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Dragons´ Lair

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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 12/08/2019 in Messaggi

  1. [Regno di Elvar - Fiume Raflesia - Autunno 2419] . La fredda mattina autunnale è ormai tarda, quando finalmente dopo giorni e giorni di pioggia e vento, finalmente un pallido e malaticcio sole è riuscito a fare capolino attraverso la spessa e cupa coltre di nubi, che comunque continua a coprire gran parte del cielo e in lontananza rumoreggia pare preannunciando una nuova imponente perturbazione. Il fiume Raflesia è gonfio e scorre impetuoso trascinando a valle piccoli arbusti e a volte qualche piccolo tronco, segno che a monte la pioggia ha fatto molti danni, una nebbia densa e compatta striscia dalle rive e si addensa sul fiume tenendosi bassa sulle acque, rendendo l’atmosfera ovattata e irreale se paragonata alla violenza con cui per giorni e giorni gli elementi si sono abbattuti sulla nave, che ora invece pare avanzare su una nuvola. La nebbia, sembra essere tagliata dalla spada della statua dall’aspetto femminile che capeggia come polena sull’affilata prora del veliero, tanto e densa e compatta che purtroppo nasconde le agitate acque del fiume, rendendo incredibilmente più gravoso il lavoro dei marinai che faticano non poco a governare la grossa imbarcazione fluviale mentre discende la corrente del fiume. Il capitano Sorgi sembra molto concentrato nella conduzione della Falling Star il suo veliero a due alberi, che ora lo assorbe completamente tanto è impegnato nell’evitare tutti gli ostacoli che riesce a vedere o che le due vedette gli indicano a dritta o a sinistra dell’unità. Non e stato un viaggio semplice e ormai sono tre giorni che siete entrati nel fiume Raflesia per raggiungere Keios il piccolo villaggio metà del vostro viaggio sul fiume. Il comandante vi ha assicurato che attraccherete quello stesso giorno forse nel pomeriggio o più probabilmente nella tarda serata a causa del fiume cosi grosso e dei suoi molteplici pericoli che costringono ad assumere una velocità molto ridotta, pare oltremodo avvezzo al tragitto e pare andare quasi più a memoria che prestando attenzione alle continue indicazioni del suo equipaggio, eppure lo vedete nervoso e agitato, sarà per il prezioso carico che ha nella stiva, o per il tempo che queste condizioni del fiume gli stanno facendo perdere o per il numero insolitamente alto di passeggieri che ora affollano il ponte principale della sua imbarcazione in cerca di aria fresca che non sappia di catrame e di chiuso e magari di un po’ di calore ai raggi del timido sole. Effettivamente sulla tolda della nave un ben strano conclave di razze pare essersi dato appuntamento, facce sconosciute che causa il maltempo e il non essere marinai esperti ha impedito di stringere amicizie o conoscenze. Ora alla luce che filtra dalle nubi, chi più chi meno cerca di riuscire a intravedere la prossima destinazione del suo viaggio.
  2. Allora senza badare all'omogeneità del gruppo e delle classi ho scelto di aggregare duo di tiefling il duo di dhampir , perciò do un caldo benvenuto a @Cronos89 e ad @Albedo . Fate in primis le schede così si comincia a giocare e poi anche con calma il BG . Vi inviterò in gilda quanto prima. Con questo dichiaro chiusa la ricerca dei sostituti.
  3. Lily Fiera della propria idea, la piccola Ifrit drizza bene la schiena e porta la mancina sul fianco, mentre la destra andrebbe a strofinare l'indice sotto al suo naso con espressione compiaciuta ed orgogliosa. Grazie, in effetti è proprio un'ottima idea, lo so.. Spiega la ragazzina, iniziando a dimenticare già gli orrori che aveva visto all'interno della caverna scomparsa. Adesso da bravi scriviteci chi vi ha mandato e per quale motivo. Aggiunge per poi indicare il foglietto di carta che verrà passato da Koen, lanciando una veloce occhiata al compagno di viaggio, prima di tornare sui prigionieri, ma sollevando ben presto gli occhi al cielo nel sentire il commento di Beregor riguardo al suo "voler essere pagato per il prossimo rischio". Un momento.. Aggiunse per alzare l'indice della mano destra, quindi voltarsi e raggiungere il ladruncolo per piantarsi stabilmente di fronte a lui, sollevando lo sguardo a causa della differenza d'altezza, ma con un'espressione ben decisa. Vorresti dire che avresti lasciato me, Koen, Valena, Jasmine, Juliano e tutti gli altri là dentro? Chiede, mentre estrarrebbe il liuto per impugnarlo con il manico e indirizzarlo verso Beregor. Guarda che non ci metto molto a dartelo in testa! Mi ricordo benissimo cosa mi hai detto quella sera sotto al tavolo.. Prosegue per osservarlo meglio, notando come sembra perso nei suoi pensieri. Beregor!! Non ignorarmi sai! Aggiungerebbe mentre inizia a mulinare il liuto, sebbene non abbia realmente intenzione di colpirlo.. Per ora.
  4. Nirale "Cinder" Amarillys Nirale è una gnoma alta circa 85 cm e molto snella, dagli occhi marroni chiaro e dai capelli rosso fuoco, solitamente raccolti in una treccia. La sua faccia, molto carina e giovanile, può farla sembrare una bambina umana ad uno sguardo poco attento, anche se alcuni lineamenti del suo viso fanno notare la sua appartenenza razziale e la sua vera età. Il suo corpo, minuto e apparentemente debole, è coperto da una veste da studioso rossa, con alcuni disegni in oro nella zona delle braccia e delle ginocchia, e da alcuni bracciali in armatura, oltre che da un paio di stivali marroni; sulla schiena tiene una strana borsa marrone ed una balestra leggera. Alla vita, una cintura abbastanza anonima regge un porta pergamene, un borsello con dei soldi e alcuni quadrelli da balestra, e la mano sinistra è spesso occupata da un ramo con la punta rossa, quasi infuocata, che però non sembra essere una vera e propria arma. Il collo è contornato da una collana di perle, con alcune di esse lievemente illuminate.
  5. Anno 1369 , giorno 23 di Nightal , Sembia , dieci miglia a nord est di Ordulin @ Introduzione Sono ormai diverse ore che cavalcate e il tramonto si fa prossimo. Il cielo è cupo, simile a una grande cappa grigia e pesante. Minaccia neve, molta di più di quella che è caduta stanotte. Lo stagno è coperto da una spessa lastra di ghiaccio, ai cui bordi si addensano montagnole di neve. Fa freddo... Il terreno è coperto di bianco e gli alberi spogli, i cui rami scheletrici si tendono al cielo freddo in un silenzioso grido, sono incoronati da fiocchi di neve e merletti di ghiaccio. Lungo la strada avete superato diverse fattorie , ma non avete incontrato anima viva , neanche un animale o un uccello in cielo , nessuno osa sfidare questo tempaccio tranne voi... @ Paesaggio Fa molto freddo... Solo qualche pietra spunta dal sentiero coperto da un manto bianco, individuabile solo dal basso muretto che lo costeggia, bucando la neve e contrastando con il bianco innaturale di tutto. Finalmente arrivate alla vostra destinazione. Il casolare in pietra sembra irreale in tutto quel bianco brillante, il tetto coperto da un alto scalino di neve, il camino che emette un debole filo di fumo, la luce di una finestra accesa. Ai lati del tetto spiovente pendono lunghi ghiaccioli trasparenti. Vi fermate ad una cinquantina di metri dalla casa , proprio all'inizio del viale d'entrata e notate che di fronte alla casa ad una diecina di metri vi è un altra struttura questa volta in legno , sembrerebbe una stalla , buia e presumibilmente maleodorante , da cui sentite distintamente provenire il nitrire di alcuni cavalli , dei nitriti spaventati per essere precisi... Lontano, a nord, il cielo sembra farsi ancora più nero e minaccioso. Si prepara una bufera. Fa Troppo freddo... @ Tutti
  6. Oscurità… ma non la semplice oscurità del cielo notturno, con la sua assenza di sole o di stelle, e neppure l’oscurità isolante delle profondità dell’oceano, dove chilometri d’acqua filtravano ogni raggio di luce che cercava di penetrarli; quella non era neanche la totale assenza di luce dell’interno di una caverna, dove un uomo poteva protendere una mano davanti al volto senza riuscire a vederla e arrivando perfino a dubitare della sua esistenza. Quelle forme di oscurità erano semplici ombre se paragonate a questa, echi di un’assenza di luce che poteva essere compromessa da una singola scintilla, da una lanterna o dalla fiamma di una candela, in quanto questo era un buio che avrebbe fagocitato la luce nello stesso modo in cui fagocitava la vita. In quell'oscurità c’erano cose che si muovevano, chi furtive, chi rapide e sfuggenti, chi ostentatamente manifeste: invidie, odi, bramosie, paure, ire, echi delle ombre presenti nell'anima umana che qui avevano ricevuto vita autonoma. A volte alcune di esse si congiungevano in modo da creare entità fredde e spietate quanto questo posto era oscuro, mentre in altri momenti si sparpagliavano e il solo accenno di consapevolezza che rimaneva in questo cupo regno erano allora i sussurri di odio che aleggiavano nel buio come venti erranti. C’erano poi delle occasioni… molto rare… in cui tutte quelle ombre confluivano assieme, e formavano una Presenza la cui natura era così potente, così corrotta, così assolutamente malefica che se la sua esistenza fosse stata costante essa avrebbe costituito un minaccia per tutte le cose viventi. Gli uomini che la conoscevano la definivano l’Oscurità, il Malvagio, il Divoratore, e pregavano i loro svariati dèi e demoni affinché nessun uomo potesse mai darle un vero nome… perché un nome umano aveva il potere di resistere al tempo e quello era l’unico potere di cui l’innominato mancasse. Ma qualcosa accadde. Qualcosa di nuovo si agitò nella perenne oscurità, qualcosa di cosi possente che la tenebra divenne un intenso vortice in cui le altre voci furono improvvisamente risucchiate e di così malevolo e assolutamente ostile che i meschini odi e le invidie proprie della mortalità si persero in esso, inghiottiti da un Male così vasto a assoluto da non poter essere paragonato a nessun’altra cosa mai vista da mortale o immortale, un Male che si nutriva dell’essenza stessa della vita. Questo potere esistette per un solo istante prima di cominciare a frantumarsi di nuovo nei suoi diversi elementi, ma quell'istante fu sufficiente. Erna disse il Divoratore, avrà presto a che fare con Me.
  7. Caranthiel Ordino a Lifstan di mettersi tranquillo e di sottoporsi nuovamente alle mie cure: il ragazzo è un cuore valoroso, ma fin troppo impavido. Le sue ferite sono ancora gravi e necessitano di attenzione. Lo faccio sedere e rilassare, mentre invoco su di lui una taumaturgia capace di fortificare corpo e mente. MdS
  8. Sì sì, non ho specificato "azione di movimento" apposta.
  9. Erna, è un mondo strano, oscuro e tetro, ma soprattutto unico. Visto dallo spazio è un pianeta di notevoli dimensioni con oceani e continenti di grandi dimensioni, tuttavia anche quando pienamente illuminato dal suo sole, ha una tavolozza di colori scuri e cupi e ci sia almeno una perturbazione sempre presente sulla superficie del pianeta. Si dice che l'universo sia infinito e per sua stessa definizione, non ci sia una fine, Erna proprio per questo è forse il pianeta più unico che esista, infatti è l'ultimo pianeta esistente, non esiste qualcosa oltre, posto all'estremo limite dell'universo è un pianeta triste e solitario lontano da tutto e tutti. Erna è la dimostrazione che l’universo può essere infinito, ma non vuol dire che ci sia qualcosa in quell’infinità. Non fosse per la stella che lo illumina sarebbe invisibile nell'oscurità che permea i confini dell'universo così lontano dal nucleo di stelle e pianeti che compongono la galassia di cui fa parte da poter essere considerato un corpo celeste unico e a sé stante. Erna insieme alla sue tre lune, la bianca Domina (la più grande delle tre), la rossa Prima (la seconda per dimensione) e l’azzurra Casta (la più piccola) non fanno parte di alcun sistema planetario e proprio grazie alle lune, i popoli di Erna hanno di notte qualcosa che attraversa e illumina il loro cielo, perché senza di esse durante il suo moto di rivoluzione attorno alla sua stella ci sarebbero un gran numero di notti prive di un cielo stellato. Il Nucleo, cosi viene chiamato il centro della galassia, a causa del moto di rotazione del pianeta spesso e volentieri, risulta invisibile, quando ne le lune né il nucleo sono visibili nel cielo notturno si ha l’evento più spaventoso e temuto su Erna, la vera notte. La vera notte per fortuna degli abitanti di Erna è un evento molto molto raro e ampiamente pronosticato con ampissimi margini, eppure causa gli effetti che ha sull’intero pianeta risulta essere di gran lunga l’evento naturale più temuto in assoluto. A volte, per fortuna la vera notte dura pochi minuti, tra il tramonto di una luna e il sorgere di un’altra eppure quei pochi istanti sono in grado di creare sconvolgimenti di enorme portata. La vera notte agisce in maniera sconosciuta e imperscrutabile si sa solo che trovarsi all’esterno durante una vera notte e una condanna a morte quasi certa. Pochi sono sopravvissuti ad una vera notte e ancora di meno hanno mantenuto una parvenza di sanità mentale.
  10. Hai ragione ma tendo a precisare una cosa. Azione di movimento =/= spostamento Un'azione di movimento può essere ANCHE una capacità attivabile con questo tipo di azione. Inoltre la carica è un'azione di round completo. Dico questo per quando ci saranno i passetti di 1 quadretto e uno usa un'azione di movimento per una cosa al di fuori di uno spostamento.
  11. Il primo post su Capitolo I° - Il Presagio è stato inserito! Ora sta a voi! BUON DIVERTIMENTO!
  12. Ma Caranthiel ti cura in venti minuti.
  13. Non esiste una regola ufficiale sul recupero. Applichiamo questo non ufficiale: Each full day of complete rest (no fighting or travelling!) will restore 1d3 hit points. If those resting are interrupted during that day in any way, then no healing will take place.
  14. Caranthiel ha ancora altre due cure da (1d6x2)+2 PF.
  15. 1 punto
    Andor Hawkwinter https://www.myth-weavers.com/sheet.html#id=1979477 Background Andor Hawkwinter Del casato Hawkwinter Andor è praticamente l’ultimo nell’asse ereditario della famiglia Hawkwinter. Fin da piccolo gli è stato chiaro che, a parte una modesta rendita per dargli uno stile di vita dignitoso in linea con il buon nome della famiglia, non avrebbe avuto altro. Questo, ed un’educazione marziale estremamente rigida. Come da prassi, essendo la famiglia Hawkwinter da sempre immischiata in affari militari, soldati, guarnigioni e cose simili, si è trovato fin da subito in mezzo a spade, soldati, duelli e altri uomini d’arme. Non avendo l’indole del perfetto combattente, né la costanza di addestrarsi e curare il proprio fisico, ha sempre optato per uno stile di combattimento più sull’agilità e sulle armi leggere. La vita a palazzo Sotto il segno delle due bandiere, Andor ha imparato un po’ di storia, e la lingua dei nani e degli gnomi. I primi in quanto alleati militari della famiglia, i secondi perché fornitori delle armi e armature migliori. Ma non erano quelli i suoi principali interessi. La cantina di casa. Sì, quella andava bene. E i vestiti, cavolo… i vestiti che poteva permettersi, erano l’ideale, per… bé, per tutto! E poi. Poi c’erano le donne! Servette, camerieri, cuoche, contadine: tutte erano perfette! E aveva imparato presto che i suoi modi, i suoi vestiti e i suoi soldi avrebbero aperto molte porte. E non solo porte. Le avventure in città Ma ad Andor, la vita di palazzo non basta! Si è creato una sorta di identità fittizia, A.R., un avventurieri che adora girare per bettole, locande, bische e altri posti dove trovare terreno fertile per nuove conquiste. Nella vesti di rampollo, invece, adora indossare abiti di alta moda ed essere sempre impeccabile, anche nelle situazioni informali. Sa bene che nel suo ceto, non sono certo i soldi ad attrarre le donne, ma le lusinghe, i bei modi, ma soprattutto la promessa di avventure illecite. Soprattutto per le donne sposate. Donne che frequenta col favore delle tenebre, saltando di tetto in tetto per giungere nelle loro stanze passando direttamente dai balconi.
  16. Da regole, quando dormite potete fare un riposo breve. Il viaggio fino al grande fiume dura un paio d'ore, quindi nisba. Non avete una destinazione del viaggio: potrebbe durare mezza giornata o una settimana, quindi non avete la più pallida idea di cosa vi aspetti. O fate un riposo breve (ovvero dormite una notte) al villaggio, perdendo però un giorno, oppure partite e sperate che l'inseguimento duri più di un giorno. In tal caso il riposo breve lo fate nelle terre selvagge durante il viaggio.
  17. Posso considerare il viaggio fino al grande fiume come un riposo breve?
  18. Cominciamo con l'esperienza di questa parte dell'avventura, poi andiamo avanti 100 px diviso 5: 20 px a testa per le indagini 200 px diviso 5: 40 px a testa per aver risolto il mistero
  19. Marcus Dawnright Marcus è un uomo dalla corporatura robusta e tonica, a causa dei continui allenamenti con la spada. Gli occhi di color celeste hanno trafitto più di un malvagio e più di una fanciulla mentre al contrario i suoi capelli biondi si sono sporcati spesso di terra a durante i suoi combattimenti. Porta una corta barba intorno alle guance e alla bocca che pochi notano a causa del suo colore chiaro e una tre sottili cicatrici sulla guancia destra, triste ricordo del suo passato. Tipicamente indossa la sua armatura coperta, da un lungo mantello.
  20. Carter "Sebbene io resti decisamente più un egittologo che un esperto di archeologia mesoamericana, quel poco che so e quanto abbiamo visto mi ha decisamente convinto sulla eccezionalità e - forse, addirittura - unicità del nostro ritrovamento. Avrei volentieri approfondito la ricerca ed, anzi, mi sarei aspettato una seconda spedizione in Ecuador, piuttosto che un viaggio nel Vecchio Continente, in effetti. Ma ritengo che Madslay e Smith condividano un interesse comune solo temporaneo, giacché il secondo mi pare maggiormente dedicato a quella scienza sociale che viene comunemente definita etnologia", rispose Carter a Ludwig. "Potrei certamente sbagliarmi su tale distinzione, ma è importante tenere ben presente che gli etnologi non si dedicano solo alle espressioni culturali passate e concluse, ma si interessano anche a quelle presenti e contemporanee".
  21. Arn "Potrebbe valere la pena provare, ammesso che queste tracce esistano davvero ancora o non si sia tutto cancellato con la stessa magica rapidità con cui quelle creature sono entrate ed uscite dalle nostre esistenze...", Arn annuì a Vassilij, concordando sulla possibile utilità di un tentativo.
  22. Ma che sfiga sti dadi ahahahaha
  23. 1 punto
    Arcimago é in Canada e non so se riuscirà a rispondere
  24. Shynthrae Ravenhigh Shynthrae è una donna dalla carnagione chiara e i lineamenti angelici, incorniciati da lunghi capelli bianchi totalmente in contrasto con gli occhi dalle iridi talmente scure da sembrare nere. Il suo fisico è snello e atletico e le sue orecchie accennano una leggera punta, che spesso la fanno passare per un mezz'elfo alquanto particolare...questo finché non si notano, di solito nascoste sotto un mantello, le due ali nere piumate. Il suo aspetto la rende di certo una persona che non passa inosservata, sia per la sua bellezza che per la sua rarità, ma al tempo stesso induce un qual certo senso di inquietudine e timore in chi non la conosce.
  25. Mi pare anche a me Nova. Comunque con un 16 di dado noti che l’anello che avete è similissimo a quello della lashunta. @Pippomaster92 se vuoi farti prendere dalla paranoia è il momento giusto. @Hokuto e @Ian Morgenvelt Se vuoi, Ian, puoi mostrare una “foto” della IA. La hai in memoria dopotutto ( le gioie di essere androide e tecnomante xD)
  26. Gromnir La notte tranquilla era un toccasana per i corpi e per i pensieri. Il guerriero si riunì con gli altri pronto a partire... ma per dove? Contattare i villaggi cercando notizie sulla Megera era una possibilità.
  27. "Nei limiti del dovuto, certo" conviene la nana. Dopo qualche minuto ancora, i preparativi per la partenza sono ultimati e la carovana comincia a muoversi. Non siete poi molti, ma questo dovrebbe permettervi di superare almeno alcuni dei pericoli più comuni del deserto, come i predatori naturali e le bande di predoni più piccole. NOTA
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