DM
Molèm abbaia felice alle parole di Fra Crispino, come se potesse capirlo. Come notato anche dal suo padrone, il comportamento del cane è infine tornato a riprendere lo spirito istintivo delle sue origini, rendendolo capace predatore e ubbidiente membro nei confronti del maschio alfa. Più spesso egli viene visto attaccare conigli e topi e riportarli davanti all’uscio di casa, in segno di rispetto. E laddove il fido animale del villaggio si dà da fare, anche il resto dei biadagiallesi non sembra tirarsi indietro, innalzando giorno dopo giorno sempre più palizzate per trincerare gli allevamenti e disegnare finalmente dei confini marcati nei terreni dei contadini, oggetto di notevoli dispute.
X Galvano
Tra queste, l’annoso problema di Berillo e Titiana pare risolto da un tonico a base di caffeina offerto da Impastro come compensazione dei filtri accusati di non funzionare. La coppia non solleva più problemi e la diatriba ha termine, con l’aggiunta delle ultime creazioni di Galvano tra le novità al bancone dello speziale del villaggio, l’inizio di quella che potrebbe rivelarsi una interessante partnership. Altrettanto interessante appare il comportamento di Frigirberto, visto da alcuni a parlare da solo con il proprio bracciale. Sebbene un comportamento simile desti in alcuni delle preoccupazioni, c’è chi invece attribuisce ciò alla vista della fata del lago e al fatto che egli sia rimasto invaghito da essa.
Ma un’altra persona attaccata alla sua causa è di certo Braccoraldo, deciso a convincere le famiglie ad avvicinarsi agli abitati. Durante i lavori mattinieri del quarto giorno dopo la battaglia, presso la fattoria dei Foraggi, egli sta parlando con i Molinecchi al confine e ha quasi convinto Marchiano a parlare con la sua famiglia di questa possibilità, quando…
Un suono rieccheggia in quella mattina a Biadagialla, un frastuono capace di buttare giù dal letto anche il più pigro dei dormiglioni.
A nord, a una cinquantina metri dall’ingresso di Biadagialla, un gruppo di quattro energumeni dalla pelle verde si è palesato. Tre sono a cavallo di grossi lupi, alti al garrese quanto un giovane ragazzo e decisamente più grossi dei lupi affrontati fino a quel momento. Il quarto pelleverde porta invece a tracolla diverse armi, un facchino dall’aspetto.
I messaggeri di Golgomath
L’energumeno al comando, colui che ha suonato il corno, prende un grande respiro prima di urlare a squarciagola I MESSAGGERI DI GOLGOMATH SONO ARRIVATI! STRISCIATE FUORI DALLE VOSTRE TANE, VERMI!! il quartetto quindi avanza a passo sicuro verso l’ingresso della città, rimanendo in groppa (per coloro che ne dispongono) delle loro cavalcature. E il motivo del loro arrivo è ben presto chiaro, enunciato sempre dallo stesso suonatore di corno Golgomath, signore delle montagne, è ora il sovrano di queste terre! esclama A meno che non vogliate vedere gli uomini massacrati e le donne fatte schiave, portateci subito da chi di voi comanda. E preparateci da mangiare! Tanto da mangiare!
X tutti.