Per antonomasia i draghi sono dei distruttori nell'immaginario medievale...ma c'è sempre un cavaliere che ne uccide uno, e ciò che rende eroica un impresa, il fatto che sia impossibile per quasi tutti. Volendo scendere nelle regole logiche dettate dalla natura, se consideriamo un battito d'ali un' azione gratuita il drago che soffia fuoco aumenterebbe il potere dell'arma. Così con una caccola di fuoco e un po di battiti in 2 gg tira giù anche un castello...
Detto questo sul punto narrativo ora regolisticamente parlando per un giocatore al 30 esimo livello è frustrante essere massacrato da un solo soffio. Uno scontro deve essere difficle ma non impossibile e non si può crepare solo perchè una volta al drago esce un buon tiro.Bisong darle e prenderle e per farlo occorrono più turni. Poi sinceramente mi romperei (e mi sono rotto in 3.5) a tirare 24 dadi. In D&D se non c'è la tattica nello scontro ma solo regole è una rottura di scatole. Meglio dare gratis una prova di acrobazia per far fare qualcosa di figo al pg una volta tanto che spegnere uno scontro con i poteri migliori a tirare dadi su dati dietro un muretto...