robbins ci espone le sue idee per le soluzioni: a livello di giocatore, di GM, e di regolamento. Articolo di Ben Robbins del 30 settembre 2025 È la serata in cui si gioca. La preziosa, preziosa serata dei giochi. Tutti sono pronti a giocare e divertirsi. E poi, due ore dopo, ti rendi conto che i giocatori stanno tutti parlando con il GM ma non tra di loro. Il tuo gioco è incastrato in uno schema a stella. Cosa puoi fare per sfuggire a questa trappola e salvare il divertimento??? Prima di tutto, hai la mia comprensione. Secondo, non disperare! Non importa che ruolo hai al tavolo: che tu sia il GM che cerca di salvare la partita, o un giocatore in difficoltà, ci sono cose che puoi fare per essere d’aiuto. E se sei un GM che sta organizzando una nuova giocata, ci sono cose che puoi fare per evitare l’intero problema sin dall’inizio. Alcune sono soluzioni rapide mentre altre richiedono cambiamenti più fondamentali. Il primo passo, ovviamente, è leggere il post originale, se non l’hai ancora fatto… La soluzione da giocatoreSe sei un giocatore che si trova in una giocata con schema a stella, potresti avere la sensazione che non ci sia niente che puoi fare. Dopotutto, non stai conducendo tu il gioco. Potresti parlare del problema in seguito, ma interrompere una partita in corso per dire al GM che non sei contento potrebbe sembrare un ulteriore elemento di distrazione dal gioco. Però puoi fare quello che faccio io, che è semplicemente far interagire il tuo personaggio con altri personaggi giocanti. Anziché cercare di risolvere tu stesso una situazione, voltati verso un altro giocatore, specialmente uno il cui personaggio ha conoscenze o abilità adatte a ciò con cui avete a che fare in quel momento. Chiedi al mago se ha visto una magia come questa prima d’ora. Chiedi al ranger se sa che genere di bestia viva nel bosco. Fallo anche se sei del tutto sicuro che l’altro giocatore non ne sappia più di te. Certo, potrebbe semplicemente voltarsi a chiedere al GM cosa sa il suo personaggio, ma si spera che poi torni a rivolgersi a te e parlarne. Ma ci sono due avvertenze importanti. Una è che dovresti fronteggiare la situazione attuale. Se cominci a parlare con un altro personaggio di qualcosa di scollegato, il GM probabilmente la vedrà come una distrazione da scoraggiare. Ma se stai ingaggiando la situazione, cercando di risolvere il problema che hai di fronte, è molto più probabile che il GM sia propenso ad accettarlo, e a capire che può sedersi comodo e lasciare che i giocatori giochino. A quel punto potrà usare questo tempo per ponderare la prossima mossa, anziché cercare costantemente di riempire il silenzio. L’altra avvertenza è che otterrai risultati migliori se parli in-character. Se descrivi il tuo cavaliere che passa la pergamena al chierico e con timore gli chiede che cosa sa dei non morti, rimaniamo nel momento presente ed esploriamo la fiction. Stanno accadendo delle cose nel mondo fantastico. Se uscite dalla finzione e vi mettete a parlare di regole o discutere come giocatori, può sembrare (al GM) che il gioco si sia bloccato, cosa che lo spingerà a intervenire e rimettere le cose in moto. Il che ci riporterebbe allo schema a stella. Vi sembrerà strano che io parli, per prima cosa, di come i giocatori possono risolvere un problema di GMing, ma ci sono sempre (?) più giocatori che GM al tavolo. Il GM potrebbe non accorgersi del problema, ma se anche un solo giocatore ci riesce può iniziare a cambiare le cose in positivo. Non starai solo rendendo il gioco più soddisfacente per te e per i tuoi compari giocatori, ma anche facendo un grosso favore al GM, togliendogli la pressione di dosso. La soluzione da GM: raccogliere la sfida del focolareMa ora cambiamo punto di vista. Poniamo che tu sia il GM, che tu ti accorga che questa cosa sta avvenendo nel tuo gioco, e che non ti piaccia. Non crucciarti troppo. È una trappola in cui è facile cadere. È successo anche a me, varie volte. Anzi, congratulazioni per essertene accorto e volerla aggiustare. Potresti tentare di coinvolgere i giocatori passando la palla, chiedendo loro cosa stanno facendo, cosa stanno pensando, e dando loro spazio per dirlo. E questo è bene, ma sei sempre tu che stai parlando con loro, e loro che stanno rispondendo a te. Rimani sempre al centro della stella. Probabilmente pensi che la soluzione sia tanto ovvia quanto spaventosa: stare semplicemente zitto. E sì, senz’altro è un punto di partenza: raccogliere il coraggio di sedere in silenzio e aspettare che i giocatori parlino. Ma non serve se non hai dato ai giocatori niente di cui parlare. In quel caso stai dando loro spazio ma nulla con cui lavorare. Se chiedi a molti GM della questione di lasciar parlare i giocatori tra loro, sentirai una storia comune: i giocatori che sprecano tempo a divagare su qualche filone di trama che non hanno capito, o a dibattere su cosa potrebbe succedere dopo, anziché continuare con l’avventura. Quello di cui questi GM non si rendono conto è che i giocatori stanno girando a vuoto perché non hanno avuto da loro abbastanza informazioni da avere una discussione fruttuosa. Puoi fare meglio di così. Prima ancora di sederti al tavolo, puoi pianificare come rivelerai informazioni per dare ai giocatori il materiale di cui hanno bisogno. Una buona preparazione della situazione non è solo offrire loro qualcosa da fare (un gigante da ammazzare, un fiume da guadare…), ma anche dar loro abbastanza informazioni da discuterne produttivamente e prendere decisioni interessanti. Pianifica le informazioni da rivelare ai giocatori allo stesso modo in cui pianifichi un incontro di combattimento. Certo, puoi anche farlo improvvisando, ma è molto più facile se pensi alle tue rivelazioni in anticipo. E il vantaggio è doppio, perché il processo di identificarle ti aiuterà anche a individuare buchi o incongruenze logiche nella situazione che stai preparando. E, come per la soluzione da giocatore di cui abbiamo parlato prima, è molto più interessante per tutti se lo facciamo succedere nella finzione. Parlate da personaggio a personaggio, anziché da giocatore a giocatore. In questo modo, non impariamo solo cose nuove in merito alla situazione, ma anche su come sono i personaggi: cosa pensano, cosa vogliono, etc. Stiamo giocando di ruoooooooolo. Se i giocatori si distraggono, intervieni con dei promemoria del mondo fisico per mostrare che sono i personaggi, in uno specifico luogo e momento, che stanno parlando tra loro (“il fuoco da campo scoppietta”, “i sacerdoti che vi osservano dall’atrio si agitano a disagio”). La prossima volta che prepari una giocata, accetta questa sfida: crea una situazione che non consiste nel dare ai giocatori qualcosa da combattere, bensì informazioni che li metteranno in grado di avere una conversazione interessante e produttiva su loro stessi. Lasciali parlare e prendere una decisione. Chiamiamola pure la sfida del focolare (campfire challenge), perché ci vogliono nomi per le cose, e i fuochi da campo sono un luogo comodo in cui parlare. Accetta la sfida del focolare! La soluzione a livello di sistemaQuindi, questi sono dei modi in cui gli esseri umani al tavolo, che siano giocatori o GM, possono far virare il gioco fuori dal terreno accidentato. Ma cos’è quella terza figura che si intravede? Forse l’ombra delle regole che influenzano la giocata? Sì, certamente. Ultimamente gioco un sacco di giochi senza GM, i quali eliminano un sacco di questi problemi attraverso la distribuzione dei contributi attorno al tavolo. È come se sostenessero il carico con un arco [nel senso dell’elemento architettonico, NdT], anziché una colonna. Un buon gioco senza GM risolve la questione di cui ho parlato sopra (il fatto di aver bisogno di informazioni e comprensione della situazione affinché l’interazione sia fruttuosa) insegnandoci a stabilire tutto quel materiale insieme, in modo che possiamo giocare fiduciosi. Le regole ci aiutano a creare insieme le informazioni che normalmente metterebbero il GM al centro della stella. Non è solo questione di eguaglianza tra i partecipanti, è far sì che tutti abbiano le informazioni di cui hanno bisogno per giocare in modo semplice e fluido. Se giochiamo a Kingdom, nel momento in cui iniziamo a ruolare delle scene abbiamo già costruito località, sappiamo quali minacce fronteggia la nostra comunità, abbiamo un crocevia (crossroad) da fronteggiare, e abbiamo stabilito relazioni con svariati personaggi. Sappiamo che sta succedendo, quindi abbiamo gli strumenti di cui abbiamo bisogno per parlare. Sto dicendo che dovresti passare ai giochi senza GM? Nah. Come ho detto prima, alcuni giochi con GM più moderni danno ai giocatori più ragioni di parlare tra di loro. Ogni sistema che dà benefici meccanici per il lavoro di squadra è un passo nella giusta direzione. E anche se vuoi rimanere agganciato al tuo vecchio D&D (ye olde D&D) o ai suoi molti omologhi, c’è una cosa che puoi fare che cambierà istantaneamente la dinamica al tuo tavolo: passare all’iniziativa di gruppo. Fai un solo tiro per l’intero party, e lascia che i giocatori decidano tra loro chi va per primo, discutano la strategia, eccetera. Tecnicamente questo impatterà solo il combattimento ma, una volta che i giocatori inizieranno a parlare tra loro, quell’atmosfera proseguirà per l’intera sessione. Dover trattare all’interno dell’iniziativa di gruppo spingerà i giocatori a pensare più come una squadra che affronta una sfida insieme. Il che ci porta alla nostra ultima idea… E poi c’è la West Marches…A volte vuoi pensare ancora più in grande. A volte vuoi cambiare la tua intera filosofia di gioco e alterare la dinamica al tavolo per eliminare lo schema a stella per sempre. È parte di ciò che mi ha spinto a realizzare West Marches: per dare il controllo ai giocatori, rendere centrali le loro decisioni, e rimuovere il GM (me stesso!) dal centro. Ciò ha comportato che i giocatori spendessero molto più tempo a parlare tra di loro, facendo piani e decidendo cosa fare, mentre io me ne stavo seduto in silenzio, indossando la mia faccia da poker da vecchio gufo saggio. Le regole del gioco erano semplicemente quelle della vecchia 3a edizione di D&D, ma la cultura e le aspettative che le circondavano erano trasformate. Ho detto ai giocatori apertamente come le cose avrebbero funzionato, e in cosa sarebbe stato diverso rispetto a un gioco con una trama guidata dal GM. La West Marches non è l’unica struttura di campagna che può risolvere lo schema a stella, ma è la dimostrazione che una diversa cultura di gioco può eliminare questo problema per intero, anche se i manuali delle regole restano gli stessi. La punta dell’icebergÈ da una settimana che ho iniziato a postare sullo schema a stella, quindi probabilmente avrete avuto il tempo di riflettere sulle vostre soluzioni prima che presentassi le mie. O forse avete perfino giocato una partita da allora e avete visto dal vivo un vero schema a stella infestare il vostro tavolo. Avete pensato a un modo diverso di risolverlo? O, se avete giocato, riconoscere la dinamica è già bastato a iniziare a cambiare i vostri comportamenti, anche senza una soluzione specifica pianificata? Sarei curioso di saperlo. Link all'articolo originale https://arsludi.lamemage.com/index.php/4815/the-star-pattern-part-2-breaking-free/ View full articolo
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Lo Schema a Stella - Parte 2: Come Liberarsene
Articolo di Ben Robbins del 30 settembre 2025 È la serata in cui si gioca. La preziosa, preziosa serata dei giochi. Tutti sono pronti a giocare e divertirsi. E poi, due ore dopo, ti rendi conto che i giocatori stanno tutti parlando con il GM ma non tra di loro. Il tuo gioco è incastrato in uno schema a stella. Cosa puoi fare per sfuggire a questa trappola e salvare il divertimento??? Prima di tutto, hai la mia comprensione. Secondo, non disperare! Non importa che ruolo hai al tavolo: che tu sia il GM che cerca di salvare la partita, o un giocatore in difficoltà, ci sono cose che puoi fare per essere d’aiuto. E se sei un GM che sta organizzando una nuova giocata, ci sono cose che puoi fare per evitare l’intero problema sin dall’inizio. Alcune sono soluzioni rapide mentre altre richiedono cambiamenti più fondamentali. Il primo passo, ovviamente, è leggere il post originale, se non l’hai ancora fatto… La soluzione da giocatoreSe sei un giocatore che si trova in una giocata con schema a stella, potresti avere la sensazione che non ci sia niente che puoi fare. Dopotutto, non stai conducendo tu il gioco. Potresti parlare del problema in seguito, ma interrompere una partita in corso per dire al GM che non sei contento potrebbe sembrare un ulteriore elemento di distrazione dal gioco. Però puoi fare quello che faccio io, che è semplicemente far interagire il tuo personaggio con altri personaggi giocanti. Anziché cercare di risolvere tu stesso una situazione, voltati verso un altro giocatore, specialmente uno il cui personaggio ha conoscenze o abilità adatte a ciò con cui avete a che fare in quel momento. Chiedi al mago se ha visto una magia come questa prima d’ora. Chiedi al ranger se sa che genere di bestia viva nel bosco. Fallo anche se sei del tutto sicuro che l’altro giocatore non ne sappia più di te. Certo, potrebbe semplicemente voltarsi a chiedere al GM cosa sa il suo personaggio, ma si spera che poi torni a rivolgersi a te e parlarne. Ma ci sono due avvertenze importanti. Una è che dovresti fronteggiare la situazione attuale. Se cominci a parlare con un altro personaggio di qualcosa di scollegato, il GM probabilmente la vedrà come una distrazione da scoraggiare. Ma se stai ingaggiando la situazione, cercando di risolvere il problema che hai di fronte, è molto più probabile che il GM sia propenso ad accettarlo, e a capire che può sedersi comodo e lasciare che i giocatori giochino. A quel punto potrà usare questo tempo per ponderare la prossima mossa, anziché cercare costantemente di riempire il silenzio. L’altra avvertenza è che otterrai risultati migliori se parli in-character. Se descrivi il tuo cavaliere che passa la pergamena al chierico e con timore gli chiede che cosa sa dei non morti, rimaniamo nel momento presente ed esploriamo la fiction. Stanno accadendo delle cose nel mondo fantastico. Se uscite dalla finzione e vi mettete a parlare di regole o discutere come giocatori, può sembrare (al GM) che il gioco si sia bloccato, cosa che lo spingerà a intervenire e rimettere le cose in moto. Il che ci riporterebbe allo schema a stella. Vi sembrerà strano che io parli, per prima cosa, di come i giocatori possono risolvere un problema di GMing, ma ci sono sempre (?) più giocatori che GM al tavolo. Il GM potrebbe non accorgersi del problema, ma se anche un solo giocatore ci riesce può iniziare a cambiare le cose in positivo. Non starai solo rendendo il gioco più soddisfacente per te e per i tuoi compari giocatori, ma anche facendo un grosso favore al GM, togliendogli la pressione di dosso. La soluzione da GM: raccogliere la sfida del focolareMa ora cambiamo punto di vista. Poniamo che tu sia il GM, che tu ti accorga che questa cosa sta avvenendo nel tuo gioco, e che non ti piaccia. Non crucciarti troppo. È una trappola in cui è facile cadere. È successo anche a me, varie volte. Anzi, congratulazioni per essertene accorto e volerla aggiustare. Potresti tentare di coinvolgere i giocatori passando la palla, chiedendo loro cosa stanno facendo, cosa stanno pensando, e dando loro spazio per dirlo. E questo è bene, ma sei sempre tu che stai parlando con loro, e loro che stanno rispondendo a te. Rimani sempre al centro della stella. Probabilmente pensi che la soluzione sia tanto ovvia quanto spaventosa: stare semplicemente zitto. E sì, senz’altro è un punto di partenza: raccogliere il coraggio di sedere in silenzio e aspettare che i giocatori parlino. Ma non serve se non hai dato ai giocatori niente di cui parlare. In quel caso stai dando loro spazio ma nulla con cui lavorare. Se chiedi a molti GM della questione di lasciar parlare i giocatori tra loro, sentirai una storia comune: i giocatori che sprecano tempo a divagare su qualche filone di trama che non hanno capito, o a dibattere su cosa potrebbe succedere dopo, anziché continuare con l’avventura. Quello di cui questi GM non si rendono conto è che i giocatori stanno girando a vuoto perché non hanno avuto da loro abbastanza informazioni da avere una discussione fruttuosa. Puoi fare meglio di così. Prima ancora di sederti al tavolo, puoi pianificare come rivelerai informazioni per dare ai giocatori il materiale di cui hanno bisogno. Una buona preparazione della situazione non è solo offrire loro qualcosa da fare (un gigante da ammazzare, un fiume da guadare…), ma anche dar loro abbastanza informazioni da discuterne produttivamente e prendere decisioni interessanti. Pianifica le informazioni da rivelare ai giocatori allo stesso modo in cui pianifichi un incontro di combattimento. Certo, puoi anche farlo improvvisando, ma è molto più facile se pensi alle tue rivelazioni in anticipo. E il vantaggio è doppio, perché il processo di identificarle ti aiuterà anche a individuare buchi o incongruenze logiche nella situazione che stai preparando. E, come per la soluzione da giocatore di cui abbiamo parlato prima, è molto più interessante per tutti se lo facciamo succedere nella finzione. Parlate da personaggio a personaggio, anziché da giocatore a giocatore. In questo modo, non impariamo solo cose nuove in merito alla situazione, ma anche su come sono i personaggi: cosa pensano, cosa vogliono, etc. Stiamo giocando di ruoooooooolo. Se i giocatori si distraggono, intervieni con dei promemoria del mondo fisico per mostrare che sono i personaggi, in uno specifico luogo e momento, che stanno parlando tra loro (“il fuoco da campo scoppietta”, “i sacerdoti che vi osservano dall’atrio si agitano a disagio”). La prossima volta che prepari una giocata, accetta questa sfida: crea una situazione che non consiste nel dare ai giocatori qualcosa da combattere, bensì informazioni che li metteranno in grado di avere una conversazione interessante e produttiva su loro stessi. Lasciali parlare e prendere una decisione. Chiamiamola pure la sfida del focolare (campfire challenge), perché ci vogliono nomi per le cose, e i fuochi da campo sono un luogo comodo in cui parlare. Accetta la sfida del focolare! La soluzione a livello di sistemaQuindi, questi sono dei modi in cui gli esseri umani al tavolo, che siano giocatori o GM, possono far virare il gioco fuori dal terreno accidentato. Ma cos’è quella terza figura che si intravede? Forse l’ombra delle regole che influenzano la giocata? Sì, certamente. Ultimamente gioco un sacco di giochi senza GM, i quali eliminano un sacco di questi problemi attraverso la distribuzione dei contributi attorno al tavolo. È come se sostenessero il carico con un arco [nel senso dell’elemento architettonico, NdT], anziché una colonna. Un buon gioco senza GM risolve la questione di cui ho parlato sopra (il fatto di aver bisogno di informazioni e comprensione della situazione affinché l’interazione sia fruttuosa) insegnandoci a stabilire tutto quel materiale insieme, in modo che possiamo giocare fiduciosi. Le regole ci aiutano a creare insieme le informazioni che normalmente metterebbero il GM al centro della stella. Non è solo questione di eguaglianza tra i partecipanti, è far sì che tutti abbiano le informazioni di cui hanno bisogno per giocare in modo semplice e fluido. Se giochiamo a Kingdom, nel momento in cui iniziamo a ruolare delle scene abbiamo già costruito località, sappiamo quali minacce fronteggia la nostra comunità, abbiamo un crocevia (crossroad) da fronteggiare, e abbiamo stabilito relazioni con svariati personaggi. Sappiamo che sta succedendo, quindi abbiamo gli strumenti di cui abbiamo bisogno per parlare. Sto dicendo che dovresti passare ai giochi senza GM? Nah. Come ho detto prima, alcuni giochi con GM più moderni danno ai giocatori più ragioni di parlare tra di loro. Ogni sistema che dà benefici meccanici per il lavoro di squadra è un passo nella giusta direzione. E anche se vuoi rimanere agganciato al tuo vecchio D&D (ye olde D&D) o ai suoi molti omologhi, c’è una cosa che puoi fare che cambierà istantaneamente la dinamica al tuo tavolo: passare all’iniziativa di gruppo. Fai un solo tiro per l’intero party, e lascia che i giocatori decidano tra loro chi va per primo, discutano la strategia, eccetera. Tecnicamente questo impatterà solo il combattimento ma, una volta che i giocatori inizieranno a parlare tra loro, quell’atmosfera proseguirà per l’intera sessione. Dover trattare all’interno dell’iniziativa di gruppo spingerà i giocatori a pensare più come una squadra che affronta una sfida insieme. Il che ci porta alla nostra ultima idea… E poi c’è la West Marches…A volte vuoi pensare ancora più in grande. A volte vuoi cambiare la tua intera filosofia di gioco e alterare la dinamica al tavolo per eliminare lo schema a stella per sempre. È parte di ciò che mi ha spinto a realizzare West Marches: per dare il controllo ai giocatori, rendere centrali le loro decisioni, e rimuovere il GM (me stesso!) dal centro. Ciò ha comportato che i giocatori spendessero molto più tempo a parlare tra di loro, facendo piani e decidendo cosa fare, mentre io me ne stavo seduto in silenzio, indossando la mia faccia da poker da vecchio gufo saggio. Le regole del gioco erano semplicemente quelle della vecchia 3a edizione di D&D, ma la cultura e le aspettative che le circondavano erano trasformate. Ho detto ai giocatori apertamente come le cose avrebbero funzionato, e in cosa sarebbe stato diverso rispetto a un gioco con una trama guidata dal GM. La West Marches non è l’unica struttura di campagna che può risolvere lo schema a stella, ma è la dimostrazione che una diversa cultura di gioco può eliminare questo problema per intero, anche se i manuali delle regole restano gli stessi. La punta dell’icebergÈ da una settimana che ho iniziato a postare sullo schema a stella, quindi probabilmente avrete avuto il tempo di riflettere sulle vostre soluzioni prima che presentassi le mie. O forse avete perfino giocato una partita da allora e avete visto dal vivo un vero schema a stella infestare il vostro tavolo. Avete pensato a un modo diverso di risolverlo? O, se avete giocato, riconoscere la dinamica è già bastato a iniziare a cambiare i vostri comportamenti, anche senza una soluzione specifica pianificata? Sarei curioso di saperlo. Link all'articolo originale https://arsludi.lamemage.com/index.php/4815/the-star-pattern-part-2-breaking-free/
- Ieri
- Cerco un master e dei giocatori
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In cerca d'avventura
la prima la conosco abbastanza, la seconda mai giocata. Come ho già detto il sistema di gioco non è troppo determinante per me, quindi vanno bene entrambe.
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Ivanhoe
Bella la disquisizione sul linguaggio, comunque io volevo solo dire che a prescindere da come venga narrata, trovo molto più avvincente gli alterchi tra sassoni e normanni rispetto a tante scene che mi hanno sempre fatto cascare le braccia, tipo Gandalf che è un mezzo dio, però per dare fuoco alla torcia si deve affidare a un hobbit, e le torce che susseguono sulle cime dei monti (non capisco come campassero, cosa mangiassero, gli uomini assegnati a quelle importantissime postazioni in mezzo alle rocce e alla neve) per poi concludere con quella stucchevole frase "divampa la speranza!"... ma va a ciapa' i rat!
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Ivanhoe
Non illeggibile, ma molto pesante si... da bambino ho letto la Bibbia da cima a fondo non sò quante volte, per non parlare di diversi libri di mitologia e divulgazione scientifica, eppure il Silmarillion non sono riuscito a finirlo (primo e unico libro con cui mi è capitato!) se non alla 5° o 6° volta che ho avuto il coraggio di prenderlo in mano, quando ormai ero adulto e avevo visto i film di Jackson.
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D&d al tavolo provincia di Torino
Ciao a tutti, a breve partirò come master al tavolo e sono alla ricerca di 1/2 giocatori. Ci troviamo di solito il mercoledi sera dalle 20.30 in poi. Giocheremo a d&d 5°edizione nel forgotten. Siamo principalmente a Venaria e limitrofi
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Usare i Dadi Vita Come Risorsa per i Privilegi di Classe
Sul recupero dei pf da videogioco veramente è una cosa odio e concordo appieno con te.
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Usare i Dadi Vita Come Risorsa per i Privilegi di Classe
La regola, come presentata nella DMG, è abbastanza assurda se si considerano tutti gli effetti del riposo, hai ragione a dire che è troppo castrante verso i caster. Se si esclude il recupero degli slot incantesimo diventa invece una regola utile per non abusare dei privilegi di classe e per evitare un recupero dei punti ferita troppo "da videogioco".
- Ultima settimana
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Cerco un master e dei giocatori
Salve scrivo perchè vorrei mettere insieme un gruppo per giocare by forum qui su DLair. Ultimamente purtroppo col mio guppo fisso al tavolo è difficile vedersi e quando capita finisco sempre a fare il master, ho però in testa l'idea per un PG da mesi e sarei curioso di giocarlo. Per chi fosse interessato vorrei formare un gruppo di 3 avventurieri e un master. Ambientazione e tematiche a discrezione del master anche se vorrei evitare qualcosa di sci-fi o steampunk perchè resto innamorato delle ambientazioni fantasy classiche. Sistema di gioco DnD 5e 2014. Il mio PG Berilla era una semplice halfling che ha vissuto una vita tranquilla dall'inizio alla fine, nata dalla domestica di un duca già in tenera età fu istruita a servire la giovane principessa e da farle da domestica; la la principessa le insegnò l'arte della magia, Berilla apprese le nozioni avidamente e riuscì a imparare i diversi incantesimi. Un giorno mentre passeggiave per il giardino della tenuta sentì un'esplosione, si volse e vide del fumo e delle fiamme levarsi da quella che un tempo chiamava casa, fece per correre, ma le sue gambe non si muovevano pian piano anche le sue braccia si irrigidirono, quando abbassò lo sguardo capì che qualcosa la stava pietrificando. Nemmeno lei sa per quanto sia rimasta morta in quel blocco di pietra, o perchè un giorno si risvegliò, fu ritrovata da un piccolo gruppo di avventurieri in mezzo a un bosco. Quando venne riportata in città seppe che nessuno si ricordava della sua adorata principessa, ma la famiglia che serviva era ancora molto influente e lei in quanto possedeva un pendaglio con il marchio venne accolta è servita come una nobile a sua volta, quella che prima era un'umile serva divenne una signorina, ma lei questo cambiamento non lo riesce a ricordare; quando però provo a utilizzare le arti arcane prima ancora di poter formulare gli incantesimi risciva a creare gli incantesimi, era diventata una strega. Questo evento le fece ricordare parti della sua vita precedente, all'inizio le fu difficile credere a quei ricordi, ma riuscì ad accettare quegli strani eventi, così decise di intraprendere un viaggio per capire cosa successe quel giorno lontano. Da quel momento divenne un'avventuriera col solo scopo di avere delle risposte prima di poter finalmente riposare in eterno. Questo è il suo design
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Usare i Dadi Vita Come Risorsa per i Privilegi di Classe
Per quel che vedo io, sarebbe troppo proporzionale al livello di gioco, a livello basso non posso quasi attingervi, a livello alto fin troppo e gli scontri non sono proporzionale ai livelli, si sarebbe orientati ad un gioco con novellini che usano solo trucchetti e attacchi e personaggi epici che fanno tutto. Meglio rimanere su modificatori di caratteristiche e bonus competenza.
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Le Ombre di Musa
Gruppo trovato :) Il post si può chiudere Grazie a tutti :D
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Ivanhoe
Non voglio parlar male di un capolavoro amatissimo da molti ma il signore degli anelli è illeggibile. Ci ho provato più di una volta ed è un impresa titanica nonostante di classici ne leggo parecchi. Ho finito "Guerra e Pace", altro famoso mattone, senza grosse difficoltà ma le descrizioni tediose di Tolkien non le reggo. Credo la popolarità del signore degli anelli si regga più sui film che il libro. Per quello che riguarda un confronto con Ivanhoe aspetto a quando lo avrò letto. E' entrato nella lista delle cose da scartare sotto l'albero quindi ci vorrà ancora un po'.
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Cercasi sostituto
Sì sì, la 2014 con le modifiche al ranger assolutamente
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Cercasi sostituto
Ah altra domanda la 5e del 2014, giusto?
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Cercasi sostituto
https://dnd5e.wikidot.com/ranger Posso usare l'opzione Primal Awareness (Optional) per le spell?
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Fondamenti del Worldbuilding #1: Cuore o Struttura? Il Metodo per dare forma al tuo mondo
Credo ci sia una cosa che l'articolo non tratta, forse perché troppo ovvia. Uno degli ingredienti fondamentali nella costruzione di un'ambientazione è la volontà di portarla avanti e concluderla. Credo di aver iniziato mille volte a scrivere e buttare giù elementi su un mondo da creare o alcuni suoi aspetti, e la stragrande maggioranza delle volte sono rimaste idee isolate, mai portate davvero avanti. Riguardo ai metodi citati, per quanto mi riguarda generalmente parto da un'idea, la cui portata potrebbe essere quella di una singola avventura o piccola campagna. Da li poi mi espando, e spesso il mondo viene costruito durante il gioco, con un'idea spesso vaga di quello che è al di fuori della portata degli avvenimenti giocati. Se però decido di portare le cose avanti e andare al di la del giocato, allora comincio a passare a qualcosa di simile a ciò che sopra è nominato "struttura", definendo i punti cardine che dovranno reggere l'ambientazione. Per quanto mi riguarda, da giocatore, l'ambientazione, il mondo in cui si gioca, è molto importante. Mi piace giocare, e posso anche essere disposto a giocare, "quasi qualsiasi cosa", ma ho una netta preferenza per un certo tipo di ambientazioni (e di atmosfere) e questo sicuramente influenza la mia esperienza di gioco e la sua godibilità. Spesso preferisco un'ambientazione con le atmosfere giuste (per me) ad una meglio strutturata per il gioco ma di cui meno gradisco l'anima.