@Pyros88 Io non sono un ottimizzatore, quindi su questo fronte non posso darti particolarmente una mano. Mi viene da suggerirti, però, essendo che vuoi masterizzare a tua figlia che è ancora una bambina, di non sentirti in dovere di rimanere ancorato eccessivamente a quanto descritto nei manuali. Non è solo una questione di semplicità o complessità, ma anche una questione di scenicità.
Insomma, poniti come uno dei tuoi obbiettivi principali il fornire ai tuoi giocatori (soprattutto a tua figlia) descrizioni sceniche, affascinanti ed entusiasmanti degli eventi in gioco e degli effetti delle azioni dei loro PG, anche se questo significasse modificare o ignorare la descrizione degli effetti nei manuali. Ai bambini, come credo tu sappia, non interessano i dettagli delle meccaniche, quanto il fascino della storia, l'essere coinvolti in una narrazione che li emozioni. Non limitarti a dire "lanci il tuo lampo stregato contro il nemico e fai tot danni", ma descrivi una emozionante e vivida immagine dell'effetto dell'incantesimo. Anche se il suo personaggio non sarà super ottimizzato (e in D&D 5e non c'è questa particolare necessità di super-ottimizzare i PG, i quali tendono tutti ad essere abbastanza bilanciati e funzionanti), la conquisterai fornendole qualcosa che la emozioni e che le permetta di partecipare a un'esperienza emozionante.
Per questo, non vivere il manuale come un limite, ma esci tranquillamente dal seminato per fornirle ciò che piace. Se non trovi l'oggetto magico che t'interessa, prendi spunto da uno già esistente e modificalo per ottenere ciò che ti sembra andare bene per lei.
Come hai già deciso, trasforma i danni necrotici in radianti e descrivile straordinari effetti di luce quando lancia gl'incantesimi del suo PG.
E cos' via.
Non preoccuparti di questioni come il bilanciamento. A lei non interesserà.
Concentrati sull'intrattenerla. A lei interesserà semplicemente vivere una bella storia con un personaggio che le piace e che fa cose avvincenti (a prescindere dalle meccaniche sottostanti).