Dispiace e molto. Ho arbitrato diversi suoi noduli. C'è n'è uno in particolare, ottimo per una One shot, presente il Lords of Darkness (1988), compendio che consiglio a tutti di riscoprire.
Allora D&D era ancora un gioco con mortalità elevata, dove le risorse erano limitate. Il compendio era incentrato sulle creature del Piano Negativo, i Non Morti, e cosa strana lei si occupò proprio dell'unica creatura che non ne fa parte: le mummie.
Allora non c'era bisogno di regole sulla paura. La paura al tavolo era reale tra i giocatori, quando si parlava di non morti. Il motivo era la tanta odiata regola sull'energia Drain. Bastava essere colpiti per perdere un livello (2 se lo eri da un vampiro). Immaginate la caga che veniva ad entrare in un sepolcro con il vostro sudatissimo mago del 7° livello, col rischio di ritrovarvi al 5° in un round, se attaccati da un paio di Wraith; o di vedere il vostro guerriero del 9° finire ad un'ameba dopo aver perso 7/8 punti di forza con delle Ombre. Il panico era reale. Immagino per questo al D&D base l'abilità del primo del chierico fosse scacciare. Sì il chierico del primo non lanciava incantesimi, però scacciava e questa capacità era fondamentale.
Ma tornando a Jennell, scriveva una prefazione al modulo e definiva così l'orrore. Non ho mai dimenticato le sue parole, più precise persino di quelle di King:
Si possono appendere definizioni in qualunque lettura, neppure King è riuscito in poche righe a sintetizzare "orrore" in maniera accurata come Jennell Jaquays.
"There are things that men were not meant to see and seeing them tends to unhinge the mind, fray it a bit around the edges. Generally, this does not occur when a character sees a monster for the first time. Adventurers expect to see monsters. Horror engulfs those who see the effect a monster has had on their fellows, or realize the awful truth about something, that begin to fear might happen to themselves." Paul Jaquays (ora Jennell Jaquays), Ghouls and Ghasts, Lords of Darkness, 1988, TSR Inc.