"E quindi uscimmo a riveder le stelle"
AD 564 - Stellare, 15° giorno di Alzamuro
L'alba di un nuovo giorno sorge sulla Città Sacra di Labona.
Rayhan Nightblade, l'Eletto di Vecna, si sveglia nel suo letto. Come ogni giorno, esegue diligentemente la sua routine mattutina, che inizia alle prime luci dell'alba. Finiti i suoi esercizi, si fa una doccia, si sistema, fa una colazione abbondante, prende il suo equipaggiamento ed esce di casa.
Rayhan alloggiava a Grikos, uno dei tanti villaggi del feudo di Labona. Utilizza un cavallo per gli spostamenti. Avendo partecipato attivamente ai lavori per la Grande Ricostruzione, ha messo da parte una discreta somma di denaro. L'eredità della sua famiglia è anche notevole, e gli consentirebbe uno stile di vita agiato, ma per ora ha deciso di non usufruire di quei fondi e di tirare avanti esclusivamente con le proprie forze.
Rayhan si dirige al Tempio di Labona, uno degli edifici che ha subito danni minori, al contrario degli edifici centrali (come il Castello), completamente distrutti. La Catastrofe: così viene chiamato quell'evento, accaduto un anno addietro. Ha anche associato un altro nome: il "Miracolo Bianco", dato che nessuno degli abitanti di Labona è morto. La spiegazione è che le divinità venerate a Labona abbiano protetto la Città Sacra. Dopotutto, un terremoto seguito da vari incendi (questa la versione ufficiale) che hanno devastato la città, ma senza vittime, è praticamente un intervento divino.
Quantomeno, così la vedevano tutti.
The Fate of Dark Creatures
A causa della Convergenza, nell'unica linea temporale rimasta, il mondo era cambiato completamente: non esisteva più la Magia - o meglio, in quel mondo, non era mai esistita. Tutte le Creature Oscure erano state redente: l'energia infrarossa era svanita. Così com'erano evaporate le particelle infrarosse, così era svanita anche la follia e la malvagità insita nelle Creature Oscure stesse, che erano ritornate umane. Nessuno di loro, chiaramente, ricordava di esser stato un mostro (o parte di un mostro), ed erano come persone che si risvegliano dopo un coma, forestieri dagli scarni ricordi, saltati fuori da chissà dove. Tuttavia, in un modo o nell'altro, si erano reintegrate nella società.
Society
La società stessa era cambiata, in meglio. Una rinvigorita fede religiosa nella Vera Luce aveva spinto praticamente tutti a cambiare il proprio stile di vita. Avendo perso gran parte dei propri beni materiali, ma non la propria vita (grazie al Miracolo Bianco), molti si erano sentiti "benedetti", ma d'altro canto anche come se quella fosse la loro ultima occasione di redimersi, e si erano dati a pratiche religiose basate sulla povertà, sull'umiltà, sulla generosità.
Nonostante buona parte della città fosse da ricostruire, non vi erano stati problemi dovuti a carenze di cibo, acqua, o altri servizi essenziali - tutte cose che erano state "stranamente" risparmiate dalla Catastrofe, oppure riemerse (in abbondanza) da depositi che, stando ai documenti ufficiali, avrebbero dovuto essere abbandonati. Per non parlare di grandi macchinari, materiali da costruzione, eccetera, già pronti per l'uso. Così, pur in assenza di Magia, la Grande Ricostruzione era avvenuta nel modo più agevole possibile, ed era già a buon punto.
Un'altra differenza notevole è che le conoscenze perdute erano ora di "pubblico dominio". Le biblioteche erano piene di libri in merito. L'Accademia, uno degli edifici "stranamente" integri, continuava le sue attività, nonostante un tragico evento: la morte, per vecchiaia, di Alzanoth Kingsblood. Il nuovo rettore, nonostante l'età relativamente giovane per quel tipo di posizione, era ora Kuro Nightmantle. Chiaramente, non esistendo la Magia, tutte le attività di stampo magico erano rimpiazzate da attività improntate sulla scienza e sulla tecnologia.
Memoriale
Rayhan arriva in Accademia, e si dirige nell'edificio dove c'è uno dei suoi elementi più iconici: il grande memoriale, la lastra in cui sono incisi i nomi degli Alumni. Al contrario di tutti gli altri, Rayhan sapeva bene cos'era realmente accaduto. In quella linea temporale, infatti, tutti gli eventi che riguardavano Zero e gli Otto Passi non li ricordava nessuno, o meglio, non erano mai effettivamente accaduti.
Cancellare la Magia, con tutto ciò che ne conseguiva, era l'unico modo per impedire che l'entropia magica divorasse il mondo intero. Libero dalle catene della Magia, il mondo poteva ora ricominciare a camminare sulla strada della Scienza, il vero potere dell'Umanità. Con il tempo, il "Miracolo Bianco" sarebbe diventato solo l'ennesima leggenda tramandata dalle dottrine religiose. Già erano nate (in sordina) le prime contro-teorie, con spiegazioni alterative, come pure i cittadini delle altre città, specie se lontane da Labona, diffidavano del miracolo narrato. Con il tempo, anche quella storia miracolosa sarebbe diventata una semplice leggenda, una goccia d'acqua nell'oceano.
Rayhan posò la mano sulla stele. In fondo, si leggevano tre nomi di studenti, gli unici tre (oltre a Kuro) laureati con lode: Bernard Tramennis, Dorian Ironhand, Rael Mar Serpeforix. I tre eroi che avevano salvato il vecchio mondo.
Rayhan sorrise, e poi diede le spalle alla stele.
Il suo frammento di Triquetra, di colore rosso, simboleggiante la Conoscenza, evaporò in particelle infrarosse.
Presto, li avrebbe rivisti.
Triple Sacrifice
Attivare Universe Zero aveva richiesto tre ulteriori sacrifici. Il primo ad offrirsi volontario, in nome di Bernard, era stato Llionas Cavendish, Eletto di Zero. Il secondo ad offrirsi volontario, in nome di Rael, era stato Shukak, essendo il famiglio di Zero e desiderando morire accanto al suo Padrone, ma il suo posto era stato preso da Garion Sandborne. Infine, per il terzo posto, in nome di Dorian, si offrì Thareon Ironhand, dato che sarebbe morto quando la Magia sarebbe cessata. Ma il posto fu preso da Sulayman Reiss, il Primo Eletto di Zero.
Così, i due fratelli da cui tutta quella storia aveva avuto inizio, Zero e Vecna, morirono, assieme al nobile sacrificio di tre altre creature. Con loro, morì anche la Triquetra e la Magia stessa svanì. L'Attrattore Nero cessò di esistere, avendo perso la sua ragion d'essere. Non si sa cosa accadde all'Attrattore Bianco: forse esiste ancora, forse no. Forse si è incarnato in quello che le religioni chiamano "Paradiso", "Purgatorio" e "Inferno", forse è la metempsicosi, forse è svanito completamente, forse è il Ciclo del Samsara. Chissà, è uno dei misteri della vita.
Races
Le razze svanirono, ritornando umane. Dopotutto, tutti sanno che elfi, mezz'elfi, mezz'orchi, nani, gnomi, eccetera, esistono solo nei libri di mitologia dell'Accademia. Figuriamoci i draghi, i folletti, i non morti ed altre creature fantastiche.
New World
Con la morte di Alzanoth, iniziò il regno di Aldemir Kingsblood. Irrimediabilmente fedele al suo carattere piratesco, Aldemir dichiarò (con toni meno politicamente corretti di quelli qui riportati) che di governare non gliene importava granché, quindi legalizzò la pirateria, comprò un paio di navi e partì all'avventura, tra fiumi di birra, casse di tabacco e danzatrici del ventre. Venere, Bacco e tabacco, proprio come desiderava. Inutile dire che la "legge Aldemir" durò ben poco, e che il suo regno fu sostituito da una forma di governo rappresentativa, in cui i governanti erano eletti dal popolo. E molti lo imitarono. I Tre Regni svanirono, e furono rimpiazzati da una sorta di federalismo, in cui le autonomie locali erano salvaguardate, ma vi era una coordinazione di un governo centrale.
Fate of the Chosen
Bernard ha ottenuto un posto fisso (e prestigioso) nell'Archivio della Biblioteca dell'Accademia, dove coltiva la sua passione per i libri antichi. Come tutti, non ricorda nulla degli eventi straordinari che gli sono accaduti, se non come una storia di fantasia con cui, saltuariamente, si diletta. Non è ancora sposato, ma ha diverse opzioni sul tavolo, tra cui una certa donna che si fa chiamare "Lust", oppure una ragazza che lavora alla Biblioteca e che, negli ultimi tempi, ha mostrato interessi romantici per lui: Becca.
Dorian si è comprato casa, ma spesso va a trovare i suoi genitori. A Villa Ironhand, infatti, vive suo padre adottivo, Thareon, un uomo muscolosissimo, tutto d'un pezzo, e di grande integrità morale, e sua madre, Dhiana, che si è sposata con Thareon. Dorian lavora presso la guardia cittadina, ed è molto abile nelle missioni notturne. È un agente speciale della milizia cittadina, un "paladino della notte" come lo definisce Thareon. Dorian è sposato con Naevys, ma ha avuto un figlio da una relazione precedente - Tyrael, la madre, si è poi risposata, ed il piccolo Gildor è stato, di comune accordo, affidato a Dorian.
Il terzo protagonista della storia è un altro uomo di giovane età, Rael, sposato con una bella donna, Shukak, da cui ha avuto due gemelli, un maschio e una femmina. Lavora come artigiano, e gli strumenti che produce sono particolarmente apprezzati: nella Grande Ricostruzione, infatti, il lavoro artigianale è cruciale, ed i soldi non sono più un problema.
Quando il trio esce la sera, nel loro gruppo, si aggiungono sempre altre tre persone: Tristan, Cedric e Viktor. Tre "bravi ragazzi", come si suol dire, che hanno un fortissimo rapporto d'amicizia. Della loro cerchia allargata di amici fanno però parte diverse altre persone, come Priscilla e Mathias, Finneas ed Ada, Hadamard e Mina, ed altri ancora. Conoscono poi un altro gruppo di amici, anche se non si frequentano, in cui vi sono Ludwig Seraphicus, Marcus Emeraldream, e due bellissime gemelle: Johanna ed Anna Porpur. In particolare, Johanna era famosa per aver fatto la parte del "fantasma" in una recita scolastica, oltre che nella storia di fantasia.
C'è infine un'ultima persona che si unisce al gruppo di Bernard, Dorian e Rael: Rayhan. Un ragazzo schivo, molto riservato, ma è lui il narratore principale della storia di fantasia, che è risultata quasi "verosimile" per Bernard, Dorian e Rael, come se fossero stati veramente loro i suoi protagonisti, come se avessero effettivamente fatto quelle scelte in quelle determinate circostanze.
Due persone, infine, vivevano lontano dall'urbanizzazione, anche se nessuno sa dove di preciso. Erano due fratelli, di cui nessuno conosceva i loro veri nomi, ed entrambi vestivano di bianco e di nero. Si vociferava che fossero molto anziani, ma che il loro corpo fosse eternamente giovane e in perfetta salute. Vivevano in pace, in armonia con la natura, una vita semplice, ma non gli mancava nulla. Leggende dicono che, quando sarebbe arrivato il loro momento (oramai prossimo, o forse già avvenuto), non sarebbero esattamente morti, ma si sarebbero ricongiunti ad un Grande Albero.
Musica di Sottofondo
The Moral of the Story
Ogni storia ha una morale, enfatizzava spesso Rayhan. Effettivamente, gli ideali di Scarecrow/Vecna non si sono avverati: il mondo è pieno di criminali, di ogni tipo e natura. La società ideale in cui sperava il mago-spaventapasseri non si era realizzata, nemmeno dopo la Catastrofe, e forse mai l'avrebbe fatto. Eppure, qualcosa era cambiato: il mondo stava effettivamente migliorando, ma non era quello il messaggio cruciale.
"Credo che la vera morale della storia si possa ottenere partendo dagli insegnamenti di Zero" dice Rayhan. Quella, infatti, non era una storia creata per elogiare la prodezza magica di Bernard, le abilità furtive di Dorian, oppure le capacità marziali di Rael. Non era una storia da far narrare ai bardi quando si accende il fuoco la notte, cantando di come tre studenti dell'Accademia siano riusciti a sconfiggere grandi maghi, orribili Creature Oscure ed altri formidabili avversari. Non era una storia in cui tre ragazzini, con l'ingegno e l'intelligenza, sono riusciti ad uscire fuori da situazioni apparentemente impossibili, ben al di sopra delle loro capacità.
Al contrario, era una storia che partiva da una premessa alquanto filosofica, ovvero che il destino è ciò che costruiamo con le nostre mani. Era una storia di come tre persone si sono unite, divise e riunite, di come le loro scelte hanno costruito un percorso, e di come questo percorso ha solcato le loro vite. Era una storia di come anche gli errori possono diventare opportunità di crescita, di come gli sbagli si possano perdonare, di come ci voglia coraggio (con un pizzico di saggezza per non farlo degenerare in avventatezza), e di cosa sia la vera forza che muove le persone.
Era una storia in cui veniva spezzato il circolo dell'odio, in cui si sceglieva di non rispondere al male con altro male, in cui si sacrificava l'egoismo in nome di valori più alti, in cui non era il denaro il "dio" a cui prostrarsi, né si potevano coprire di santimonia le azioni peccaminose. Era una storia in cui la verità era scomoda, e quindi mascherata. Era una storia dei due volti della giustizia, di chi la eseguiva in nome della dura legge, e di chi invece agognava quella vera, perfino dopo la morte. Era una storia in cui non vi erano persone solo bianche o solo nere, solo buone o solo cattive, ma entrambi gli aspetti coesistevano.
Una storia in cui nessuno poteva dirsi senza peccato, ma non per questo immeritevole di perdono. In sintesi, era una storia di come il cuore delle persone possa cambiare. Una storia da vivere sulla propria pelle per poterla capire.
"Zero, come Vecna, non è più con noi" dice Rayhan. "Però... se, nella nostra vita, rispetteremo i suoi insegnamenti, imparando ad essere altruisti, a metterci nei panni dell'altro, anche e soprattutto quando ci è scomodo farlo, perdonando di più, e smettendo di sacrificare i veri valori sugli altari del denaro, dell'egoismo o di chissà quali idoli... allora, è come se rivivesse, e Vecna, redento, con lui".
Guardare nel cuore delle persone, anziché limitarsi alle apparenze.
Se il destino si costruisce con le proprie mani, allora un destino migliore non può che essere forgiato dalle mani guidate dal cuore. Perché è solo nel cuore che albergano i più puri sentimenti positivi, i veri valori che non conoscono crisi, né passano mai di moda. È il cuore delle persone il motore del mondo.
Ed ecco il vero dono di Zero: una storia, una storia dalla quale apprendere come trasformare il proprio cuore. Ogni percorso richiede dei sacrifici. Ma da ogni passo si può apprendere una lezione di vita, un metodo nuovo per guardare il mondo. Un modo per avere un cuore così forte da superare ogni ostacolo.
Un cuore resiliente.
Affinché, dopo ogni notte, vi sia una nuova alba.
Un cuore che cerca la pace.
Affinché l'odio non prevalga.
Un cuore in grado di perdonare.
Affinché, nonostante terribili avversità, anche quando il male sembra prevalere, il mondo intero possa ripartire da zero.
"A heart made of Fullmetal"
Fine