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Lucane

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Tutti i contenuti di Lucane

  1. Anche io preferisco cominciare al 1° livello, ti permette di vedere la crescita del personaggio, e poi fare il bullo con i goblin al 5° livello, quando fino a pochi livelli fa erano una minaccia mortale fa tutto un altro effetto! 😄
  2. Ubert Con Amara Durante la colazione, ottima e corroborante, ascolto il nostro ospite scaglioso e infine annuisco "Vada per Ashumitu, non ho mai visto una città sacra."
  3. Wellby Assisto con trepidazione alla distruzione del vetro e ne approfitto per studiare l'aspetto dei non morti seduti sui troni. Riferisco agli altri le considerazioni sui due orsi: ''Queste creature somigliano agli Zorbo, che rappresentano il dio Obo'laka. È uj dio cauto e attento, non credo che quegli occhi siano li per caso.'' Detto questo mi chiudo in una sorta di sommessa litania ad occhi chiusi che sembra avere il potere di modificare i miei connotati. Alla fine dovrei somigliare ad una di quelle mummie chiuse nella stanza del sarcofago. ''Che ne dite, sono credibile?'' chiedo ai miei compagni, sperando di non spaventarli. ''Forse una maschera mi permetterà di entrare non visto. Quel sarcofago mi incurisisce.'' Narratore
  4. Elanthel è veramente sfortunata. Anche un critico si è presa.
  5. Io sono d'accordo. Wellby rimane indietro, se necessario si libra in volo per poter vedere meglio cosa succede dentro alla stanza.
  6. Caverna dell'argano Milo fa capire ai compagni le sue intenzioni: mentre Iliukan, sfruttando il suo punto di vista privilegiato dato dalla considerevole altezza, aiuta lo halfling a individuare il capo attraverso la fumosa atmosfera della caverna, Elanthel si prepara al tiro. È proprio il goblin che tiene Sir Sildar sul ciglio del baratro ad avere l'aspetto del capo: indossa infatti un palco di corna a mo di corona, ed è lui che vi ha intimato di uscire. Forse è per timore di colpire il prigioniero che il colpo di Milo risulta poco preciso: nonostante le indicazioni di Iliukan, infatti, la freccia sibila veloce sopra le teste dei goblin, perdendosi nella caverna che prosegue dietro di loro. Elanthel a sua volta scaglia una freccia e questa colpisce il bersaglio dritto alla gola. L'arrogante goblin non fa in tempo a proferire verbo: mollando la presa sul prigioniero si porta le mani al collo con occhi sgranati, come se non si aspettasse affatto questo tipo di reazione alla sua minaccia. I due goblin arcieri, quasi d'istinto, lasciano partire le frecce incoccate un attimo dopo che Milo ed Elanthel mettono il naso fuori dal cunicolo per tirare: uno dei due deve avere un'ottima mira, o un gran colpo di fortuna, perché il suo proiettile colpisce la danzatrice ferendola in modo molto grave, tanto che le parole che stava pronunciando le muoiono il gola, e crolla a terra priva di sensi. Alla morte del capo goblin, Sir Sildar, che non sembra pienamente cosciente, oscilla paurosamente sul ciglio del burrone ed è sul punto di cadere, ma per sua fortuna Flint si porta alla base della scarpata. Quando l'anziano cavaliere precipita, ci sono le forti braccia del nano ad attutire la caduta: entrambi finiscono a terra, doloranti, ma un volo potenzialmente letale è stato reso meno pericoloso dall'intervento del chierico. Subito dopo i due goblin superstiti gettano gli archi giù dal burrone, alzano le mani, e uno di loro dice in un Comune pessimo: "Noi arende! No 'mazzare!" Azioni Tutti
  7. Raquel Saluto con una benedizione e un gran sorriso i Vistani, la cui allegria ha rintuzzato la brace della speranza per questa terra maledetta. Il viaggio è deprimente, ma cerco di ravvivarlo con dei canti contadini. ''La mia mamma cantava sempre questa canzona alla raccolta delle olive!'' racconto allegramente ''Diceva che il canto è una medicina per lo spirito e un balsamo per la fatica!'' Quando Ireena si stringe a me, istintivamente imbraccio lo scudo e la proteggo con esso. ''Non avere paure Ireena, nessuno di noi permetterà che ti succeda qualcosa.'' Narratore
  8. Raskert È solo per l'affetto che nutro nei confronti di Zenone che non sbotto in una lunga serie di imprecazioni. Mi limito invece a posare il mio zaino, con occhi stanchi e morale a terra. Tiro fuori il giaciglio, lo stendo nel punto meno scomodo che riesco a trovare e prima di infilarmici dentro do da bere a Wurlaz. ''A dopo, amico, ti lascio la pipa accesa se ti và qualche tiro quando torni.'' dico a Zenone, poi mentre slaccio gli scarponi e stendo i calzettoni ad asciugare, chiedo a Teoro ''Vuoi fumare con me? Questo mare ha qualcosa a che fare con le montagne. Non trovi?'' Mi accomodo nel giaciglio con la testa tra le zampe di Wurlaz, che già ronfa beatamente, accendo la pipa mentre ammiro il panorama.
  9. Wellby Mi avvicino ad Adrik e osservo la stanza col sarcofago. Mi soffermo sugli orsi e sul simbolo che recano. Le parole del nano mi colpiscono. È vero, queste anime sventurate sono in balia di una cosa terribile come la non morte, o la non vita. Sospese in eterno. ''Intendo aiutarti a porre fine al tormento di queste anime. Ma questo cristallo sembra robusto.'' ''Mi pare un buon piano Aiakos.'' alzo la voce per farmi sentire da Silvano e Sabine ''Voialtri cosa dite? Siete d'accordo?'' Narratore
  10. Ubert il Brutto Dormo come non dormivo da giorni. La stanchezza mi ha soprafatto, e russo saporitamente per quel che resta della notte. Il profumo di cibo mi richiama al mondo dei desti: mi alzo, mi stiracchio, controllo che le piaghe delle ustioni non siano troppo suppuranti. ''Buongiorno a voi! Un bagno e una colazione robusta sono quello che ci vuole.'' Faccio un cenno ad Atahualpa ''Vedo che ti sei ripreso, bravo.'' Mi avvicino alla pozza dove Amara sta facendo il bagno, mi spoglio ed entro nelle torbide acque. ''Anche tu sembri tornata in forma.'' Mi godo qualche minuto di quiete nella pozza, poi mi unisco agli altri per la colazione. Alle parole di Rabubunanangan circa una città aggrotto la fronte. ''Non dovremmo occuparci di salvare quel ca..one del figlio del Sacerdote?'' mi pento subito delle mie parole e lancio un'occhiata sbieca a O'Gilt. ''Voglio dire, i patti erano di far fuori la bestia, poi andare a recuperare l'amichetto di Jojobo dalle scimmie corrotte. Col vostro aiuto, Rabubunanangan.''
  11. Caverna dell'argano Gli attimi che seguono sono molto concitati, sebbene si svolgano con precisione e in relativo silenzio. Milo avanza con passo felpato alle spalle del goblin più vicino. Lo stiletto dello halfling scivola agile lungo la trachea della creatura, che muore con una maligna risata ancora sulle labbra. Subito Elanthel si porta con agili falcate vicino ad uno dei due goblin che manovrano l'argano. Le lame della danzatrice sono rapide ed efficaci: il pelleverde non ha scampo, e si accascia senza vita quasi nello stesso istante in cui la micidiale accetta da lancio di Iliukan sbuca dalle tenebre del cunicolo per conficcarsi nella schiena del terzo goblin, che emette un gemito sorpreso, si volta e rivolge uno sguardo smarrito a Elanthel. Pare non aver capito chi lo abbia ucciso. La donna è rapida a tornare al riparo del cunicolo e pare proprio che i tre goblin sopra al cornicione roccioso non si siano accorti di nulla. Infatti mentre stavate uccidendo i pelleverde, l'interrogatorio al prigioniero è andato avanti. Una voce squillante sbraita: "Ora parli uomo?" Il prigioniero emette un suono a metà tra uno sbuffo e un gemito e risponde, con voce roca: "Non ho nulla da dirti feccia". Al che il goblin che conduce l'interrogatorio da un ordine in lingua goblin con evidente eccitazione nella voce. Non vedete bene il suo volto, ma potete immaginare il suo disappunto quando non succede nulla. L'ordine viene ripetuto, ma avete massacrato quelli che avrebbero dovuto eseguirlo. Il goblin si sporge dal costone roccioso e lancia un grido spaventato vedendo i compagni morti. Subito afferra il prigioniero e lo porta sul ciglio dello strapiombo. "Chi c'è? Uscire fuori o questo uomo muore!" Gli altri due imbracciano gli archi e scrutano la caverna spaventati. Ora che riuscite a vedere il volto del prigioniero, riconoscete i baffi bianchi di Sir Sildar, ma non c'è traccia del vigore guerriero dell'uomo che avete conosciuto. Si lascia strattonare dal goblin come un cencio. Azioni Mappa Tutti
  12. Scusate non avevo visto questa sezione, appena posso usare il computer inserisco la scheda!
  13. Raskert Seguo Zenone con la fede di un miracolato, seguendo ciecamente le sue orme. Quando finalmente sembra che abbiamo trovato un luogo per la notte, veniamo assaliti da nugoli di zanzare e insetti di ogni sorta. Tiro fuori dallo zaino un piccolo vasetto di terracotta che contiene un unguento che comincio a spalmare sul viso e le braccia. ''È un repellente, me lo ha venduto un erborista di... come si chiamava quel paese? Mi pare Fakel, o un nome così. Garantito che funziona, mi ha detto! Ne volete?'' Riprendiamo il cammino, ma la situazione non migliora. Anzi, quel maledetto repellente ha creato una patina appiccicosa sulla mia pelle, col risultato che i moscerini più piccoli ne restano intrappolati, e le zanzare continuano a salasarmi. Dopo qualche tempo in cui il mio umore è precipitato, esclamo: ''Al diavolo, mi sa che Madre Natura non mi ci vuole qua fuori! Manca molto, vecchio volpone?''
  14. Raquel ''Poco male per il vino, aspetterò un'altra occasione di baldoria per assaggiarlo. Ma magari potrei far visita a questi Martikov per vedere se hanno qualche riserva. Dove posso trovarli?'' Sfilo gli stivali pesanti, le calze di spugna e mi lavo i piedi con un pò d'acqua dalla mia borraccia mentre ascolto la storia delle streghe dal vecchio. ''Baba Lysaga? Sembra famosa da come ne parli, ma noi siamo forestieri. Di chi si tratta?''
  15. Ubert il Brutto Il disgustoso ammasso di oscurità crolla infine dinnanzi ad una magia che non comprendo. Il senso di trionfo è mitigato dalla consapevolezza che i nostri mezzi mondani non sono nulla di fronte alle grandi forze che operano in questo mondo. ''Dio delle Lucertole, a te dedico questa vittoria, e come promesso ti offro la mia lealtà!'' declamo a gran voce, le mani aperte con i palmi verso il cielo e lo sguardo febbricitante. Balzo agilmente a terra con l'ultima, si spera, acrobazia di questa folle serara. ''Marcyl, vecchio pazzo, hai un aspetto schifoso anche più del solito.'' mi avvicino al combattente e ne studio le ferite, cercando di intervenire come posso. ''Fammi vedere, posso medicarti.'' Anche io sono malconcio, le ustioni hanno bruciato buona parte della mia folta peluria piagando la carne del petto e del pube. Sono ancora nudo come appena nato, per questo appena capisco che Marcyl è fuori pericolo raggiungo il mio zaino e indosso un paio di braghe di tela. ''E tu Cattivo, come te la sei cavata? O'Gilt?'' chiedo agli altri miei compagni. Narratore
  16. Wellby Rimango molto colpito dalle parole di Aiakos e dopo qualche attimo di commosso silenzio dico ''Hai detto una cosa molto bella. Grazie.'' Poi per rispondere a Sabine, faccio capolino dalla bocca del diavolo e con il solito gesto e parole metalliche evoco una mano spettrale che si dirige verso la lastra di cristallo. ''Oh no, Sabine, io non sono un uomo di fede, ma un povero diavolo che la Madre ha preso tra le braccia. Non potrei mai cercare di covertire qualcuno quando già la mia fede vacilla!'' Narratore
  17. Raskert ''Mi sa che l'aria fumosa della città ti confonde, vecchio mio!'' rido al lapsus del mio amico. ''A me basta una cuccia con questa mangiasalsicce'' dico dando delle pacche sulla schiena di Wurlaz ''e madre natura può sussurrarmi ciò che vuole, sarò tutto orecchi!''
  18. Aiutandovi l'un l'altro a scalare l'umida parete rocciosa, raggiungete senza problemi il cunicolo da cui è sbucato Milo. Lo halfling non perde tempo, e mentre l'ultimo di voi sta ancora salendo la corda, parte in avanscoperta per avvisarvi di eventuali pericoli. Le risate maligne dei goblin riecheggiano lungo il condotto, seguite a intermittenza da grida di dolore. Il grande baccano prodotto dai pelleverde vi permette di non preoccuparvi troppo dei più rumorosi tra voi. Milo non impiega molto a raggiungere la fine del cunicolo, dove un goblin sta in piedi dandovi le spalle. Lo halfling si avvicina di soppiatto e riesce a vedere una grande grande caverna fumosa e puzzolente alla fine del cunicolo, oltre al goblin girato di spalle. La caverna è divisa in due parti: una zona che è sullo stesso piano del tunnel che state percorrendo, e una zona sopraelevata di circa sei metri raggiungibile tramite una grezza rampa di legno addossata alla parete rocciosa che divide le due zone. Il fumo rende difficile capire cosa stia succedendo all'interno, ma pare che ci sia una sagoma, che potrebbe essere quella di un umano circondata da tre goblin, sul ciglio della scarpata, con le braccia legate in una posizione innaturale ad una corda che pende dal soffitto. Altri due goblin sono nella zona bassa della caverna e sembrano affaccendati attorno ad un marchingegno rudimentale che potrebbe essere un argano e sembra manovrare la corda che tiene legato l'uomo. Milo Tutti
  19. Raquel "Buonanotte Ireena, non date peso alle storie dell'orrore raccontate davanti a un fuoco e fate buoni sogni!" Mi siedo vicino all'anziano Vistana e sorrido con aria complice: "Siete bravo, questo lo devo dire. Quelle fiamme azzurre, per un attimo ho avuto la pelle d'oca. Penso che mi ci vorrà un bicchiere di quel vostro vino per rimettermi in sesto. A proposito, chi avete detto che lo produce?" Il pensiero va ovviamente al vaticinio della cartomante. Sangue rosso spillato ma non ancora bevuto. Mentre sorseggio il delizioso vino scaldandomi al focolare, chiedo "Ogni leggenda spaventosa ha un fondo di verità, quanto c'è di reale nella storia che avete raccontato? A cosa si riferiva?"
  20. Wellby Trovarmi faccia a faccia con un demone d'ombra, creature che ho incontrato diffusamente durante gli studi e nei miei tormentati incubi notturni, mi terrorizza, ed è solo la fede nella mano protettrice della Madre che mi fa reagire prontamente. La luce di Yondalla è intollerabile per il demone, ma sono le sberle di Aiakos a toglierlo di mezzo. ''Grazie, mi hai tolto dai guai!'' elogio il monaco con il fiato ancora corto per lo spavento. Mentre Sabine mette in sicurezza le trappole, esploro la nicchia in cui si celava il demone, scandagliandola in lungo e in largo molto meticolosamente, entrandoci se necessario. ''Sinistra o destra? Quella parete di cristallo mi incuriosisce, ma temo che sia un'altro brutto scherzo per noi.'' Narratore
  21. Wellby "Allora vado." dico senza troppa convinzione, la coda che si muove nervosamente dietro di me. Tormento per un attimo un ciondolo che porto al collo e chiedo a chi lo abbia attualmente di restituirmi il mio Talismano. Lo indosso, compio il gesto sacro a Yondalla e spicco goffamente il volo, planando dentro al cunicolo per raggiungere la diabolica faccia di pietra, e il mio destino.
  22. Raskert "Ti ringrazio, Eddy! Date le occhiatacce che mi ha riservato, direi che forse è meglio non sappia della mia presenza finché non ci incontreremo. Non vorrei qualche brutto scherzo. Un luogo pubblico sarebbe appropriato, possibilmente un luogo aperto." rispondo allo halfling. Poi, quando è il momento di andare, ringrazio gli halfling per la bella serata e una volta che se ne sono andati mi rivolgo ai compagni: "Beh, abbiamo un contatto, Kurt. Direi di andarci a parlare domattina, ma ora sarebbe meglio riposare. Verrò con voi fuori le mura, non mi và di separarci."
  23. Condotto del ruscello Mentre cercate di fare il punto della situazione e vi date un'occhiata intorno alla ricerca di eventuali tracce, vi rendete conto che il pavimento della grotta è fatto di sassi resi umidi e scivolosi dall'acqua del torrente, ma sui quali difficilmente si sarebbero impressi i segni di un trascinamento. Il passaggio che viene collegato dal ponte, in alto sopra le vostre teste, è abbastanza ampio da permettere persino ad Iliukan di camminare a testa alta. Il problema potrebbe essere raggiungerlo, dato che le rocce delle pareti della caverna sono lisce e scivolose. State discutendo il da farsi quando un sasso caduto dall'alto viene inghiottito dalle acque del ruscello con un sonoro "splof". Un istante dopo la voce di Milo vi raggiunge, mettendo altra carne al fuoco e aprendovi una strada nuova: con la corda che lo halfling vi ha calato giù, scalare quella parete ostica diventa molto più semplice. Iliukan Elanthel Mappa Tutti
  24. Ubert il Brutto Salendo in alto, l'aria si fa più respirabile, e riesco a trovare le forze per scagliare una salva di frecce contro l'abominio che sembra iniziare a vacillare. Mentre con un colpo di reni mi stacco temporaneamente dal cornicione, grido con grande furore nel tentativo di distogliere la creatura dai miei compagni e scaglio le mie frecce mentre piroetto a mezz'aria. Atterro di nuovo sul cornicione, in perfetto equilibrio. ''Quassù, specie di cimitero ambulante!'' Narratore
  25. Raquel Come ogni volta in cui mi sono rivolta a un cartomante, il responso è stato criptico e ho mille domande che mi frullano per la testa. Ma so bene che non servirebbe a nulla esternarle, perciò rimango un istante in silenzio, annotando mentalmente quanto vaticinato da Madame Eva. Poi, vagamente turbata, mi dirigo distrattamente verso la porta del carro. Quando sono ormai sulla sogli, mi volto, come colpita da un improvvisa verità, e sorrido calorosamente alla padrona di casa: "Grazie, Madame Eva. Mi auguro di non deludere le anime di questa sciagurata terra! Buon riposo, che l'Ombra del Crepuscolo avvolga il vostro sonno." Poi esco e cerco con lo sguardo Ireena, raggiungendola appena individuata.
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