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Dragons´ Lair

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Percio

Circolo degli Antichi
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  1. Esatto. E la cosa non mi piace. Come dicevo sopra al posto dei drow, tradizionalmente malvagia, avrei preferito una razza tradizionalmente buona o neutrale. Oppure un qualcosa di politicamente scorretto in cui gli elfi alti hanno sconfitto i cattivi drow, ne hanno occupato la città e tu giochi i drow cattivi che vogliono tornare a fare i cattivi. Ovviamente sono gusti personali.
  2. Ecco, diciamo che secondo me sarebbe carino se a essere oppressi fossero i razziatori di villaggi. Ma a quanto ho capito qui non è così
  3. Che alcuni degli occupati sfrutti gli occupanti per arricchirsi fa parte della natura delle cose, così come gli occupanti si comportino in maniera terribile. Non avrei problemi a giocare dei rivoluzionari umani - o di altre razze tipicamente buone o neutrali come elfi e nani - che si ribellano all'occupazione di umani, elfi, nani, Orchi, drow ecc con tutte le sfumature di grigio del mondo da una parte e dall'altra. Non avrei neanche problemi a giocare dei rivoluzionari drow che si ribellano contro la giusta occupazione elfica in modo da tornare a fare i cattivi in giro per il mondo. Non penso giocherei ai rivoluzionari nazisti che si oppongono alla giusta occupazione da parte dei sovietici e degli alleati, per quanto di sfumature di grigio potrebbero essercene ben più di 50. (Non ho problemi a giocare i drow perché sono una razza/specie fantasy in un mondo immaginario e anche se il loro scopo è mangiare i bambini umani va bene così, è divertente). Quello che non mi piace, ed è meramente un gusto personale, è che si presenti come buona o comunque non essenzialmente malvagia una razza/specie tradizionalmente dipinta come essenzialmente malvagia. Questo è il caso dei drow, ma lo stesso discorso potrebbe valere per goblin, orchi e altri. Gli orchi buoni vanno bene per Shrek. Al di fuori del cartone devono mangiare i bambini. Sempre. Il gioco non lo conosco e proprio perché non mi era chiara l'interpretazione dei drow in questa ambientazione ho chiesto delucidazioni al riguardo. Dai vostri commenti mi sembrano dipinti al più come gli esseri umani, quindi con alcuni che fanno cose terribili tipo stare con gli occupanti e altri che danno da mangiare ai poveri e aiutano i bisognosi - questo ultimo passaggio non è stato detto esplicitamente ma è quello che mi aspetto visto i vostri commenti. Dal mio punto di vista il gioco sembra interessante ma visto che non mi piace l'idea di giocare un drow "grigio" e non "nero" (dal punto di vista morale) e che al tempo stesso l'ambientazione sembra alquanto curata e quindi difficile da reskinnare in modo da piegarla più al mio gusto personale non credo faccia per me.
  4. La maggior parte delle campagne ufficiali sono storie epiche alla Tolkien e non prevedono che i personaggi ottengano dei titoli. Nella prima edizione il fatto che i personaggi diventassero baroni e leader religiosi era scritto nero su bianco nelle descrizioni delle classi. Ad esempio, quando s'introduce il guerriero si parla degli oggetti magici cui ha accesso e subito dopo si dice che i personaggi che raggiungano il livello 9 e che costruiscano un castello sono considerati Baroni, guadagnando X mo in tasse ogni anno. Lo stesso vale per i chierici. È un'opzione che i giocatori si trovano lì, così come i master, e che prefigura una sorta di nuovo gioco. La campagna classica - almeno da come emerge dai manuali - consiste proprio nell'esplorare il dungeon, poi le terre selvagge e reclamare un territorio costruendo un castello, aprendo al wargame. I manuali spiegano come liberare gli esagoni in vista della costruzione della baronia, come costruire - e mantenere - il castello e come condurre battaglie campali (richiamandosi a Chainmail). Ricordiamoci che Arneson e Gygax erano wargamer, così come lo erano i giocatori che giocavano con loro e il target cui puntava D&D. La prima edizione ti fa giocare prima al Conan ladro e poi al Conan re. Questo spirito è rimasto nelle regole BECMI ma non è mai stato supportato con le avventure e si è perso. Ovviamente non sto dicendo che fosse migliore, solo che D&D è nato come un gioco di un certo tipo e poi si è trasformato in un altro. Hanno iniziato a giocare persone senza esperienza nei wargame e che non avevano in mente minimamente di "cambiare gioco". Le stesse avventure pubblicate hanno sempre spinto verso le avventure epiche. Lewis Pulsipher è un giocatore nato e cresciuto con le prime edizioni del gioco. Credo la prima, visto che scriveva già sui primi numeri di Dragon. Molti suoi articoli sono scritti con le regole originali in testa.
  5. Ora mi è più chiaro, grazie. Purtroppo questo tipo di sovversione degli stereotipi non mi piace. Avrei preferito o un popolo relativamente innocente o uno malvagio. I drow "buoni" non fanno per me. Ovviamente gusti personali
  6. Ok. Ma l'elfo oscuro "innocente", cornuto e mazziato dai colonizzatori, è "buono" o "cattivo"? Come sono descritti gli elfi oscuri in questo gioco? Non i rivoluzionari ma la gente comune. Sono elfi oscuri che sacrificano altri elfi oscuri o membri di altre razze sugli altari della loro dea o gente "buona"?
  7. Che i colonizzatori siano brutti e cattivi ci sta, di qualunque razza o specie siano. Quindi giochi i "cattivi"? Cioè, l'autore ha voluto fare giocare proprio una razza cattiva? Lore dagli elfi oscuri a parte, avrebbero potuto esserci i goblin o gli Orchi al loro posto ma gli elfi oscuri gli piacevano di più? È solo per capire eh. Perché giocare dei "cattivi" potrebbe piacermi, giocare degli elfi oscuri "buoni" no. Che poi i rivoluzionari siano dalla moralità dubbia ci sta
  8. Non per alzare un polverone woke ma perché questa scelta singolare? Perché far giocare i "poveri elfi oscuri" - da sempre brutti e cattivi - oppressi dai "buoni" elfi alti? Posso immaginare mille nefandezze attuate dagli elfi alti, ma perché farmi giocare gli elfi oscuri?
  9. Se non sbaglio nelle prime edizioni le varie classi hanno un titolo associato a ogni livello ma il nome della classe non compare mai tra questi. Un chierico al primo livello è un adepto, poi un accolito e via così fino a diventare Patriarca, che è il titolo più alto. Ogni livello successivo il titolo rimane lo stesso, per questo è detto livello del nome. Stesso discorso per i guerrieri (fighting men, che diventano Lord) e maghi (magic users, che diventano wizard).
  10. Attento a non fare troppo railroad. Rischi di rendere inutile il successo del giocatore, creando un effetto molto fastidioso (hai avuto successo ma i cattivi trovano un altro modo per proseguire nei loro scopi). Piuttosto quando il personaggio scopre il rituale delle maschere e la loro ubicazione potrebbe trovare degli appunti che parlano dei metodi alternativi in possesso dei cattivi per andare avanti con il loro piano, tipo riforgiarle o sacrificare i draghi. Rubare le maschere rallenterà il culto, e più maschere riuscirà a ottenere il personaggio più difficoltà avranno i cattivi (in questo modo il giocatore è incentivato a privare il culto di più maschere possibili, guadagnando tempo). E qui entrano in gioco le missioni diplomatiche di cui parlavi prima. Potresti anche pensare di determinare un tot di ritardo per ogni maschera rubata, tipo 1 mese a maschera, concedendo al personaggio una missione diplomatica per ogni maschera in suo possesso. Questo ha ovviamente senso ma bisogna evitare di dare lo stesso effetto di quanto detto sopra. Il culto ha modo di sapere dove sono le maschere rubate dal giocatore o dalle altre fazioni? Come può entrarne in possesso? Il giocatore ha pensato a come difendere le maschere? Un modo per gestire la cosa potrebbe essere quello di giocare il furto\attacco. Il culto attacca, il giocatore difende e vedi come va. In questo caso il giocatore può legittimamente perdere e il culto vincere.
  11. Nel castello gli fai trovare le mappe di tutte le maschere. Ogni maschera dovrebbe essere nascosta in luogo diverso, in modo che il giocatore possa scegliere dove andare (magari una è in un sotterraneo di un castello abitato, un'altra è in una miniera occupata dai goblin e la terza è in una cripta piena di non morti). Inoltre, il giocatore dovrebbe sapere che le varie fazioni stanno cercando di impossessarsi delle maschere e che quindi ha poco tempo. Determina con la logica o casualmente quale fazione potrebbe andare nel posto X a prendere una delle maschere. Determina tra quanti giorni arriveranno nel luogo dove si trova la maschera e a che ora. Se è lo stesso scelto del giocatore vedi se c'è arrivato prima lui o gli altri. Se arriva troppo tardi fagli trovare indizi su chi potrebbe averla presa. Se arrivano insieme giocatevela. Se arrivano prima i cultisti magari il personaggio deve rubargliela infiltrandosi in qualche base. Se non ho capito basta che i cultisti non abbiano almeno una maschera per sventare il piano. Nel caso come fai? Ogni fazione potrebbe chiedere una missione per scendere in campo. Se vuoi complicare le cose magari le tre fazioni sono in lotta tra loro e ogni missione avvantaggia X ma svantaggia Y. Ciò significa che tutte e tre le fazioni non potranno scendere in campo. Il giocatore dovrà scegliere chi coinvolgere.
  12. Quando giocavo a Pathfinder sì. E lo rifarei. Ci sono cose che se non sei addestrato non sai fare. Io non saprei neanche da dove iniziare per scassinare una serratura; anche nel mondo di gioco ha senso che sia così. E in questo modo puoi avere un fine teologo che non sa manco come sia fatto un bosco. Considera che la terza edizione per certi aspetti è molto realistica. Tu non le hai mai usate? Nel caso, anche se magari non ti convince nella teoria, prova. Ottimo. Allora il "problema" dovrebbe risolversi. Chiaro. Secondo me il problema sta proprio nel point buy. Credo che per un neofita generare 6 (o 9) valori e poi piazzarli dal più alto al più basso nelle caratteristiche che preferisce sia più intuitivo che decidere di mettere 1 punto in più qui piuttosto che là. E più le caratteristiche sono simili più diventa difficile. Ovviamente ciò riguarda solo i nuovi giocatori; quelli più navigati hanno le capacità per fare delle scelte informate. Basterebbe anche solo generare una lista standard da offrire ai neofiti e via.
  13. Perché tre generi? Le Aridani sono donne emancipate che svolgono mansioni solitamente riservate ai maschi, per quanto le sacerdotesse siano limitate ad alcune divinità. Interessante. Purtroppo l'edizione originale del gioco, che delinea l'ambientazione in poche pagine, non ne fa menzione. Evidentemente è un concetto che è stato affrontato nelle incarnazioni successive.
  14. @Pippomaster92 ecco le foto. Esplicite citazioni smithiane Gerard de l'Automme è il protagonista di Appuntamento in Averoigne. Gilles Grenier quello di Le mandragore . Jean Mauvassoir e Azedarc compaiono in La santità di Azedarc. La bestia di Averoigne è presa da La bestia di Averoigne . Il colosso è preso da Il colosso di Ylourgne . Sylaire da L'incantatrice di Sylaire. Se ti interessa la Mondadori ha pubblicato due grossi volumi di Smith, Atlantide e Iperborea. Consigliatissimi! Interessante l'assenza completa di allusioni a Zelazny. Ciò ovviamente non significa che non ci sia stato uno spunto più o meno diretto, ma che l'autore ha voluto tacerlo per qualche motivo.
  15. A cosa ti riferisci? Perché nel gioco all'interno del Secondo Impero le donne hanno un ruolo subalterno agli uomini, anche se hanno il diritto di dichiararsi Aridani diventando in tutto e per tutto pari agli uomini, tanto che l'autore dice esplicitamente che proprio per questo i PG donne non hanno alcun problema. Nelle altre nazioni le cose vanno diversamente. In Livyanu le donne sono recluse in casa e possono uscire solo mascherandosi, mentre a Yan Kor vige il matriarcato.
  16. Non è sufficiente rendere le abilità in modo che richiedano addestramento? Un fine teologo non è un avvezzo uomo dei boschi, a meno che non investa del tempo per diventarlo. Comunque se credi sia utile una maggiore definizione dei PG attraverso nuove caratteristiche non ci vedo nulla di male. Ho solo due perplessità. La prima riguarda una possibile tendenza dei giocatori a investire di più nelle caratteristiche che danno bonus in combattimento a discapito di quelle che danno abilità. C'è anche il rischio che questo comporti dei personaggi super nei combattimenti e scarsi in tutto il testo, come già un po' avviene quando i guerrieri pompano forza, destrezza e costituzione e tengono bassi Intelligenza, carisma e saggezza. Ovviamente dipende molto dai giocatori. L'altra riguarda la difficoltà da parte di neofiti a piazzare X punti su 9 abilità. Ovviamente se giochi con gente già navigata il problema si annulla da solo.
  17. Probabilmente per la parte iniziale del modulo, quella ambientata nel castello, hai ragione. Non conosco la saga di Zelazny ma in effetti non ha alcuna correlazione con la parte del modulo ambientata ad Averoigne, tratta dal ciclo di Clark Ashton Smith. Non solo l'ambientazione, ma anche i vari incontri e i personaggi sono quelli dei racconti. Nel modulo c'è proprio una parte in cui l'autore parla di Smith e dei suoi racconti in Averoigne (palese per chiunque abbia letto il ciclo). Al momento non ho il modulo in mano ma nei prossimi giorni ti posto una foto
  18. Come? So Moorcock ha usato anche lui il conflitto Legge\Caos. Oltre a questo quali aspetti dei suoi libri ritrovi in D&D? Stesso discorso per Zelazny. Parlo da profano, non ho mai letto nessuno dei due.
  19. Strano non compaia Lord Dunsany, creatore degli Gnoll e in quanto tale citato in OD&D nella descrizione delle creature. Bene Anderson, Tolkien e Vance, forse gli autori che hanno più influenzato D&D ma che non sono mai citati esplicitamente nella prima edizione. Nel regolamento originale si citano soltanto Burroughs, Howard, De Camp, Pratt e Leiber.
  20. Se non sbaglio in pratica hai distinto tra una caratteristica che offre un bonus e una che dà punti alle abilità. Come mai hai sentito questa esigenza?
  21. In questi giorni sto leggendo Empire of the Petal Throne e devo dire che è molto interessante, specialmente considerando che ne erano già apparse delle copie amatoriali nell'estate del 1974, cioè sei mesi dopo l'uscita di D&D. Ambientazione ricca di dettagli e suggestioni priva di qualsiasi riferimento al fantasy classico stile Tolkien o alla mitologia europea, regolamento derivato da D&D ma con una serie di novità interessanti (background\abilità, colpi critici, magia vanciana ma non vanciana, manovre di combattimento, una campagna standard diversa da quella classica e altri). Peccato solo si sia scoperto di recente che l'autore fosse un neonazista. Per fortuna questo tipo idee non compaiono minimamente nel gioco.
  22. Hai ragione. Rileggendo il post mi rendo conto che suona più duro e aggressivo di quanto volessi. Mi scuso con @Kalkale per i toni involontariamente poco amichevoli. Credo comunque che in caso di traduzioni ufficiali sia preferibile usare quelle, anche se capisco possa risultare scomodo reperire le informazioni se non immediatamente disponibili.
  23. Il gioco è tradotto in italiano, perché non c'è la traduzione ufficiale?

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