Athanatos

Resti in allerta ancora un po', ma per più di mezzo minuto non vedi la fonte del rumore. Infine scorgi, tra gli alberi, un movimento che non può essere causato dalle foglie, aguzzando la vista noti le sagome di due troll, entrambi in cammino verso la vostra direzione. Calcoli che avete meno di un minuto per prepararvi al loro arrivo.

Drophar Non credo riusciremo a fare molta strada con questo tempo. Dico, notando che la nebbia è perfino più fitta e fredda di quanto sembrasse. Cosa pensate voi? Chiedo al resto della compagnia. Ce ne stiamo un po' al sicuro in casa o proviamo a fare un giro per vedere se notiamo qualcosa di interessante? Che so, magari la nebbia avvolge solo il villaggio?

Raggiungi l'albero e crei la tua illusione, constatando che nessuno ti ha notato diventare invisibile. Dalla cima del tuo albero ti metti in ascolto e cerchi con lo sguardo presenze di qualche forma di vita, ma non vedi nessuno, tuttavia cominci anche tu a sentire i tonfi di un passo, lento e molto pesante, troppo per essere qualcosa di dimensioni umane giudicando che ancora non vedi nessuno. vedi niente? Ti senti chiedere dal basso, dove vi avventurieri stanno cominciando a nascondere le tracce del campo per preparare un'imboscata.

No... non so dove sta... Dice, tentennando. Ci fanno sempre incontrare fuori... Alla domanda sulla famiglia si blocca, come indeciso o insicuro su cosa rispondere, infine dice. Non, non lo so. Non me lo hanno detto... loro... Non abbiamo tempo per queste cose! Interviene Kilma, interrompendolo. Non mi torna niente di quello che dice e anche se fosse vero che ha una famiglia prigioniera la cosa migliore sarebbe prendere il fantasma adesso! Se siamo fortunati non ha ancora evacuato la casa dove l'abbiamo trovato ieri, altrimenti dovremo ricominciare tutto d'accapo! Dice, chiaramente impaziente di terminare l'interrogatorio.

@Victor, Monia

Avadal Mi alzo di scatto, richiamato dalla voce di Acefer. Presto, cerchiamo un nascondiglio... una rientranza... ci penserò io a nasconderci meglio. Quindi mi guardo intorno in cerca della rientranza più larga dove possiamo infilarci tutti. @tutti

@Fizdhor, Zanamros

Drophar Le notizie della guerra mi fanno preoccupare, non vorrei trovarmici in mezzo, le guerre sono orribili e piene di morte. Il resto della serata passa noiosamente, quasi mi addormento alle chiacchiere e pettegolezzi che si sentono in questa sala. Così mi ritiro a dormire. La camerata con molte persone non mi crea fastidio, ho dormito per terra e in molti posti peggiori di questo, sono abituato a non essere solo quando dormo. Al risveglio scendo per fare una colazione veloce ma mi trovo davanti una scena che non avevo previsto, qui mi fermo ad osservare il paesaggio e ascolto alcune parole che vengono scambiate dagli altri presenti. Vedendo si parla solo di calamità e maledizioni mi avvicino al locandiere, sperando che lui sia un po' meno superstizioso degli anziani attorno al camino. Strano giorno vero? Questa nebbia giunta senza preavviso ed in un periodo così. Voi avete mai visto una cosa simile? O magari ne avete sentito da qualche avventore di terre lontane? Gli domando cortesemente.

Il prigioniero sembra riprendersi dal pianto, e, mentre cerca di trovare una posizione in cui la stretta di Kosef non sia troppo dolorosa, aggiunge rivolto ad Arken ed Ithilme. Cosa... cosa volete sapere? Loro sono gli uomini del fantasma... lo sapete, lui è... Kilma lo interrompe. Sì, sì. Sappiamo chi è il fantasma e che ha tre amici che vi danno ordini. Sappiamo che avete ucciso Lesmet e due gnomi che stavano investigando. Quello si morde il labbro. Allora cosa volete? Non so altro... ero stato mandato con gli altri ad aspettarvi alla locanda poi il tizio con il volto coperto è arrivato e ci ha detto di aspettare in quel vicolo... poi siete arrivati voi ed è successo tutto... Vi prego, non uccidetemi, non volevo! Non volevo! @Felix, Kosef @Ithilme

Vi accampate la notte in un anfratto lontano dalla vista della fortezza, qui fate turni di guardia e montate un campo improvvisato. Passano poche ore e giunge il turno di guardia di Qiren che vi sveglia tutti facendo segno di stare zitti. Sento qualcosa avvicinarsi. Dice l'elfo. Ed è molto grande. Svegliandoti e restando zitto, cerchi di sentire la stessa cosa che dice l'elfo, tuttavia non percepisci null'altro che lo scorrere del fiume.

è come dice la drow... io non volevo ma loro... sto dicendo la verità... ve lo assicuro... @Kosef @Ithilme

@Liam

Mi hanno costretto! Hanno la mia famiglia e mi minacciano! Inizia a dire urlando, alquanto disperato il prigioniero, poi abbassando subito la voce ricordandosi della minaccia del felinide. Kilma lo fissa con un'espressione di totale incredulità. Abbiamo parlato con altri prima di te. Nessuno ha avuto una situazione simile. Perché tu saresti diverso? Non lo so, non lo so! So solo che mi hanno costretto! Risponde l'uomo, tentennando e tenendo basso lo sguardo. @Felix

Gli altri non ti fanno domande di come hai risolto, si vede che non gli interessa, quindi proseguite il viaggio. La salita del fiume a tratti è faticosa e richiede parecchie soste, alcune scalate e diverse ore di cammino in territorio di forte pendenza, tuttavia non incontrate pericoli lungo il percorso e questa è una grande fortuna. Alla fine del terzo giorno arrivate alla rovina di quella che un tempo era una maestosa fortezza degli uomini, ora un cumulo infestato. Tewan manda i suoi uccelli esploratori a spiare gli ingressi e questi riferiscono che le aperture verso l'esterno danno a stanze vuote, se c'è qualcuno non si trova nel piano superiore. Aspetteremo qui la notte. Dice Droverson senza aspettarsi discussioni. Non possiamo arrischiarci di entrare in una tana di orchi e dormirci dentro, preferirei mille volte i pericoli della foresta che venire trovato impreparato da un'armata di quelle facce da porco! Nessun membro del gruppo sembra avere da ridire a questo, così Qiren inizia a cercare un posto adatto lontano da ogni possibile linea visiva con la fortezza dove potersi accampare.

@Fizdhor, Zanamros @Victor, Monia

Il criminale vi segue mentre vi spostate dalla zona del combattimento verso un vicolo più a nord, raggiungendo un punto della città in cui al posto delle case le abitazioni sono dei grossi agglomerati, quasi più somigliano a capanne che ha vere case in pietra. Guardandovi in torno non notate nessuno. Il criminale continua a chiedere pietà, anche alzando la voce. Non avevo scelta! Mi hanno costretto! Non avevo scelta! Pietà!

Avadal Calmatevi. Anche quando sto dalla vostra parte avete da ridire? Dico, chiaramente non capendo di cosa si stiano lamentando del mio comportamento. Come ho già detto posso nasconderci alla vista se necessario, ma ho anche qualche altro trucco in possesso, l'importante è sapere in anticipo se stanno arrivando.

Drophar Vediamo prima in questa locanda. Propongo. Altrimenti vediamo se troviamo qualche vedova scontrosa dal cuore tenero che possa ospitarci. Dico, facendo chiaramente riferimento alla alquanto poco lussuosa sistemazione che abbiamo trovato in quel villaggio di cui già non mi ricordo il nome.

@Gul'Thak Mentre voi parlate il goliat appena uscito dalle cabine si mette a parlare con un membro dell'equipaggio, invece il capitano inizia a dare ordini di estrarre l'ancora e aprire le vede.

@Pandelume Quale dei tre stai inseguendo. Ce ne è uno che scappa verso la città, uno dietro di voi e uno nei boschi. Puoi raggiungere e attaccare solo quello che corre dietro di voi in questo turno, gli altri ti ci vuole un doppio movimento per prenderli.

Appena vede l'immagine l'orco lancia un urlo di terrore, poi le parole gli muoiono in bocca, fa cadere il coltello e comincia a correre via a gambe levate. "Bel giochetto Zellos, è così che mi piaci... mi ricordi i bei vecchi tempi..." Ti sussurra la voce del cane a tre teste nelle profondità della tua mente.

Dopo aver concluso i vostri incontri con le persone che vi hanno fatto da guida in questi tempi difficili, vi ritrovate tutti insieme a Waterdeep. Non passa neanche un giorno che trovate una nave pronta a farvi da passaggio e, come l'altra volta, il capitano vi chiede in cambio solo di aiutare in caso pirati dovessero avvicinarsi. Il vascello si chiama la "dama infranta" ed ha la reputazione di essere sopravvissuta a più di un disastro sia naturale che magico. Il capitano della nave è un grosso nano con una barba rossa lunga fino allo stomaco, un volto rugoso e alcune cicatrici non poco profonde, egli vi accoglie con aria di festa il giorno della partenza, rivolgendosi specialmente a Frederik e Dwogash. Il resto dell'equipaggio contiene molti umani, un elfo che sembra fare da medico, un'altro paio di nani che dall'aspetto potrebbero sembrare i figli del capitano ed altri due ospiti che quando siete arrivati erano ancora sotto coperta. La nave è un mercantile che trasporta un carico di pergamena e seta verso le isole Moonshae, tuttavia si fermerà molto più ad ovest della vostra destinazione. @Gul'Thak @tutti

Jamster sembra capire solo in parte, ancora confuso da come sia vario il mondo rispetto a quello ristretto che gli è sempre stato mostrato, nel frattempo che proseguite, percepisci tra i cespugli un movimento, quindi noti la sagoma dell'orco che ti ha minacciato nascondersi tra gli alberi.

Avadal "I doveri dei forti? Sciocca, sono i forti che decidono i doveri dei deboli, i forti possono quello che vogliono perché la legge la creano loro. La tua famiglia non ti ha insegnato come si fa a mantenere il potere nelle sfere alte?" Derido mentalmente le illusioni fiabesche di cavalleria e nobiltà della chiave. La situazione si scalda ben presto e, come sempre, si inizia a litigare e ragionare in modo istintivo e animalesco. Combattere spesso non è l'opzione più saggia. Molte volte è la chiave del fallimento. Specialmente se non si sa cosa si sta per andare incontro. Voi sentite delle urla e prendete le armi, pronti a lanciarvi addosso a qualche nemico che non conoscete tutto nel nome di una crociata che avete appena indetto contro ignoti. Esprimo il mio disappunto in modo calmo e distaccato, tra tutti questa nobile è l'esempio migliore di quegli sciocchi che si credono eroi e poi giudicano ogni cosa dall'alto dei loro privilegi e additano immorale ciò che non appartiene alle loro usanze e come pericoloso ciò che non capiscono. Almeno cercate prima di capire cosa sta succedendo e perché. Dico quasi in tono rassegnato, il lungo viaggio mi ha provato, i miei progressi nelle mie ricerche mi hanno allontanato dal monto reale, non ho alcuna intenzione di perdermi in discussioni infinite e litigi con chi non capirà mai che il mondo non è mai bianco o nero.

Mi sta bene interrogarlo ma... vogliamo farlo qui? Chiede la barda di Neverwinter. Ho visto finestre chiudersi quando siamo arrivati, credo che qualche civile stia guardando in questo momento dalle case qui attorno. Non vorrei che qualcuno avvertisse le guardie. Tirato fuori l'uomo dal carro egli comincia a supplicare. Pietà! Pietà! Ho fatto solo quello che mi dicevano di fare! Non ho niente contro di voi! Pietà! Intanto Arken passa a Kosef una fiala contenente del liquido alchemico apparentemente molto infiammabile, forse lo stesso usato nella trappola alla casa abbandonata.