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Capitolo V: Barusha
@Sandrine A Fortunale arriva l'ok di Sandrine.
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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo
Arsak ti fa cenno di stare zitto, guardandosi poi attorno. Ibnat non è sicuro per parlare di lady Kara, a quanto pare. Proseguite verso nord, lasciando la città di fronte a voi. La carovana stavolta si muove con una sola carrozza che trasporta i viveri necessari al tuo sostentamento e a quello del lord, semmai l'aveste trovato; i cavalieri come al solito non hanno necessità di questo genere grazie ai loro anelli magici. Passano due orette buone, il cielo di schiarisce riempiendosi di un blu denso e infinito, l'aria si scalda. Camminate camminate e ad un tratto il capitano ti fa cenno di venire avanti con lui, in testa alla marcia. "Siqir" ti dice, che hai capito che in Barushano significa "magia". Probabilmente vuole che attivi il tuo incantesimo di comunicazione. @Se attivi Parlare Linguaggi Dopo averti parlato per un po', Arsak sa che i tuoi incantesimi sono limitati a due al giorno - lo ha capito, non è mica scemo come il tuo ex-compagno di viaggio! - perciò evita di farti domande a cui sa che non puoi rispondere. Il viaggio è ancora lungo, e hai ancora quattro giorni - e quattro incantesimi Linguaggi - per chiedere tutto quello che vuoi al capitano.
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Capitolo V: Barusha
Avvicinandosi allo scafo bucato, Fortunale non trova un accesso abbastanza ampio per poter entrare lì dentro. Potrebbe provare a strappare via un paio di assi a suo rischio e pericolo, potrebbe buttarsi in mare cercando un'entrata nella parte della nave ancora sommersa sott'acqua. Barbara e Ventura si guardano attorno, sentinelle di vedetta a terra. Nessuna dei due ha intenzione di bagnarsi i vestiti...
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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo
A proposito di come Arrigo farà a parlare con gli altri: darai lui i soldi che ti aveva chiesto? Andate entrambi a dormire, tu in particolare con i tuoi ricordi a tenerti compagnia. Così lontano da casa, hai portato con te il mestolo che ti regalò Miranda prima di lasciare l'Ovest. Ti chiedi se la vita a Capo Ventura è andata avanti anche dopo la partenza della Settima; ti chiedi se il Baffo stia continuando a gestire la cucina della Loggia, e se Miranda sia rimasta una sguattera o sia stata promossa a Pioniere dopo che te ne sei andato. Chissà se Naesala è alla ricerca dei fondi per riportare in vita Isaac, se Iver si sta dimostrando un degno successore, se Kerberos ha cambiato anche un minimo del suo atteggiamento ora che rimane uno solo dei suoi figli. E soprattutto: chissà se loro vi pensano almeno quanto voi pensate casa vostra. Per l'ennesima volta ti si presenta una notte senza sogni. La mattina successiva ricevi una sveglia degna di Baffogrigio, per restare in tema. Alle sei e mezza precise ti ritrovi in strada, con il sole sorto da poco e i cavalli sellati e pronti. Gli uomini del capitano hanno il morale sotto i piedi, e non si può dire che Arsak stia facendo salti di gioia; ma se serve a riportare indietro lord Iskander, così sia. Ti viene dato un cavallo e riconsegnati i tuoi averi, compresi i pugnali, più freddi che mai. Il linguaggio comune di Barusha sta iniziando a diventare familiare per te; il capitano ti dice qualcosa come "at üstindegi bes kün" e riconosci la parola "bes" che significa "cinque" e "kun" che significa "giornata". Probabilmente è il tempo che ci impiegherete per arrivare.
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Capitolo V: Barusha
@Sandrine
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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo
Arrigo ti stava aspettando in cucina. "Chilla vecchia 'sta pop e fuori!" raccontandoti brevemente che quando si è alzata non solo non ricordava nulla della botta, ma trattava tutti come se fosse normalissimo. Ma la spiegazione a questo fenomeno te l'ha già raccontata lady Kara e non ne resti molto sorpreso. Salite le scale al piano superiore, dove vi attende la stanza che condividerete. Ci sono quattro letti, e non c'è tutto il lusso che ci si potrebbe aspettare dai padroni di un intero villaggio. Ma è molto più confortevole della Speranza, forse anche delle vostre camere nella Loggia. "E vabbuò Randàl, doman matina jam a far st'imbasciata. C'è propria bisogn e' venì? Putissa anche rimanere qua a controllar a situaziò eh!" - la vita da ospite fa più per lui.
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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo
Lady Kara controbatte: "Non ho molta immaginazione." e si alza dalla tavola, seguita a ruota da tutti gli altri. "Puoi prendere una delle stanze degli ospiti, insieme al tuo amico. Ci penso io alla servitù. Sei hai altre necessità...cerca di farti capire dalla servitù." L'effetto dell'incantesimo finisce proprio in questo momento. "Aneth'ara" dice la lady, salutandoti prima di lasciare la sala.
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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo
"La vecchia Zukhra ha un piede nella fossa" commenta acida la padrona di casa, riferendosi all'anziana donna. Gli altri commensali guardano Kara con aria di rimprovero e questa sospira seccata, correggendosi: "Volevo dire, che la nostra anziana governante non è più lucida come un tempo." a cui abbina un altro di quei sorrisi forzatissimi. Dopo che il capitano abbandona la nave (?), Kara ti risponde: "Mio padre? E'...mio padre." ma capisce che la risposta non è molto esplicativa. "Come posso descriverlo? E' un uomo pacato, pieno di giudizio, troppo buono con tutti. E' uscito un giorno per andare a fare una passeggiata e non è più tornato. Non ha preso con sé un cavallo, non era armato e non possedeva niente che non fossero i suoi abiti e qualche moneta. I cavalieri di Fort Adigrat lo hanno cercato in mezza isola per mesi, e infine hanno trovato un bottone della sua giacca a nord di qui. Quella strada porta a Negash, ed è una di quelle che mio padre non avrebbe mai preso da solo. I goblin sono creature...orrende."
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Capitolo V: Barusha
La nave non è distante da dove vi trovate; ha percorso poco più di un chilometro a ovest da dove vi trovate e si è incagliata sulla riga piegandosi a metà. Se non fosse per la nebbia, riuscireste perfino a vedere il suo relitto incastrato tra gli scogli e abbandonato a sé stesso dalle avversità. La chiglia è andata distrutta e la nave ha imbarcato acqua nei livelli inferiori; le vele sono state altrettanto sferzate dal vento, non essendo state gestite dagli uomini durante la fase ventosa provocata dall'ira di Fortunale; ma per il resto i danni non sembrano molti. Ci arrivate in dieci minuti o giù di lì. Come avete intenzione di procedere?
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Ad Ve Or - Topic di Servizio
Procedo con il mio post oppure aspetto che rispondi a Sandrine?
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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo
"Vorrei, ma non avremo tempo" risponde Arsak alla tua proposta. "Bene, dunque. Ibnat da questo momento non ti considera più un prigioniero, e invito il capitato Arsak a non considerarti più tale e a restituirti le armi." dice tutta soddisfatta lady Kara, con tacita approvazione del capitano. "Domani partirete, troverete mio padre e lo riporterete a casa sano e salvo. Dopodiché, Randal, farai da tramite con il tuo popolo. Sarai ricompensato per questo, te lo assicuro." ....non fa mai male una ricompensa, no? La cena prosegue per un'altra mezz'oretta, con Arrigo che si fa vedere verso la fine portando con sé anche la vecchietta improvvisamente destatasi dal sonno. "Sono stati degli ottimi aiuti-cuoco!" dice, apparentemente ignara della botta datagli dall'artefice e del fatto che abbia dormito tutto il tempo. Chissà che sogni deve aver fatto, dopo quella botta! Verdini, tutto soddisfatto, aiuta il piccolo Nik a togliere via i piatti quando tutto è compiuto e ti sussurra: "T'aggia spiegà tutt quand siam sol ij e tè." e sparisce in cucina insieme ai piatti vuoti. La discussione dei commensali - si fa per dire, parlate solo tu, Arsak e Kara - volge verso argomenti meno pesanti. Il capitano informa dei progressi fatti dai popolani inviati a Fort Adigrat dalla lady per l'addestramento marziale, nel quale si sono verificate come sempre alcune situazioni ilari che Arsak è reticente a raccontare, ma costretto dall'insistenza della lady a capotavola. "...così ha preso la spada e l'ha conficcata dritta nei...bassifondi...del manichino. Poi mi ha guardato e ha detto: così è abbastanza?" Kara scoppia a ridere come una sempliciotta qualunque. "Che idiota!" commenta, applaudendo alla storia e mettendo fortemente in imbarazzo Arsak. Si vede che preferirebbe una cena più formale, a tavolo con la figlia del governatore della città. Gli altri commensali sorridono in silenzio e non accennano nessuna reazione esplicita. "Bene..." dice il capitano, guardando il bicchierino di cristallo svuotato del liquore alle mandorle al suo interno "Io devo approfittare delle poche ore a disposizione per riposare. Vogliate scusarmi...auguro a tutti un buon sonno."
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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo
"Va bene." la lady si fa convincere abbastanza in fretta, ora che ha spazzolato il tuo piatto. "Ti unirai al capitano Arsak nella sua spedizione di domani. Abbiamo discusso e siamo giunti alla conclusione che mio padre è stato probabilmente rapito dai goblin della famiglia Dastanev di Negash, un villaggio a nord di qui. Finora si erano limitati a estorcere denaro ai viandanti e rubare cibo alle fattorie del circondario, ma forse hanno capito che i rapimenti fruttano di più. Se contribuirai a salvare la vita a mio padre, egli ti sarà riconoscente. Ed anche io." Arsak controbatte: "Ma milady, non abbiamo bisogno di un cuoco, e non siamo sicuri che riusciremo a proteggerlo in caso le cose precipitassero..."
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Dubbi sulla gestione dei mostri in una avventura
Artiglio +2 indica che devi tirare 1D20 e sommare 2 al Tiro per Colpire. Se supera la CA, allora infligge il danno tra parentesi (1D4), cioè massimo 4 (oppure 8 se fa critico e conferma).
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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo
"In effetti non dovrei parlare delle sorti di Barusha con...un cuoco." questo modo, quasi dispregiativo, con cui l'elfa pronuncia la parola cuoco ti ricorda nuovamente Tiberius nel suo famigerato discorso in cui umiliò Sandrine di fronte a te e Besnik, una volta superata la cintura d'Onice. Ma allora 'sti elfi sono davvero tutti str- "La libertà è sopra ogni altra cosa, ma senza mio padre ho le mani legate. La priorità assoluta è ritrovarlo, solo dopo si vedrà." la donna si spazzola via il resto del pesce senza troppi complimenti. "Veramente ottimo." commenta il capitano.
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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo
"Non è questo il punto!" esclama lady Kara. "Hanno mentito! Se lo hanno fatto per ignoranza, la loro credibilità come esseri onniscenti è sbriciolata; se lo hanno fatto per tenere il popolo all'oscuro, ancora peggio! Significa che sono avidi della loro conoscenza! In entrambi i casi abbiamo un buon motivo per rovesciarli ed essere finalmente indipendenti. Ma qui entri in scena tu. Se riesci a convincere i tuoi compagni a stare dalla nostra parte, possiamo contrattare con voi. Cosa state cercando? Qual è la vostra missione? Cosa volete da Barusha? I lord della nostra congiura possono ricompensarvi se supporterete la nostra causa."
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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo
Lady Kara sospira, mentre Arsak ti indica rapidamente i nomi dei commensali: "Malika" accenando alla cortigiana alla sua sinistra, "Yerik" verso il mago che ha lanciato l'incantesimo "e Taras" verso l'altro silenzioso di fronte a lui. Kara riporta l'attenzione su di sé - ancora non ha assaggiato il piatto, per la cronaca - "Va bene, va bene, ora per favore siediti." La donna fa mente locale per capire da dove iniziare, e poi ti spiega tutto molto velocemente. L'isola è un regno unico, la sua capitale è Lalibela, nel sud-ovest. Ma questo lo sapevi già. Quello che non sapevi, è che da lì governano i due sovrani "eterni": Tarumbar (ndt: re del mondo) Azamatar con la sua consorte Elentàri (ndt: regina delle stelle) Jazira. Il loro regno secolare è sostenuto dalla proclamazione che entrambi abbiano stretto un patto con il dio Chronepsis l'Indifferente; si dice abbiano scambiato la loro umanità in cambio della conoscenza di tutte le cose. La cosa ti puzza tanto di Arcontato. In seguito a questa convinzione, la loro infinita saggezza li ha promossi ad un rango quasi divino rispetto ai "comuni mortali". Questo rende saldo il loro potere, ma nonostante questo i nobili delle città costiere non apprezzano di dover pagare tributi, patto con la divinità o meno. Da secoli cercano un modo di ribaltare la loro supremazia, ma finora sono stati sempre inattaccabili. Ora le cose sono cambiate. I sovrani hanno reso pubblico molto tempo fa il loro giudizio sul fatto che Barusha sia il centro del mondo e che non esiste niente e nessuno al di là dell'Oceano. Ma se Randal viene dall'Ovest, allora significa che hanno sbagliato, e se hanno sbagliato non sono onniscenti come vogliono far credere, ergo il patto con la divinità è una menzogna e loro sono impostori. Capisci presto che la tua sola presenza a quel tavolo basta come presupposto per scatenare una guerra civile sull'isola. E pensare che tu volevi solo cucinare pesce in santa pace... "Diamine, è davvero buona!" - commenta lady Kara riferendosi alla tua cena, una volta che lo assaggia. "Nell'Ovest mangiate sempre cibi così squisiti?"
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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo
Ti accorgi subito di una cosa: nemmeno Kara capisce alla perfezione il tuo elfico, anzi, come te noti che si sforza per cogliere le sfumature del linguaggio che le mancano. Infastidita dalla cosa, chiede ad uno dei suoi ospiti a tavola qualcosa in lingua comune, e questi si allontana educatamente da tavola tornando qualche minuto più tardi con un grosso libro intriso di energia magica. Ancora un po' di tempo che aspettate in silenzio, e poi l'elfo chiude il libro, completando il suo rituale. Un paio di paroline magiche ed un gesto della mano, questo basta perché tu possa godere di un'altra oretta sotto l'incantesimo Linguaggi. "Bentornato tra noi, mister Ridley. Prego, siediti al tavolo con noi. Ci penserà Nik a servirci, è per questo che lo paghiamo." commenta la donna con un sorriso di plastica. "Come dicevo, la tua presenza tra noi è una manna dal cielo. Da tempo Ibnat e le altre città di Barusha vogliono liberarsi della casata reale, e voi esploratori siete ciò che ci serviva per portare a compimento il nostro piano. Se vorrai condividere il tuo prezzo con noi, vedremo di trovare un accordo vantaggioso per tutti." Il capitano Arsak si fa avanti attirando l'attenzione con un colpo di tosse. "Mia signora, credo che Randal non conosca la situazione politica di Barusha. Credo necessiti di ulteriori spiegazioni." "Inoltre non ci avete ancora introdotti." uno dei due elfi di fronte a te coglie l'opportunità per far presente alla lady che ancora non conosci il nome di tre dei cinque avventori, ma questa replica: "Beh, loro due sono miei cugini e lei è la mia cortigiana, i loro nomi non sono importanti e li dimenticheresti subito." Non è la persona più cortese del mondo, eh?
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Riflessione su morte pg
Tu da giocatore vedi le cose dal punto di vista tale, ma io da master - complice la mia insicurezza - quando vedo che i PG iniziano a mettersi in pericolo senza motivo penso: "Forse non sono loro stupidi, sono io che non ho spiegato bene la situazione". Quindi cerco di dare loro l'opportunità di capire fino in fondo con cosa hanno a che fare, anche forzando il regolamento e "allungando" il combattimento che li vede spacciati. Non è una giustificazione, so che è scorretto e sono d'accordo con te. L'imparzialità rende il gioco più divertente e onesto per tutti, e ti consiglio di parlarne apertamente col master affinché questa situazione non si ripeta più. Se è uno che ci tiene ai PG (è difficile intercambiarli quando la trama è complessa, e giocando in Westeros immagino sia così), col tempo ho imparato però che una sconfitta può generare qualcosa di più interessante della morte; mutilazioni, perdita di livelli o punti caratteristica, equipaggiamento distrutto e cose così. A volte fa più male di un PG morto, fidati.
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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo
Il ragazzino va un po' a c***o di cane, pare che il concetto di galateo a tavola non esista - almeno non in questa casa. Quando parli elfico, la padrona di casa sembra quasi sconvolta. "Dirth'Elvish?" che significa "Parli elfico?" in dialetto Thedas, una delle declinazioni più antiche dell'elfico. Tu vai forte col Quenya, che è il più diffuso e moderno, ma con un po' di sforzo dovresti riuscire a comprendere e farti capire. Il capitano è proprio in alto mare e dice un paio di parole al bambino in comune, mentre gli altri elfi ti ascoltano stupiti e aguzzando gli occhi - nemmeno loro capiscono granché, ti sembra. La donna continua: "Garas, shem'len. Vir mana dirth mien'harel vhenas. Revas sahlin. Din'an vhen'solas." che traduci rozzamente parola per parola come: "Vieni qui, ragazzino. Noi da molto parliamo di ribellione di casa. Libertà è giunta. Morte agli orgogliosi." Cavolo! Se solo ci fosse Sandrine!
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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo
Il tuo compagno di avventure prende un vassoio e inizia a sventolare la signora, assicurandoti che non metterà mano a nient'altro. Tu e il ragazzino vi avventurate per il piano terra, e dopo un paio di svolte eccovi alla sala da pranzo. Cinque persone sono lì sedute: a capotavola Lady Kara, due nobiluomini alla sua sinistra, una damigella alla sua destra e il capitano Arsak accanto alla damigella. "Qayırlı keş, Randal. Bizben birge otırıñız. Bizde talqılawğa köp närse bar." lady Kara allunga una mano verso di te, ma non stai davvero capendo cosa accade intorno a te. Il ragazzino continua nel frattempo a servire i piatti. Arsak ti guarda un po' stranito e un po' divertito. Gli altri elfi invece per altezzosità e arroganza di sguardo ti ricordano tantissimo Tiberius.
- Qualcuno ha avuto lo stesso problema con Youtube?
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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo
Arrigo ti risponde che non vede i tuoi pugnali dalla sera in cui vi hanno catturati. "Si' sicuro ca u'n l'aggi persi?" ti chiede. Trovi del pesce non proprio freschissimo, ma abbastanza buono da poter essere cucinato da te; ti toccherà aggiungere un po' più di spezie del solito per dargli sapore, ma dubiti che in questa cittadina abbiano mai mangiato roba migliore di quella che stai preparando tu. L'elfa ancora dorme beatamente, ed il bimbetto aspetta un tuo segnale per portare i piatti in tavola. Arrigo guarda la scena tutto soddisfatto.
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Capitolo V: Barusha
@Fortunale @Sandrine La giornata inizia nel migliore dei modi: il cinghiale che Asvig ha portato la sera prima viene messo a cuocere a fuoco lento su un enorme barbecue allestito dalla ciurma sulla spiaggia. L'odore di carne di prima mattina mette di buon umore gli uomini, stufi più che mai di mangiare merluzzi e sgombri ogni santo giorno. Ed a proposito di mangiare: Randal e Arrigo non sono tornati la sera prima. Vi siete persi il cuoco e l'inventore? Sigbjorn è convintissimo che se la caveranno, e a chi glielo chiede risponde: "Ragazzo in gamba. Sopravvivrà." ma detto da uno che ha vissuto la sua vita in mezzo alla società tribale, non vi suona molto confortante. In ogni caso l'uomo sta guidando alcuni membri della ciurma alle rifiniture di Molo Zefiro, come il mobilio e l'illuminazione. Nel pomeriggio ha annunciato che inizierà anche ad occuparsi della riparazione della nave. Nel frattempo una nuova settimana inizia e la temperatura si abbassa notevolmente, raggiungendo la media dei 4 gradi. Il cielo si fa coperto, e la nebbia dal mare s'infittisce nell'entroterra. Tutti prendono gli abiti invernali, ma l'escursione termica non ferma nessuno. "Come ci organizziamo oggi?" chiede una Ventura pimpante di andare in esplorazione. Randal e Arrigo sono una cosa, l'esplorazione del relitto del brigantino goblin è un'altra. @Fortunale
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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo
"Sedici persone, con voi." commenta il bimbetto, che finito di passare la scopa a terra si cambia le scarpe appena fuori la porta e corre in piazza dove altri bambini lo stavano aspettando. Ti ricorda molto te da piccolo, se non fosse che tu eri mooooolto meno silenzioso di lui. "Randàl, o t'aggia dar na mano o aggia fatigà. Tutt e'due e 'ccos nun le so far" Arrigo inizia a passarti la roba, convinto che l'oggetto in questione è rimandato a domani. Ti mancano ingredienti, e ti tocca uscire a comprarli al mercato; facendo il nome del capitano ti accorgi presto che gli Yedilov hanno un conto aperto con tutti i mercanti della città; quando arriva l'ora di pagare le tasse, scalano tutto ciò che hanno comprato. Così facendo nessuno che lavori per loro ha bisogno di credito per fare spesa - te incluso. Manca quasi mezz'ora all'ora di cena, ed il bambinetto di prima è tornato. Hai capito che il suo nome è una serie impronunciabile di consonanti dategli da una madre che voleva che facesse grandi cose, e che per comodità tutti quanti lo chiamano Nik. Oltre a fare da sguattero, si guadagna qualche moneta servendo ai tavoli o facendo imbasciate per conto di altri. Pare che sia di uso comune che i bambini facciano lavori umili, qui a Barusha. Non come quegli orfani scansafatiche a Capo Ventura! Eppure un po' ti mancano, ma non è questo il momento della nostalgia. L'incantesimo di linguaggi nel frattempo è finito, e ti tocca ritornare al linguaggio a gesti.
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Capitolo V: Barusha
@Fortunale