Landar

Emiel di Cintra Senza perder tempo, affamato come sono, ordino subito della zuppa di cipolla e se ce l'hanno chiedo anche di aggiungere aglio. Un posto del genere ne dovrebbe essere fornito. Non per i mostri però, per gli 'elementi esterni' che certamente infestano il posto e probabilmente il cibo. Quantomeno l'odore non era di marcio. Inoltre preferisco in caso sentirmi male con la birra piuttosto che col vino, detesterei berne di veramente orribile. Ascolto interessato le presentazioni, intrigato da quella di Thanith "Comprendo quella sensazione, da me non è poi così diverso." quindi mi rivolgo anche agli altri "Vengo da lontano, Cintra e mi chiamo Emiel. Probabilmente quasi nemmeno l'avete mai sentita nominare lamia terra. Sono qui per il motivo più ovvio che si possa pensare, pagano per ammazzare mostri ed è proprio il mio mestiere checché se ne dica in giro da me. Tuttavia come già detto dubito che..." abbasso molto il tono della voce "c'entrino molto i mostri, nella classica accezione del termine."

Magnus Piazza -> Taverna

Soggetto K Intendevo utilizzare una precauzione in più ma non è servita. Non ci si rende quasi mai nemmeno conto di quando va e quando torna per quanto è veloce. "Sì, seppur non lo ricordo piccolo nella visione. Passeremo lì di fronte se possibile. Quante scorte abbiamo? E' necessario procurarci del cibo o possiamo continuare così?" la domanda è rivolta più che altro a Klaus che ha forse meglio presente la possibilità di incrociare altri villaggi o almeno 'carovane'.

Argor Mangiaroccia Tenda Il rituale è ben eseguito, lo seguo con trasporto già leggermente 'alterato' dalle parole di Wurrzag. Quando si conclude anche io eseguo la mia preghiera, richiamando ancora una volta gli elementi della natura risvegliati dalle sacre parole di Garol. Infine soffio, come per accompagnare le anime dei caduti invitando le ceneri a volare e depositarsi più lontano possibile, benedicendo la terra che presto ci riprenderemo. In un modo o nell'altro, col sangue o con le parole.

Judith Il bolter era carico seppur ormai i colpi iniziavano a scarseggiare, certo ne aveva a sufficienza per quei due. Fece quindi cenno agli altri di fare in silenzio, guardò chi tra loro appariva più leggero e gli indicò di allargarsi e avanzare di qualche passo per osservare meglio i due e magari circondarli. Era un suggerimento, lei sarebbe rimasta piantata lì, troppo rumorosa e ingombrante per avanzare. Poi con l'indice indicò il cuore e subito dopo la testa, nella Fede avrebbero trovato la forza di resistere ad altri assalti psionici.

Caramon Passeggiando era rimasto in totale silenzio. Si guardava attorno osservando la desolazione e cercando di ragionare ma tornò sulle parole del nano "Scusami Flint... il drago che abbiamo visto sputava tutto tranne che fuoco. Non vedo le loro ombre volteggiare su di noi né penso ce ne siano così tanti anche se forse ne basterebbe uno per fare tutto questo. Ribadisco però, da quelle fauci usciva una sostanza verde corrosiva non certo fuoco." allargò le braccia e alla richiesta del fratello "Sopportare la tua lingua biforcuta a breve potrebbe essere troppo, usala per formulare le tue magie o inizia a suggerire qualche cosa di intelligente anche tu. Prepara qua, prepara là... so io quando ti serve. Oggi potrebbe non servirti, l'aria è sufficientemente asciutta."

io ho proposto cenetta/pranzetto proprio per fare un po' di ordine. magari sentiamo o accade anche qualche cosa di interessante.

Gudrod "Per il culo glabro di Ranald!" esclamò a denti stretti affondando il secondo colpo considerato che il primo non era stato sufficiente. Avrebbe dovuto colpire tenendo pronta l'altra mano per tappare la bocca di quel lurido sacco di vomito. Si lamentò della sua idiozia andandosi poi a sfogare contro gli ultimi arrivati. Dovevano fare in fretta o ne sarebbero arrivati sempre più. AdG

Emiel di Cintra Guardo il corvo, inespressivo attendendo finisca di dirsi quel che si sta dicendo con Namira. Alzo le spalle alla sua domanda e li guardo "Per me possiamo anche andare a prendere una birra e della buona zuppa, conoscerci meglio, sentire cosa si dice in locanda e tornare alla casa quando sarà più tranquillo. Forse avremo modo di fare indagini più approfondite. Cosa ne dite? Io ho fame. E' da quando sono arrivato che sento un fastidioso brontolio. A stomaco pieno si ragiona meglio." poi mi rivolgo più che altro a chi pare essere di fuori città "Inoltre chi non è del posto dovrebbe cercare un posto dove dormire che la questione non finirà certo in poche ore."

Yenlui Seguì in silenzio la loro 'guida'. Un paio di cose attirarono la sua attenzione: la testa di goblin e il maggiordomo. Riguardo alla prima si mostrò anche curioso chiedendo "Avete trovato qui quel trofeo o appartiene al vostro padrone?" ma lo sguardo del maggiordomo fu ricambiato frettolosamente seppur con la giusta attenzione. Quel volto ferito, l'atteggiamento schivo e lo sguardo indagatore poco gli piacevano ma cercò di non farlo notare. Raggiunto lo studio del Nobile si presentò come convenuto. "Yenlui Sarathai, esperto di antiquariato. Onorato." completò inarcando il sopracciglio e stando al gioco che si stava giocando. Descrizione

Volpe Nera Il kai lasciò fare l'ispezione ai compagni, presagendo che lì non avrebbero trovato nulla o che forse poteva essere una trappola. Inoltre i timori del cocchiere e del mercante potevano essere fondati in quel luogo, loro sapevano che potevano esserci creature in agguato ma era anche vero che ormai quel che desideravano era forse passato. Mise mano all'asta del martello guardandosi attorno, scrutando strada e boscaglia cercando di non lasciarsi sfuggire particolari e facendo anche affidamento ai suoi sensi kai. GM

Il sorriso di Poncharello ci manca mi sa...

Argor Mangiaroccia Le parole di Wurrzag ci infiammano i cuori ma la stanchezza per la battaglia ci attanaglia ogni muscolo e a me soprattutto la schiena, il fondoschiena e le cosce, controllare Argor furioso non è mai troppo facile. Ci riposiamo, lieto di aver ritirato su l'orco audace e aver visto orgoglio nello sguardo di Oghash. Il giorno seguente sarà quello dei festeggiamenti, della veglia e del meritato bottino. La notte passa veloce, il mio sonno è profondo ma angustiato da incubi nonostante la vittoria. Poco comprendo del poco che ricordo ma l'immagine che più mi ha segnato è un circolo di pietre a forma di bestia o rettile che si morde la coda. Non so come vista dall'alto. Scaccio questi pensieri che nemmeno so definire grazie anche all'aiuto della carne saporita di cinghiale e delle urla di vittoria che ora riecheggiano più squillanti. Mentre mi dirigo verso Azog vengo raggiunto da Oghash. In disparte

il 2 io ce l'ho. datemi 3 cavalieri... sempre che gli orchi possano cavalcare i cavalli.

Magnus Piazza

Soggetto K "Io cerco un posto ben nascosto o poco visibile dove lasciare questo furgone. E' bello grandino e visibile dall'alto." guardo Klaus in cerca di approvazione, in fin dei conti è il suo mezzo e già glielo abbiamo danneggiato più che... a sufficienza.

Caramon Accecato dalla luce e allo stesso tempo risanato da tutte le ferite non riuscì bene a comprendere come reagire, cosa sentire. Il dolore era passato, l'ematoma al costato causato dalla caduta scomparso ma un senso di nausea affliggeva il suo stomaco. Ancora la luce non gli consentiva di osservare attorno ma lentamente, le mille punture agli occhi svanirono e si ritrovò assieme agli altri all'aperto... ben presto si rese conto anche lontano dall'antica città sepolta. Per chissà quale assurdo motivo il primo pensiero andò alla barbara Que-Teh della quale al momento gli sfuggiva il nome... Sunstar. Glielo ricordò la luce del Sole. Poi le colonne di fumo e le voci dei compagni "Maledizione... dobbiamo andare." elaborò velocemente quel che era stato detto "Attraversiamo le pianure. E' più strada ma non affronteremo i boschi in fiamme e chiunque stia distruggendo questi luoghi non passerà di nuovo da dove è passato."

Ok fatto.

ah ok. scusa. proseguo come guerriero ovvio.

Kull Gabbia

Goril "Hey! Non ci provare cugino che mi girano ancora..." dico rispondendo ad Ed appena sono sopra. Uniche parole uscite dalla mia bocca a parte quelle dell'invito a salire rivolto ad Edwarf. Nemmeno un buongiorno. Inizio a guardarmi attorno incuriosito e punto il dito verso il bassorilievo sapendo che alcuni di noi non possono vederlo. "Alla fine ha perso... o chissà che fine ha fatto. Quindi qui di certo non troveremo il corpo." deduco forse in maniera errata osservando le pareti e ripetendo in parte le parole della maga.

Gudrod Si prodigò come gli altri nell'attuare il piano stabilito. Prese la spada, lama più corta rimasta in suo possesso, indicò il goblin più lontano al più silenzioso tra loro, ovvero Jacob e senza troppi indugi, entrando per ultimo si avvicinò allo sgorbio più vicino alla porta. Attraversando la sala da pranzo pensò che nemmeno servi dell'immondo in un banchetto composto da interiora degli sconfitti rappresentava uno spettacolo più indecoroso. Odiava a morte quelle caccole verdi e schiamazzanti.

Judith "Una passione meno inquietante rispetto alle altre e di altri componenti della famiglia." rilevò osservando gli insetti. Le analisi di Victor erano state impressionanti e avevano gettato nuova luce sulle indagini che sembravano bloccate. Ora tutto assumeva contorni più definiti ma allo stesso tempo rivelazioni più profonde e pericolose. Erano in molti, tra le alte sfera della società, ad essere implicati in quella faccenda. Eretici da eliminare. "Cosa c'è scritto su quelle pagine, esaminiamole prima di tentare di riavviare il telescopio." suggerì rimanendo alla porta col bolter carico puntato verso l'esterno.

Argor Mangiaroccia La battaglia si conclude in fretta, con una sfrenata e furiosa rincorsa dell'orso agli uomini in fuga. Sento lo spostamento d'aria quando mi sfreccia accanto, la sua mole supera di gran lunga quella di Azog. Mole che schiaccia e disintegra chi codardo si dava alla fuga. Gli stessi codardi che avevano ucciso il furioso orco che era rimasto accanto a me. Smonto da Azog correndo prima verso di lui, per risanare le sue ferite se possibile. Se e appena riapre gli occhi lo abbraccio, senza dire una parola e lo aiuto a sollevarsi. Scusandomi con questo gesto. Quindi mi volto, portando soccorso dove necessario, cercando Oghash con lo sguardo che ho visto affrontare con coraggio e tenacia il capoclan degli uomini. Riservo le mi altre cure per lei, poi mi adopero. "Wurrzag l'Astuto! Ha detto bene l'orchessa!" ripeto afferrando gli avambracci del cantore e stringendo con forza. Questa vittoria vale molto più del bottino che giace tra e con i cadaveri. DM

Yenlui L'Asur invece si preoccupò di avvolgere Rhal e poi anche il carrettiere in due coperte. Li avrebbero arsi o seppelliti, secondo le usanze di ciascuno, appena possibile. Ora non c'era tempo. Cercò di far riprendere Vern Hendrick e farlo poi accomodare assieme ai... cadaveri, comodamente. Appena gli fu possibile si occupò anche del cavallo, delle briglie e dei ganci. Volle calmarlo, certamente non era quello il suo mestiere. Appena furono pronti, in silenzio, invitò chi desiderava e poteva a prendere posto e stare seduti.